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6 Settembre 2023 / / Romina Sita

Il colore… quanti articoli avrai già letto sul colore sul web? E quanti ormai ne ho scritti anche io! Ma ne manca uno secondo me importante. Uno specifico dedicato a chi ha una casa già arredata, a chi presta già attenzione alla tematica del colore, ma che, osservando la propria stanza preferita percepisce che qualcosa non va, che nonostante tutte le attenzioni prestate finora sulla scelta del colore, si sente che c’è qualcosa di sbagliato, ma non si sa cosa. In questo articolo desidero fare chiarezza nella tua mente e portarti a fare i giusti ragionamenti, anche attraverso un esercizio pratico, per capire gli errori compiuti e successivamente scegliere, bilanciare ed eventualmente aggiustare i colori in casa tua.

INDICE DEI CONTENUTI
Il problema più diffuso sulla scelta del colore in casa
Come sarebbe la tua casa se fosse cromaticamente armonica
4 step per imparare a scegliere, bilanciare e (eventualmente) aggiustare i colori in casa
#1 Step
#2 Step
#3 Step
#4 Step
Un consiglio in più

Il problema più diffuso sulla scelta del colore in casa

Capita molto spesso di arredare casa un pò a pezzi (arredi acquistati man mano nel tempo, durante il corso della vita all’interno di essa) oppure di fretta e senza nemmeno avere una visione di insieme dell’estetica della casa.

Perciò, presi un pò dall’inesperienza o dalla voglia di fare tutto e subito, si tralasciano certi aspetti, certe problematiche, che poi tornano a galla nel corso degli anni.

Uno di questi potrebbe essere proprio la disarmonia cromatica. Potresti ritrovarti in uno spazio di casa con:

  • Troppi colori > Effetto caotico 
  • Pochi colori > Effetto piatto e triste
  • Colori mal bilanciati > Effetto di squilibrio e confusione

Come sarebbe la tua casa se fosse cromaticamente armonica

Una casa cromaticamente armonica è una casa in cui ogni cosa è al suo posto, ogni colore è al suo posto. Una casa in cui ogni volta che varchi la soglia d’ingresso, i tuoi occhi provano una sensazione di ordine, armonia e la tua mente una sensazione di pace e relax.

Questo è lo scenario che sogno per tutte le mie lettrici. Spero con questo articolo di ispirarvi e di aiutarvi a raggiungere questo magnifico obiettivo.

Sì sono una sognatrice, perché credo che nella vita tutto (o quasi) sia possibile, basta solo crederci, e questo crederci, ti aiuterà a trovare il modo di farlo. 

Quando sono entrata nel mondo dell’home styling ho scoperto qualcosa che non potevo non condividere. Qualcosa che se ho imparato a fare io, allora può impararlo qualcun altro.

Cosa significa Home Styling?

L’abbinamento armonioso di oggetti, forme, materiali, colori, pattern… tutte cose bellissime da vedere, ma se tutte queste cose non avessero un effetto benefico (oltre che per gli occhi) anche per la mente, non sarei qui!

Quando mi sono sposata e sono venuta a vivere nella casa in cui mi trovo tutt’ora, non avevo le conoscenze in materia che ho ora. Infatti lavoravo come Interior Stylist da poco più di 1 anno e solo col tempo, grazie a tutto ciò che ho appreso e all’esperienza, ho capito quali fossero gli interventi di Home Styling da applicare anche a casa mia!

Ma soprattutto ho imparato che sono le tecniche visive e non gli elementi d’arredo costosi a fare la differenza tra una casa “che ti vergogni di mostrare” e una casa che ami vivere ogni giorno, che ti dona serenità e che “non vedi l’ora di far vedere a tutti”.

4 step per imparare a scegliere, bilanciare e (eventualmente) aggiustare i colori in casa

Questo articolo nasce con l’intento di aiutarti a fare chiarezza, comprendere gli eventuali errori compiuti e imparare a correggerli da sola.

Con un metodo step by step ti spiego come trasformare un interno cromaticamente caotico, in uno equilibrato e armonico.

Prima di aggiungere colore in casa dobbiamo capire se possiamo aggiungere colore e, come a volte capita, valutare se è il caso di togliere o sostituire qualche elemento di disturbo che ci allontana dall’armonia cromatica.

Nel metodo step by step che ti andrò al illustrare imparerai come:

  • Scegliere colori nel caso in cui ne avessi pochi,
  • Bilanciare i colori nel caso in cui la quantità di colore fosse ok ma noti che qualcosa non va e non ti soddisfa al 100%,
  • Aggiustare i colori nel caso in cui avessi una cozzaglia di materiali e colori che creano caos e disarmonia.

Sei pronta?
Iniziamo con un’attenta analisi dello stato di fatto: i materiali presenti, le loro quantità e il loro posizionamento all’interno della stanza.

Per semplificare l’operazione ti suggerisco di analizzare una stanza alla volta.

STEP #1

Fai un check sullo stato di fatto

stanza-stato-di-fatto

Identifica i colori (materiali) presenti.

Osserva la tua stanza, prendi un foglio e siediti. Ah, prendi anche una penna.

Scrivi un elenco di tutti i materiali (e il loro colore) che ti circondano: pareti, pavimenti, arredi, lampade e infine l’oggettistica principale.

Ad esempio:

  • Intonaco bianco
  • Tessuto grigio scuro
  • Tessuto verde
  • Tessuto bordeaux
  • Legno rovere
  • Gres grigio chiaro
  • Legno laccato bianco
  • Legno laccato azzurro
  • Ottone satinato
  • Ceramica bianca

STEP #2

Fai una selezione

Raggruppa i materiali che hanno colore simili, questi apparterranno alla stessa tacca colore della tua palette colori (es. intonaco bianco e legno laccato bianco).

Quanti colori hai identificato nella tua stanza? 4, 6, 10?

L’obiettivo è quello di non esagerare sulla quantità dei colori, 10 ad esempio sono troppi.
Quindi cerca di fare una selezione e abbandonare qualche colore/materiale. Per eliminare intendo sostituire gli elementi di arredo che appartengono a quelle precise tacche colori che pensi siano di troppo.

Osserva l’illustrazione qui sotto per comprendere cosa intendo.

STEP #3

Ora possiamo aggiungere un tocco di colore

Se hai una base neutra, è sicuramente più semplice aggiungere un colore, questo perché coi neutri puoi abbinarci praticamente di tutto. Per scegliere un nuovo colore per la tua casa, aiutati con la ruota dei colori  o direttamente con la mazzetta colori.

Se deciderai di non aggiungere colore, perché non vuoi o perché magari desideri mantenere un contesto tranquillo, soft, ma comunque accogliente, ti suggerisco di inserire un piccolo accento di colore scuro; può essere un marrone scuro o un nero.

Questo perché, così facendo, andrai a creare un piacevole contrasto che manterrà sì tutto neutro, ma renderà lo spazio più vivo, dinamico, di carattere e meno piatto e banale.

Le 3 condizioni ideali di armonia cromatica sono:

1 > Contesto completamente neutro (palette composta da grigi, bianchi, neri e/o marroncini).

Ad esempio la tua stanza potrebbe contenere i seguenti colori:

scegliere-i-colori-palette-neutra

2 > Contesto neutro più un colore di accento.

Ad esempio la tua stanza potrebbe contenere i seguenti colori:

scegliere-i-colori-palette-azzurro

3 > Contesto neutro più un colore di accento, più uno a contrasto.

Ad esempio la tua stanza potrebbe contenere i seguenti colori:

scegliere-i-colori-palette-azzurro-marrone

Crea la tua palette colori, caratterizzata dai colori degli elementi esistenti (selezionati), più eventualmente quelli degli arredi nuovi, costituita in totale da 5 o 6 tacche colore. 

STEP #4

Come distribuire il colore?

Tutto ciò che ha una superficie ha un colore, di conseguenza possiamo applicare il colore su qualsiasi elemento (superfici della stanza, arredi e oggetti) che compone la casa.

Il metodo migliore per distribuire il colore in modo equilibrato è sicuramente quello della regola 60-30-10 (qui trovi l’articolo completo), ma facciamo un ripassino anche qui:

  • il 60% dello spazio è occupato dal colore principale
  • il 30% dello spazio è occupato dal colore secondario
  • il 10% dello spazio è occupato dal colore di accento

Sì Romi tutto molto bello, ma che significa?

Se dovessi arredare casa da zero, ti direi di seguire la regola come descritto in questo articolo.

Ma se hai già un arredo esistente, ti invito ad osservare ed identificare le maggiori campiture di spazio che occupano i materiali/colori prevalenti. Prova ad immaginare e suddividere nelle 3 percentuali, le categorie cromatiche di tutti gli elementi che compongono il tuo spazio.

In genere fanno parte della categoria del 60% i colori chiari e neutri. Il 30% potrebbe essere un color marroncino (legno) e il 10% potrebbe essere quel colore che potresti assegnare all’oggettistica più importante.

Dico potrebbe perché non c’è una regola precisa, bisogna valutare caso per caso.

Ad esempio potresti avere tutte le pareti bianche e molti arredi bianchi e allora il tuo 60% sarebbe il bianco.

Ad esempio potresti avere una parete beige, il pavimento in legno, qualche mobile in legno e allora il tuo 60% sarebbe il beige/marroncino.

Suddividi la tua palette colori (quella creata nello step 3), in 3 parti raggruppando i colori simili.

Una parte della palette colori apparterrà al 60%, una parte al 30% e la parte restante al 10%.

Un consiglio in più:

Oltre a scegliere i colori giusti e nelle quantità giuste, bisogna saperli posizionare in modo armonico all’interno della stanza e della casa.

Se avessi distribuito il colore, nonostante la corretta applicazione della regola 60-30-10, in modo non equilibrato questo sarebbe stato il risultato.

stanza-colori-sbilanciati

Qual è l’errore secondo te?

L’errore è che gli elementi appartenenti ad un colore sono raggruppati in un lato della stanza e nell’alto lato sono presenti tutti gli altri colori.

“Muovi” i colori della palette e richiamali qua e là all’interno dello spazio, aiutandoti anche con gli oggetti di home decor.

Questo trucchetto ti darà un bellissimo effetto di armonia, di uno spazio pensato e progettato da chi ama davvero la propria casa.

Quando andrai ad arredare la tua libreria, a creare lo styling del mobile dell’ingresso, oppure ancora la gallery wall sopra al divano, tieni sempre a mente questi concetti di armonia, equilibrio e dinamismo.

Tutti concetti che spiego nel dettaglio all’interno del mio corso digitale “Da Abitazione a Casa” in cui ti insegno a rendere accogliente la tua casa attraverso l’armonia degli elementi decorativi.

In questo articolo ti ho spiegato step by step come scegliere, bilanciare e aggiustare i colori nella tua casa. Spero di averti trasmesso ottimi spunti di riflessione e nuove idee per trasformare la tua casa in uno spazio accogliente e felice come lo hai sempre desiderato.

Ciao, alla prossima.

P.S. Hai già scaricato lo Style Book?
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L’articolo Come scegliere i colori in casa: impara a bilanciarli in modo armonico (anche se la tua casa è già arredata) sembra essere il primo su Romina Sita.

5 Settembre 2023 / / Dettagli Home Decor

condominio costruito in ottica sostenibile

Il condominio si tinge di verde, best practice da adottare all’insegna dell’abitare sostenibile

A partire dal 2015, con la condivisione da parte dell’ONU dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, “vivere green” è diventato una scelta obbligata. Ma a che punto è l’Italia? Sebbene il Bel Paese si attesti alla diciannovesima posizione nella classifica europea sull’attuazione degli SDGs – Obiettivi di sviluppo sostenibile – rispetto alla ventitreesima del 2021, il rapporto annuale di Asvis fotografa un’Italia dove i passi da compiere sono ancora molti, soprattutto per ridurre lo stress idrico e ambientale.

Preservare la salute del nostro Pianeta è un obiettivo globale che richiede azioni sistemiche da parte delle istituzioni, della pubblica amministrazione, ma anche delle singole unità immobiliari. In questo scenario, sono proprio i condomìni a poter dare un primo contributo in termini di ecosostenibilità: migliori sono le pratiche di gestione condominiale, infatti, meno sarà l’impatto delle singole famiglie sull’ambiente. Con un occhio attento sul oltre 2.300 studi di amministrazione condominiale e su 100mila condomini sul territorio nazionale, VeryFastPeople, società di consulenza e assistenza personalizzata rivolta agli amministratori condominiali, invita i condomini ad adottare alcune best practice eco-friendly all’insegna dell’abitare sostenibile.

5 azioni concrete per un futuro greem

  1. Plastic free: l’Italia è ormai attiva nella progressiva eliminazione e sostituzione della plastica con materiali alternativi e anche nelle aree condominiali. Il tema plastic free è diventato una situazione critica da gestire. Per ridurre i costi e l’impatto ambientale di questo materiale inquinante nel proprio condominio, è possibile installare, ad esempio, una “casa dell’acqua“. In media, questo servizio eroga 2.500 litri al giorno, con una riduzione giornaliera di 1.700 bottiglie di plastica e un risparmio annuo di oltre 300 euro per famiglia.
  2. Efficientamento energetico: il Pianeta sta esaurendo gran parte delle risorse non rinnovabili. Nei prossimi decenni, infatti, le famiglie vedranno un aumento dei costi talmente alto da non consentirne l’accesso. Non solo, entro il 2050 si stima che le risorse non rinnovabili saranno totalmente esaurite. Dotare i condomini di addolcitori d’acqua, per esempio, è uno dei primi sistemi da adoperare per efficientare l’utilizzo energetico di un immobile. L’acqua addolcita, in assenza di calcare nelle tubazioni, consente di usare meno gas per il riscaldamento sia dell’acqua che dei locali. Anche l’installazione di pannelli fotovoltaici può fare la differenza in termini di risparmio energetico e di spese condominiali. Avvalersi di un impianto di questo tipo, in grado di alimentare ascensori, luce vani scale e riscaldamento condominiale, può consentire un abbattimento dei costi fino al 50% sulla bolletta.
  3. Smaltimento rifiuti: la raccolta differenziata intelligente è ormai un obbligo di ogni unità immobiliare. Essa favorisce il riciclaggio e la riduzione degli sprechi preservando l’ambiente. La sua cattiva gestione comporta sanzioni amministrative molto alte che pesano su tutti i condomini. Basti pensare che in Italia le multe possono arrivare ad un importo di 620 euro, in base alla violazione. Dal momento che risulta impensabile identificare un singolo trasgressore, le multe ricadono su tutte le famiglie. Per ovviare a ciò, una possibile soluzione consiste nel posizionare una telecamera in prossimità dei luoghi di raccolta della spazzatura. Così facendo, il condominio può segnalare l’episodio alle autorità di competenza. Nel rispetto delle normative sulla privacy, previa accettazione unanime durante l’assemblea condominiale, l’amministratore potrà apporre un cartello in un luogo visibile e in prossimità della telecamera. I filmati poi saranno custoditi dall’amministratore condominiale che potrà visionarli e conservarli per il tempo strettamente utile.
  4. Mobilità sostenibile: l’uso della bicicletta o il car sharing, anche in ambito condominiale, può ridurre l’impatto ambientale legato all’uso eccessivo dei veicoli privati.
  5. Educazione e sensibilizzazione: promuovere la consapevolezza tra i residenti riguardo all’importanza delle pratiche sostenibili può contribuire significativamente a cambiamenti positivi nei comportamenti quotidiani dei condomini.

“In Italia esistono circa 1 milione di condomini abitati da circa 14 milioni di famiglie: immaginate se ogni condominio agisse nel rispetto del Pianeta quante cose potrebbero cambiare,” afferma Francesco Paini, cofondatore di VeryFastPeople.Le potenzialità di un condominio sostenibile sono altissime e possono concorrere a ottenere risultati non solo in termini ambientali, ma anche economici. L’emergenza che stiamo vivendo è ormai una tematica assai complessa e, come un effetto farfalla, anche una singola azione può fare la differenza”.

 

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4 Settembre 2023 / / Dettagli Home Decor

Serena Confalonieri apre le porte della sua nuova casa nel cuore di Lambrate a Milano

Serena Confalonieri apre le porte della sua nuova casa nel cuore di Lambrate a Milano. L’abitazione è un loft su due piani inondato di luce naturale, dove vive con il compagno Marcello e Fausto, il loro Lakeland Terrier.

L’animo poliedrico della designer rivive all’interno di questo spazio caleidoscopico, dalla personalità risoluta ed eclettica, proprio come lei. All’interno dello stesso ambiente convivono sia prodotti di aziende di design – Alpi, Ceramica Cielo, Gebrüder Thonet Vienna, l’Opificio, MyHomeCollection, MM Lampadari, Mohebban, Perennials, Saba, Sambonet, Very Simple Kitchen, Wall&Decò e Wilson&Morris – che autoproduzioni, accostati a oggetti dal forte legame affettivo: pezzi collezionati nel corso dei viaggi, strumenti musicali, la quadreria con maschere, vecchie pubblicità, un ritratto di Fausto, le guide dei viaggi e libri d’arte. La casa diventa così uno specchio del carattere ironico di Serena Confalonieri, risultando al tempo stesso un nido caldo e accogliente in cui poter custodire e creare ricordi.

Il loft dove vive Serena Confalonieri

Entrando, ciò che colpisce immediatamente è la danza di volumi, pieni e vuoti, e di linee, rette e curve: verticalità e profondità assumono nuovi significati, in un equilibrio stilistico che disegna un modo di vivere contemporaneo e fluido.



Le aree della casa sono definite dall’accostamento di materiali – il cemento, imperturbabile e moderno, e il legno, caldo e luminoso – e dalle pareti che Serena Confalonieri trasforma in blocchi di colore grazie alle vernici di Wilson&Morris.

Zona giorno open space

La zona principale della casa è l’ampio open space che ospita la zona giorno. Il soggiorno, immaginato dalla designer come un luogo in cui rilassarsi e trarre ispirazione: qui, il divano Pixel di  Saba rivestito con il tessuto Loop de l’Opificio campeggia come una nuvola e invita gli ospiti a sentirsi a proprio agio. Sempre di Saba, il tavolino Ring si presta a diventare appoggio per giochi di società e drink nei momenti di svago.

Il loft di Serena Confalonieri a Milano

Di fronte al divano, il grande mobile a parete su disegno, interamente rivestito con le superfici Alpi della collezione Quadra in finitura rovere, crea una linea continua che sale dal pavimento in parquet fin sulla parete. Ad incorniciare il grande mobile, la coloratissima quadreria e, tra gli gli oggetti, le autoproduzioni dei bicchieri Calypso, dei bong Nebula e dei vasi Masai.



Cucina e zona pranzo

Alle spalle del divano la zona living si collega direttamente alla cucina senza soluzioni di continuità; qui troviamo la cucina e il tavolo della collezione Zdora, il progetto disegnato Serena Confalonieri in collaborazione con La Pietra Compattata e Very Simple Kitchen e le poltroncine Baba disegnate da Serena Confalonieri per MyHomeCollection. Per l’illuminazione la designer sceglie la collezione Mata disegnata per MM Lampadari per la cucina, la sospensione Tropicana disegnata per Houtique per la sala da pranzo e la lampada Lotus disegnata per Mason Editions per il salotto.

mobile dal mood industriale nel living

Il mobile nella zona living dal mood industriale raccoglie una serie di oggetti cui la proprietaria di casa è molto legata: dai vassoi della collezione Kyma per Sambonet alla macchina da scrivere vintage di Olivetti, dai cimeli precolombiani alle raccolte dei Peanuts, fino al vaso con fiori costruiti con i Lego. Ogni dettaglio di questa casa è legato a un momento o a un ricordo personale, restituendo nel complesso uno scorcio sull’animo più intimo della designer.

Camera e bagno della nuova casa di Serena Confalonieri



La zona notte, sul soppalco, ospita invece la collezione Layla, sempre di MM Lampadari: i due lumini da notte sono collocati ai lati del letto di fattura artigianale, sopra a due comodini. Di fronte al letto, la cabina armadio viene celata da un tendaggio a righe verticali bianche e azzurre di Perennials, dalla collezione Go To Stripes.

In netta contrapposizione con le tonalità chiare del resto della casa, il bagno è caratterizzato da nuance molto scure, sui toni del nero e del verde. Spicca così il mobile in legno con lavabo bianco e piatto in ceramica verde della collezione Delfo, firmato Ceramica Cielo.

La nuova casa di Serena Confalonieri si configura così come un nido, un luogo dove ogni angolo conserva gelosamente una parte di vita lasciando al tempo stesso spazio per tutto ciò che ancora deve avvenire nel futuro dei proprietari.

fotografo Beppe Brancato

 

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4 Settembre 2023 / / ChiccaCasa

Si può mettere la carta da parati in bagno e in cucina?
Se sei fan della carta da parati ti sarai fatt* questa domanda almeno una volta.

Spoiler: la risposta generica è e questo è un altro dei motivi per cui bagno e cucina hanno definitivamente perso l’accezione esclusiva di ambienti di servizio.

Con una carta da parati adatta e una posa ad hoc, la cucina e il bagno possono fare sfoggio di meravigliose fantasie dall’alto potere decorativo, in grado di rendere questi ambienti unici e personali.

Questa soluzione decorativa è perfetta per dare carattere a un bagno piccolo, anche se cieco o per rinnovare una cucina un po’ datata.

carta da parati in bagno e cucina - bagno anni 20 con carta da parati floreale

carta da parati in bagno e cucina - cucina verde con carta da parati floreale

Fonti (da sinistra): 1. 2.

Indice dei contenuti

Ciao, io sono Federica, home stylist e interior blogger.

Se stai arredando o decorando casa e non sai da dove iniziare, sei nel posto giusto.
Qui trovi tanti contenuti utili per arredare una casa autentica e unica.
In ogni articolo ti fornisco trucchi di styling e spunti pratici.

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I materiali migliori per le carte da parati in bagno e cucina
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Le carte da parati non sono tutte uguali: alcuni materiali sono più indicati per la cucina e il bagno, altri meno, altri ancora risultano del tutto inadatti.

Sai bene quanto la cucina e il bagno siano le stanze più soggette a umidità e calore e, uno dei metodi per rimuovere una carta da parati indesiderata è proprio quello di bagnarla con dell’acqua calda.

Questo significa che in ogni caso la carta da parati si staccherà? No, significa che le scelte superficiali sono bandite.

I fattori a cui prestare attenzione nella scelta della carta da parati per bagno o cucina sono fondamentalmente due:

  • resistenza all’acqua;

  • resistenza al calore.

A seconda delle zone specifiche da rivestire potrebbe bastare una carta da parati soltanto lavabile o potremmo aver bisogno di una carta da parati impermeabile. Dal punto di vista della resistenza al calore, è chiaro che una zona che riceve solo qualche schizzo di acqua calda, non ha bisogno di un materiale ignifugo, al contrario, per esempio, di un’area a stretto contatto con il calore, come il retro cucina.

Per farla breve, le carte da parati più adatte per bagno e cucina sono:

  • carta da parati in tessuto non tessuto;

  • carta da parati vinilica;

  • carta da parati in fibra di vetro.

Tuttavia, non tutti e tre i materiali sono idonei per essere posati nella doccia o dietro i fuochi.

Carta da parati in TNT (tessuto non tessuto)

La carta da parati in tnt è costituita da fibre sintetiche che non sono tessute in maniera ordinata.
Si chiama tessuto non tessuto perché al tatto ricorda un tessuto, ma il processo di tessitura non è quello classico.

La carta da parati in tessuto non tessuto contiene resina ed è lavabile e idrorepellente, ma non del tutto impermeabile.

Resiste al calore (bassa infiammabilità) e allo sfregamento.

In bagno e in cucina può essere utilizzata nelle aree meno soggette al contatto con l’acqua e il calore. È meglio selezionare una grammatura piuttosto spessa e utilizzare una colla forte.

È adatta per:

  • pareti che non siano a contatto con calore e getti d’acqua;

  • la porzione di muro sopra alle mattonelle.

Non è adatta per:

  • paraschizzi in cucina (a meno che non venga trattata con apposita resina vetrificante).

  • rivestimento doccia o vasca;

  • parete dietro al lavabo.

Qui di fianco trovi una selezione di carte da parati lavabili in TNT.

  1. Officinarkitettura®, PALMS

  2. Texturae, ANDANTE

  3. Murals Wallcoverings, TROPICAL FLUO

  4. Creativespace, ALICE

  5. Texturae, MOSSO

  6. Architects Paper, SERENGETI

 

Carta da parati vinilica

La carta da parati vinilica è formata da carta o tnt e pvc stratificati.
Il primo strato costituisce (di solito) la parte su cui è stampata la fantasia, mentre il pvc ha il compito di consolidare questo tipo di carta da parati. Esistono anche carte viniliche in cui la stampa è effettuata direttamente sul pvc.

Questa tipologia di carta da parati è resistente, impermeabile, sfregabile, lavabile e dotata di un basso grado di infiammabilità.
Può essere incollata anche al di sopra di un rivestimento in piastrelle (evitando così seccanti demolizioni) purché le fughe siano prima livellate con cura.

Quindi, la carta da parati vinilica è ideale per la cucina e il bagno.

In questi ambienti più che negli altri è consigliabile dedicare particolare attenzione alla scelta della colla e all’isolamento di angoli e fessure con prodotti specifici.

È adatta per:

  • dietro il lavabo in bagno e in cucina;

  • la porzione di muro dietro i sanitari.

Non è adatta per:

  • rivestire una doccia o una vasca attaccata al muro;

  • area dietro i fuochi (anche se è a bassa infiammabilità, il calore potrebbe farla staccare).

Impermeabili e a bassa infiammabilità, questi 6 modelli di carte da parati in vinile sono acquistabili online.

  1. Texturae – ANDANTE

  2. Murals Wallcoverings, CONTINUOUS

  3. Murals Wallcoverings, FUNGI

  4. Texturae, METROPOLIS 2

  5. Architects Paper, SAID – MARRAKESCH

  6. Texturae, KARIBU CROSS

 

Carta da parati in fibra di vetro

La carta da parati in fibra di vetro è la più resistente a vapore, acqua e calore.

È realizzata mediante la tessitura di un filato ricavato dal vetro fuso e protetta da uno strato di resina trasparente.

Mantiene i vantaggi del vetro pur essendo sottile e flessibile al punto da essere venduta in rotoli.

Si può applicare sulle piastrelle preesistenti, dopo aver livellato le fughe.

La carta da parati in fibra di vetro è ignifuga, impermeabile, atossica e inalterabile dagli agenti chimici (resta da evitare la pulizia a base di acidi) e comunque lavabile, idrorepellente, resistente allo sfregamento e agli urti. È idonea anche per rivestire superfici esterne.

La fibra di vetro può essere sia bianca, da verniciare, che stampata. La versione verniciabile può essere ritinteggiata più e più volte. In ogni caso, le proprietà dell’uno e dell’altro tipo, sono uguali.

È adatta per:

  • tutte le pareti del bagno e della cucina;

  • paraschizzi (anche dietro i fuochi);

  • parete della doccia e della vasca;

  • dietro i sanitari.

Ecco una selezione di carte da parati impermeabili e ignifughe in fibra di vetro, ideali anche per l’installazione in doccia o come paraschizzi da cucina.

  1. Officinarkitettura®, DAME DE RÊVE PARTOUT

  2. Murals Wallcoverings, Y2K

  3. Officinarkitettura®, ALPHABET

  4. Texturae, BLUSH III

  5. Murals Wallcoverings, FEARLESS

  6. Murals Wallcoverings, SPOTTY

 

Carta da parati adesiva: pro e contro
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Quando si cerca su Google qualcosa come “carta da parati per cucina” o “carta da parati per il bagno”, molti risultati sono correlati a prodotti adesivi, di facile installazione, anche attraverso il fai da te.

Come ti ricordo spesso nei contenuti su Instagram, non tutti i prodotti che il motore di ricerca propone equivalgono a una scelta saggia.

La carta da parati adesiva è venduta di solito in rotoli di carta o tessuto non tessuto oppure sottoforma di piastrelle in vinile.

Pro:

  • economica;

  • lavabile;

  • in molti casi è riposizionabile;

  • facile da rimuovere, senza danneggiare il supporto di base;

  • ideale per gli interventi di home staging;

  • non serve per forza un posatore professionista.

Contro:

  • non è sempre facilissima da applicare;

  • quella in tnt non può essere applicata sulle piastrelle;

  • sensibilità agli agenti chimici;

  • non è idonea per la parete della doccia e per il paraschizzi;

  • non è impermeabile, nè ignifuga.

 

Idee per utilizzare la carta da parati in bagno
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Quando si tratta di rivestire il bagno con la carta da parati, ci sono varie combinazioni per farlo. Le fantasie sono in grado di apportare fascino e prestigio all’ambiente.

Si può applicare la carta su un’intera parete o combinare mattonelle e carta oppure boiserie e carta o anche pittura microcemento e carta.

Ecco una serie di idee da cui prendere spunto.

Scorri con le frecce per guardare le foto↘

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Fonti: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Idee per utilizzare la carta da parati in cucina
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In cucina, la carta da parati può essere usata per rendere più accattivante la parete su cui si affaccia il tavolo o una credenza accessoria (e in questo caso, quella in TNT va già benissimo), oppure per le aree retrostanti la cucina (e, quindi, serve necessariamente la fibra di vetro).

Prendi spunto dalla gallery ↘

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Fonti: 1. 2. 3. 4. 5.

Come abbinare piastrelle e carta da parati?
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Se hai intenzione di aggiungere la carta da parati su una parete parzialmente piastrellata, allora ti chiederai come abbinare le piastrelle alla fantasia della carta da parati.

In generale:

  • Una fantasia grande è più indicata per pareti grandi.

  • Una fantasia piccola è perfetta per le pareti piccole.

Bisogna tenere conto sia delle piastrelle sulle pareti, che del rivestimento a pavimento.

È bene che i rivestimenti preesistenti siano tutti in armonia con la carta da parati.
Come si fa?

  • Dal punto di vista cromatico, si può scegliere un colore guida che si ripete, in diverse proporzioni su tutti e tre i rivestimenti oppure solo sulle piastrelle a parete e sulla carta da parati.

  • Per le grandezze, se la griglia delle piastrelle è a maglia stretta, si può optare per una fantasia più grande per la carta da parati, viceversa, se le piastrelle sono larghe, il motivo della carta da parati può essere piccolo.

  • Se le piastrelle hanno una fantasia o un pattern, è bene scegliere un motivo di carta da parati che contrasti con quello delle piastrelle.
    Per esempio, se le piastrelle hanno un pattern geometrico, la carta da parati può presentare un motivo più morbido e sinuoso (ad esempio floreale o astratto).

Un esempio pratico di abbinamento di pavimento, piastrelle a parete e carta da parati

Il pavimento è colorato e con pattern?
Ecco è un esempio di come si possono abbinare i rivestimenti a fantasia di una stessa stanza.

Il colore guida è il blu acciaio, che ricopre quasi il 100% della superficie del pavimento, circa il 30% delle piastrelle a parete e il 10% della carta da parati.

I pattern sono tutti diversi sia nelle fantasie (una picchiettata, una geometrica, l’altra tropicale) che nelle dimensioni.
La trama del pavimento è così piccola che nel complesso si percepisce quasi come una tinta unita. Il pattern delle piastrelle è di medie dimensioni. La fantasia della carta da parati è grande.

Piastrelle parete: Ceramica Bardelli, MONOSCOPIO 1

Piastrelle pavimento: Mutina, PRIMAVERA BLU

Carta da parati: Wall&Decò, SAY SOMETHING

Come installare la carta da parati da soli?
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Sappi che sono a favore del fai da te, ma quando si tratta dei rivestimenti di bagni e cucine, la mano di un professionista fa davvero la differenza.

Oltre alla posa della carta sono da considerare la preparazione dei supporti e l’isolamento delle giunture, nel caso delle aree più soggette agli effetti dell’acqua.
Stuccare le piastrelle del bagno, non è un’operazione alla portata di tutti.

Inoltre, installare la carta da parati è un lavoro che richiede una buona dose di pazienza e precisione.

Se in cuor tuo sai di avere tutte le carte in regola per mettere la carta da parati in totale autonomia, ecco qualche dritta da seguire.

 

  1. Scegliere i prodotti giusti

La stesura “comincia” a partire dall’acquisto. Se compri i rotoli di carta da parati in un negozio fisico, tieni d’occhio il numero di lotto presente sulla confezione. È bene scegliere rotoli appartenenti allo stesso lotto, affinché il disegno si formi in modo ottimale sulla parete.

Anche la colla va selezionata con cura:

  • per carta da parati in tessuto non tessuto, colla vinilica in pasta;

  • per carta da parati in vinile, colla in polvere;

  • per carta da parati in fibra di vetro, colla specifica a presa forte.

2. Come deve essere una parete prima di mettere la carta da parati?

La parete di fondo deve essere perfettamente liscia e livellata prima di applicare la carta da parati.

  • Non si può stendere la carta da parati su un muro ruvido, sporco, con crepe o bagnato (anche se esistono fogli e pannelli da usare come base in caso di pareti umide).

  • Non si può applicare la carta da parati su pareti su cui è stato applicato uno smalto lucido. È prima necessario carteggiare.

  • Anche quando le pareti sono nuove di zecca e intatte, è sempre meglio dare una spolverata.

Altro importante step è rimuovere le mascherine delle prese, dello scarico (nel caso del bagno) e del sifone (se necessario).

A questo punto, trova una porzione di pavimento libera e ricomponi il disegno a terra, avvicinando i rotoli. Tieni a portata di mano anche le istruzioni all’interno dei rotoli, contengono sempre informazioni preziose.

Con una livella a bolle, traccia sul muro delle righe verticali, corrispondenti alla larghezza di ogni rotolo. In questo modo avrai chiaro dove applicare ogni telo. Considera però che il primo e l’ultimo telo dovranno sbordare lateralmente di 5 cm oltre l’angolo. In questo modo, potrai rifinire liberamente lo spigolo, con il taglierino, anche se la parete non è perfettamente dritta o perpendicolare al soffitto.

Se la carta da parati occuperà solo una porzione di parete, traccia quella porzione a matita sul muro, così sarà più facile non uscire dai limiti con la colla.

3. Applicare la carta un telo alla volta

Dopo aver preparato la colla, seguendo le istruzioni sul prodotto, si può procedere alla stesura, un po’ alla volta.
La cosa migliore da fare è stendere la colla fino alla prima linea di delimitazione e poi applicare la carta e ricominciare.
È necessario stendere la colla uniformemente, da sinistra a destra, dall’alto verso il basso, senza tralasciare i bordi.

Per essere cert* di non aver tralasciato nessun punto, guarda in controluce la parete.

Posiziona il telo sulla colla e poi lascialo scorrere spingendolo dolcemente, fino ad allineare il disegno con il telo successivo.

Una volta posizionato il telo usa una spatola da tappezziere per eliminare tutte le bolle.

Nei punti in cui ci sono le prese, una volta steso il telo, si può creare un taglio a forma di x e piegare ogni lembo triangolare verso l’interno (dopo aver tolto la corrente). In alternativa si può tracciare il contorno del rettangolo spingendo con un dito, e poi ritagliare il perimetro con un taglierino.

Alla fine, potrai munirti di pazienza e tagliare gli eccessi di carta con il taglierino.

Finora la questione della carta da parati in bagno e cucina è sempre stata un po’ un tabù. Come vedi, con le giuste scelte di materiali e un’installazione impeccabile, la cosa è assolutamente possibile.
Abituiamoci a prevedere fantasie e pattern anche in questi spazi per renderli più belli che mai.

2 Settembre 2023 / / Maconi

3 soluzioni per appendere le giacche all'ingresso: pannello appendiabiti nascosto, specchiera con guardaroba posteriore, ganci attaccapanni decorativi
Soluzioni per appendere giacche e cappotti all’ingresso di casa

 

Grande, piccolo, in corridoio o direttamente sul soggiorno? Qualunque sia l’aspetto e la dimensione dell’ingresso di casa, una cosa è certa: è necessario trovare uno spazio dove mettere – o nascondere – giacche, giubbotti e cappotti.

Abbandonati sul divano, trench, spolverini e piumini rivendicano un luogo dove essere riposti in maniera ordinata e precisa, pur restando sempre a portata di mano.

Via libera dunque a soluzioni originali che uniscono l’unico al dilettevole con un obiettivo preciso: rendere l’entrata un ambiente accogliente e funzionale.

DOVE APPENDERE I CAPPOTTI E LE GIACCHE

Armadi da ingresso componibili

Gli armadi da ingresso sono la scelta ideale per nascondere alla vista qualsiasi oggetto. Dai capispalla alle borse, dai cappelli alle scarpe, tutto resta chiuso all’interno di uno spazio contenitivo capiente e ben attrezzato.

Celati dietro due, tre, quattro o più ante battenti, giacche e cappotti non vengono protetti solo dagli occhi indiscreti. Le porte piene svolgono un ruolo determinante anche nello schermare la luce del sole e nel preservare i tessuti dalla polvere.

Personalizzabili per dimensioni e finiture, i guardaroba chiusi lo sono anche per modularità e accessori. Gli ingressi con ante spaziano dagli armadietti a 2 battenti, modello evergreen, alle soluzioni modulari complesse con nicchie, ponti e panche.

Quest’ultime sono perfette per progettare un guardaroba semi-chiuso, che gioca sul contrasto di volumi e profondità.

 

 

 

 

Guardaroba a un’anta

Compromesso perfetto tra spazio ridotto e massimo della praticità, gli armadietti a una sola anta fanno della versatilità la loro cifra. Funzionano alla perfezione da soli, come guardaroba di un piccolo disimpegno, oppure in abbinamento a cassetti, vani e scarpiere.

Tra le soluzioni d’arredo più amate spopola un celebre trio: il mobile da ingresso con colonna guardaroba, specchiera e appendiabiti. Il segreto del suo successo sta nelle dimensioni compatte che, insieme alla varietà di accessori, consentono di realizzare il mobile da ingresso più adatto alle proprie esigenze.

Meritano una menzione speciale i guardaroba con un’anta a specchio, che entrano di diritto nell’universo dei mobili multiuso. Chiusi, svolgono la funzione di una specchiera a figura intera; aperti, svelano tutto il potenziale – e la praticità – di una cappottiera moderna.

 

 

 

 

Pannelli a muro

I pannelli con appendiabiti sono, in assoluto, la soluzione salvaspazio che consente di risparmiare più centimetri in profondità. Ultra slim, questi speciali attaccapanni sottili sono per questo indicati per allestire un piccolo guardaroba in ingressi stretti e lunghi, dietro la porta o in disimpegni-corridoio.

Ben più che semplici attaccapanni da parete, i pannelli da ingresso hanno due assi nella manica.

Il primo è rappresentato dagli accessori: tra ganci, specchi, mensole e ripiani, un solo modello può assolvere numerose funzioni. Il secondo, invece, è dato dalla struttura stessa del pannello, che funge da protezione tra la parete e gli indumenti appesi.

 

 

 

 

 

Specchiere porta-abiti

L’ingresso è uno dei punti più adatti per installare un grande specchio da parete. Diffondendo la luce, la superficie riflettente contribuisce a dare una sensazione di maggiore ampiezza e accoglienza. Il nullaosta arriva anche dalla disciplina del Feng Shui, a patto che lo specchio non sia collocato davanti alla porta d’entrata.

Nella vita di tutti i giorni, una specchiera da ingresso serve a uno scopo ben preciso: farci dare un’ultima, rapida sistemata al look prima di uscire di casa. Per questa ragione, alcuni specchi si sono dotati di ganci e tubi appendiabiti su cui appoggiare gli accessori da indossare per completare l’outfit.

 

 

Appendiabiti da parete

Gli appendiabiti da muro mantengono ben salda la loro presenza all’ingresso di casa. Complici spazi abitativi sempre più ridotti, si rivelano adatti a ottimizzare piccole porzioni di parete riducendo al minimo l’ingombro.

Grande classico rivisitato in chiave odierna, l’appendiabiti moderno sfoggia un design attuale, alle volte minimalista, per dialogare con l’estetica degli appartamenti di ultima generazione. Colori neutri come bianco, nero e grigio incontrano forme originali per restituire un complemento bello da vedere e pratico da usare.

La funzionalità è massima, ed è rappresentata da ganci richiudibili e pomelli discreti che consentono di appendere giacche leggere, piccole borse o lo zainetto dei bambini.

 

 

Specchi con ganci

Se i guardaroba chiusi non fanno per te, gli specchi con ganci a scomparsa potrebbero stupirti. Si tratta di un particolare modello di specchio che, restando fedele alla sua funzione principale, integra una cornice dotata di gancetti per appendere giubbini leggeri, cappelli e sciarpe.

Essenziali nell’aspetto, gli specchi-attaccapanni preservano un’estetica essenziale grazie alla possibilità di estrarre i ganci solo quando necessario. Un meccanismo a pressione ne favorisce l’apertura quando in uso, mentre un semplice gesto è sufficiente per riporre in sede l’uncino metallico.

Vale un discorso simile per le specchiere appendiabiti da terra, evoluzione del modello da parete. Meno compatte della versione a muro, offrono però un vano guardaroba aperto dove sistemare le grucce in direzione trasversale. Nascosti da un pannello a specchio, i capispalla restano così a disposizione per essere indossati in qualsiasi momento della giornata.

 

 

Pomelli colorati

Esempio di originalità, gli appendiabiti a pomello offrono soluzioni d’arredo pratiche e versatili, qualunque sia lo spazio a disposizione. Occupano pochissimi centimetri e lasciano libero il pavimento, un vantaggio in termini di funzionalità sia per un ingresso grande sia per un disimpegno contenuto.

Versatili nella forma e nel colore, i pomelli appendiabiti lasciano carta bianca anche nella disposizione dei singoli elementi. Usati in coppia, in trio o in gruppo, possono essere scelti per dare forma a composizioni asimmetriche o destrutturate.

Non sono da meno i ganci a parete, che offrono una delle soluzioni più semplici per appendere le giacche se c’è davvero poco spazio disponibile. Posizionati accanto alla porta, offrono un porto sicuro dove mettere i cappotti, le sciarpe o i cappelli. E quando non sono coperti da un capo d’abbigliamento, si trasformano in accessori decorativi e irriverenti capaci di valorizzare e abbellire un muro spoglio.

 

 

 

 

Organizzare un ingresso-guardaroba: appendere o nascondere?

Sembra banale, ma la scelta tra mobili da ingresso con o senza ante non è affatto scontata. In generale è sempre meglio optare per soluzioni d’arredo chiuse che nascondano alla vista i capispalla usati di frequente, soprattutto se l’entrata dà sul soggiorno.

Sì dunque agli armadi a muro, ai porta cappotti e alle colonne ad anta singola, spesso dotati di ripiani su cui appoggiare borse e cappelli. I mobili appendiabiti chiusi sono perfetti anche per contenere capispalla lunghi come impermeabili, spolverini, loden, cappottini di lana o cardigan.

Se lo spazio è poco o preferisci una soluzione con ganci, riduci il numero dei capi appesi. Tieni a portata di mano solo la giacca o il soprabito che indosserai di volta in volta. In alternativa, considera un arredo 2-in-1 o a scomparsa: una specchiera da terra con appendiabiti o un pannello girevole con ganci potrebbero fare al caso tuo.

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Rivenditori Italia Maconi

1 Settembre 2023 / / Dettagli Home Decor

I bagni Pirovano

Con il nuovo episodio di Another Bathroom le collezioni Pirovano si arricchiscono e ci portano verso nuove soluzioni dell’arredo bagno, a volte sofisticate, altre volte minimaliste, mantenendo un impeccabile equilibrio di funzionalità e purezza formale del loro disegno. È stato definito come uno sguardo al passato che riscrive il futuro, ed è davvero così per i forti richiami retrò, classici e tradizionali ma pur sempre rivisitati in chiave contemporanea. Questo e molto altro caratterizza l’ episodio due, così come l’azienda lo ha definito, della proposta progettuale di Pirovano bagni.

Pirovano episodio due, le collezioni

le nuove collezioni Pirovano Bagni

Rigoroso e armonioso, Pilar, pone le sue radici nello stile elegante contemporaneo per Pirovano. Lontano dalle mode, si riconosce per la sua immagine architettonica e iconica, distinguendosi per raffinatezza e autenticità. Il lavabo è protagonista indiscusso della parete bagno per la sua matericità nelle tante varianti e per il suo volume compatto, non passa inosservato.

arredo bagno Linear di Pirovano bagni

Linear è una collezione elegante, esclusiva e di carattere, capace di armonizzare la zona bagno con inedite soluzioni cromatiche. Di grande effetto è il ritmo disegnato dalle texture ceramiche e dei frontali plissettati che apre l’ambiente a infinite nuove contaminazioni.

bagno moderno con mobile sospeso nero

XL è l’evoluzione naturale del progetto Millenium dal forte carattere e personalità. In questa collezione amplia la gamma di dimensioni, finiture e tipologia di lavabi per uno spazio bagno sempre attuale e al passo con i tempi.

arredo bagno minimalista

Element è la sintesi della ricerca stilistica di un prodotto dal disegno essenziale, dove le combinazioni degli elementi con diverse funzioni, materiali e colori, creano degli arredi di design unici e personali per un bagno contemporaneo in continua evoluzione.

Elementi caratterizzanti

Partendo proprio da Element, l’ultima tra le collezioni elencate, vediamo come Pirovano lascia libero sfogo alla creatività per realizzare il bagno su misura.


Cassettini, portagioie, portasalviette e mensole accessoriate sono alcuni degli elementi davvero particolari della proposta Pirovano. Inoltre sono tanti anche gli spunti estetici originali ed in linea con le tendenze del momento.

L’effetto marmo con le sue venature e la finitura lucida è una delle caratteristiche più apprezzate. Le ante con lavorazione plissè a rilievo è un must del momento sia in versione legno sia in quella laccata. I tubolati in metallo nero, che rievocano tanto lo stile industrial fanno da sostegno all’interno mobile bagno o delinea gli accessori ed i portaoggetti. E infine per gli amanti del retrò Pirovano propone complementi come le lampade tonde a sospensione e gli specchi stondati, arrivando infine a delle elegantissime vetrinette.

 

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31 Agosto 2023 / / Dettagli Home Decor

Costiera Amalfitana, isole greche e riviere… queste carte da parati mediterranee di Hovia regalano un’atmosfera estiva che dura tutto l’anno. Tra best seller e novità, ecco 5 carte da parati perfette per creare un décor blu, terracotta o neutro.

Il blu per uno spazio sereno

Uno dei colori preferiti al mondo e la tonalità più venduta di Hovia nel mercato italiano, il blu è ideale per creare uno spazio piacevole e rilassante.

Il modello Riviera adotta il colore in modo giocoso e moderno, mescolando città e spiaggia in un’unica scena. Disegnato a mano con una matita blu, il design è ricco di dettagli e rilassante allo stesso tempo.

In uno stile completamente diverso, le foglie di palma giganti ma discrete della carta da parati su misura Calypso Blue presentano un look soft e senza tempo. Con la natura come elemento centrale, questo modello si inserisce anche nell’ottica biofilica, una tendenza che aumenta il nostro benessere del 47%.

moodboard blu per uno spazio sereno

Questi modelli si abbinano bene a sfumature di bianco e beige per creare un’atmosfera calma. Per quanto riguarda gli accessori, un gioco di trame darà profondità alla stanza: cestini in rafia, tappeti in iuta o mobili in vimini… Il tutto può essere introdotto a piccole dosi per evitare un total look opprimente.

Carte da parati mediterranee nel colore terracotta: un’opzione di tendenza e accogliente

Utilizzato in abbondanza o in piccole dosi, il colore terracotta evoca il calore e la convivialità delle lunghe giornate estive. È una tonalità naturale associata all’argilla e al cotto, che crea un’atmosfera lenitiva e organica.

Hovia la propone piastrellata sulla carta da parati Tangerine, o in piccoli sprazzi sul paesaggio del modello su misura Oia.

Carte da parati mediterranee nel colore terracotta

Questi design si sposano bene con mobili in vimini e legno chiaro dallo stile piuttosto moderno e minimal. In termini di accessori, le diverse tonalità di arancione daranno profondità alla stanza, mentre le materie prime e naturali sono perfette per ricordare il carattere autentico e rustico della terracotta.

Una palette neutra per un look minimal

Alcuni preferiscono uno stile mediterraneo più minimal, con una palette più naturale e chiara, e materiali grezzi. Attraverso un motivo che ricorda un rastrello passato nella sabbia, il modello Path offre uno sfondo discreto e moderno.

Perfetta per un’atmosfera totalmente neutra, questa carta da parati si sposa bene con materiali grezzi come legno, pietra e ceramica artigianale: un abbinamento elegante e senza tempo.

carte da parati mediterranee neutre per un look minimal

Tutte le carte da parati su misura di Hovia sono disponibili a partire da 48,00 €/m2 IVA inclusa. Le carte da parati in rotoli vengono stampate su ordine cliente e sono disponibilia partire da 144,00 € al rotolo. Per scoprire tutte le proposte visita www.hovia.com/it/

 

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31 Agosto 2023 / / A forma di casa

I bambini e gli adolescenti passano gran parte del loro tempo seduti, sia a scuola che a casa, immersi nello studio, nella lettura o con i videogiochi. Per garantire loro una crescita sana ed equilibrata la scelta di sedie ergonomiche diventa molto importante. Questi arredi sono studiati appositamente per rispondere a esigenze sempre in rapida evoluzione e contribuiscono a creare un ambiente confortevole e salutare per lo sviluppo in cui si può giocare, studiare e crescere. Assicurare ai più giovani una seduta ergonomica è l’ideale per garantire il loro benessere fisico nel breve e nel lungo periodo.

Questo articolo ti guiderà nella scelta delle migliori sedie ergonomiche per bambini e adolescenti, mettendo il focus sui materiali, il comfort e i benefici di una postura corretta.

I benefici delle sedie ergonomiche per i giovani

Scegliere sedie ergonomiche per i ragazzi è sicuramente un investimento a favore del loro benessere a lungo termine. Una sedia ergonomica, attentamente progettata per seguire le linee del corpo, non solo favorisce una postura migliore, ma sostiene efficacemente il peso, prevenendo l’insorgere di problematiche come il mal di schiena e l’affaticamento muscolare.

È risaputo che una postura scorretta può causare problemi di salute a lungo termine, come come dolori dorsali, tensioni al collo e rigidità muscolare. Le sedie ergonomiche aiutano a evitare tali problematiche.

Inoltre, una seduta corretta e confortevole migliora la concentrazione e la produttività, sia nel corso delle sessioni di studio che durante i momenti di svago.

Caratteristiche da considerare nella scelta di sedie ergonomiche per bambini e adolescenti

Le sedie ergonomiche di qualità, per definirsi tali, devono rispondere ad una sere di caratteristiche strutturali e funzionali ben precise. Ecco una serie di elementi da considerare per effettuare una scelta consapevole:

  • Regolazioni personalizzabili: le sedie ergonomiche offrono diverse opzioni di regolazione, come altezza del sedile, inclinazione dello schienale e braccioli regolabili. Questo permette ai giovani di adattare la sedia alle loro dimensioni e preferenze individuali, assicurando che i piedi siano piantati saldamente a terra e le ginocchia formino un angolo di 90 gradi.
  • Supporto lombare: le sedie devono essere dotate di adeguato supporto lombare per favorire una postura corretta, preservando la curvatura naturale della colonna vertebrale e prevenendo tensioni nella parte bassa della schiena.
  • Braccioli anatomici: oltre alle regolazioni in altezza e larghezza per adattarsi alle necessità individuali, i braccioli dovrebbero garantire un comfort ottimale durante lunghi periodi di utilizzo.
  • Materiali ecocompatibili: quando si tratta dei materiali delle sedie ergonomiche, preferisci soluzioni ecologiche che riducano l’impatto ambientale. Cerca sedie realizzate con materiali riciclati o provenienti da fonti sostenibili. Questi materiali non solo rispettano l’ambiente, ma offrono anche eccellente comfort e un’estetica accattivante.
  • Tessuti traspiranti: opta per sedie realizzate con tessuti traspiranti che favoriscono la circolazione dell’aria e regolano la temperatura corporea. In questo modo, si evita il surriscaldamento e si assicura il massimo comfort anche durante utilizzi prolungati.
  • Robustezza e durabilità: una buona sedia ergonomica per bambini e adolescenti è robusta e durevole nel tempo, in grado di resistere all’usura e di offrire un adeguato sostegno. Assicurati che la base sia solida e stabile, in grado di supportare il peso e i movimenti dei giovani per evitare ribaltamenti durante l’utilizzo.

Come scegliere la sedia ergonomica perfetta per le vostre esigenze

Abbiamo visto quali sono le caratteristiche che rendono una sedia ergonomica, vediamo ora quali aspetti considerare per fare in modo che la sedia si adatti perfettamente tue esigenze e che risponda perfettamente alle necessità del tuo bambino o adolescente:

  • Età e dimensioni: considera l’età e le dimensioni del ragazzo per selezionare la sedia ergonomica più appropriata. Esistono diverse dimensioni e modelli specifici per le diverse fasce di età, quindi assicurati di preferire una sedia che sia in grado di crescere con lui/lei, offrendo supporto e comfort in ogni tappa del suo sviluppo; 
  • Ambiente d’uso: valuta dove e a quale scopo la sedia ergonomica verrà usata. Sarà posizionata in zona giorno o in zona notte? Verrà utilizzata per studiare, per giocare o in entrambi i contesti? Questa valutazione ti aiuterà a optare per un modello e un’estetica adatta alle esigenze specifiche, garantendo il massimo comfort e supporto in varie situazioni.
  • Budget: i prezzi delle sedie ergonomiche variano ampiamente. Stabilisci un budget prima di iniziare la ricerca e valuta le opzioni che offrono il miglior rapporto qualità-prezzo senza compromettere il comfort. Ricorda che investire in qualità vale sempre la pena per la salute e il benessere, in special modo quando si tratta dei più giovani.
ergonomia bambini

Mantenere la tua sedia ergonomica nel tempo: i segreti per la cura ideale 

Una sedia ergonomica è un prezioso alleato quando si tratta di mantenere una postura corretta e confortevole. Per godere di questi vantaggi nel tempo, è importante seguire tre semplici regole di manutenzione. Con questi semplici passaggi, la tua sedia ti ricambierà con il massimo comfort e un sostegno impeccabile per lungo tempo.

  • Pulizia regolare: pulisci la sedia con un panno umido e un detergente delicato per rimuovere sporco e polvere.
  • Verifica viti e agganci: controlla periodicamente che viti e agganci siano saldamente fissati, sostituendo eventuali pezzi danneggiati o usurati. Una piccola attenzione che farà la differenza nel mantenere la tua sedia sempre in perfetta forma e il tuo ragazzo al sicuro.
  • Posizionamento adeguato: evita di posizionare la sedia su superfici irregolari o inclinate per prevenire usura prematura o danni alla struttura.

In conclusione, abbiamo visto come una sedia ergonomica adeguata sia importante per assicurare il benessere posturale ai più giovani. Infatti, queste sedie non solo garantiscono una seduta corretta, ma permettono anche di ottenere maggiore concentrazione per studiare e svolgere le attività più sedentarie con minor preoccupazione in termini di salute. Non sono solo semplici complementi d’arredo, ma veri alleati del benessere che contribuiscono a creare abitudini di vita salutari sin dalla giovane età.

Scegliere una sedia ergonomica è un attenzione in più verso i ragazzi da non sottovalutare e può senza dubbio fare la differenza nell’offrire loro una crescita sana e consapevole.

Spero che questa guida ti sia utile e che ti permetta di scegliere con più serenità la sedia ergonomica più adatta alle tue esigenze. Ti lascio lo spazio nei commenti per farmi sapere cosa ne pensi, se hai già avuto esperienze con le sedie ergonomiche per i più giovani o per eventuali domande.

In collaborazione con Scandy


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30 Agosto 2023 / / VDR Home Design

Cementine moderne: dalla loro origine, fino alle produzioni attuali, tutto quello che devi sapere prima di sceglierle per casa tua.


Quante volte ti è capitato di voler entrare in uno di quegli appartamenti storici, di fine ‘800, solo per scoprire se a pavimento ci fossero le cementine

Le cementine: un rivestimento rimasto nell’ombra (e nel dimenticatoio) per tanti decenni, perché non se ne conosceva la storia e il loro valore (storico e artistico). 

Da parecchi anni ormai le cementine moderne sono diventate un must have in tutte le case, perché donano immediatamente carattere e colore. 

Quelle che vediamo oggi non sono le cementine “vere”. Spesso si tratta di piastrelle in ceramica, che riproducono l’aspetto delle cementine originali. 

Qual è la storia delle cementine però? 

Partiamo dall’inizio per imparare davvero ad apprezzarle.

cementine moderne nei toni dell'azzurro, del blu e del giallo

Qual è l’origine delle cementine? Qualche accenno della loro storia

La storia delle cementine comincia tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, a cavallo di quel periodo così intenso che ha traghettato la nostra società nell’epoca industriale contemporanea.

Tra stile liberty, rivoluzione industriale avanzata e grandi migrazioni da sud a nord Italia, tutto era in cambiamento. 

C’era bisogno di tante case, ma non si poteva usare tutto il suolo libero (troppo prezioso per l’agricoltura): via alle costruzioni in altezza. 

Le periferie delle città si riempiono di famiglie e persone, che spesso non potevano permettersi molto altro oltre agli arredi più importanti. Figuriamoci quadri e tappeti.

Ed è qui che le cementine (perché prodotte con il cemento Portland) entrano in scena: piastrelle dal nome un po’ operaio, che andranno a sopperire quell’aspetto decorativo che non poteva essere comprato. 

Con i loro decori a mano erano in grado di far apparire tappeti, quadri e illusioni ottiche anche nelle case più semplici, declinando a livello quotidiano lo stile liberty che era tanto in voga in quegli anni. 

cementine quadrate beige per bagno con vasca
Ref. 36642515 Piastrella per rivestimenti in ceramica sp. 6.1 mm. Paris beige

Come erano realizzate le cementine originali? Scopriamone le caratteristiche 

Come dicevamo poco più su, le cementine erano prodotte con il cemento Portland, utilizzato per la realizzazione di calcestruzzo e di grande produzione con la rivoluzione industriale. 

La composizione delle cementine (così come le graniglie) è formata da una base di sabbia e cemento (circa 2 cm) e da un agglomerato di frammenti di marmo, mescolato con cemento e ossidi naturali. 

Qual è la differenza tra graniglie e cementine quindi? 

La differenza è data dalla grandezza dei frammenti (la granulometria). Nelle graniglie infatti, i frammenti nel cemento sono piuttosto grandi e ben visibili, mentre nelle cementine c’è la “pastina”, cioè uno strato superficiale di cemento, sabbia finissima e ossidi di ferro.

Un’altra differenza era il trattamento finale. Le cementine non erano levigate e lucidate, ma trattate solo con olio di lino, che aveva funzione idrorepellente e antimacchia. 

Erano economiche le cementine quindi, ma anche pratiche da montare (con la posa a toppa) e davano il giusto equilibrio tra robustezza e piacevolezza estetica. 

Con i loro decori a mano che riprendevano i fregi e le greche, i loro formati quadrati o esagonali (da 20 x 20 cm o 25 x 25 cm), entrarono in tantissime case dell’epoca.

Le possiamo ammirare non nelle case aristocratiche o nobili, ma in quelli che erano palazzi del popolo, in cui ci sono stati restauri intelligenti, che hanno permesso a queste cementine vintage di arrivare fino a noi. 

cementine moderne blu e gialle, stile Vietri, per paraschizzi cucina
Ref. 82985147 Piastrella per rivestimenti in bicottura decorato sp. 8 mm. Decoro Vietri azzurro

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E le cementine moderne come sono? Una panoramica alla scelta

La scelta di portare in casa le cementine è quanto mai frequente. Con i loro colori e decori ci fanno venire voglia di creare almeno una stanza della casa con il loro carattere deciso ed eclettico.

Si possono mettere come paraschizzi in cucina, nella parete della doccia in bagno, oppure in soggiorno, per creare un punto focale interessante e diverso dal solito. 

Le possibilità di scelta sono davvero moltissime, sia a livello estetico che di prodotto. 

C’è da dire che le cementine moderne sono diverse da quelle originali, perché si tratta spesso di piastrelle in gres porcellanato che riprendono i decori dei secoli passati. 

È più raro trovare delle cementine prodotte come da tradizione, e la differenza si vede soprattutto nei costi. Si può andare dai 100 euro al metro quadro, scendendo fino alla metà del prezzo per cementine che in realtà sono piastrelle normali.

cementine moderne per Bagno
Ref. 82482676 Piastrella per rivestimenti in grès pasta rossa decorato sp. 8.8 mm. Calabria multicolore

A livello estetico la differenza c’è, perché quelle realizzate secondo tradizione sono rivestimenti artistici, che mantengono ancora l’imperfezione propria di qualcosa fatta a mano. 

Quelle in gres permettono di abbattere i costi e avere meno problemi in caso qualche pezzo si dovesse rompere nel tempo, garantendo anche una più facile sostituzione. 

Tra quelle di produzione moderna bisogna fare differenza tra le piastrelle in monocottura e quelle in bicottura.

Con il processo di monocottura, il supporto e lo smalto della piastrella vengono cotti nello stesso momento, rendendo questi rivestimenti adatti agli interni, e soprattutto per i pavimenti. 

Con il processo di bicottura invece, viene prima cotto il supporto e poi lo smalto. Questo permette di avere più decori ed effetti cromatici, con colori brillanti e speciali. I rivestimenti in bicottura sono più delicati della monocottura e quindi adatti alle pareti e non ai pavimenti. 

Abbinamenti e usi delle cementine moderne. Via libera alla creatività

Dato il loro carattere altamente decorativo, le cementine non si prestano ad essere posate ovunque in casa. Per farle splendere e farle notare in casa, bisogna valutare bene dove le si vuole mettere. 

Sicuramente abbinate a rivestimenti in tinta unita e meglio se chiare, le cementine saranno le prime che si vedranno nella stanza.

Stanno molto bene abbinate a parquet chiari, con transizioni senza soglie ma semplicemente sfumando un materiale nell’altro (e qui attenzione a chi ti rivolgi. Fai fare questo lavoro a chi ha tanta esperienza e sensibilità). 

Per trovare il colore tinta unita da abbinare alle tue cementine, parti dai colori stessi delle cementine. Di solito hanno un bianco panna, un grigio chiaro o un azzurro pastello al loro interno. Questi sono ottimi colori neutri da usare come base per il resto delle superfici. 

Eviterei piastrelle e rivestimenti 3d in abbinamento alle cementine, perché si andrebbero a sovrapporre rivestimenti importanti che si ruberebbero la scena a vicenda. 

Cementine in casa si o no: a te la scelta!

Dipende molto anche dallo stile che ti piace e che hai. Le cementine potrebbero non essere la scelta migliore se ti piace il minimal o lo stile nordico ad esempio, ma si abbinano bene a contesti industriali e rustici. 

Possono riempire una stanza un po’ anonima, oppure una stanza con pochi elementi. 

Tu sei per le cementine si o no? Se sei indeciso e non sai cosa fare, scrivimi. Troveremo la strada giusta insieme. 

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29 Agosto 2023 / / Dettagli Home Decor

Noctis presenta la Rete Polimera®

Noctis presenta la rete polimera

Robusta, flessibile, igienica, atossica, antibatterica, elastica, resistente, silenziosa, lavabile e 100% riciclabile: sono queste le caratteristiche che contraddistinguono l’innovativa Rete Polimera di Noctis. Una componente strutturale inedita che arricchisce il tradizionale sistema letto Noctis. Una soluzione virtuosa che guarda al futuro con un occhio attento al pianeta.

“La doga in polimero – figlia della ricerca e della tecnologia, dell’intelligenza chimica e progettuale – rappresenta un passaggio ulteriore verso processi e produzioni a impatto zero che chiedono una visione sistemica, organica e circolare, un patto condiviso con clienti e fornitori – racconta Piero Priori, il fondatore di Noctis. Ci accomuna una stessa responsabilità, quella per la vita sulla Terra – qualunque essa sia – che chiede coerenza, strategia e un’armonia intrinseca. È un impegno sfidante ed entusiasmante, quello che ci attende”.

rete letto con doghe fatte di plimeri

Com’è fatta la rete polimera

Le doghe sono realizzate con polimeri differenti: U-PVC in forma di granulo vergine o di macinato proveniente da materiali riciclati. Ciò testimonia il ruolo di attrice protagonista giocato dall’Azienda nel processo di rigenerazione ecologica. Emblematico dialogo tra sostenibilità e performance, la nuova Rete Polimera garantisce una produzione completamente tracciabile, elemento che attesta la sua circolarità al 100%.

Innovativa ed ergonomica, Polimera è un’evoluzione nell’ambito della sostenibilità ambientale e dell’arredamento sostenibile. Una scelta, questa, a suggello della costante e concreta azione del brand verso l’ambiente e verso le risorse a disposizione.

letto Hello di Noctis con rete polimera matrimoniale

Nell’immagine, il letto Hello h 27 di Noctis proposto nella versione matrimoniale con rete/materasso da 160×200 cm, rivestimento in tessuto Cruise Melange 003 cat. A e Rete Polimera® inserita.

Per saperne di più visita www.noctis.it

 

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