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9 Dicembre 2025 / / Casa Poetica

Organizzare i regali di Natale - Casa Poetica

Organizzare i regali di Natale è il segreto per vivere dicembre senza ansia da pacchetti e corse nei negozi all’ultimo minuto. Invece di accumulare acquisti disordinati e spese fuori controllo, bastano un po’ di metodo e una lista chiara per trasformare lo shopping natalizio in un rituale piacevole. Con la giusta organizzazione saprai sempre cosa hai comprato, per chi e quanto hai speso, evitando stress e duplicati.



Perché conviene organizzare i regali di Natale in anticipo

C’è un momento, a dicembre, in cui la lista delle persone a cui fare un pensiero sembra allungarsi all’infinito. Se rimandi troppo, ti ritrovi a girare tra negozi affollati, con la sensazione di non avere tempo per pensare davvero a chi riceverà quel dono. Organizzare i regali di Natale in anticipo vuol dire concedersi il lusso della calma: scegliere con attenzione, restare fedele al proprio budget, trovare il regalo giusto senza il peso dell’urgenza. È un modo per trasformare lo shopping natalizio da maratona stressante a rituale piacevole, in cui ogni acquisto ha il tempo di essere pensato e, soprattutto, sentito.



La lista che cambia il modo di organizzare i regali di Natale

A Natale non si tratta solo di comprare: si tratta di pensare a ciascuna persona, immaginare il sorriso al momento dell’apertura, scegliere con cura. Ma senza un minimo di metodo, la magia rischia di trasformarsi in confusione: pacchetti doppi, budget che sfugge di mano, l’ansia di dimenticare qualcuno. Ecco perché organizzare i regali di Natale parte da un gesto semplice ma rivoluzionario: scrivere una lista.

Non una lista qualsiasi, ma una tabella che diventa bussola. Da un lato il destinatario, dall’altro l’idea regalo; accanto il budget previsto e, alla fine, quello effettivamente speso. Quattro colonne che ti aiutano a vedere tutto a colpo d’occhio: chi hai già pensato, cosa manca, quanto stai spendendo davvero. È un modo per dare ordine non solo agli acquisti, ma anche all’intenzione che c’è dietro ogni dono.

E poi c’è un vantaggio spesso sottovalutato: anno dopo anno, questa lista diventa memoria. Ti eviterà di ripetere lo stesso regalo a tua sorella tre volte di fila, ti ricorderà le piccole attenzioni che hanno fatto felici i tuoi amici, ti permetterà di essere sempre originale. È come se il Natale si portasse dietro un diario delle scelte, pronto a ispirarti di nuovo.

Per rendere questo ancora più semplice ho preparato un Planner dei Regali di Natale in PDF, da stampare e compilare. Lo puoi scaricare gratuitamente qui: sarà la tua mappa personale per vivere lo shopping natalizio con serenità e consapevolezza.





Trasformare il momento dei pacchetti in un rituale piacevole

Fare i pacchetti di Natale può essere un piacere, ma solo se è tutto sotto controllo. Il caos nasce quando carta, nastri e scotch sono sparsi in giro per la casa e per ogni pacco bisogna iniziare una caccia al tesoro. Per evitare questa fatica inutile, basta una scelta semplice: raccogliere tutto in un unico contenitore, che sia una scatola media o un cassetto dedicato. Così, quando arriva il momento, non serve cercare nulla: prendi il tuo “kit regali” e sei pronta a iniziare.

Non è necessario avere mille materiali diversi: due carte coordinate, un nastro neutro e qualche bigliettino bastano a confezionare pacchetti belli ed eleganti. Semplificare non solo riduce il disordine, ma rende il confezionamento più rapido e scorrevole. E se avanza qualche ritaglio di carta o un pezzetto di nastro corto, raccoglilo subito nello stesso contenitore: sarà perfetto per i regali più piccoli e ti eviterà di ritrovare frammenti sparsi per casa.

Organizzare i regali di Natale significa anche questo: non trasformare i pacchetti in una fonte di stress, ma renderli un rituale piacevole, fatto di cura e attenzione, con la serenità di avere sempre tutto a portata di mano.



Personalizzare i pacchetti: autenticità prima di tutto

C’è chi si diverte con colla a caldo, fiocchi scenografici e carte elaborate, e chi al solo pensiero di un pacchetto creativo si sente già sconfitta. La verità è che non serve essere un’artista del fai da te per dare valore a un regalo: basta poco. Organizzare i regali di Natale significa anche ricordarsi che dietro ogni pacco c’è un pensiero, e che la personalizzazione non ha bisogno di eccessi.

Un pennarello oro per scrivere direttamente sulla carta, un piccolo rametto infilato sotto il nastro, un biglietto d’auguri scritto a mano: gesti semplici che trasformano un pacco qualunque in qualcosa di autentico. Anzi, forse il vero gesto rivoluzionario oggi è proprio fermarsi a scrivere due righe personali, invece di affidarsi al solito messaggio copiato su WhatsApp. Perché non è il fiocco perfetto a rendere speciale un dono, ma la traccia unica di chi lo ha preparato.

Pacchetti personalizzati, senza impazzire 



Organizzare i regali di Natale senza finire nel panico

Alla fine non conta solo il pacchetto che consegni, ma anche la serenità con cui lo prepari. Organizzare i regali di Natale vuol dire alleggerire la testa, evitare lo stress e lasciare spazio al piacere di scegliere con cura. Una lista ben fatta, un angolo dedicato ai materiali e un tocco personale rendono ogni dono speciale, senza bisogno di complicarsi la vita.

Se vuoi iniziare subito, scarica gratuitamente il mio Planner dei Regali di Natale: ti aiuterà a tenere tutto sotto controllo, dal budget alle idee regalo.

E se desideri un supporto personalizzato per imparare a gestire non solo i regali, ma anche la casa e le mille cose di ogni giorno, scrivimi: insieme possiamo costruire un’organizzazione semplice, su misura per te.





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8 Dicembre 2025 / / Case e Interni

Natale in un piccolo appartamento: idee di stile da copiare subito

Idee per decorare un piccolo appartamento a Natale: palette
naturali, rami verdi e un grande albero nello stile
più
cozy

Decorare una casa piccola per Natale può sembrare una sfida, ma questo appartamento di Barcellona dimostra il contrario: anche pochi metri quadrati possono trasformarsi in un rifugio caldo, elegante e profondamente natalizio.

Siamo entrati nel mese di dicembre, e come ogni anno arriva la voglia di rinnovare gli addobbi, scaldare l’atmosfera e lasciarsi ispirare da case vere, vissute, pensate con cura.

Oggi ti portiamo in un piccolo appartamento ristrutturato dalla designer Asun Antó e decorato per le feste dalla stylist Olga Gil-Vernet per El Mueble. Una casa che porta il bosco al suo interno con delicatezza, armonia e una palette studiata nei minimi dettagli.

Una palette naturale per un Natale sofisticato

Per ottenere un effetto raffinato, le decorazioni di Natale dovrebbero dialogare con i colori della casa: è questa continuità cromatica a rendere l’insieme così armonioso e piacevole, soprattutto se ci troviamo in pochi metri quadrati.

Il filo conduttore della decorazione è una palette raffinata, costruita su tre elementi:

  • Verde salvia + verde pino

  • Accenti dorati morbidi (champagne, ottone spazzolato)

  • Neutri caldi: beige, lino, avorio, legno chiaro

È una combinazione che funziona benissimo nei piccoli spazi perché illumina, scalda e mantiene tutto molto arioso. Nessun contrasto o decorazione “eccessiva”: solo un equilibrio naturale e rilassante.

Un grande albero in un piccolo spazio? Sì, se lo fai così

Nonostante i metri quadrati ridotti, hanno scelto un albero alto 240 cm: una scelta audace, ma vincente.

Il trucco?

  • L’albero è snello e posizionato in un angolo strategico, senza ostacolare i passaggi.

  • Le decorazioni sono leggere: vetro soffiato, carta lavorata, piccole forme ispirate alla natura (ghiande, abeti, foglie).

  • Le luci sono calde, diffuse e mai troppo intense: creano atmosfera senza appesantire.

Se hai un soggiorno piccolo, prendi nota: un albero alto slancia lo spazio e lo rende più elegante, mentre un albero troppo basso rischia l’effetto opposto.

Portare la foresta in casa: l’uso dei rami

L’arredatrice ama mescolare eucalipto, pino e altri rami verdi, inserendoli:

  • sul tavolo, come piccolo centro tavola naturale

  • sulla cornice del camino

  • intrecciati a una ghirlanda sulla porta o su una mensola

  • insieme a candele a LED per un effetto luminoso e sicuro

È un modo semplice e accessibile per creare una decorazione che profuma di festa, ma anche di casa vera.

Texture e materiali che scaldano l’inverno

Nel lavoro di ristrutturazione si vede la cura nelle scelte progettuali, nella scelta dei materiali e dei rivestimenti: legno, tessuti naturali, tappeti morbidi, tende leggere. Le soluzioni degne di nota sono in particolare la parete vetrata che separa cucina e soggiorno (divide, ma unisce allo stesso tempo) e il parquet con listoni posati a spina di pesce, che è perfetto anche in un appartamento moderno dalle grandi vetrate scorrevoli.

In un piccolo appartamento, questi elementi aiutano a:

  • ampliare la luce naturale

  • rendere l’ambiente più accogliente

  • creare una continuità visiva che non appesantisce

Il Natale si inserisce così in un contesto già caldo e armonioso, senza sopraffarlo.

Illuminazione: l’atmosfera conta più della quantità

Altro elemento che ispira: la luce artificiale. Sono state scelte candele LED, piccole luci in vetro, lanterne dorate e una serie micro-LED sull’albero.

Il risultato è un ambiente: morbido, intimo e elegantemente festivo, senza eccessi. Perfetto per chi ama un Natale semplice ma curato.

Cosa puoi copiare da questa casa

Ecco gli spunti applicabili OVUNQUE, anche in 40 mq:

  1. Scegli una palette limitata (max 3 colori oltre a quelli neutri).

  2. Porta il verde naturale in casa con rami veri o artificiali di buona qualità.

  3. Non aver paura di un albero grande: se lo scegli bene, e lo posizioni in modo strategico, fa sembrare la stanza più alta.

  4. Prediligi decorazioni leggere e delicate (vetro, carta, materiali naturali).

  5. Usa luci calde e diffuse per un ambiente più rilassante e piacevole.

Se ti piace uno stile natalizio naturale, luminoso e senza tempo, questo piccolo appartamento a Barcellona è un esempio perfetto: un equilibrio riuscito tra semplicità, eleganza e atmosfera.

Natale in un piccolo appartamento: idee di stile da copiare subito

Natale in un piccolo appartamento: idee di stile da copiare subito

Natale in un piccolo appartamento: idee di stile da copiare subito

Natale in un piccolo appartamento: idee di stile da copiare subito

Natale in un piccolo appartamento: idee di stile da copiare subito

Natale in un piccolo appartamento: idee di stile da copiare subito

credit photo: El Mueble.

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

8 Dicembre 2025 / / Case e Interni

Come scegliere il gres porcellanato per la zona giorno

Criteri progettuali che usiamo davvero negli interni contemporanei

Quando progettiamo una zona giorno – soprattutto se open space con cucina – il pavimento non è un semplice rivestimento: è lo sfondo che mette in risalto arredi e luce, accompagnando in modo discreto il movimento quotidiano. La scelta del gres porcellanato giusto può rendere una casa armoniosa, luminosa e facile da vivere, oppure creare un ambiente freddo, spezzato e difficile da arredare.

In questa guida raccogliamo i criteri che utilizziamo realmente nei progetti di interior design, per aiutarti a scegliere superfici coerenti con il tuo stile di vita e con lo stile della casa, evitando alcune scelte che, sul lungo periodo, si rivelano meno felici di quanto sembrino in showroom.

 

Partire dal progetto, non dalla piastrella

Prima di guardare cataloghi e campioni, prova a mettere a fuoco come vivi la zona giorno.

La prima domanda riguarda la luce: una stanza esposta a nord, o un living con poche finestre, ha bisogno di superfici chiare e morbide che amplifichino l’illuminazione naturale. Al contrario, in un open space con grandi vetrate puoi permetterti toni leggermente più intensi, purché siano ben bilanciati con pareti e arredi.

Un secondo tema è la continuità: la scelta del pavimento influenza la percezione dello spazio più di qualsiasi parete. Un unico gres ben studiato, posato in continuità in tutta la casa, allontana l’effetto “ambiente spezzettato” e rende la casa visivamente più ampia. È uno dei primi accorgimenti che utilizziamo per dare ordine agli interni senza intervenire sulla muratura.

Infine, pensa alla tua quotidianità: bambini, animali, ospiti frequenti, abitudini in cucina. Questi elementi definiscono quanto il materiale dovrà essere tollerante a graffi, macchie, impronte e quanto vuoi che il pavimento sia “facile” da gestire.

 

Perché il gres funziona davvero nella zona giorno

Dal punto di vista tecnico, il gres porcellanato è un materiale molto compatto e a bassissima assorbenza. In pratica significa che sopporta bene urti, usura e liquidi, senza deformarsi e senza richiedere manutenzioni complesse nel tempo.

Per la zona giorno questo si traduce in alcune qualità concrete rispetto a pavimenti in legno o laminato: il pavimento in gres non si gonfia se si rovescia dell’acqua, non teme il passaggio continuo tra interno ed esterno, resiste bene alle sedie che si spostano vicino al tavolo da pranzo o ad altre sollecitazioni simili, si pulisce facilmente e rapidamente. Per questo lo utilizziamo spesso negli open space contemporanei, dove cucina e living dialogano e il pavimento deve essere allo stesso tempo esteticamente curato e molto pratico per sostenere i ritmi della vita moderna.

Il punto, però è che non basta dire “gres porcellanato”, ma individuare l’estetica, la finitura e il formato giusti per il tuo progetto.

 

Le tre grandi estetiche: pietra, cemento, legno

Nella pratica quotidiana, quando lavoriamo con il gres per interni ci muoviamo quasi sempre all’interno di tre famiglie estetiche: effetto pietra, effetto cemento ed effetto legno. Ognuna ha un carattere preciso e funzionerà bene solo se coerente con il contesto.

Gres porcellanato effetto marmo in cucina
Effetto pietra e marmo


È probabilmente l’estetica più trasversale e longeva. Un buon effetto pietra dà profondità allo spazio, introduce una nota naturale, ma resta sufficientemente neutro da non stancare. Lo utilizziamo spesso in living contemporanei dove vogliamo una base elegante e discreta (come nello stile classico contemporaneo), capace di dialogare sia con arredi minimal sia con mobili più caldi in legno.

Qui la qualità della grafica è fondamentale: venature troppo rigide, riproduzioni sgranate o pattern ripetitivi rendono la superficie visivamente artificiale. Le collezioni di livello, invece, mostrano variazioni naturali, movimenti morbidi, transizioni di tono poco percepibili a colpo d’occhio, texture e un aspetto molto simile al marmo o alla pietra naturale. È quel tipo di pavimento che, a seconda della scelta, può dominare la scena oppure no, ma sempre farà sembrare “più bello” l’intero ambiente.

Gres porcellanato effetto cemento
Effetto cemento


Quando il progetto ha un’impronta più urbana o industriale, lavoriamo spesso con gres effetto cemento. La sensazione è quella di una superficie architettonica, continua, ideale per living in stile contemporaneo o Industrial, cucine con isole importanti, arredi essenziali.

L’effetto cemento funziona molto bene negli open space perché tende a uniformare visivamente il pavimento e a mascherare le fughe. Se ami un’estetica pulita, con palette su grigi morbidi, tortora moderni o toni polverosi, è una soluzione da valutare. Richiede, però un buon equilibrio: con pareti e arredi troppo freddi o minimal rischia di rendere l’ambiente un po’ severo o spoglio, mentre abbinato a tessili, legni e luci calde diventa lo sfondo perfetto, accogliente senza perdere il suo carattere contemporaneo.

Gres porcellanato effetto legno pareti cucina
Effetto legno


L’effetto legno è amatissimo, ma è anche la tipologia su cui, come molti studi di architettura e interior design, siamo più critici quando si parla di pavimenti. Il motivo è semplice: il gres, per natura, è un materiale freddo al tatto e non potrà mai restituire la stessa sensazione fisica e percettiva del parquet. Inoltre, per quanto le grafiche siano avanzate, la fuga resta visibile rispetto a quella di un vero pavimento in legno. Insomma, dal vivo si percepisce che non si tratta di vero legno.

Per coerenza con il nostro approccio progettuale tendiamo a riservare l’effetto legno a elementi mirati: inserti a parete, quinte nella zona living, nicchie, pareti doccia, retro lavabo o paraspruzzi in cucina in contesti specifici. Utilizzato in questo modo può diventare un ottimo contrappunto caldo a un pavimento in pietra o cemento, senza cercare di imitare il parquet dove il confronto risulterebbe penalizzante.

Se desideri un living caldo, ma non vuoi o non puoi mettere il legno, spesso un gres effetto pietra dai toni neutri, abbinato a veri elementi in legno su mobili e boiserie, offre un risultato più convincente nel tempo rispetto a un “finto legno” a tutta superficie, te lo assicuriamo.

 

Finitura e luce: opaco, satinato o lucido?

La stessa grafica di gres può apparire completamente diversa a seconda della finitura. Per questo, nei progetti per la zona giorno, la scelta non è mai casuale.

Nella maggior parte dei casi privilegiamo finiture opache o satinate. Una superficie leggermente satinata restituisce una luce morbida, non evidenzia ogni impronta e si adatta bene sia alle zone molto vissute sia alle porzioni più “di rappresentanza” del living. È la soluzione più equilibrata se cerchi un pavimento contemporaneo e poco impegnativo da mantenere.

Le finiture lucide le utilizziamo con parsimonia e quasi mai a tutta superficie nella zona giorno. Possono avere senso in ambienti molto eleganti e poco frequentati o in porzioni limitate, ad esempio su una parete scenografica (dietro la tv, di rivestimento alla parete camino), ma su un pavimento di passaggio mostrano facilmente gocce, polvere, impronte e segni, soprattutto con luce radente. Insomma non è una scelta pratica che ci sentiamo di consigliare.

Le superfici più strutturate, infine, tornano utili quando si lavora su collegamenti con l’esterno, dove serve maggiore aderenza. All’interno di un normale living, non sono necessarie, meglio preferire texture leggere, che diano matericità senza complicare la pulizia.

 

Formato e proporzioni: come influenzano lo spazio

Più che memorizzare un elenco di formati, è utile capire che ruolo gioca la dimensione della piastrella nel tuo ambiente.

Negli ultimi anni, grazie anche ai progressi della tecnologia, ci si è potuti orientare verso grandi formati e rettificati. Nei living ampi e negli open space moderni usiamo spesso formati generosi perché riducono le fughe e danno continuità. Una sequenza regolare di lastre rettangolari o quadrate, ben orientata rispetto a luce e arredi, può allungare visivamente lo spazio o renderlo più ordinato.

Per un pavimento di un soggiorno è consigliabile non superare il formato 120×120, mentre per le pareti scenografiche si può scegliere lastre 120×260, ad esempio, tenendo conto che questi formati possono essere complessi da trasportare e installare in abitazioni di dimensioni piccole o standard, specialmente se ci sono vani scala stretti.

In appartamenti con piante irregolari o metrature contenute si lavora più volentieri con formati medi (60×60, ad esempio), che consentono di gestire trasporto, tagli e allineamenti in maniera più agevole.

I formati piccoli li riserviamo, di solito, a progetti in cui il pavimento o il rivestimento deve introdurre un disegno preciso: spina di pesce, fasce, riquadri o richiami più classici con tozzetti e piastrelle esagonali, ad esempio. Funzionano bene come elemento di carattere su porzioni limitate, ma difficilmente sono la soluzione migliore per tutto il pavimento della zona giorno di una casa contemporanea.

 

Gres porcellanato a parete dietro tv

Colori, continuità e errori da evitare

Il colore del gres per la zona giorno va scelto guardando la casa nel suo insieme, non solo la singola stanza. Uno degli interventi che facciamo più spesso in fase di consulenza è rimettere ordine nella palette di colori.

Nei living poco luminosi, pavimenti troppo scuri tendono a “chiudere” lo spazio, soprattutto se abbinati a pareti colorate o arredi importanti. In queste situazioni lavoriamo con toni chiari ma non ghiaccio, su neutri caldi o toni polverosi che ampliano senza creare l’effetto freddo “ambulatorio”.

Un altro errore frequente è utilizzare materiali diversi tra cucina e soggiorno in un open space. La linea di separazione tra i due pavimenti diventa sempre un elemento che spezza e raramente aiuta la percezione dello spazio. Un unico gres ben scelto, magari accompagnato da tappeti e arredi che definiscono le funzioni, di solito è più efficace che scegliere parquet e gres solo nella zona cucina.

Infine, attenzione ai contrasti di temperatura cromatica, i cosiddetti “sottotoni”: un gres grigio freddo abbinato a grigi molto caldi e gialli genera spesso una sensazione di disarmonia. È preferibile muoversi all’interno della stessa famiglia di neutri, calibrando freddo e caldo con tessuti, metalli e accessori.

 

Dove trovare spunti e collezioni adatte agli interni domestici

Se desideri esplorare superfici contemporanee, materiali tecnici di qualità e formati adatti alla tua casa, puoi consultare le collezioni di gres dedicate agli interni sul sito di Italgraniti, dove sono raccolte linee pensate proprio per gli ambienti domestici moderni. È un buon punto di partenza per vedere come pietre, cementi ed effetti più decorativi si comportano in ambientazioni reali e per farti un’idea dei formati e delle tonalità più attuali.

Scegliere il gres porcellanato per la zona giorno non significa semplicemente trovare una piastrella che ti piace, ma progettare un fondo coerente con la luce, gli arredi e il modo in cui vivi la casa. Se parti da queste domande progettuali – e non solo dalle caratteristiche di prodotto in sé – il pavimento diventerà un elemento che valorizza l’intero progetto, piuttosto che un dettaglio da “incastrare” a lavori quasi conclusi.

6 Dicembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Ispirazioni d’arredo: una residenza a Roma da poco ristrutturata dallo studio Loto Ad Project unisce arte, natura e architettura in un dialogo armonioso.

residenza a Roma

L’ultimo lavoro dello studio Loto Ad Project ha visto Giorgia Dennerlein impegnata nella progettazione della residenza privata Filonardi a Roma. Se potessimo immaginare un viaggio attraverso una casa sarebbe sicuramente questa. 

residenza a Roma

Loto Ad Project ha saputo coniugare in questo progetto emozioni di armonia e meraviglia: la luce che muta nel corso della giornata sorprende, le vetrate filtrano senza separare, e il dialogo tra materiali e paesaggio dà vita a un’esperienza sensoriale completa

L’abitazione si affaccia sulla vallata che accompagna il Tevere offrendo una vista profonda e mozzafiato. La casa, commissionata da due collezionisti d’arte, dialoga con il contesto abitativo anni ‘60 del quartiere in cui è collocata, creando un continuum tra gli spazi interni e l’esterno. 

residenza a Roma

Il progetto è pensato, infatti, per creare un’armonia tra natura, acqua e architettura. In ogni angolo della casa respira l’unione tra questi elementi e in ogni stanza troviamo un’atmosfera differente, come un vero e proprio viaggio tra gli ambienti. 

residenza a Roma

Residenza a Roma: un dialogo tra natura, arte e architettura 

Predomina il bianco delle pareti, che riflette la luce naturale e rende gli ambienti luminosi e ariosi. Le grandi vetrate, che filtrano la luce senza separare gli spazi, modificano l’atmosfera a seconda delle stagioni, creando un gioco di riflessi e colori. 

Le scelte in materia cromatica e i materiali impiegati diventano elementi centrali della progettazione dell’Arch.Giorgia Dennerlein. Il progetto interpreta la materia con audacia e rispetto. L’onice Verde Guatemala, protagonista assoluto, è arricchito da intarsi in graniglia chiara, richiamo diretto agli interni originali del palazzo. 

residenza a Roma

Massima cura del dettaglio anche dei disimpegni: porte a scomparsa, alternanza di materiali e colori sui pavimenti, percorsi fluidi tra spazi funzionali e di rappresentanza, valorizzati da dettagli architettonici e artistici. 

Ogni spazio è concepito per raccontare la personalità dei proprietari, come l’affresco che decora il soffitto in una delle camere da letto.

E ancora, i diversi stili dei bagni (uno in pieno stile retrò anni ‘60, l’altro moderno e con un protagonismo assoluto dei materiali). 

Un progetto su misura 

Ogni elemento d’arredo è stato realizzato su misura dallo Studio Loto Ad Project: pavimenti, mobili contenitori e soluzioni integrate che coniugano estetica e innovazione.La luce naturale diventa materia viva: i pavimenti lucidi in onice ne moltiplicano i riflessi, creando una continuità visiva tra interno ed esterno.

Una delle principali sfide per l’arch. Giorgia Dennerlein è stata la realizzazione dei pavimenti: grandi lastre da 320×160 cm con intarsi di graniglia su misura, disposte secondo un disegno geometrico di losanghe e trapezi pensato per accompagnare la luce naturale proveniente dalle camere. 

La residenza integra sistemi di pavimento radiante, trattamento dell’aria e domotica avanzata(Living Now), garantendo comfort, efficienza energetica e controllo intelligente degli ambienti. 

La collaborazione con artigiani specializzati è stata determinante per ottenere la precisione e la qualità necessarie a un risultato impeccabile. 

Per info: Sito ufficiale studio Loto AD Project

Visita altre bellissime case nella rubrica House tour!


L’articolo Installazione pompe di calore: perché affidarsi a professionisti è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

L’interesse verso soluzioni energetiche più sostenibili è cresciuto rapidamente negli ultimi anni, portando molte famiglie a valutare sistemi di climatizzazione efficienti e innovativi. Tra questi, le pompe di calore rappresentano una delle tecnologie più richieste, grazie alla capacità di offrire comfort, risparmio e riduzione dell’impatto ambientale. Prima di affrontare l’investimento, però, è fondamentale scegliere con cura gli installatori pompe di calore, figure specializzate che garantiscono una posa corretta e prestazioni elevate nel tempo.

Cosa sono le pompe di calore e come funzionano

Le pompe di calore sono dispositivi in grado di trasferire energia termica da una fonte naturale – aria, acqua o terreno – agli ambienti interni di un edificio. Il loro funzionamento si basa su un principio semplice ma estremamente efficiente: sfruttare il calore già presente nell’ambiente esterno, anche quando la temperatura è relativamente bassa, e trasferirlo dentro casa mediante un ciclo termodinamico.

Questo processo richiede una minima quantità di energia elettrica, mentre la maggior parte del calore proviene da risorse gratuite e rinnovabili. Per questo motivo le pompe di calore sono considerate tra i sistemi più ecologici disponibili oggi per il riscaldamento domestico, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria.

Le tipologie più diffuse includono:

  • Pompe di calore aria-aria, usate per riscaldare e raffrescare tramite split interni
  • Pompe di calore aria-acqua, adatte a impianti a pavimento o radiatori a bassa temperatura
  • Pompe di calore acqua-acqua, che sfruttano falde o corsi d’acqua
  • Pompe di calore geotermiche, collegate a sonde nel sottosuolo

Ogni sistema richiede valutazioni tecniche specifiche, motivo per cui la scelta e l’installazione non possono essere improvvisate.

A cosa servono e perché sono così vantaggiose

Una pompa di calore può svolgere tre funzioni fondamentali: riscaldare gli ambienti in inverno, raffrescarli in estate e produrre acqua calda sanitaria durante tutto l’anno. Questa versatilità la rende una soluzione unica, capace di sostituire più apparecchiature tradizionali.

I vantaggi principali includono:

  • Riduzione dei consumi energetici: grazie all’elevata efficienza, una pompa di calore può generare fino a tre o quattro volte l’energia che consuma.
  • Minore impatto ambientale: il ridotto utilizzo di combustibili fossili contribuisce a un taglio significativo delle emissioni di CO₂.
  • Risparmio economico nel lungo periodo: nonostante l’investimento iniziale, la diminuzione dei consumi e la presenza di agevolazioni fiscali permettono un recupero dei costi in tempi relativamente brevi.
  • Comfort continuo e costante: le moderne pompe di calore gestiscono in modo preciso la temperatura e l’umidità, garantendo stabilità e benessere in ogni stagione.

Per ottenere questi benefici, però, l’impianto deve essere dimensionato e installato correttamente, operazioni che solo tecnici qualificati sono in grado di eseguire.

Perché affidarsi a installatori professionisti di pompe di calore

Quando si parla di pompe di calore, la qualità dell’installazione fa la differenza tra un impianto altamente efficiente e uno che consuma troppo, funziona male o si guasta nel giro di pochi anni. Gli installatori pompe di calore svolgono un ruolo fondamentale fin dalle prime fasi, partendo da un sopralluogo tecnico dettagliato che tiene conto di isolamento dell’edificio, spazi disponibili, fabbisogno termico e impianti già presenti.

Un impianto mal dimensionato – troppo potente o troppo debole – è uno degli errori più comuni quando ci si affida a personale inesperto. I tecnici qualificati sanno individuare la macchina più adatta, valutando parametri come la zona climatica, la superficie abitabile, la qualità dell’impianto radiante e le abitudini della famiglia.

Oltre alla fase di progettazione, gli installatori pompe di calore certificati sono fondamentali per il rispetto delle normative. Le pompe di calore utilizzano gas refrigeranti che possono essere pericolosi se gestiti impropriamente; per questo motivo è necessario il patentino F-Gas, un requisito obbligatorio che garantisce competenza e sicurezza. Senza questa certificazione non è possibile eseguire interventi sugli impianti. L’installazione in sé richiede precisione: posizionamento delle unità, collegamenti idraulici e frigoriferi, controllo delle pressioni, verifica delle dispersioni, impostazione delle curve climatiche e configurazione del sistema. Un singolo collegamento non corretto o una regolazione errata possono compromettere completamente l’efficienza dell’impianto.

Il valore aggiunto dell’assistenza post-installazione

Un altro motivo per scegliere installatori esperti è il supporto tecnico dopo la messa in funzione. Le pompe di calore non sono apparecchiature “plug and play”: richiedono regolazioni personalizzate in base alla struttura dell’edificio, al clima locale e allo stile di vita degli utenti. Un bravo tecnico spiega come utilizzare al meglio la macchina, imposta le modalità di lavoro più efficienti, controlla periodicamente l’impianto e programma eventuali manutenzioni preventive. Questo non solo garantisce prestazioni costanti, ma allunga anche la vita della pompa di calore, preservando l’investimento nel tempo.

Gli installatori pompe di calore possono inoltre consigliare soluzioni integrate, come l’abbinamento con impianti fotovoltaici o sistemi di accumulo energetico, per ottenere il massimo risparmio. Senza una consulenza esperta, sarebbe difficile valutare i reali vantaggi economici e tecnici di tali combinazioni. La tecnologia delle pompe di calore rappresenta un passo importante verso un’abitazione più moderna, efficiente e sostenibile. Affidarsi a esperti qualificati significa proteggere il proprio investimento e ottenere un sistema progettato per offrire risultati concreti nel tempo.

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L’articolo Installazione pompe di calore: perché affidarsi a professionisti è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

3 Dicembre 2025 / / Romina Sita

Ogni anno la stessa storia: si avvicina dicembre e puntualmente arriva la domanda più temuta… “E adesso cosa regalo a Natale?”
Per anni ci sono passata anch’io: ansia, corse dell’ultimo minuto, soldi spesi male e la sensazione di non aver scelto con intenzione, ma di fretta.
Poi ho cambiato approccio e ho iniziato ad applicare quella che oggi chiamo la tecnica della “Lista piena, testa leggera”. Una routine semplice, pratica e replicabile, che può salvarti dal panico natalizio e dalla classica domanda: “Cosa regalare a Natale?” che ti perseguita fino al 24 di dicembre!

INDICE DEI CONTENUTI
Il vero problema? Cercare di tenere tutto in testa
Immagina il tuo Natale senza ansia
La tecnica semplice che ti cambia davvero la vita (e il Natale)
Esempio realistico della mia lista
L’aneddoto del Black Friday
Idee per i tuoi regali di Natale

Il vero problema? Cercare di tenere tutto in testa

Per anni ho pensato che bastasse pensare a un regalo e tenerlo in mente finchè non sarebbe arrivato il momento di acquistarlo (il tutto moltiplicato per tutte le persone a cui volevo fare il regalo).

I regali, le idee dell’ultimo minuto, le richieste dei bambini… tutto lì, nella mia testa, come un cassetto stracolmo che non si chiude mai.

Senza considerare il classico pensiero che ogni volta usciva il 24 dicembre o addirittura il 26 dicembre: “Oddio, mi sono dimenticata di fare il regalo a quella persona!”.

Il risultato?

Beh, lo hai già intuito: confusione, stress e quella sensazione di avere sempre qualcosa da non dimenticare.
E più cercavo di rimanere concentrata sull’obiettivo, più la mia mente diventava pesante.

La svolta è arrivata quando ho iniziato a trascrivere tutto.
Non a dicembre, non all’ultimo minuto: subito, appena un’idea mi veniva in mente.

Scrivere mi ha dato un beneficio enorme:

  • Non devo più sforzarmi di ricordare
  • Non ho più la mente in modalità “post-it ambulante”
  • Le idee non scappano
  • Posso permettermi di svuotare e alleggerire la testa, sapendo che tutto è nero su bianco
  • E soprattutto, quando arriva il momento di comprare i regali, mi basta aprire i miei appunti e leggere

È qui che nasce la mia tecnica della “Lista piena, testa leggera”: più la lista è completa, più la mia mente è serena.

È incredibile quanta leggerezza mentale si guadagni semplicemente “fissando le idee” su un foglio o sul telefono.

È come fare “pulizia” in un armadio: togli quello che ingombra e improvvisamente respiri meglio e ti senti più serena.

Ed è proprio da qui che è iniziato il mio Natale senza ansia.

Immagina il tuo Natale senza ansia

Ora immagina invece di arrivare alla metà di dicembre… rilassata.
Sai già cosa regalare, hai tutto segnato, magari hai già acquistato una parte delle cose approfittando degli sconti del black friday.

Niente corse al centro commerciale.
Niente idee dell’ultimo minuto.
Niente “Oddio, non so cosa prendere!”.

Solo la sensazione bellissima di essere organizzata, lucida e soprattutto felice di ciò che hai scelto.
Giuro: è un altro Natale.

La tecnica semplice che ti cambia davvero la vita (e il Natale)

Ecco la tecnica che uso da anni “Lista piena, testa leggera” e che ti propongo di fare tua.

È semplice ma potentissima.

A fine ottobre creo una nota sul telefono

Io uso “Note”, ma puoi usare qualsiasi app o un quaderno cartaceo.
La chiamo “Natale 2025”.

Inserisco l’elenco delle persone a cui voglio fare un regalo

Solo nomi, nulla di più.

A inizio novembre inizio ad associare un’idea regalo a ogni persona

Non deve essere quella definitiva.
Basta scrivere, svuotare la mente, aprire la tua “casella mentale” come la chiamo io, per metterti nell’ottica di dire: “Ok, iniziamo a pensare cosa regalare a Natale quest’anno…”

Entro fine novembre la lista deve essere completa

A parte qualche piccolissima eccezione che c’è sempre, il mio obiettivo personale è quello di arrivare a dicembre già pronta, soprattutto perché così posso anche sfruttare il Black Friday di fine novembre!

Riutilizzo la lista dell’anno precedente

Geniale e salva-tempo: ogni anno duplico quella vecchia e modifico l’anno e ovviamente il regali.
Così evito di fare doppi regali senza accorgermene (fidati, mi è successo!).

Un altro vantaggio della tecnica  “Lista piena, testa leggera”? Le idee possono arrivare in qualsiasi momento (anche in estate!)

Il bello di questo metodo è che puoi aggiornare la lista in qualsiasi momento dell’anno.
Non c’è una regola, non devi necessariamente aspettare la fine dell’anno: appena ti viene un’idea, scrivila.
Sapendo che ogni anno applicherai questa tecnica, puoi permetterti di prendere nota dei regali anche fuori stagione, senza alcuna fretta.

Ti racconto una cosa che mi è successa veramente.

Una volta, in piena estate, ero a cena dai miei cognati. Avevano preparato la pizza fatta in casa, buonissima, ma ogni volta che la servivano dovevano fare mille “magheggi” per trasferirla dalla teglia rettangolare del forno, al piatto (tondo e più piccolo) per servirla a tavola.

Li ho guardati e mi sono detta:

“Bene! A Natale gli regalo un bel tagliere/asse da pizza, così risolviamo il problema una volta per tutte.”

E così ho fatto.

Mi sono annotata subito l’idea (anche se era luglio) e quando è arrivato dicembre avevo già il regalo perfetto: un tagliere bello, funzionale, con anche l’accessorio per estrarre la pizza dal forno.

Io tranquilla, idea già pronta, zero stress: dovevo solo procedere con la ricerca e l’acquisto… certa che quel regalo sarebbe stato apprezzato (e così è stato!).

Questo è il vero potere della tecnica:
ti permette di cogliere le idee quando arrivano, senza rischiare di dimenticarle e ti fa arrivare a Natale con metà del lavoro già fatto.

Contrassegno i regali acquistati con un’emoji

Ogni volta che acquisto un regalo, nella mia lista metto una semplice spunta: ✅
Sembra una sciocchezza, ma ti assicuro che ha un potere enorme.

Intanto la mia mente si rilassa subito:
“Ho già preso il regalo per… ah sì, perfetto!”
Non devo ricordarmi nulla, non devo controllare mille volte… mi basta guardare la lista.

In più vedo chiaramente chi manca, cosa manca, cosa posso già depennare.
È visivo, veloce, immediato.

E poi c’è la parte più bella:
la gratificazione.

Guardare quella lista che piano piano si riempie di spunte, vedere le “task” completate una dopo l’altra, arrivare ai primi di dicembre con tutto pronto…
ti fa sentire organizzata, leggera e quasi orgogliosa di te stessa.

È un piccolo gesto, ma cambia tutto nella gestione dei regali (e della tua pazienza).

Esempio realistico della mia lista

(per farti capire meglio, non inserisco i nomi delle persone, ma il legame di parentela)

MARITO: maglioncino natalizio
FIGLIO 1 (da Babbo Natale): videogioco Nintendo
FIGLIO 1 (da mamma): ciabatte natalizie
FIGLIO 2 (da Babbo Natale): biliardino
FIGLIO 2 (da mamma): ciabatte natalizie
MAMMA: gift card Conad
PAPÀ: calendario con le foto di famiglia
SUOCERA: prodotti per il corpo
SUOCERO: calendario con foto di famiglia
COGNATI: cesta alimentare
NIPOTE 1: videogioco Nintendo
NIPOTE 2: gioco di società

Ogni anno mia mamma mi chiede: “Che cosa posso regalare ai bambini?”.
Così nella mia lista metto anche i regali “da parte della nonna” e spesso li acquisto io, così le evito il giro… Praticità al 100%.

Organizzandoti con la tecnica del “lista piena, mente leggera”:

  • Risparmi tempo
  • Risparmi soldi
  • Non ti senti più in affanno
  • I destinatari dei tuoi regali sono più felici
  • Il Natale torna a essere una festa e non una corsa all’ultimo in quei centri commerciali pieni zeppi di gente!
    (Anche perchè, se pensi agli acquisti online all’ultimo momento, è già troppo tardi… non arriveranno in tempo per Natale. Non invidio per nulla i corrieri che ogni anno fanno i salti mortali sotto Natale… poveracci.)

L’aneddoto del Black Friday

Una cosa che faccio spesso è approfittare del Black Friday per comprare più regali possibili.

So che può sembrare un enorme sforzo pensare ai regali settimane prima, ma credimi, è tutta una questione di abitudine e i vantaggi sono enormi. Non solo eviterai l’ansia da regalo dell’ultimo minuto, ma potrai anche risparmiare un bel po’ di soldi.

Ad esempio, una volta ho comprato una scopa elettrica per mia mamma da regalarle per Natale di un brand famoso e costoso… in realtà non era scontata durante il Black Friday, ma in omaggio davano una batteria di ricambio… che a me serviva perché anche io avevo (e ho tutt’ora!) la stessa scopa elettrica che stavo regalando a mia mamma.

Quindi: mamma felice, io felice.

Idee per i tuoi regali di Natale

Se hai zero idee per quella tua amica che sta arredando casa, per tua sorella che vuole rinnovare un ambiente o per quella persona che sogna una casa più accogliente ma non sa da dove partire… il buono regalo del mio shop è il regalo giusto, semplice e super mirato.

Ti permette di scegliere tu, in anticipo, ciò che vuoi donare:

un ebook, il mio libro, una consulenza, una video chiamata con me, un corso digitale… ciò che secondo te sarà davvero utile per quella persona.

Il buono regalo diventa così un dono curato, personalizzato e soprattutto pensato per le sue reali esigenze.

Passa dal mio shop, scegli il buono regalo che preferisci e metti sotto l’albero della persona a cui vuoi bene un regalo che farà davvero la differenza nella sua casa, e nella sua vita.

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2 Dicembre 2025 / / Casa Poetica

Organizzare la casa per Natale - Casa Poetica

Organizzare la casa per Natale non è solo questione di fare spazio: è un vero e proprio rituale che segna l’inizio delle feste. Dicembre porta con sé il desiderio di trasformare la casa in un palcoscenico di luci, colori e profumi, dove ogni dettaglio contribuisce a creare atmosfera. Prima ancora di tirare fuori scatoloni e decorazioni, questo è il momento di scegliere cosa resterà in scena e cosa, per qualche settimana, andrà dietro le quinte.

I piatti delle grandi occasioni, le tovaglie rosse o dorate, le ghirlande e i centrotavola meritano di diventare protagonisti assoluti. Perché questo accada, occorre liberare loro lo spazio che serve: non per riordinare in senso generico, ma per lasciare che la casa racconti un’unica storia, quella del Natale. Prepararsi così significa creare un’armonia che farà risaltare ogni addobbo e renderà speciale anche il gesto più semplice, come accendere una candela o apparecchiare la tavola.



Liberare spazio e proteggere ciò che resta dietro le quinte

Perché le decorazioni natalizie possano davvero brillare, serve fare ordine nelle superfici che le accoglieranno. Soprammobili, quadretti o piccoli oggetti che durante l’anno arredano madie e mensole, in questo periodo rischiano di rubare la scena. Metterli da parte non significa trascurarli: le cose più delicate possono essere imballate con cura, magari proprio utilizzando carta velina, pluriball o scatole che di solito custodiscono gli addobbi natalizi. In questo modo resteranno al sicuro fino a gennaio, pronti a tornare al loro posto intatti.

Questo momento di “pausa” può diventare anche un’occasione di micro-decluttering: mentre riponi gli oggetti, chiediti se ti piacciono ancora davvero o se li usi con piacere. Ciò che non senti più tuo può trovare una nuova collocazione, essere donato o semplicemente lasciato andare. Il risultato è duplice: da un lato una casa più leggera e armoniosa per accogliere il Natale, dall’altro un ritorno a gennaio più semplice, con meno cose da rimettere in giro.



Il piacere di usare il “servizio buono” (non solo a Natale)

Preparare la casa per il Natale significa anche riscoprire le cose belle che già possiedi.
Il servizio “buono”, quello che tieni da parte per le occasioni speciali, merita di vedere la luce più spesso.
Anzi, chiediti: non sarebbe il caso di usarlo anche durante l’anno?
Le occasioni a volte non arrivano da sole: siamo noi a crearle.

Prenderlo in mano prima delle feste ti permette anche di fare una piccola selezione:
piatti scheggiati, tazze che non usi mai, oggetti che non senti più “tu”.
Un mini decluttering mirato che alleggerisce gli spazi e valorizza ciò che davvero ti rappresenta.

Tavola di Natale Villeroy & Boch - Casa Poetica

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Tovaglie e tessili pronti a vestire la festa

Non c’è Natale senza tessuti che sappiano trasformare una tavola normale in un palcoscenico da ricordare. Le tovaglie invernali, i runner decorati, i tovaglioli coordinati hanno il potere di cambiare immediatamente l’atmosfera. Dopo un anno passati chiusi nell’armadio, hanno però bisogno di un piccolo rito di rinascita: lavarli, farli respirare, restituire loro freschezza e profumo. È un gesto semplice, ma che aggiunge calore e cura al momento delle feste.

Organizzare la casa per Natale significa anche riscoprire questi dettagli e prepararli per tempo. Una tovaglia ben stirata, pronta ad accogliere piatti e bicchieri, racconta attenzione e desiderio di rendere ogni pranzo o cena un’occasione speciale. Non serve avere mille alternative: bastano pochi tessili scelti con gusto per creare coerenza ed eleganza.

E se nel riprenderli scopri che alcuni non ti convincono più, cogli l’occasione per lasciarli andare. Non è solo decluttering: è scegliere consapevolmente ciò che ti rappresenta e che contribuirà a rendere la tua casa il cuore caldo del Natale.



Organizzare la casa per Natale è lasciare spazio alla magia

Per lasciare che l’atmosfera delle feste emerga davvero, non basta aggiungere decorazioni: è importante anche fare un passo indietro con tutto ciò che non appartiene al Natale. Quadretti che parlano d’estate, soprammobili neutri, centrotavola che non hanno nulla di stagionale: per qualche settimana possono riposare in una scatola, pronti a tornare al loro posto a gennaio.

Questo gesto, semplice ma potente, evita il rischio di una casa sovraccarica, in cui l’albero e le ghirlande si perdono tra troppi elementi concorrenti. Organizzare la casa per Natale significa creare coerenza visiva e dare respiro agli addobbi, in modo che ogni dettaglio scelto possa risaltare.

Mettere da parte ciò che non è natalizio non è una rinuncia, ma un atto di cura: sospendere il quotidiano per vivere un tempo diverso, scandito da luci, profumi e colori che raccontano solo il Natale. Ed è proprio in questa parentesi che nasce la magia.



Organizzare la casa per Natale è il regalo che fai a te stessa

Dedicare un po’ di tempo a liberare, selezionare e preparare piatti, tessili e decorazioni significa trasformare la tua casa nel palcoscenico perfetto delle feste. Organizzare la casa per Natale non è solo questione di ordine, ma un modo per valorizzare ciò che ami e vivere pienamente la magia di questo periodo.

Se vuoi una guida personalizzata per rendere la tua sala da pranzo (o tutta la casa) davvero pronta ad accogliere il Natale, contattami: insieme possiamo creare un’organizzazione su misura per te.

Chiamami oggi stesso e regalati un Natale senza stress.





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1 Dicembre 2025 / / Laura Home Planner

Per anni, la carta da parati è stata considerata un tabù assoluto in cucina e in bagno. Immaginavamo muffa, umidità e schizzi di grasso impossibili da rimuovere.

carta da parati per bagno e cucina

Oggi, però, grazie all’innovazione nei materiali, è tempo di cambiare prospettiva. La carta da parati è passata da rivestimento decorativo a vero e proprio strumento tecnico, capace di unire l’estetica di un pattern di tendenza alla praticità e all’igiene richieste negli ambienti più esigenti della casa.

Ma come si fa a scegliere il prodotto giusto? Il segreto sta nel guardare oltre il disegno e concentrarsi sulla composizione.

Non Tutte le Carte Sono Uguali: La Scelta Funzionale

Prima di innamorarvi di un pattern, dovete assicurarvi che la sua anima sia robusta. Quando si parla di zone ad alta sollecitazione idrica e termica, le opzioni si riducono a due categorie di materiali specifici:

1. Il Vinilico: L’Alleato del Quotidiano

La soluzione più diffusa e versatile è la carta da parati vinilica. È composta da un supporto, generalmente tessuto non tessuto (TNT), rivestito da uno strato superficiale di PVC (Polivinilcloruro). È proprio questo strato in vinile a fare la magia: sigilla il disegno, impedendo all’umidità di penetrare e, soprattutto, rende la superficie facilmente lavabile. Per la cucina, dove affrontiamo schizzi di sugo e grasso quotidiani, il vinilico è la scelta minima da considerare.

2. La Fibra di Vetro: Impermeabilità Totale e Sicurezza

Quando si parla di resistenza estrema, come all’interno del box doccia o dietro il lavello del bagno, la soluzione è la Fibra di Vetro. Fabbricata con filamenti di vetro tessuti, è un materiale inerte, straordinariamente robusto e naturalmente resistente alla muffa. Viene trattata dopo la posa con resine e protettivi idrorepellenti (spesso poliuretano) che la rendono totalmente impermeabile, traspirante e resistente all’abrasione. Questa è l’unica opzione per le zone a contatto diretto con l’acqua.

Un enorme vantaggio aggiuntivo di questi materiali tecnici è la sicurezza in cucina: la fibra di vetro, e molti vinilici di qualità, sono classificati come ignifughi (spesso in Classe 1). Questa proprietà è fondamentale per le pareti vicine a piani cottura e elettrodomestici, offrendo una barriera in più in caso di incidenti.

Un Glossario Pratico: Decifrare i Simboli di Pulizia

carta da parati per bagno e cucina

Prima di concludere l’acquisto, è fondamentale capire esattamente come potrete pulire la vostra nuova parete. Guardate sempre i simboli sul retro del rotolo, che usano delle onde per indicare la resistenza:

Se trovate un’onda, la carta è lavabile. Significa che resiste a una pulizia delicata con un panno umido, utile contro la polvere. Con due onde, la carta è super lavabile. Questa è la tipologia che serve in cucina e bagno, poiché sopporta l’uso di un panno umido e di sapone neutro, rimuovendo efficacemente la maggior parte degli schizzi alimentari. Se vedete anche una spazzola, siete di fronte a un materiale resistente allo sfregamento, capace di sopportare pulizie più energiche.

Per le zone più esposte e critiche, come la carta da parati per cucinavicino al piano cottura, mirate sempre alla categoria “super lavabile” per garantire la massima igiene senza danneggiare il design.

La Posa a Regola d’Arte: Non Si Scherza con la Colla

Anche il materiale più tecnico fallisce se la posa non è impeccabile. Il segreto di un rivestimento durevole in ambienti umidi sta in due dettagli cruciali:

  1. La Colla Antimuffa: Non usate una colla generica. Dovete optare per formulazioni specifiche che contengano additivi fungicidi per prevenire la formazione di muffa e batteri tra la parete e la carta. Inoltre, colla ad alta tenuta è indispensabile per sostenere il peso maggiore di materiali come il vinilico o la fibra di vetro.
  2. La Sigillatura Perfetta: Negli angoli, sui bordi e soprattutto lungo le giunzioni vicine a lavabi o vasche, l’acqua è il nemico numero uno. Per evitare infiltrazioni che farebbero sollevare i bordi, sigillate ogni fessura con un sottile strato di silicone antimuffa trasparente. Questo passaggio da vero professionista garantisce una tenuta ermetica.

Oggi la scelta di design è vastissima. Piattaforme specializzate come WallpaperDream offrono collezioni di carta da parati che sono già classificate per resistenza, rendendo facile individuare i materiali ideali per le aree ad alta umidità senza dover scendere a compromessi con lo stile.

La carta da parati in bagno e cucina non è più una scelta rischiosa, ma un’opportunità di design.

L’articolo Carta da Parati per Bagno e Cucina: Guida ai Materiali Resistenti proviene da Laura Home Planner.

30 Novembre 2025 / / ChiccaCasa

Hai scelto di seguire il mood delle case scandinave per arredare il tuo appartamento? Hai tutta la mia approvazione.
Lo stile nordico è sempre sulla cresta dell’onda e crea scenari senza tempo, puliti, funzionali e raffinati.

Buona parte del merito va proprio agli arredi contenitori: mobili nati per essere utili, ma che nelle case scandinave diventano anche elementi caratterizzanti, capaci di fare una vera dichiarazione di stile.
Sto parlando, per esempio, di librerie nordiche, sideboard, cassettiere e settimini in legno, comodini, madie e cabinet che richiamano il design danese e svedese con uno spirito vintage e super riconoscibile.

Vediamo insieme dove trovare e comprare online mobili contenitori in stile scandinavo (ovvero ispirati al design nordico ma non necessariamente prodotti o disegnati nei Paesi scandinavi), perfetti per chi cerca estetica, ordine e funzionalità.

Come appare un mobile in stile scandinavo?

Ecco un rapido reminder delle caratteristiche estetiche che definiscono gli arredi contenitori in stile nordico.

Partiamo dai materiali principali: legno, metallo, vetro. Sono sostanzialmente questi i tre materiali che puoi trovare in un arredo in stile nordico pensato per contenere.

Credits

  • Legno (impiallacciato o massello): le essenze che fanno pensare subito al nordico, al contrario di quello che affermano tanti articoli online e riviste, non sono quelle chiarissime e neutre, ma quelle che tendono un po’ verso rossastro e aranciato: betulla e quercia (le più chiare), palissandro, teak, mogano. Gli arredi sono spesso in legno rivestito da impiallacciatura di legno pregiato.

  • Metallo: lo trovi nelle gambe sottili o nelle strutture a scaletta delle librerie.

  • Vetro: spesso usato per ante e sportelli.

Ci sono, poi, elementi ricorrenti, molto caratterizzanti.

  • Piedini affusolati e alti.

  • Maniglie in legno dalle forme morbide, in metallo, oppure incassate.

  • Profili arrotondati e linee pulite.

  • Zero fronzoli, fregi o decorazioni superflue.

  • Design funzionale, essenziale, senza tempo.

Gli arredi scandinavi sono pensati per vivere a lungo e per integrarsi in contesti molto diversi: è proprio qui che sta la loro forza.

Come scegliere il mobile contenitore giusto? Scenari “difficili”

Ci sono ambienti in cui il ruolo degli arredi contenitori è fondamentale. Ecco gli scenari in cui può diventare complicato orientarsi e come venirne a capo in grande stile (nordico).

Credits

Per un soggiorno piccolo o una stanza buia

Per un soggiorno piccolo o una stanza poco luminosa i arredi contenitori hanno un ruolo cruciale.
In questi casi, stanno benissimo librerie con vani chiusi, ma con laterali aperti che lasciano passare la luce.
I mobili chiari in quercia o betulla, se la tua priorità è far sembrare la stanza più ampia e luminosa (ma non è detto sia la scelta giusta per te) sono perfetti.

Per un ingresso lungo e stretto

In un ingresso lungo e stretto si possono inserire mobili con ante e cassetti? Meglio optare per ante scorrevoli, così da rendere più agevole il movimento di apertura e chiusura, In più, tutto sta nella scelta di arredi poco profondi, che lascino minimo 60 cm di spazio libero per il transito.

Per chi vuole più ordine

Se non ami avere oggetti a vista, i mobili con ante e cassetti fanno decisamente al caso tuo.
Gli armadi ampi chiusi, gli highboard e i sideboard sono i più efficienti nel contenere tanto senza mostrare nulla.

Per pavimenti scuri

Molto dipende dal sottotono del pavimento: rosso, giallo, aranciato?
Il mobile deve parlare la stessa lingua del pavimento per ottenere armonia visiva.

Per stanze con poco spazio sui muri

Se in una stanza hai molte aperture e pareti strette, i mobili divisori diventano una soluzione intelligente e di design. Le librerie a centro stanza o a penisola non solo delimitano visivamente gli spazi, ma offrono anche contenimento verticale.

Mobili contenitori in stile scandinavo: la mia selezione per tutte le stanze

Ho selezionato per te gli arredi in stile scandinavo che preferisco e che più spesso consiglio durante le consulenze.
Ecco una lista di arredi funzionali, caratterizzanti e acquistabili online.

1) Librerie in stile nordico

Libreria in metallo nero e impiallacciato di rovere, Watford

Montanti in acciaio nero a scaletta, mensole impiallacciate in noce e un vano chiuso: la libreria nordica perfetta.
Lascia passare la luce (quindi è perfetta nelle stanze poco luminose o piccole) e si può ampliare con altri moduli della stessa collezione.

Scaffale chiuso e aperto String bianco

Dagli anni ‘50 le composizioni String contaminano con la loro essenzialità e funzionalità tipiche del design nordico, le case di tutto il mondo.
String offre sistemi componibili dotati di montanti a scaletta, moduli chiusi, mensole e ripiani scrivania.
Puoi comporla come vuoi, scegliendo tra diverse finiture.
Questo scaffale-libreria è ideale per ogni stanza della casa.

Libreria divisoria Luxyl

Se hai poco spazio sulle pareti o se vuoi suddividere, per esempio, ingresso e living, questa libreria dai profili stondati è una soluzione elegante e di carattere.
In acciaio cromato e mdf rivestito da impiallacciatura di noce.

2) Sideboard e highboard in stile scandinavo

Ti stai chiedendo se una madia alta o una bassa sia meglio?
Dipende dalle esigenze: oltre allo spazio a tua disposizione considera anche che il sideboard (madia orizzontale) apre lo spazio e lo allarga, mentre l’highboard (una credenza alta) porta lo sguardo verso l’alto.

Sideboard in quercia Quilda

Quattro cassetti e due ante, questo sideboard con forme semplici, pomelli in legno tondi e piedini affusolati è tra quelli che consiglio più spesso.
Dal vivo ha una colorazione più aranciata rispetto alla foto qui di fianco.

Sideboard impiallacciato di rovere Larsen

Il design è decisamente accattivante, grazie alla base particolare e alle maniglie in legno, smussate.
Un pezzo che merita un posto da protagonista in studio o nel living.

Sideboard scandinavo con ante scorrevoli

Un mobile moderno, con il fascino delle credenze anni ‘50.
Dietro le due ante scorrevoli si cela un cassetto senza maniglia a scorrimento morbido.
Le prese d’aria dell’anta principale disegnano un motivo a righe caratterizzante e i bordi in massiccio presentano angoli smussati, che contrastano piacevolmente con le linee più geometriche della struttura.

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Credenza alta con cassetti in legno di mindi

Questa credenza alta in mindi è adatto a camera, ingresso, zona pranzo o cucina, con un tocco scandi–vintage elegante e funzionale.
Le 2 ante e 7 cassetti offrono ampio spazio per biancheria, stoviglie, cancelleria o altri oggetti, a seconda della sua collocazione.
Alto e capiente, ha un design che non passa mai di moda.

Armadietto Hylte, Svenska 1898

Un highboard contraddistinto da finiture pregiate e un design essenziale e pratico.
Realizzato in rovere, è dotato di aperture push-pull e ampio spazio di archiviazione.
Il dettaglio che non passa inosservato: gli incastri dei pannelli di legno (segno di alta qualità) ben visibili sui bordi dei cassetti.

3) Armadi scandinavi

Armadio in stile scandinavo vintage a due ante con tre cassetti, Portobello

Piedini affusolati, tre comodi cassetti e due ante che si aprono su vani dotati di ripiani e appendiabiti.
Ispirato agli arredi anni ‘50, questo armadio è perfetto in una camera da letto o in un ampio ingresso.

Armadio nordico o japandi – Stilt Ferm Living

Linee nette e pulite, che disegnano un armadio in legno certificato FSC, perfetto per una casa dal sapore nordico o japandi.
Molto interessante la presenza delle maniglie nella stessa finitura di legno delle ante, tanto semplici quanto accattivanti.

4) Comodini in stile nordico

Comodino in rovere massiccio, Portobello

Portobello è un comodino compatto ed essenziale, costruito in rovere massiccio per garantire solidità e un aspetto naturalmente ricercato.
Il cassetto singolo offre uno spazio ordinato per gli oggetti quotidiani, mentre le gambe leggermente inclinate richiamano il design mid century.
Una soluzione pratica, ben costruita e facile da inserire in una camera dallo stile scandi–vintage o semplicemente in uno spazio che cerca un dettaglio in legno di qualità.

Comodino in teak con gambe a spillo, Simen

Sofisticato ed elegante, questo comodino dalle linee sottili ha un design intrigante in grado di valorizzare una camera da letto dal mood nordico.
Il contrasto tra il teak e le gambe a spillo nere costituisce un elemento di forte caratterizzazione.

Comodino in stile mid century-nordico Quilda

Dal vivo ha una colorazione più aranciata-rossastra rispetto che in foto. Questo comodino è perfetto per una camera da letto mid century o scandinava.
Semplice, pratico, dalle forme delicate e senza tempo.

Comodino scandinavo  Höllviken

Gambe alte, un cassetto e un vano aperto sotto il ripiano e una particolare maniglia forata contornata da un cerchio rosso. Questo comodino di Mavis (storico brand che produce arredi di qualità artigianale disegnati in Svezia) può essere dotato di un top in marmo o in pietra.

5) Mobile lavabo scandinavo

Mobile lavabo stondato Palmo

Se sei alla ricerca di un mobile con doppio lavabo in stile scandinavo e con forme morbide, Palmo è quello giusto per te.
Nasconde gli oggetti dietro le ante scorrevoli con la caratteristica maniglia forata e nel vano aperto sotto il piano, lasciando l’ambiente ordinato e ha un design originale e interessante.

Mobile doppio lavabo scandinavo Larsen

Un mobile lavabo che non passa inosservato.
Sofisticato ed elegante, perfetto per essere utilizzato anche in due.
Tre cassetti e due ante permettono di avere ampio spazio di archiviazione per asciugamani, prodotti per la cura della persona e per la pulizia.

Mobile lavabo in stile vintage nordico

È un mobile bagno che arreda da solo, scalda l’ambiente e porta un carattere autentico difficilissimo da trovare nei mobili standard. Un piccolo colpo di scena che mette d’accordo estetica e funzionalità.
Il mobile Portobello è realizzato in pannelli di fibra a media densità rivestiti d’impiallacciatura di quercia.

6) Cassettiere in stile nordico

Cassettiera larga e bassa in mogano massello

Una cassettiera che sembra un sideboard.
Si sviluppa in orizzontale ed è contraddistinta da gambe affusolate oblique e linee semplici.
Otto cassetti capienti con una caratteristica maniglia a fresatura garantiscono ampio spazio di archiviazione.

Cassettiera nordica contemporanea con gambe in metallo

Vedrana è una di quelle cassettiere che fanno subito atmosfera. L’impiallacciatura di noce porta calore e carattere, mentre le gambe in acciaio antracite la rendono leggera e contemporanea.
I 5 cassetti con apertura a pressione mantengono il design pulito (niente maniglie in vista), così resta protagonista la bellezza del legno.

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Credenza alta in legno massello con cassetti

Non è propriamente una cassettiera, ma il fatto che abbia ben cinque cassetti, oltre che un’anta, la rende in qualche modo tale.
Un pezzo in massello di mindi, dal design senza tempo e con rifiniture accurate.
Pomelli e maniglie sono discreti ed essenziali, in metallo.
Questo arredo è perfetto sia nella zona pranzo, per contenere tovaglie, posate e bicchieri, sia in camera da letto o in studio.

Comò a sei cassetti in quercia, Quilda

Sei cassetti identici e simmetrici, che delineano con forme regolari, una cassettiera equilibrata, semplice ed essenziale. Ad essere protagonista, quindi è l’impiallacciatura di rovere e pawlonia, di un colore leggermente aranciato e cangiante a seconda della luce.

Cassettiera in rovere, Rib 4

Ispirata al design scandinavo delle case estive nordiche degli anni ’60, ha una particolare trama a righe verticali a renderla speciale.
La qualità è quella di un brand di alto livello come Normann Copenhagen: massello di rovere e impiallacciatura di rovere.

Cassettiera a cinque cassetti Portobello

Questa cassettiera porta in casa tutto il fascino vintage con linee semplici e senza tempo.
Realizzato in legno certificato PEFC, offre 3 cassetti grandi e 2 piccoli su guide metalliche invisibili.
Un pezzo prodotto da Maisons du Monde, perfetto da abbinare agli altri elementi della gamma Portobello per creare un’atmosfera retrò chic senza tempo.

7)Mobile tv in stile scandinavo

Scaffale porta tv in stile mid century

Uno dei miei mobili tv preferiti. Il ripiano centrale può essere rimosso per lasciare spazio al televisore, che non è mai protagonista, in quanto circondato dal legno e dagli accessori, dai libri e le piante che puoi sistemare sui ripiani.

Mobile tv impiallacciato in noce Noyeta

Lungo 200 cm, questo mobile tv è la reinterpretazione moderna di un tipico arredo scandinavo con piedini in metallo nero. Rivestito da impiallacciatura di noce, può ospitare anche uno schermo grande, grazie alla generosa ampiezza.

Mobile tv in stile scandinavo con finitura rovere

Un mobile TV equilibrato, elegante, pensato per chi ama il fascino del legno e lo stile scandinavo con un tocco retrò.
Carolin è quel tipo di mobile che riconosci subito: bordatura in noce massiccio, impiallacciato di qualità e finitura laccata trasparente che esalta le venature calde tipiche dei pezzi scandi–vintage.

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Mobile tv dalle linee retrò in stile nordico

Un mobile tv dal look vintage e scandinavo, dalla base sinuosa, con i tipici piedini obliqui e dotato di un pratico cassetto e di ben due fori passacavo.
Il bordo attorno al top, che osservato lateralmente risulta obliquo, incornicia l’arredo, che misura ben 180 cm di larghezza e che, quindi, è adatto ad ospitare anche uno schermo abbastanza ampio.

Scaffale da salotto String (combinazione D)

String è un’icona del design scandinavo: modulare, leggero e super funzionale.
Questa combinazione in rovere e nero è perfetta se vuoi un mobile contenitore elegante ma visivamente leggero.
Ideale come mobile TV, soprattutto se cerchi ordine, pulizia visiva e un tocco nordico senza tempo.

Non sai se preferire cassetti o ante?

Un mix è quasi sempre la soluzione migliore: ti permette di organizzare lo spazio in modo intelligente.
La domanda chiave è: che cosa dovrà contenere il mobile?

  • Oggetti piccoli: meglio i cassetti.

  • Oggetti grandi o alti: meglio le ante.

  • Entrambi? Opta per ripiani, ante e cassetti in un unico mobile.

Credits

La forza dello stile scandinavo

Questi mobili contenitori scandinavi ti aiutano a portare ordine, luce e funzionalità in ogni stanza.
Scegli quello che risolve davvero il tuo spazio: è questo che rende lo stile nordico così potente.

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29 Novembre 2025 / / Coffee Break

Blind House

Nel cuore di Bangkok, la Blind House di BOONDESIGN (2013) è una residenza su
tre livelli pensata per coniugare la vita quotidiana con spazi dedicati alla
meditazione. Il progetto dimostra come minimalismo e organizzazione spaziale
possano creare un vero e proprio rifugio urbano privato.

Lontano da ogni estetica autocelebrativa, l’edificio lavora sulla sottrazione,
sulla pausa, sull’ombra. All’esterno, la casa appare come una massa solida e
silenziosa; all’interno, si apre gradualmente alla natura, alla luce mutevole
e ai riflessi dell’acqua.

Blind House la collina scolpita

Assenza, presenza, consapevolezza: il racconto architettonico

L’intero progetto ruota attorno a tre concetti chiave — Assenza, Presenza e
Consapevolezza — che diventano principi spaziali.

Assenza si realizza nel grande piano in cemento che attraversa
l’edificio secondo un asse diagonale: un elemento sospeso, capace di definire
gli spazi lasciandoli liberi.

Presenza prende forma nella collina scolpita che nasconde il garage e
un piccolo santuario, integrando topografia e funzionalità.

Consapevolezza emerge nel volume superiore: una massa chiusa, protetta
da una griglia metallica ossidata che filtra la luce e crea una percezione
semi-cieca. Lo spazio diventa intimo, raccolto, perfetto per la meditazione
quotidiana.

Blind House

il portico coperto

Luce, acqua, materia

Al piano terra, le pareti vetrate dissolvono il limite tra interno ed esterno,
lasciando entrare il verde come parte integrante dell’abitare.

Un bacino d’acqua riflettente funziona come elemento bioclimatico e poetico:
raffresca per evaporazione, cattura il cielo e lo offre come immagine mutevole
da osservare in silenzio.

Il volume superiore, protetto dalla maglia metallica, agisce come filtro
respirante: controlla la luce, preserva la privacy e disegna ombre mobili
sulle superfici.

Ne risulta un microclima dolce, costruito con strategie passive che combinano
orientamento, ventilazione naturale e ombreggiamento controllato: una
sostenibilità silenziosa ma efficace.

È una lezione preziosa: anche nei contesti urbani più densi, l’architettura,
attraverso luce e prospettive, può creare ambienti calmi e raccolti.

living room

living room

bedroom

Blind House: Minimalism and Contemplation in Bangkok

In the heart of Bangkok, Blind House by BOONDESIGN (2013) is a three-storey
residence designed to combine everyday living with spaces dedicated to
meditation. The project demonstrates how minimalism and careful spatial
organization can create a private urban sanctuary.

Far from any self-celebratory aesthetic, the building works through
subtraction, pause, and shadow. From the outside, it appears as a solid and
quiet mass; inside, it gradually opens to nature, changing light, and the
reflections of water.

Absence, Presence, Awareness: the Architectural Narrative

The entire project revolves around three key concepts — Absence, Presence,
Awareness — which become spatial principles.

Absence is expressed through a large concrete plane that crosses the
building along a diagonal axis: a suspended element that defines spaces
while leaving them free.

Presence takes shape in the sculpted hill that conceals the garage
and a small sanctuary, integrating topography and functionality.

Awareness emerges in the upper volume: a closed mass, protected by an
oxidized metal grid that filters light and creates a semi-blind perception.
The space becomes intimate, enclosed, and ideal for daily meditation.

Light, Water, Material

On the ground floor, glass walls dissolve the boundary between interior and
exterior, bringing greenery directly into the living space.

A reflective water basin functions as both a bioclimatic and poetic element:
it cools through evaporation, captures the sky, and offers it as a changing
image to observe in silence.

The upper volume, protected by the metal mesh, acts as a breathing filter:
it controls light, preserves privacy, and casts moving shadows across
surfaces.

The result is a gentle microclimate created through passive strategies
combining orientation, natural ventilation, and controlled shading — a quiet
but effective form of sustainability.

It is a valuable lesson: even in dense urban contexts, architecture can use
light and perspective to create calm and intimate environments.

immagini VIA