4 Agosto 2021 / / Design

supersalone 2021

Il “supersalone” di settembre si aprirà nel segno della sicurezza, della trasversalità progettuale e dell’impegno green. Lo animeranno oltre 423 brand e 50 designer indipendenti, 170 progetti provenienti da 48 scuole internazionali di design, 20 tra le personalità più influenti del panorama creativo odierno, 110 sedute premiate dal Compasso d’Oro, sei grandi chef, cinque opere cinematografiche selezionate dal MDFF, 200 alberi di Forestami. La piattaforma digitale del Salone permetterà di seguire gli eventi su un doppio binario, fisico e virtuale.

Proseguono senza sosta i lavori per il “supersalone” che andrà in scena dal 5 al 10 settembre 2021, affrontati dal curatore Stefano Boeri, dal team internazionale di co-progettisti – Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu, Lukas Wegwerth, Marco Ferrari ed Elisa Pasqual di Studio Folder insieme a Giorgio Donà, co-founder e direttore di Stefano Boeri Interiors – e da tutto lo staff del Salone del Mobile.Milano con grande impegno, coraggio e, soprattutto, senso di responsabilità.

Sono oltre 423 brand di ogni categoria merceologica, distribuiti in quattro padiglioni, sicuri che il “supersalone” possa diventare simbolo di un nuovo Rinascimento. Protagonista, sarà, un prodotto sempre più innovativo, capace di rispondere adeguatamente alle trasformazioni della struttura sociale contemporanea, al conseguente rapido cambiamento del mercato dell’arredo e alle singole esigenze di ogni cliente.

Innovazione, attenzione all’impatto ambientale, creatività tout court, scambio culturale, esperienze digitali rappresenteranno il lessico di “supersalone”: un evento che attingerà alla forza dell’immaginario progettuale per farsi laboratorio di sperimentazione e contaminazione, luogo di incontro e di nuove opportunità per riflettere sul mondo del design e per conoscerne i suoi protagonisti – dal sistema produttivo dell’arredo alle scuole che formano nuove leve di designer, dai maker indipendenti alle personalità oggi più influenti in ogni campo della progettualità, dai registi cinematografici che iconizzano la capacità propria del design di plasmare mondi e raccontare storie a chi la creatività la supporta e la promuove.

In ottica di circolarità e sostenibilità, tutti i materiali e le componenti dell’allestimento ideato da Andrea Caputo – lunghi setti paralleli, studiati per le specifiche categorie merceologiche – e da Stefano Boeri Interiors – le aree comuni quali food court, arene, lounge – sono stati pensati, in collaborazione con Lukas Wegwerth, per poter essere smontati e successivamente riutilizzati. Lo stesso vale per i mattoni dell’allestimento di The Lost Graduation Show che sono tutti riutilizzabili; tutte le arene, panche e sedute saranno montate “a secco” e quindi smontabili e anch’esse usufruibili nuovamente in momenti e contesti differenti.

A rinforzare l’intento green di “supersalone” anche gli alberi di Forestami con un progetto ad hoc che consisterà nell’allestimento di un “bosco” di circa 100 alberi attraverso il quale i visitatori potranno giungere ai tornelli d’ingresso di Porta Est. Altri 100 alberi ad alto fusto accompagneranno poi i visitatori all’interno delle varie aree espositive e in zone living dedicate al relax. Tigli, frassini, querce, prugni da fiore saranno poi piantate nelle aree di Città Metropolitana di Milano.

Una delle mostre speciali di “supersalone”, sarà The Lost Graduation Show, a cura Anniina Koivu, che metterà in scena 170 progetti di studenti diplomatisi tra il 2020 e il 2021, provenienti da 48 scuole di design di 22 Paesi sparsi nei cinque continenti. Un unicum nella storia del Salone che vedrà coinvolti tutti i settori del furniture design, ma non solo. Incursioni nel mondo della mobilità, del design inclusivo, medico e sportivo, della ricerca sui materiali e sulla sostenibilità del progetto racconteranno lo stato dell’arte di un intero settore.

Altra importante esposizione sarà Take Your Seat / Prendi posizioneSolitude and Conviviality of the Chair / Solitudine e convivialità della sedia, a cura di Nina Bassoli, in collaborazione con ADI / Premio del Compasso d’Oro. Con 30 sedie insignite del Premio Compasso d’Oro e più di 80 menzioni d’onore, distribuite nei quattro padiglioni di “supersalone”, la mostra sarà il racconto dell’oggetto più iconico del design, la sedia appunto, in grado di sintetizzare più di qualunque altro manufatto il valore di una buona progettualità.

A cura di Maria Cristina Didero, il programma di “supersalone” sarà ricco di conversazioni, talk, lecture di designer, architetti, artisti, studiosi e manager provenienti da tutto il mondo. Tre gli appuntamenti fissi di ogni giornata: le tavole rotonde alle 12.00, i talk alle 15.00, le lecture alle 17.00. A latere, in collaborazione con il Milano Design Film Festival, tutti i giorni alle 16.00, si potrà assistere a inchieste, biopic, docufilm per un approfondimento trasversale su design, architettura e le attuali implicazioni sociali e sostenibili.

Ma il “supersalone” si apre anche e soprattutto alla contaminazione tra ambiti e linguaggi differenti, coinvolgendo nell’esposizione Identità Golose Milano – Hub Internazionale della Gastronomia: perché il cibo è un prodotto pari ad altri, che da sempre si evolve in base alla creatività e alle necessità umane. Identità Golose Food Court è il nuovo concept tailor made per “supersalone”, ideato per essere parte integrante dell’esperienza che i visitatori potranno vivere e l’occasione per gustare le ricette originali di alcuni fra i più grandi chef e artigiani italiani.

Come da tradizione consolidata, anche in occasione di questo evento speciale settembrino, il Salone del Mobile rinnoverà il dialogo con Triennale Milano, hub cittadino del “supersalone”. Triennale per l’occasione presenterà il Salone / la Città, un progetto espositivo ideato dal Museo del Design Italiano di Triennale per il Salone del Mobile.Milano e curato da Mario Piazza. La mostra racconterà le produzioni culturali del Salone in città che, nel corso degli anni, hanno comunicato il design al pubblico degli appassionati.

In questo scenario, il mix tra digitale e presenza fisica garantirà un’esperienza altamente coinvolgente e permetterà a chi non potrà essere in presenza di visionare i prodotti esposti, visitare virtualmente le mostre, assistere ai talk e alle lezioni.

Questo e molto altro ancora sarà “supersalone”: un progetto speciale grazie a cui il Salone del Mobile.Milano vuole farsi promotore e catalizzatore di azioni, pensieri, sentimenti che consentano all’intero settore e a tutta la filiera di ripartire con ottimismo, dando vita a un nuovo Rinascimento.

Per maggiori informazioni www.salonemilano.it

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4 Agosto 2021 / / Dettagli Home Decor

Residence Alma

Lo studio di architettura Atelier Barda presenta Residence Alma, un progetto di ristrutturazione residenziale nel quartiere Little Italy di Montreal.

Commissionato da un cliente privato di Atelier Barda, il programma si è concentrato sulla riqualificazione dello spazio a uso commerciale al piano terra e sulla progettazione di due appartamenti ai piani superiori, al fine di creare una residenza unifamiliare. Per affrontare l’uso misto di questo edificio risalente ai primi del 20° secolo, Atelier Barda si è focalizzata su tre principi di progettazione archetipo: la loggia, il passaggio ed il colonnato.

L’idea generale era quella di mantenere la facciata esistente e utilizzare questo involucro per nascondere ciò che accade all’interno“, spiegano gli architetti. “Abbiamo rispettato il passato apportando lievi aggiunte, in modo da distinguere il vecchio dal nuovo, ad esempio le colonne circolari in mattoni nell’ingresso creano un sottile contrasto con l’architettura tipica dell’edificio originale. ”

Residence Alma

Gli architetti, invece, hanno ricostruito completamente l’interno dell’edificio esistente, reinventando tutto da una pagina bianca. È stata conservata parte dello spazio commerciale, ridotto della metà rispetto alle dimensioni originali, e sono state realizzate nuove aperture sul lato della facciata esistente per creare i nuovi accessi allo spazio residenziale, nonché per inserire un nuovo garage. L’ingresso originario che conduceva agli appartamenti ai piani superiori è stato così spostato dalla principale arteria commerciale alla traversa residenziale, dando agli occupanti un accesso più intimo alla propria residenza.

Residence Alma

Residence Alma

Per massimizzare la propria visione nel rispetto dei severi regolamenti edilizi della città, Atelier Barda ha ridotto l’altezza dei soffitti in modo da poter creare un quarto piano. Al secondo piano dell’edificio, gli architetti hanno progettato un appartamento per i visitatori con tre camere da letto, una cucina, una sala da pranzo, un soggiorno e due bagni. Il terzo livello, che funge da abitazione principale del committente, è stato scavato per creare una corte a cielo aperto che, internamente racchiusa da vetrate, divide la zona giorno dalla camera matrimoniale. Esteso verticalmente, lo splendido cortile è esposto agli elementi della natura dall’alto e presenta una vegetazione lussureggiante, aree relax e una vasca da bagno giapponese.

Residence Alma

Residence Alma

Il cortile è l’asse attorno al quale lo spazio si anima, creando un’area esterna privata per il cliente“, specificano gli architetti, “e consente alla luce naturale di entrare nel cuore dell’edificio. ”

L’ampio cortile comprende due terrazze private sul tetto che fungono da fermalibri per un soppalco di nuova costruzione. Posizionato sul tetto in modo da non essere visto dal livello della strada, il soppalco completamente chiuso ospita la cucina principale e la sala da pranzo della residenza, che si aprono su una terrazza con orto ad un’estremità, e una terrazza all’aperto per mangiare e rilassarsi l’altro.

Residence Alma

“Il cliente ama intrattenere, quindi abbiamo deciso di includere la cucina e la sala da pranzo al piano rialzato per l’accesso che fornisce alle due terrazze”, spiegano. “L’interno del soppalco offre un facile accesso alle terrazze, mentre esternamente sono separate dall’apertura del cortile interno, che offre viste fino al terzo livello.”

Residence Alma

Residence Alma

Residence Alma

Morbidi e discreti, gli interni della residenza sono stati infusi con sottili accenni di lusso attraverso l’uso di linee pulite e dettagli minuziosi. L’azienda ha lavorato a stretto contatto con i fornitori per sviluppare finiture specifiche, come i pavimenti in legno di rovere oliato della residenza, garantendo un delicato equilibrio di calore e colore che risuona in tutto lo spazio. Privo di ornamenti e design, l’approccio minimalista di Atelier Barda utilizza morbidi contrasti tra pareti bianche e rifiniture nere, nonché l’uso abbondante di tende per un’atmosfera più familiare.

Atelier Barda ha lavorato a stretto contatto con artigiani locali per progettare arredi personalizzati che completano la residenza. L’azienda ha anche lavorato con gli operai della pietra per costruire su misura vanità in terrazzo nero e lavabi per il bagno principale. I pavimenti in terrazzo nero del bagno si estendono senza soluzione di continuità nella doccia, fornendo una continuità visiva che viene replicata nell’estensione dei pavimenti in legno della camera da letto principale fino alla pannellatura della zona spogliatoio.

Residence Alma

Residence Alma

All’interno delle mura della facciata originale, abbiamo costruito questa sorta di ‘baldacchino’ italiano che si trova in cima a una struttura più antica”, concludono gli architetti. “È un intervento molto discreto, ma ricco di complesse caratteristiche tecniche progettuali e trasformazioni che si rivelano solo all’interno dell’involucro.” 

Fotografie di Alex Lesage

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