L’articolo Come pulire le tapparelle è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Quando si arreda casa da zero, sono diversi gli aspetti da considerare. Bisogna decidere lo stile dei vari ambienti e, sulla base delle loro peculiarità funzionali, valutare anche la scelta delle migliori tapparelle possibili.

Non importa che si opti per la richiesta di consigli a un tapparellista provincia Milano o a un professionista in un’altra città: quello che conta è essere consapevoli del fatto che le tapparelle perfette per la cucina sono diverse da quelle adatte al salotto e che il clima della zona in cui si trova la casa può influire sulla scelta del materiale.

Una volta che le tapparelle sono state installate, è molto importante conoscere le dritte per mantenerle nel tempo. Farlo vuol dire, per forza di cose, informarsi su come pulirle al meglio. Se ti stai facendo domande in merito, nelle prossime righe puoi trovare alcune dritte che, speriamo, potranno esserti utili.

L’eliminazione della polvere

Il primo step da considerare quando si parla di come pulire la tapparella è l’eliminazione della polvere. Sono diversi gli strumenti utili in questo frangente. Si può ricorrere alla scopa – ovviamente pulita – ma anche all’aspirapolvere. Attenzione: purtroppo non sempre si riescono a raggiungere con precisione tutti gli angoli. Niente paura! In questi frangenti ci si può aiutare con un pennellino, che aiuta ad arrivare anche negli angoli un po’ più ostici.

Questa operazione deve essere fatta sia per la parte esterna, sia per quella interna. Per completare il tutto, è opportuno procedere con il passaggio di un panno antistatico. In questo modo, si minimizza il rischio che la polvere torni a depositarsi nel breve termine.

Archiviato questo step, è possibile entrare nei dettagli della pulizia delle tapparelle a seconda del materiale. Scopriamo assieme le indicazioni nelle prossime righe dell’articolo!

Come pulire le tapparelle in PVC

La scelta delle tapparelle in PVC è molto frequente tra chi cerca il massimo per quanto riguarda il rapporto qualità-prezzo. Quali sono i migliori consigli per pulirle? Tra le alternative più rapide rientra l’utilizzo di un prezioso alleato delle pulizie domestiche: il mocio. Passarlo – ovviamente dopo averlo pulito adeguatamente – sulle tapparelle può rivelarsi una scelta pratica ed efficace. Quale prodotto utilizzare? Un buon detergente con azione sgrassante va benissimo.

Un’altra soluzione per la pulizia delle tapparelle in PVC prevede il ricorso a una soluzione a base di acqua, sapone di Marsiglia e aceto (un goccio). Il sapone va lasciato agire per una decina di minuti. Una volta trascorso questo lasso di tempo, si può risciacquare.

Come pulire le tapparelle in legno e in metallo

Le tapparelle possono essere anche in legno o in metallo. Come si procede in questi frangenti con la pulizia? Nel primo caso, si può ricorrere senza problemi al detergente che si utilizza per i piatti, contraddistinto da un alto potere sgrassante. Ci si munisce di una spugna, di un secchio e si insapona la tapparella. Dopo qualche minuto, si passa al risciacquo. Se arrivare in alcuni angoli risulta ostico, nessun problema! Per risolvere il problema, si può ricorrere a uno spazzolino da denti.

Cosa fare, invece, per pulire le tapparelle in alluminio, considerate il non plus ultra della sicurezza? In questa circostanza, si può fare riferimento al getto di vapore (che invece non va bene per le tapparelle in legno, in quanto rischia di deteriorare il materiale).

La gestione del getto di vapore è a dir poco semplice: basta direzionarlo sulle tapparelle e far sì che i residui di sporco scorrano. Successivamente, si risciacqua il tutto con un secondo getto.

Questa soluzione per la pulizia, che ha anche il vantaggio di essere super ecologica, ha l’oggettivo pro di risultare efficace contro lo sporco ostinato. Un altro aspetto positivo riguarda la possibilità, nelle situazioni in cui l’abitazione non è collocata in contesto condominiale, di far asciugare tutto all’aria.

L’articolo Come pulire le tapparelle è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

13 Agosto 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Una difficoltà comune tra coloro che vivono in abitazioni di piccole dimensioni, magari anche sprovviste di sbocchi verso l’esterno, come un balcone o una veranda, è quella di trovare il giusto spazio per il classico stendino per asciugare la biancheria. 

Asciugatrice slim

In questo nostro articolo vogliamo aiutarti a trovare una valida alternativa al classico stendibiancheria, proponendoti una mini giuda all’acquisto della migliore asciugatrice slim. Scoprirai inoltre tutti i vantaggi derivanti dal possedere un’asciugatrice slim, quali sono i fattori che dovrai valutare prima dell’acquisto e quali potrebbero essere le eventuali problematiche che potresti  dover affrontare. 

Per approfondire ulteriormente l’argomento, potrebbe anche interessarti un’altra recensione, più ricca e dettagliata, da leggere al seguente link: https://casamoree.it/asciugatrice-slim/

Perché acquistare un’asciugatrice slim

Siamo sicuri che molti di voi vorrebbero veramente comprare un’asciugatrice slim, ma non l’hanno ancora fatto perché non sono pienamente convinti se valga la pena farlo o meno. In effetti, il costo d’acquisto di questi elettrodomestici non è indifferente, soprattutto per i modelli di ultima generazione. inoltre, potreste incontrare dei problemi anche nel collocare la vostra nuova asciugatrice, nonché affrontare ulteriori spese, seppur minime, legate al consumo energetico.

Detto ciò, dobbiamo subito ribadire che i benefici di cui potrai godere grazie ad un’asciugatrice slim sono nettamente superiori rispetto ai possibili piccoli svantaggi, quindi, possiamo assicurarti che se deciderai di sostenere questa spesa, alla fine, non te ne pentirai. Partiamo subito dalla caratteristica principale delle asciugatrici slim che, come ci suggerisce il nome stesso, rispetto a quelle “classiche” si distinguono per le dimensioni più contenute. Si tratta di un aspetto fondamentale, grazie al quale potrete risolvere il problema legato alla collocazione dell’elettrodomestico. Nel caso tu fossi già a corto di spazio e trovare un posto dove posizionare la tua nuova asciugatrice dovesse essere impossibile, ricorda che potrai sempre piazzarla sopra la tua lavatrice, occupando così spazio solo verticalmente. 

Acquistando un’asciugatrice slim potrai così finalmente mettere da parte il tuo ingombrante quanto scomodo stendino apri e chiudi che, in particolar modo per chi abita in case di piccole dimensioni, può creare non poco disturbo. Allo stesso modo, anche chi dispone di spazi all’aperto più o meno grandi, sa che usare uno stendibiancheria può essere problematico, soprattutto nei mesi invernali quando pioggia e vento possono compromettere lo stato dei vestiti messi ad asciugare. 

Un altro grande vantaggio che può assicurare un’asciugatrice è quello di avere i propri capi completamente asciutti nel giro di pochissimo tempo. Ti basteranno poche decine di minuti (tempo di esecuzione che varia in base al carico, alla quantità di acqua presente nei capi e al ciclo di asciugatura selezionato) per avere il bucato appena lavato pronto per essere sistemato all’interno dell’armadio. In questo modo, inoltre, potrai anche pensare di fare più lavaggi al giorno, senza dover mai più aspettare che i capi lavati in precedenza debbano asciugarsi.

Cosa valutare prima dell’acquisto

Prima che tu faccia la tua scelta e ti getti a capofitto sul primo modello che ti capita sottomano, sappi che tra un’asciugatrice e l’altra possono esserci delle differenze non di poco conto, con caratteristiche tecniche variabili che potrebbero anche non adattarsi alle tue personali esigenze. Per queste ragioni, prima di effettuare il tuo acquisto, dovresti considerare attentamente tutti gli aspetti che contraddistinguono questi strumenti e, solo dopo, sarai in grado di individuare il modello di asciugatrice slim che più fa al caso tuo.

Tipo di asciugatrice

In commercio puoi trovare due tipologie di asciugatrici slim: quelle a condensazione e quelle a pompa di calore. Le prime sono, solitamente, quelle meno costose e con un funzionamento “vecchio stile”, nel senso che sfruttano un sistema di asciugatura in circolazione ormai da diverse decine di anni. Il loro meccanismo è piuttosto basilare: all’interno dell’asciugatrice troviamo una o più ventole che mettono in circolo aria calda riscaldata tramite resistenza elettrica. Il loro costo d’acquisto più basso corrisponde, però, a consumi energetici solitamente più alti.

Le asciugatrici a pompa di calore sfruttano, invece, una tecnologia più avanzata e funzionano come un comune condizionatore, emettendo a varie intensità sia aria calda che fredda, a seconda della tipologia dei tessuti messi ad asciugare al loro interno. 

Capacità di asciugatura e volume cestello

Nonostante si tratti di strumenti “slim”, con delle dimensioni minori rispetto ai modelli standard, queste asciugatrici sono comunque in grado di asciugare un intero carico di una comune lavatrice. I loro cestelli, infatti, possono generalmente contenere dai 7 agli 8 kg di biancheria e, quindi, ottimi per un giornaliero uso domestico. 

Dal punto di vista delle prestazioni, la capienza limitata di queste asciugatrici permette loro di ridurre i tempi di lavoro, con meno spazio da riscaldare e meno capi da asciugare. 

Programmi di asciugatura

Come avviene con le moderne lavatrici, anche le asciugatrici slim dispongono di diversi programmi ed intensità di asciugatura che vanno selezionati a seconda dei tessuti che si stanno trattando e dalla quantità di acqua che bisogna rimuovere. 

In questo modo, potrai trattare sia i capi più delicati, come la seta o la lana, sia quelli più duri e resistenti come la pelle e il jeans, gestendo tra le altre cose la velocità di centrifuga e la temperatura dell’aria. 

Conclusioni

Come avrai sicuramente già intuito, acquistando un’asciugatrice slim potrai rivoluzionare il modo in cui asciugare la biancheria e i tuoi capi più delicati. Valuta con attenzione i vari modelli in circolazione e tutti gli aspetti tecnici che li contraddistinguono per trovare l’asciugatrice slim che più si adatta ai tuoi bisogni.

12 Agosto 2021 / / Case e Interni

Arredamento Ikea per la casa vicino al mare

Un open space dai toni nordici con sprazzi di colore rosso, offre comfort in una metratura contenuta e fresche idee low-budget.

In attesa dell’uscita del catalogo Ikea 2022 che insieme alle sue anticipazioni tarda ad arrivare, oggi visitiamo una piccola casa al mare, che abbiamo visto sul sito Ikea, appunto. 

La casa che abbiamo scelto per la rubrica “Piccoli spazi” è perfetta per una giovane coppia che lavora da remoto.

Lo smart working è stato uno degli effetti più rivoluzionari dell’ultimo anno. Molte aziende hanno proseguito a far lavorare i propri dipendenti da remoto, per cui sono diverse le persone che hanno abbandonato le città per cercare ambienti e situazioni più confortevoli. Coniugando così, lo smart working alla possibilità di passare il proprio tempo libero al mare, in campagna o in montagna, si è diffuso un nuovo modo di vivere la casa, coniugando lavoro e relax. Ovunque ci sia un buon collegamento wifi, naturalmente. Un innovativo cambio di prospettiva anche per il mercato immobiliare.

Questa piccola casa accogliente è un cottage che si trova in prossimità del mare. E’ arredata con un budget low cost, in considerazione del fatto che la coppia è sempre pronta ad adattarsi con flessibilità alle nuove svolte della vita.

Pur trattandosi di un monolocale in una località di mare del Nord Europa, l’organizzazione degli interni e la scelta degli arredi rispondono a criteri che potrebbero essere adottati anche in città. In una metratura contenuta troviamo, infatti, il soggiorno con cucina, la camera da letto e spazi di servizio attrezzati.

Freschezza e luminosità sono le caratteristiche delle finiture interne dominate dal bianco e dal legno chiaro. Negli ambienti dal sapore scandinavo, aperti e luminosi, sullo sfondo di grandi superfici bianche si inseriscono pochi, ma brillanti colori. Le zone sono separate grazie ai mobili, ma visivamente unite, in questo modo la casa riceve luce da tutte le finestre.

Addossati ad una parete troviamo due surf, questo lascia intuire che la spiaggia è davvero a solo un paio di minuti di distanza.

E’ inutile dire che tutto l’open space è arredato con mobili Ikea, a partire dalla cucina e dal bagno con la collezione di elementi componibili Enhet, che hanno elementi in metallo (da scegliere se nero o rosso). Il bello di queste collezioni montabili e smontabili è che si possono aggiungere altri elementi, se si vuole o portarle via nella prossima casa.

Anche le soluzioni economiche possono far guadagnare spazio in una piccola cucina: ad esempio utilizzando uno scaffale, trasformato in piccola dispensa, per conservare bottiglie, pentole e barattoli, pasta e cereali.

Leggi anche 10 modi per personalizzare i tuoi mobili Ikea

Una combinazione di mobili Ivar fa da divisorio nell’open space: crea un po’ di privacy alla zona notte, ed offre comodi contenitori nella zona giorno.

La piccola zona living si adatta alle esigenze della coppia. Al divano a tre posti, si può accostare il tavolo da pranzo, così si crea una soluzione comoda e informale, quando vengono a cena gli amici. Il tavolo in betulla Norråker ha una misura contenuta, ma è sufficiente sia per consumare i cibi, sia per lavorare al computer. Ha un design lineare e uno stile scandinavo inconfondibile e sopra di esso sono state montate due lampada a sospensione, di un bel rosso scuro (Nävlinge). Le sedie gialle Omtänksam, studiate apposta dai designer Ikea per gli anziani, piacciono molto anche ai giovani. Insieme formano un angolo accogliente dove rilassarsi in compagnia. 

Vivere in stile minimal significa cercare l’essenzialità delle cose e quindi evitare di accumulare tonnellate di oggetti di cui non c’è necessità. Se non hai bisogno di molti vestiti per andare in ufficio, non hai bisogno nemmeno di un grande armadio, ecco come si può riuscire a contenere il guardaroba e il disordine.

Idea DIY: Se non hai posto per i comodini crea un retro letto con le mensole.

La struttura letto Neiden in pino, è tra le più economiche e versatili del catalogo Ikea. Il legno massiccio può essere facilmente personalizzato con la vernice. Se ce n’è bisogno, sotto il letto si possono collocare dei contenitori.

Arredamento Ikea per la casa vicino al mare

In bagno sono state posate semplici piastrelle bianche con fughe nere, una tendenza a basso costo di questo periodo, che permette di avere qualcosa di grande impatto estetico in modo molto semplice. Il nero è ripreso dalle piastrelle a pavimento.

Il punto a favore di questa casa, come dicevamo all’inizio, è che si trova in una località di mare, per cui si può espandere lo spazio portando la vita all’aria aperta. Il trucco per vivere in un piccolo spazio è renderlo perfetto ed essenziale per la quotidianità e questi due ragazzi ci sono riusciti.

Arredamento Ikea per la casa vicino al mare

Arredamento Ikea per la casa vicino al mare

Arredamento Ikea per la casa vicino al mare

Arredamento Ikea per la casa vicino al mare

Arredamento Ikea per la casa vicino al mare

Arredamento Ikea per la casa vicino al mare

Arredamento Ikea per la casa vicino al mare

Arredamento Ikea per la casa vicino al mare

Arredamento Ikea per la casa vicino al mare

Arredamento Ikea per la casa vicino al mare

Fonte e foto: Ikea

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Anna e Marco – CASE E INTERNI