La nascita di un figlio comporta inevitabilmente dei cambiamenti nello stile di vita e nell’ambiente domestico. Come organizzare gli spazi per accogliere il bebè.
La nascita di un bimbo è senza ombra di dubbio il momento più importante per una coppia, ed è anche una circostanza che cambia tutto. La coppia d’ora in poi dovrà infatti agire all’unisono per la protezione del piccolo, a partire dalle quattro mura domestiche. La casa dovrà essere infatti rivoluzionata per poter ospitare il bambino in tutta sicurezza, riorganizzando gli spazi abitativi. Ecco perché oggi scopriremo alcuni consigli utili per riuscirci.
La nascita di un figlio tra cambiamenti di vita e sistemazione della casa
Al momento dell’arrivo di un bebè, ci sono tante cose che cambiano nella vita dei genitori. Per prima cosa questi dovranno abituarsi all’idea di essere in 3, affrontando le giornate con un’ottica diversa rispetto a quella della coppia, e, soprattutto nei primi mesi di vita, che richiedono totale attenzione, dovranno organizzarsi con i propri impegni per curare il bimbo. In secondo luogo, si dovranno affrontare tutti i cambiamenti legati alla crescita del piccolo, dalla dentizione fino ad arrivare alla cura della sua igiene. Cambieranno anche le cose in casa, con la necessità di rendere l’ambiente più sicuro, ad esempio eliminando le fonti di pericolo e organizzandosi con l’introduzione di vari accessori che consentano al bambino di esplorare l’ambiente domestico senza troppi vincoli. Lo stesso discorso vale per la sua cameretta, che andrà allestita in modo tale da poter proteggere il neonato h24.
Chiaramente, tutto questo, prevede anche dei costi obbligatori da affrontare, necessari per organizzare gli spazi domestici e per acquistare tutti gli accessori per il bambino. Se non si possiede la liquidità sufficiente per riuscirci, è possibile pensare di richiedere un finanziamento ad hoc, ed effettuare preventivamente il calcolo della rata del prestito online, così da conoscere le sue condizioni e ottenere al contempo un notevole supporto economico. A questo punto, tutto, o quasi, sarà pronto per l’arrivo del piccolo in casa, e i primi momenti in tre si potranno vivere con maggior serenità.
Consigli per organizzare gli spazi in vista dell’arrivo di un bebè
La cameretta del piccolo richiederà ovviamente tutte le attenzioni del caso, sia in materia di sicurezza, sia per quel che riguarda lo stile e la scelta dei colori. Per quanto concerne gli indispensabili, non possono mancare alcuni must come la culla o il lettino, il fasciatoio (magari a comò) e la cassettiera, insieme ad un porta oggetti, ad una serie di scatole e organizer, e al baby monitor, il dispositivo che monitora il sonno. Quest’ultimo è fondamentale per questioni di sicurezza, ed è ottimo anche per tranquillizzare i genitori senza costringerli a recarsi in camera ogni 5 minuti. Altri oggetti da non dimenticare sono la luce notturna per bimbi, i cesti per raccogliere la biancheria sporca e il mangia pannolini.
Anche il bagno richiede una discreta attenzione in fase di organizzazione, provvedendo ad esempio all’acquisto di un radiatore apposito per riscaldare il fasciatoio, e al termometro da bagno, per tenere sempre sotto controllo le temperature ambientali.
È inoltre importante valutare l’allestimento di una zona in casa dedicata esclusivamente al piccolo, con un angolo giochi, in modo tale da evitare di creare troppo disordine in casa. Ritornando alla cameretta, infine, ci sono molte soluzioni per personalizzarla, come i quadretti con gli animali, le carte da parati divertenti, i pupazzi e le lampade a soffitto.
Le prime fioriture, le giornate che si allungano e una repentina voglia di sole, mare e panorami da favola. Insomma, è giunto il momento di lasciarsi l’inverno alle spalle e di dare il benvenuto alla bella stagione, alla sua energia e ai suoi colori.
E lo facciamo grazie al Pantone Institute che, come ogni anno, ha determinato quali saranno i color trend dei prossimi mesi creando un’esclusiva palette di sfumature per la Primavera/Estate 2022.
Primavera / Estate 2022: la palette colori di Pantone
Come indicato nel suo London Fashion Week Colour Trend Report, il celebre osservatorio cromatico ha stilato un elenco dei 10 colori moda che faranno tendenza negli ambiti più diversi – dall’arredamento e l’interior design alle passerelle internazionali, passando per l’hair styling e le composizioni floreali.
Non priva di contrasti, la palette di colori Pantone ispira creatività ed espressività, offrendo uno slancio vitale ricco di emozioni legate alla semplicità e alla spontaneità. I colori per la Primavera 2022, tra cui emergono delicati toni pastello e tinte luminose, fanno emergere un profondo senso di appartenenza al mondo naturale, e al contempo affermano la nostra necessità di comfort e familiarità.
Come dichiarato da Leatrice Eiseman, Executive Director del Pantone Color Institute
l’uso del colore è legato al nostro umore e alla nostra cultura. Un nuovo futuro è alle porte e ci sono moltissime opportunità per fare qualcosa di diverso e rivoluzionario. Colori che evidenziano il nostro desiderio di rompere e oltrepassare ogni limite e confine […]: il modo migliore di entrare e vivere in questi tempi incerti.
Quella evocata da Leatrice Eiseman è un’espressione visiva senza barriere, che consente di sperimentare, di azzardare abbinamenti insoliti e di usare il colore come strumento di libertà e affermazione personale.
Un accorato invito a stravolgere l’ordinario, a rivoluzionare il presente grazie ad una ritrovata, e vivace, creatività.
E la rivoluzione abbraccia anche il mondo dell’arredamento, pronto a lasciarsi travolgere da un arcobaleno cromatico che sfida i canoni di stile più tradizionali.
10 abbinamenti di tendenza per l’arredamento
Quali sono, dunque, le novità, le proposte cromatiche e le sfumature di tendenza che daranno nuova luce al salotto, al soggiorno e alla camera da letto?
Lasciati ispirare dalle palette esclusive firmate diotti.com! Partendo dai 10 colori Pantone, abbiamo studiato altrettanti abbinamenti specifici per un arredamento dallo stile moderno. Quale sarà la combinazione adatta alla tua casa?
Bubblegum, Rosa scuro | Pantone 17-1928
PER PANTONE È: un colore accattivante che manda segnali di positività e di giocosità.
LA PALETTE: un accostamento di colori vibranti e luminosi, equilibrato da sfumature terrose che invitano la mente a perdersi per lande fertili e incontaminate. Affascina e stupisce l’inatteso abbinamento di corallo e Bubblegum, un chiaro rimando alla celebre gomma da masticare dal colore pop.
PER PANTONE È: una tonalità sognante che rinfresca l’animo, legata ad acque purificatrici.
LA PALETTE: un abbinamento di colori dal forte significato spirituale, scisso tra la leggerezza dell’azzurro Cascade e la matericità del grigio piombo o del terra di Siena. Acqua e terra, liquido e solido: la palette gioca sull’incontro degli opposti, riappacificati dalla luminosità del grigio perla.
IDEE D’ARREDO: un turchese chiaro unisex adatto anche al living, dove fa da sfondo a moderne mensole contenitore porta libri
Coffee Quartz, Marrone | Pantone 18-1307
PER PANTONE È: un marrone intrigante che incarna al contempo eleganza e semplicità.
LA PALETTE: la proposta più maschile di tutte, un abbinamento di colori vellutati e intriganti, dove il color caffè è perfettamente in sintonia con il marrone intenso e il grigio bluastro, entrambi bilanciati da sfumature di beige e rosa cipria. Una palette neutra ma di carattere, portavoce di scelte stilistiche raffinate e sempre attuali.
PER PANTONE È: una tonalità floreale vivida, con una presenza forte, che infonde energia e sollievo.
LA PALETTE: una combinazione di colori vitaminici e rassicuranti, dove sfumature d’arancio e di marrone trovano il perfetto equilibrio cromatico. La palette stimola la creatività e l’allegria e, allo stesso tempo, concilia il riposo e la rilassatezza, in un ciclo vitale dove all’energia del giorno fa seguito il sollievo della notte.
PER PANTONE È: una tonalità netta e acida il cui aspetto lascia decisamente a bocca aperta.
LA PALETTE: una combinazione sorprendente, inattesa, capitanata da un verde lime che è tutto un programma. Luminoso, raggiante, euforico, è l’incarnazione della Primavera che esplode di germogli fragili ma decisi, di ramoscelli sottili che irradiano di vitalità i colori della terra: marrone, beige, sabbia e grigio.
PER PANTONE È: il ricordo di un amore immutato per gli scenari floreali che la natura ci dona.
LA PALETTE: una sfumatura che nel nome porta la speranza di una Primavera rigogliosa, ricca di boccioli e di fiori delicati. Orchid Bloom è un vivace ma raffinato lilla, un colore estremamente femminile e delicato, equilibrato dal vigore del rosso corallo ed esaltato dall’abbinamento con tinte neutre e seriose.
PER PANTONE È: una tonalità allegra e luminosa che irradia calore a tutti coloro che la guardano.
LA PALETTE: il giallo è il colore primaverile per eccellenza. Dopo il rosa, è la tinta che maggiormente racconta le giornate luminose, i fiori di mimosa o le spighe di grano che annunciano l’arrivo dell’estate. Per esaltare al meglio questo giallo delicato, la combinazione vincente è quella con sfumature altrettanto pacate ma decise: carta da zucchero, blu avio, marsala, ghiaccio.
LA PALETTE: delicatamente femminile, la combinazione sfrutta il potenziale del rosa confetto per farne il protagonista indiscusso di una palette sofisticata ed elegante, pacata ma risoluta. Pantone Potpourri si sposa perfettamente a toni neutri come il panna, il ghiaccio, il grigio medio e il tortora.
PER PANTONE È: un marrone terroso dai toni naturalmente ricchi, legato a fantastici ambienti esterni.
LA PALETTE: un abbinamento di colori legato alla terra, dove primeggia l’originale tonalità marrone ocra di Pantone Sudan Brown. Meno luminosa delle altre, la palette dà comunque prova di una certa versatilità, puntando su sfumature senza tempo come l’antracite e il grigio pastello.
PER PANTONE È: una tonalità sgargiante e dall’intensità elettrica.
LA PALETTE: un colore supersonico, quello scelto da Pantone, ideale per dare personalità a qualsiasi complemento d’arredo. Al blu elettrico vogliamo abbinare il giallo oro, il verde amazzonia e il rosso amarena, colori pimpanti e di tendenza alleggeriti e coordinati da un tocco di marrone nocciola.
L’Art Nouveau, nata in Belgio alla fine dell’Ottocento, si diffonde rapidamente in tutta Europa, sorvolando infine l’Oceano Atlantico per giungere negli Stati Uniti.
Riprendiamo dalla prima parte dell’articolo, nella quale stavamo analizzando due opere rappresentative per mettere a fuoco in maniera esemplare le caratteristiche dell’Art Nouveau
Lo scrittoio di Henry van de Velde, 1899
Il mobile, realizzato in legno massiccio, assolve innanzitutto le esigenze funzionali, in cui ogni dettaglio ha una motivazione pratica. Tuttavia, ogni elemento ha una precisa connotazione decorativa. La forma avvolgente a fagiolo facilita il lavoro mentre richiama la forma curva. Le cassettiere laterali leggermente oblique sono comode, mentre le maniglie seguono una linea “a frusta”. I due vani laterali sono perfetti per riporre documenti, e allo stesso tempo alleggeriscono la struttura. Il profilo in ottone che delimita lo spigolo anteriore trattiene gli oggetti, e inserisce in modo organico i candelabri, altrimenti slegati dal contesto.
Tassel House, Victor Horta, Bruxelles, 1893
Analizziamo il magnifico androne di ingresso e la tromba delle scale dei Tassel House, progettata da Victor Horta. La prima novità, per una casa privata, è il lucernario che sormonta il vano scale e che convoglia la luce naturale. La struttura, in ferro, è a vista, ma è forgiata in sottili colonnine floreali che si integrano armoniosamente con la muratura. La scala ha un andamento a spirale dinamico, accompagnato dal fluire del corrimano in legno e della ringhiera in ferro battuto. Ogni elemento aderisce al codice estetico dell’Art Nouveau, dalle lampade al mosaico del pavimento, dalla balaustra alla decorazione murale, dalle porte alle vetrate.
Tassel House, Victor Horta
Diffusione dell’Art Nouveau nel mondo
Francia, Gran Bretagna e paesi nordici
Le creazioni degli architetti belgi Victor Horta e Henry van de Velde, esposte a Parigi nella galleria L’Art Nouveau, destano scalpore. Presto i ricchi borghesi fanno a gara per ristrutturare e arredare le case nel nuovo stile. L’esposizione Universale di Parigi nel 1900 segna l’apice di questo stile e contribuisce alla sua diffusione nel mondo, insieme alle riviste specializzate. Il superamento degli stili passati e l’eliminazione della gerarchia nelle arti tende verso il “total design”. La rivoluzione floreale investe l’architettura, la decorazione, l’arredo, la pittura, la grafica, l’arte orafa, in un tripudio che riunisce l’arte con la A maiuscola alle arti applicate. Ogni paese ha i suoi centri di eccellenza: Glasgow primeggia oltremanica grazie ai lavori di Charles Rennie Mackintosh e dell’illustratore Aubrey Vincent Beardsley.
Charles Rennie Mackintosh, Stanza della musica nella House of an Art Lover, Glasgow – Aubrey beardsley manifesto per la salomé di Oscar wilde
In Francia è la scuola di Nancy ad emergere, con le delicate opere in vetro dei fratelli Daum. L’architetto più acclamato è Hector Guimard, autore degli ingressi della metro e del famoso Castel Bèranger a Parigi, nel quale echi neo medievali si stemperano nel nuovo stile.
Hector Guimard, Castel Bèranger, 1895, Parigi – Vase aux raisins, Manifatture Daum, 1908
Nel campo della pittura e della grafica, eccellono Henry Toulouse-Lautrec e Théophile-Alexandre Steinlen, autore dell’affiche del locale di Montmartre Le Chat Noir.
In Germania, nei Paesi Bassi, negli Stati baltici e nei paesi nordici in generale lo stile assume il nome di Jugendstil, derivato dalla rivista Die Jugend. Qui si sviluppa una versione più rettilinea dell’Art Nouveau, che mantiene la natura come fonte di base dell’immaginario, ma enfatizza la sottostruttura geometrica alla base delle forme organiche, e la simmetria non viene rifiutata. La Germania conta diversi centri di diffusione, a partire dalla Colonia per Artisti di Darmstadt, dove architetti, pittori e scultori lavorano sotto la protezione del Granduca Ernst Ludwig. Qui nel 1897 Hermann Obrist, autore del motivo “a frusta”, Peter Behrens, Bernhard Pankok e R. Riemerschmid fondarono le Vereinigte Werkstätte für Kunst und Handwerk (Laboratori uniti per l’arte nell’artigianato). Attiva fino al 1991, l’associazione, con sede a Monaco di Baviera, riuniva le piccole aziende artigiane aderenti al manifesto dello Jugendstil. La versione tedesca dell’Art Nouveau, in molti casi, rifiuta la decorazione floreale e la linea fluida a favore di una razionale semplicità. Del resto, Berhrens è considerato uno dei padri del Movimento Moderno, visto che architetti come Ludvig Mies van der Rohe e Walter Gropius lavorarono per lui.
Mobili disegnati da Peter Behrens per la sala da pranzo della Colonia per artisti di Darmstadt
L’Art Nouveau in Catalogna e Austria
I due paesi che esprimono le versioni più originali e mature dell’Art Nouveau sono la Spagna e l’Austria. Esuberante e sovraccarica l’espressione catalana, misurata e sobria la versione Austriaca.
La Spagna, più precisamente la Catalogna, ha un centro speciale e un artista unico per il suo contributo al nuovo stile. Si tratta di Barcellona, dove lavora un certo Antoni Gaudì. Della sua opera abbiamo già parlato in questo articolo.
Antoni Gaudí, Casa Batlló, Barcellona, 1904
In Austria, a Vienna, un gruppo di artisti, in aperta polemica con il mondo accademico, dichiara la propria indipendenza. In realtà, si contanoNel 1897 il pittore Gustav Klimt, assieme ad altri 18 artisti, da il via alla Wiener Secession (Secessione viennese).
Gustav Klimt, Manifesto della Secessione Viennese, 1897
L’ideale portato avanti da questi artisti è quello della Gesamtkunstwerk, l’opera d’arte totale, o unità di tutte le arti in un medesimo stile. La nuova associazione si riunisce nel Palazzo della Secessione Viennese, costruito dall’architetto Joseph Maria Olbrich. Tra i designer, spiccano Josef Hoffmann, Otto Wagner e Adolf Loos che, dopo aver aderito alla Secessione, la critica aspramente attraverso i suoi scritti Parole nel Vuoto (1900) e Ornamento e delitto (1908).
Josef Hoffmann, sedia della collezione Fledermaus, 1907, by Wittmann Otto Wagner, sedia della collezione Postsperkasse, 1906, by Wiener GTV Design Adolf Loos, sedia della collezione Loos Cafè Museum, 1898, by Wiener GTV Design
Il nuovo stile in Italia e negli Stati Uniti
Marginali ma non meno importanti i contributi di Italia e Stati Uniti, se non altro per gli sviluppi successivi in questi paesi.
In Italia, lo Stile Liberty prende il nome dai magazzini londinesi Liberty Department Store, specializzati nell’importazione di ornamenti, tessuti e oggetti d’arte dal Giappone. Un importante centro del nuovo stile fu la città di Torino, che nel 1902 ospitò una grande esposizione, Torino 1902, dedicata alle “Arti decorative internazionali del nuovo secolo”. A Milano, secondo centro del Liberty in Italia, spicca la figura di Eugenio Quarti, detto il Principe degli ebanisti. Dopo un apprendistato a Parigi e un breve periodo di lavoro per Carlo Bugatti, aprì un proprio negozio e atelier e produsse modelli esposti all’Esposizione di Anversa del 1894 e alla prima Esposizione di Torino del 1892.
Frank Lloyd Wright, Meyer May House, 1908, Grand Rapids, Michigan
Negli Stati Uniti il centro di diffusione del nuovo stile è Chicago, dove è preminente la figura dell’architetto Louis H. Sullivan. Presso Sullivan lavora un certo Frank Lloyd Wright, che aderisce alla versione rettilinea dell’Art Nouveau. Il maestro vetraio Louis Comfort Tiffany rivoluziona la lavorazione del vetro, introducendo un metodo che gli permette di realizzare fantastiche lampade, icone dell’Art Nouveau.
Schüco Italia annuncia la partnership con Warema, azienda specializzata nella produzione di schermature solari.
Beneficiare della luce naturale creando spazi di vita all’avanguardia. Con questo obiettivo comune Schüco Italia e Warema operano in sinergia per offrire soluzioni complete all’insegna del comfort e del risparmio energetico.
Integrabili totalmente con i serramenti e le facciate in alluminio Schüco, i sistemi di protezione solare Warema permettono di oscurare ampie superfici vetrate, anche in caso di angoli o di facciate tutto vetro.
L’unione tra gli infissi in alluminio Schüco e le schermature solari Warema contribuisce alla protezione dal calore in estate e all’isolamento termico in inverno degli ambienti. Design e tecnologia che ben si abbinano offrendo soluzioni complete, personalizzabili e combinabili per sfruttare al meglio la luce naturale. Una proposta che risponde alle più attuali istanze di rispetto ambientale, ecosostenibilità e abbattimento dei consumi.
Le soluzioni Warema per Schüco
Tende frangisole
Le tende frangisole a lamelle sagomate Warema sono perfettamente integrabili con i serramenti e le facciate Schüco. Completano con eleganza e discrezione edifici dai diversi stili architettonici. Ad esempio, grazie ai profili con nastri di sollevamento e movimentazione in poliestere, si possono inserire senza soluzione di continuità nei cappotti isolanti. Possono essere installate in nuove costruzioni o in ristrutturazioni, garantendo la massima flessibilità applicativa.
Una moderna soluzione di protezione dal sole, che lascia spazio alla libertà progettuale. Il tutto senza trascurare il risparmio energetico grazie al bilanciamento tra illuminazione e temperatura ambiente.
La schermatura dalla luce solare è modulabile attraverso la movimentazione delle lamelle sagomate. Lo speciale design delle lamelle e i profili guida assicura stabilità anche in caso di vento.
Teli tecnici esterni Warema per grandi infissi Schuco
Grazie alla bordatura sono particolarmente stabili anche in caso di vento e si integrano in modo ottimale in facciata. Il risultato è una perfetta protezione dai raggi solari senza incidenze laterali della luce.
Tende per finestre con guida ZIP
Le tende per finestre con guida ZIP di Warema sono perfettamente adatte per ombreggiare in modo sicuro ed elegante finestre, facciate e ambienti molto luminosi. Un modello pernsato per abbinarsi con armonia a ogni tipo di edificio.
Il fissaggio della guida avviene tramite supporti per binari o direttamente sulla facciata. Lo speciale azionamento elettronico reagisce alla presenza di ostacoli e vento, garantendo così un funzionamento sicuro in ogni momento. La guida laterale con cerniera lampo garantisce la massima resistenza e stabilità in caso di vento forte. Una soluzione ben pensata che combina sicurezza ed estetica.
Tutte le proposte vantano una vasta gamma di tessuti, in diversi colori, finiture speciali e opportunità di personalizzazione per rispondere alle più diverse esigenze estetiche e progettuali.
L’Enterprise Hotel di Milano, gruppo Planetaria, amplia la sua offerta ricettiva con 8 nuove Nesting Rooms che portano la firma di prestigiose aziende del design italiano. Una nuova soluzione ricettiva che risponde alle crescenti richieste di staycation o di chi viaggia per piacere mettendo al primo posto comfort, funzionalità ed estetica.
Dalla sua apertura Enterprise Hotel porta avanti un ambizioso progetto di interior design e valorizzazione del Made in Italy. Una promessa che oggi si rinnova grazie alla collaborazione tra l’Arch. Sofia Gioia Vedani, CEO di Planetaria Hotels, e Patrizia Moroso, Art Director dell’omonima azienda di famiglia che da 70 anni dà forma alle idee dei designer bilanciando visione creativa, processi industriali e lavorazioni artigianali.
«Le Nesting Rooms rispondono a un cambiamento epocale nella fruizione degli spazi ricettivi», commenta l’Arch. Sofia Gioia Vedani. «Ancora una volta l’innovazione non poteva partire che da Milano, da sempre luogo di incontro di design ed efficienza, innovazione e tradizione, e dall’Enterprise Hotel, che fin dall’apertura ha saputo incarnare lo spirito pionieristico della città».
A farle da eco Damir Eskerica, CEO diMoroso: «Attraverso la nuova divisione contract ci poniamo come obbiettivo di soddisfare le esigenze e i desideri dei nostri Clienti attraverso progetti di interior design senza eguali dove creatività, artigianalità e stile rappresentano un vero valore aggiunto».
Il design Italiano scelto per nuove le Nesting Rooms dell’Enterprise Hotel
Le nuove 8 Nesting Rooms sono dotate di tutti i comfort di un appartamento. Per dare corpo e carattere alle suite, oltre ai complementi d’arredo firmati Moroso, troviamo complementi d’arredo e finiture rigorosamente Made in Italy.
Tra questi i comodini di Zanotta, l’arredo bagno a tutto colore di Ceramica Cielo, le rubinetterie di Ritmonio e le vasche Albatros e Rexa Design. Vi sono anche elementi di design firmati Kartell, lampade e i lampadari di Linea Light e Nemo; o ancora i pavimenti di Iris Ceramica e ceramiche Sant’Agostino, i vasi in ceramica di Keramo Ceramic e in cuoio di Airnova.
Le Nesting Rooms si trovano all’interno di due case di ringhiera, affacciate su una classica corte milanese. I lavori di riqualificazione dell’edificio hanno mantenuto l’atmosfera allegra e colorata dei cortili meneghini.
Nel coro della ristrutturazione sono stati conservati alcuni elementi tipici come la graniglia, i voltini ad arco e le nicchie ricavate nei vani delle porte. Elementi, questi, reinterpretati in chiave vivace e contemporanea.
Il colore è il protagonista assoluto del progetto di interior design, fondamentale tanto quanto la scelta dei materiali, dei tessuti e degli imbottiti. Il sapiente uso del colore permette di amplificare la sensazione di trovarsi all’interno di un nido avvolgente, sicuro e tranquillo.
Alle tradizionali nuances delle case di ringhiera milanesi, il rosa cotto e il giallo Milano, è accostato il blu jeans nelle sue varie sfumature.
Le linee e i materiali scelti per gli arredi, realizzati da Moroso Contract su disegno della squadra di progettisti di Planetaria Hotels, completano la magia.
In una casa è sempre molto importante organizzare gli spazi in modo funzionale. Lo è ancor più se si tratta di una casa non molto grande. E’ fondamentale riuscire a ricavare spazi dove poter riporre oggetti o dove poter svolgere attività casalinghe.
Ci sono però degli ambienti non utilizzati, magari perché di passaggio, e spesso per questo lasciati vuoti. Nelle prossime righe vi daremo qualche dritta per riuscire ad arredare il disimpegno di casa come si deve, senza sprecare spazi e rendendolo, oltre che uno spazio di passaggio, un ambiente unico.
Disimpegno casa, cos’è?
Per molti non è ancora chiaro cos’è il disimpegno di casa. Disimpegno e corridoio sono la stessa cosa? Esattamente di che spazio stiamo parlando?
Quando parliamo di disimpegno stiamo in generale indicando una zona di passaggio. Più nello specifico si intende una zona che permette l’organizzazione distributiva di una casa o di qualsiasi altro edificio. E’ quindi indifferente che si tratti di un corridoio, di una stanza o di uno spazio senza delimitazioni. Per intenderci, all’interno delle nostre case, stiamo parlando di quello spazio che ci consente di passare da zona giorno a zona notte, oppure della zona che collega la cucina al bagno (in questo caso il disimpegno, o meglio, l’antibagno diventa obbligatorio).
L’ingresso di casa è un disimpegno? Un tempo, nelle case, si era soliti progettare uno spazio di ingresso, dove poter accogliere le persone entranti, dove poter riporre i soprabiti. Questo spazio era decisamente ampio, una zona dedicata all’ingresso di dimensioni sicuramente più grandi di quelle a cui siamo abituati ora.
Nel tempo, l’architettura delle nostre case è cambiata, le metrature si sono ristrette. Siamo abituati ad avere ingressi che portano direttamente al soggiorno, con le pareti che diventano funzionali fino al limite della porta d’ingresso.
Nonostante questo, l’ingresso è pur sempre una zona di passaggio: dalla porta alla zona giorno di casa. Quindi possiamo comunque definirlo disimpegno, grande o piccolo che sia.
Disimpegno o corridoio sono la stessa cosa?
Come arredare il disimpegno di casa
Come appena detto, per disimpegno di casa intendiamo una zona di passaggio, uno spazio a scopo distributivo.
Ovviamente questo spazio può essere dislocato in diverse zone di casa e avere conformazione aperta o chiusa. Le possibilità di arredarlo sono quindi molto differenti tra di loro.
Arredare un disimpegno di casa chiuso, equivale ad arredare una vera e propria stanza. L’obiettivo principale è sempre quello di riuscire a capire la destinazione d’uso dello spazio, ovvero, cosa vogliamo fare per sfruttare al massimo i mq a disposizione? Ho bisogno di un ripostiglio, di una lavanderia o ancora di un angolo studio? Una volta capito perfettamente lo scopo che volete dare al vostro disimpegno si può partire.
Arredare un disimpegno lavanderia
Come detto sopra, nel caso in cui la cucina sia direttamente collegata con il bagno, è obbligatorio inserire un antibagno. Questa zona deve essere sfruttata al meglio per evitare che diventi solo uno spazio vuoto di passaggio. A seconda dei mq a disposizione ci sono diverse soluzioni da poter applicare, una di queste è adibirlo a zona lavanderia.
Noi lo abbiamo fatto nel nostro antibagno ed è stata una delle idee meglio riuscite di casa nostra. Avendo a disposizione uno spazio incassato, abbiamo progettato un mobile che andasse a contenere lavatrice, asciugatrice e tutti i detersivi e gli utensili destinati alle faccende domestiche, oltre ad un grande vano contenitore. Questo ci ha permesso di incorniciare gli elettrodomestici, nascondendoli un pò alla vista, e di avere a disposizione un enorme spazio per riporre oggetti.
Mobile per disimpegno lavanderia
Il nostro disimpegno con lavanderia
Arredare un disimpegno con scrivania
Nel caso in cui non si abbia a disposizione uno studio vero e proprio, è possibile arredare il proprio disimpegno con un angolo di lavoro a tutti gli effetti. In era di smartworking ormai è indispensabile pensare di avere una postazione con scrivania in casa.
Che si tratti di una stanza aperta o di una zona di passaggio, potete pensare di inserire una mensola profonda o un piccolo tavolo in una nicchia, oppure inserire la scrivania su di una parete attrezzata o una parete libreria. Se invece avete una piccola zona disimpegno in soggiorno e non sapete come utilizzarla senza “riempire” troppo lo spazio, potete pensare ad un mobile chiuso che all’interno abbia il vostro angolo studio. Ecco qualche immagine che può fare al caso vostro.
Arredare un disimpegno con una zona studio
DIsimpegno con nicchia studio
Disimpegno ingresso casa, cosa fare?
E cosa succede quando si ha un grande ingresso e non si sa come sfruttarlo al massimo? Come arredare l’ingresso rendendolo funzionale?
Nel caso in cui la vostra casa abbia un disimpegno all’ingresso, la prima domanda che dovete porvi per arredarlo a dovere è: cosa faccio appena varcata la porta d’ingresso? Ecco, per arredare il disimpegno dovreste riuscire a ricreare un ambiente che vi permetta di rispondere perfettamente a questa domanda.
Solitamente, in base anche alla stagione, all’ingresso di casa siamo soliti levare il cappotto, posare la borsa, riporre le chiavi, e così via. E’ quindi utilissimo arredare l’ingresso con uno spazio per riporre abiti e oggetti. A nostro piacimento possiamo decidere se questi spazi siano meglio a vista o nascosti. Di conseguenza opteremo per degli appendiabiti a vista oppure per degli armadi. Un’altra cosa utile è un sistema per potersi sedere, potrebbe essere comodo per mettersi le scarpe prima di uscire. Sono quindi ammessi divanetti, pouf o panche di ogni genere, anche con contenitore.
Nicchia con divanetto ingresso casa
Armadi contenitori nel disimpegno di ingresso
Noi in casa abbiamo 3 disimpegni, ecco come li abbiamo organizzati per non perdere nemmeno un centimetro:
disimpegno all’ingresso, con panca contenitore, cesto per pattine ospiti e attaccapanni;
disimpegno per zona notte, con piccola nicchia libreria e scarpiera dietro la porta;
antibagno tra cucina e bagno ospiti, con armadio lavanderia e scarpiera dietro la porta.
Tanta luce naturale per questo appartamento in un ex edificio industriale della capitale olandese. Un loft da sogno dove chiunque può immaginarsi di vivere.
Ci piacciono tutte le case di città che stiamo presentando di recente. Oggi diamo una sbirciatina a questo loft, completamente ristrutturato ed arredato in modo incantevole. Quelli che un tempo erano magazzini sono stati oggi trasformati in eleganti dimore che abbelliscono alcuni dei canali più importanti della città.
Scovato tempo fa su un sito di un’immobiliare olandese (Funda), la casa è stata poi venduta ad una cifra da capogiro, tipo 3,3 milioni di euro, ma li vale tutti e vedendo le foto capirai perché. L’atmosfera è rilassata e piacevole con un interior design unico e di buon gusto, da cui prendere spunto per il tuo arredamento.
In uno dei quartieri più alla moda di Amsterdam, l’edificio è stato ristrutturato per riempire i suoi interni di luce e armonia. La casa di ampia metratura (quasi 370 mq), ha persino un accogliente patio privato che illumina sia il piano terra, che le camere al piano superiore. Un’idea da tenere a mente quando si ristruttura completamente un loft. Nella stessa metratura, c’è anche un monolocale separato, utile da affittare.
L’appartamento in stile industriale un po’ francese, un po’ belga, si caratterizza per l’ampiezza degli spazi open space, la sensazione di luminosità fornita dalle grandi finestre, per il bilanciamento di vecchio e nuovo e dal punto focale dell’elegante cucina con isola. La cucina con piano in cemento e i mobili vintage conferiscono allo spazio abitativo di questa casa un tocco di personalità e un’idea di comfort, che non così spesso ritroviamo nei loft contemporanei.
A un ingresso un po’ buio, dove trovano spazio le immancabili biciclette, ma anche un divano rotondo recuperato in un vecchio hotel e uno spazio con biliardo, si arriva alla grande zona giorno open space luminosissima. Il colore bianco è controbilanciato da sfumature di neri e grigi e dal calore dei mattoni a vista, ma anche dalle porte e i mobili di legno. Le pareti in mattoni e le travi in acciaio danno alla casa un’atmosfera chiaramente industriale.
Lo spazio, open space, esteso da un soppalco che sfrutta l’altissimo soffitto, si riempie di luce naturale grazie alle ampie finestre e lucernai. Qui troviamo il soggiorno, la sala da pranzo e la cucina a pianta aperta. Il collegamento tra questi tre spazi è l’esclusiva e magnifica isola della cucina.
Il risultato finale di questa ristrutturazione nella “Venezia del Nord” è una casa elegante, informale e accogliente. In un progetto con queste caratteristiche è evidente anche il dialogo tra classicità e modernità con cui i designer hanno giocato in questo appartamento. Dai un’occhiata all’eclettico mix di mobili e decorazioni, davvero stupendo!
Pastelli di Appiani è la nuova collezione di mosaici in gres porcellanato full body ideale per applicazioni indoor e outdoor.
La nuova collezione Pastelli di Appiani
Pastelli è la dimensione più autentica del mosaico, in piena sintonia con la tradizione Appiani, che ricerca un’emozione estetica forte lungo il cammino dell’innovazione. Indistruttibile, eppure delicata all’apparenza. La nuova collezione è pensata per riportare gli spazi abitativi a una dimensione originaria, sartoriale, a tratti dal sapore naif.
Si tratta di una collezione realizzata in un impasto particolare, il gres porcellanato full body, con argille e terre pigmentate e pressate in tutta massa e additivate con coloranti. Il risultato è una ceramica estremamente resistente, con proprietà antibatteriche, antifungine, antimacchia, grazie alla speciale difesa antibatterica Bioshield+. Inoltre, le alte temperature di cottura e l’elevata compattezza conferiscono al mosaico una significativa resistenza ai carichi, agli urti, alla flessione, all’usura e al gelo. Adatto per la posa in esterno a pavimento e a rivestimento, anche in presenza di superfici umide e a contatto con l’acqua.
Un arcobaleno di cromie
La collezione ‘Pastelli’ di Appiani si ispira a toni neutri e desaturati, privilegia le scale di grigio e le tonalità tenui di tendenza. I colori sono otto. Partendo dai classici bianco, antracite e grigio alle tonalità più terrose, un terracotta che vira al salmone e al gres rosso, fino al grigio salvia, all’azzurro e all’antracite scuro.
Per i colori di questa collezione sono stati scelti nomi come Aurora, Ostrica, Conchiglia, Osso, Nocciola, Cenere. Nomi evocativi di un mondo che richiama la semplicità e lo stupore dell’infanzia e si collega a sua volta all’idea dei pastelli.
La fuga protagonista del mosaico Pastelli di Appiani
Il ruolo della fuga cambia e diventa un elemento in grado di modificare la percezione del colore e l’impatto estetico dell’insieme. E’ possibile scegliere fughe in abbinamento tono su tono, ma anche fughe in contrasto. Questo permette di realizzare accostamenti inediti, geometrie particolari e linee decorative.
Formati e schemi di posa
La collezione Pastelli è disponibile in 3 formati, 1,25 x 1,25, 2,5 x 2,5, 1,25 x 3,75 cm. Si possono utilizzare schemi di posa preimpostati oppure disegnare lo schema di posa desiderato. Grazie alle tecnologie versatili presenti in azienda e usando la proposta a catalogo, si possono comunque combinare liberamente i colori e i formati in infinite composizioni.
Le soluzioni applicative spaziano dalle proposte per interni a quelle per esterni, dagli spazi retail agli ambienti bagno.
La difesa antibatterica bio shield
Come tutte le recenti collezioni Appiani, anche ‘Pastelli’ è stata sviluppata con Bioshield+. Un trattamento ‘nativo’ battericida, antimuffa e antimacchia che dura nel tempo e che protegge la superficie in qualsiasi condizione d’uso, di temperatura e di luce. Molto più di uno ‘scudo antibatterico’, questa soluzione è certificata secondo le più importanti norme internazionali. Inoltre rende il prodotto ideale per garantire la salubrità di ambienti dove sono necessari massima igiene e comfort: dagli ospedali alle scuole, dalle mense agli ambienti wellness, dagli alberghi alle nostre case.
Bioshield+ nasce dalla collaborazione con Metco Italia, leader nella ricerca di settore con l’innovativa finitura batteriostatica e battericida Zerobakter 4ever a base di nanoparticelle d’argento.
Pareti attrezzate per arredare il soggiorno moderno? Ecco le idee d’arredo per un living in continua trasformazione.
Il soggiorno moderno punta tutto verso una concezione di arredamento dinamico, flessibile e trasformista. Spesso inserito in un unico grande open space insieme alla cucina, questo ambiente è sempre più dominato da arredi compatti e multifunzione, componibili e personalizzabili. Soluzioni, queste, che corrono in direzione di un concept abitativo moderno e camaleontico.
Da seriosa “stanza di rappresentanza”, il soggiorno moderno è il luogo più vissuto della casa e il punto focale attorno cui ruotano le attività quotidiane della famiglia. In quest’ottica di condivisione e dinamicità, le pareti attrezzate rappresentano la soluzione ideale per arredare il living con un inconfondibile stile contemporaneo. Punto di forza di queste soluzioni d’arredo è la capacità di cambiare pelle e rinnovarsi in base ai cambiamenti delle abitudini e dei gusti della famiglia.
Grazie a sistemi modulari, all’alternanza di elementi contenitori e vani a giorno, all’aggiunta di librerie, pannelli scorrevoli, boiserie e scrivanie, le pareti attrezzate definiscono l’arredamento del soggiorno moderno in modo sempre nuovo e sorprendente.
Pareti attrezzate: ad ognuno il suo stile
Devi arredare il tuo soggiorno ma non sai da che parte cominciare? Se stai cercando una soluzione moderna e flessibile, dovresti puntare sulle pareti attrezzate. Composizioni personalizzabili per dimensioni, colori e materiali capaci di rispondere a qualsiasi esigenza.
Tomasella – composizione Atlante
Le pareti attrezzate sono progettate per ospitare la Tv e altri sistemi multimediali, ma anche per creare uno stile quanto più affine alla propria personalità. Se ami lo stile minimalista, punta su elementi dal design leggero ed essenziale e dai colori chiari. Inoltre, punta sulla predominanza di vani a giorno e mensole su cui esibire oggetti, foto di famiglia, libri, ricordi di viaggi e qualsiasi altro elemento possa contribuire a orientare lo stile del living verso la direzione desiderata.
Al contrario, una composizione con prevalenza di elementi contenitori e moduli chiusi regala una visione più ordinata e pulita. L’eventuale monotonia potrebbe essere in questo caso spezzata dall’introduzione di alcuni moduli a giorno, così da garantire dinamismo ed equilibrio compositivo alla parete.
Se invece preferisci infondere all’ambiente un carattere più forte e personale, scegli composizioni dal forte impatto visivo, dominate da materiali moderni e accattivanti, dall’originalità del design e dalla forte accentuazione dei contrasti cromatici.
Tomasella – composizione Atlante
Modelli con libreria integrata
Nei soggiorni moderni, la parete attrezzata con libreria rappresenta una soluzione d’arredo di grande fascino. La presenza dei libri, simbolo di cultura, conoscenza e apertura mentale, contribuisce a creare un’immediata sensazione di calore e “vita vissuta”. La libreria, invece, infonde carattere e personalità alla stanza in cui è inserita.
In alcuni modelli, moduli libreria si possono comporre in modo da creare una scenografica cornice intorno al vano Tv. Questa soluzione diventa più bella e particolare se arricchita con un sistema di illuminazione integrata.
In altri casi il design può essere più lineare e minimalista, in modo da dar vita ad una composizione di grande equilibrio stilistico.
Tomasella – composizione Atlante
Parete attrezzata con scrivania
Con l’arrivo della pandemia il soggiorno, per molti, si è trasformato nel nuovo ufficio. In linea con le nuove esigenze della vita quotidiana, le moderne pareti attrezzate si sono arricchite di scrivanie (fisse o a scomparsa) e postazioni di lavoro integrate alla linea compositiva.
Piccoli angoli studio in cui appoggiarsi velocemente per navigare in internet, lavorare, studiare o semplicemente rilassarsi con una rivista o un buon libro.
Le pareti attrezzate con scrivania rappresentano un perfetto esempio di integrazione tra due ambienti della casa con caratteristiche diverse. Da un lato la zona living, da sempre deputata ai momenti di convivialità, dall’altro la zona studio, più incline ai momenti di concentrazione
e riflessione.
Tomasella – composizione Atlante
Pareti attrezzate compatte per un soggiorno piccolo
Quando la parete del soggiorno non è particolarmente ampia si può ricorrere a elementi modulari personalizzabili. In questo modo si potrà sfruttare lo spazio a disposizione in maniera “furba”. Ad esempio, sfruttando le altezze o prediligendo modelli “sospesi” che allargano visivamente lo spazio e conferiscono una maggiore leggerezza compositiva.
Esistono alcune composizioni extra compatte che in pochissimo spazio riescono a concentrare tutto il necessario – tv, mensole, pensili, vani a giorno, mini librerie – in un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità.
Progetto Atlante di Tomasella
Atlante è l’ampio progetto per il living di Tomasella, che comprende sistemi fortemente personalizzabili fatti di vani chiusi o aperti, mensole e boiserie, ante scorrevoli e top, telai vetrati ed elementi pivot, colonne funzionali, piani scrittoi, illuminazione integrata o ancora media box per la massima praticità e organizzazione negli spazi domestici.
La scelta dei componenti può dare vita a composizioni uniche, ulteriormente valorizzate dalle finiture che comprendono laccati opachi e lucidi, a poro aperto, varie essenze di legno ed altre soluzioni materiche, anche con texture decorative.
Villa Arianna, la prima casa attiva in affitto in Italia, è una delle Ville di montagna di Alpina Immobiliare che ce ne svela i segreti.
Grazie alle sue fonti energetiche rinnovabili, produce più energia di quella che consuma, redistribuendola nella rete elettrica. Un elemento di richiamo non secondario per coloro che tengono in grande considerazione la sostenibilità ambientale anche nelle scelte legate al tempo libero.
«La nostra è una realtà famigliare, fondata più di 40 anni fa», spiega Marco Guerini, ingegnere. «Il Gruppo ha sempre creduto e investito molto nell’efficienza energetica, ben prima che il tema diventasse sentito come lo è ora. Già negli anni Ottanta eravamo visti come pazzi a realizzare case con vetri a doppia camera, per aumentare l’isolamento termico. Ben presto ci siamo resi conto che non solo potevamo realizzare case efficienti, ma potevamo spingerci oltre. Lo abbiamo fatto, con villa Arianna, grazie a un importante lavoro ingegneristico ed architettonico che ha coordinato la produzione energetica con l’efficientamento a 360°».
I segreti di Villa Arianna
Ma quali sono i segreti di villa Arianna? La produzione di energia elettrica è garantita dai pannelli solari, dotati di un sistema di accumulo dell’energia per garantirne l’utilizzo anche in assenza di luce.
Durante il giorno serve poca energia ma c’è tanta luce. Di notte, invece, quando i pannelli solari non funzionano, sfrutta l’energia accumulata. Lo stesso principio permette all’abitazione di diventare un hub di distribuzione, verso la rete elettrica, dell’energia prodotta in eccesso. La casa sfrutta anche un impianto geotermico, reso efficiente da un sistema di isolamento a stratigrafie complesse.
Che villa Arianna sia a tutti gli effetti una casa attiva è attestato da un rodaggio di due anni. Gli ingegneri di Alpina hanno potuto constatare una produzione di energia all’interno dell’abitazione superiore, in media, di circa il 15% rispetto al suo fabbisogno. Nello specifico 11,82 kWh/mq prodotti e 9,96 consumati nel 2020, 11,02 prodotti e 10,2 consumati nel 2021. In pratica, un impatto ambientale non solo neutrale, ma positivo.
Negli ultimi due anni la sola villa Arianna ha evitato la produzione di oltre 20 tonnellate di anidride carbonica, fornendo energia pulita in eccesso al sistema elettrico.
«È facile pensare di essere sostenibili utilizzando apprecchi o mezzi di trasporto elettrici», aggiunge Guerini. «Ma la rete elettrica è ancora in gran parte alimentata da fonti non rinnovabili. Nel nostro piccolo noi abbiamo dimostrato che possiamo avere un’impronta positiva sull’ambiente. L’abbiamo fatto con un modello del tutto scalabile anche nel privato, che ci auguriamo diventi una best practice. Chi se lo può permettere dovrebbe pensarci: ne va del futuro del pianeta».
Una villa efficiente con SPA privata
Per chi sta pensando di trascorrere una vacanza a zero emissioni questa casa attiva è l’unica che si può affittare in Italia. Villa Arianna si sviluppa su 3 piani e può ospitare fino a 8 persone. A disposizione degli ospiti ci sono 4 camere matrimoniali e 4 bagni con doccia, ampio soggiorno, cucina, un terrazzo, posto auto e garage.
Ad impreziosire il tutto un’intera area Spa & Relax privata: Jacuzzi idromassaggio all’aperto da 8 persone, sauna, spogliaotio, area relax coperta e giardino inglese attrezzato.