Nel corso dei secoli il vetro è passato da usi più comuni come bicchieri, bottiglie e oggettistica di vario genere a veri e propri pezzi di arredamento come vetrate (esterne o interne), box doccia e porte a vetro. Esaminiamo più da vicino come il vetro può arredare attraverso questi tre utilizzi.
Le vetrate
Ciò che affascina dell’idea di una vetrata, ovunque si decida di collocarla (in ufficio o in un appartamento) è la libertà di godersi appieno la luce naturale proveniente dall’esterno senza nessun tipo di barriera architettonica. Potreste rimanere sorpresi nell’ammirare le centinaia di idee che sono state elaborate nel progettare vetrate che siano in grado di soddisfare questa esigenza.
Le vetrate scorrevoli sono senza dubbio la soluzione più versatile per andare incontro a diverse tipologie di ambienti. Per esempio quelle a scorrimento verticale riducono notevolmente l’ingombro nel momento in cui si decide di tenerle aperte. Consentono una regolazione ottimale nella ventilazione all’interno dei locali. Garantiscono una visuale completa all’esterno e un ottimo isolamento termico e acustico degli ambienti. Infine, altro vantaggio da non sottovalutare è la possibilità di sfruttare al massimo anche quegli ambienti esterni che durante l’inverno sarebbero inutilizzati per via del freddo e delle intemperie, come verande, balconi o terrazzi.
Le vetrate sono senza dubbio un pezzo di arredamento in cui il vetro la fa da padrone e la cui bellezza è innegabile.
Box doccia
Il box doccia in vetrosu misura è un’altra invenzione che negli ultimi anni ha contribuito notevolmente a conferire bellezza ed eleganza al bagno. Oltre a quelli realizzabili su misura, ne esistono ormai di diverse forme (quadrati, rettangolari, semicircolari e a nicchia), dimensioni e design. I vetri possono essere patinati o trasparenti, con figure geometriche o artistiche a seconda del contesto in cui deve essere collocato il box. I box doccia in vetro sono ormai la soluzione ideale contro il calcare e per mantenere sempre in ordine la doccia. Basta un colpo di panno in pelle per asciugare le gocce dopo aver fatto la doccia e il box torna ogni volta come nuovo.
Ovviamente la qualità del vetro è fondamentale per conservarne la luminosità, la trasparenza e la durata. Trattandosi di materiale esposto a continui getti d’acqua, umidità e a urti involontari, quanto più il materiale è di eccellenza più questo pezzo di arredamento da bagno conserverà tutto il suo splendore.
Per effettuare una scelta sicura è bene rivolgersi ad aziende che vantano anni di esperienza nel settore dei box doccia, come VetroeXpert a Roma.
Porte d’interno in vetro
Come non menzionare l’impiego più comune che si è fatto del vetro nel campo dell’arredamento, ovvero le porte d’interno. Anche in questo settore la scelta è illimitata in quanto a design, dimensioni e struttura. Per esempio, una porta in vetro per un salotto sarà diversa da quella collocata in un ufficio per separare un ambiente dall’altro. Una porta in vetro può essere molto elegante senza nessun tipo di cornice mentre potrebbe essere pacchiana con una cornice sbagliata.
È necessario prestare attenzione soprattutto al tipo di arredamento della casa, per scegliere l’infisso più appropriato per cingere una porta in vetro. Se l’obiettivo è quello di sfruttare il più possibile la luce solare in una stanza allora la cornice sarà minimale e si presterà più attenzione allo spessore e alla qualità del vetro per garantire il miglior isolamento termico possibile. Se lo scopo è semplicemente quello di arredare allora l’attenzione si concentrerà soprattutto sul design dell’infisso mentre il vetro passerà in secondo piano. Chiaramente non metteremo un vetro trasparente alla porta del bagno mentre ci assicureremo che lo sia per quello che dà sulla veranda.
Minimale o elegante, trasparente o patinato il vetro continuerà ad arredare in modo singolare qualunque ambiente e riempirà la nostra casa (o il nostro ufficio) di luminosità e trasparenza!
L’acquisto di un divano richiede tempo e considerazione, dopo tutto è il punto focale non solo del soggiorno, ma dei momenti di socialità all’interno della casa. Per fare la scelta giusta bisogna prediligere uno stile che si adatti al resto dell’arredamento, una dimensione proporzionata allo spazio a disposizione, un colore che sia in linea con il proprio gusto personale e materiali confortevoli che durino nel tempo.
Per questo motivo, se ancora non sei riuscita a scegliere il divano per la tua casa non perdere le speranze, ma segui questi piccoli e semplici consigli.
Nei negozi di arredamento, ma anche sul web puoi trovare la soluzione che fa per te. Sono, infatti, tanti i modelli di divano disponibili online e che si possono acquistare a prezzi più che vantaggiosi. Ma come destreggiarsi tra le varie offerte?
Come scegliere il divano giusto
Il divano non è un semplice pezzo d’arredamento. È un elemento importante della stanza più grande della casa, il soggiorno, e gioca un ruolo centrale nella nostra vita domestica. È un dato di fatto che trascorriamo molte più ore sul divano che seduti al tavolo da pranzo. Sul divano ci rilassiamo con un buon libro o davanti la tv, conversiamo con la famiglia, gustiamo un aperitivo con gli amici e più o meno frequentemente ci capita di addormentarci. Scegliere il divano giusto per il nostro stile di vita è importante quanto scegliere una casa.
Potremmo quasi affermare che comprare un divano è quasi come trovare la casa giusta. La ricerca dell’elemento principale della zona conversazione può essere lunga e tediosa, richiedendo ore davanti a siti web per comparare le caratteristiche dei vari modelli. Prima di acquistare un divano, ci sono, infatti, una serie di fattori da considerare, che vanno dall’estetica alla praticità, vediamoli insieme.
Ecco i consigli da tenere a mente quando cerchi il divano dei tuoi sogni!
Tipologie di divano
La tipologia è una delle caratteristiche più importanti da prendere in considerazione, quando si sceglie un nuovo divano per la propria casa. Possiamo riassumere che i divani tendono a rientrare in cinque categorie di stili principali: Chesterfield, componibile, mid-century, moderno (o contemporaneo) e tradizionale (o classico).
Divano Chesterfield: quasi sempre realizzato in pelle, è un modello classico, elegante e senza tempo che si integra in qualunque contesto. Ha schienale e braccioli arrotolati, entrambi alla stessa altezza ed è caratterizzato dall’uso della tecnica “capitonné” ovvero da una superficie con effetto trapuntato, creata da profondi bottoni.
Divano componibile: una tipologia che richiede spesso ampi living, dove il centro dell’attenzione ricade su questo grande elemento d’arredo. Se posto al centro della stanza può fungere da elemento divisorio tra la zona relax-conversazione e la zona pranzo. Il divano componibile è una scelta versatile, comodo da spostare, sia durante le pulizie che in caso di trasloco. I singoli elementi, per garantirne la stabilità, sono fissati tra loro tramite ganci metallici, nascosti nella struttura. Le combinazioni sono pressoché infinite.
Divano mid-century: caratterizzato da linee pulite, una forma squadrata e affusolata, gambe angolari in legno e braccioli bassi o inesistenti, lo stile proviene o si ispira a quello di design degli anni ‘50. Rappresenta una scelta di carattere per chi ricerca un design senza tempo, con un look vintage.
Divani moderni: pur adattandosi alle mode del momento, hanno quasi sempre cuscini eretti divisi per sezione di seduta, così come i braccioli dritti che sono della stessa profondità del divano. Hanno piedi in metallo oppure nascosti e braccioli che possono essere anche molto evidenti. La loro peculiarità è che si adattano bene a qualsiasi stanza e si inseriscono alla perfezione in ambienti contemporanei, ma anche classici.
Divani tradizionali: disponibili in varie forme e dimensioni, tendono a presentare forme arrotondate, braccioli più bassi dello schienale, piedi in legno. Si ispirano allo stile british e ai classici interni inglesi, come il celebre “Howard”. Sono i divani più selezionati per le case d’epoca e per lo stile classico o vintage.
Come orientarsi in questo mare magnum? Una volta analizzate tutte le tipologie, sicuramente, un metodo per ridurre la quantità di modelli tra cui scegliere è capire effettivamente lo stile di arredamento della tua casa e quanto spazio vuoi dedicare al divano all’interno del tuo soggiorno. Quindi prendere le misure è un buon punto di partenza. Per i colori, se non sei un’esperta del settore, ti consigliamo di evitare colori molto accesi che potrebbero non superare la prova del tempo. Preferisci tonalità neutre sicure, che si adattano a qualsiasi ambiente, stile, trasloco e cambiamento.
Quale tessuto scegliere per il divano
Il tessuto che sceglierai per il tuo divano è importante per garantire la durata nel tempo, ma deve anche adattarsi al tuo stile di vita. La tua è una famiglia numerosa? In casa ci sono bambini, adolescenti o amici a quattro zampe? Per le tue necessità è meglio un divano morbido, comodo e informale oppure un elemento con una funzione di rappresentanza che catturi l’attenzione, ma che viene utilizzato di rado e con molta cura? Quando si hanno bambini o animali domestici, la performance del tessuto è una scelta obbligata e va ricercato un adeguato standard qualitativo, che permetta una certa resistenza e praticità.
Per evitare spiacevoli sorprese, è sempre utile, in fase di acquisto, leggere le norme di lavaggio ed accertarsi quindi se il rivestimento è sfoderabile, se può essere lavato in casa oppure solo in lavanderia.
In generale, le opzioni di tessuti per il divano possono essere le seguenti:
Tessuto artificiale: le stoffe artificiali e sintetiche sono materiali di rivestimento resistenti e adatti ad un utilizzo costante e in genere richiedono poca manutenzione. Sono tante le composizioni di tessuto che si possono trovare sul mercato: poliestere, acrilico, microfibra, Alcantara, ciniglia, similpelle. Tra le varianti si può avere anche un trattamento antimacchia. Non tutti i tessuti artificiali sono uguali: prestare attenzione alla categoria, per assicurarsi un divano con un tessuto adatto alle proprie esigenze.
Cotone, lana o misto lana: sono tessuti abbastanza resistenti, ma difficili da curare. Come tutti i tessuti naturali, è più complicato pulirli rispetto ai tessuti composti da fibre sintetiche.
Lino: la tappezzeria in lino è una scelta estetica di classe. I lini moderni sottoposti a molti lavaggi e di conseguenza ammorbiditi per evitare pieghe costanti, si prestano anche ad una manutenzione meno frequente e ad un look più informale. Tuttavia, non è un tessuto per tutti.
Pelle: difficile da macchiare, è però più semplice da graffiare. Bisogna fare attenzione al tipo, in quanto alcuni pellami più delicati sono molto suscettibili ai graffi. In più, non è la scelta migliore in fatto di comfort, soprattutto nella stagione estiva.
Velluto: è sinonimo di lusso e può essere composto da una varietà di materiali, tra cui la seta, che è liscia, lucida e delicata, e i sintetici, come il poliestere o il rayon, che sono molto resistenti e più accessibili.
L’imbottitura del divano
L’imbottitura di un divano è spesso trascurata a favore della forma e della dimensione, ma è il vero elemento che fa la differenza quando si tratta di sedersi sopra per passare una serata in relax in compagnia di amici o della tua serie TV preferita. Ricorda che quello che c’è all’interno di un divano è importante quanto quello che viene utilizzato all’esterno.
L’imbottitura è quella che determina la comodità del divano. L’ossatura portante è realizzata in legno e poi viene accessoriata con il sistema di molleggio e infine con l’imbottitura, costituita dai cuscini della seduta e dello schienale.
Le tre principali imbottiture per divani sono:
Poliuretano espanso: un materiale elastico, spugnoso ed ecologico, è l’imbottitura più comune dei divani e fornisce un supporto solido, sostenuto e un aspetto strutturato. I divani in poliuretano espanso mantengono la loro forma nel tempo, anche con un uso costante e richiedono pochissima manutenzione. In questo caso occorre prestare attenzione all’indice: una schiuma a densità più elevata manterrà meglio la sua forma originale, in quanto sarà maggiore la sua resistenza alla compressione. In generale, questo materiale perde circa il 15% della sua durezza nei primi sei mesi di utilizzo e per la seduta una buona densità va da 30 a 40.
Fibra: la fibra di poliestere in fiocco conferisce molta morbidezza al divano, lasciando la sensazione di essere avvolti da un abbraccio. Viene realizzata con fili cavi di poliestere artificiali riempiti d’aria che comprimono ed espellono l’aria durante la seduta. In questo modo la fibra dà una sensazione morbida e un aspetto paffuto. Solitamente il poliuretano espanso viene rivestito in fibre per offrire la giusta consistenza, ovvero una morbidezza contenuta adatta a sostenere il peso corporeo.
Piuma: conferisce la tipica sensazione di sprofondamento quando ci si siede sopra. Come la fibra, le piume forniscono un aspetto più morbido e meno strutturato del poliuretano espanso. Tuttavia, quella sensazione di comfort richiede sforzo costante, ovvero i cuscini hanno bisogno di essere regolarmente rimpolpati e girati per mantenere il loro aspetto arrotondato. Le piume da sole possono raggrupparsi, quindi la piuma è spesso mescolata con ovatta sintetica. La vera comodità è data dall’equilibrio tra morbidezza e resistenza al peso, ecco perché non è raro trovare divani con imbottiture miste: l’anima in poliuretano espanso, gli altri due strati in piuma d’oca.
In conclusione, scegliere il divano giusto per il proprio soggiorno può risultare difficile, tuttavia con questi semplici consigli puoi riuscire a identificare nel dettaglio quello che fa al tuo caso.
Una casa al mare non troppo distante dalle più belle spiagge è la soluzione ideale per trascorrere le proprie vacanze estive e, perché no, anche qualche weekend durante l’anno, in famiglia o in compagnia di amici. Ma quando l’appartamento è un monolocale, come arredare il poco spazio disponibile? Come inserire in un ambiente piccolo quegli arredi spesso ingombranti ma indispensabili? Ecco alcune soluzioni che fanno al caso tuo!
Il letto, per sé o per i propri ospiti, è la prima cosa che viene in mente nel momento in cui si pensa ad arredare un’abitazione. Se durante il giorno, tra una nuotata e il tempo passato ad abbronzarsi, si fa di tutto pur di stare all’aria aperta, trovare un posto comodo dove potersi riposare la notte è fondamentale.
Letti a castello con meccanismo a ribalta
Un letto a castello richiudibile in un armadio con il minimo sforzo non si era mai sentito! Ecco allora come una soluzione del genere può rappresentare la chiave di volta quando si vogliono trovare due posti extra per parenti o amici. E quando non viene utilizzato, come per magia reti e materassi vengono richiusi in un guardaroba e tutto viene lasciato in perfetto ordine.
Vogliamo ospitare un amico in casa per qualche giorno? Niente di cui preoccuparsi! Con un comodo letto singolo a paggetto si riesce a risolvere il problema in men che non si dica. La più pratica delle soluzioni che nel momento in cui non viene utilizzata si può infilare in qualsiasi angolo della casa, anche in spazi piccoli come una cameretta o un locale di sgombero.
Un comodo letto matrimoniale invece, è il compromesso perfetto per non sacrificare il comfort con la praticità. Vogliamo aggiungere un letto in salotto e all’occorrenza chiuderlo per guadagnare spazio? Nonostante si tratti di un elemento ingombrante si può fare. Come? Scegliendo una soluzione elegante come quella offerta da un pratico letto che si nasconde in un armadio moderno.
Ora chiudiamo per qualche secondo gli occhi e immaginiamoci la nostra piccola casa, con un mini angolo cottura e lo spazio in salotto da sfruttare al massimo. Dove mettere il tavolo da pranzo e dove posizionare un pratico asse da stiro quando lo spazio a disposizione scarseggia? Nessun puzzle da incastrare se il rimedio è un piccolo e sottile mobile da soggiorno da fissare alla parete.
Consolle trasformabili in tavolo da pranzo
Siamo onesti, per un pranzo veloce e leggero non abbiamo di certo bisogno dello spazio necessario per il cenone di Natale con tutti i parenti. Ed ecco allora che una consolle da cui è possibile estrarre un tavolo da pranzo è perfetta da usare all’occorrenza.
Per una casa vacanze, non c’è niente di meglio che un pratico mobile da stiro salvaspazio a parete con asse a scomparsa incorporato nella struttura per stirare qualche t-shirt e un paio di pantaloncini. Se poi in aggiunta c’è anche una comoda superficie dove poter riporre la biancheria in modo ordinato … cosa serve in più?
Per completare l’ingresso, un elegante mobile multifunzione con un appendiabiti per riporre le giacche e una pratica scarpiera dove riporre scarpe e ciabatte è un must da inserire in un appartamento piccolo, ma che non lascia nulla al caso.
Per condividere la casa con gli altri membri della famiglia invece, una comoda scarpiera dove poter riporre le scarpe e le ciabatte di tutti è un’ottima soluzione per tenere tutto in perfetto ordine, sempre occupando pochissimo spazio.
Abbiamo visto che non è impossibile trovare una soluzione per fare in modo che nella tua piccola casa al mare non manchi nulla. A questo punto non resta altro che iniziare a giocare con i colori per abbinare gli arredi alle tonalità dei fantastici paesaggi che circondano la zona.
Non hai trovato la soluzione che fa per te? Contattaci!
Per dare un tocco sofisticato alla propria casa l’ideale è puntare tutto su uno stile d’arredamento di un certo tipo, raffinato ed elegante, come quello veneziano. Il motivo è presto detto: gli elementi dorati e quelli floreali hanno un design sontuoso, i dettagli sono minuziosi e i materiali sono ricercatissimi. Il legno con il quale sono realizzati mobili e complementi d’arredo, gli specchi, gli stucchi e i lampadari: ogni cosa contribuisce a dare alla casa un’allure importante, preziosa e altisonante. Ma quali sono nello specifico le caratteristiche dello stile veneziano e in che modo si può arredare un salotto secondo i diktat della Serenissima? Vediamolo insieme in questo approfondimento.
Foglie d’oro, conchiglie e cavalli marini: la natura è protagonista
L’arredamento veneziano è caratterizzato da motivi e intarsi particolari: tritoni e cavalli marini, conchiglie e dettagli legati al mondo dell’acqua ma anche foglie d’oro, fiori e riccioli ovvero elementi legati al mondo della natura e della terra. Questo stile così speciale deve tutto alla storia della città di Venezia, carica di per sé di mistero e di un fascino senza tempo, e in particolare al periodo rinascimentale. Nell’epoca d’oro della Serenissima i mobili e il gusto per l’arredamento, di richiamo prettamente barocco, hanno subito un’importante evoluzione. Gli artigiani erano infatti letteralmente in fibrillazione e producevano accessori sempre più ricercati.
Nel XVIII secolo la città è stata un assoluto crocevia della cultura italiana, cosa che ha favorito lo sviluppo dello stile veneziano il quale era direttamente ispirato dalle architetture dei palazzi e dai fantasmagorici colori, intensi e fastosi, ammirati in ogni parte del mondo. Era soprattutto ai ricchi borghesi che erano destinati i prodotti realizzati con curve e intagli floreali, oggetti dalle forme dolci e arrotondate che venivano posizionate nelle abitazioni ed esposte come piccole grandi opere d’arte.
Stucco veneziano, lampadari in vetro e mobili in legno pregiato
Oggi come allora è soprattutto il salotto a risultare vetrina d’eccezione per un arredamento in stile veneziano. Per prima cosa sarà necessario scegliere un mobile di pregio attorno al quale far ruotare il resto dei complementi. Legno color noce oppure il laccato panna classico sapranno raccontare al meglio la personalità di chi in quella casa vive ogni giorno. Attenzione alle proporzioni e alla gestione degli spazi disponibili, soprattutto valutate l’inserimento di un bello specchio che vi aiuterà a giocare con la percezione dei volumi oltre a raddoppiare l’illuminazione.
Per quanto riguarda le pareti potreste optare per un intramontabile stucco veneziano, che si caratterizza per un’estrema lucidità dovuta alla polvere di marmo che è presente nei suoi componenti. Il risultato è un sofisticato effetto a specchio, che contribuisce ad alzare ancor di più l’asticella della luminosità dell’intero ambiente. Un lampadario in vetro di Murano completerà il quadro, sempre nel nome di una certa omogeneità di fondo. Riccioli cristallini e fiori colorati dovranno essere comunque essere messi in dialogo con il resto dell’arredamento. Oltre allo stucco veneziano, altra valida opzione per rendere accogliente il salotto di casa è quella offerta dall’impiego di carta da parati di colore chiaro.
Divano barocco, libreria laccata e dettagli a contrasto
Protagonista di un salotto in stile veneziano sarà anche il divano, meglio se damascato oppure trapuntato in velluto di colore chiaro o pastello (bordi e poggiabraccia potranno essere finemente laccati in oro). Una libreria a tutta parete in color ocra oppure bianco panna – molto dipenderà dal resto dell’arredamento che avete scelto – farà bella mostra di sé e completerà il colpo d’occhio suscitando l’effetto wow e creando una totale armonia. In genere abitazioni arredate in modo così sfarzoso dovranno comunque essere protette con un sistema d’allarme ad hoc.
Altri accessori immancabili in un salotto arredato in stile veneziano sono poi lo scrittoio e le tende, che dovranno essere orlate in raffinato merletto per completare e definire l’atmosfera di sfarzo ed eleganza. Un salotto in stile moderno potrà anch’esso accogliere un elemento decorativo in stile veneziano, ad esempio un lampadario a sospensione in vetro oppure un mobile laccato, creando un contrasto sapiente e accattivante. Al tempo stesso, un divano sofisticato e ricamato potrebbe essere perfettamente accostato a una serie di mobili dalle linee minimal, sempre nel nome di una narrazione il più possibile personalizzata.
Siamo solo all’inizio dell’anno ma ci sentiamo di sbilanciarci con una previsione dei design best seller 2022. Tra i prodotti preferiti e più venduti ci sarà Betis, la cabina armadio a pali componibile che è molto di più di una cabina armadio realizzabile praticamente su misura.
Quando abbiamo studiato le potenzialità di questo sistema per noi è stato subito colpo di fulmine! Pochi elementi da abbinare a piacere, per creare composizioni personalizzate in ogni minimo dettaglio. Per camere da letto moderne, stanze di hotel di lusso, angoli toeletta per dedicarsi a beauty e hair style, angoli home office da usare saltuariamente, scaffalature ed espositori per boutique e negozi, ma anche librerie a pali a muro o divisorie con fissaggio pavimento-parete o pavimento-soffitto.
Dopo questo elenco di soluzioni arredative c’è ancora qualcuno che osa definirla in tre parole “cabina armadio componibile”?!
Cosa si può realizzare con il sistema componibile Betis:
cabina armadio aperta a montanti
cabina armadio per stanza guardaroba
cabina con mensolone / scrittoio
scaffale espositore per negozi e boutique
libreria a pali a muro
libreria a pali divisoria per centro stanza
Vediamo nel dettaglio di cosa è capace Betis. Lo facciamo con l’aiuto di foto ispirazione che propongono composizioni d’esempio super personalizzabili. È possibile modificare destinazione d’uso, posizionamento, tipo di fissaggio, dimensioni totali, finiture, attrezzatura, dettagli degli elementi. La massima componibilità è l’asso nella manica di Betis.
Cabina armadio aperta a montanti
Una cabina armadio completamente aperta, senza ante nè fianchi, sorretta da montanti in alluminio terra / parete che la tengono saldamente fissata al muro. Una cabina dall’anima industrial, con struttura minimalista e ridotta all’osso che può essere completata con tutta l’attrezzatura utile per l’organizzazione del guardaroba. Ripiani, tubi appendiabiti, contenitori a giorno aperti, cassettiere con cassetti.
Idea 1: cabina a montanti, aperta, lunga
Focus on: cassettiera/>Quella che si presenta come una cassettiera a 6 cassetti per biancheria o piccoli accessori in realtà è un contenitore a giorno con ripiano divisorio in tinta e cassettini rivestiti in cuoio. Dettagli di stile: cuciture sartoriali a vista, impugnatura verticale centrale che fa da maniglia, box con divisori interni.
Idea 2: cabina a montanti, aperta, alta e stretta
Focus on: contenitori/>Da una parte contenitori sovrapposti, vuoti, senza ripiani e senza antine; da usare per riporre vestiti piegati, borsette e piccoli accessori, rigorosamente a vista. Dall’altra contenitori con anta a ribalta e divisorio verticale interno; per piccoli oggetti preziosi e delicati da conservare al riparo.
Stanza guardaroba: cabina armadio su tre lati
Chi ha la possibilità di dedicare un’intera stanza della casa a vestiti, scarpe e accessori non può che rimanere ammaliato da una soluzione guardaroba completa che si sviluppa su tre (o quattro) pareti. Il bello è proprio la possibilità di avere tutto a vista e sempre accessibile. Un’armadiatura che non deve fare i conti con soluzioni al centimetro ma che può puntare sull’estetica, oltre che sulla praticità.
La cabina Betis proposta in foto si presenta come una cabina armadio a pali con fissaggio terra / soffitto, con ripiani, tubi appendiabiti, contenitori chiusi e aperti. Al centro della stanza trionfa una cassettiera ad isola con cassetti per la biancheria e ripiani per oggetti preziosi e complementi decor.
Focus on: utilizzo dell’attrezzatura/>Ripiani, contenitori a giorno e contenitori con anta possono essere utilizzati per gli scopi più disparati. Armadio per vestiti, vano per accessori legati all’outfit, ripiano per scatole multiuso, ma anche appoggio per lampade da tavolo di design, vasi decorativi, fiori profumati e pampas, la pianta tanto di moda in questo periodo.
Cabina armadio con mensole / scrittoio per contract
Gli enormi potenziali del sistema componibile Betis approdano anche in spazi contract, hotel di lusso e camere di alberghi stellati. Nella soluzione proposta in foto la zona appenderia può essere utilizzata sia per svuotare la valigia e appendere abiti, tailleur e completi sia per gli accappatoi. Ripiani e cassetti vari possono contenere sia vestiti sia asciugamani puliti e coperte extra. La struttura a montanti può essere accessoriata anche con un piano scrittoio con vassoio con bottiglia d’acqua e bicchiere, lampada e telefono per contattare la reception. Questo mensolone può trasformarsi all’occasione in angolo toeletta per dedicarsi a trucco e parrucco, specie se completo di specchio da tavolo o specchio trittico.
Insomma, Betis ha l’approvazione anche di designer e studi di progettazione specializzati nell’arredamento di spazi contract.
Scaffale espositore per negozi e boutique
La versatilità del sistema componibile a montanti rende Betis un arredo polivalente e multifunzione, tanto che è perfetto anche in negozi e boutique. Qui fa leva sulla sua semplicità progettuale mostrando una struttura ridotta al minimo ma assolutamente adeguata al contesto. Montanti, ripiani e – quando necessario – tubi appendiabiti: due / tre elementi sufficienti per arredare le pareti e offrire la giusta esposizione ad abiti, borsette e accessori alla moda.
Fino ad ora abbiamo visto il potenziale di Betis in versione cabina armadio ma lo stesso principio costruttivo può essere impiegato per la progettazione di librerie, anch’esse componibili – su misura – super personalizzabili.
L’aspetto è il medesimo: pali montanti in alluminio con fissaggio pavimento/parete o pavimento/soffitto che fanno da struttura e sostegno a ripiani, contenitori aperti e chiusi, cassetti. Quello che cambia è la destinazione d’uso e gli accessori e le decorazioni impiegate.
Libreria a pali componibile
Design minimal che strizza l’occhio all’industrial style e colori neutri che tendono al grigio per Betis in versione libreria elegante e formale, per studio dirigenziale.
Stesso principio costruttivo ma differenti elementi e differente disposizione per quest’altra proposta. Qui Betis si presenta come libreria lunga ad uso parete attrezzata, per zone giorno ampie, con divanetti moderni.
Libreria divisoria a soffitto
Last but nost least: Betis in versione libreria divisoria bifacciale con fissaggio terra / soffitto. Un modo elegante e funzionale per separare due ambienti, in genere due spazi della zona giorno come soggiorno e salotto, zona pranzo o zona relax. Betis si sostituisce ad una parete in muratura o in cartongesso laddove non ci sono i centimetri necessari per innalzare un muro o nel caso in cui si preferisce una soluzione che permette il passaggio di luce e aria e che mette in comunicazione due zone.
Cambia l’ambiente ma rimane valido quanto detto fin’ora: componibilità, realizzazione su misura, attrezzatura e disposizione a scelta.
Si fa tutto online, direttamente dal configuratore presente in scheda prodotto (per praticità abbiamo realizzato una scheda dedicata alla versione libreria e una a quella cabina armadio). Dal configuratore si possono scegliere tutti i dettagli. La variazione di costo è immediatamente visualizzabile al di sotto del configuratore. Una volta aggiunto il prodotto configurato al carrello si vedrà il prezzo definitivo che comprende eventuali spese di spedizione e sconti extra. Al momento dell’ordine è possibile inviarci un disegno della composizione così che i nostri arredatori possono verificare il progetto.
Preferisci ricevere un preventivo? Contattaci e spiegaci le tue esigenze e i tuoi gusti. Insieme realizzeremo il tuo progetto personalizzato.
A quale stile d’arredo appartengo? Come faccio a riconoscere il mio? Queste sono le classiche domande che assillano le persone che non hanno le idee chiare sull’arredo della propria casa. Trovare il proprio stile di arredo non è né facile e né scontato, bisogna tenere in considerazione tanti fattori e soprattutto il proprio gusto personale. In questo articolo ti racconto quali sono gli stili di arredo più diffusi negli ultimi tempi e, attraverso un test, ti aiuto a trovare quale tra questi si avvicina di più ai tuoi gusti.
Devo per forza appartenere ad uno stile di arredo tra quelli conosciuti?
Gli stili di arredo sono quasi infiniti, questo perché, esistono tante contaminazioni tra stili che ne definiscono sempre dei nuovi. Conoscere l’origine del proprio stile è molto difficile, proprio perché il tuo potrebbe essere una mescolanza di 2 o anche 3 stili. È per questo motivo che su questo blog e sul mio libro “Uno spettacolo di casa” non parlo mai di stili di arredo, perché credo fermamente che ognuno, facendo ricerca, debba trovare il suo, unico e personale. Molto probabilmente ci si può avvicinare ad uno o più stili esistenti, e va benissimo, ma preferisco che tu non ti accanisca troppo a copiarne uno in particolare, proprio perché vorrei che tu non perda la tua unicità e personalità.
La casa deve esprimere la personalità di chi la abita senza essere troppo influenzati da ciò che ci dicono gli altri e dalle tendenze. Seguendo una logica sbagliata, state certi che vi stancherete presto dell’arredamento scelto e soprattutto non lo sentirete mai vostro.
In questo articolo che ho scritto qualche tempo fa ti spiego come iniziare a trovare il tuo stile di arredo in autonomia e, attraverso il test che troverai in fondo a questo articolo, scoprire a quali tra i 6 stili più diffusi negli ultimi tempi ti senti tra le tue corde.
Gli stili e le tendenze sono in continua evoluzione, ogni stagione nascono nuovi stili che sono la mescolanza di più stili oppure lievi sfaccettature che ne determinano un nuovo nome. Ma penso sia utile, come aiuto per definire il proprio, conoscere l’esistenza di almeno quelli più in voga in questi ultimi tempi.
Il mio obiettivo di oggi infatti è quello di illustrarti quali sono i 6 stili di arredo più diffusi, quelli che potrebbero piacere alle giovani coppie che stanno cercando casa o a quelle famiglie che desiderano dare nuova vita agli spazi di casa. Ne ho selezionati 6, anche se sarebbero qualcuno di più, ma siccome non volevo disorientarti troppo, ho scelto di fare una buona selezione e mostrarti quelli che ho ritenuto più significativi.
Prima di iniziare vorrei fare una piccola premessa, ovvero vorrei farti a ragionare sul significato di stile di arredo e quali accorgimenti adottare per riconoscerlo.
Che cos’è uno stile di arredo?
È un insieme di caratteristiche visive che determinano un tratto distintivo. Ogni stile ha elementi caratteristici ben riconoscibili, possono essere forme, materiali, finiture ricorrenti che determinano l’appartenenza a quel determinato stile.
Saper vedere e riconoscere quei tratti distintivi ci permette di identificare o meno uno stile di arredo. Per ognuno dei 6 stili di arredo che tra poco ti vado ad illustrare, ti presento in modo schematico quali sono gli elementi caratteristici, in modo da facilitarti a riconoscerli e a capire se quello stile fa per te.
Posso vivere senza uno stile di arredo?
Forse il tuo stile non ha le stesse identiche caratteristiche di quelli conosciuti, forse il tuo stile non ha un nome, ma ti posso assicurare che esiste. Ti basta solo capire cosa ti piace, quali sono i materiali, colori ti fanno stare bene. In altre parole devi scovare il tuo tratto distintivo, quegli elementi caratteristici che faranno da filo conduttore per il progetto di arredo della tua casa.
È arrivato il momento di presentarti i 6 stili di arredo più di tendenza e, in fondo a questo articolo, puoi fare un semplice test per trovare e scoprire se il tuo stile di arredo assomiglia o è in sintonia con quelli presentati.
#1 STILE SCANDINAVO
Descrizione:
Lo stile scandinavo, o stile nordico, nasce negli anni ‘20 in Danimarca, Svezia, Norvegia e Islanda.
Il design scandinavo è più che altro un modo di vivere, di assaporare la quotidianità e creare un forte legame con la natura, col benessere e il piacere di vivere.
Nonostante le temperature siano fredde e rigide gli ambienti scandinavi riescono ad essere molto caldi e accoglienti, perché utilizzano i materiali naturali e il colore in modo armonico e piacevole.
Elementi caratteristici:
MOOD | Ambienti chiari per catturare e diffondere la luce naturale il più possibile all’interno degli spazi abitativi
ARREDI| Arredi funzionali dalle linee semplici e pulite
MATERIALI | Legni naturali dalle tonalità chiare e luminose tipiche delle foreste del Nord, come il rovere, la betulla o il noce, possibilmente trattati al naturale per esaltarne la texture e la matericità
COLORI | Palette colori dai toni chiari, neutri con un eventuale accento di colore per dare un tocco di carattere agli ambienti
DECORAZIONI | Accessori morbidi e accoglienti che scaldano l’ambiente e che creano un piacevole contrasto con la rigidità delle forme degli arredi, come tappeti morbidi, plaid, cuscini e candele per un richiamo allo spirito della slow life
PLUS | Piante verdi per creare un forte contatto con la natura
#2 STILE BOHO CHIC
Descrizione:
È l’insieme dei 2 termini boho (abbreviazione di bohemien) e chic (sinonimo di raffinatezza ed eleganza).
Lo stile bohemien nasce dal Far West, dal movimento hippy e dallo stile etnico: colori sgargianti, elementi materici, tappeti, tessuti lavorati e tante piante verdi.
Lo stile boho non è nient’altro che l’insieme di tutti questi elementi, ma alleggeriti, cioè mescolati, ad uno stile più sobrio come quello scandinavo. La mescolanza degli elementi caratteristici di questi 2 stili, bohemien e scandinavo, danno vita ad uno stile più originale e contemporaneo.
Elementi caratteristici:
MOOD | Ambienti chiari e accoglienti, la matericità dei tessuti fanno venire voglia di sole, mare e relax
ARREDI | Arredi dallo stile scandinavo e sedute dalle forme morbide e comode
MATERIALI | Materiali naturali lavorati, come legno, rattan, vimini, paglia di vienna, macramè
COLORI | Prevalenza di colori chiari con eventuali accenti di colori scuri e neutri (nero, marrone e terracotta)
DECORAZIONI | Pattern geometrici come rombi, triangoli, linee, pois. Piante, tante piante
PLUS | Tappeti e cuscini decorativi con frange e pon pon
#3 STILE NEW CLASSIC
Descrizione:
Un incontro tra lo stile neoclassico e quello contemporaneo, ovvero più minimal. Immagina di essere a Parigi in un appartamento dai soffitti alti, con cornici, boiserie, finestre ad arco, porte modanate con doppia anta e camini antichi. Un contesto elegante e tradizionale, ma arredato con elementi di arredo dalle linee semplici, pulite e dai colori sobri. Un mix di forme e di stili che creano un mood di raffinatezza e contemporaneità. Questo stile viene nominato anche stile classico contemporaneo.
Elementi caratteristici:
MOOD | Un mix tra lo stile classico e quello contemporaneo. Un perfetto connubio per svecchiare un ambiente dallo stile classico
ARREDI | Arredi dalle linee moderne, semplici e pulite
MATERIALI | Materiali pregiati comelegni duri, marmi, laccature lucide o semilucide, specchi, metalli lucidi o satinati, velluti scuri
DECORAZIONI | Pochi oggetti ma pregiati come quadri, opere d’arte e icone del design
PLUS | Decorazioni neoclassiche come cornici e boiserie, facilmente riproducibili anche in un’abitazione di nuova costruzione
#4 STILE FARMHOUSE
Descrizione:
Lo stile farmhouse nasce nel nord America negli anni 2000, uno stile moderno che ricorda elementi del passato creando così una sua auteniticità. Una sorta di stile country americano, ma più raffinato, con accenni di elementi industrial. Lo stile farmhouse è caratterizzato dall’architettura dell’edificio stesso, una casa di campagna americana con soffitti alti e travi a vista e da un mix di elementi rustici (legno di recupero e oggetti d’antiquariato) con la sobrietà di componenti più contemporanee (colori neutri, forme pìù pulite, spazi ariosi ed open space).
Hai presente il programma televisivo “Casa su misura” di Chip e Joanna su Home & Garden TV (canale 56)? Lo stile farmhouse è esattamente lo stile delle case mostrate in quel programma
Elementi caratteristici:
MOOD | Open space con un’accogliente zona salotto e una grande cucina con isola
ARREDI | Arredi di recupero e ben restaurati (no effetto usurato come lo stile Shabby chic). Sono presenti alcuni elementi sia vintage che industrial, come poltroncine, lampade e sgabelli
MATERIALI | Materiali naturali come legno, pietra e marmo
COLORI | Colori neutri chiari (bianco, grigio e marrone) abbinati ad accenti di colore nero
DECORAZIONI | Tessuti naturali dalle tinte unite e pattern grafici. Porcellane bianche a vista, lanterne e decorazioni a parete con scritte o lettere
PLUS | Un mix di forme, stili e colori che non arrivano mai a stancare, proprio per questo motivo che viene nominato anche stile senza tempo
#5 STILE INDUSTRIAL
Descrizione:
Lo stile industrial nasce negli anni ‘50 quando i magazzini, uffici e industrie delle grandi metropoli vennero trasformati in abitazioni di lusso caratterizzati da grandi spazi aperti e dai soffitti alti, a volte con soppalco e comunemente conosciuti come loft open space. Un ritorno all’essenzialità per rispondere alle esigenze odierne: arredi compatti, resistenti e durevoli nel tempo. Arredi che si ispirano al mondo delle fabbriche e degli atelier degli artigiani del passato.
Elementi caratteristici:
MOOD | Elementi architettonici a vista come pilastri in acciaio, muri in mattoni, tubazioni e impianti che ricordano le vecchie industrie
ARREDI | Arredo sia contemporaneo, dalle forme squadrate e semplici, che vintage, per dare un tocco di calore al contesto freddo e rigido dato dagli elementi industrial
MATERIALI | Legno, ferro e acciaio verniciato, ramato, cromato, anticato, con saldature a vista e irregolarità di superficie. Pavimenti continuiin cemento, resina o legno
COLORI | Colori desaturati (grigi, neri, marroni) e cupi
DECORAZIONI | Quadri e accessori dai colori spenti, ma con qualche tocco di brio qua e là con punte di tonalità sgargianti
PLUS | L’open space dal soffitto alto dà un senso di libertà di composizione e di fruibilità dello spazio
#6 STILE MINIMAL ECLETTICO
Descrizione:
Lo stile minimal nato negli anni ‘60 ha come obiettivo quello di far risaltare i pochi elementi essenziali e strettamente necessari in un’abitazione. “Less is more” celebre affermazione del magnifico architetto Ludwig Mies van der Rohe, significa “meno è meglio”, ovvero pochi elementi essenziali acquisiscono pregio perché valorizzati dallo spazio vuoto che li circonda. Ridurre all’essenziale significa togliere tutto il superfluo, finché rimane solo lo stretto necessario. Questa è una delle opere più famose dell’architetto in cui esprime al massimo questo concetto: Padiglione tedesco a Barcellona, 1929
Nella sua sfumatura eclettica lo stile minimal acquisisce quel tocco di carattere in più che contraddistingue un interno, rendendolo unico e di grande pregio. Uno stile che si contraddistingue dai pochi elementi ma di grande effetto, il proprietario di un’abitazione con questo stile, ha le idee molto chiare e non passa sicuramente inosservato.
Elementi caratteristici:
MOOD | Essenzialità nelle forme e nella quantità degli arredi. Pochi elementi ma importanti, sia nella dimensione che nel pregio dei materiali
ARREDI | Arredi su misura dalle linee pulite, funzionali e pratici. Arredi e complementi eccentrici, dalle forme estremamente geometriche e dai colori molto decisi e sapientemente ben accostati, che vanno in contrasto con la sobrietà delle linee e forme del contesto
MATERIALI | Materiali pregiati e monolitici (ad esempio un’isola cucina rivestita con un’unica lastra di marmo). Pavimento continuo o con fughe molto sottili e poco visibili
COLORI | Palette colori caratteristiche con un paio di colori sgargianti e un paio di neutri che fungono da stacco cromatico
DECORAZIONI | Assenza quasi completa di decorazioni, ma che, se presenti, lo fanno in modo audace e deciso
PLUS | Contrasti ben studiati di forme, di colori, di pattern e di finiture
Hai appena letto gli elementi caratteristici dei 6 stili più diffusi negli ultimi tempi. Ora quando navighi su Pinterest o su Instagram dovrebbe essere molto più semplice riconoscerli.
È arrivato il momento di fare il test per trovare quale tra questi stili di arredo si avvicina al tuo gusto personale
Vuoi sapere se uno di questi 6 stili assomiglia o appartiene proprio al tuo? Allora fai subito il test che ho preparato per te per aiutarti a trovare quale tra questi stili di arredo fa al caso tuo.
Dimmi cosa ti piace e ti dirò a quale stile appartieni
GRAZIE
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Potrebbe capitare che la email finisca in spam, quindi cercami nella cartella spam (controlla anche nella cartella promozioni se utilizzi Gmail)
Ora sono troppo curiosa di sapere quale risultato ti è uscito! Appena terminato il test torna qui e scrivi il tuo stile qui sotto nei commenti.
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Parliamo di biophilic design: in questa tipologia di progettazione, entra in gioco non solo l’aspetto architettonico, ma anche l’aspetto ambientale, biologico, ed evolutivo dell’uomo.
Tra la fine del 1800 e il primo decennio del 1900 comparve in Francia l’Art Nouveau, un movimento artistico che influenzò tutte le forme d’arte, dall’architettura, alla pittura, a quelle decorative.
L’art nouveau si basava principalmente sull’idea di tornare a favorire l’artigianato, il ritorno alla natura e a uno stile di vita più sano e “biofilico”, per combattere la recente esplosione dell’industrializzazione e della produzione in serie.
Dalla Francia, col tempo, l’Art Nouveau si diffuse in tutta Europa, prendendo in Germania il nome Jugendstil, in Austria Sezessionstil, in Italia Liberty, in Spagna Modernismo.
Uno dei fautori più importanti ed estremisti del modernismo catalano, fu sicuramente l’architetto Antoni Gaudi, che ricordiamo per le sue opere più famose di Barcellona come “Casa Battlò”, “Casa Milà” e l’incompiuta cattedrale della “Sagrada Familia”, che sono oggi patrimonio dell’UNESCO.
Prendendo spunto dallo stile neogotico, e arricchendolo di forme giocose e sontuose, Antoni Gaudi ci ha regalato opere uniche nel loro genere.
Il suo intento fu quello di distaccarsi dall’idea dell’architettura dalle forme lineari e geometriche che aveva preso piede fino a quel momento, per tornare a farsi guidare dalla “Natura maestra” e dalle sue forme uniche e differenti l’una dall’altra.
Biofilia e biophilic design
Non credo che sia un caso che oggi cominci a prendere piede il Biophilic design: esattamente come tra l’800 e il ‘900 l’uomo sentì il bisogno di tornare alla natura oggi, dopo gli ultimi decenni di iper-tecnologizzazione, l’avvento delle case domotiche e gli ultimi due anni di pandemia, probabilmente il bisogno è tornato ad essere lo stesso.
Il Biophilic design prende il nome dalla parola biofilia, introdotta nel 1964 dallo psicologo Erich Fromm; il termine viene dal greco bios=vita e filia=amore, e parla dell’innata propensione e interesse dell’essere umano nei confronti di tutto ciò che è natura.
Oggi le cose sono completamente diverse dagli inizi del ‘900: mentre l’art nouveau si proponeva come stile puramente decorativo, oggi ci sono studi scientifici che parlano dell’importanza del ritorno alla natura, non solo intesa come decorazione, ma anche come proposta di cura per il benessere psico-fisico dell’essere umano.
E’ dimostrato, ad esempio, che in un ospedale i pazienti ricoverati in stanze con affacci su un panorama naturale, riescano a guarire e a riabilitarsi più facilmente, rispetto a quelli che hanno stanze che affacciano su viste chiuse o poco stimolanti; o come passeggiare nella natura possa essere un supporto molto importante per riprendersi da un periodo di forte stress o da un evento traumatico.
I principi del biophilic design
Il Biophilic design si occupa prima di tutto di grandi architetture, dove forme, materiali, strutture e colori naturali diventano degli aspetti cruciali in fase di progettazione.
Credo però che il Biophilic design, si possa tradurre anche in “piccola scala”, per portare questo tipo di filosofia all’interno delle nostre case, dei luoghi di lavoro, e creare ambienti che favoriscano il relax e il recupero delle energie.
In questa tipologia di progettazione, entra in gioco non solo l’aspetto architettonico, ma anche l’aspetto ambientale, biologico, ed evolutivo dell’uomo.
Si parte analizzando l’ambiente esterno e le sue condizioni per andare poi a lavorare sull’ambiente interno. Le giuste condizioni di luce, di rumore, di odore, sono basi fondamentali per mantenere il benessere psico-fisico della persona che andrà ad abitare quello spazio: poca luce, ad esempio, può andare a inficiare sul naturale ritmo circadiano del corpo umano, creando pericolose conseguenze sulla salute mentale dell’individuo. Quando manca la luce naturale, dobbiamo ricrearla aumentando i punti luce, utilizzando lampadine che mimino la luce del sole, oppure utilizzando il giallo, colore del sole per eccellenza.
Per quanto riguarda le caratteristiche biologiche, l’uomo, seppur evoluto, risponde ancora alla sua parte più istintiva, cioè al cervello rettiliano. Sarebbe quindi ottimale adottare delle colorazioni naturali per quanto riguarda le grandi superfici, cioè pavimento, pareti e soffitto, preferendo un pavimento più scuro, pareti più chiare del pavimento e soffitto più chiaro delle pareti, per ricreare le condizioni di un paesaggio naturale.
Il biophilic design lavora certamente sugli ambienti e sulle case per migliorarne l’estetica, ma mettendo al centro l’essere umano e prendendo in considerazione le sue caratteristiche e i suoi bisogni.
Per saperne di più visita il sito www.sphomecoming.it e scrivimi nella sezione contatti per avere una consulenza.
Nel cuore di Parigi studio noa* ha progettato, per una giovane famiglia italiana, un raffinato appartamento dalle linee curve e dal profumo del legno dove sentirsi subito a casa.
Tra le mille sfaccettature con cui Parigi si è imposta nell’immaginario collettivo non si possono tralasciare i nobili hôtel particulier, eleganti palazzi familiari risalenti al XVIII secolo che sorgono in isolata fierezza nel tessuto urbano. È proprio uno di questi palazzi, l’hôtel Nicolai, lo scenario che ha accolto lo studio d’architettura ed interior design noa* al primo sopralluogo nella Ville Lumière. I progettisti sono stati chiamati per ristrutturare un appartamento occupante parte del secondo piano e della mansarda per farne la nuova casa di una giovane famiglia.
Seguendo la filosofia progettuale che da sempre caratterizza noa*, gli interior designer hanno fatto precedere alla fase di composizione una parte di ricerca e di intenso dialogo con la committenza, per far sì che l’appartamento raccontasse al meglio quella che è la loro storia. Il risultato è stata la delineazione di uno “spirito nomade” dei proprietari così come il richiamo durante le prime conversazioni ad un oggetto che, per chi si definisce cittadino del mondo, ha un forte significato simbolico: la conchiglia a spirale logaritmica del Nautilus. La conchiglia, che rappresenta figurativamente il comfort domestico, e le ispirazioni parigine hanno dato il via ad un progetto dal carattere raffinato e senza tempo, in cui le diverse funzioni dell’abitare succedono naturalmente l’una all’altra e dove la linea curva diventa la cifra stilistica dell’appartamento.
Nella scelta degli arredi così come nella progettazione su misura dei mobili in rovere noa* ha voluto portare l’eleganza del quartiere del Marais, dove si trova il palazzo, all’interno dell’appartamento. Il colore del marmo blu-grigio, i tessuti dei cuscini e delle tappezzerie, la scelta dei materiali e dei colori per pavimenti, soffitti e pareti sono tutti ispirati ai tetti di Parigi.
Il piano terra presenta un’entrata di servizio e una dedicata agli ospiti, da entrambe le prospettive spicca la divisione cromatica e di materiali del pavimento: la zona living è in parquet di rovere sbiancato posato a spina di pesce francese, mentre le aree distributive sono in terrazzo. Sembra quindi che una passerella attraversi il piano e crei così due isole: da una parte una nicchia con vista sulla Senna, dove leggere o chiacchierare, realizzata in rovere e arredata con cuscini in pelle nera. Dall’altra la zona cucina e soggiorno, dove lo sguardo si posa sull’elegante marmo grigio-blu, tipologia Bardiglio Imperiale, utilizzato per il rivestimento del camino e per il piano cucina. Il divano Chester e un’accogliente zona pranzo con panca completano l’arredamento.
Punto focale nella progettazione è stato il collegamento fra piano inferiore e superiore: una sinuosa scala dalla forma organica allunga visivamente la passerella in terrazzo. Alla sua sinistra la zona dei servizi (lavanderia, toilette, cabina armadio) è racchiusa da una parete ricurva che segue l’andamento della scala. Alla sua destra, sempre sul piano inferiore, si trovano due camere da letto ed un bagno.
La camera matrimoniale ospita una vasca freestanding ricavata da un unico blocco di marmo Botticino Fiorito. Anche i lavabi e i piani doccia sono fatti dello stesso materiale. Il piano superiore ospita una stanza multifunzionale attrezzata per l’home cinema e una camera per gli ospiti con servizi, entrambe illuminate da lucernari sul tetto.
Il risultato è un progetto dall’atmosfera serena, calma e accogliente. Un appartamento dalle linee curve e dal profumo del legno, dove sentirsi subito a casa.
A San Valentino LoveTheSign celebra la festa dedicata ai design lovers con una selezione speciale di idee regalo
Il giorno di San Valentino ritorna, puntuale ogni anno, per ricordarci l’importanza di celebrare l’amore in tutte le sue forme. Una ricorrenza perfetta per regalare o regalarsi un oggetto iconico, perché si sa: è il pensiero che conta, ma a volte è bello arricchire la propria casa di accessori che rispecchiano il nostro stile.
Lo sa bene LoveTheSign che alla giornata degli innamorati dedica una romantica selezione speciale di piccoli oggetti e complementi. Dai vasi a forma di cuore agli accessori per apparecchiare la tavola: quello della piattaforma di e-shop dedicata al design è un inno all’amore per il design e per tutto ciò che è bello.
LoveTheSign | La selezione di San Valentino dedicata a tutti i (design) lovers
Lampada da tavolo LOVE by SLIDE
Love è una lampada da tavolo a forma di cuore romantica e sognante, ideale per creare l’atmosfera perfetta nella propria casa o in qualsiasi tipo di contract. In colore rosso per una luce più calda o nella versione bianca più candida, Love fa innamorare al primo sguardo grazie al suo design fortemente evocativo, creato dal famoso designer Stefano Giovannoni. La forma semplice e il suo significato universalmente riconosciuto rendono Love un ideale complemento di arredo per tutti i gusti.
Vaso LOVE IN BLOOM GIANT by SELETTI
Love in Bloomè sintesi dell’amore che sboccia dal cuore: la particolarità del complemento d’arredo è la rappresentazione reale del muscolo cardiaco, non idealizzato nella classica forma. Ogni componente dell’organo è visibile, mentre le intercapedini dove dovrebbe passare il sangue sono state trasformate in vani per fiori. Un vaso romantico che trasmette ancora più emozione nella versione Giant. Il vaso è realizzato in porcellana, materiale raffinato e adatto a contenere l’acqua per piante e fiori.
Cucchiaio da gelato BIG LOVE by ALESSI
Disegnato da Myriam Miri e prodotto da Alessi nel 2002, il cucchiaio da gelato Big Love è a forma di cuore. Ideale per tutti gli innamorati che desiderano condividere un delizioso momento e assaporare il loro buon umore. La forma a cuore del cucchiaio è generata dall’unione di due cucchiai singoli, incrociati diagonalmente: è disegnato per rispondere alle caratteristiche tipologiche del cucchiaio da gelato, piatto e affondante, e permette di mangiare in due senza invadere uno la parte dell’altro.
Panchina AMORE by SLIDE
La panchina romantica Amore appartiene a un’insolita filosofia di lettering, ideata da Giò Colonna Romano:una parola diventa un elemento progettuale e si materializza, trasformandosi in un prodotto capace di comunicare un messaggio. Amore è in grado di donare un forte impatto visivo a ogni tipo di contract, come ristoranti, hotel e locali, oltre ad essere adatto per spazi domestici, per dare colore a un’ambientazione e renderla giocosa, tipica della collezione Slide. Amore è disponibile anche nella versione laccata.
Fermalibri Scritta Verboom Love by Siderio
Verboom e’ l’esplosione di parole che accompagna e riassume le nostre vite, quelle memorabili che ci fanno riassaporare i ricordi e raccontano chi siamo e verso dove andiamo. La parola LOVE serve per dare un tocco di originalita’ agli spazi della tua casa: puoi utilizzarla come fermalibri, oppure come uno splendido soprammobile da poggiare su mensole e librerie.
Sembra incredibile dirlo, ma si, anche noi abbiamo una cucina! Dopo aver affrontato un progetto di ristrutturazione completo, nulla sembrava cosi scontato. Le spese affrontate sono state tantissime, ma grazie ad una buona gestione del budget, siamo riusciti a far rientrare anche la cucina 🙂 … anche se stavamo quasi per dimenticarla.
Dopo tanti dubbi abbiamo optato per una cucina Ikea, per diversi motivi che vi sveleremo tra pochissimo.
La nostra primissima impressione dopo averla vista montata? PERFETTA!
Iniziamo la nostra recensione svelandovi qualche dettaglio in più.
Quello che devi sapere prima di progettare una cucina Ikea
Cucina Ikea Voxtorp bianca
Tempi di realizzazione di una cucina Ikea
Innanzitutto vi dobbiamo dire che la nostra scelta è nata principalmente da un fattore temporale, Ikea era l’unica azienda che ci avrebbe fornito la cucina in tempi davvero minimi. In una settimana dall’ordine abbiamo avuto la nostra cucina montata. Tutti gli altri marchi produttori di cucine ci hanno chiesto almeno 40 giorni. In questi giorni le aziende solitamente inviano un tecnico a casa per prendere le misure (in Ikea questo passaggio è facoltativo e a pagamento, stornato poi dal prezzo della cucina una volta acquistata) e progettano i mobili su misura. Mentre Ikea ha dei blocchi standard, di varie misure, che utilizza per poterli adattare a tutti gli spazi.
Come progettare una cucina Ikea
Ricordatevi di prendere appuntamento, prima di recarvi in negozio, per poter progettare (se non lo avete già fatto a casa) la vostra cucina. Dovrete avere con voi tutte le misure della stanza, comprese quelle degli scarichi. Un consulente vi aiuterà nella scelta di colori, accessori e giusta collocazione di ogni pezzo.
Questo è quello che succede nelle famiglie normali, nella nostra un povero consulente Ikea si è scontrato con la furia dell’architetto Andre. Già, perchè Ikea ha delle politiche ben precise, sia sul montaggio che sulle misure necessarie. Richiedono 5cm di spazio laterale da ogni muro. Se quello che volete è una cucina che calza a guanto in un incasso a muro, come nel nostro caso, allora Ikea non è quello che fa per voi. Poi se siete Andrea alla fine riuscirete ad averla vinta firmando uno scarico di responsabilità sull’accortezza delle misure 🙂
Cucina Ikea Voxtorp bianca
Come montare una cucina Ikea
Non sottovalutate il montaggio. Il prezzo per questo servizio aumenta proporzionalmente a quello della cucina. Ma non pensate di poter fare tutto da soli… impossibile! Chi lo fa di mestiere solitamente ci mette circa 6/7 ore (in base anche alle dimensioni della cucina), pensate a quanto tempo servirebbe a noi comuni mortali. Un escamotage per il prezzo però esiste: fate occhio al totale della cucina escludendo gli elettrodomestici che potete montare da soli, come forno e microonde (il frigo ve lo sconsigliamo, soprattutto se incassato). Se escludete dal prezzo del montaggio alcuni articoli, riuscirete a mantenere basso il costo della cucina, mantenendo comunque tutto nello stesso ordine.
In conclusione, chi monta la cucina Ikea? Fate fare ai bravi tecnici di Ikea 🙂 Riguardo a questo precisiamo che non sarà direttamente Ikea a montare, ma una ditta esterna incaricata da Ikea.
Come pagare una cucina Ikea
Questo è un bel pezzo forte. Ikea vi da la possibilità di finanziare la vostra cucina, fino a 30 mesi, a tasso zero. Quindi alla fine dei 30 mesi avrete pagato esattamente il prezzo che vi era stato proposto all’inizio. Durante la fase di finanziamento fate sempre riferimento al fatto che volete beneficiare di eventuali detrazioni statali attive, in questo modo Agos, che si occupa del finanziamento, inserirà le giuste diciture nei bonifici.
Cucina Ikea opinioni dopo un mese dall’utilizzo
Il nostro progetto cucina Ikea Voxtorp
Dopo alcuni consigli utili che può darvi solo chi ha già acquistato una cucina Ikea, ecco le nostre impressioni dopo averla utilizzata per un pò.
ESTETICA: magnifica, nulla da invidiare alle cucine più rinomate. Ci sono tutte le accortezze di cui si necessita in una cucina. MATERIALI: non vi aspettate un’anta in legno massello, ma neanche un pezzo di legno tamburato che bussa a vuoto quando lo si sbatte. Il piano in laminato assicura una grande resistenza e le varianti di scelta sono davvero tante, si possono fare dei bellissimi mix di colore e materiale. ELETTRODOMESTICI: ottimi. Ovviamente dipende un pò dal tipo che andrete a scegliere, ci sono di gamma bassa e di gamma medio alta. Noi abbiamo cercato di prenderli abbastanza buoni e omogenei tra di loro. Per la colonna forno abbiamo scelto ANRÄTTA, sia per il forno che per il microonde e finora sono stati impeccabili, sia per tecnologia che per estetica. Il frigo invece si chiama ISANDE, un total no frost, ottimo per dimensioni e funzionalità integrate. PREZZO: non è molto distante da quello di alcune cucine più rinomate. Se si progetta una cucina con tanti dettagli e di un certo design, il prezzo non è cosi basso, soprattutto sommando il montaggio. Quindi prima di andare diretti da Ikea vi diciamo di farvi un giro. Ricordatevi però che i tempi non sono gli stessi di Ikea e per noi questo è stato schiacciante nella decisione.
In generale ci sentiamo di poter consigliare una cucina Ikea se riuscirete a fare un bel progetto e sarete assistiti da un buon consulente che sa consigliarvi.