9 Settembre 2021 / / Dettagli Home Decor

Roguiltlessplastic 2021

Un’installazione Bar-Bistrot sostenibile per la mostra curata da Rossana Orlandi

Vudafieri-Saverino Partners ha progettato il RoBar per Roguiltlessplastic 2021 , la mostra promossa in occasione della Design Week da Rossana Orlandi nei chiostri del Museo della Scienza e della Tecnologia con l’obiettivo di sensibilizzare sul riuso e il riciclo dei materiali. In questo contesto infatti sono presenti i progetti e le iniziative più innovativi sul tema realizzati da nomi internazionali dell’architettura e del design industriale.

Il RoBar è un vero e proprio bar-bistrot sostenibile di circa 100 mq, gestito dagli chef stellati Alessandro Negrini e Fabio Pisani de Il Luogo di Aimo e Nadia.

Roguiltlessplastic 2021

Situato all’interno del chiostro Olona, ​​il RoBbar si compone di tre banconi realizzati con pannelli neri Finsa – Greenpanel MDF ultraleggero, dedicati rispettivamente al cibo, al bere e alla conservazione. Il design dei banconi esalta i tratti distintivi di questo materiale sostenibile mettendo in risalto la struttura alveolare interna con tagli a vista e un gioco di lesene verticali.

Roguiltlessplastic 2021

Otto archi realizzati con pannelli ondulati neri definiscono la zona bar-bistrot e su ciascuno di essi sono state selezionate frasi realizzate in policarbonato da gruppi ottici e stampate in 3D da Simone Maccagnan: Save the Waste, Waste is Value, Sustainability, Responsibility, Emotionability, Guiltless plastic.

Roguiltlessplastic 2021

I tavoli colorati, invece, sono stati realizzati da 3D Wall Panels Italia e The Good Plastic Company con pannelli di plastica riciclata. 

Fotografie di Paolo Valentini

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8 Settembre 2021 / / Dettagli Home Decor

lampade Parentesi di Flos Special Edition
© Alecio Ferrari

Per celebrare il cinquantesimo compleanno del suo best seller Parentesi, Flos reinterpreta questa icona del design italiano con due colori che ne celebrano gli autori: Achille Castiglioni e Pio Manzù.

Turchese e Signal Orange. Sono questi i colori che Flos ha scelto per la Special Edition di Parentesi che celebra il 50° compleanno del best seller disegnato da Pio Manzù e Achille Castiglioni e in produzione dal 1971.

Scegliere di lavorare sul colore può sembrare una decisione molto “alla moda”, in linea con la tendenza a decorare prodotti e interior con tonalità vintage. In realtà il punto di partenza dei design curator di Flos, Calvi Brambilla, è stata la loro personale passione per questa iconica lampada nella sua versione originale: nella Special Edition, infatti, ogni singola scelta progettuale è il risultato di un approccio filologico che fa leva su una profonda conoscenza della storia di questo classico del design italiano.

Parentesi Special Edition: dal packaging ai colori 

La Special Edition di Parentesi è un’operazione filologica di cultura del progetto che non tralascia alcun dettaglio e coinvolge sia la lampada che il packaging.

lampada Parentesi packaging Special Edition
© Alecio Ferrari

Il packaging originale: l’ultimo elemento di un “total design”

Quando è stata lanciata, Parentesi veniva venduta in una confezione “nuda”: due gusci di plastica realizzati in un unico stampo. Sebbene nessuno sappia quanto del lavoro di Manzù fosse noto a Castiglioni, è interessante notare che l’imballaggio è stato realizzato con la stessa tecnologia utilizzata dal progettista della FIAT 127 per le custodie promozionali per la FIAT. E che la trasparenza della confezione, che dà dignità ai singoli elementi, ricorda come il car designer esponesse le parti meccaniche alle fiere: a parete, come opere d’arte.

Questo packaging particolare, ancora impresso nella mente degli appassionati di design, è stato abbandonato dopo pochi anni dalla prima produzione per motivi sconosciuti, probabilmente legati ai costi e ad alcuni problemi di stabilità. In nome della cura filologica e dell’approccio “total design” che ha generato Parentesi, Flos ha oggi deciso di riproporlo. Le nuove capacità produttive e la digitalizzazione hanno infatti reso il packaging di Castiglioni una soluzione semplice ed economica, oltre che filologicamente appropriata.

lampada Parentesi turchese Special Edition
© Alecio Ferrari

I nuovi colori

I nuovi colori sono stati applicati a tutti gli elementi che formano la “parentesi” come previsto nel disegno originale: quindi sul tubolare che permette alla lampada di bloccarsi lungo l’asta metallica, sul rosone e sulla base. Quest’ultima, che fin dalla prima produzione di Parentesi è sempre stata nera, avrebbe infatti dovuto essere colorata: alcune difficoltà tecniche legate alla colorazione della gomma hanno invece richiesto che si optasse per il nero. Da qui la decisione di sostituire la gomma con il silicone, tornando a quello che Castiglioni avrebbe voluto essere, e che non è mai stato.

Tutti gli altri elementi della lampada, cioè tutto ciò che è contenuto all’interno della “parentesi” (la lampadina e il porta lampada), rimangono invece come li conosciamo da cinquant’anni.

Flos showroom Milano
© Francesco Caredda

Il significato dei colori

Turchese e Signal Orange sono stati individuati dopo un attento studio del lavoro dei due maestri, condotto dai design curator di Flos, Calvi Brambilla, con la figlia Giovanna di Achille Castiglioni e con il figlio di Pio Manzù, Giacomo Manzoni.

Il particolare Turchese applicato alla Special Edition di Parentesi è quello a cui Achille Castiglioni era molto affezionato: “L’aveva visto su una scatola di graffette che teneva sulla scrivania”, ricorda Giovanna. “Gli era piaciuto così tanto da usarlo per decorare tutte le porte del nostro appartamento nei primi anni ’70”.

Signal Orange era, invece, il colore che Pio Manzù utilizzava per tutti i suoi prototipi di auto: una costante nel suo lavoro di automotive designer nel corso di tutta la sua breve ma intensissima carriera.

I due colori sono complementari tra loro. Così, pur essendo ciascuno un omaggio a uno dei creatori, collegano ancora una volta Castiglioni e Manzù in modo sottile e colto, alimentando ulteriormente la storia di questo incredibile oggetto che è nato, fin dall’inizio, da un dialogo impossibile tra due maestri del design che non si sono mai incontrati.

www.flos.com

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8 Settembre 2021 / / M-Design

Eccoci ritrovati finalmente dopo l’estate. Sono ritornata più carica di prima e già pronta a presentarvi un negozio online. Il suo nome , come dal titolo , è “Takatomo.de” , un mega shop online con articoli per bambini (giocattoli , accessori per pittura , zaini ) ma anche accessori per feste di compleanno , complementi d’arredo ed accessori per le vostre case. Trattano diversi marchi popolari come ad esempio : Little Dutch o Jellycat. Quello che mi ha colpito è l’immensità che possiede , i prodotti sono tantissimi e c’è veramente una grandissima scelta. Tra i tanti prodotti voglio mostrarvi quelli che ho pensato di acquistare per completare il mio bagno.

Fig.1
Nome del prodotto: Handed By Korb WONDER XS dark lilac
Prezzo: €17.90
E come al solito vi lascio il link diretto 
Apri il prodotto sul sito dell’azienda: https://www.takatomo.de/de/handed-by-korb-wonder.html
 La collezione Wonder di Handed By è composta da bellissimi cestini con coperchi in 3 diverse dimensioni e 5 colori. Ideale per riporre chiavi, carte e piccoli oggetti nel corridoio o per gioielli, dischetti di cotone e trucchi in bagno. Il coperchio in bambù rende i cestini molto eleganti e le tue cose sono riposte ordinatamente. Realizzato con il 70% di plastica riciclata.
 Taglia XS: H6 x ø16 cm. 
Le dimensioni indicate possono variare leggermente a causa della lavorazione artigianale.

Vi mostro anche lo stesso prodotto , di dimensioni maggiori 

Fig.2
Nome del prodotto : Handed By Korb WONDER Small dark lilac
Taglia S: H8 x ø20 cm. 
Anche in questo caso le dimensioni indicate possono variare leggermente a causa della lavorazione artigianale.
Perchè scegliere questi due prodotti o simili su Takatomo?
Allora parto col dire che i prodotti artigianali sono belli proprio per la loro imperfezione , non sono uguali al resto e soprattutto favorisco il lavoro di tante mani che sacrificano le loro giornate per noi acquirenti. Io sono amante della lavanda e per questo motivo scelgo il colore viola ma come vi ho anche anticipato sopra , i colori possono variare fino a 5 tonalità che potete trovare sul sito.
Avere a disposizione tanti prodotti è sempre un po’ difficile per le nostre scelte ma se si parte diretti troviamo subito ciò che ci occorre anche se , detto tra noi , nei nostri carrelli finisce sempre qualcosa in più.
Oggi un articolo breve , ma tenevi pronti per i prossimi!

Non dimenticarti di seguirmi su instagram : @m_worldofdesign

M.

8 Settembre 2021 / / Design

Milano ricomincia dal Fuorisalone 2021, che si svolge dal 4 al 10 settembre, in concomitanza con il supersalone della Fiera di Rho.

Fuorisalone 2021
Foscarini

Dopo un anno di stop e dopo l’edizione digitale dello scorso aprile, torna la kermesse dedicata al design, che animerà le vie di Milano dal 4 al 10 settembre. Il concept di base rimane lo stesso: organizzato in distretti, la manifestazione offre eventi dislocati in diverse sedi, dagli show room alle location espositive. Forme dell’Abitare è il tema scelto per questa edizione, particolarmente segnata da mesi di chiusura tra le pareti domestiche. 

Fuorisalone 2021, alcune novità in anteprima

Come tutti gli anni, gli eventi del Fuorisalone sono numerosissimi, quindi risulta difficile elencarli tutti in un semplice articolo. Oltre agli eventi organizzati al supersalone, di cui vi ho già parlato in questo articolo, potete integrare il programma consultando la guida ufficiale Fuorisalone 2021.

Per quanto riguarda le novità presentate dalle aziende, avrò modo di parlarvene ancora nelle prossime settimane. Oggi cominciamo con alcuni prodotti presentati in anteprima: cliccando sulle didascalie è possibile raggiungere il sito di riferimento.

7 Settembre 2021 / / Dettagli Home Decor

cameretta doppia con zona studio

Manca davvero poco al ritorno a scuola dei bambini, ecco alcuni consigli per creare la perfetta postazione dedicata allo studio nella loro cameretta.

Quando i figli crescono le loro esigenze cambiano. Non hanno più bisogno di ampi spazi dove giocare ma piuttosto di una stanza tutta per sé, un tavolo più grande dove collocare il computer, tanto spazio per riporre libri e materiale scolastico.

Ogni anno il ritorno a scuola è una nuova sfida per genitori e figli. Per organizzare la zona studio perfetta per i tuoi bambini, indipendentemente dalla dimensione della stanza, devi considerare alcuni fattori. Per cominciare, la cameretta dovrebbe essere situata nel punto meno rumoroso della casa al fine di migliorare la concentrazione e ridurre le distrazioni.

La zona studio dovrebbe avere un tavolo grande con spazio sufficiente a garantire la comodità del bambino e poter utilizzare anche il computer.

Fondamentale anche una sedia ergonomica che permetterà a tuo figlio di mantenere una postura corretta. La scelta della sedia è molto personale quindi, se possibile, in fase di acquisto va provata. Ricorda che per essere davvero comoda, la sedia deve essere scelta tenendo conto dell’altezza del tavolo.

zona studio nella cameretta

Una buona illuminazione è indispensabile per non sforzare la vista. Oltre alla luce naturale e a quella generale, devi prevedere anche una lampada da scrivania, meglio se orientabile. Per quanto riguarda la sua posizione ricordati di collocarla a sinistra se tuo figlio è destrimano oppure a destra se è mancino.

Una cassettiera, delle mensole, un porta penne e un cestino per la carta sono altri elementi essenziali per completare la zona studio del tuo bambino.

Naturalmente, anche se l’ultima parola spetta come sempre ai genitori, affinché i bambini si sentano a loro agio è fondamentale renderli partecipi in tutte le fasi, dalla scelta alla disposizione degli arredi, dopotutto si tratta della loro cameretta.

Scegliere insieme l’arredo, ascoltare le loro richieste in tema di soluzioni contenitive e, naturalmente, cedere a elementi decorativi come i poster dei loro artisti preferiti sono la chiave per dare personalità allo spazio e creare per loro la zona studio perfetta.

fotografie di Camerette Nidi 

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7 Settembre 2021 / / Dettagli Home Decor

Agriturismo Olmo in Valtellina

L’architetto Rocco Borromini progetta la riqualificazione di un edificio storico in Valtellina conservando lo spirito antico ma curando comfort e design. 

L’agriturismo Olmo, situato in località Ponchiera, sorge alle pendici delle Alpi Retiche con vista sulle Alpi Orobie e la città di Sondrio. Abbandonato per molti anni, l’edificio ha richiesto lavori di ristrutturazione e ammodernamento per renderlo accogliente e moderno. L’architetto Rocco Borromini ha rispettato perfettamente l’architettura tradizionale e conservato molti elementi originali, tra cui le due cantine in pietra locale di origine molto antica.

Olmo agriturismo in Valtellina

Olmo agriturismo in Valtellina

Olmo agriturismo cantina

Entrando si scopre uno spazio elegante caratterizzato da cementine colorate in pasta dei pavimenti, l’intonaco in malta cementizia e altri dettagli rustici. La scala originale conduce alla mansarda di nuova costruzione e trattata sull’esterno con la stessa matericità dell’edificio originale. In questa grande suite, l’unica al piano, gli ospiti trovano una grande vetrata panoramica con vista mozzafiato sulle Alpi. Tutte le camere hanno un design degli interni che affina la tradizione vernacolare. Oltre al pavimento in piastrelle di cemento esagonale e colorato, dispongono anche di mobili e sedie in legno scuro che aggiungono un accento di colore.

Olmo agriturismo interni

Olmo agriturismo camera

Olmo agriturismo camera

Olmo agriturismo in Valtellina

mansarda Olmo agriturismo

Olmo agriturismo in Valtellina

Fotografie© Marcello Mariana

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7 Settembre 2021 / / Blogger Ospiti

Anche il mondo dell’edilizia segue ormai scelte sempre più green. Ultimamente, infatti, nel mondo delle costruzioni, si sta imponendo la cosiddetta bioedilizia o bioarchitettura: un modo sempre più sostenibile per concepire l’edilizia.
Il cuore del boom di questo settore è costituito senza ombra di dubbio dalle case in legno, che stanno riscuotendo un successo ogni giorno più grande, grazie ai numerosi vantaggi che offrono non soltanto in fatto di ecosostenibilità, ma anche di design e comfort. Questa enorme diffusione caratterizza ormai non soltanto le zone del Nord Europa – dove sono da sempre molto diffuse – ma anche l’Italia.

Perché scegliere una casa in bioedilizia

Guardando già l’offerta di Pineca.it, azienda italiana che da sempre si occupa di costruzioni in legno, spaziando dalle casette da giardino ad abitazioni vere e proprie, ci si rende conto di come il mondo della bioedilizia sia pieno di vantaggi, specie rispetto alla controparte in muratura tradizionale. Controlla questo sito web per scoprire modelli e prezzi.
Si guardi in primo luogo al materiale principale di queste costruzioni: il legno. Deriva da foreste giovani e certificate, segno che la sua estrazione non va minimamente a contribuire alla deforestazione, una delle piaghe che negli ultimi tempi sta colpendo il pianeta. Abete rosso e larice sono le varietà di legno più utilizzate, ottime per il loro apporto qualità/prezzo, ideali per la costruzione di queste strutture. Infatti, queste tipologie di legno sono facilmente lavorabili con delle tecniche a ridotto impatto ambientale: questo significa che scegliere una casa in legno è una decisione green sin dalla nascita.
Questo sistema di costruzione ha una notevole ricaduta anche sul prezzo: le case in legno coibentate, a parità di dimensioni, efficienza energetica e comodità, sono più economiche rispetto a quelle in muratura. Ovviamente, il prezzo resta pur sempre una variabile. Esistono, infatti, dei cataloghi di modelli prefabbricati di case in legno, che possono venire acquistati così come sono oppure essere personalizzati seguendo il gusto dei proprietari. In questo secondo caso, ovviamente, il prezzo risulterà modificato.
Tra le proprietà del legno utilizzato, due vanno assolutamente citate: l’elasticità e la flessibilità del legno, infatti, rendono le case in bioarchitettura particolarmente adatte a resistere a scosse sismiche e terremoti. La loro resistenza è notevole anche in caso di incendio: il legno, contrariamente a quanto suggerisce l’immaginario comune, a contatto con il fuoco si carbonizza, rendendo difficile la propagazione di un eventuale incendio. Come se ciò non bastasse, il legno viene sempre trattato con materiali che lo rendono ignifugo.
Il legno di queste abitazioni è preparato anche in maniera tale da essere più durevole di quando trovato in natura. I legni di abete e larice, poi, sono particolarmente resinosi, e dunque perfetti per contrastare l’azione di larve e parassiti: questi ultimi non si depositeranno nella vostra abitazione, che dunque non marcirà e non si logorerà con il tempo.
Questo tipo di legno si rivela un ottimo materiale termoisolante, garantendo dunque un minore consumo di energia per il mantenimento della giusta temperatura nelle stagioni più calde o in quelle dal clima più rigido. Implicando un minore consumo di energia, in virtù – per così dire – di un’efficienza energetica spontanea, la casa in legno rivela dunque un ulteriore vantaggio green; questo vantaggio può essere arricchito e perfezionato mediante l’installazione di pannelli fotovoltaici o pannelli solari, che garantirebbero la produzione naturale di energia elettrica o di acqua calda.
Questi ultimi accorgimenti possono essere implementati già nella costruzione della casa stessa, a patto di selezionare una consegna “chiavi in mano”. Esiste infatti la possibilità di acquistare una casa in legno più grezza, da rifinire e sistemare prima di essere resa abitabile: in quest’ultimo caso, il prezzo dell’abitazione in sé sarà più contenuto, ma il proprietario dovrà certamente affrontare altre spese per rendere perfettamente vivibile l’ambiente.
Ecco quindi le ragioni del successo di queste costruzioni in legno: anche l’Italia ha finalmente colto i vantaggi della bioedilizia, in termini di risparmio ed efficienza energetica, contribuendo dunque alla crescita inarrestabile di questo settore. Grazie a una spesa iniziale più contenuta rispetto a quella richiesta da una costruzione in laterocemento, e a parità di dimensioni, aspetto e comfort, un’abitazione in bioedilizia garantirà grande benessere ai suoi abitanti.

7 Settembre 2021 / / Blogger Ospiti

I tappeti: elementi di arredo tanto belli, quanto preziosi e delicati. Sono dei tessuti capaci di cambiare radicalmente l’aspetto di un ambiente della casa ma, allo stesso tempo, hanno un costante bisogno di pulizia e manutenzione che richiedono tecniche e accorgimenti particolari.
I tappeti, infatti – specie quelli collocati nelle zone più affollate della casa – tendono ad accumulare polvere e sporco, compresi peli di eventuali animali. Questo vale sia per i tappeti degli ambienti interni sia per gli zerbini, ancora più esposti, all’esterno di casa (ma che proprio per questo a volte sono più semplici da lavare). Una pulizia costante e metodica è dunque più che necessaria.

Un buon aspirapolvere per pulire i tappeti

Per una corretta pulizia di un tappeto, può essere fondamentale l’utilizzo di un aspirapolvere con una bocchetta per tessuti, accessorio pensato proprio per pulire i tappeti (e altre superfici delicate) senza danneggiarli. Questo è il caso di un aspirapolvere potente come quelli della linea Roomba dell’azienda iRobot, decisamente adatto a questo tipo di superfici per potenza e caratteristiche specifiche, che permettono di aspirare lo sporco accumulato – peli di animali compresi, particolarmente insidiosi perché capaci di intrecciarsi alle fibre del tessuto –prima che insorgano cattivi odori o compaiano acari.

Attenzione alle macchie

Premettendo che ogni macchia va trattata a suo modo, la linea guida da seguire per principio è quella di intervenire il prima possibile, tamponando la macchia sul tappeto con del borotalco, senza sfregarla (altrimenti si corre il rischio assai elevato di rovinare le fibre del tessuto, rendendo la situazione ancora più grave e il danno evidente).

Pulizie approfondite

Se il passaggio dell’aspirapolvere o l’utilizzo del battitappeto sono operazioni da eseguire almeno due volte a settimana, ci sono delle forme di pulizia più profonde che andrebbero eseguite una o due volte l’anno.
Sono, in linea di massima, operazioni che possono essere svolte nell’ambito domestico, ma, in caso di tappeti preziosi o di dimensioni notevoli, potrebbe essere il caso di rivolgersi a ditte di professionisti. In linea di massima, meglio controllare sempre le avvertenze sull’etichetta del tappeto, per capire con quale criterio procedere al lavaggio.

Alcuni consigli per il lavaggio e l’asciugatura dei tappeti

Tra gli accorgimenti da adottare va certamente citato quello di testare il detergente su una piccola area del tappeto, per valutarne la reazione. Soltanto se questa si rivela positiva, si potrà estendere l’utilizzo del prodotto a tutto il tappeto.
Un altro consiglio da seguire dopo il lavaggio, invece, riguarda la disposizione del tappeto stesso per l’asciugatura: mai collocarlo in verticale, per evitare che il tappeto si deformi sotto il suo stesso peso; meglio, invece, metterlo in orizzontale.
Questi accorgimenti riguardano soprattutto i tappeti più in vista: quelli di bagno e cucina, essendo di solito più semplici e di piccole dimensioni, possono anche essere lavati in lavatrice, con un programma ad acqua fredda per capi delicati.

Pulizia e manutenzione di un tappeto pregiato

Per tappeti pregiati come quelli persiani, si rinnova il consiglio di rivolgersi a delle ditte di professionisti nella pulizia di tappeti. Il proprietario può eseguire una prima pulizia con aspirapolvere regolarmente, ma non alla massima potenza e almeno una volta ogni due settimane.
Evitare di camminarci sopra con le scarpe e ruotarlo di quando in quando, così che non ci siano aree più calpestate e logorate di altre, sono altri consigli validi. Inoltre, è meglio non esporre un tappeto di pregio alla luce diretta del sole, per evitare che scolorisca; allo stesso tempo, meglio evitare di disporlo in un ambiente umido o, ad esempio, a contatto con vasi.
È meglio evitare di utilizzare violentemente il battitappeti: può essere più saggio ribaltare il tappeto sul pavimento e poi percuoterlo delicatamente, per far staccare lo sporco, da raccogliere infine con una scopa molto morbida.
La rimozione della polvere può essere seguita da un’immersione in una vasca con una soluzione cremosa di sapone non ionico, per almeno tre o quattro ore. Un’altra passata di scopa, infine, sarà seguita dall’utilizzo di uno spazzolone a rullo, per rimuovere tutte le tracce di sapone: il risciacquo andrà effettuato più volte e sempre seguito dal passaggio dello spazzolone.

7 Settembre 2021 / / Decor

Settembre = novità!

La prima che vogliamo farvi conoscere è lo specchio su misura Julius. Ci è piaciuto fin dal primo momento perché non è un semplice specchio da parete, ma una lastra super personalizzabile in qualsiasi forma, anche su disegno.

Si fa tutto online, direttamente dal configuratore che ti permette di selezionare modello (rettangolare, quadrato, rotondo, ovale o sagomato), larghezza, altezza, bordo molato o bisellato, finitura del vetro (naturale, bronzato o fumé). Puoi averlo con o senza cornice, e puoi aggiungere retroilluminazione led e pomoli appendiabiti. Come sempre, il costo dello specchio è immediatamente visualizzabile al di sotto del configuratore, poi una volta aggiunto al carrello vedrai il prezzo definitivo con eventuali spese di spedizione.

 

 

Julius è prodotto in Italia, da un’azienda brianzola specializzata in tavoli, consolle, sedie, porta tv e complementi d’arredo che si caratterizzano per la vocazione minimal, con soluzioni intelligenti e salvaspazio per ambienti domestici funzionali.

Specchio su misura all’ingresso

Uno specchio tagliato secondo le tue necessità è un’idea perfetta per l’ingresso di casa. Puoi adattarlo alla larghezza di una consolle o di una credenza, oppure all’altezza di un appendiabiti.

Specchio per consolle da ingresso

Specchio a figura intera sagomato

Ancora, puoi scegliere una forma particolare che rappresenti lo stile di casa tua o le tue passioni (sì, anche i videogiochi vintage!).

Originale specchio a forma di Pac-Man

Specchio sagomato su disegno a forma di goccia

Se la porta di casa si apre su un corridoio o su uno spazio poco illuminato, opta per uno specchio con led integrato.

Specchio con illuminazione led

Non hai abbastanza spazio per un attaccapanni? Aggiungi i pomelli alla specchiera e avrai un perfetto 2-in-1.

Specchio da ingresso con pomelli appendiabiti

Specchio su misura in bagno

Un’ottima scelta non solo per adattarsi alle dimensioni del mobile bagno, ma anche per soddisfare le tue esigenze in fatto di colore o forme particolari.

Specchio per bagno personalizzato con cornice su due lati gialla

Specchio per bagno con cornice bicolore

Specchio su misura in cameretta

Per la camera dei più piccoli o dei ragazzi, ampio spazio a forme giocose: macchinine, farfalle, cuori, stelle, orsetti, fiori e altre fantasiose silhouette.

Specchi sagomati su disegno

 

 

Prendi ispirazione da queste foto

Perché limitarsi ad un unico specchio quando si possono creare composizioni decorative per una parete davvero unica?

Set di specchi quadrati

Due specchi rettangolari con cornice nera

Composizione a parete di specchi rotondi

Set di specchi senza cornice

Set di specchi con cornici colorate diverse

Composizione di specchi rettangolari a parete

Con o senza cornice? Dipende dal tuo stile. Lo specchio con profili molati o bisellati è senza dubbio la scelta perfetta per chi vuole un oggetto minimal, o per forme davvero particolari. La cornice è quel tocco in più per chi ama aggiungere una pennellata di colore ai propri spazi.

Specchio alto a forma di serratura

Specchio rettangolare verticale senza cornice

Specchio con gancio a borchia a forma di lampada

Specchio rettangolare per ingresso con cornice rossa

Specchio per consolle con cornice angolare gialla

Specchio a figura intera con cornice a due colori

Recap: tutto quello che puoi fare con lo specchio Julius

  1. 1. scegli il modello: quadrato, rettangolare, rotondo, ellittico, sagomato
  2. 2. scegli il range di larghezza e altezza, poi indica le misure precise
  3. 3. seleziona la finitura dello specchio: naturale, fumé, bronzo
  4. 4. tipologia profilo: standard (molato) o bisellato
  5. 5. se lo desideri, aggiungi gli optional: cornice perimetrale, cornice sagomata su due lati, illuminazione led, borchia per aggancio a parete, ganci appendiabiti
  6. 6. vuoi uno specchio tagliato seguendo un tuo design? Invia il disegno con indicazioni di posizionamento di eventuali optional al nostro servizio clienti >>> contact@diotti.com

7 Settembre 2021 / / Ristrutturazione Pratica

Continuiamo con il secondo capitolo della guida alla sostituzione delle tapparelle.

Nel primo abbiamo parlato delle tapparelle standard, quelle più diffuse e installate: PVC, alluminio e acciaio.

Ma, come abbiamo visto, le tapparelle non rispondono solo ad esigenze di oscuramento. Nell’articolo precedente abbiamo fatto un accenno ai temi della sicurezza antieffrazione. Oggi approfondiremo questo tema e parleremo anche di tapparelle orientabili, areate e bicolore.

Parleremo insomma delle tapparelle speciali.

mailling list per ristrutturare casa

Conoscere anche queste tapparelle ti aiuterà a fare una scelta maggiormente consapevole, senza fermarti alla prima cosa che ti propone il serramentista, come avviene quasi sempre.

Anche per questo articolo mi sono fatto aiutare da Vincenzo Mancusi di chiudicasa, shop online dedicato proprio alle tapparelle, che con la sua esperienza ci guiderà attraverso le tapparelle speciali.

TAPPARELLE E SICUREZZA PASSIVA

In tutte le ristrutturazioni che ho fatto recentemente mi è stato richiesto di installare un sistema antifurto o almeno di farne la predisposizione.

Si tratta di sistemi di sicurezza attiva: cioè, in soldoni, degli strumenti controllano attivamente che nessuno tenti di entrarti in casa. Sensori volumetrici, a tendina, contatti magnetici, videocamere…ce ne sono in abbondanza.

Però il primo ostacolo contro i malintenzionati sono i sistemi di sicurezza passiva: cioè le barriere fisiche che metti tra te e il ladro.

E, a parte i fossati con i coccodrilli, le tapparelle possono essere una delle barriere più importanti tra i sistemi di sicurezza passiva.

Ti ho già parlato di questo argomento in un articolo: Progettare la sicurezza nella tua ristrutturazione: sistemi di protezione passiva

Ma lì ti ho fatto una panoramica generale, in questo articolo invece ci concentreremo solo sulle tapparelle.

Ed è importante approfondire questo aspetto perché se le finestre sono facilmente accessibili, i ladri non provano nemmeno ad aprire la porta blindata: sollevano la tapparella rompono il vetro ed entrano in casa.

Naturalmente ogni caso va valutato con un po’ di raziocinio: se abiti al quindicesimo piano di un palazzo difficilmente il ladro entrerà dalle finestre…ma tutte le case singole, villette a schiera, bifamiliari e i piani bassi dei condomini devono stare attenti.

E cominciamo con lo sfatare un mito:

Tapparella in acciaio significa automaticamente sicurezza?

Nella prima parte della guida abbiamo visto che le tapparelle in acciaio coibentato sono resistenti e solide, quindi non temono vento forte, grandine e pioggia battente, a differenza di quelle in PVC o alluminio.

Ma tapparelle in acciaio non significa automaticamente maggior sicurezza.

Infatti il punto debole di ogni tapparella standard, sia essa in PVC, alluminio o acciaio, è che si può facilmente sollevare dall’esterno.

Naturalmente i ladri lo sanno e in caso di furto le tapparelle non presentano mai segni di manomissione semplicemente perché i ladri le sollevano dall’esterno forzando l’avvolgimento del telo all’interno del cassonetto.

È vero che una tapparella in acciaio pesa di più di una in PVC…ma la realtà è che se non si prendono altri provvedimenti non fa molta differenza se l’avvolgibile è in plastica, acciaio alluminio.

Occhio: non voglio negare che l’acciaio sia una scelta migliore in termini di sicurezza rispetto ad altre soluzioni, proprio grazie alle sue caratteristiche. Voglio solo farti capire che senza opportuni sistemi integrativi tali caratteristiche sono inutili.

Il più semplice sistema per aumentare la sicurezza delle tapparelle: il chiavistello

Il primo vero ed efficace strumento per aumentare il livello di sicurezza delle tapparelle è quello di dotare le stecche di un catenaccio di sicurezza.

Di cosa si tratta?

Semplicemente di una sorta di chiavistello che viene inserito in una delle prime stecche e che consente, tramite una levetta, di far scorrere un perno nelle guide laterali della tapparella.

Tali guide sono murate e incastrate tra ornie/muratura e infisso, e il chiavistello rende di fatto impossibile sollevare la tapparella.

tapparelle speciali: stecca con chiavistello

Si tratta di una soluzione economica applicabile a qualsiasi tipologia di tapparella. Però non è di certo il massimo della praticità. Infatti ti costringe ad aprire e chiudere costantemente tutti i catenacci.

Soprattutto ora che si tende ad elettrificare le tapparelle, che vengono alzate e abbassate con un comando centralizzato, non è una soluzione che utilizzerai ogni volta che esci. E infatti quasi tutte le persone che ce li hanno si riducono ad utilizzarli solo quando si allontanano dalla propria abitazione per lunghi periodi.

Inoltre, seppur è vero che il chiavistello migliora sensibilmente la sicurezza della tapparella, un ladro con un po’ di impegno ne avrà facilmente ragione.

Esistono altre soluzioni decisamente più efficaci e flessibili per garantire una elevata sicurezza passiva alle tapparelle.

Tapparelle come porte blindate

Lo sai che esistono tapparelle che hanno un livello di resistenza ai tentativi di effrazione pari a quelli di una porta blindata?

E lo sai che queste tapparelle sono solitamente in alluminio e non in acciaio?

Per la precisione le stecche di queste tapparelle sono realizzate in alluminio estruso. Procedimento che fornisce un prodotto notevolmente diverso rispetto alle normali stecche coibentate.

Infatti, come abbiamo visto nella prima parte della guida, le stecche coibentate sono composte da lamiere sagomate e riempite di schiuma con lo scopo di renderle più rigide (e solo come scopo secondario di migliorare l’isolamento…).

Ma si tratta pur sempre di prodotti molto flessibili e facilmente deformabili. Non in grado di garantire buone prestazioni di sicurezza

Invece le stecche estruse consentono di realizzare un prodotto molto più resistente. Infatti si tratta di un unico pezzo (l’estrusione consiste nello spingere un materiale attraverso una sagoma per dargli la forma desiderata) con una parete spessa fino a 2 mm e con un peso finito che può arrivare fino a 12 Kilogrammi a metro quadrato.

Parliamo di un prodotto indeformabile e personalizzabile in ogni colore.

tapparelle speciali: coibentato contro estruso

Dalle foto che vedi qui sopra puoi capire che se parliamo di tapparelle in alluminio estruso stiamo ragionando di prodotti di alto livello con peso e solidità molto diversi anche dalla tapparella in acciaio coibentato.

Ma se ci fermassimo qui varrebbe lo stesso discorso fatto per l’acciaio: maggior peso non significa garanzia di sicurezza.

Certo, un miglioramento ci sarebbe…ma per trasformare una tapparella in antieffrazione ci vuole altro.

E i catenacci di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente sono sicuramente una soluzione importante. Ma con tutte le problematiche che abbiamo visto.

Se cerchi un prodotto certificato antieffrazione e di ultima generazione devi orientarti verso altre tipologie.

Ci sono varie tecnologie in commercio, che consentono alle tapparelle di arrivare fino alla classe antieffrazione 5 (la più alta…considera che solitamente un portoncino blindato è in classe 3).

Quasi tutti i sistemi sono realizzati con la combinazione di due o tre tipologie di stecche differenti.

Per farti capire il funzionamento prenderemo ad esempio il sistema Lupin prodotto dall’azienda Pracal, ma ce ne sono tanti altri che sono praticamente identici.

Qui sotto puoi vedere un’immagine di come è composta:

tapparelle speciali: antieffrazione con sistema Lupin
Funzionamento sistema Lupin

Come vedi il sistema si compone di tre stecche:

  • Una che costituisce la stecca principale, quella che si vedrà a tapparella chiusa;
  • Una stecca sottile microforata che si incastra nella precedente quando è chiusa e che garantisce aerazione e luce quando è parzialmente aperta (questa può essere prevista o meno);
  • Una terza stecca piccola di congiunzione, detto gancio, che grazie alla posizione che assume quando la tapparella è chiusa garantisce la sicurezza antieffrazione.

Il sistema funziona per caduta. Quando l’avvolgibile scende nelle speciali guide i profili in alluminio si “incastrano” letteralmente con la guida e più l’avvolgibile scende più gli incastri aumentano aumentando l’attrito dell’avvolgibile contro le guide. Siccome il malintenzionato prova a sempre a sollevare si trova innanzi un avvolgibile molto pesante e più prova a sollevare più l’attrito aumenta.

Esistono prodotti che integrano a questo sistema anche dei chiavistelli automatici, cioè che si attivano quando la tapparella è completamente abbassata e che si staccano automaticamente in fase di sollevamento, garantendo così maggiore sicurezza e evitando la scocciatura di doverli aprire manualmente.

Il sistema che abbiamo appena visto è certificato per una classe antieffrazione 4.

Però ha un “difetto” (che non definirei tale…): visto il peso del sistema (dai 12 ai 15 kg/mq) è necessaria l’elettrificazione del tutto. Con conseguente sostituzione dei rulli (che devono essere adatti a contenere il motore e a reggere il peso della tapparella) e probabilmente sostituzione del cassonetto.

Di questi aspetti ne parleremo nella terza parte della guida.

Ora vediamo qualcos’altro.

TAPPARELLE, AERAZIONE E ILLUMINAZIONE NATURALE: LA TAPPARELLA ORIENTABILE

Lo so, sembra una contraddizione in termini, ma garantire una buona illuminazione e aerazione quando la tapparella è abbassata è un problema reale. Soprattutto in estate, quando si abbassa la tapparella per proteggersi dal caldo e dai raggi del sole diretti.

Le persiane (dette anche gelosie o romane) hanno il grande vantaggio di garantire l’ombreggiamento senza rinunciare al riciclo dell’aria. Invece le tapparelle standard hanno il limite di ridurre significativamente (se non del tutto) il passaggio dell’aria quando sono abbassate.

Un primo sistema lo abbiamo visto nel paragrafo precedente: inserire una stecca microforata.

Però è un’altra la tapparella che è riuscita a fare subito breccia nel cuore di architetti e designer: quella orientabile, progettata per funzionare sia come tapparella che come frangisole. Le stecche, infatti, sono mobili e possono sporgere verso l’esterno diventando a tutti gli effetti un frangisole.

Tapparelle speciali: lamelle orientabili
tapparelle speciali: sistema orientabile

Il funzionamento di base di questo avvolgibile è per caduta: quando si abbassa la tapparella è il peso stesso del telo avvolgibile che fa sollevare le stecche, trasformando la tapparella in frangisole.

Essendo un prodotto anch’esso realizzato in alluminio estruso, parliamo di un prodotto di qualità molto alta che garantisce resistenza e lunga durata nel tempo.

Ovviamente se intendi installare questa tipologia di prodotto è importante progettare con cura il foro-muro predisponendo per tempo un rullo rinforzato e dei supporti capaci di reggere nel tempo un telo avvolgibile che ha un peso di 12/13 kilogrammi a metro quadrato.

Anche questo prodotto esprime il suo massimo potenziale se motorizzata. A parte per i motivi di peso già detti nel paragrafo precedente, anche perché in questo modo sarà possibile impostare e regolare le 3 funzioni della tapparella orientabile:

  • Aperta per ottenere il massimo ingresso della luce;
  • Chiusa per oscurare totalmente;
  • Frangisole per garantire ombreggiamento e circolazione dell’aria.

Naturalmente, come abbiamo detto nel paragrafo precedente, per motorizzare una tapparella probabilmente dovrai fare anche lavori di muratura legati alla sostituzione del cassonetto e della guida.

Visto che su RistrutturazionePratica parliamo di ristrutturazione della casa penso che non sia un grosso pensiero per te.

Ma se invece devi cambiare solo le tapparelle?

Devi rinunciare a illuminazione naturale e aria fresca?

Tapparelle ad asola maggiorata

Per risolvere il problema dell’aerazione con le tapparelle parzialmente abbassate puoi ricorrere a quelle con asola maggiorata.

Sai cos’è l’asola delle tapparelle?

Si tratta di piccoli fori che si trovano nella parte superiore della stecca, quella che si aggancia alla stecca successiva.

Hai presente quando la tapparella è semi-abbassata e vedi tutte quelle lineette di luce? Ecco: quelle sono le asole.

Le tapparelle ad asola maggiorata sono in alluminio coibentato (cfr. la prima parte della guida) e grazie alle maggiori dimensioni dell’aula consentano un maggiore ingresso di luce e aria.

Normalmente le asole di una tapparella standard hanno un’altezza di 2mm e una larghezza di 17mm, le asole maggiorate invece sono alte 5mm e larghe tra gli 80 e i 160mm.

tapparelle speciali: asola maggiorata

Quando la tapparella è abbassata l’ombreggiamento e quindi la protezione dai raggi solari è assicurata senza dover rinunciare alla circolazione dell’aria e l’ingresso della luce.

Questa tapparella assicura privacy senza rinunciare alla luce in inverno e alla circolazione dell’aria in estate.

Tapparelle con stecche microforate

Una variante che abbiamo già intravisto (anche se in modalità diverse) nel paragrafo sulla sicurezza antieffrazione è la tapparella con stecche microforata.

Sono anch’esse realizzate con profili in alluminio coibentato ma le stecche di questa tapparella hanno un gancio più ampio e resistente che è microforato.

tapparelle speciali: asole microforate

I fori hanno dimensioni paragonabili ai fori di un telo zanzariera, quindi oltre a svolgere benissimo tutte le funzioni di una tapparella tradizionale hanno un valore aggiunto perché ci difendono anche dall’ingresso delle zanzare quando parzialmente abbassata.

Se non ti è possibile installare delle zanzariere questa tapparella, oltre a garantire l’oscuramento totale quando è completamente abbassata, risolve due problemi:

  • Migliora la circolazione dell’aria e consente l’oscuramento progressivo
  • Quando è abbassata parzialmente è a tutti gli effetti una zanzariera.

Come dicevamo prima, una qualità di queste due tipologie di prodotto è che possono essere installate nell’ambito di una normale sostituzione di avvolgibili ma anche per una ristrutturazione poco impegnativa che non coinvolga in modo importante l’involucro edilizio.

PROBLEMI DI COLORE? TAPPARELLE BICOLORE

Se abiti in un condominio lo sai meglio di me: quando sostituisci infissi e tapparelle devi rispettare i colori e le finiture presenti.

Si tratta di condizioni di decoro che spesso sono riportate anche nei regolamenti condominiali.

Addirittura, se abiti in un centro storico con piano colore, te lo impone il Comune.

E sono perfettamente d’accordo: odio quei palazzi Arlecchino con tapparelle marroni, rosse, verdi, bianche…

Tapparelle speciali: bicolore

E qui sta il problema: alle volte i colori esterni sono inguardabili.

Quanti condomini ho visto con tapparelle verde bottiglia o azzurre. Mi sanguinano sempre gli occhi.

Il fatto è che poi queste tapparelle te le devi vedere anche dentro casa. E se ci tieni ad avere una bella casa anche di sera quando le tapparelle sono abbassate, un verde bottiglia potrebbe darti fastidio.

Ma la soluzione c’è e sono le tapparelle bicolore: cioè esternamente di un colore e internamente di un altro.

Questi teli avvolgibili sono realizzati in alluminio coibentato, ovviamente con opzione media ed alta densità, ma anche in materiali misti PVC e Alluminio.

Un buon prodotto del genere potrebbe essere quello che unisce alluminio coibentato e PVC.

Viene realizzata tramite l’unione di una stecca di alluminio coibentata ed una in PVC. All’esterno abbiamo la resistenza dell’alluminio coibentato che resiste meglio alle sollecitazioni termiche. Internamente abbiamo invece una stecca in PVC con una camera d’aria. Come hai imparato il PVC è estremamente isolante quindi ti assicura elevato isolamento senza esporre la tapparella al rischio di deformazione.

Quando la tapparella è abbassata la componente in PVC “assorbe” il calore proveniente dall’esterno durante le giornate calde. Al contrario, nei mesi invernali, “frena” le dispersioni termiche dei serramenti creando una vera e propria camera aggiuntiva che isola ulteriormente l’involucro edilizio.

tapparella bicolore

TAPPARELLE: UNA SCELTA INFINITA

Come hai potuto vedere in questi due articoli sulle tapparelle abbiamo analizzato tante tipologie:

  • PVC
  • Alluminio coibentato
  • Alluminio estruso
  • Acciaio coibentato
  • Acciaio estruso
  • Di sicurezza
  • Orientabili
  • Microforate
  • Ad asola maggiorata
  • Ad asola bicolore
  • Bicolori
  • Bimateriale

E non credo di sbagliarmi se ti dico che qualcosa mi sono scordato.

Però abbiamo coperto quasi la totalità delle possibilità che ti offre il mercato.

Questa enorme possibilità ti dice solo una cosa: se devi scegliere la tua nuova tapparella devi prima valutare le tue esigenze e poi valutare cosa è necessario fare per installare la tapparella che hai scelto. (Servono opere murarie? Devi cambiare i cassonetti? Devi cambiare i rulli? Va tutto bene com’è?).

In due parole: devi pianificare.

E se stai ristrutturando casa quella delle tapparelle è solo una piccola pianificazione della più importante pianificazione di tutta la ristrutturazione che devi fare. E che non puoi delegare.

Alla pianificazione e gestione della ristrutturazione è dedicato il mio manuale “Ristruttura la tua casa in 7 passi”. In questa pagina trovi maggiori informazioni sui suoi contenuti che riguardano anche detrazioni fiscali, selezione di tecnici e imprese, contrattualistica, direzione dei lavori, pratiche edilizie…tutto quello che un proprietario deve sapere.

Noi ci vediamo alla terza parte di questa guida dedicata a cassonetti e sistemi di movimentazione.

mailling list per ristrutturare casa

L’articolo Guida alla sostituzione delle tapparelle [Parte 2]: le tapparelle speciali sembra essere il primo su RistrutturazionePratica | la corretta pianificazione e gestione della ristrutturazione.