30 Luglio 2021 / / Blogger Ospiti

Progettare il restyling o la ristrutturazione di un appartamento vuol dire entrare nel mondo dell’interior design dalla porta principale. Non si tratta soltanto di pensare le stanze e i diversi ambienti nel nome del dinamismo e con l’intento di suscitare l’effetto wow. Vuol dire anche metterne a fuoco la funzionalità, concentrandosi sugli aspetti strutturali e – soprattutto – sull’arredamento. E’ la casa che, insomma, deve adattarsi alle persone che la vivono a seconda di quelle che sono le loro preferenze e necessità. E’ per questo che la cosa migliore da fare sarà sottoporre il piano strutturale degli architetti a un esperto di interior design. Una regola che vale doppio in alcune stanze che si pongono come vero e proprio crocevia all’interno della casa, come ad esempio il soggiorno. Si devono scegliere i colori dominanti, il tipo di illuminazione e soprattutto selezionare i complementi d’arredo, con un occhio di riguardo per ciò che concerne sia i materiali che i tessuti.

Made in Italy, ecco perché rappresenta un valore aggiunto

Sempre più spesso si sceglie di optare per prodotti di brand made in Italy, che assicurano versatilità e durevolezza. Questo tipo di arredi, proprio per l’intrinseca qualità che li contraddistingue, finiscono inoltre per veder aumentare il proprio valore nel tempo. Artigianalità e innovazione si fondono, dando vita a pezzi unici che impreziosiscono le stanze. Il settore è in continua espansione ma è possibile indicare alcune realtà leader, come ad esempio B&B Italia. L’azienda, fondata a Milano nel 1966, si offre quale sinonimo di gusto targato made in Italy da oltre 50 anni. Sia che si tratti di pensare le stanze che rappresentano il cuore pulsante della casa, come il soggiorno o la camera da letto, o che si debbano definire gli spazi outdoor dunque scegliere gli arredi da giardino, gli amanti del bello e delle cose preziose potranno trovare sempre la soluzione migliore sfogliando il catalogo aggiornato. L’azienda si è saputa distinguere fin da subito per l’approccio innovativo e industriale della produzione, infatti all’epoca il settore del mobile era orientato ancora verso realtà artigiane di dimensioni ridotte. Furono, peraltro, i celebri architetti Renzo Piano e Richard Rogers a progettare l’iconica sede centrale nel 1972.

I migliori consigli in fatto di consulenza e progettazione

Abbiamo accennato all’importanza della progettazione degli spazi, intrecciata alla definizione del perfetto arredo casa per migliorare la qualità della vita tra le mura domestiche. Il fai da te è sempre sconsigliato in questo contesto e, anzi, la cosa migliore da fare sarà affidarsi per tutto ciò che concerne idee, progetti e aspetti tecnici a un team di esperti come quello offerto da Cavallini1920. Si tratta di una realtà che è punto di riferimento da un secolo per quanto riguarda l’arredamento made in Italy ed è rivenditore ufficiale di molti brand di grido tra i quali, peraltro, c’è anche B&B Italia. Viene offerto un servizio di consulenza ad hoc il cui obiettivo è soddisfare le aspettative e le necessità di chi per la propria casa vuole solo il meglio. Il team, step by step, si occupa di affiancare il cliente nella definizione di atmosfere sempre diverse e raffinate oltre che accoglienti.

30 Luglio 2021 / / Design

Quando si acquista un armadio oltre a scegliere tra un modello battente o scorrevole e a valutare materiali, colori e attrezzatura interna, è bene concentrarsi anche sul sistema di apertura delle ante. È meglio la maniglia o la gola?
Per aiutarti a scegliere il sistema migliore per il tuo nuovo armadio guardaroba abbiamo realizzato un video approfondimento. In poco più di 3 minuti abbiamo condensato tutte le informazioni utili, perché anche il più piccolo dettaglio può fare la differenza a livello di estetica e praticità. Se preferisci puoi continuare nella lettura di questo articolo e scoprire subito quali sono i modelli disponibili e le relative caratteristiche. Se vuoi confrontarti con un arredatore contattaci; offriamo assistenza per telefono, email e anche di persona nel nostro showroom.

Armadio con maniglie

È il classico sistema di apertura, quello preferito per un valore estetico e pratico. Le maniglie facilitano la movimentazione delle ante ma sono anche elementi concepiti per impreziosire l’armadio, rinnovarne lo stile e donare carattere alla stanza. Di contro, la pulizia estetica dell’anta ne risente e il risultato finale è meno “minimal” rispetto agli armadi senza maniglia a vista.
Consigliamo di prestare attenzione all’altezza alla quale è posizionata la maniglia: non deve essere né troppo in alto né troppo in basso e deve assicurare una comoda presa a persone di tutte le altezze.

Le maniglie non sono tutte uguali. Possono essere applicate direttamente sulle ante e risultare sporgenti, possono essere incassate e inserite all’interno dell’anta oppure integrate e ricavate da uno scanso o da una sorta di tasca realizzato ad hoc. Nella seguente immagine balzano subito all’occhio le differenze estetiche e pratiche.

Maniglie armadio: applicate, incassate, integrate

Analizziamo nel dettaglio le caratteristiche di questi tre modelli di maniglia.

Armadio con maniglie applicate

Il mondo delle maniglie applicate è quello che offre una maggiore possibilità di personalizzazione. Esistono tantissimi modelli disponibili in molteplici dimensioni, forme, materiali e colori. Da soluzioni piccole e discrete a modelli grandi che si fanno notare. Piccoli pomelli rotondi, maniglie a ponte, maniglie dritte, squadrate o arrotondate, maniglie piccole, grandi e a tutta altezza, maniglie più o meno sporgenti.

Esempi maniglie applicate sull'anta dell'armadio
Armadio con maniglie cromate lunghe e sottili
Armadio con maniglie verticali a mezza altezza
Armadio con maniglie verticali in tinta con le ante

Impossibile elencare e mostrare tutti i modelli disponibili, ogni azienda produttrice di armadi ha il proprio campionario maniglie. In generale chi desidera un armadio classico può optare per maniglie in finitura argento, magari con inserti in bronzo o ceramica; chi ama lo stile shabby chic non può fare a meno di piccoli pomelli a forma di cuore o intarsiate a forma di fiore; chi vuole uno stile moderno punterà a un design essenziale e quindi sceglierà modelli piccoli ma pur sempre decorativi. Maniglie in acciaio inox o cromate possono invece essere molto piacevoli su un armadio con una o più ante a specchio.

Maniglie in legno, laccato o metallo offrono l’imbarazzo della scelta anche per quanto riguarda i colori. È possibile scegliere nuance neutre come il bianco, il nero o il beige che si adattano a qualsiasi contesto oppure puntare su tinte più accese e sfumature che permettondo di esprimere i propri gusti e personalizzare al massimo ogni dettaglio della camera da letto.

Armadio con maniglie incassate

La maniglia incassata è ricavata all’interno dell’anta grazie all’inserimento di un elemento generalmente in metallo. Questa maniglia può essere personalizzata per forma, grandezza e posizionamento orizzontale o verticale. L’intento è quello di assicurare l’apertura e la chiusura dell’anta senza dover toccare l’anta stessa. I diversi modelli prevedono un’impugnatura più o meno ergonomica che favorisce la presa e la movimentazione.
Anche le maniglie incasso si prestano a interessanti combinazioni di colore e materiali: ad esempio, metallo nero o grigio più o meno scuro, con dettagli in pelle o similpelle colorata che possono riprendere il rivestimento delle ante.

Esempi maniglie incassate nell'anta dell'armadio
Armadio con maniglie incassate rettangolari in metallo scuro
Armadio con maniglie incassate con impugnatura ergonomica

Armadio con maniglie integrate

La maniglia integrata è ricavata direttamente all’interno dell’anta e appare come scavata. Elemento cavo, scanso o tasca orizzontale o verticale, regolare di dimensioni o più o meno profondo, il tutto pensato anche a livello estetico, per disegnare sull’anta un particolare motivo.
La lavorazione dell’anta dona all’armadio una linea pulita, le ante infatti non sono interrotte da elementi esterni. Alcuni modelli non presentano cambi di materiali e di colori, altre lavorazioni (specialmente quelli a fresata ottenute praticando dei fori lineari nell’anta) possono essere caratterizzate da un doppio colore che contribuisce a donare stile all’intero armadio. Proprio l’apertura con fresata assicura una delle prese più agevoli e permette di movimentare facilmente le ante in apertura e in chiusura.

Esempi maniglie integrate nell'anta dell'armadio
Armadio con maniglie integrate dal taglio particolare
Armadio con maniglie integrate con lavorazione a fresata
Armadio con maniglie integrate orizzontali sottili

Armadio con gola

Un armadio con gola è caratterizzato da un incavo ricavato nella parte laterale dell’anta. Il lato destro o sinistro dell’anta, a seconda dei casi, prevede o una sagomatura che favorisce la presa o uno profilo verticale generalmente realizzato in un materiale diverso da quello della struttura. Questo profilo permette l’apertura dell’anta senza l’uso di maniglie applicate e visibili ed è consigliato a chi vuole conferire uno stile minimalista all’armadio e ottenere una resa estetica pulita ed essenziale. Va da sè che superfici senza alcuna interruzione siano anche più agevoli da pulire.

Esempi gola unghiatura di un armadio

A seconda della forma la gola si può definire scavata, piatta, curva e a forma di “C”, quadrata e a forma di “L”. La differenza estetica sta proprio nella forma dell’unghiatura, quella pratica nel design più o meno ergonomico ma comunque sempre comodo e maneggevole.

La gola unghiatura può avere sviluppo a tutta altezza o parziale a mezza altezza.

Armadio battente Pacific con gola unghiatura

La gola può essere scelta in un colore diverso da quello delle ante, così da realizzare interessanti effetti bicolore che rendono l’armadio unico e super personalizzabile.

La gola dell'armadio può essere scelta in un colore diverso da quelle delle ante
Armadio battente in laccato bianco con gola colorata

Qualsiasi sia il tuo sistema di apertura preferito ti consigliamo di scegliere una soluzione di qualità. La maniglia o la gola sono l’elemento dell’armadio più utilizzato, movimentato e costretto a sollecitazioni, per questo è bene optare per modelli resistenti, maneggevoli e dal look impeccabile.

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L’articolo Zona notte: come arredare con comodini e settimanali di design è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Riposare bene è importante e avere una zona notte che sia funzionale per prepararsi al meglio non solo al sonno ma anche alle ore della veglia è fondamentale. Le tendenze attuali di arredamento vanno in quest’ottica, ancora di più da quando la pandemia ci ha portato a vivere maggiormente la casa. La zona notte vuole mobili all’insegna non solo del gusto estetico, ma anche della praticità e della comodità: tutti elementi che il design, già in fase di progettazione, prende in considerazione.

comodini e settimanali di design

Le tendenze del 2021 vogliono uno stile declinato in maniera personale, con mobili che rispecchino il proprio gusto pur restando sempre comodi e funzionali. Nella zona notte particolarmente importanti sono comodini e settimanali, per motivi diversi. I comodini sono quel complemento indispensabile al letto, capace di essere, oltre che piano di appoggio, ad esempio per i libri da leggere e/o una lampada, spazio di contenimento per gli oggetti personali: per questo nel design moderno importanza cruciale la rivestono i cassetti, custodi ideali di quanto risulta indispensabile.

Il mobile settimanale, invece, è quel mobile a cassetti (solitamente 7) che ospita tradizionalmente la biancheria per i giorni della settimana; da qui, appunto, il nome settimanale. In questo articolo vedremo alcune linee di tendenza per la loro scelta.


madia
Il duo di designer veneti Zaven ha realizzato per Novamobili la collezione Float progettata con l’intento di restituire ad ogni suo componente la propria importanza, rendendone visibile la funzione: i piedini, portati all’esterno diventano elemento estetico. La collezione è nata nel 2017 con la madia, per poi svilupparsi anche nella zona notte con i comodini, il settimanale e il comò per la camera da letto.
madia
Sullo sfondo, madia Float in
laccato ossidato brunito. In primo
piano, madia Float in laccato
opaco bianco con basamento
in laccato opaco quarzo.
madia
Madia Float in laccato ossidato peltro con basamento in laccato ossidato brunito. Libreria Wall 30 in laccato opaco. La madia è disponibile in tre varianti – quadrata, rettangolare alta e rettangolare bassa, a due, tre o quattro ante – e in tutti i colori laccati opachi e ossidati; il basamento è anche in laccato metal.
madia
La madia Float gioca sul concetto di sostegno e contenitore: il basamento diventa elemento progettuale da valorizzare ed esporre.
comodini e settimanali di design
comodini e settimanali di design
Dopo la madia creata per la zona giorno, la collezione si amplia e porta Float anche nell’area notte arricchendosi
di comodino, settimanale e comò personalizzabili in tutti i colori laccati opachi e ossidati; il basamento è anche in laccato metal.
comodini e settimanali di design
Comò in laccato opaco
foglia con basamento
in laccato opaco foresta.
comodini e settimanali di design
Comodini in laccato
opaco foresta con basamento
nella stessa finitura.


Quale comodino scegliere?

L’invenzione del comodino risale alla fine del Seicento in Francia; il nome attuale è stato introdotto nel 1708. In italiano è spesso usato con il diminutivo “comò” ed è considerato un mobile d’arredo di assoluta utilità per vivere al meglio la camera da letto. Si può trovare in diversi stili ma puntare sul design sarà una scelta interessante. Ad esempio i comodini di design della collezione Float di Novamobili, sono pensati in una vision dove ogni componente ha la sua importanza, compresi i piedini portati all’esterno; dove il singolo dettaglio è valorizzato per il piacere degli occhi e nulla è lasciato al caso. Soprattutto i cassetti, pratici e funzionali.

comodini e settimanali di design
Novamobili – Comodini in laccato opaco foresta con basamento nella stessa finitura.

Quando si sceglie un comodino, soprattutto se di design moderno, un tocco personale potrà essere quello dato dalla scelta dei colori, ad esempio quelli laccati opachi e ossidati dell’arredamento contemporaneo: soluzioni facilmente abbinabili nella camera da letto, anche in un’ottica di mescolanza di stili.

Mobile settimanale: come orientarsi nella scelta

Il settimanale è spesso un elemento di arredo sottovalutato; un vero peccato essendo uno dei mobili che ci troviamo più frequentemente ad adoperare. È complemento fondamentale per quanto riguarda la zona notte, con i suoi cassetti ma anche la superficie in alto che risulta essere un piano di appoggio importante per appoggiare diversi oggetti personali. Oltre alla biancheria è perfetto per custodire i gioielli e gli accessori, che si possono disporre nei cassetti con ordine e armonia.

Ma il settimanale, con il suo sviluppo verticale, non è solo questo, risulta un vero e proprio mobile salvaspazio dal design, come nel caso di Novamobili, di tendenza grazie, oltre che alla progettazione curata, anche ai colori, laccati opachi e ossidati, perfetti da abbinare con gusto a quelli del comodino. Grazie al suo stile semplice, elegante e minimale sta bene accostato a qualsiasi parete e superficie, quel tocco in più che rende la camera da letto luminosa ed estremamente confortevole.

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29 Luglio 2021 / / Dettagli Home Decor

casa prefabbricata ANNA Stay

La versatile cabina in legno prefabbricata, ANNA Stay, del designer olandese Caspar Schols, ha vinto l’acclamato premio Architizer A+Awards 2021 Project of the Year Award nella categoria Architecture +Living Small.

Progettata per vivere all’interno degli elementi attraverso la configurazione dei suoi strati, ANNA Stay è una casa prefabbricata dinamica realizzata come una piattaforma aperta, che consente di spostare la struttura esterna in legno e l’interno in vetro per adattarsi a qualsiasi occasione, umore o condizione atmosferica.

casa prefabbricata ANNA Stay

Il progetto ANNA Stay by Caspar Schols

L’idea alla base del progetto di ANNA Stay è quella di essere in grado di creare una connessione tra l’utente, la casa e la natura. La casa è delineata dai suoi due muri perimetrali, che scorrono su binari integrati nella struttura, consentendo vari disegni spaziali. Le pareti interne sono realizzate in legno e vetro, separate dalle pareti esterne in legno con una copertura metallica.

Il telaio in vetro segue i due binari interni che corrono paralleli lungo i lati della struttura, mentre la parte in legno segue i binari esterni, scivolando dolcemente l’una sull’altra, creando caldi contorni di prendisole in legno e vetro.

La capacità di ANNA di adattarsi e cambiare consente ai suoi abitanti di seguire i propri sensi. “Dà la libertà di vivere in mezzo all’abbondanza di vita e coltiva un senso di appartenenza. Diventi parte di tutto ciò che ti circonda e credo che tutti riconoscano quella sensazione profondamente dall’interno” afferma Schols.

casa prefabbricata ANNA Stay

casa prefabbricata ANNA Stay

Casa prefabbricata ANNA Stay

Casa prefabbricata ANNA Stay

casa prefabbricata ANNA Stay

casa prefabbricata ANNA Stay

La cabina ANNA Stay è facile da montare, infatti può essere costruita da tre persone in meno di cinque giorni, con l’ausilio di una mini gru elettrica. Inoltre, può essere smontata in soli tre giorni e tutte le parti possono essere sistemate in un camion per essere trasportate in un’altra location.

fotografie di Jorrit ‘t Hoen e Tunnel Tonu

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29 Luglio 2021 / / Dettagli Home Decor

pittura decorativa a calce

Come orientarsi nella scelta del prodotto giusto tra le pitture decorative per interni

La primavera e l’estate sono il periodo migliore per tinteggiare le pareti conferendo un nuovo look alla casa. Se lo scopo è fare un restyling della propria abitazione con soluzioni originali e creative, belle da vedere e piacevoli al tatto, le pitture decorative sono indubbiamente le più adatte.

I decorativi sono pitture all’acqua o acriliche in grado di riprodurre una grande varietà di effetti materici come metallizzati, sabbiati, glitterati e molti altri. A seconda del tipo di prodotto e da come sono applicati, possono assumere aspetti differenti con un forte impatto estetico.

Le pitture decorative possono essere di due tipi:

  • idropitture decorative, il cui effetto è dato da specifici additivi che rendono disomogenea ma d’effetto la superficie;
  • prodotti a spessore decorativi che si applicano con attrezzi specifici come ad esempio stencil, pennelli, spugne, spatole e frattazzi.

Grazie alla grande varietà di effetti, la pittura decorativa può cambiare completamente l’aspetto delle pareti e la percezione a livello tattile, perché quasi tutti gli effetti proposti sono materici.

Naturalmente, se pensi sia troppo decorare tutte le pareti di una stanza con una pittura dall’effetto materico, puoi optare per una sola parete, scegliendo quella che desideri valorizzare maggiormente nella stanza, ad esempio la parete del divano, del tavolo o dietro la testiera del letto.

Le pitture decorative non sono destinate ad arricchire solo le pareti, alcune di esse possono essere applicate anche su mobili, porte, pavimenti, piani di lavoro, piastrelle e docce.

Per scegliere la pittura decorativa più adatta è necessario studiare l’ambiente e lo stato dei muri interessati. Il consiglio è di affidarsi a negozi specializzati come l’azienda Color Market di San Donà che da oltre 40 anni opera nel settore delle vernici proponendo un’ampia offerta di prodotti certificati per l’edilizia, per l’industria, per la nautica oltre a una vasta scelta di attrezzatura, fai da te e articoli da pittura delle migliori marche come Novacolor, Sikkens e San Marco Group, solo per citarne alcune. Da Color Market potete trovare inoltre tutti gli articoli per la pittura come pennelli, elettroutensili, dispositivi di protezione e molto altro ancora.

pittura decorativa con effetti speciali

Pitture decorative: gli effetti speciali

I prodotti decorativi di ultima generazione si distinguono per le alte prestazioni tecniche, per la capacità di creare nuove estetiche in linea con le tendenze d’arredo più attuali. Ci sono finiture effetto cemento o dalla brillantezza dei metalli, quelle che riproducono l’aspetto delle pietre naturali, le venature del legno o la texture dei tessuti. La cosa più interessante non è solo l’aspetto estetico, ma anche la sensazione tattile che ci regalano.

Questa tipologia di prodotti richiede una posa attenta e precisa perché, normalmente, l’applicazione avviene per strati successivi. Inoltre, nella maggior parte dei casi, occorre preparare il fondo con prodotti specifici, che contribuiscono sia alla stesura sia alla definizione dell’effetto. Per applicare questi prodotti si utilizzano frattazzi in metallo o plastica, tamponi e spugne, pennelli. Uniche, originali e di grande impatto, le pitture decorative hanno anche il vantaggio di durare nel tempo.

pittura decorativa sikkens

Pitture decorative: i colori 

Una volta definito qual è il prodotto adatto alle proprie esigenze, non resta che scegliere il colore. Tendenze a parte, la scelta va contestualizzata in relazione all’ambiente, all’arredo, alla luminosità degli spazi, dimensione e altezza dei soffitti e soprattutto con il gusto personale. In linea generale, una stanza ampia e luminosa potrà accogliere qualsiasi colore senza problemi, mentre per gli ambienti più piccoli e magari poco luminosi, è importante considerare l’aspetto luce. In questo caso bisognerà optare per nuance chiare.

Ogni colore ha la capacità di regalare allo spazio un’atmosfera differente e riflette la personalità di chi abita la casa. Scegli quello che preferisci e che meglio si adatta alla stanza. Per quanto riguarda le pitture decorative ogni effetto è caratterizzato da una palette di colore specifica, in base allo stile e alla texture che vuole riprodurre. In linea di massima, i colori delle pitture decorative si dividono in:

  • Tonalità neutre e naturali: i colori chiari come bianco, crema, avorio ed écru trasmettono una sensazione di luce, eleganza e pulizia. Troverai questi colori nelle palette degli effetti che richiamano la pietra o gli effetti sabbiati e glitterati.
  • Tonalità calde: i toni del giallo e dell’arancio riscaldano ogni ambiente mentre le tonalità del marrone hanno un effetto rasserenante. Le tonalità calde sono perfette per gli effetti sabbia, glitter e pietra. Le nuance più intense e decise come il rame e il bronzo sono perfette per le finiture metallizzate.
  • Toni pastello: giallo tenue, rosa cipria, lilla, azzurro o verde acqua… tutti queste nuance delicate infondono purezza e calma. Sono consigliati negli gli ambienti dedicati al relax, come la camera da letto, lo studio e il soggiorno. Prova questi colori con gli effetti sabbia, glitter e perlati, per ottenere un risultato inaspettato.
  • Tonalità fredde: tutti i toni del grigio soprattutto proposti negli effetti pietra, cemento e nei metalli. Eleganti e raffinati, sono perfetti per gli ambienti con buona luminosità.

pittura decorativa effetto materico

Contatta gli esperti Color Market e pittura le pareti di casa

Adesso che hai tutte le informazioni sulle pitture decorative, non ti resta che visitare il negozio di vernici a San Donà Color Market o fissare un appuntamento per incontrare gli esperti del colore per scoprire e toccare con mano gli ultimi effetti decorativi!

Per maggiori informazioni e contatti visita www-color-market.it

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28 Luglio 2021 / / M-Design

 Bentornati miei cari lettori , dopo qualche giorno di pausa eccomi di nuovo a presentarvi l’azienda “DESENIO” , nata nel 2010 con negozi in più di 30 paesi. Produttori di poster , l’azienda offre una gamma di accessori di montaggio come cornici , mensole per quadri , ganci e clip. La loro ispirazione segue lo stile scandinavo e la loro produzione è ampia tanto da racchiudere prodotti come cover , borse in tessuto e calendari da parete. Come al solito , vi mostrerò alcuni poster che più mi hanno colpito , ma sono così tanti che un articolo non basterebbe!

Fig.1
Nome del prodotto: BOTANICAL LINES NO1 POSTER
Prezzo: £8.95
LINEA FIORI ART
Il poster viene stampato con un margine bianco intorno all’immagine.
Ecco uno dei poster che ho trovato elegante oltre che meraviglioso. Adatto a qualsiasi ambiente dal soggiorno ad una camera da letto. I loro prezzi sono modici , tali da poter permettere l’acquisto di più prodotti per più ambienti.
Fig.2
Nome del prodotto: COTTONGRASS POSTER
Prezzo: £8.95
Il poster è stampato con un margine bianco intorno all’immagine e ha un effetto fotografico granuloso.
Come non poter scegliere un poster del genere se si ha una casa dallo stile scandinavo con colori tenui e ambienti luminosi? Perfetto per decorare il soggiorno o il nostro open space .
Fig.3
Nome del prodotto : WOODEN ARCH DOOR POSTER
La collezione di Janni Olsson Delér con Desenio. L’ambasciatore svedese ufficiale di Desenio per il 2021!
Quale quadro più romantico per una camera da letto di una bella coppia innamorata? Due volti che si incrociano e sembra quasi che si abbraccino. Un romanticismo unico!
Fig.4
Nome del prodotto : STEP BY STEP POSTER
La collezione di Ana Johnson con Desenio. L’azienda presenta Ana Johnson, l’ambasciatore tedesco ufficiale di Desenio per il 2021!
Optare anche per un poster con una scritta non è una cattiva idea ma anzi a me piace molto combinare questo tipo di poster con un altro o altri che rappresentino volti o simboli anche astratti.
E’ interessante poter creare una vera e propria galleria da parete con diversi motivi e fantasie.
Ma attenzione a non creare ambienti TOO MUCH!

Fig.5
Nome del prodotto : JE SUIS COMME POSTER
Altro poster della collezione di Ana Johnson con Desenio.
Un poster unico con un volto quasi mistico , dalle linee soavi e leggere. Trasmette tranquillità e dona relax anche solo osservandolo. Adatto ad un qualsiasi tipo di ambiente e secondo il mio gusto , lo si può utilizzare anche da solo.
Tranquilli , non vi lascio a mani vuote ma anzi vi posto il link diretto all’azienda 
https://desenio.com/
Dove avete una vasta scelta di prodotti da poter consultare ed acquistare!
M.

27 Luglio 2021 / / Dettagli Home Decor

Agriturismo in Danimarca

Il noto brand danese di mobili e accessori di design Vipp apre il suo quarto hotel. Un’altra meravigliosa location, questa volta sull’isola di Lolland, in Danimarca.   

Circondato da grandi alberi nella tenuta di Søllestedgaard situata sull’isola di Lolland, Vipp Farmhouse è una fattoria tradizionale che da questo mese è pronta ad accogliere gli ospiti.  L’agriturismo è il quarto alloggio di Vipp dopo il lancio di Vipp Shelter a Lake Immeln, Svezia, Vipp Loft e Vipp Chimney House entrambi a Copenhagen.

cucina design Vipp

cucina design Vipp

Commissionato da Vipp e dal proprietario Ulrik Th. Jørgensen, l’interior designer Julie Cloos Mølsgaard fonde senza sforzo il fascino storico di un’ex residenza di giardinieri del 1775 con i comfort moderni. Gli interni rivelano una tipica moderazione nordica, inclusi dettagli in legno, curiosi reperti d’arte e tessuti morbidi.

soggiorno stile nordico

camera da letto stile nordico

Composto da tre camere da letto, ciascuna con letti matrimoniali, tre bagni e una cucina con soggiorno a pianta aperta, l’hotel a due piani è ideale per 6 persone. La camera da letto al piano terra si apre su un giardino terrazzato, campi infiniti e vista sulla foresta frondosa.

camera e bagno Vipp Farmahouse

agriturismo in Danimarca

Con le sue facciate imbiancate e il tetto di paglia che ricordano il XVIII secolo, sembra di essere tornati indietro nel tempo.

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27 Luglio 2021 / / Dettagli Home Decor

arrdo bagno e sanitari Geberit

Comfort acustico e scarichi insonorizzati, vediamo quali soluzioni e prodotti utilizzare per isolare acusticamente il bagno

L’insonorizzazione degli impianti è uno degli aspetti più delicati nella progettazione di una stanza da bagno. Adottando i sistemi e gli impianti giusti, unitamente a un’installazione a regola d’arte, i rumori provocati da uno scarico o dal risciacquo del WC si possono ridurre notevolmente.

Una corretta posa della colonna di scarico ha grande influenza sulla rumorosità:  per realizzare impianti che garantiscano un ridotto livello di rumore, è importante intervenire correttamente già in fase progettuale, allineando verticalmente i bagni nei vari piani della costruzioneprevedendo dei vani tecnici dove concentrare gli impianti ed evitando di far confinare pareti con tubazioni e locali sensibili al rumore come le camere da letto.

Negli impianti di scarico sono tre fondamentalmente le tipologie di rumore: rumori della caduta, causati dall’acqua che scende verso il basso all’interno del tubo, rumori dell’urto, causati dall’impatto dell’acqua nei cambiamenti di direzione, e rumori del deflusso, causati dallo scorrimento dell’acqua nella tubazione orizzontale.

Le soluzioni GEBERIT per un corretto isolamento acustico del bagno

Geberit ha sviluppato un’ampia gamma di prodotti che permettono di isolare acusticamente il bagno, lavorando su due fronti: da un lato la riduzione dei rumori trasmessi per via aerea, dall’altro la trasmissione delle vibrazioni.

Per ovviare alla trasmissione indiretta via aria, è necessario “mettere della massa” davanti alla sorgente del rumore stesso ad esempio utilizzando delle tubazioni appesantite come Silent-PP o Silent-PRO ed è consigliabile inoltre costruire un cavedio in muratura davanti alla colonna di scarico, mentre per interrompere la trasmissione diretta via corpo, è possibile “disaccoppiare” tubi e raccordi dalla struttura con l’ausilio di prodotti specifici come braccialetti per tubi dotati di inserto disaccoppiante in gomma, ma anche guaine da applicare sulle condotte nei punti di passaggio attraverso pareti e solette.

posa della colonna di scarico del wc

Nella stanza da bagno, la corretta installazione dei sanitari contribuisce in maniera determinante al raggiungimento del comfort acustico ideale. I prodotti Geberit permettono di disaccoppiare WC e bidet sospesi dalla parete, con l’aggiunta di un materassino fonoassorbente che separa il vaso in ceramica dalla parete, attenuando la trasmissione del rumore alla struttura.

Un ottimo abbattimento dei livelli di rumore creati dagli impianti di scarico si ha con i sistemi di scarico insonorizzati Geberit. 

Per la riduzione delle fonti sonore di un impianto, Geberit propone due prodotti: Silent-PP, un sistema di tubazioni multistrato ottimizzate acusticamente ideale per le diramazioni al piano e Silent-PRO, tubazioni ad elevato potere fonoisolante studiate per le colonne di scarico montanti (75, 90, 110 mm).

sistemi di scarico insonorizzati Geberit
Le tubazioni Geberit Silent-PP garantiscono una minor propagazione dei rumori di scarico grazie all’ottimizzazione idraulica dei raccordi e alla costruzione a 3 strati di materiale minerale. Il primo, bianco, facilita l’ispezione interna ed è una vera comodità quando si cerca un guasto, quello intermedio, grigio, costituisce la struttura della tubazione, mentre il terzo, nero, lo protegge dai raggi solari, così da poter stoccare i materiali tranquillamente anche all’aperto.

Geberit Silent-PRO presenta un potere fonoassorbente superiore dovuto al notevole peso, esito di una speciale miscela di materie plastiche addizionate di sostanze minerali.

Progettati per semplificare la vita, Silent-PP e Silent-PRO sono entrambi sistemi ad innesto che quindi non richiedono attrezzature particolari per la loro installazione. Grazie al basso coefficiente di dilatazione dei tubi, non è più necessario compensare l’allungamento o l’accorciamento con particolari accorgimenti, o con altri prodotti come un manicotto di dilatazione. Su ogni raccordo sono presenti delle tacche ogni 30 gradi che consentono di allineare facilmente i componenti, a cui si aggiunge un anello di battuta per assicurare la giusta profondità di innesto e una maggiore protezione da eventuali graffi.
Le guarnizioni dei tubi e dei raccordi sono in EPDM e questo assicura migliori prestazioni e una maggiore durata nel tempo rispetto a guarnizioni costituite da altri tipi di polimeri.
Infine, Geberit è sempre attenta ad evitare gli sprechi: entrambi i sistemi, infatti, si presentano con doppio bicchiere di innesto, così quando li si taglia si ottengono due tratti che sono perfettamente utilizzabili, con risparmio di materiale e una maggiore attenzione all’ambiente.

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Se abiti in una casa costruita dopo la seconda guerra mondiale probabilmente hai le tapparelle all’esterno delle finestre.

E se con la tua ristrutturazione stai pensando di cambiare gli infissi sono certo che non stai prestando grande attenzione alle tapparelle.

Sì, magari hai detto al serramentista “insieme agli infissi cambiamo anche le tapparelle”…ma in fondo per te una vale l’altra…

In questa guida ti dimostrerò che anche nella scelta della tapparella ci sono tante cose di cui devi tenere conto.

mailling list per ristrutturare casa

Però cerchiamo di capirci: non è che scegliere la tapparella sia qualcosa di poi così complicato…non voglio passare per l’addetto all’ufficio complicazioni cose semplici.

Ma le tapparelle sono comunque il primo elemento a protezione della tua casa (e degli infissi che magari hai pagato uno sproposito).

Quando c’è vento, pioggia, grandine o sole battente magari pensi “adesso chiudo la finestra” ma poi ti ritrovi ad abbassare le tapparelle.

E siccome la loro sostituzione avviene quasi sempre insieme a quella degli infissi, è importante che tu pensi al foro-finestra come se fosse un’unica cosa, in cui ogni elemento è ugualmente importante.

Quindi ti devi occupare tanto dell’infisso quanto del sistema di oscuramento (cioè la tapparella).

Invece spesso si tende a risparmiare su questo elemento, o a rimandarne la scelta ad un secondo momento.

“Si vabbè…per le tapparelle ce la vediamo dopo”

…l’ho sentito dire un sacco di volte…

Ma dopo potrebbe non andare bene.

Perché magari hai bisogno di tapparelle che risolvano uno specifico problema, e per installarle ci vuole un sistema specifico che magari necessita di spazi e collocazioni diverse da quelli standard.

Ad esempio un problema che mi capita di affrontare spesso qui a Salerno è legato al vento.

Non so se abiti in una città ventosa…ma qui alle volte il maestrale può essere fastidioso (certo non come la bora di Trieste…).

In molti si lamentano che durante la notte non riescono a dormire perché le tapparelle sbattono o i cassonetti fischiano (è successo anche a me nella casa dove abitavo fino a pochi anni fa).

In questi casi spesso la causa sono vecchie tapparelle in legno…e quasi tutti pensano che sia sufficiente cambiare quelle per risolvere il problema.

Ma non è così: in questi casi, se vuoi veramente risolvere il problema alla radice, devi cambiare anche le guide con quelle anti-rumore.

“…Mbè? Dove sta il problema?”

Il problema è che queste guide hanno delle dimensioni differenti rispetto a quelle standard.

Quindi se non le prevedi insieme agli infissi, ma ti decidi quando ormai il foro-finestra è stato impostato senza tenere conto di questo aspetto, potresti ritrovarti a dover fare modifiche costose per riuscire a metterle…o ad installare guide non adeguate alla riduzione del rumore (o peggio ancora a tenerti quelle vecchie).

Così avrai tapparelle nuove…che però continuano a fare rumore tanto quanto quelle vecchie.

Ma di certo il vento non è l’unico possibile problema.

Un altro che, soprattutto in alcune zone d’Italia, sta diventando importante è quello legato alla grandine.

Proprio qualche giorno fa mia mamma (che abita in provincia di Treviso), mi ha detto che una violenta grandinata le ha rovinato la carrozzeria della macchina (nuova…). E non è la prima volta che succede.

Ecco: come le carrozzerie anche le tapparelle si possono rovinare con la grandine. Non tutte le tapparelle infatti sono idonee per resistere alla grandine.

Solo che se la macchina viene rovinata da una grandinata la porti dal carrozziere ad aggiustare…se una tapparella si rovina a causa di una grandinata la porti in discarica.

Se vivi in un posto dove questi fenomeni sono frequenti dovresti installare delle tapparelle adatte.

E tu sai che caratteristiche devono avere queste tapparelle?

Ma la scelta delle tapparelle non è un problema solo di chi deve trovare la risposta a specifici problemi come quelli che abbiamo appena visto…con tutti i produttori e la scelta che c’è in giro la sòla è dietro l’angolo anche se sei alla ricerca di un prodotto standard…

Quando scegli la tapparella devi anche saper distinguere tra i vari materiali.

Conosci il PVC?

Ormai gli infissi in PVC sono quelli largamente più diffusi. Credi che il PVC non sia arrivato anche alle tapparelle?

Anzi…si è iniziato prima a realizzare tapparelle in PVC (da dopo la seconda guerra mondiale) e poi si è passati a realizzare anche gli infissi di questo materiale.

Quindi la tecnologia è consolidata.

“Bene!” dirai tu…ma anche qui si nascondono delle insidie.

Potresti installare delle tapparelle in PVC che il serramentista ti vende a prezzi stracciati come bellissime e che “signora mia durano una vita”

Sei convinto di aver fatto un affare. Ma proprio quando il sole delle 13:30 di un caldo pomeriggio di agosto ti sta facendo sudare anche le sopracciglia mentre provi a mangiarti quello spaghetto alle vongole che ti guarda invitante dal piatto…ecco che la tua unica salvezza, cioè “le tapparelle scese” (come si dice qui al sud) improvvisamente si bloccano…perché le stecche si sono deformate a causa del caldo.

È meno inusuale di quello che pensi…e il motivo è che le tapparelle in PVC devono avere delle caratteristiche precise per durare nel tempo (e resistere al calore). E il bello è che alcune normative entrate in vigore alcuni anni fa hanno reso meno banale questo aspetto. (Ne parleremo a breve).

Ok, non ti voglio spaventare: ti ho già detto che scegliere la tapparella giusta non è difficile. E lo confermo.

Basta avere le informazioni giuste.

In questa guida troverai alcune indicazioni su cosa devi sapere quando un serramentista ti propone una tapparella piuttosto che un’altra.

In realtà di tapparelle ne abbiamo già parlato un’altra volta nel blog…quando ho pubblicato una mega guida in cinque parti alla sostituzione degli infissi. In un paragrafo di uno di quegli articoli ti ho parlato di tapparelle (lo trovi qui).

Ma oggettivamente avevo affrontato l’argomento in modo superficiale e sbrigativo.

Così ho deciso di dedicare una guida completa alle tapparelle.

E siccome ammetto di non essere proprio ferratissimo sull’argomento, ho chiesto aiuto ad un esperto del settore: Vincenzo Mancusi di Chiudicasa mi ha dato una mano a scrivere questa guida.

Così questo sarà un articolo scritto a quattro mani (in realtà i contenuti tecnici sono quasi tutti di Vincenzo…).

Ma abbiamo già speso troppe parole senza ancora dire nulla…quindi andiamo al sodo.

Se non è la prima volta che mi leggi sai che mi piace affrontare ogni argomento nel modo più completo possibile (almeno in relazione alle mie conoscenze…).

E anche questa volta faremo così.

Per questo non ritengo che si possa parlare di tapparelle senza avere almeno idea di come sia fatto questo sistema di oscuramento, quali sono gli elementi che le compongono e come funzionano. Quindi partiamo con il rispondere a questa domanda:

COME È FATTA UNA TAPPARELLA?

Potrebbe sembrare un argomento banale, ma non lo è.

Quando parliamo di tapparelle, in realtà parliamo di “sistema di oscuramento”. Che come ogni sistema è composto da varie parti, che viaggiano sempre insieme.

Il sistema-tapparella è sempre costituito da almeno quattro elementi:

  1. Un telo flessibile realizzato con stecche unite tra loro (quello che chiamiamo tapparella…);
  2. Un rullo in ferro, posizionato in un vano sopra dell’infisso (il cassonetto), che tramite dei perni può ruotare e a cui il telo viene agganciato;
  3. Un sistema di sollevamento (motorizzato o manuale) che consente l’avvolgimento del telo;
  4. Una coppia di guide in cui la tapparella scorre durante la movimentazione.
Come sono fatte le tapparelle

Questi quattro elementi nel loro complesso consentono di gestire la quantità di luce e aria che entrano in casa e a cui sono esposti gli infissi.

E siccome, anche se non sembra, le cose da dire sono molte, ho deciso di dividere questa guida in tre parti:

  1. In questo primo articolo parleremo di quali sono le tipologie di tapparelle attualmente maggiormente diffuse.
  2. Nella seconda parte invece vedremo prodotti nuovi e/o più di nicchia, pensati per risolvere specifici problemi, che però stanno avendo sempre maggiore diffusione.
  3. Nella terza parte parleremo di cassonetti, accessori e sistemi di sollevamento.

Ti ho già detto che mi piace essere completo nell’affrontare un argomento? Ecco…nel prossimo paragrafo ti voglio raccontare un po’ la storia della tapparella e della sua evoluzione.

So che non è indispensabile per i nostri scopi, quindi se non ti interessa saltala e passa pure al paragrafo successivo in cui parleremo delle tre tipologie di tapparelle attualmente più diffuse.

TAPPARELLA STORY

Le tapparelle sono l’evoluzione delle stuoie in bambù o in canne, ancora oggi in uso per proteggere dal sole i gazebo, le verande e le strutture all’esterno in generale.

L’evoluzione da stuoie a tapparella avviene in Germania, a partire dalla metà dell’800.

La prima azienda che razionalizza questo sistema di oscuramento, arrivando a progettare e brevettare il sistema avvolgibile per come lo conosciamo oggi, è la Komarek, azienda bavarese fondata nel 1880.

Questa azienda era specializzata nella produzione di “gelosie”…cioè i classici scuretti…ed ha visto un’opportunità di innovazione con le tapparelle.

Quindi dalla fine del 1800 in Europa, tra i canoni di progettazione di sempre più architetti, si diffonde anche la tapparella in sostituzione delle persiane o degli scuretti interni.

Palazzo delle Debite a Padova

Questa soluzione arriva in Italia grazie ad alcuni architetti che non avevano gli occhi puntati solo al loro vicinato. Ad esempio Camillo Boito, architetto di caratura internazionale vissuto tra l’800 e l’inizio del ‘900, è stato tra i primi ad utilizzare sistematicamente questa nuova soluzione, impiegando l’avvolgibile in numerosi suoi progetti.

Un esempio famoso è il palazzo delle Debite, che si trova in piazza delle Erbe a Padova, costruito nel 1874.

Ma questi sono rimasti episodi isolati per molti anni nel nostro territorio. Perché si diffonda definitivamente anche in Italia la nuova tecnologia delle tapparelle dobbiamo aspettare l’inizio del secolo successivo.

Proprio la Komarek all’inizio del XX secolo apre una filiale in Italia, per la precisione a Rovereto in provincia di Trento. Qui nasce la “Komarek società italiana gelosie avvolgibili”.

Komarek azienda italiana tapparelle

Dopo la Komarek sono nate numerose aziende nello stesso settore. Già negli anni ‘20 del secolo scorso sono rintracciabili numerose realtà imprenditoriali specializzate nella produzione di gelosie, serrande avvolgibili e tapparelle. Qui sotto ad esempio puoi vedere un estratto dell’annuario del Regno d’Italia del 1935, dove sono elencati alcuni produttori nelle provincie di Milano, Trieste, Trento, Napoli, Modena.

Grazie alla flessibilità di questo sistema e alle soluzioni progettuali innovative che ha dato agli architetti, da allora tutta l’architettura istituzionale (Ospedali, Uffici Amministrativi, Uffici governativi) e civile ha fatto un uso sempre più ampio della tapparella come sistema oscurante.

Ad esempio grazie alle grandi dimensioni che fin dall’inizio potevano raggiungere le tapparelle è stato possibile progettare serramenti più ampi, accoppiali a 90° oppure liberare finalmente le finestre a nastro dalla presenza degli scuri.

Ma è nel secondo dopoguerra, periodo in cui anche l’edilizia è stata travolta da un forte impulso all’industrializzazione, che l’uso della tapparella ha sostituito in modo quasi totale quello degli oscuranti tradizionali, rendendo la persiana in legno ad ante battente un prodotto di nicchia..

In particolare è stata l’introduzione delle tapparelle in PVC, sempre ad opera della Komarek, a dare l’input definitivo: un materiale economico, di rapida produzione e facile installazione, ideale per le necessità di una nazione che doveva affrontare una ricostruzione post bellica in tempi rapidi.

Ok…penso che abbiamo detto abbastanza sulla storia delle tapparelle. Non è il tema di questo articolo, ma mi sembrava interessante provare a fare una rapida ricostruzione di questo sistema di oscuramento.

Passiamo alle cose che ci interessano veramente.

LE TRE TIPOLOGIE DI TAPPARELLE MAGGIORMENTE DIFFUSE (E COME SCEGLIERLE)

Come abbiamo visto fino alla seconda guerra mondiale le tapparelle erano solo in legno.

Se adesso vai da un serramentista a chiedere una tapparella in legno ti guarda come se fossi un pazzo appena uscito dal manicomio.

Infatti adesso le tapparelle sono essenzialmente in tre materiali:

  1. PVC
  2. Alluminio
  3. Acciaio

Ma una non vale l’altra. E ognuna di queste deve rispondere a delle precise caratteristiche per garantirti di durare nel tempo, sia a livello meccanico che estetico.

Ti darò anche dei costi medi di fornitura di questi prodotti. Considera che tali costi sono relativi alla sola fornitura del telo-tapparella, e non di tutti gli accessori e nemmeno del montaggio.

Tapparelle in PVC: una tecnologia consolidata

Avvolgibile in pvc

Costo medio di fornitura: 20-30 €/mq

Il PVC (acronimo di polivinilcloruro) è un materiale plastico. È un materiale largamente utilizzato nel settore edile da decenni e può essere rifinito in tantissimi colori, oltre che con pellicole (per dare l’effetto-legno ad esempio).

Come abbiamo visto le tapparelle in PVC in passato hanno avuto una larghissima diffusione, soprattutto perché con bassi spessori e costi contenuti garantivano un buon isolamento.

Ma da alcuni anni stanno lasciando il passo ad altri materiali.

Infatti, sebbene siamo di fronte ad un sistema con tecnologie di produzione consolidate, presenta alcuni difetti difficilmente superabili.

Le stecche delle tapparelle in PVC sono realizzate attraverso un processo di estrusione. Cioè il PVC sotto forma pastosa (semi-liquido per intenderci) viene fatto passare forzatamente attraverso una sagoma che riproduce la forma del pezzo che si vuole ottenere.

Si ottiene così una stecca sufficientemente rigida da poter essere usata per formare il telo della tapparella.

Ma c’è un problema.

Il PVC quando fa caldo tende ad assorbire questo calore. E si dilata. Soprattutto durante le ore più calde della giornata.

I continui cicli di dilatazione e restringimento sono sempre un problema nel settore edile. E lo stesso vale per il PVC.

Infatti queste costanti sollecitazioni a lungo andare deteriorano la mescola con cui sono realizzate le stecche dell’avvolgibile.

Ti ricordi quando prima abbiamo detto che le tapparelle in PVC possono smettere di funzionare perché le stecche si deformano?

Ecco…questo è il motivo.

Ma la realtà è che fino al 2015 non era un problema…

Il motivo è che prima di questa data le tapparelle e tutti i prodotti in PVC destinati all’edilizia prodotti in Europa contenevano piombo come componente stabilizzante.

La presenza di questo e altri metalli pesanti all’interno della mescola aiutava e contenere sia le deformazioni che gli scolorimenti durante l’estate, e le crepe durante i mesi invernali.

Da anni sappiamo che il piombo è un materiale pericoloso per la salute umana. A tal proposito nel 2006 il Parlamento Europeo ha emanato il Regolamento REACH, n. 1907/2006, concernente la registrazione, valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche.

Per quanto riguarda il PVC questo regolamento limita l’uso del piombo allo 0,1%.

Quindi non lo elimina del tutto ma lo riduce in modo drastico.

Però i produttori europei di PVC, con un impegno volontario, hanno deciso eliminarlo del tutto in modo graduale a partire dal 2015.

Sebbene il piombo sia ancora presente nel PVC importato (e per questo è il caso di fare attenzione alla provenienza delle tapparelle…), oggi le tapparelle in PVC, se acquistate da un produttore Italiano o europeo, non presentano rischi per la salute di chi le utilizza.

Ma la mancanza di Piombo, mercurio e altri additivi dannosi nella mescola le rende inesorabilmente più deboli e soggette a maggiori dilatazioni.

Quindi facciamo 1+1 e vediamo quali accorgimenti devi prendere nella scelta delle tapparelle in PVC:

  1. Evita tapparelle di colore scuro, perché sono molto più sensibili alle variazioni termiche (metti al sole un oggetto nero e un oggetto bianco e dimmi quale scotta di più…). E quindi durano di meno.
    Se proprio non puoi fare a meno di installare una tapparella in PVC nera cerca di non metterla su finestre esposte al sole per molte ore del giorno (quindi prediligi orientamenti nord e al massimo est).
  2. Un buon indicatore di robustezza è il peso della tapparella. In particolare il peso al metro quadrato (kg/mq).
    Il motivo è che una tapparella più pesante è realizzata con stecche il cui telaio ha uno spessore maggiore…quindi sono più robuste.
    La tapparella in PVC dovrebbe pesare almeno 4 kg/mq (meglio 4,5…)
  3. Se proprio vuoi toglierti ogni pensiero richiedi tapparelle con stecche rinforzate tramite inserti in ferro o fibra di vetro, per contenere eventuali deformazioni.

Ultimo consiglio: le tapparelle in PVC, a differenza delle altre di cui parleremo a breve, di solito vengono fornite senza tappi laterali di chiusura. Questi tappi hanno la funzione principale di non far sfregare tra di loro le lamelle quando si movimenta la tapparella. Ma il PVC è un materiale che potremmo dire autolubrificato, quindi non ne ha bisogno.

Però questi tappi hanno anche un secondo ruolo: quello di stabilizzare la tapparella. Quando mancano c’è la tendenza a muoversi orizzontalmente durante il funzionamento.

Questo porta le stecche ad incastrarsi e quindi a bloccare il movimento della tapparella.

Quindi verifica (o chiedi) che siano dotate di questi tappini.

Tapparelle in Alluminio coibentato: occhio alle caratteristiche!

Stecca tapparelle in alluminio

Costo medio di fornitura: 35-45 €/mq

Quando parliamo di “alluminio coibentato” intendiamo tapparelle con stecche realizzate in alluminio riempite di schiuma poliuretanica.

Che ad oggi sono il prodotto più utilizzato.

Le stecche di questa tipologia di tapparelle sono realizzate in due modi differenti: o per estrusione (come il PVC) o per pressopiegatura.

Questo è sicuramente il sistema più diffuso perché rapido ed economico.

In sostanza si parte da enormi bobine di alluminio che vengono laminate (tecnicamente pressopiegate) fino a prendere la forma desiderata (che nel caso delle tapparelle è più o meno quella di un parallelepipedo).

Lo spessore standard di queste lamine di alluminio è di 0,35 millimetri. E anche se la forma che gli viene data fornisce un minimo di rigidità, non è per niente sufficiente a garantire un prodotto che sia minimamente utilizzabile come tapparella.

Basta un dito per deformarle.

Cosa viene fatto quindi?

Si riempie la sagoma della stecca con schiuma poliuretanica. In questo modo si raggiunge la stabilità e rigidezza necessaria per poter utilizzare queste stecche nei teli delle tapparelle.

Però attenzione: la maggior parte delle tapparelle che ti vendono in giro sono riempite con schiuma poliuretanica a bassa densità, circa 75 kg a metro cubo.

Questo cosa vuol dire?

Che la tapparella è sì stabile e leggera (indicativamente puoi paragonarne le prestazioni ad una in PVC da 4 kg/mq…ma come (scarsa) resistenza alla grandine siamo sullo stesso livello e isola molto poco.

Una tapparella di questo tipo pesa circa 2,7kg/mq e sicuramente presentano alcuni vantaggi indiscutibili rispetto a quelle in PVC:

  • Maggiore resistenza e minore deformabilità. Infatti l’alluminio resiste molto meglio agli sbalzi di temperatura, quindi puoi tranquillamente scegliere colori molto scuri senza correre rischi;
  • Grande varietà di colori disponibili (come il PVC) che però non sbiadiscono (e hai detto nulla…);
  • Installazione più semplice. Perché a differenza del PVC tutti i produttori, una volta preparato il telo, applicano sulle stecche i  tappi laterali che impediscono alla tapparella di muoversi in fase di installazione (quelli che abbiamo detto mancano alle tapparelle in PVC).

Ma detto ciò, se non vuoi accontentarti di un entry-level nelle tapparelle in alluminio, ma cerchi delle prestazioni migliori sotto tutti i punti di vista (isolamento, resistenza, durabilità), dovresti optare per sistemi che abbiano:

  • Riempimento con poliuretano ad alta densità, dai 300 kg/mc a salire (maggiore isolamento e resistenza alla grandine);
  • Realizzate con profili estrusi e non pressopiegati (maggiore resistenza)

Visto che stiamo parlando di sostituzione di vecchie tapparelle devi porre attenzione anche ad un altro aspetto, legato alle guide.

La tapparella in Alluminio ha uno spessore delle stecche di circa 12 mm, mentre una vecchia stecca in PVC ha uno spessore di 15/16 mm. Se decidi di sostituire solo la tapparella e non le guide…la tapparella sbatte (come quando c’è vento…solo che rischia di farlo sempre).

Quindi insieme alla tapparella sostituisci anche le vecchie guide. Nel caso togliere quelle esistenti sia un problema (nel caso tu non stia sostituendo tutti gli infissi ad esempio) chiedi espressamente delle guide da ristrutturazione. Sono guide che si inseriscono in quelle vecchie e che quindi, senza fare opere particolari, ti consentiranno di installare le nuove tapparelle in alluminio coibentato eliminando definitivamente ogni rumore in salita e discesa ma soprattutto durante le giornate di vento.

Vogliamo riassumere i tre accorgimenti-base nella scelta delle tapparelle in alluminio coibentato?

  1. Se abiti in una zona a rischio di frequenti grandinate, acquista tapparelle con schiuma ad alta densità;
  2. Sostituisci le guide (se possibile);
  3. Assicurati che i nuovi teli avvolgibili siano dotati dei tappi laterali posizionati sulle stecche.

Ok, abbiamo quasi finito, ci rimangono solo le:

Tapparelle in Acciaio coibentato: sono di sicurezza?

Stecca tapparelle in acciaio coibentato

Costo medio di fornitura: 50-60 €/mq

Il procedimento produttivo di queste tapparelle è identico a quello dell’alluminio.

Si parte da una bobina di acciaio, cioè un foglio spesso pochi decimi di millimetri arrotolato su sé stesso, che viene fatto passare attraverso delle presse che sagomano la lamiera fino a formare delle stecche.

Se per l’alluminio avevamo detto che lo spessore della lamiera solitamente è 0,35mm, per l’acciaio è di 0,42mm.

I profili sagomati vengono riempiti con schiuma poliuretanica a bassa densità per irrigidirle.

Se abbiamo detto che una tapparella in PVC (di buona qualità) pesa 4-4,5 kg/mq, una in alluminio 2,7kg/mq, una tapparella in acciaio realizzata in questo modo pesa circa 8-9 kg/mq.

Bastano questi dati per capire che una prima sostanziale differenza rispetto all’alluminio è il prezzo. Ma non solo per il peso, anche perché l’alluminio è un materiale più economico rispetto all’acciaio.

Quali sono i vantaggi che ti da una tapparella in acciaio?

Dal punto di vista tecnico l’acciaio ha una densità superiore rispetto all’alluminio, quindi le tapparelle in questo materiale sono più robuste e meno soggette ai danni provocati da vento e grandine (anche con schiuma a bassa densità).

Però facciamo chiarezza su un aspetto: è idea abbastanza diffusa che le tapparelle in acciaio offrano maggiore sicurezza contro le effrazioni.

In realtà una tapparella coibentata in acciaio pressopiegato standard (cioè quelle maggiormente diffuse) ti dà più o meno le stesse garanzie di sicurezza di una qualsiasi tapparella in alluminio o PVC.

Perché una ti garantisca maggiore sicurezza deve avere determinate caratteristiche.

(La sicurezza antieffrazione è un argomento articolato a cui ho già dedicato un articolo, lo trovi qui.)

Ma questo sarà uno dei temi del prossimo articolo sulle tapparelle.

Detto ciò: quali sono le caratteristiche a cui devi prestare attenzione quando acquisti una tapparella in acciaio?

Più o meno le stesse di una tapparella in alluminio:

  1. Se vuoi maggiore robustezza e isolamento opta per versioni con schiuma poliuretanica ad alta densità;
  2. Sostituisci anche le guide;
  3. Se stai scegliendo le tapparelle in acciaio perché cerchi maggiore sicurezza leggi il prossimo articolo sulle tapparelle 😛
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E ADESSO QUALE SCEGLI? PVC, ALLUMINIO O ACCIAIO?

Ok, abbiamo fatto tutto questo lungo articolo, adesso sai tutto (o quasi) delle tre tipologie di tapparelle più diffuse…

Ma quali scegliere?

Ognuna risponde a precise esigenze, e le tue esigenze le puoi sapere solo tu.

Se tu domani venissi da me e mi dicessi “Alessandro devo cambiare le tapparelle…cosa mi consigli di mettere?”, probabilmente, senza sapere nulla ti consiglierei delle tapparelle in alluminio coibentato.

Soluzione economica, di buona qualità e resistente nel tempo…

(Tra l’altro mi è capitato di farlo proprio poco tempo fa…)

Ma non è detto che sia sempre la scelta migliore o che sia sempre attuabile.

In questo ultimo paragrafo vorrei riassumere i pro e i contro di ognuna delle tre tipologie di tapparelle che abbiamo visto.

TIPOLOGIA PRO CONTRO PRESTA ATTENZIONE A COSTO
PVC Tecnologia consolidata

Economiche

Nessuna sicurezza

Si deformano (e rompono) col calore

Tendono a scolorirsi

Scarsa resistenza ad eventi atmosferici importanti (grandine)

Usa colori chiari

Chiedi che vengano inseriti i tappini laterali

 20-30
€/mq
ALLUMINIO COIBENTATO Economiche

Resistenti agli sbalzi termici

Mantengono il colore nel tempo

Nessuna sicurezza

Bassa resistenza ad eventi atmosferici importanti

Per maggiore resistenza chiedi tapparelle con schiuma ad alta densità

Per maggiore sicurezza chiedi tapparelle in alluminio estruso Sostituisci anche le guide

35-45
€/mq
ACCIAIO COIBENTATO Garantiscono un minimo di sicurezza

Resistono meglio ad eventi atmosferici importanti

Resistenti agli sbalzi termici

Mantengono il colore nel tempo

Costano di più   Verifica il reale grado di sicurezza (chiedi riempimento con schiume poliuretaniche ad alta densità)

Se vuoi tapparelle blindate leggi il prossimo articolo sulle tapparelle 😛

50-60
€/mq 

Come sempre se hai qualche domanda da farmi ci sono i commenti qui sotto. Ma io NON sono un esperto di tapparelle (a differenza di Vincenzo che mi ha aiutato con questo articolo), quindi vai sul suo sito e chiedi a lui per informazioni tecniche.

Invece, se la sostituzione delle tapparelle è solo uno dei lavori che devi fare nella ristrutturazione di casa tua, devi essere consapevole che cercare informazioni a spizzichi e bocconi qua e là in rete è un errore.

Non ti serve a nulla sapere tutto sulle tapparelle e poi cannare totalmente il processo di ristrutturazione.

Se vuoi impostare la tua ristrutturazione nel modo corretto da subito il punto da cui partire è il mio libro “Ristrutturazione Roadmap” che puoi acquistare su Amazon da qui.

Se invece vuoi informazioni più approfondite, che non riguardano solo il processo corretto di ristrutturazione da seguire ma anche nozioni su detrazioni fiscali, adempimenti burocratici, come stipulare contratti che ti tutelano (e varie altre cose indispensabili ad un proprietario di casa che deve ristrutturare) c’è il mio manuale “Ristruttura la tua casa in 7 passi”. In questa pagina trovi maggiori informazioni sui suoi contenuti.

Se invece ti interessa solo sapere quali sono i principali errori da non commettere in una ristrutturazione puoi scaricare il report gratuito “i 7 errori della ristrutturazione”, cliccando sul banner che trovi qui sotto.

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L’articolo Guida completa alla sostituzione delle tapparelle sembra essere il primo su RistrutturazionePratica | la corretta pianificazione e gestione della ristrutturazione.


Croce e delizia delle stanze moderne, la cabina armadio è diventata un vero must have delle camere da letto contemporanee, tanto quelle degli adulti che le camerette per i ragazzi.

Quando non c’è – vuoi perché la stanza è piccola o semplicemente non si sa come impostare il progetto – la sua mancanza si fa sentire. Ma quando lo spazio per accoglierla c’è… arriva fulmineo il temuto quesito:

meglio una cabina armadio aperta o una chiusa da ante?

Vediamo qual è la soluzione migliore.

Sommario:

Cabine armadio a vista: pro e contro

Le cabine armadio aperte sono costituite da una struttura portante a vista che rende il contenuto sempre accessibile.

Senza ante e sprovviste di sportelli, spesso si presentano come un sistema componibile con elementi modulari di dimensioni e tipologia variabili, una varietà che consente di creare composizioni lineari, angolari o a ferro di cavallo quasi su misura.

Cabina armadio senza ante Flexy

Modularità e personalizzazione sono le chiavi che consentono di progettare e inserire questi armadi aperti in ambienti di dimensioni ridotte, piccole stanze, nicchie, mansarde, camere soppalcate o con soffitto spiovente.

Vantaggi delle cabine armadio a vista

  • abiti, vestiti e accessori sono sempre a portata di mano
  • assenza di ante = spazio minore in profondità
  • a seconda dei modelli, i costi di realizzazione sono più contenuti

Svantaggi delle cabine armadio a vista

  • la mancanza di ante non protegge gli abiti dalla polvere
  • mensole, scaffali e rastrelliere richiedono un certo rigore metodico
  • se non riempite uniformemente, suscitano una sensazione di disordine

Cabine armadio a vista: i modelli più amati

Le cabine armadio aperte giocano con le forme, con i materiali e con le configurazioni per restituire soluzioni d’arredo originalissime, degne sostituite delle armadiature più canoniche.

In legno o in metallo, a terra o sospese a muro, possono essere personalizzate con accessori, complementi ed elementi che, oltre a garantire in massimo della funzionalità (e dell’ordine!), strizzano l’occhio agli stili d’arredo più contemporanei.

Tra i modelli di tendenza spiccano:

  • le cabine armadio con boiserie
  • le cabine armadio a pannelli
  • le cabine armadio a pali
  • le cabine armadio senza schienale
  • le cabine armadio con montanti
  • le cabine armadio con sistema a cremagliera
  • le cabine armadio con mensole
  • le cabine armadio a scaffali

Una lista non esaustiva, questa, che non contempla l’universo delle stanze-guardaroba, ovvero locali più o meno spaziosi interamente adibiti ad armadio (o a camera-armadio, viste le dimensioni).

Ma ciò non toglie nulla alle cabine armadio più piccole, che proprio per la loro struttura a giorno danno forma a composizioni destrutturate o asimmetriche, adatte quindi anche alle camere da letto di dimensioni ridotte.

Cabine armadio a giorno: idee d’arredo e foto-ispirazioni

Cabina armadio a cremagliera

Cabina armadio a cremagliera Naked

Una cabina armadio di ultima generazione, senza ante né fianchi, sospesa e fissata al muro per lasciare libero il pavimento sottostante.

Componibile, personalizzabile e attrezzabile con ripiani, pensili, cassettiere, trova la sua collocazione nella camera di un ragazzo dinamico e metodico, che conosce alla perfezione le lezioni di Marie Kondō.

Cabina armadio con pali

Cabina armadio con montanti Pole

Non nasconde la sua anima industrial style questa cabina armadio modulare con montanti in alluminio. Più minimalista di un armadio, offre una visione d’insieme del guardaroba senza dare nell’occhio.

Da completare con cassetti, ripiani e pensili con anta a vetro, consente di progettare configurazioni in appoggio a terra, sospese a parete o fissate al soffitto, anche se inclinato.

Cabina armadio senza ante

Cabina armadio senza ante Flexy

La cabina armadio aperta per eccellenza. Completamente a vista, senza ante, la struttura portante è modulare e configurabile nei modelli lineare o angolare, anche sprovvisti di schienale.

Il dettaglio degno di nota: cassetti e ripiani sporgono rispetto ai fianchi, elemento che rende Flexy una cabina armadio a doppia profondità.

Cabina armadio con pannelli di boiserie

Cabina armadio con boiserie Start

Con la sua boiserie, questa cabina armadio a pannelli è tutto quello che serve per arredare una camera da sogno. Sofisticata ed elegante, non perde di vista la funzionalità che un guardaroba aperto deve conservare.

Consente tagli su misura e personalizzazioni in altezza e lunghezza, è attrezzabile con elementi chiusi, ripiani e tubi appendiabiti e – non da ultimo – può essere arricchita da specchi a figura intera.

Cabina armadio con mensole e appendiabiti

Cabina armadio con sistema a cremagliera Naked

Armadio chiuso e cremagliera: l’accoppiata vincente per la cameretta di una bambina indipendente e intraprendente, che si avvia verso l’adolescenza con outfit pratici ma selezionati.

Ripiani alti per i cambi di stagione – raggiungibili con l’aiuto di mamma e papà – e ripiani bassi per avere sempre a portata di mano sneakers, camicette, maglioncini e lo zaino per la scuola.

Cabine armadio chiuse: pro e contro

Come dice il nome, le classiche cabine armadio chiuse offrono uno spazio contenitivo protetto da ante o sportelli che ne celano il contenuto.

Battenti o scorrevoli, le ante sono il principale elemento che le distingue dalle loro omonime aperte, ovviamente, ma non solo.

Negli anni, i sistemi di chiusura sono stati curati nei minimi dettagli per diventare autentiche componenti decorative – oltre che funzionali – capaci di dare un twist all’intero ambiente grazie a rese estetiche inedite e accattivanti.

Cabina armadio con ante in vetro Start Su Misura

Vantaggi delle cabine armadio chiuse

  • il contenuto della cabina è nascosto alla vista
  • le ante proteggono il vestiario da polvere, pulviscolo e luce solare
  • sono utili sia come guardaroba che come armadio contenitore

Svantaggi delle cabine armadio chiuse

  • richiedono un certo spazio in profondità (soprattutto in caso di ante battenti)
  • non sono indicate per stanze mini o piccolissime
  • a seconda dei modelli e dei formati, i prezzi potrebbero essere più elevati

DA RICORDARE

Fondi, schienali, pannelli di chiusura e ante sono gli elementi strutturali che i guardaroba chiusi condividono con i classici armadi da camera.

Ma a differenza di un armadio battente, le cabine chiuse richiedono una maggiore disponibilità di spazio in profondità, sia esso a lato, accanto o dietro al letto.

Una cabina armadio ben progettata deve considerare, oltre all’ingombro della struttura e delle ante in fase di apertura, uno spazio da dedicare al passaggio e alla circolazione nella stanza.

Per questo motivo, se la camera non è molto grande e disponi di una stanza in più da poter trasformare in spogliatoio, il consiglio è di optare – al posto di un armadio cabina – per una vera e propria stanza cabina.

Cabine chiuse da ante: quali modelli?

Chiamale tradizionali, ma non classiche!

I guardaroba chiusi non hanno nulla da invidiare alle versioni a giorno, anzi. Fanno prova di estrema modernità grazie a materiali di alta qualità, accessori esclusivi, linee pulite e composizioni dalla geometria rigorosa.

Tra i modelli più amati non mancano:

  • le cabine armadio con ante in vetro fumé, satinato o scuro
  • le cabine armadio con 2 ante battenti
  • le cabine armadio con porte scorrevoli
  • le cabine armadio con sportelli
  • le cabine armadio con modulo ad angolo
  • le cabine armadio con terminale libreria
  • le cabine armadio con guardaroba esterno (o semi chiuse)

Degna di nota, la cabina armadio semi aperta è una delle possibilità progettuali che questo arredo eclettico offre.

Si tratta di un sistema componibile che permette di combinare moduli chiusi ed elementi a giorno. Questi sono spesso proposti sottoforma di cremagliere con ripiani, montanti con mensole o moduli a scaffale-libreria.

Cabine armadio chiuse: idee e immagini

Cabina armadio per cameretta

Maxy cabina armadio da cameretta con libreria integrata

Cameretta piccola? Cabina armadio piccola, e pure angolare. Se sfruttare gli angoli è uno dei segreti per ottimizzare lo spazio, disporre di una cabina super attrezzata diventa vitale.

Cestelli estraibili, porta pantaloni, appendiabiti e specchi interni: sono solo alcuni degli accessori disponibili per personalizzare questo armadio chiuso. Basta affiancare un letto al lato più profondo e il gioco è fatto.

Cabina armadio angolare

Cabina armadio angolare bianca Start

Adatta per la camera matrimoniale o per la stanza dei bambini, questa cabina con ante battenti è la soluzione ideale per chi vuole nascondere il guardaroba e far sì che l’ordine regni sovrano.

La struttura portante, proposta in tre altezze, è personalizzabile con un modulo terminale aperto che funge da modulo libreria, scaffale arrotondato, sistema di mensole lineari.

Cabina armadio con moduli aperti

Cabina armadio completamente a vista Flexy

Cabina aperta o armadio guardaroba con scaffali laterali? Un ibrido, questa soluzione d’arredo, che abbina un sistema modulare chiuso ad un programma componibile aperto fatto di ripiani, tubi appendiabiti e una cassettiera a 6 scomparti.

Adatta a camere, camerette, stanze degli ospiti.

Cabina armadio con ante in vetro

Cabina armadio con ante in vetro Start Su Misura

Una cabina armadio su misura, con ante in vetro trasparente, fumé o bronzato, che offre una libertà compositiva illimitata e illimitate soluzioni d’arredo.

La struttura è costituita da grandi pannelli in legno su cui si incastonano moduli a libreria, colonne guardaroba, pensili e armadietti coperti da sportelli a effetto vedo-non-vedo. Può integrare elementi a vista, ripiani, tubi appendiabiti anche trasversali.

Cabina armadio a tutta parete

Cabina armadio senza ante Flexy

Un’altra soluzione mista, in cui un sistema componibile di mensole e ripiani fa da sfondo ad un grande armadio guardaroba chiuso da ante battenti e cassetti. Perfetta nella zona notte di un loft metropolitano, è la scelta ideale per chi non sa scegliere tra cabina aperta o chiusa.

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