6 Aprile 2020 / / ChiccaCasa


Quanto è appagante avere un mazzolino di fiori freschi sulla tavola? 
Guardare i suoi colori e sentire il suo profumo fa sentire la primavera anche indoor.
Io adoro i fiori freschi, in particolare quelli di campo, che raccolgo per strada mentre passeggio con i cani. 
Questi, però non sono l'unico elemento naturale che puoi mettere in vaso per creare subito un'atmosfera accogliente! Basta fare due passi in campagna focalizzando lo sguardo sui campi, per avere un'idea di quante alternative la Natura ci mette a disposizione per rendere belli ed accoglienti i nostri spazi. 
Ecco una serie di alternative naturali che potrai esporre in vaso per un immediato "effetto wow"! 
P.s. Sono tutte soluzioni durature, quindi potrai tenere i tuoi vasi migliori a lungo in bella vista!

Pampas grass
La pianta della Cortadeira produce dei piumini estremamente scenografici, perfetti per mettere in risalto un angolo "spento" della casa. Ne esistono di diverse tipologie: più o meno alte, più o meno sfioccate e persino sbiancate o colorate con tecniche naturali.
Sono perfette per aggiungere un leggero tocco bohemien ai tuoi spazi!



Fiori di cotone
Questi candidi batuffoli nascono dalla pianta del cotone e sono molto duraturi. Quelli che comunemente chiamiamo "fiori di cotone", in realtà sono i frutti di questa pianta, quelli da cui si ricava poi la fibra tessile. Si prestano bene alle decorazioni invernali o natalizie, poiché fanno pensare ad un rametto innevato, ma ciò non implica che non stiano bene in un vaso per tutto il resto dell'anno, anzi! 




Lunaria annua
La lunaria annua è una pianta da sottobosco perenne. Produce dei frutti di forma ellittica bidimensionali, dalle pareti sottilissime, che lasciano intravedere, al centro, i semi all'interno di essi.
Inizialmente sono verdi, ma maturando, assumono un delizioso colorito biancastro dalle sfumature argentee. Per via della forma dei frutti, queste piante si sono aggiudicate l'appellativo di "Monete del papa".
I rami colmi di frutti possono essere recisi ed essiccati per essere esposti in "solo" o in composizioni floreali. L'eleganza ed il potere di riflettere la luce di questi rami mi hanno fatta innamorare! Mi voglio sbilanciare! La mia previsione dice che questo sarà il prossimo trend botanico nell'ambito dell'interior styling, ed io mi sono già munita di semi per provare a coltivare questa pianta dai frutti preziosi! 





Coda di coniglio
Lagurus ovatus, è questo il nome scientifico della pianta che produce questi simpatici ciuffetti vaporosi. Raggruppati in vaso sono davvero sfiziosi e nelle composizioni danno valore aggiunto senza togliere la scena ai protagonisti floreali.
Puoi trovare più facilmente questi irresistibili pelosetti con i nomi più comuni di "coda di coniglio", "bunny tail" (l'equivalente in inglese) oppure "hare's tail".




Eucalipto
Fresco ed intramontabile, l'eucalipto, nella versione a foglia tonda è l'unico protagonista verde di questa carrellata. C'è da dire, però che ogni ramoscello riesce a mantenere intatto il suo aspetto ed il suo profumo per diverse settimane. 
La fragranza ricorda quella della menta, ma più intensa e speziata. Tenerne un po' in vaso all'ingresso basterà per trasmettere subito a chi entra una sensazione di freschezza e di pulizia. 
L'eucaliptus Gunnii (questo è il nome scientifico di questa tipologia di eucalipto) è tanto gradito non solo per il suo odore, ma anche per l'aspetto ordinato del fogliame e per il colore accattivante che va dal verde oliva all'azzurro. 




Palme a lancia
Le foglie delle palme del genere Washintonia hanno una texture plissettata ed una forma a ventaglio e già questi due fattori sono sufficienti per renderle adorabili. Nel mondo floral però, ora è molto in voga il taglio della foglia di palma, per dargli una forma "a lancia". In questa versione le foglie di palma si lasciano alle spalle il classico aspetto arruffato per cedere il posto ad una più romantica figura cuoriforme.




Aneto
L'aneto è una pianta appartenente alle ombrellifere, che presenta fiori di colore giallo. In molti paesi del Nord Europa è utilizzato anche come insaporitore da cucina. Il fiore somiglia molto a quello del finocchietto selvatico. Puoi ottenere un risultato simile a questo con qualsiasi fiore di una pianta appartenente alla famiglia delle ombrellifere. Ti basterà lasciarlo essiccare a testa in giù al sole per qualche settimana!



Potrei andare avanti così all'infinito, come infinite sono le varietà di piante e fiori che in vaso possono diventare spettacolari elementi ornamentali.
Molte delle piante elencate qui sopra cresce spontaneamente nella nostra zona geografica. Quindi puoi trovarle in campagna, sul ciglio della strada, dal fioraio o, semplicemente, già pronte per essere esposte, su Etsy!




6 Aprile 2020 / / Dettagli Home Decor

Molti non lo conoscevano, pochi lo stavano già attuando, e quasi nessuno in Italia, ma lo smart working si sta rivelando un’ opportunità per le aziende e per i dipendenti.

Mette in risalto una rivoluzione nell’approccio con il mondo del lavoro che ora più che mai lascia intravedere le sue potenzialità. Si parla, così, di workplace change management in termini sia di organizzazione di tempo, sia di modalità di lavoro e sia di spazio.

Ecco perché la scrivania anche a casa è molto importante, magari da oggi in poi ne vedremo sempre di più anche nei piccoli locali inutilizzati, come un angolo della taverna o una camera ospiti.

Le scrivanie sono sempre più versatili e si abbinano sia al contesto domestico sia alla professione con accessori dedicati e complementi irrinunciabili. Ecco allora una selezione di scrivanie, per personalizzare lo spazio lavorativo, tra design e funzionalità.

 

scrivania Oscar di Valsecchi 1918

Per i disegnatori

Oscar è la scrivania giusta per un progettista, per chi ha tanti disegni e rotoli di carta da conservare e mostrare, ma non per questo perde la sua eleganza e la sua coerenza espressiva.  Questo scrittoio da lavoro che Giorgio Bonaguro ha realizzato per Valsecchi 1918 abbina il legno di frassino a morbida pelle di vitello che fa da sinuoso contenitore sottopiano. Una rievocazione della storia di questa professione che noi abbiamo deciso di sottolineare.

scrivania Oasis di Chorustyle

Per il dialogo

Si chiama Oasis la scrivania prodotta da Chorustyle che rievoca i pensieri più nascosti di ognuno di noi. É studiata per un lavoro di approccio e di scambio reciproco, dice testualmente l’azienda. La forma si relaziona direttamente con gli ospiti per farli sentire accolti e a proprio agio. I colori vivaci donano un’accattivante personalità.

scrivania Collector di Porro

Per il preciso

Gamfratesi propone Collector per Porro, una versione tra industrial e modernariato di una scrivania completa ed efficiente. La struttura è in metallo effetto piombo unita al legno di melo per piano e cassetti, ordinata e senza linee fuori posto. Rigorosa nel suo aspetto è adatta per chi è maniaco della precisione e vuole sempre tutto in ordine, almeno all’occhio.

scrittoio Ink Molteni&C

Per il riservato

Una scrivania che riprende gli scrittoi da posizionare il soggiorno, come si usava per gli scrittoi tempo fa. Dalla forma sorprendente perché a trapezio, lo scrittoio Ink di Jasper Morrison per Molteni&C ha quell’anta basculante che va a nascondere tutto una volta concluso il lavoro. È realizzata interamente in noce canaletto e completa la linea Home Office anche se può essere tranquillamente un elemento di design da lasciare in qualunque angolo della casa senza problemi di discrezione.

scrivania Venere di Gallotti e Radice

Per lo styler

Per chi fa dell’immagine la sua professione, per chi cura lo stile e l’estetica e necessita di uno o più specchio la risposta è Venere. Il progetto di Gallotti e Radice è disegnato con un tocco molto femminile tra effetti lucidi e cristalli adatti ai riflettori. È perfetta da collocare in camera da letto ed è accessoriabile con portaoggetti ed organizer abbinati alle finiture della scrivania.

Articolo di Silvia Fabris

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4 Aprile 2020 / / Architettura

Lo studio milanese Piuarch progetta per Fondazione Human Technopole il nuovo campus per la ricerca scientifica di Milano, un centro di ricerca innovativo e sostenibile, i cui spazi sono pensati innanzitutto in funzione del benessere dell’uomo. 

Dieci piani di altezza, oltre 16.500 metri quadri esclusivamente dedicati a laboratori per la ricerca scientifica e 3.000 metri quadri di terrazze e coperture verdi: sono alcune delle caratteristiche del progetto del nuovo edificio di Human Technopole, l’istituto italiano di ricerca per le scienze della vita, situato a Milano nel cuore di MIND Milano Innovation District -.

La costruzione, tanto avanzata nelle sue caratteristiche quanto accogliente per chi vi lavorerà, sarà la sede principale dei suoi laboratori scientifici e sarà al centro del Campus Human Technopole, cioè l’intera area del centro di ricerca, area in cui il nuovo edificio rappresenterà il nucleo centrale. Per la costruzione dell’opera è previsto un investimento sino a 94,5 milioni di euro.

Il Campus Human Technopole, che comprende anche i fabbricati oggi già presenti, cioè Palazzo Italia, edificio iconico di Expo Milano 2015, il Padiglione Nord e il Padiglione Sud, avrà una superficie di oltre 11.000 mq. Il progetto definisce come verranno sviluppate le zone di connessione, le pertinenze del nuovo building e i collegamenti con le aree esterne.

Al suo interno sorgerà l’edificio, che si prevede di realizzare in massimo 1.100 giorni consecutivi pari a circa tre anni. Avrà una superficie complessiva di 35.000 metri quadrati e sarà alto nel suo punto più elevato 61 metri. Vi troveranno posto laboratori di biochimica e biologia molecolare, strumentazioni scientifiche d’avanguardia tra cui microscopi ottici, spazio per un ampliamento della facility di microscopia crio-elettronica e fino a 800 postazioni di lavoro per ricercatori. In aggiunta saranno disponibili ampi spazi comuni, sale riunioni e aule per eventi e corsi di formazione.

Il progetto di Piuarch

Un parterre attrezzato, una piazza coperta e un giardino pensile: il progetto di Piuarch si organizza attorno a questi tre spazi, che formano una sequenza ininterrotta dal piano terra fino alla sommità dell’edificio. Al livello del suolo, il parterre mette in relazione lo Human Technopole Headquarters con le altre architetture del Campus Human Technopole, tra cui Palazzo Italia. Una topografia artificiale di piani inclinati suggerisce una distinzione tra gli spazi dei flussi e quelli di sosta, gli anfiteatri. Da questo spazio all’aperto, che prosegue in parte anche sotto l’edificio, si accede senza soluzione di continuità all’atrio completamente vetrato, e da qui alla piazza coperta.

Quest’ultima è il vero e proprio cuore dello Human Technopole Headquarters, sul piano funzionale, relazionale e simbolico. Da un lato, questo gigantesco vuoto a tutt’altezza, inondato di luce naturale, è attraversato da un sistema di rampe e passerelle che connettono tutti i livelli dell’edificio. Al tempo stesso, la piazza coperta, su cui affacciano tutti gli uffici e i laboratori, è uno spazio cruciale d’interazione e di scambio di idee: la gradinata centrale e diverse aree d’incontro ne fanno un luogo ideale per il dialogo tra i ricercatori. Più in generale, questo spazio panottico ed interconnesso è la trascrizione architettonica dei valori di un’istituzione come Human Technopole, che promuove la ricerca scientifica come attività massimamente etica e “trasparente”.

Il giardino pensile è il naturale complemento della piazza coperta: qui, il “campus verticale” introverso si apre al suo intorno e alla città. Sulle falde asimmetriche si alternano pendii verdi e piantumati, gradinate ed ampie piattaforme in legno, che moltiplicano la disponibilità di spazi polifunzionali, liberamente appropriabili dagli utilizzatori dell’edificio. Dalle terrazze, la vista spazia verso sud-est fino al centro di Milano; al contempo, il caratteristico profilo spezzato del suo coronamento rende lo Human Technopole Headquarters una presenza fortemente riconoscibile, una nuova icona architettonica per il futuro MIND.

Attorno alla spina dorsale composta da questi tre spazi pubblici e collettivi, gli uffici e i laboratori dello Human Technopole Headquarters si organizzano in due blocchi compatti e distinti, entrambi paralleli alla piazza coperta. Al loro interno, la distribuzione è impostata su criteri di massima ottimizzazione e flessibilità: molte partizioni, ad esempio, sono mobili, per permettere un rapido adattamento alle esigenze in evoluzione del centro di ricerca.

Lo Human Technopole Headquarters, infine, è concepito come un ecosistema altamente sostenibile. Le superfici verdi al livello del suolo e in quota permettono la gestione corretta delle acque piovane. Gli impianti fotovoltaici installati sulle pensiline al piano terra, in facciata e in copertura contribuiscono significativamente al fabbisogno energetico dell’edificio. I frangisole orientati che scandiscono i prospetti calibrano l’apporto della luce solare nei diversi periodi dell’anno.

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4 Aprile 2020 / / Case e Interni

Vintage Chic uno stile ricco di fascino

Cosa succede quando per arredare e ristrutturare una casa il Nord Europa incontra il Sud? Lo vediamo in questa casa su due piani a Barcellona. Un Vintage Chic ricco di fascino, che ci aiuta a trovare soluzioni eleganti, ma low cost per arredare e personalizzare la casa con creatività.

Kathleen è metà belga, metà olandese ed è cresciuta in Francia. Suo marito è tedesco e insieme lavorano nella loro agenzia pubblicitaria in Spagna. Il mix perfetto della famiglia lo vediamo espresso nell’arredamento del loro appartamento a Barcellona, pieno di dettagli interessanti ed idee da copiare. Scopriamo come hanno raggiunto l’obiettivo di avere una casa fresca, confortevole, attuale, con personalità.

La casa su due piani a Barcellona, è stata ristrutturata per essere più luminosa e grazie alla parte esterna sembra una casa nel Mediterraneo. I pavimenti originali erano di ceramica giallo ocra, abbastanza comuni in questa zona, ma sono stati coperti da resina industriale, per renderli più neutri. Il bianco unifica gli ambienti e dona più luce, come avviene nei Paesi Bassi o in Germania.

Viste le origini nordiche dei proprietari, sono abituati a frequentare i mercatini dell’usato fin da bambini. E’ proprio lì che si scovano una serie di mobile ed oggetti, che una volta reinventati o ridipinti, creano un arredamento interessante in perfetto stile vintage. Inesauribile fonte di mobili e complementi d’arredo low cost, i negozi e mercatini delle pulci (ma anche le soffitte delle nonne) consentono di trovare pezzi unici che, con un pizzico di fai da te e fantasia, potranno dare uno stile personale alla tua casa.

Soggiorno, cucina e zona pranzo sono un locale unico al piano di sopra, chiuso sulle scale da una parete vetrata con infissi in stile industriale bianchi. Con le pareti in vetro si separa, ma si unisce, mantenendo la visuale e la luminosità. Il bianco è il colore principale, ma è acceso da dettagli colorati.

Idea fai da te: Come sempre, un buon modo per dare nuova vita ai mobili è la vernice: nel caso della credenza del soggiorno, Kathleen l'ha trovata per strada destinata alla discarica. L'ha dipinta con vernice turchese con un effetto shabby: tutto un altro look!

Nel soggiorno, un divano di design convive con uno più economico e con un tavolino creato con un elemento industriale, che Kathleen ha trovato a Madrid.

Idea fai da te: Anche le fodere dei cuscini sui divani sono originali e low cost, perchè sono state realizzate con i ritagli di alcune vecchie camicie di lino.

La cucina è un mix di mobili attuali e recuperati. E quella struttura metallica creata per contenere i barattoli da dispensa, crea un fascino da antica drogheria. I barattoli sono di Ikea, quindi niente di difficilmente recuperabile.

Per coprire la parete in vetro cemento che dà sulla strada, si è creata una scaffalatura in legno, dove sono esposti bicchieri e porcellane.

Al piano di sopra la camera da letto sui toni del rosa, è un ambiente calmo e riposante per la notte. Un camino acquistato nei mercatini è stato messo lì a solo scopo decorativo.

Anche nella camera da letto della figlia non mancano i tocchi personali: hanno appeso lettere sul muro di un vecchio laboratorio di scarpe francese.

Idea fai da te: La testiera del letto Ikea è stata personalizzata con una fettuccia rosa avvolta in modo irregolare.

Guarda le foto e scopri come personalizzare e dare un tocco vintage alla tua casa, con le risorse scovate in soffitta o nei mercatini dell’usato e con elementi di recupero che possiedi già…


Vintage Chic uno stile ricco di fascino

Vintage Chic uno stile ricco di fascino

Vintage Chic uno stile ricco di fascino

Vintage Chic uno stile ricco di fascino

Vintage Chic uno stile ricco di fascino

Vintage Chic uno stile ricco di fascino





Vintage Chic uno stile ricco di fascino



Fonte: El Meuble; Foto: Pere Peris


Anna e Marco - CASE E INTERNI
4 Aprile 2020 / / ArtigianaMente

In questo periodo difficile ho pensato molto a cosa pubblicare sul blog. Nei miei siti di riferimento ho visto tante belle abitazioni, affascinanti appartamenti parigini e milanesi, ricche case di campagna e altre dallo stile minimalista. Nessuna però è entrata nelle mie corde come il cottage sul mare dei Paesi Bassi progettato dall’architetto Kim Verbiest. Circondato da una sorta di isolamento naturale, fatto di tranquillità e spighe di grano, questo caloroso cottage raccoglie all’interno colori e stili differenti, che danno un insieme armonico alle stanze.

Lo stile costiero del cottage non fa pensare  di essere immediatamente compatibile con un’estetica globale.
Insieme ai colori, è questo il motivo per cui il cottagge di Kim Verbiest mi ha incuriosito.
Le case di vacanza spesso mancano di personalità e carattere, quindi è bello vedere tocchi unici e particolari che possono servirci da ispirazione. Per prendere spunto, per cercare le “linee guida”, non per guardare e rifare, così come comprare pezzi di arredamento di design, solo design, non significa aver arredato con stile, oppure non usare il colore, lasciare tutto bianco e asettico, pensando che sia indice di eleganza.

A me questo miscuglio di colori, usati per sottolineare gli elementi architettonici del cottage  insieme al mix di tessili piace tantissimo, rende l’ambiente caldo e mai noioso. Mi divertono gli abbinamenti così poco scontati, come i tappetti moldavi, le tende floreali e anche i pezzi contemporanei. Adoro i tessuti suzani, dal tipico ricamo islamico in seta o cotone dal decoro tribale prodotto in Tagikistan, Uzbekistan, Kazakistan e altri paesi dell’Asia centrale.

Ho sempre avuto bisogno di tempo per stare da sola, per cui di questo periodo sono altri gli aspetti che mi fanno stare male. Il cottage mi ha fatto pensare a una solitudine sana, voluta, cercata in tempi “normali”. E a te?

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4 Aprile 2020 / / Nell'Essenziale

Aggiornato al Aprile 5th, 2020 -

Sembra che il colore bianco sia ‘il colore degli indecisi’, eppure la scelta di una cucina in questa tonalità potrebbe stravolgere questa definizione. Infatti, il bianco è il colore versatile per eccellenza, che offre la possibilità di personalizzare cucina e accessori con un’infinità di abbinamenti.

Chi sceglie il bianco per la sua cucina, sta scegliendo ogni possibilità di cambiamento e trasformazione, sceglie il tutto. Forse, sarà proprio grazie a questa sua grande malleabilità e versatilità che viene etichettato come colore degli indecisi?

La vecchia bottega - cucina-in-muratura-etnea
Particolare shabby di una cucina in muratura La vecchia bottega collezione Etnea

Significato del colore bianco: la luce dei nuovi inizi

Se il nero è il colore dell’assenza, il bianco è, invece, l’unico colore che comprende tutti quelli dello spettro luminoso. Il colore bianco è sinonimo di brillantezza e luminosità, la cosiddetta: luce dei nuovi inizi.

Non è un caso, infatti, che, secondo la tradizione, proprio le spose debbano vestirsi di bianco. Non solo, il colore bianco esprime anche apertura, speranza per il futuro e fiducia nel prossimo e nel mondo.

Nella sfera dei simboli, il colore bianco viene identificato come uno dei colori della purezza, dei nobili sentimenti e dalla voglia di cambiamento. Più precisamente, alcune culture associano il bianco alla saggezza perché è la colorazione dei capelli in età matura; in altre, invece, il bianco è il simbolo di pace e libertà.

La personalità di chi tende a prediligere il colore bianco, invece, è di tipo creativa con una forte immaginazione. È la continua sensazione di presenza di una pagina bianca su cui poter cominciare a scrivere… l’individuo che ama il bianco, in generale, desidera acquisire un nuovo stato, passare a una nuova condizione, o, più semplicemente, vuole sentirsi continuamente stimolato ed ispirato dalle novità.

Il bianco in cucina nei diversi stili

E se le novità le volessimo ritrovare anche a tavola, ecco che il bianco in cucina diventa il colore dell’ispirazione. Ma vediamo come si comportano i diversi stili.

Il total white del bianco shabby style

Per le amanti dello stile shabby versione chic allora il total white è il colore prediletto di partenza. Abbinabile con qualsiasi altra tonalità, nello shabby si tende ad utilizzare moltissimo il colore bianco con altri colori soprattutto pastello, con tonalità più delicate, in modo da mantenere l’idea di purezza, semplicità ma anche eleganza.

Anche i mobili in questo stile vengono perlopiù verniciati in bianco con la tecnica shabby che li riveste completamente lasciando patine di ‘vecchio’ o ‘usato’ tipiche dello stile. In questo senso, il bianco rende evidenti gli angoli consumati, risaltando la storia del mobile stesso.

Cucina Cucina di colore bianco  Montserrat di Marchi cucine
Cucina Cucina di colore bianco in stile shabby contemporaneo Montserrat di Marchi cucine realizzata su misura.

Lo stile country ed il colore bianco

Proprio come per lo stile shabby, anche nello stile country è possibile ottenere la versione chic, grazie ad un utilizzo più intenso del bianco che illumina e risalta i colori rustici tipici dello stile.

In questo senso, infatti, è l’effetto contrasto che prevale, con elementi di arredo in toni più intensi come il marrone e il verde che ricordano la terra e la campagna. I mobili country, invece, rimangono prettamente color legno senza utilizzare la verniciatura in bianco. Quando invece il legno è verniciato in bianco, la muratura viene messa in contrasto un un tono dominante, come nella cucina Lube mostrata di seguito.

cucina lube modello luisa
Cucina Lube modello Luisa collezione Borgo Antico

L’influenza del bianco nella cucina

Molti arredatori, consigliano il bianco in tutte le sue sfumature per dare profondità ad una cucina total white. Nelle ultime tendenze possiamo apprezzare cucine a tutt’altezza che sprigionano luminosità e perfezione.

Scegliendo il bianco per la propria cucina, si decide di rimanere in un’atmosfera lucente, in cui ogni dettaglio ha la possibilità di essere esaltato con semplicità ed eleganza, grazie alla versatilità e forte personalizzazione di questo colore.

Complementi tessili in bianco

La nostra nuova collezione Shabby prevede molti prodotti in questo colore, come ad esempio i cuscini total white o il cuscino con tre balze che puoi vedere di seguito.

Molto richiesto è il bianco abbinato all’avorio o al tortora della collezione shabby Basic.

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3 Aprile 2020 / / Architettura

Realizzato ad Amsterdam dallo studio italiano GG-loop, Freebooter  è un progetto residenziale capace di bilanciare aspetti tecnici e rispetto dell’ambiente, il tutto legato da un unico filo conduttore: benessere e comfort abitativo.

Il multipremiato progetto residenziale Freebooter,è la prima realizzazione olandese dello studio italiano GG-loop guidato dall’architetto e designer pugliese Giacomo Garziano. L’edificio sorge su un lotto d’angolo nell’area urbana di Zeeburgereiland – una terra emersa dal 1910 grazie al lento sedimentarsi dei detriti sui bordi del lago – e ospita due appartamenti da 120 metri quadrati ciascuno, di cui lo studio ha curato anche gli interni.

Freebooter nasce dagli elementi principali che caratterizzano l’area: era un luogo in cui le navi erano costantemente presenti, per questo ho deciso di utilizzare gli elementi legati alla navigazione e interpretarli secondo la mia visione”, commenta Giacomo Garziano, fondatore dello studio GG-loop.

“La struttura in legno tipica delle navi a vela e dell’architettura tradizionale olandese – continua l’architetto Garziano – hanno ispirato la tecnologia di costruzione e la composizione degli interni: l’apertura della planimetria, i cambiamenti di altezza secondo la funzione della stanza seguendo il principio base dell’ingegneria navale, la trasparenza delle facciate, i balconi e le terrazze che creano la sensazione di essere su di un ponte di una nave preservando privacy e comfort.”

Gli interni, caratterizzati da forme organiche e smussate, nascono dall’idea di voler avvolgere e proteggere chi vi è dentro. Gli spazi abitativi sono schermati dal brise soleil in legno sviluppato attraverso un attento studio sull’andamento del sole durante un intero anno. La struttura, attraverso un gioco di lamelle in legno, permette alla luce solare di illuminare gli interni e garantire la privacy.

“Con questo progetto visionario voglio far rivivere quei ricordi legati ad un’altra epoca, donando ai nuovi abitanti di questo luogo una sensazione di appartenenza al territorio “, conclude Giacomo Garziano

Il progetto residenziale Freebooter, completato nel 2019, si è aggiudicato 8 premi dai più prestigiosi concorsi di architettura e design nel mondo, tra questi il Frame awards 2020, WAF awards 2019, A’Design awards 2019 – Sustainable and Green Design -, AMP 2019 di Los Angeles – Architecture MasterPrize , inoltre si è aggiudicato il Best of the Year 2019 di Archilovers.

gg-loop.com

freebooter.nl

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3 Aprile 2020 / / Dettagli Home Decor

Tinte piene, sfumate, metallizzate o effetti speciali: tutto è possibile con le nuove idropitture e le vernici di ultima generazione.

Oggi, grazie ai nuovi materiali e le ultime finiture possiamo rinnovare le pareti di casa in modo del tutto originale e creativo. Coprenti, traspiranti, lavabili e soprattutto ecologiche, permettono di utilizzare i locali interessati al restyling in pochissimo tempo.

La tipologia di pitture va scelta in base al risultato che si vuole ottenere. Per chi desidera una superficie uniforme e compatta, sono ideali le idropitture. A base d’acqua, a seconda dei componenti e della miscelazione, danno la resa desiderata e coprono facilmente il vecchio colore.

Per chi ama le decorazioni esistono pitture che producono effetti speciali, da utilizzare per personalizzare anche una sola parete. Finiture materiche, metallizzate, sfumate, goffrate, velate, rilievi 3D da sperimentare anche fai da te.

parete effetto metallizzato
Texi di Novacolor

Le finiture decorative Novacolor per pareti glam e “green”

Novacolor, boutique company del colore da sempre impegnata sul tema della sostenibilità ambientale, è la prima azienda in Italia e la prima a livello mondiale nel segmento alta decorazione, ad ottenere la certificazione REDcert², un attestato importante nel settore industriale dedicato a chi ha scelto di investire in modo significativo in materie prime sostenibili.

Con l’obiettivo di abbinare l’estetica dei prodotti decorativi alle tecnologie più avanzate nel settore della chimica, Novacolor ha quindi sviluppato una serie di prodotti che mantengono invariati gli elevatissimi standard di qualità e non impattano sull’ambiente, realizzati attraverso il processo Mass Balance e certificati REDcert².

Tra questi troviamo splendidi rivestimenti decorativi a base di cariche e riflessi a effetto metallizzato come Dune, Dune Opaco, Africa e Texi e finiture testurizzate a effetto metallizzato come Swahili, Swahili Opaco e Luce_Wall Painting.

Ma anche Antiche PatinePatina Minerale, il nuovo prodotto a base di silicati nel settore delle velature da interni ed esterni, Puro_titanium & VOC Free, l’idropittura minerale opaca per interni che consente di contenere il carbon footprint e R-Stone, la finitura decorativa ad effetto pietra e patina invecchiata.

Per scoprire l’intera collezione di pitture decorative dai molteplici effetti visita www.novacolor.it

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2 Aprile 2020 / / Dettagli Home Decor

Sei proposte di design per creare in soggiorno il tuo angolo dedicato alla lettura

In qualunque casa, per un appassionato di libri non può mancare una zona lettura. Uno spazio confortevole, con la luce giusta, dove abbandonarsi ed immergersi in un romanzo o rilassarsi ascoltando un po’ di buona musica.

Poltrone, poltrone lounge e divanetti sono i complementi d’arredo che meglio rispondono a questa esigenza, inoltre si integrano facilmente nell’ambiente living.  Ecco sei sedute firmate Potocco pensate per creare un angolo lettura su misura e dove nessun dettaglio è lasciato al caso.

Poltrona STAY

È un elogio della leggerezza la poltrona STAY dello studio creativo Storagemilano. L’essenziale struttura in tondino di metallo disegna un’ideale architettura nello spazio, un tratto semplice ma deciso che abbraccia schienale e seduta: i due elementi, funzionalmente e visivamente svincolati l’uno dall’altro, sembrano galleggiare al suo interno conferendo una levità d’insieme.

Dall’approccio contemporaneo ma con rimandi agli anni ’50, STAY si anima nelle varianti disponibili, da quella in ottone brunito, per accendere ogni ambiente di preziosi riflessi glam a quella in grigio antracite, sobria ed elegante, abbinate ai numerosi rivestimenti di collezione

Poltrona lounge LÉNA

A partire dalla tipologia classica della seduta a pozzetto, la poltrona lounge LÉNA ne propone una rilettura in chiave minimal contemporanea tipica di Gabriele e Oscar Buratti.


La particolare costruzione dello schienale avviene infatti tramite l’agganciamento dello schienale stesso alla scocca che permette di eliminare quasi completamente le cuciture creando così una scanalatura che rende particolarmente funzionale la realizzazione della versione bimaterica. Il retro e il fronte della seduta si distinguono così per un look differente, secco e tirato da un lato, morbido e caldo dall’altro e per la possibilità di combinare tra loro tessuti e pelli differenti.

Poltrona lounge CUT

La poltrona lounge CUT nasce dalla volontà di Stephan Veit di sviluppare una seduta dalle forme ergonomiche, un accogliente nido dalle linee morbide e dal look accattivante. Il risultato è una poltrona lounge dall’aspetto leggero ed estremamente confortevole, grazie anche ai cuscini di seduta e poggiatesta, sostenuta da un’essenziale base in tondino di metallo verniciato.

Divanetto e poltrona lounge VELIS 

Dalle forme avvolgenti e confortevoli il divanetto e la poltrona lounge VELIS sono caratterizzate da uno schienale leggermente incurvato e in tensione, tratto distintivo della collezione, e da un aspetto aereo determinato dalle aperture laterali che ne alleggeriscono il disegno.

Con struttura in frassino o in noce canaletto, Velis esplora e risolve al meglio la relazione tra l’imbottito e il legno della struttura definendo la perfetta integrazione tra le parti, in un perfetto equilibrio: gambe e seduta si incontrano in una cornice che lasciata a vista conferisce ricchezza al progetto

Poltrona LOOM

Ispirazione anni ’50 per la poltrona LOOM di David Lopez Quincoces. Minimalismo ed elegante semplicità definiscono il progetto: a disegnarne il profilo, un’essenziale cornice in mogano dove si inserisce un raffinato intreccio in giunco per la versione da interno o in corda naturale per l’esterno, eco di una tradizione artigianale ed espressione di una profonda abilità manuale.

Alla matericità della cornice esterna si contrappone la leggerezza quasi eterea dell’imbottitura interna impreziosita da una cucitura perimetrale a coda di topo che ne definisce la cura sartoriale.

Poltrona YOISHO

Iperfemminile nelle linee sinuose ed eleganti e nelle forme generose e avvolgenti, YOISHO del duo di designer Bernhardt&Vella  è una poltrona ultrasoft, un inno al comfort e alla sofficità.


Yoisho crea un nido di relax contemporaneo dall’effetto cocoon, un’onda fluida che ispira morbidezza sia al tatto che alla vista, grazie all’imbottitura a tutto tondo e alla cuscinatura molto alta della seduta per il massimo comfort.

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2 Aprile 2020 / / Design

Il presidente Piero Priori annuncia l’avvio di una nuova linea di produzione dedicata ai dispositivi di protezione.

Noctis spa – azienda pergolese leader italiana nella produzione di letti tessili – annuncia di aver attivato in queste ore una linea di produzione di mascherine e camici igienico sanitari per correre incontro alle esigenze della popolazione in questi giorni così complessi.

Non possiamo rimanere fermi di fronte alla grande e preoccupante carenza di strumenti di protezione necessari per limitare il contagio, di cui ogni giorno apprendiamo dagli organi di stampa. Questo mi ha spinto a decidere di non fermarci, continuando a lavorare per impostare una nuova linea di produzione dedicata alla fabbricazione di mascherine e camici protettivi” annuncia Piero Priori fondatore e presidente di Noctis spa aggiungendo: “siamo in contatto con gli organi statali e la comunità locale per mettere da subito a disposizione quanto da noi prodotto, dando priorità alle situazioni di grande difficoltà”.

Noctis è una realtà italiana che occupa 150 dipendenti di cui oltre il 60% donne per un indotto complessivo che tocca oltre 200 famiglie e che da anni è uno dei motori trainanti dell’economia pergolese. L’azienda dispone della più innovativa tecnologia per la produzione di articoli tessili, fondamentale per le particolari esigenze di questo momento.

Non è semplice reperire la merce, organizzare i trasporti, ma abbiamo comunque al momento una capacità produttiva di circa 10.000 pezzi al giorno tra mascherine e camici che puntiamo almeno a triplicare nel brevespiega Mattia Priori responsabile dell’organizzazione aziendale. “Questo è possibile grazie alla disponibilità riscontrata in tutti i dipendenti coinvolti a cominciare dai nostri manager, passando per il reparto progettazione, produzione e magazzino. Un grazie particolare al nostro capo tagliatore Andrea e alle cucitrici che sono il cuore della nostra attività. A loro va un ringraziamento particolare per essere presenti ogni giorno sul posto di lavoro anche in un momento come questo”.

Noctis spa adotta tutte le precauzioni necessarie per un lavoro in sicurezza attraverso un protocollo interno attivo già dal 2 marzo che include la sanificazione degli ambienti. L’azienda informa che questa nuova linea di produzione è stata affidata al manager pesarese Enrico Donati e che le mascherine attualmente prodotte vengono realizzate con materiali certificati, oltre che per le stesse è stato avviato il processo di certificazione con l’istituto superiore della sanità.

Le consegne sono già attive e Noctis spa ha creato un apposito canale per le richieste che possono essere effettuate da subito via mail all’indirizzo: n-mask@noctis.it

Grazie Noctis!

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