3 Luglio 2020 / / Design

accessori cucina ecologici

Sei prodotti di uso quotidiano che ti permetteranno di ridurre l’uso della plastica in cucina per la salvaguardia degli oceani

La plastica sta uccidendo il nostro pianeta, infatti solo nel 2020 6,389,331.3 tonnellate di rifiuti di plastica sono finiti  negli oceani . Quotidianamente un camion della spazzatura contenente materiali plastici viene scaricato nei nostri mari ogni minuto, di questo passo entro il 2030 saranno due camion al minuto, entro il 2050 saranno ben quattro. Ciò significa che gli oceani ospiteranno più plastica che pesci.

Sai quanto tempo impiega la plastica presente in mare a biodegradarsi completamente? Le stime vanno da 450 anni a mai!

Cosa possiamo fare per ovviare a tutto ciò? Abbandonare la plastica e passare a prodotti biodegradabili, partendo ad esempio dalla cucina dove il consumo di materiali plastici è maggiore.

6 prodotti per ridurre il consumo di plastica in cucina

Come detto la cucina è senza dubbio l’ambiente della casa dove si concentra maggiormente l’uso della plastica: bottiglie, contenitori per alimenti, pellicola trasparente e molto altro ancora. Oggi, però, puoi rendere la tua cucina plastic free scegliendo soluzioni alternative naturali e non inquinanti. Ecco una selezione di prodotti per dire addio alla plastica!

prodotti ecologici per il lavaggio delle stoviglie

Kit pulizia piatti No Tox Life

La soluzione ideale per lavare i piatti in modo 100% ecosostenibile e plastic free!

Il kit comprende 7 articoli: Un detersivo solido per piatti – No Tox Life – 215g; una spugna lavabile e compostabile Scrubbies (colore/design casuale); una spazzola in fibra di cocco; una spazzola lavapiatti; una ricarica per la spazzola lavapiatti; una spazzola naturale per pentole e padelle; e una grande borsa in cotone biologico (30cm x 30cm).

articoli ecologici per la cucina

Kit pulizia cucina 

Se hai deciso di eliminare la plastica dalla tua cucina e non sai da dove iniziare, questo kit fa al caso tuo.

Il kit comprende 7 articoli : una spazzola lavapiatti; una ricarica per la spazzola lavapiatti; una spugna abrasiva in fibra di cocco; una spazzola naturale per pentole e padelle; un cubo di Marsiglia 300g – Sapone solido La Corvette, a scelta tra profumazione Olive o Vegetale; una spazzola in fibra di cocco; e una grande borsa in cotone biologico (30cm x 30cm).

prodotti ecologici per la cucina

Kit Kiss my kitchen

Il kit Kiss my kitchen è l’ideale per iniziare a ridurre i rifiuti e la plastica nella tua cucina. Cosa c’è di più bello di una cucina plastic free? Dai un’occhiata ai diversi design disponibili. Potresti sfruttarla anche come idea regalo…Siamo sicuri che conquisterà anche i più scettici!

Il kit include: pacco da 3 panni in spugna ; rotolo di scottex riutilizzabile; spazzola naturale per piatti; spazzola in fibra di cocco; spazzola naturale per pentole e padelle.

involucri biodegradabili per alimenti

Involucri per alimenti Beebee Wraps

Gli involucri in cotone biologico e cera d’api sono la perfetta alternativa riutilizzabile e compostabile alla pellicola in plastica e in alluminio usa e getta. Lavabili con acqua fredda e sapone hanno una durata di un anno e sono compostabili.
Questo set include: 2 fasce da 33 x 33 cm, 2 fasce da 26 x 26 cm, 1 fascia da 18 x 18 cm

borse in cotone biologico per alimenti

Borse per alimenti in cotone biologico

Queste borse in cotone biologico sono un’eccellente alternativa alle buste in plastica usa e getta e sono estremamente utili per ogni tipo di negozio, dal mercato al negozio sfuso, dal negozio di alimentari e al supermercato. Le borse in cotone sono perfette per noci e frutta secca, pasta, avena, riso, fagioli, caramelle, cioccolato e semi. Possono naturalmente essere utilizzate anche per frutta e verdura, ma in questo caso le borse a rete sono migliori per la loro traspirabilità.

filtri naturali per acqua del rubinetto

Filtri per acqua in carbone di bambù

Questi filtri per l’acqua completamente naturali, a base di carbone di bambù, possono essere riutilizzati molte volte, per circa 2 mesi. Posiziona i filtri in una caraffa o bottiglia di vetro riempita con acqua di rubinetto e filtreranno lentamente le impurità come cloro e clorammine. Inoltre, ha anche un effetto remineralizzante.

Questo set da 8 pezzi è adatto a filtrare 2 litro d’acqua. Per 1 litro d’acqua utilizzare 3-4 filtri; per 2 litri utilizzare 6-8 filtri.

Dopo 2 mesi di utilizzo, possono essere riutilizzati per diversi altri scopi ed infine compostati. Ad esempio, possono essere utilizzati per prevenire la muffa, rimuovere umidità e cattivi odori dagli angoli più umidi della casa, oppure essere tenuti in frigorifero per mantenere freschi i prodotti.

I prodotti che abbiamo scelto sono in vendita da greentribu.it , l’e-commerce che propone articoli sostenibili, ecologici e plastic free!

L’articolo Le soluzioni per una cucina plastic free proviene da Dettagli Home Decor.

3 Luglio 2020 / / Design Ur Life

Le belle case su Instagram sono davvero tante e attraverso questi home tour cerco di esplorare, trovare ispirazione e idee di design nelle case costruite da designer, architetti oppure semplice appassionati di Interior.

Con la rubrica “Case su Instagram” oggi facciamo Home Tour da Eva (su Instagram @penny.rogers.home). Ho chiesto a lei di raccontarci la storia della ricerca della sua casa:

Ero alla ricerca di casa da circa un anno e mezzo e una sera rientrando a casa dei miei, noto il disegno di una faccina sorridente sulla nostra cassetta delle lettere. Anni prima avevo avuto un esperienza di vita di un anno in Australia e quella faccina mi appariva spesso (nella tazzina del caffè o con la schiuma dei  piatti mentre li insaponavo) e ti sembrerà assurdo ma il giorno dopo mi capitava sempre qualcosa di bello. Quel giorno l’ho letta come un segno e difatti la mattina seguente ho aperto per caso l’annuncio di quella che sarebbe diventata casa mia.

Appena entrata ne ho percepito il potenziale (anche perché l’arredamento è il pavimento era davvero brutto) il prezzo era decisamente in linea con il mio budget e così ho fatto il passo.

Dopo diverse valutazioni con alcune imprese, mi sono avvalsa di architetti esperti che, con l’aiuto di alcuni render, hanno saputo esaltare tutte le potenzialità della casa al massimo, sfruttando gli spazi e rendendola spaziosa e pratica proprio come lo sognavo. L’abbattimento della parete della sala (che prima ospitava una cameretta angusta) e della cucina ha fatto si che si creasse un grande open space più arioso e con moltissime porte finestre che regalano luce alle  piante che ho in casa, dato che amo molto le piante e credo arredino bene qualsiasi stanza.

Home Tour

L’appartamento su due piani è di circa 160 mq all’ultimo piano di una palazzina di 7 unità dell’anno 84. Ristrutturata esternamente e con giardino condominiale. Il pavimento è un grès effetto legno rettificato color rovere Venice di Atlas Concorde, che imita anche le dimensioni delle doghe, lasciando sempre il dubbio a tutti che sia parquet, ma con la praticità di pulizia di un grès.

In zona giorno vicino al divano c’è una colonna portante che hanno integrato alla struttura con dei faretti, creando uno spazio sfruttabile. Una nicchia sopra il divano e un’apertura che regala luce all’ingresso in precedenza poco illuminato.

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La scala a chiocciola era già presente (in origine blu scuro con corrimano in mogano)  è stata rinnovata.

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L’accostamento del bianco e del legno ricorda lo stile nordico che ama tantissimo Eva.

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Il colore d’accento in questa casa è rosa che aggiunge una nota romantica, elegante e raffinata. I colori principali della casa invece sono sui toni neutri in modo da poter giocare con la scelta dei complementi e abbinare qualsiasi colore.

Eva racconta la sua passione per l’arredamento e la sua casa:

Mi piace rinnovare gli ambienti e ho la passione per arredare con gusto ma senza spendere cifre folli. Perché mi hanno insegnato il valore dei soldi e la casa l’ho comprata da sola con impegno e sacrificio. Per il divano ho scelto un modello comodissimo di Poltrone sofà color grigio seta, mentre molti pezzi presenti in casa sono di Ikea, come il tavolo bianco allungabile e il mobile tv modello besta, progettato da me tra mille combinazioni disponibili.

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Anche le sedie rispecchiano lo stile nordico

La cucina bianca opaca è di Veneta cucine, gole e zoccoli sono bianchi, come il lavello in granitek e il forno. I pensili a giorno sono stati fatti su richiesta. Anche il piano snack, appoggiato su un muretto che hanno mantenuto per non spostare l’attacco del calorifero della cucina.

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Zona notte

In camera da letto è stato mantenuto il parquet dell’epoca. Un dettaglio molto interessante sono i componibili di Kartell, icona di design senza tempo.

Nel bagno invece c’è il rivestimento in grès effetto marmo di calacatta, con doccia 110×80 dai profili minimal del brand Megius e sanitari sospesi.

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Salendo le scale a chiocciola si arriva a una mansarda alta 2.70 mt , grande come tutto il piano inferiore, con travi a vista. Ci sono anche un camino, un secondo bagno e una piccola cabina armadio, ma attualmente è un work in progress.

case su Instagram in diretta sul mio Instagram

Se volete vedere in diretta questa bella casa oggi venerdì 3 Luglio alle 11:30 sulla mia pagina Instagram , Home tour con Eva, vi aspetto in live.

Vuoi vedere la tua casa sul mio blog puoi contattarmi e inviarmi le foto. Oppure usa il mio hashtag su Instagram #happycornerathome e le case più belle verranno pubblicate qui.


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2 Luglio 2020 / / Design

sacco porta biancheria Isacco

Uno spazio dedicato alla sperimentazione e allo sviluppo di prodotti di Design, progettati all’interno del team creativo o frutto della collaborazione con artisti e designer di Society Limonta.

Una scommessa nata dal desiderio di progettare nuovi oggetti che diventino compagni di vita per le collezioni tessili di Society, una sorta di laboratorio permanente che raccoglie idee e capacità artigianali.

Isacco & Bernardo di Oltre Society – Design Collection

cesto biancheria e servo muto

Risultato della progettazione affidata al designer Dario Antoniali, Isacco – Forma non Forma e Bernardo – Mobile non Immobile, presentati a giugno 2020 nei flagship store di Society Limonta. Tema della ricerca è la rielaborazione di oggetti di uso quotidiano, come il cesto portabiancheria e il servo muto, una sorta di estensione funzionale delle collezioni tessili, che interpretano la visione e l’identità di Society, combinando design, ricerca sul tessuto e funzionalità.

cesto della biancheria in tessuto e struttura in ferro

Isacco – Forma non forma

Il cesto della biancheria Isacco nasce per armonizzare l’ambiente. Forma non Forma è la frase di partenza di questo progetto e si riferisce alla metamorfosi che subisce Isacco nel passaggio da vuoto a pieno in base all’indumento che viene inserito.  Riguarda la forma specifica, snella, pratica e colorata della struttura; mentre il tessuto elastico del sacco stesso si modella ogni volta con una forma diversa.
Il portabiancheria si compone di una struttura in ferro che ha funzione di sostegno e che per prima definisce la conformazione del sacco. Quest’ultimo invece è realizzato in tessuto Melog, un nylon accoppiato, scelto proprio per la sua elasticità e resistenza. All’interno del sacco è inoltre possibile distinguere capi bianchi e colorati, grazie alla pratica suddivisione del contenitore.

servo muto in tessuto con struttura in ferro

Bernardo – Mobile non Immobile

Il servo muto Bernardo nasce come supporto per i nostri capi. Bernardo è composto da una struttura in ferro, ricoperta alle estremità da un tubo in gomma che funge da imbottitura rimovibile, fermata da un tessuto realizzato in Melog che unisce i due schienali. Questo tessuto non solo unisce le due parti, altrimenti scollegate, ma fornisce anche un valido sostegno per riporre dei capi anche nella parte centrale dell’oggetto. Mobile non immobile è la frase che meglio comunica la funzionalità di Bernardo. Esso infatti è un ‘mobile’, inteso come elemento di arredo ed è al tempo stesso ‘non immobile’ poiché la sua conformazione muta a seconda degli oggetti che vi vengono riposti.

servo muto Bernardo

Per maggiori informazioni visita www.societylimonta.com

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2 Luglio 2020 / / Dettagli Home Decor

Lo studio ZDA │ Zupelli Design Architettura completa il progetto interior di un ex cascinale in provincia di Brescia.

Il file rouge tra colore, materia e luce definisce in modo decisivo e consapevole il design di “Casa Nidi”, attraverso una ristrutturazione conservativa che lascia spazio anche ad alcune innovazioni contemporanee.

La ridistribuzione degli spazi interni è stata affiancata ad un accurato studio illuminotecnico, che ha portato alla valorizzazione di alcune preesistenze di pregio: come il soffitto del living con volte a crociera e i portali in corrispondenza della cucina e degli spazi serventi.

A livello materico, la nuova scala interna, rivestita in rovere naturale, segnala il passaggio dalla zona giorno in pietra naturale alla zona notte, realizzata interamente in parquet.

Il ritmo generato dall’alternanza delle porte di accesso alle varie stanze con i led a raso muro posti in parete, ha reso possibile la trasformazione di un mero spazio di passaggio, come il corridoio al piano primo, in un ambiente scenografico e visivamente accattivante.

Il risultato è un cascinale al passo con i tempi, fondato sul legame tra storia, design e contemporaneità.











www.zupellidesignarchitettura.com

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2 Luglio 2020 / / Coffee Break

Questo loft situato in un ex edificio industriale a Londra è stato recuperato e trasformato in residenza; sono rimasti a suggerire la precedente destinazione industriale, le grandi finestrature, la struttura a capriate dei soffitti e i muri di mattoni a vista qua e là.

An industrial loft recovered in London

This loft located in a former industrial building in London has been recovered and transformed into a residence; they remained to suggest the previous industrial destination, the large windows, the truss structure of the ceilings and the exposed brick walls here and there.

Via

2 Luglio 2020 / / Laura Home Planner

Che siano al mare o in montagna, le vacanze estive sono essenziali per ricaricare le pile. Disconnettersi dalla propria routine, rallentando i propri ritmi, ci permette di ritrovare nuova energia per poter affrontare al meglio l’anno che verrà.

Si può dire che il Covid, oltre ad aver modificato le nostre abitudini, abbia modificato anche il nostro modo di vivere e pensare le vacanze.

Infatti, ad oggi ancora molte sono le restrizioni riguardo i viaggi fuori porta.

A decorrere dallo scorso 3 giugno 2020, la riapertura delle frontiere ha dato il via libera ad alcuni spostamenti. Fatte salve le limitazioni disposte per specifiche aree del territorio nazionale ed in relazione alla provenienza da Stati specifici –

non sono soggetti a restrizione gli spostamenti da/per i seguenti Stati:

  • Stati membri dell’Unione Europea
  • Stati parte dell’accordo di Schengen
  • Regno Unito e Irlanda del nord
  • Andorra, Principato di Monaco
  • Repubblica di San Marino, Città del Vaticano

Ovviamente, ogni spostamento deve essere fatto in totale sicurezza. Lavarsi regolarmente le mani, indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale sono atti concreti alla prevenzione del contagio.

Sebbene la riapertura delle frontiere abbia concesso una maggiore libertà di movimento, le persone sembrano restie a viaggiare fuori dal proprio territorio nazionale. La sicurezza di sé quanto quella altrui, sembra essere un elemento focale.

A chiudere il cerchio, la ristrettezza economica seguita alla pandemia ed ovviamente determinante riguardo la scelta di vacanze future.

Pertanto, come saranno le prossime vacanze estive 2020?

Da un sondaggio effettuato da Eco BnB

– community online dedicata al turismo sostenibile –

le prossime vacanze avverranno in mete vicine, poco note e immerse nella natura. Di breve durata, si preferiranno soggiorni in case vacanze, alloggi con angolo cottura e glamping.

Disposti a rinunciare ai servizi come spa e ristorazione –

i viaggiatori cercheranno strutture ricettive attente all’igiene, con prezzi ragionevoli e prenotazioni flessibili. Quindi con cancellazione gratuita.

Dunque, delle vacanze in sicurezza. Con un occhio di riguardo verso la crescita di un turismo differente, sostenibile e nazionale.


B.

L’articolo VACANZE ESTIVE 2020? SI, MA DIFFERENTI. proviene da Laura Home Planner.

1 Luglio 2020 / / Decor

outdoor colori neutri

Le tonalità che vanno dal bianco al beige, così come le diverse gradazioni di grigio, diventano il miglior alleato del nuovo design d’interni grazie alla versatilità e leggerezza che donano agli spazi.

I colori neutri come il bianco, il beige, l’avorio, il marrone, il grigio o il nero si abbinano perfettamente agli interni dallo stile minimalista o nordico e la loro scelta condiziona il design delle case e la disposizione di ogni spazio.

Come ottenere il massimo dai colori neutri

Il vantaggio principale delle tonalità acromatiche è che possono abbinarsi a colori più vivaci e consentono di unire materiali e texture naturali con altri più elaborati. È il caso di quelle composizioni che mischiano la ceramica con il legno, il lino con la pietra o il metallo con il vimini.

I colori neutri aumentano la luminosità degli spazi e influiscono sull’immagine di pulizia e igiene di cui hanno bisogno le aree come il bagno, la cucina o il terrazzo.

Prima di selezionare la palette cromatica da aggiungere alla tua casa, il consiglio è di progettare una moodboard con le diverse miscele di colori che desideri applicare in base al design degli interni che sceglierai.

soggiorno nelle gradazioni del grigio

Soggiorni neutri

Per progettare un soggiorno con arredi neutri, puoi intercalare tessuti leggeri e setosi, come il velluto o il raso, a colori come il bianco o il grigio. I pavimenti in pietra naturale o la pietra ceramica STON-KER di Porcelanosa e Venis possono essere il complemento perfetto per questo mix&match.

Un’altra opzione è quella di fondere il bianco con il legno. Il parquet ceramico Par-ker di Porcelanosa o il legno ceramico Starwood esalteranno l’aspetto caldo e la resistenza dei soggiorni con un tocco più rustico.

terrazza dai colori neutri

Il comfort dei salotti

I colori neutri consigliati per i salotti includono i vari tipi di bianco, di beige o di marrone, tre tonalità che rafforzeranno gli spazi dotati di legno naturale o ceramico e che possono essere integrate con rivestimenti a effetto ondulato o sabbioso.

camera da letto in bianco e neige

Soluzioni pratiche per la camera da letto

L’arredamento neutro della camera da letto può passare per pareti e pavimenti bianchi, tessuti leggeri in lino e cotone, mobili laccati in bianco o testiere realizzate con il minerale compatto Fitwall™ di Krion. Questa superficie solida è caratterizzata da un’elevata resistenza alle alte temperature, alla flessione e alle radiazioni solari e la sua assenza di porosità consente una migliore pulizia.

cucina con isola dai colori neutri

Il trionfo del beige nelle cucine

Le cucine di Gamadecor come Wabi E9.30 XLight Bottega Caliza Silk E2.65 Sugi Black Sugi Té hanno come tonalità predominante il beige. Vale lo stesso per il compatto minerale sinterizzato XTONE, che si ispira alle texture e allo splendore del marmo di Carrara.

sanitari sospesi colori neutri

Bagni neutri: la chiave del Wellness

Il minimalismo ‘total white’ o le strutture in bianco e nero possono dare al bagno un’aria più autentica e originale. Se desideri dare un tocco di colore ai servizi igienici, Noken ti consente di personalizzare i lavandini, i water e i piatti doccia in qualunque colore della tabella RAL.

Scopri di più sui colori neutri

Cosa sono i colori neutri

Si considerano colori neutri quelli a bassa saturazione o intensità. In questa definizione rientrerebbero il bianco, il nero o il grigio. Anche i colori terra, brunastri e metallici possono essere considerati neutri.

Quali colori si abbinano meglio a quelli neutri

I colori neutri si possono abbinare a qualsiasi tonalità, sia che si tratti di colori vivaci (gialli, arancioni, verdi o rossi) che di colori tenui.

Quali combinazioni sono di tendenza

Le tonalità calde neutre come grigio e talpa, nero e crema, marrone e crema, oro e crema, beige con un tocco di rosso e crema e avorio sono alcune delle tendenze più popolari nel design degli interni.

L’articolo I colori neutri irrinunciabili per questa estate proviene da Dettagli Home Decor.

1 Luglio 2020 / / Dettagli Home Decor

Déco Décowood classic

La scelta della pavimentazione per il bordo piscina è un dettaglio che fa la differenza. Per questo occorre sceglierla con attenzione, valutando le diverse soluzioni e trovando il giusto compromesso tra estetica e funzionalità.

Pavimenti in legno composito: caratteristiche e vantaggi

Il sistema di pavimentazione modulare in legno composito nasce grazie alla miscelazione di ma­teriali naturali (mediamente circa il 60% di polvere di legno), materiali polimerici (circa 30%) e additivi (circa 10%). Gra­zie alla sua composizione, questo prodotto è in grado di ga­rantire eccezionali prestazioni in termini di resistenza agli agenti atmosferici, chimici e meccanici, come urti, sfrega­mento o calpestio. Le aziende che producono questo tipo di pavimento sono anche particolarmente attente all’ecologia: tutta la farina di legno utilizzata nelle fasi di produzione, in­fatti, proviene da scarti di lavorazione selezionati, di conse­guenza non viene abbattuto nessun albero.

I vantaggi di una pavimentazione per il bordo piscina in legno composito:

  • È antiscivolo e ha fughe minime.
  • Richiede pochissima manutenzione.
  • Il suo colore resta invariato nel tempo.
  • È molto resistente: non si scheggia, non si deteriora.

I pavimenti Déco per bordi piscina eleganti e in armonia con l’ambiente

Uno dei luoghi preferiti in cui trascorrere l’estate è a bordo piscina: che sia un ambiente classico, moderno, esotico, lo stile viene definito, oltre che dalla piscina, dalla pavimentazione circostante che caratterizza il luogo al primo sguardo.

Le doghe in legno composito UltraShield® by Déco e Décowood, grazie alla combinazione di innovazione, qualità, durata ed estetica, sono le vere protagoniste e sono in grado di valorizzare l’ambiente in piena armonia con l’architettura e il paesaggio.

Dèco UltraShield

UltraShield® by Déco è  il profilo in legno composito di nuova generazione caratterizzato da un’unica combinazione di innovazione, qualità, durata ed estetica. Il suo rivestimento superficiale, uno speciale scudo plastico, estruso insieme al mix-prodotto interno, protegge la doga rendendola durevole, resistente ed immune da variazioni di colore nel tempo. Questo scudo dona una incomparabile resistenza a graffi e macchie e permette un’eccellente resa estetica. Il risultato è, quindi, un profilo che offre il calore del legno naturale e i vantaggi del legno composito. È immune da qualsiasi tipo di aggressione esterna, naturale, ambientale o chimica, ed è resistente fino a 25 anni dalla posa, senza bisogno di manutenzione. Grazie ad un innovativo sistema di installazione, il prodotto permette inoltre di contenere sensibilmente la dilatazione naturale delle doghe.

Déco UltraShield antique

In linea con la filosofia Déco, questo rivestimento è eco-sostenibile: la farina di legno che lo compone è ricavata da trucioli riciclati ed è quindi ad impatto zero sulla  deforestazione e la componente in HDPE (polietilene ad alta densità) è un sostituto del PVC completamente biodecomponibile.

Décowood Classic

Un altro legno composito di Déco è Décowood Classic: frutto di una tecnologia attuale, sintesi tra legno e palstica, è anch’esso garantito 25 anni dalla posa ed ha straordinarie performance. Si tratta di un materiale imputrescibile, assolutamente immune da qualsiasi tipo di aggressione esterna: da quelle naturali come insetti, termiti, funghi e altri microrganismi, pioggia, grandine, neve e raggi UV, a quelle chimiche, come acidi diluiti e soluzioni saline o clorate. Una gamma prodotti in grado di offrire un mix di valori unico per caratteristiche tecniche, estetiche e di budget.

Per maggiori informazioni www.decodecking.it

L’articolo Pavimentazione bordo piscina in legno composito: estetica e funzionalità proviene da Dettagli Home Decor.


Una buona organizzazione della casa comincia dall’ingresso. L’abbiamo detto tante volte, questo spazio è un biglietto da visita e svolge una doppia funzione: accoglienza e ordine.

Qui ci sentiamo finalmente a casa quando rientriamo dal lavoro…e non c’è sensazione più bella. È quindi in questo angolino che dobbiamo predisporre quei pochi ma necessari arredi che ci permettono di liberarci dal peso della giornata, di chiuderci la porta dietro le spalle e indossare abiti comodi e un bel paio di pantofole.

 

Cosa serve in un ingresso

In base allo spazio a disposizione deciderai la tipologia di arredamento, se composto da un singolo accessorio oppure da un set di due o più elementi.

Partiamo dagli indispensabili:

  • APPENDIABITI

    La prima cosa che vogliamo fare entrando in casa è toglierci giacche, cappotti, sciarpe, cappelli e borse. Le possibilità sono infinite.

    Se hai un ingresso-living open space senza uno spazio di entrata definito o separato, allora l’opzione migliore sono dei ganci salvaspazio a parete su cui appendere solo lo stretto indispensabile (non vorrai certo avere cappotti e borse per tutte le stagioni sempre in bella mostra!).

    Ingresso su soggiorno organizzato con due appendiabiti a parete sottili Liolà

    L’alternativa sono gli appendini a pomello più decorativi rispetto ai ganci, per rendere la parete più piacevole e curata. Dopotutto in un open space bisogna avere la massima attenzione per i dettagli.

    Ingresso piccolo organizzato con pomelli appendiabiti a parete

    Vedi tutti gli appendiabiti

    Se invece hai qualche metro quadrato in più o un ingresso separato dalla zona giorno le opzioni sono diverse: un pannello attrezzato con appenderia (magari anche con specchio e mensole), una mensola con attaccapanni integrati, un mobile appendiabiti chiuso o con appendini a vista, un mobile per ingresso componibile con guardaroba appendiabiti integrato e combinato con altri complementi.

    Un ingresso separato con pannello appendiabiti e specchio

    Vedi tutti gli ingressi con appendiabiti

     

  • SCARPIERA

    Dopo giubbini, zaini e borse la seconda cosa di cui liberarsi sono le scarpe.

    Una scarpiera, seppur piccola, è un grande aiuto nell’organizzazione dell’ingresso. Se è davvero minuscola offrirà comunque lo spazio necessario per tenere a portata di mano le ciabatte con cui cambiarti appena rientri. Almeno potrai immediatamente togliere scarpe o stivali.

    Ingresso con piccolo armadietto scarpiera a due ante Evolution

    Se hai un po’ più di spazio a disposizione valuta un mobile ingresso multifunzionale con una scarpiera più capiente e un appendiabiti chiuso o aperto.

    Ingresso completo con mobile sospeso appendiabiti, scarpiera, specchio, mensole

    Vedi tutti gli ingressi con scarpiera integrata

     

    Se invece entrando in casa hai un corridoio lungo e stretto un’ottima idea è quella di collocare una scarpiera slim subito dietro la porta d’ingresso.

    Scarpiera bassa slim profonda 17 cm ideale dietro porta

    Spesso il mobile porta scarpe vero e proprio si presenta come un armadietto con ante a ribalta. Percepito come non adatto ad arredare un bell’ingresso, in effetti è un arredo improntato sulla funzionalità e meno sull’estetica. Quindi solitamente viene posizionato in altri spazi della casa.

    Anticamera con scarpiera a specchio a ribaltine

    Vedi tutte le scarpiere

     

  • CONTENITORI

    In generale consigliamo sempre di non commettere l’errore di rinunciare ad un posto chiuso dove riporre le cose che non vuoi lasciare in vista (scarpe, ombrelli, guinzaglio del cane, borse porta pc, documenti e portafoglio).

    Mobile da ingresso con contenitori chiusi, scarpiera e armadietto

    Il contenitore potrà essere un semplice cassetto o qualcosa di più capiente come una panca, un armadietto, un guardaroba, una cappottiera, un mobiletto multiuso, un armadio sottile o stretto, un mobile basso con ante.

    Vedi tutti i mobili da ingresso con contenitori

     

  • RIPIANI

    Mensole, cassetti svuotatasche, scaffali sospesi o una libreria vera e propria, una consolle su cui mettere chiavi, caricatori, telefoni, buste, bollette o altri documenti. Un piano di appoggio diventa uno svuotatasche multiuso sempre utile per lasciare vicino alla porta oggetti indispensabili. Ma offre anche uno spazietto ideale per foto di famiglia o dei tuoi viaggi più belli.

    Mensole e specchio da ingresso

    Mobile ingresso componibile con mensole integrate e armadietti

    Vedi tutti gli ingressi con mensole e ripiani

     

Se vuoi un ingresso davvero organizzato puoi aggiungere:

  • SPECCHIO

    Integrato ad un pannello appendiabiti o in un’entratina moderna, appeso alla parete sopra ad una consolle o ad un mobiletto basso, appeso a fianco della porta a figura intera, applicato sulle ante di una scarpiera. Le opzioni per una specchiera da ingresso sono svariate.

    Specchio rotondo per ingresso Evolution

    Lo specchio si rivela un accessorio utile su vari fronti: a livello decorativo, per gli ultimi ritocchi al trucco e all’abbigliamento prima di uscire, per donare più luminosità e un effetto di maggiore ampiezza in un ingresso piccolo o buio.

    Ingresso su corridoio con specchio figura intera dotato di appendini

    Vedi tutti gli ingressi con specchio

     

  • SEDUTA

    Pouf, panca (tipo cassapanca con contenitore incorporato o in versione panchetta decorativa da completare con dei bei cuscini d’arredo), sedia (meglio se di design).
    Sedersi all’ingresso può essere utilissimo per calzare o togliere scarpe e stivali, ma anche per far sedere i bambini più piccoli e aiutarli ad indossare cappottino o impermeabile. Inoltre una seduta può anche essere utilizzata per appoggiare borsette, sacchetti della spesa e zaini.

    Mobile da ingresso completo abbinato a poltroncina

 

Cosa mettere all’ingresso

Visti gli elementi indispensabili per organizzare un ingresso funzionale e pratico, vediamo cosa ci possiamo mettere.

 

Dove appendere i cappotti e le giacche

Se hai cappotti lunghi (paltò, trench, impermeabili, loden, parka…) prevedi una cappottiera, ovvero un ingresso che integra un guardaroba ad anta verticale “alta”. Se hai poco spazio e ganci a parete a vista non esagerare con il numero di capi, piuttosto riponili nell’armadio in camera. In ogni caso, meglio nasconderli alla vista anche con soluzioni a scomparsa.

Specchio-appendiabiti girevole per angolo

Guardaroba da ingresso bianco a due ante con specchio laterale

Se all’ingresso appenderai solo soprabiti corti (giacche, blazer, giubbotti, piumini sportivi, gilet smanicati, chiodi, bomber) ti servirà meno spazio. Potrai orientarti su degli attaccapanni a parete oppure su un guardaroba con appendiabiti chiuso in cui rimarrà abbastanza spazio per dei ripiani per borse o scarpe.

Pannello guardaroba per ingresso con appendiabiti nascosto Evolution

 

Sistemare le borse

Un dilemma soprattutto femminile è quello di dove mettere le borse in casa.
Se hai una collezione degna delle migliori fashion victims è difficile che un mobile da ingresso le possa contenere tutte. In tal caso il posto giusto è l’armadio, collocate su ripiani e vani appositamente pensati per loro.

All’ingresso terrai solo le borse di uso quotidiano, ad esempio la borsa shopper, il secchiello, la bauletto, la tracolla o la tote che usi ogni giorno per andare al lavoro.
Se hai abbastanza spazio potrai tenere qui anche una borsetta più piccola (una clutch, un marsupio) che vuoi tenere a portata di mano se esci al volo dopo il lavoro.

Ingresso con appendiabiti e spazio borse

Se hai la fortuna di avere un ingresso grande puoi pensare di allestire una soluzione componibile in cui possono trovare spazio tutte le tue borse, dalla più sportiva gym bag, passando per la pochette gioiello, fino alla baguette per una passeggiata in centro.

Se invece il problema sono gli zaini di scuola vale la stessa regola delle borse: appenderli ai ganci a parete crea disordine (e a lungo andare sporca il muro), l’opzione migliore sarebbe un piccolo guardaroba chiuso con appendini interni o con dei ripiani.
Un ingresso ordinato è il primo passo verso una casa ben organizzata, quindi se possibile meglio predisporre uno spazio chiuso in cui riporre zainetti o altre attrezzature sportive tue o dei tuoi figli (skate, pattini, monopattini, pallone…)

Armadietti per ingresso bassi per borse e scarpe

 

Dove mettere le chiavi

Molti sentono l’esigenza di nascondere le chiavi in casa, ma in questa mini guida non ci occuperemo di casseforti ed altri nascondigli segreti.
Ci limiteremo a darti un’idea di come appendere o riporre le chiavi all’ingresso in maniera sicura. Diamo per scontato che un’ottima pratica in termini di sicurezza sia quella di chiudere sempre la porta a chiave anche se ci si trova in casa.

In un ingresso arredato ci sono varie possibilità, la più comoda è quella di integrare un cassetto che diventa anche un utile svuotatasche per portafogli e documenti. Un’alternativa al cassetto è una mensola su cui riporre un cestino o un vassoio portaoggetti.

Ingresso bianco con appendiabiti, cassetto portachiavi e svuotatasche

Se all’entrata vuoi solo degli appendiabiti a parete piccoli, scegli un modello dotato di gancetto “a uncino” su cui appendere l’anello portachiavi.

Ganci colorati tondi per parete ingresso per chiavi e giacche

Anche una specchiera con uno spazio per agganciare o una mensolina per appoggiare le chiavi può risolvere il problema.

Specchiera a figura intera con fascia magnetica e calamite per chiavi

 

Dove mettere modem e telefoni

Un modello di ingresso con mensola o cassetto incorporati sarà anche utilissimo se state cercando un posto dove mettere il modem, il telefono fisso o lo smartphone che utilizzate solo per il lavoro.

Mobile per ingresso con cappottiera, cassetto svuotatasche e mensola bassa

 

Attrezzi per le pulizie, aspirapolvere, scope nel mobile da ingresso?

Perché no? Se lo spazio c’è e non sai dove altro mettere gli attrezzi per la pulizia (inclusi spazzoloni per pavimenti, detersivi, ferro da stiro e asse) una soluzione intelligente è quella di adibire un armadietto a piccolo ripostiglio.

 

Dove mettere le scarpe

La risposta più ovvia sarebbe: in una scarpiera.
Ma non ci piace dare risposte generiche e soprattutto sappiamo bene che non sempre questo mobile è la soluzione migliore.

Leggi la nostra guida “Dove mettere le scarpe in casa”.

 

Trucchi per l’organizzazione di un ingresso piccolo

Solo chi ha spazi piccoli sa cosa vuol dire arredarli: è una sfida. Ecco perché abbiamo dedicato a questo tema un’altra guida specifica.

Leggi la nostra guida “Arredare un ingresso piccolo: 11 idee per tutte le tasche”.

 

Recap: organizzare l’ingresso e altri consigli

I 4 indispensabili

Abbiamo visto gli elementi a cui non si può rinunciare per avere un ingresso ordinato e funzionale. In base alla configurazione e alla dimensione dell’entrata di casa sarà possibile unirli tutti, oppure sarà necessario operare una selezione di quelli che ci servono davvero.

  1. appendiabiti: ganci a parete, pomelli, pannelli, cappottiere chiuse, specchi o mobili ingresso modulari con attaccapanni integrati
  2.  

  3. scarpiera: le scarpe possono essere messe in scarpiere a ribalta o armadietti con ante, in ripiani all’interno di guardaroba chiusi, in panche-contenitore, in mobili da ingresso componibili con porta scarpe incorporati
  4.  

  5. contenitori: armadi, cappottiere, cassetti per riporre al chiuso borse e zaini, documenti, attrezzature sportive, ombrelli, scope, aspirapolvere
  6.  

  7. ripiani: mensole, librerie, scaffali, cassetti sospesi da usare come svuotatasche per chiavi, portafogli, telefoni, caricatori, router adsl, ma anche per libri e oggetti decorativi

Cos’altro mettere all’ingresso?

  • oggetti decorativi e portafortuna: fotografie, candele e diffusori di essenze, vasi con fiori, soprammobili e bomboniere a cui siete particolarmente legati, statuine benauguranti (Buddha, simboli religiosi, portafortuna come il celebre ferro di cavallo o l’occhio greco, folletti, amuleti, pietre o oggetti raccomandati dal Feng Shui come la “rana della prosperità” o il maneki neko, celebre gatto con la zampina alzata della cultura giapponese). Consiglio: meglio non esagerare per non sovraffollare e dare un’idea di disordine, ricordiamo che un ingresso organizzato è il primo passo per una casa ordinata
  •  

  • fiori e piante: entrare in casa e trovare subito del verde è un ottimo modo per rilasciare lo stress della giornata dietro di noi. Via libera a bonsai, se lo spazio è piccolo, orchidee (da evitare se l’ingresso non riceve luce naturale), piante in vaso sempreverdi che crescono anche con poca luce o il classico pothos che si adatta a qualsiasi ambiente e decora mensole e ripiani alti
  •  

  • bicicletta: se non hai uno spazio esterno o un garage potresti volerla mettere all’ingresso. Un’idea è dotarsi di mensole o ganci appendibici dal design curato
  •  

  • libri: gli amanti della lettura non hanno mai abbastanza spazio per i loro beniamini. Specialmente in una casa piccola anche l’ingresso può trasformarsi in libreria…o viceversa: puoi decidere di avere una libreria come mobile d’ingresso

Cose da NON mettere assolutamente all’ingresso: cuccia del cane, ciotole, lettiera del gatto trasmettono un senso di trascuratezza e non sono il massimo per l’igiene; l’acquario, elemento decorativo ma soprattutto habitat per i pesci che soffrirebbero se messi in una zona di passaggio come l’ingresso; il termostato, che subirebbe troppi sbalzi di temperatura e gli spifferi; stendino, bidoni o altri oggetti esteticamente sgradevoli.

 

Pillola di bon ton: come accogliere gli ospiti all’ingresso

Secondo il bon ton è proprio l’entrata dove si riconoscono subito dei buoni padroni di casa. Il galateo lo dice chiaro e tondo: qui si dà il benvenuto agli ospiti scambiando saluti e convenevoli, ma soprattutto prendendo in consegna cappotti e borse. In questo modo le persone si sentiranno subito benvolute e a proprio agio.

Se il rapporto con gli ospiti è di confidenza o se si fermeranno per la notte, puoi disporre un cesto con comode ciabatte o pantofole e chiedere loro di togliersi le scarpe. Una pratica che li farà sentire definitivamente a casa propria. Ovviamente questo non si fa se avete in programma una cena formale (o romantica!).

Un dettaglio in più che farà di te il perfetto anfitrione: se gli ospiti portano un dono questo non va assolutamente lasciato all’ingresso, nella stanza dove metterai i soprabiti o peggio ancora, nascosto. Va portato con sé nella stanza in cui ci si ritrova per cenare o chiacchierare, e va messo in bella vista.

 

Rivenditori Italia Maconi

1 Luglio 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Lo stile Luigi XV segna una rottura con tutti gli stili del passato, inventando nuove forme e nuovi modi di abitare, mentre l’arredamento diventa arte.

stile Luigi XV
Salone di compagnia di Mme Pompadour al Petit Trianon
Franck devedjian / CC BY-SA

Lo stile Luigi XV segna una rottura netta con tutti gli stili del passato, per quanto riguarda gli arredi e le decorazioni. E’ uno stile originale, che non si ispira all’antichità, ma ricerca nuove forme, proseguendo la gioiosa parabola anticonformista del rococò. L’edonismo raffinato, l’attrazione per l’eccentrico e il singolare si enfatizzarono con l’ascesa al trono di Luigi XV nel 1723. Egli è un amante dell’arte e dell’architettura, oltre che del gentil sesso, tanto che le dame si corte, dalla sposa Maria Leszczyńska alla famosa amante, nonché raffinata mecenate marchesa di Pompadour, ebbero un ruolo rilevante nel dettare il gusto estetico.

Il ritorno a Versailles

Cresciuto all’ombra del Reggente, il duca Filippo d’Orléans, Luigi XV non era interessato alla politica, al contrario del suo predecessore. Egli lasciò governare la Francia prima dal suo tutore, l’abate Fleury, poi dai suoi ministri, che incontrava raramente. Ancora prima di essere incoronato, Luigi trasferì nuovamente la corte a Versailles, dove ristabilì tutti i cerimoniali e l’etichetta che erano in vigore al tempo del bisnonno, il Re Sole. Luigi XV fece ristrutturare il Petit appartement du roi, un insieme di stanze ad uso personale, che restano il migliore esempio dello stile dell’epoca. Le stanze più significative sono il Cabinet de guarde-robe, le Cabinet del la pendule, le Cabinet des Chiens, dove alloggiavano i cani del re, e la Salle à manger des retours de chasse

Ritratto della marchesa di Pompadour, Francois Boucher, 1756

Un altro spazio esemplare dello stile Luigi XV è rappresentato dagli appartamenti della marchesa di Pompadour, situati nell’attico al di sopra degli appartamenti ufficiali del re. 

stile Luigi XV
Camera da letto di Mme Pompadour nel suo appartamento a Versailles
Jules78120 / CC BY-SA

L’appartamento, progettato dall’architetto del re, Ange-Jacques Gabriel, è intimo e raccolto. Colpisce il letto collocato in un’alcova: questa soluzione era molto utilizzata all’epoca, e aveva lo scopo di riparare dalle correnti d’aria e dal freddo. La bellissima boiserie, opera Verberckt, era un tempo dipinta in bianco e verde con la tecnica “vernis Martin”, messa a punto nel 1728 dai fratelli Martin.

Commode de madame de Mailly, Mathieu Criaerd , Vernis Martin, 1743, Musée du Louvre

Nell’intento di imitare i pannelli laccati cinesi, in gran voga all’epoca, i due decoratori idearono una verniciatura a base di resina cui si aggiungevano i pigmenti del colore di base, soprattutto il nero. Su questo primo strato erano dipinti paesaggi, figure, scene di genere, a volte in stile cinese, che andavano a decorare boiseries, mobili e strumenti musicali.

Le caratteristiche dello stile Luigi XV

Le caratteristiche dello stile Luigi XV sono da ricercare nei codici decorativi del Rococò, come vi ho raccontato in questo articolo. Diventato à la mode durante il periodo Reggenza, il rococò trionfa durante il regno di Luigi XV, soprattutto negli anni che vanno dal 1723 al 1760, anno in cui incominciò un periodo di “transizione” verso lo stile Luigi XVI. La decorazione entra in simbiosi con gli elementi strutturali, le Arti si fondono in un tutt’uno armonioso, flessuoso e sensuale. Riccioli, curve a forma di C, conchiglie, ghirlande e festoni, rosette, nastri, sono solo alcuni degli elementi chiave del repertorio decorativo del periodo. I commerci con Cina e India introducono il gusto per le decorazioni orientali ed esotiche: cineserie, turcherie, scimmie, draghi e animali fantastici. 

Boiserie per il castello di Bellevue, 1773, disegnata da
Ange-Jacques Gabriel et Verbeckt – Pubblicato da Paul Biver, histoire du château de Bellevue

I falegnami e gli ebanisti sono sempre più ricercati ed acquisiscono lo statuto di artisti, tanto che dal 1750 ebbero l’obbligo di firmare le loro opere, apponendo un marchio identificativo. I mobili sono costruiti in legno massiccio di rovere o faggio, e decorati con svariate tecniche. Oltre alla già citata vernis Martin, sono in gran voga le lacche di Coromandel, prodotte in India e caratterizzate da un fondo scuro sul quale sono dipinti fiori o paesaggi cinesi.

Altri tipi di laccatura molto apprezzate sono quelle con colori chiari, come il verde, l’azzurro, il grigio perla, ravvivate dall’immancabile cornice in foglia d’oro. Le decorazioni ad intarsio ligneo si arricchiscono cromaticamente grazie all’utilizzo di legni esotici, come quello di rosa, di violetta (una varietà di palissandro), il mogano, che si aggiungono a quelli autoctoni come il ciliegio, l’acero e l’agrifoglio.

I piani in marmo sono molto utilizzati per commode e consolle: i più comuni sono il marmo rosso di Rance, proveniente dal Belgio, il Morello delle Fiandre, la Breccia di Aleppo.

L’arredamento alla metà del Settecento

L’arredo è caratterizzato da eleganza e ricercatezza, coniugate con il confort. I mobili diventano sempre più leggeri e si moltiplicano le tipologie di seduta. Molte sono le novità che si affacciano in questo del periodo. 

stile Luigi XV

Compaiono le prime prime librerie a muro chiuse da vetrine. La biblioteca di una delle figlie del re, Madame Victoire, a Versailles è una piccola stanza le cui pareti sono interamente attrezzate con scaffali chiusi da vetrinette decorate con bordi a foglia d’oro e verde acqua. 

Il letto à la polonaisecompare all’incirca nel 1750, ed è riservato alle camere private. Si tratta si un letto che, a differenza di quelli “d’apparato”, si posiziona con il lato lungo contro la parete, ed è sormontato da un leggero baldacchino a forma circolare. Il letto è dotato di una testiera e di una pediera di dimensioni identiche, dalle quali partono le colonne curve che sostengono il baldacchino. Queste colonne sono nascoste dai drappeggi delle tende, cosicché il baldacchino sembra sospeso nell’aria. A questo letto si affianca poi una versione con il baldacchino a forma rettangolare o rotonda, fissato alla parete.

stile Luigi XV
Letto alla polacca Link

Il letto à la duchesse, un letto da parata in voga durante il regno del Re Sole, cambia il baldacchino da rettangolare a rotondo, spesso fissato al soffitto invece che alla testata.

Letto à la polonaise, letto à la duchesse e letto en alcôve

La commode en console, comparsa intorno al 1750, è una console dotata di cassetto, che veniva collocata sotto gli specchi. Il sécretaire appare anch’esso alla metà del secolo, come evoluzione dell’antico cabinet. Si tratta di un mobile alto diviso in due parti; la parte superiore contiene piccoli cassetti e l’anta a ribalta diventa un piano per scrivere, mentre la parte bassa è divisa in cassetti.

I tavoli si moltiplicano. In pratica viene realizzato un tavolo per ogni funzione, dai tavoli da gioco a quelli per scrivere, dai tavolini da caffè al tavolo da toilette o coiffeuse, dotato di un piano a ribalta dotato di specchio e cassetti.

Tra i mobili più utilizzati, spiccano il bureau plat, una scrivania dotata di cassetti, la chiffonière, un piccolo comodino con cassetto, le varie commodes, le console.

A ogni stanza la sua funzione

Per quanto riguarda le abitazioni aristocratiche, prosegue la tendenza a frazionare i grandi ambienti in piccole stanze, ognuna della quale ha ormai una funzione precisa. Il salotto è ormai diventato il centro della casa, ed è frequentato soprattutto dalle dame, ai cui abiti voluminosi si adattano le poltrone.

La sala da pranzo, divenuta imprescindibile, è affiancata da “salottini da compagnia”, salotti dedicati al gioco. La camera da letto si riduce in dimensione per far spazio a boudoir separati dalla camera da letto per spogliarsi e fare la toilette.

stile Luigi XV
Chaise percée di Mme Pompadour

Compaiono anche le stanze da bagno, dotate di vasca fissa, i bidet (link alla storia del bidet), e degli angoli appartati nei quali collocare le chaise percée, speciali sedie con il sedile forato, nelle quali era inserito un vaso in ceramica per raccogliere i bisogni, antenate del moderno w.c.

La poltrona stile Luigi XV, regina dei salotti

L’epoca di Luigi XV è l’epoca delle poltrone. Vecchi modelli vengono rivisitati e si inventano nuove sedute per soddisfare nuovi bisogni. La novità più importante dal punto di vista strutturale è la scomparsa della traversa che univa le quattro gambe di sedie e poltrone.

La sedia à la Reine, inventata sotto la Reggenza, è ancora molto in voga, ma viene leggermente modificata. Scompare definitivamente la traversa e lo schienale, piatto, assume un profilo a violino.

poltrone à la Reine

Ma la vera regina dello stile Luigi XV è senz’altro la poltrona bergère, inventata nel 1725. La seduta è ampia e lo schienale forma un tutt’uno coi braccioli, che sono pieni. Il sedile è dotato di un soffice cuscino rivestito con il medesimo tessuto.

poltrona bergère

Esistono diverse varianti di questa comoda ed elegante poltrona: la bergère gondole, con schienale curvo, la bergère en confessional, con schienale dritto e due “orecchie” ai lati che uniscono i braccioli allo schienale, e una combinazione delle due poltrone à la Reine e bergère, caratterizzata dallo schienale dritto. Alle bergère si accostava spesso un poggiapiedi. La Marquise è una variante più larga della bergère, spesso dotata di un piedino centrale.

La poltrona duchesse, antenata della chaise longue, è una bergère con la seduta prolungata, sulla quale le dame potevano sdraiarsi. Può essere considerata un ibrido tra la poltrona e il lit de répos. Ispirata al lettino dell’antichità, la duchesse è declinata in diverse versioni, ognuna con un nome differente, anche se le demarcazioni non sono così chiare.

duchesse

La duchesse brisée è costituita da due o tre elementi separati, mentre la duchesse en bateau ha due estremità di altezza diversa.

stile Luigi XV
Duchesse brisée de l’hôtel de Vallemaré-Dangé
stile Luigi XV
duchesse en bateau

Troviamo poi numerose varianti che possono essere considerate degli ibridi tra il lit de répos, e il divano. La récamière, detta anche letto alla turca, è caratterizzata dalla mancanza dello schienale e da due alti braccioli di uguale altezza.

stile Luigi XV
Letto alla turca attribuito a Nicolas-Quinibert Foliot
circa 1760

Alcune versioni hanno uno schienale obliquo, nelle quali la testiera è più alta della pediera, altre hanno lo schienale e la pediera separati. di volta in volta, vengono designate comei meridienne, dormeuse, veilleuse, ottomana, sofà, canapè. Per approfondire, leggete il mio articolo sulla storia del divano.

stile Luigi XV

Esistono poi altre tipologie di poltrone, come la cabriolet, una variante della poltrona à la Reine, caratterizzata da uno schienale concavo e dal profilo a forma di violino. Da questo momento i termini à la Reine e cabriolet designeranno soprattutto la tipologia dello schienale.

stile Luigi XV
Poltrone en cabriolet

Ecco che la sedia Luigi XV, con lo schienale dritto a forma di violino, può essere definita una poltrona à la Reine senza braccioli.


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