La piscina è una parte preziosa di qualsiasi casa o struttura, offrendo un rifugio rinfrescante durante i caldi giorni estivi. Tuttavia, nel corso del tempo, le piscine possono subire l’usura e richiedere interventi di ristrutturazione.
Continua a leggere,
esploreremo quando e come dovresti considerare la ristrutturazione della tua piscina per mantenerla al meglio delle sue prestazioni.
Segnali da considerare
Verificare la struttura:
Uno dei segnali più evidenti che indica la necessità di ristrutturare la tua piscina è il deterioramento strutturale.
Controlla attentamente per crepe, perdite d’acqua o la comparsa di ruggine sulle parti metalliche. Questi sono chiari indicatori di problemi che richiedono un’attenzione immediata.
Deterioramento della superficie:
La superficie interna della piscina è soggetta a usura nel corso del tempo.
Se noti un’accumulazione di macchie, scheggiature o un aspetto opaco, è il momento di considerare la ristrutturazione.
Questi segni possono indicare la necessità di una nuova finitura o una risistemazione completa della superficie.
Problemi con il sistema di filtraggio e igiene:
Un sistema di filtraggio inefficiente può portare a problemi di qualità dell’acqua e igiene.
Se la tua piscina mostra segni di difficoltà a mantenere l’acqua pulita o se i componenti del sistema mostrano segni di usura avanzata, è il momento di eseguire una ristrutturazione.
Il processo di ristrutturazione della piscina
Valutazione professionale
Il primo passo cruciale nella ristrutturazione della piscina è ottenere una valutazione da parte di professionisti qualificati.
Questi esperti possono identificare i problemi nascosti e sviluppare un piano dettagliato per la ristrutturazione.
Assicurati di coinvolgere un professionista con esperienza nel settore delle piscine.
Riparazione o ristrutturazione piscina completa?
Dopo la valutazione, dovrai decidere se eseguire solo le riparazioni necessarie o se optare per un rinnovamento completo.
Questa decisione dipenderà dalla gravità dei problemi e dalla tua visione per la piscina.
Un rinnovamento completo può offrire una piscina più moderna e funzionale.
Scegliere i materiali giusti per la ristrutturazione piscina
La scelta dei materiali è fondamentale per garantire una ristrutturazione di successo.
La superficie interna della piscina può essere rivestita con piastrelle, vinile, cemento, o altre opzioni.
Assicurati di selezionare materiali di alta qualità che siano resistenti all’acqua e alle condizioni climatiche.
Rispettare le normative locali
Prima di iniziare la ristrutturazione, assicurati di consultare le normative locali riguardanti la sicurezza e le specifiche delle piscine.
Le leggi possono variare da luogo a luogo, quindi è essenziale rispettarle per evitare problemi legali e assicurare la sicurezza degli utenti.
La ristrutturazione delle piscine è un passo cruciale per mantenere la tua piscina in ottime condizioni nel corso degli anni.
Monitora attentamente la struttura,
la superficie e il sistema di filtraggio per individuare i segnali di necessità di ristrutturazione.
Una valutazione professionale, come ad esempio quella offerta da Proleader, è il punto di partenza, seguita dalla scelta di materiali di alta qualità e dal rispetto delle normative locali.
Investire nella ristrutturazione della tua piscina non solo migliorerà l’aspetto estetico, ma garantirà anche la sicurezza e la funzionalità a lungo termine.
Non procrastinare,
agisci tempestivamente per godere di una piscina perfetta per molti anni a venire.
Esplora l’eleganza senza tempo di un appartamento scandinavo, dove si mescolano mobili vintage e moderni. Scopri l’atmosfera accogliente della cucina verde oliva.
Oggi vi portiamo in un affascinante appartamento svedese in un edificio del 1915. Un piccolo omaggio all’eleganza senza tempo tipica dello stile scandinavo. Questo spazio di 71 mq cattura l’essenza del suo periodo storico con dettagli accurati e una miscela magistrale di mobili vintage e moderni. Molti i dettagli originali dell’epoca e gli elementi classici come porte originali, rosoni a soffitto, battiscopa alti e parquet in rovere a spina di pesce.
Questo appartamento svedese rappresenta un luogo dove passato e presente si fondono armoniosamente per creare un’esperienza unica. Se ti piace l’arredo vintage o il mix di stili, questo home tour è un invito a farsi ispirare dall’eleganza senza tempo e a lasciarsi affascinare dalle meraviglie del design, che non subisce il passare delle mode.
Seguendo alcuni nostri consigli, potrai facilmente ricreare l’atmosfera unica e accogliente di questo affascinante appartamento svedese all’interno della tua casa.
Partiamo con il tour! Una volta oltre la soglia, l’ingresso si rivela come un preludio a ciò che sta per venire. Un armadio a muro con ante a specchio e un comò antico accolgono i visitatori, offrendo un assaggio dell’estetica caratterizzata da un mix di classico e moderno, che permea l’intero appartamento.
CONSIGLIO: Crea un equilibrio armonioso tra pezzi vintage e moderni senza tempo per aggiungere profondità e carattere ai tuoi ambienti. Esplora mercatini dell’usato e negozi vintage per trovare pezzi unici che si sposino bene con mobili contemporanei.
Tuttavia, è nel luminoso soggiorno che l’essenza di questo appartamento si materializza pienamente. Una fusione armoniosa di mobili vintage e pezzi moderni senza tempo crea un’atmosfera unica. Il divano grigio contemporaneo è infiorato da cuscini bianchi e gialli e da un caldo plaid, mentre una poltrona in pelle e un pouf vintage aggiungono un tocco di raffinatezza.Un tappeto color corda lega insieme gli elementi, mentre un tavolino in vetro vintage e una credenza bassa con un grande quadro incorniciato completano l’atmosfera accogliente e sofisticata. Una libreria bianca vintage e altri tavolini contribuiscono a creare un ambiente che è allo stesso tempo accogliente e chic.
CONSIGLIO: Aggiungi morbidi cuscini, plaid e tappeti per creare un’atmosfera accogliente e confortevole nella tua zona giorno, mentre integrare poltrone in pelle e tavolini vintage può aggiungere un tocco di personalità.
Mentre ci spostiamo verso la cucina, siamo accolti da un’esplosione di colore verde oliva, che dona una fresca vitalità a questa stanza.
CONSIGLIO: Scegli una palette di colori neutri e tonalità naturali come grigio, verde oliva e color corda per ricreare l’atmosfera rilassata e sofisticata dell’appartamento.
Mobili vintage ridipinti con cura offrono un tocco di nostalgia, mentre un tavolo da pranzo in legno di rovere e sedie bianche, dall’eleganza rustica, offrono un luogo accogliente per condividere pasti e ricordi. La carta da parati con disegni di William Morris aggiunge un tocco artistico e un legame con la storia.
CONSIGLIO: Scegli una carta da parati con disegni o motivi floreali, ispirati al pioniere dell’interior design William Morris, per aggiungere un tocco artistico e storico alla tua casa.
Infine, la camera da letto, con il suo letto semplice, l’armadio moderno e la cassettiera Ikea dipinta in mordente nero, offre un rifugio di pace e tranquillità. Uno spazio semplice e confortevole, arricchito da una poltrona vintage che invita a rilassarsi e a riflettere sull’atmosfera avvolgente di questo appartamento.
Utili e pratiche, moderne e salvaspazio: le scarpiere sono un elemento essenziale per organizzare al meglio ogni angolo della casa, dall’ingresso al corridoio fino al bagno di servizio. Scarpe, ciabatte, stivali o sneakers trovano spazio in complementi dal design contemporaneo capaci di inserirsi in ambienti, anche già arredati, da vivere tutti i giorni.
Se per gli altri mobili c’è spesso un posto ben definito, scegliere dove posizionare una scarpiera in casa può non essere così semplice, non ci sono regole precise per la sua collocazione. Tutto ruota attorno alle esigenze di chi cerca un complemento proposto in varie versioni per soddisfare ogni bisogno.
Le scarpiere di design si prestano per essere messe in bella vista, mentre quelle slim sono pensate per chi ha poco spazio.
Continua a leggere per scoprire le varie tipologie di scarpiera, le loro funzioni specifiche, i pro e i contro.
Le scarpiere sospese permettono di pulire facilmente lo spazio sottostante. Sollevata da terra, la struttura rende più agevoli le operazioni di manutenzione del pavimento. I modelli poco profondi possono essere inseriti in angoli stretti o dietro la porta di una stanza dove si vuole sfruttare ogni centimetro di spazio. Montate a muro possono contenere fino a 40 paia di calzature, permettendo di organizzare in perfetto ordine tutte le scarpe della famiglia.
#2 Scarpiere in appoggio per la camera da letto, il bagno e il corridoio
Le scarpiere con piedini sono una soluzione elegante per evitare di forare il muro e spostare all’occorrenza gli armadietti portascarpe dove più conviene. Con base alta o con piedi di 2 o 3 centimetri, la struttura di questi complementi permette di affiancare diversi elementi per aumentare la capienza.
#3 Scarpiere con ante a battente: un armadio alternativo
Cosa scegliere invece quando si cerca una soluzione pratica e agevole per chi fa un uso frequente dell’armadio portascarpe? La scarpiera con ante a battente è un’alternativa da tenere in considerazione. Con una o due ante può essere accostata ad un armadio, anche in versione colonna, per comporre una soluzione d’arredo super capiente.
#4 Scarpiere con ante a tapparella: la soluzione più elegante e moderna
Cosa fare quando si cerca una soluzione per spazi stretti, corridoi o nicchie? Le scarpiere con ante scorrevoli o con serrandina a rullo consentono un facile accesso alle calzature senza dover aumentare la profondità di un solo centimetro. Questa tipologia di complemento è ideale per sfruttare spazi lunghi e stretti altrimenti inutilizzati.
#5 Scarpiere con ante a ribalta per contenere più di 40 paia di scarpe
La più classica soluzione per stipare le proprie calzature! Le scarpiere con ante a ribalta permettono in pochi secondi di accedere a tutta la selezione di calzature divise per modello e organizzate alla perfezione dentro l’armadio. Le scarpiere dal design moderno sono dotate di scomparti doppi o tripli in cui è possibile stipare le scarpe su due o addirittura tre file per arrivare a contenere fino a 45 paia.
#6 Armadi porta scarpe senza maniglie: un omaggio al design
Una soluzione originale ma discreta, per ambienti raffinati e dal gusto spiccato.
Gli armadi portascarpe senza maniglie hanno il grande vantaggio di potersi mimetizzare con la parete retrostante e apparire così quasi invisibili alla vista, grazie alle ante che risultano uniformi e composte da un solo pannello frontale.
#7 Mobili scarpiera con specchio: arredi salvaspazio 2 in 1
Ideali da posizionare all’ingresso di casa o per donare profondità ad un disimpegno che collega zona giorno e zona notte, le scarpiere con specchio sono un complemento capace di assolvere due funzioni insieme: quella contenitiva e quella riflettente. Se posizionata all’entrata diventa un perfetto complemento per arredare con stile e poter darsi un’ultima occhiata prima di uscire di casa.
Per queste caratteristiche, la scarpiera specchiata risulta ideale anche negli ambienti della zona notte, come camere e stanze-guardaroba.
Alcuni modelli di scarpiera con specchio prevedono anche l’appendiabiti per poter agganciare, sopra il vano per le scarpe, giacche, cappotti, borse, sciarpe e cappelli. Questa soluzione salvaspazio è ideale per ingressi piccoli o con poco spazio, come quelli di monolocali e case vacanze.
#8 Scarpiere con ante personalizzabili per ogni stile d’arredo
Le scarpiere con ante personalizzabili in marmo, noce e olmo sono perfette per completare un ambiente coordinato. Nel caso in cui si volesse aggiungere un armadio portascarpe in un locale già arredato, si può scegliere la finitura più affine all’arredamento presente in casa.
Vanno messi i tappeti in camera da letto? Un tappeto completa il look della camera, incornicia il letto e aggiunge texture e colore all’ambiente.
Insomma, un tappeto in camera da letto può davvero valorizzare la stanza, ma è bene scegliere con cura le sue dimensioni e la sua posizione. Questi due fattori, infatti, possono alterare visivamente le proporzioni dell’ambiente.
Ecco una mini guida su come posizionare i tappeti in camera da letto.
Come si usano i tappeti in camera da letto?
Dove mettere il tappeto in camera? Questo è il dilemma.
In camera da letto i tappeti possono essere messi principalmente in quattro aree:
Sotto il letto o accanto al letto (ne parliamo nel dettaglio nei prossimi paragrafi).
In una zona lettura o relax. Per questo scopo sono perfetti i tappeti tondi, che si prestano bene a raggruppare gli arredi e i complementi che compongono la zona relax: una o due poltroncine o pouf, un tavolino da caffè e una lampada. In questo caso le accortezze sono principalmente due: – la seduta va collocata al di sopra del tappeto, o interamente o parzialmente;
– il tappeto deve essere abbastanza grande da sbordare abbondantemente davanti alla seduta (se l’area lettura è in un angolo della stanza) o su tutti i lati della seduta (se l’area lettura è in posizione centrale).
Intorno a un’eventuale zona studio composta da sedia e scrivania. Sia il tavolo che la scrivania sono da collocare sul tappeto. Bisogna considerare anche lo spazio di apertura della sedia. Il tappeto deve sempre proseguire anche nello spazio occupato dalla sedia quando è scostata dal tavolo. Insomma, quando sei sedut* alla scrivania, devi avere il tappeto sotto i piedi.
In posizione centrale, nel caso, per esempio, di camerette che richiedono spazi per il gioco. Un tappeto centrale, deve essere lasciato libero, a meno che quell’area non coincida con un’area relax.
Il tappeto incornicia solo il letto senza coinvolgere i comodini e la seduta attaccata alla pediera. Parte davanti ai comodini senza passarvi sotto e si conclude 40 – 50 cm oltre la pediera. Tra il tappeto e i comodini, si lasciano di solito 20 – 25 cm di spazio libero. La larghezza del tappeto abbraccia anche lo spazio visivo occupato dai comodini, pur lasciandoli liberi.
Nell’infografica che trovi più giù, questa soluzione è rappresentata nella seconda posizione di ogni riga.
Il tappeto si estende solo sotto la parte bassa del letto (quella dei piedi, per intenderci), sottostando i due terzi della lunghezza totale del letto.
Se ai piedi del letto c’è una panca o un pouf contenitore, bisogna calcolare la misura del tappeto in modo tale che questo sporga (sempre di almeno 40 – 50 cm) oltre la seduta. Questa soluzione permette di scegliere un tappeto di dimensioni più contenute, con una larghezza minore dello spazio visivo occupato anche dai comodini.
In ogni caso il tappeto sotto il letto non deve mai essere tanto largo da invadere lo spazio occupato da altri mobili come il comò o l’armadio, ma neanche troppo stretto al punto da non fuoriuscire di mezzo metro o poco meno da ogni lato.
Tra il tappeto sotto il letto e gli altri mobili della stanza (comò, armadio, poltrone…) devono intercorrere sempre almeno 20 – 25 cm di pavimento vuoto.
Tappeti sotto letto: le dimensioni perfette caso per caso
Di solito, uno scendiletto rettangolaremisura 80×150, ma esistono scendiletto di svariate forme e dimensioni. Questa tipologia di tappeto funziona molto bene nelle stanze singole, nei casi in cui il letto fiancheggia da un lato una parete.
Per un effetto elegante è bene selezionare uno scendiletto corposo , in grado di restare a posto senza piegarsi o sgualcirsi.
Quali sono i materiali e i colori migliori per un tappeto in camera da letto?
A cosa bisogna fare attenzione quando si sceglie? Con cosa si deve abbinare il tappeto?
Colori
Scegli una palette di colori per la stanza da letto. Il tappeto deve rispondere alla palette cromatica e contribuire a creare armonia nella stanza.
Il tappeto può anche essere il punto di partenza per strutturare la palette di colori. Da un bel tappeto a fantasia, puoi estrapolare più o meno tre colori da distribuire su decorazioni, tessili e pareti.
Se vuoi che faccia semplicemente da sfondo selezionalo dello stessa tonalità del pavimento oppure di un colore neutro.
Se in camera sono presenti diverse fantasie (sul copriletto, sulla carta da parati, sulle tende…), meglio optare per un tappeto a tinta unita.
Se pensiamo allo spazio sotto il letto, c’è solo una cosa che viene subito in mente: polvere. Quali sono, allora, i tappeti che meglio si prestano alla collocazione in camera da letto?
Di certo, il tappeto in camera non ha solo una funzione estetica, ma anche esperienziale. Se lo mettiamo è perché vogliamo appoggiare i nostri piedi freddi su una superficie morbida e calda. Quindi, meglio evitare materiali ruvidi come vinile o juta, perché, anche se sono facili da pulire, ci farebbero perdere la piacevole sensazione tattile.
Tappeti in cotone lavabili in lavatrice
Poggiare i piedi al mattino su un tappeto cotone è molto piacevole. In più, questo materiale naturale, è facile da pulire. Stanno sempre più prendendo piede i tappeti in cotone lavabili in lavatrice. Sono sottili, quindi meglio abbinarli a un sottofondo antiscivolo, ma la comodità di poterli infilare in lavatrice è impagabile.
Tappeto lavabile
Corey è un tappeto in cotone di fabbricazione artigianale. Morbido al tatto, è a tessitura piatta e si può lavare in lavatrice a bassa temperatura.
I tappeti a pelo corto difficilmente si rovinano. La manutenzione è semplice, soprattutto in camera da letto, dove raramente si entra con le scarpe da esterno e il tappeto non è sottoposto a macchie di cibi e bevande. Insomma, le possibilità di sporcare un tappeto in camera sono solitamente poche. Per pulirli basta un’aspirapolvere. Per scoraggiare la proliferazione degli acari, puoi cospargere periodicamente il tappeto di bicarbonato, lasciare in posa e poi aspirare il tutto.
Super soffici, perfetti per scaldare i primi passi del mattino.
Dai un’occhiata ai tappeti a pelo corto di La Redoute.
Non c’è niente di meglio che iniziare la giornata poggiando i piedi su un morbido tappeto a pelo lungo.
Di queste tre elencate finora, questa è la tipologia dalla manutenzione un po’ più impegnativa. Possono essere puliti a secco o con acqua, così come quelli a pelo corto. L’unica differenza è che serve un po’ di pazienza in più per spazzolarli e aspirarli, in quanto il pelo fitto e lungo tende a nascondere bene lo sporco.
Se non vuoi rinunciare all’infinita sofficità dei tappeti a pelo lungo, ma non hai il tempo per prendertene cura, puoi sempre optare per uno scendiletto lavabile a pelo lungo.
Ecco gli errori più comuni che coinvolgono i tappeti della camera da letto.
Un errore che fa sembrare più piccola la stanza è mettere un tappeto rettangolare sotto il letto in posizione parallela rispetto al letto, anziché perpendicolare.
Altro errore frequente è scegliere un tappeto troppo piccolo, che esca fuori dal perimetro del letto di meno di 40 cm. In questo modo, il tappeto si vede a stento e fa sembrare il letto sproporzionatamente grande.
Spesso lo scendiletto viene scelto esageratamente piccolo rispetto al letto. Questa scelta fa sembrare la tua stanza più economica e sciatta. La misura standard è di 80 x 150, ma in ogni caso, è bene che lo scendiletto sia rilevante, non solo per l’estetica, ma anche per le misure. Lo spazio tra il bordo del comodino e la pediera deve essere occupato per almeno 4/5 dallo scendiletto.
Ora che sai tutto su come mettere i tappeti in camera da letto, dimmi, quale soluzione adotterai per il tuo tappeto in camera?
Non mi stancherò mai di scriverlo..per me non ci sono regole,ma consigli da seguire .
Per rispondere alla domanda “quale lampada da scrivania scegliere ?” la prima cosa da fare è identificare le proprie esigenze:
Lavoro?
Che tipo di lavoro?
Studio?
Estetica ?
Insomma,
per capire quale lampada da scrivania scegliere bisogna prima chiarire questi ad altri aspetti.
Io ad esempio faccio un lavoro che per metà del tempo svolgo in giro per clienti , fornitori e cantieri. e per l’altra metà seduta alla mia scrivania ,
per questo motivo,
quando sono stata io a pormi la domanda su quale lampada da scrivania scegliere ,la risposta è stata:
Bella,come un oggetto di design
Con la giusta intensità di luce
Con delle caratteristiche che nessun’ altra lampada può avere.
Lo so,
potrei sembrare un po’ troppo esigente,
ma il design per me è fondamentale e lo è anche la funzionalità e la giusta atmosfera per scrivere in tarda serata,
perciò, ho fatto qualche ricerca qua e là…
quale lampada da scrivania scegliere? Il mio consiglio :
Il consiglio che vi do, è di pensare a ciò che fate abitualmente…
non è tanto difficile ,
Per quanto tempo usate il vostro smartphone durante la giornata ?
Ecco appunto…
la risposta per qualcuno è scontata
tutto il giorno
In casa, al lavoro, per svago.
Il mio telefono ad esempio è quasi sempre scarico,
lo uso per chattare con i clienti, a volte per scrivere gli articoli, per fare foto nei cantieri…
perciò,
quando mi sono chiesta quale lampada da scrivania scegliere ho pensato:
“Chissà se esiste una lampada in grado di creare la giusta atmosfera, con una luce che non dia fastidio ai miei occhi, e che possa aiutarmi nel lavoro?
Si,
la risposta l’ho trovata in una lampada led di design.
Una lampada di design con tantissimi dettagli funzionali :
Modulo led integrato da 3,5w luce naturale 4100 k
Due vani porta oggetti
3 porte USB 2x2A amper 1x1A amper
Altoparlante integrato da 5,5 W
Disponibile anche in versione Bluetooth
insomma,
Un sogno…
Ogni cosa al suo posto nei vani porta oggetti
Una luce che crea l’atmosfera perfetta
Il mio telefono carico
nonché si tratta di un complemento d’arredo bellissimo,
Certo,
il bello è soggettivo…
ma questa lampada oltre ad avere mille funzioni è bella,
con tantissime varianti di colori per rendere unico ogni ambiente .
Io l’ho scelta nella variante light verde
L’ho voluta così per due motivi,
il primo perché mio figlio ama il verde , e quando ho chiesto anche a lui quale lampada da scrivania scegliere, la sua risposta è stata: “mamma l’importante è che sia verde”,
il secondo è che tra le tante varianti di colori che ci sono (tra l’altro una più bella dell’altra..),
la versione light , è in finitura abs satinato,
il che lascia intravedere l’animo tecnologico della lampada.
Insomma,
se adesso qualcuno mi chiedesse quale lampada da scrivania scegliere , io gli consiglierei JOYO.
Lo so,
Sono riuscita a farvi incuriosire ed innamorare di questa lampada di design adatta non solo alla scrivania,
ma anche al comodino, all’ingresso , al living…
Un regalo per voi…
Vi do una dritta…
Tra poco sarete alle prese con la scelta dei regali da comprare per Natale,
penso sarebbe il regalo perfetto per chiunque,
per ciò voglio fare io un regalo in anticipo a tutti voi,
infatti ,
se vorrete acquistarla con le spese di spedizione gratis vi lascio il link dove trovarla e il codice da inserire per avere questo omaggio .
Il codice è JOYOFALL2023 ed è valido fino al 30 novembre 2023, mentre il link dove acquistarla è questo
Si chiama Rêverie, letteralmente un sogno a occhi aperti, la nuova collezione Society Limonta per la stagione Autunno / Inverno 2023-2024 ed è un inno alle palette di colori audaci e profonde, alle stampe caleidoscopiche e alla ricerca stilistica sulla fibra tessile.
L’azienda sceglie un palcoscenico di tutto rispetto per presentarla ovvero Villa Medici, dove sono state scattate le immagini del nuovo catalogo. Complesso architettonico sede attuale dell’Accademia di Francia a Roma, Villa Medici ha recentemente riallestito le sue camere storiche grazie all’intervento policromo dell’architetta e designer India Mahdavi, che ha scelto i tessili di Society Limonta per decorare i letti e i bagni. Grazie a questa collaborazione, Society ha potuto rivisitare a sua volta gli spazi appena riallestiti con le tonalità irriverenti della nuova collezione, realizzando al suo interno gli scatti della collezione AI23-24.
Come uno spartito classico ritrova lo splendore se interpretato in una chiave contemporanea, così i toni accesi Fucsia e Smeraldo, insieme ai colori più corposi Ultraviola, Alga e Mou hanno rivitalizzato le camere storiche di una delle più importanti istituzioni della creazione contemporanea a Roma.
Letto
CUPO, il tubico di cotone disponibile nei colori stagionali e nella tonalità Fumo, deve il suo nome alla tecnica del fil coupé, che produce una piccola frangia sul risvolto del lenzuolo. La cimatura dei fili viene realizzata con il tessuto greggio, successivamente tinto in capo. Un’altra novità di stagione è OVER, copripiumini e federe tinti in capo realizzati in morbido cotone percalle e caratterizzati da una cucitura a contrasto, che impreziosisce la confezione: Mou con cornice Fucsia, Ultraviola sottolineato dallo Smeraldo, Verbena circondato da un bordino Cacao e Mastice disegnato con un tratto di Fumo.
Le federe in ramiè stampato rielaborano disegni provenienti dal centenario archivio Limonta e aggiungono note di colore sgargianti e giocose alle sfumature invernali stagionali. Le NAP CRAZY, nei colori ancora estivi Smeraldo e Fucsia, mischiano pattern animalier a forme geometriche in tinta unita; le NAP PRISM, in Oliva e Marte, propongono fiori frazionati e moltiplicati che generano un motivo astratto; le federe NAP RAIN presentano una delicata cascata di gocce, che si colora nelle varianti Ultraviola, Verbena, Smeraldo, Fucsia, Crab e Caramel; infine, le NAP ANEMON sono caratterizzate da una stampa fiorata, romantica e classica, disponibile in Cacao e Crab.
Due nuovi morbidi plaid impreziosiscono le notti invernali. VUPI è realizzato con un filato cablé di lana e alpaca, che tingendosi in capo restituisce un effetto chevron anticato. la PHIL, in morbida lana con un motivo di righe sottili tinte in filo, presenta una lavorazione bouclé che muove gli strati del letto.
Tavola, novità collezione Society Limonta
L’abaca, resistente, leggera e trasparente, rimane la fibra preferita per la stampa delle tovaglie GRAINS, PETALS e SCRIBBLE. Finemente decorata da perline provenienti da un disegno creato a mano, parte del centenario archivio Limonta, la tovaglia GRAINS si presenta nelle cromie brillanti del Fucsia e dello Smeraldo. Un fiore classico sorprendente nelle proporzioni invade la tovaglia PETALS. Infine, uno scarabocchio impulsivo, nelle sfumature del Fumo, Cacao, Crab e Antracite, veste la SCRIBBLE, anch’essa reinterpretazione di un disegno realizzato a mano.
Decorano la tavola i tovaglioli in ramiè proposti in quattro stampe NAP CRAZY, NAP PRISM, NAP RAIN e NAP ANEMON. A questi si aggiunge l’OVER, caratterizzato da un bordo a contrasto. Si tingono nei nuovi colori stagionali anche le tovagliette americane in abaca intrecciata DIA e MOND.
Living
Spostandosi nel living la collezione Society Limonta arricchisce la proposta dei cuscini decorativi in lino, rivitalizzando alcune stampe d’archivio provenienti dal territorio comasco. Dai più classici disegni floreali si arriva a pattern geometrici e fantasiosi, con colori a contrasto e dettagli intrecciati.
Entra per la prima volta in collezione il velluto, presentato nei cuscini decorativi VELVET disponibili in Ultraviola e Petrolio e costituiti da un misto di seta e viscosa tinto in capo. I colori stagionali, intensi e invernali, si insinuano tra i fili del delicato bouclé in alpaca del MULTI, che si reinventa, anche nel plaid, nei colori Oliva, Scarlet, Smeraldo e Ultraviola.
Bagno, novità collezione Society Limonta
Con Rêverie entrano in collezione nuovi tessuti per il bagno dedicati alla stagione autunno/inverno. Arriva il Ninho, un asciugamano in nido d’ape in cotone con una frangia voluminosa, morbido e assorbente che dona matericità alla stanza più intima della casa. Si aggiunge ai classici tappetini contaminati dalle sfumature di stagione, una variante in cotone jacquard e in morbido cotone bouclé.
Le nuove proposte della collezione stagionale Rêverie sono disponibili anche online nel sito ufficiale www.socitylimonta.com
Ulap design presentala sua nuova collezione di oggetti di design eco-friendly e made in italy. Il concept della collezione, fortemente guidata dallo slow design, è quello di avvicinare le persone alla natura con fare giocoso e consapevole. Sostenibilità e unicità del design caratterizzano i 13 animali della collezione, già disponibili online per l’acquisto.
Mhūka by Ulap design
L’azienda italiana Ulap design, impegnata dal 2017 nel comparto dello slow design, annuncia il lancio del restyling della sua collezione di complementi d’arredo Mhūka. Sulla scorta dei consensi già ottenuti dal pubblico, l’azienda ha deciso di riproporre questi oggetti di home decor concentrandosi sui principi dello slow design e sul fornire risposte concrete alle domande dei clienti. Nasce così la collezione Mhūka, simply fun.
Tutti i prodotti della collezione Mhūka by Ulap design sono realizzati seguendo un processo che privilegia artigianato e rispetto per l’ambiente. Prodotti in multistrato di betulla, i complementi d’arredo vengono poi trattati con uno speciale cera-olio vegetale. Il processo produttivo degli oggetti Mhūka segue la filosofia dello slow design, fornendo ampio spazio per la lavorazione manuale.
Cosa comprende la nuova collezione
La collezione di home decor Mhūka by Ulap design comprende due set di sei animali ciascuno e una serie bonus. Quest’ultima, attualmente annovera tra le sue fila una “creatura”.
MHŪKA JUNGLE, invece contiene questi 6 animali: Coccodrillo, Elefante, Giraffa, Leone, Rinoceronte, Zebra
Infine, MHŪKA BONUS CREATURE. Questo set contiene 1 animale: Il Mostro
Ulap Design si è dedicata un percorso articolato di studio e progettazione. Il design dei complementi d’arredo Mhūka non necessitava di una revisione. Ciò che serviva era un lavoro improntato sulla valorizzazione dei principi dello slow design.
Il risultato è una collezione di oggetti di home decor che il cliente finale deve assemblare da sé. Inoltre, è possibileanche scegliere di mixare insieme più animali per dare vita a nuove fantastiche creature.
La confezione di ogni set della collezione Mhūka by Ulap design, infatti, contiene:
tutte le parti dell’animale
un libretto con la presentazione della creatura e del suo significato simbolico / totemico e istruzioni di montaggio
Una collezione di complementi d’arredo slow design caratterizzata da uno stile minimal e originale. Un connubio che consente alle creature Mhūka by Ulap design di distinguersi per il loro carattere educativo. Perfette per chi cerca un design d’impatto, naturale e non convenzionale, ricco di ispirazioni per crescere e migliorare il proprio legame con la natura.
Scopri il tuo animale guida con Mhūka
Il divertimento offerto da Mhūka, però, non finisce qui perché l’azienda trentina ha anche sviluppato un test che aiuta l’utente a scoprire il suo animale guida. Per farlo ti basta cliccare sul seguente link: https://form.jotform.com/
Dove acquistare Mhūka by Ulap design
Il Natale si avvicina e tutti gli animali Mhūka by Ulap design sono già disponibili per l’acquisto. La collezione è in vendita sia sul sito del brand, sia su quelli dei rivenditori autorizzati. A questo link puoi trovare il rivenditore più vicino: https://ulapdesign.com/stores/
Quando si arreda casa, ci si ritrova nel momento fatidico in cui bisogna scegliere le lampade di ogni stanza. Specialmente negli ambienti più grandi, come la zona living, sorge una problematica: quella di dover abbinare (esteticamente) più lampade insieme. In questo articolo ti illustro quale criterio adottare per imparare a scegliere e abbinare insieme le lampade e sentirti quindi più sicura delle tue scelte.
L’importanza di avere più punti luce in una stanza
Ogni stanza ha una sua funzionalità generica e, a sua volta, ogni stanza può contenere una o più funzioni.
Per funzioni si intendono specifiche attività che si compiono all’interno di determinate aree della stanza. Ogni funzione ha la necessità di essere illuminata a dovere per poter svolgere la vita domestica in modo agevole e senza stress.
Non necessariamente però l’illuminazione deve rispondere ad una esigenza di tipo funzionale. Magari vogliamo solo creare atmosfera o semplicemente vogliamo decorare in modo unico e personale la nostra casa.
Avere più punti luce, e non solo la luce generale della stanza (quella a soffitto a centro stanza per intenderci), permette di creare un interno sicuramente più interessante sia a livello estetico sia funzionale.
Se prendiamo in esame ad esempio una stanza living, potrebbe presentarsi questa configurazione di lampade:
Una lampada a sospensione sopra alla zona salotto, una lampada da terra vicino al divano e un’altra sospensione sopra al tavolo da pranzo.
Oppure:
Una lampada da soffitto sopra alla zona salotto, una lampada da tavolo sulla madia e una lampada a sospensione sopra al tavolo da pranzo.
Oppure ancora, se ci spostiamo in camera da letto, potrebbero essere presenti:
Una lampada da soffitto a centro stanza e due lampade da tavolo (comunemente chiamate anche abat-jour) sui due comodini.
Da questi esempi hai capito chiaramente che alcune stanze della casa, generalmente quelle più grandi, possono contenere due o più tipologie di lampade.
Quali sono le tipologie di lampade
Per tipologia di lampada intendo il tipo di corpo illuminante, ovvero, detto in parole semplici, quell’arredo che contiene la/le lampadine, che emettono la luce e che quindi illuminano o decorano lo spazio.
Esistono 5 tipologie di lampade (ne ho parlato anche in questo articolo, ma le riassumo anche qui):
“Come faccio ad abbinare più tipologie insieme? Oppure, perché no, anche lampade della stessa tipologia insieme?”
Come abbinare esteticamente le lampade in una stessa stanza
Ci sono 2 strade che possiamo percorrere per abbinare tra loro più lampade.
La prima è sicuramente più semplice da apprendere, ma più limitante, perché non dipende da noi, ma dalle aziende produttrici delle lampade stesse.
La seconda invece è appena più complessa da applicare (ma io te la spiegherò facile!), ma sicuramente più versatile, applicabile ad ogni situazione e più creativa.
Sulla “strada A” non puoi certo sbagliare l’abbinamento.
Strada B: Segui un filo conduttore
Questa strada ti porta a selezionare e scegliere le singole lampade che compongono la tua stanza, seguendo un filo conduttore.
Una linea guida che ti permetterà di abbinare insieme qualsiasi tipologia e quantità di lampade contenute in una stessa stanza.
Come si fa?
Prima di spiegarti come abbinare ogni singola lampada, vorrei prima fare un passo indietro.
Innanzitutto dobbiamo capire quale estetica di lampade si adatta bene allo stile di arredo della tua stanza.
Guardati intorno e osserva i materiali, le forme e i colori prevalenti. Prendi proprio carta e penna e butta giù un elenco di quelli che potrebbero essere i tratti distintivi del tuo stile. Non è necessariamente indispensabile dare un nome al tuo stile, è sufficiente identificare le caratteristiche più ricorrenti.
Ora poniti qualche domanda riguardo l’estetica che potrebbe avere la tua serie di lampade abbinate insieme:
“Quale design (linee e forme) di lampada rispetta i medesimi tratti distintivi dello stile esistente della stanza?”
“Se la lampada fosse in metallo, di quale colore sarebbe? Lucido, opaco o satinato?”
“Potrebbe contenere parti in tessuto? Se sì, si adatterebbero bene al contesto?”
“Se ci fosse un inserto in legno, come sarebbe? Liscio oppure impagliato?”
Accompagna queste domande con una ricerca online sulle lampade che potrebbero piacerti.
Quando avrai più o meno definito lo stile di una lampada tipo, che caratterizzerà il tuo spazio, dobbiamo andare a creare una sorta di coordinato.
Anche se non sarà un coordinato perfetto, come abbiamo visto nel caso della strada A, dobbiamo cercare di trovare un filo conduttore che colleghi l’estetica di una lampada con l’altra, in modo da creare armonia, nonché una selezione accurata e pensata.
Qual è il segreto per abbinare le lampade insieme?
Le lampade che desideri abbinare, dovranno avere uno o più elementi in comune. Per elemento in comune intendo: la forma (anche se non è identica, deve essere chiaro un richiamo), il materiale, oppure il colore.
È un pò come per i cuscini del divano in cui deve esserci un collegamento visivo tra un cuscino e l’altro, in questo caso, tra una lampada e l’altra.
Ti mostro subito qualche esempio per farti comprendere meglio.
ESEMPIO 1.
Elementi in comune: ottone, linee filiformi, forme pulite e geometriche.
Da ora in poi, se devi abbinare più lampade insieme all’interno della stessa stanza, ora sai come procedere.
Quale strada penserai di percorrere, la strada A, più facile e veloce o la strada B, più difficile ma creativa?
Ciao e alla prossima.
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In occasione dei festeggiamenti per il suo 80° anniversario, IKEA reintroduce una prodotti iconici accuratamente selezionati dall’archivio. La collezione Nytillverkad collega i design delle icone del passato con i sogni e le esigenze del presente e del futuro. Dopo aver apprezzato la proposte della prima parte della collezione uscita lo scorso luglio, è il momento di scoprire i nuovi classici che la completano.
Nytillverkad, un colorato omaggio agli anni ’70 e ’80
Le nuove proposte che si aggiungono alla divertente collezione Nytillverkad sono un chiaro omaggio allo spirito vibrante e audace della fine degli anni ’70 e dell’inizio degli anni ’80. Colore, inventiva, tessuti vivaci e forme audaci furono caratteristiche di questi decenni.
Questo lancio incoraggia l’espressione di sé attraverso i suoi colori audaci e accattivanti design scultorei. È una selezione perfetta di mobili e accessori per tutti coloro che vogliono fare una dichiarazione o semplicemente aggiungere sottili tocchi di vivacità alla propria casa.
“Volevo che i prodotti si distinguessero da soli, come sculture che risaltano in ogni stanza“, afferma Karin Gustavsson, Range Identity Leader, IKEA of Sweden e leader creativo dietro la collezione Nytillverkad.
IKEA reintroduce i design iconici di Niels Gammelgaard
La collezione presenta modelli e prodotti di stimati designer come Niels Gammelgaard, Bent Gantzel-Boysen, Sven Fristedt e Inez Svensson. Questi design sono stati aggiornati per soddisfare i moderni standard di materiali e produzione, preservando al contempo l’atmosfera colorata e radicale che ha definito la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80.
Alcuni pezzi di spicco della seconda collezione della collezione includono la poltrona SKÅLBODA e il tavolino JÄRLÅSA di Niels Gammelgaard. Il tavolino con rotelle JÄRLÅSA, introdotto nel catalogo IKEA nel 1984 come HOFF, è ora dotato di una struttura pieghevole rinforzata.
L’ispirazione per la poltrona SKÅLBODA è la poltrona JÄRPEN disegnata da Gammelgaard per IKEA all’inizio degli anni ’80. Con il suo design innovativo caratterizzato da fori più grandi per ridurre il materiale, la sedia JÄRPEN offriva grande comfort e stile a un prezzo molto conveniente, rendendola popolare tra gli adolescenti.
“Se il design è buono e la prossima generazione lo trova ancora trendy, allora ci siamo riusciti. Penso che ci siamo riusciti con questa sedia. E ne sono molto orgoglioso, quarant’anni dopo“, afferma Niels Gammelgaard, designer.
La collezione Nytillverkad reintroduce anche SVEDJENÄVA, un motivo a forma di zampa audace e accattivante di Sven Fristedt, e l’iconico motivo NICKFIBBLA di Inez Svensson, che offre fodere per cuscini e tessuto pretagliato in vivaci strisce arancioni e bianche.
La seconda parte della collezione Nytillverkad è disponibile nei negozi IKEA di tutto il mondo e online.
I trend d’arredo non mentono: al pari delle omonime composizioni bianche, la cucina nera moderna sta vivendo un enorme successo di pubblico.
Proposte in total look o con elementi in marmo e legno, originali soluzioni lineari, ad isola e angolari scelgono il nero come (non) colore d’elezione per nobilitare il design di open space contemporanei, appartamenti metropolitani e moderni ambienti condivisi, che palette scure e finiture di pregio rivestono di un’indiscutibile eleganza.
Scopri le nostre idee: ti proponiamo una selezione di cucine in nero opaco, lucido, liscio, effetto cemento, abbinate a grigio, verde, marrone, personalizzabili e realizzabili su misura.
Quando si parla di nero in arredamento, spesso si pensa ad ambienti cupi, bui o tetri. Niente di più sbagliato!
Sobrio o audace, usato in piccole dosi o in grandi quantità sulle pareti, il nero si aggiudica un posto d’onore in palette calde o fredde e negli abbinamenti cromatici di maggior tendenza, e questo grazie al suo potenziale decorativo e alle infinite applicazioni che propone.
Il discorso entra nel vivo parlando delle finiture. Alle tradizionali verniciature si affiancano materiali innovativi dalla resa estetica particolare, capaci di far coesistere design e praticità e di rispondere contemporaneamente ad esigenze funzionali e gusti personali.
Laccature lucide e opache, a cui si aggiungono interessanti proposte satinate, restano le opzioni favorite anche nel caso delle cucine scure, proprio come accade con le più tradizionali configurazioni chiare.
Bisogna però riconoscere che, negli anni, aspetto estetico e tecnologie di produzione hanno lavorato a stretto contatto per proporre un catalogo di finiture sempre più ampio e variegato, che ad oggi contempla persino materiali sintetici e compositi che imitano l’aspetto dalla materia naturale.
Le nuove proposte includono
ecoresine;
essenze lisce, spazzolate, tranché;
essenze laccate poro aperto;
nobilitati melaminici;
nobilitati effetto cemento;
nobilitati effetto pietra;
nobilitati fenix.
Il carattere e la resa finale di ogni composizione sarà determinata dalla scelta delle singole finiture, oltre che all’abbinamento dei materiali e all’aggiunta di accessori e complementi.
Ad esempio, sistemi di illuminazione LED e particolari color oro, ottone, bronzo o rame sono perfetti per inserire tocchi di luce mirati in un ambiente dove predomina il total black.
Cucina nera e stili d’arredo
Chi dice arredamento nero dice stile industriale, ma non solo.
Se nell’immaginario comune le tinte scure sono spesso associate ad ambienti urban e loft industriali, nella realtà il nero è inserito nelle palette cromatiche di numerosi stili d’arredo, dove funziona come cromia di base in abbinamento a colori neutri, vivaci o d’accento.
Nel dettaglio, il nero viene impiegato anche negli stili barocco contemporaneo, classico moderno, senza dimenticare le declinazioni dark del gusto scandinavo chic, del trend japandi e della tendenza minimal.
Ed è proprio nel minimalismo che il nero viene riconosciuto a tutti gli effetti come un colore spendibile nell’arredamento, sia in contrapposizione al bianco sia in associazione a beige, greige, grigio, avorio, crema, panna, tortora, terracotta e ad altre sfumature terrose o naturali.
Cucine tutte nere
Partiamo dalle basi: la cucina completamente nera. Il total black è una chiara dichiarazione estetica, una scelta coraggiosa che nasconde un potenziale decorativo infinito. Promossa a pieni voti dagli Interior Designer, nasconde però delle insidie che è bene scovare prima di optare per una soluzione monocolore.
Le cucine dark non sono adatte a tutti, né in tutti gli ambienti. Sono perfette se inserite in spazi ampi e luminosi, ma tollerano poco le stanze piccole e gli angoli cottura ristretti. Si declinano nelle tradizionali configurazioni lineari, angolari o con penisola, ma danno il loro meglio nelle composizioni con isola centrale e bancone snack.
Cucine nere e legno
L’abbinamento tra nero e legno è una garanzia di successo. Vuoi per il calore della materia naturale, vuoi per la profondità cromatica del color pece, il loro connubio dà vita a idee d’arredo accomunate da contrasti cromatici netti e da una spiccata valenza estetica, che assumerà un aspetto diverso a seconda dei materiali e dei tipi di legno scelti.
Rovere e noce sono le essenze più amate, sia nella loro versione più autentica che nelle varianti nodata, spazzolata, segata, invecchiata, laccata a poro aperto.
Cucina nero e rovere
Il rovere è una delle varietà di legno più impiegate nella produzione di mobili di pregio e complementi d’arredo. Ricavato dalle querce, a seconda della provenienza si suddivide in tre famiglie: rovere americano, europeo e giapponese.
L’essenza utilizzata in arredamento ha sfumature brune che virano verso il giallo, è durevole e offre una buona resistenza a urti e sollecitazioni meccaniche. Per queste ragioni, il rovere è spesso scelto per realizzare top da cucina, piani di lavoro, penisole o mensole, ante a telaio e strutture per basi e pensili.
Quanto a estetica, la materia prima può mantenere il suo fascino naturale oppure subire trattamenti che ne alterano l’aspetto. A seconda della lavorazione e della resa finale, il rovere si definisce nodato, spazzolato, sbiancato o anticato.
Benché il rovere sia un legno chiaro, non è difficile imbattersi in alternative scure conosciute come rovere dark, fumo, grigio e lava. Se invece la materia prima viene sottoposta a processi di verniciatura che ne mantengono visibili le venature, si parla allora di rovere laccato poro aperto.
Cucina nero e noce
Il legno di noce è una validissima alternativa al rovere, benché se ne discosti per via del colore bruno scuro che lo caratterizza. È un’essenza leggera, di facile lavorazione, che ben si presta a processi di taglio, levigatura, verniciatura e lucidatura.
Coltivato su larga scala, in base alla regione geografica di appartenenza il noce è classificato in brasiliano, americano, nazionale (o europeo). Il noce americano è conosciuto anche come Canaletto, e si distingue dal legno autoctono per il colore dell’essenza: bruna, corposa e intensa la prima, più chiara, variegata e sfumata la seconda.
Entrambe le varietà sono impiegate nella realizzazione di arredi di lusso, cucine comprese.
Cucine nere bicolore
Le cucine bicolore sono la scelta perfetta per chi vuole osare con il nero, ma a piccole dosi. Ideale sia come tinta base che come colore di dettaglio, può infatti dare vita a moderne combinazioni ton sur ton o nettamente in contrasto.
Si spazia dal classico abbinamento bianco-nero al contemporaneo nero-marrone, passando per associazioni d’impatto con il verde, il rosso, il bordeaux, il giallo e l’oro.
Cucine bianche e nere
Un abbinamento freddo ma accogliente, contemporaneo ma evergreen: con una cucina nera e bianca è impossibile sbagliare.
Posti agli antipodi della scala cromatica, i due non-colori possono essere impiegati in egual misura o distribuiti in percentuali diverse per ottenere un piacevole effetto di asimmetria estetica. Tra le soluzioni più in voga rientrano le cucine con frontali neri o bianchi, opachi o lucidi, le composizioni chiare con isola, top, gola o maniglie scure, e viceversa.
Neri possono essere anche il lavello, l’alzatina paraschizzi, il piano cottura, il blocco a induzione e gli elettrodomestici che completano gli arredi, nello specifico il forno, il frigo, il microonde, la cappa o la cantinetta a vini. Il risultato? Un effetto bicolore moderato in cui gli opposti cromatici si equilibrano.
Cucine grigie e nere
Il grigio è un colore estremamente versatile e moderno, una vera manna dal cielo per chi desidera arredare la zona giorno utilizzando una tinta neutra ma di carattere. Nota per le sue proprietà rilassanti, la palette dei grigi si presta a ogni genere di ambiente: dallo stile nordico a quello hygge, passando per lo shaker e l’ultra contemporaneo.
Complementare di se stesso, il grigio è disponibile in una gamma sconfinata di sfumature: cadetto, carbone, glauco, ferro, topo, piombo, ardesia, antracite, fumo e Londra sono solo alcune delle varianti disponibili.
In cucina il grigio chiaro può prendere il posto di bianco, panna, beige, crema o avorio per smorzare il contrasto con il nero. Se scelto come tinta di base, può creare un interessante connubio con il marmo, l’acciaio e il metallo.
Cucina nera: pro e contro
È innegabile: in cucina l’estetica non è tutto. Lo sa bene chi utilizza fuochi e piano di lavoro ogni giorno, e dopo ogni preparazione lotta per riportare top e lavello al loro splendore originale.
Eppure anche l’occhio vuole la sua parte… Una parte di fondamentale importanza se la posta in gioco è l’effetto finale di una cucina che influenzerà, volente o nolente, il mood dell’intero living.
Se si pensa all’estetica, scegliere una cucina nera presenta dei vantaggi notevoli. Infatti, una finitura scura
rende l’ambiente elegante e lussuoso;
consente di giocare con contrasti cromatici decisi;
evidenzia il pattern di un pavimento decorativo o di una parete a piastrelle;
risalta o dissimula la presenza degli elettrodomestici;
finiture scure, soprattutto quelle opache o a motivi, nascondono meglio le macchie;
se aperta sul soggiorno, si adatta alla perfezione a soggiorni e salotti moderni.
Il rovescio della medaglia è rappresentato da alcuni svantaggi pratici che potrebbero far desistere dall’optare per finiture molto scure. In particolare:
seppur versatile, il nero è poco indicato in contesti shabby chic o provenzali, che prediligono le tinte chiare;
le finiture lucide richiedono una manutenzione costante e resistono meno alle macchie;
assorbendo la luce, il nero rischia di rimpicciolire visivamente un ambiente piccolo o buio.