12 Aprile 2020 / / Baliz Room

Scegliere lo stile del proprio salotto è uno dei primi interrogativi quando si deve arredare casa. Per questo oggi ti darò qualche consiglio per creare uno stile contemporaneo proprio come sulle riviste di design.

Scelta del divano

Il divano è l’elemento attorno al quale ruoterà lo stile del tuo salotto. Sarà importante scegliere bene non solo il modello, ma anche il colore e il tessuto giusti per uno stile contemporaneo. Ti consiglio un divano dalle tinte neutre e con un tessuto non troppo elaborato. Quello che gli darà un tocco contemporaneo saranno i particolari: scegli un divano che abbia dei dettagli in metallo oppure degli inserti in un tessuto più lavorato o di una tinta diversa.

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Scelta dei cuscini

I cuscini sono un ottimo elemento decorativo perché da soli sono in grado di cambiare lo stile di ogni spazio della casa. Per questo motivo, se vuoi un salotto dal mood contemporaneo, è molto importante scegliere dei tessuti che trasmettano eleganza, ma anche un tocco di sfarzo. Per questo ti consiglio di giocare con trame dalle sfumature metalliche e luminose, sia con dei pattern che a tinta unita, disponendo i cuscini in maniera alternata sul divano.

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Scelta del tappeto

Per arredare il tuo salotto in stile contemporaneo il mio consiglio per il tuo tappeto è di non esagerare, né con il pattern né con il colore. Scegli un colore neutro, ma che sia comunque in linea con quelli che hai scelto, e preferisci un motivo geometrico, di una scala non troppo grande, oppure un motivo astratto che include diverse sfumature, più chiare e più scure, di uno stesso colore.Senza-titolo-3.jpg

BONUS TIP: non arredare con metalli diversi

A tutti piacciono gli scintillii, ma cerca di non mischiare le tipologie di metalli:  se hai intenzione di avere una casa dai toni freddi scegli arredi che abbiano dettagli cromati o neri, al contrario se sceglierai i toni caldi preferisci quelli gold o rose gold.

Se dopo questi consigli ti senti ancora confuso, e non sai proprio da dove cominciare con il tuo salotto, lasciami un commento o scrivimi una mail così possiamo discutere sul modo migliore per arredarlo insieme!

 

 

10 Aprile 2020 / / +deco

There are some materials that bring back memories, that carry some degree of intimacy, even if we don’t know what they are called. They change according to people’s experiences in life and some are also related to specific geographical areas. I am sure that many people who live or grew up in Lombardia associate with Ceppo stone for instance. Ceppo stone, extracted mainly from the area near Lago D’Iseo, is a natural sedimentary stone with a beautiful warm color often used in architecture and interiors all over the world.

Today, in tribute to Lombardia, a region that is being so badly affected by the disruptive force of Covid 19, we are going to look at some gorgeous designs by Tommaso Spinzi which for me evoke nostalgic feelings and have a very contemporary refinement.

Tommaso Spinzi is a young sophisticated Interior and Furniture designer with an international pedigree and a studio in Milan called Spinzi Design that offers Interior Design, Furniture Design and Art Direction services.

In 2019 he designed the Origini Collection (Origini means Roots in English) using some recovered Ceppo stone and the frames of Mid- 20th Century Collection furniture.

The inspiration came when, having moved to Milan after many years abroad, Tommaso went for a ride on his motorcycle and saw some imposing historical architecture made from this elegant grey stone that looks like Conglomerate stone.

Origini is the result of this warm feeling of revival and procured nostalgia; the collection mixes different elements of stone, metal and brass with impressive character and uses original furniture legs from the 1950’s and blocks of recovered stone.

Each piece is unique, a statement and an investment.

(Photos courtesy Tommaso Spinzi, artwork on wall Dripping Face by Alessandro Paglia)

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4 Aprile 2020 / / ArtigianaMente

In questo periodo difficile ho pensato molto a cosa pubblicare sul blog. Nei miei siti di riferimento ho visto tante belle abitazioni, affascinanti appartamenti parigini e milanesi, ricche case di campagna e altre dallo stile minimalista. Nessuna però è entrata nelle mie corde come il cottage sul mare dei Paesi Bassi progettato dall’architetto Kim Verbiest. Circondato da una sorta di isolamento naturale, fatto di tranquillità e spighe di grano, questo caloroso cottage raccoglie all’interno colori e stili differenti, che danno un insieme armonico alle stanze.

Lo stile costiero del cottage non fa pensare  di essere immediatamente compatibile con un’estetica globale.
Insieme ai colori, è questo il motivo per cui il cottagge di Kim Verbiest mi ha incuriosito.
Le case di vacanza spesso mancano di personalità e carattere, quindi è bello vedere tocchi unici e particolari che possono servirci da ispirazione. Per prendere spunto, per cercare le “linee guida”, non per guardare e rifare, così come comprare pezzi di arredamento di design, solo design, non significa aver arredato con stile, oppure non usare il colore, lasciare tutto bianco e asettico, pensando che sia indice di eleganza.

A me questo miscuglio di colori, usati per sottolineare gli elementi architettonici del cottage  insieme al mix di tessili piace tantissimo, rende l’ambiente caldo e mai noioso. Mi divertono gli abbinamenti così poco scontati, come i tappetti moldavi, le tende floreali e anche i pezzi contemporanei. Adoro i tessuti suzani, dal tipico ricamo islamico in seta o cotone dal decoro tribale prodotto in Tagikistan, Uzbekistan, Kazakistan e altri paesi dell’Asia centrale.

Ho sempre avuto bisogno di tempo per stare da sola, per cui di questo periodo sono altri gli aspetti che mi fanno stare male. Il cottage mi ha fatto pensare a una solitudine sana, voluta, cercata in tempi “normali”. E a te?

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21 Marzo 2020 / / +deco

The incredible Yves Saint Laurent Museum (incredible should be inseparable part of the name) is one of those pieces of architecture that just sits perfectly in the location where it was built and looks like it has always been there even if it has a very contemporary feeling.

I have a thing for bricks, especially red bricks. It might be because I grew up in Rome, among the Roman ruins and fascist architecture that used bricks frequently. Recently I developed a soft spot for traditional grey Chinese bricks as well, often used by the beautiful architecture firm Neri & Hu.

The Yves Saint Laurent Museum in Marrakech was designed by Studio KO on a plot of land close to the Jardin Majorelle; it covers an area of 3,908 square metres and hosts 2 exhibitions, has an auditorium, a library, a coffee shop, a restaurant and a bookshop. It was commissioned by Pierre Bergé, who recently died, in memory of his partner, the legendary fashion designer Yves Saint Laurent.

The architecture perfectly balances volumes and sinuous curves, different materials like the concrete of the reinforced structure, red brick made from industrial clay, the natural terracotta with a base in pre-cast terrazza of the outside facing and golden details.

Studio KO, founded by architects Karl Fournier and Olivier Marty, hasn’t left anything to chance. The interiors are sublime. Bricks are used for patterns on the outdoor shell like wood is used to design patterns in the interiors.

Yves Saint Laurent Museum in Marrakech is an example of elegance, a happy combination of forms and colors, the perfect homage to a master of fashion and a genius creative mind. It is no doubt one of my favourite pieces of architecture from last few years.

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Photographs by Dan Glasser, courtesy of Karla Otto Paris.

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20 Febbraio 2020 / / Blogger Ospiti

Cosa dicono le tendenze 2020 per la cucina? Per essere certi dei trend in voga dobbiamo aspettare l’evento EuroCucina in programma dal 21 al 26 aprile al Salone Internazionale del Mobile a Milano ma già ora possiamo immaginare quali saranno le tendenze per le cucine 2020 e in particolare la direzione che prenderanno le cucine in legno moderne.

Per definire al meglio alcune caratteristiche abbiamo selezionato 7 immagini di cucine in legno moderne in vendita in tutti gli showroom di Centro Veneto del Mobile. Per ogni foto abbiamo individuato un elemento compositivo distintivo e un possibile trend 2020.

Cucine moderne bianche e legno

TREND: la cucina si fa living

Cucine moderne bianche e legno

Da anni la cucina non è più solo il luogo per la prepazione dei cibi ma si è affermata come il cuore pulsante della casa, l’ambiente dove si trascorre la maggior parte del tempo, spazio di condivisione e socializzazione. Quest’anno più che mai cucina, sala da pranzo e salotto dialogheranno perfettamente, la zona cucina diventerà ancor più un tutt’uno con la zona giorno. Nelle case moderne di recente costruzione -soprattutto quelle di piccole o modeste metrature- si preferiscono già zone giorno aperte ma ultimamente anche chi sta ristruttuando la propria abitazione sceglie sempre più spesso di demolire pareti e creare open space. (Attenzione a pilastri e pareti portanti!)

Cucine moderne con isola in legno

TREND: l’isola attrezzata multifunzione

Cucine moderne con isola in legno

Una tendenza che sembra riproporsi con costanza negli ultimi anni è la cucina ad isola. Oltre a donare carattere alla composizione, l’isola cucina può avere molteplici impieghi: può essere utilizzata come piano d’appoggio per la preparazione di cibi e bevande, come piano snack per consumare la colazione o un pasto veloce, come zona cottura con fornelli e cappa sospesa. Il fianco laterale dell’isola può addirittura essere attrezzato e trasformato in modulo contenitore / libreria con ripiani per appoggiare i libri delle ricette, vasetti o ciotole.

Cucine moderne in legno grigio

TREND: abbasso le maniglie

Cucine moderne in legno grigio

Il gusto personale gioca sempre un ruolo decisivo ma è impossibile negare che le ante con profilo a gola, le ante con maniglia integrata e le ante con apertura push-pull stanno prendendo il sopravvento sulle ante con maniglia applicata. Le maniglie non spariscono dal panorama cucine moderne, chi è un fan di questo sistema di apertura potrà continuare a sceglierle, ma sempre più spesso vengono proposte soluzioni cucina con maniglie poco ingombranti o addirittua ante e pensili senza maniglie a vista.

Cucine moderne legno e laccato

TREND: il colore è il trait d’union

Cucine moderne nere e legno

Il colore è da tempo uno dei grandi protagonisti dell’interior design, da usare senza paura ma con estrema attenzione e coscienza. Anche in cucina i colori accesi e vivaci possono esaltare il fascino senza tempo del legno e al tempo stesso le venature, i nodi e le caratteristiche irregolari e uniche del legno diventano un elemento decorativo delle superfici colorate lucide o opache.
Tra le colorazioni più azzeccate per il 2020 ci sarà sicuramente il Classic Blue, il colore dell’anno eletto da Pantone.

Cucine moderne nere e legno

TREND: paraschizzi mon amour

Cucine moderne nere e legno

Da sempre lo schienale della cucina (lo spazio tra pensili e top, per intenderci) è un elemento a cui prestare massima attenzione: dev’essere esteticamente curato ma soprattutto igienico, facile e veloce da pulire. Le piastrelle fanno sempre la loro scena e spesso – in versione maioliche e cementine – sono ancora quelle più utilizzate, tuttavia ci sono materiali nuovi che rendono il paraschizzi unico e duraturo. Tra le soluzioni più gettonate: pitture idrorepellenti, resine, pannelli in materiali plastici, ceramiche, gres porcellanato, vetri temperati, addirittura il legno trattato e impermeabilizzato.

Cucine legno chiaro moderne

TREND: il futuro è hi-tech

Cucine legno chiaro moderne

Basta cappe a parete, ingombranti, a forma di “camino” e spesso antiestetiche; benvenute cappe di design di nuova generazione, sospese, che si mimetizzano nella composizione cucina. Via libera anche ad elettrodomestici sempre più all’avanguardia, con un minor impatto ambientale, che possono addirittura essere gestiti da remoto.
La cucina moderna 2020 sarà sempre più smart e tecnologica, un vero concentrato di innovazione.

Cucine moderne acciaio e legno

TREND: mix di materiali

Cucine moderne acciaio e legno

L’accostamento di materiali diversi è sempre molto di tendenza: legno, acciaio e laccato, gres porcellanato per il pavimento. Il marmo si conferma un must have per il piano della cucina e spesso anche per quello dell’isola, in alternativa ci sono moltissimi materiali effetto marmo o quarzo dal simile “effetto wow!” e dal costo più contenuto. Il cemento sta prendendo sempre più il sopravvento, l’ecoresina e il metallo si stanno facendo largo tra i materiali più in voga.

Per avere certezze sulle tendenze cucina 2020 attendiamo le proposte che verranno presentate al Salone del Mobile da grandi aziende di cucine e famosi interior designer.

Nel frattempo lasciatevi ispirare dalle foto di questo articolo e se non trovate la composizione cucina che fa per voi fate visita ad un negozio Centro Veneto del Mobile e create insieme agli arredatori il progetto della vostra cucina in legno moderna su misura.

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4 Gennaio 2020 / / Decor

Per il primo post dell’anno {mi impressiona come il tempo scivola tra le dita} ho scelto un appartamento parigino, dove mi ha colpita il colore. Azzurro polvere che trionfa nella camera matrimoniale dei proprietari Clémence Dru e Antoine de Tavernost. Ogni stanza è bellissima, una miscela di essenzialità ed eleganza tipica dello stile parigino.

Come è nelle corde di Clémence, esperta di moda e co-fondatrice assieme al fratello di Côme Éditions, marchio di moda alternativa, che non lavora come di consueto sulle collezioni perché il marchio è indipendente e crea al di fuori del calendario della moda e delle stagioni. Offre serie limitate durante tutto l’anno. Mi piace molto l’idea di questo tempo dilatato, che abbandona la frenesia delle passerelle. Mi piace la moda che propone “abiti sono progettati per le ragazze che amano distinguersi ed esprimere la propria personalità con i pezzi unico e identitario. Uno dei nostri bestseller è la nostra giacca di raso rosso, su cui i nostri clienti possono avere tutto ciò che vogliono ricamare. Questi sono spesso messaggi unici che li definiscono e raccontano la loro storia.” come dice Clémence nell’intervista di The Socialite Familiy.

Per la casa si respira la medesima atmosfera conferita dagli oggetti di viaggi, ricordi di famiglia, tavoli, console e scrivanie trovati nei mercati delle pulci. A far la sua parte anche il colore morbidi, dal blu navy  all’azzurro polvere, dal bordeaux al rosa cipria.

L’azzurro polvere in camera

La stanza più bella {per me} è la camera padronale con la sua libreria su misura in azzurro polvere, che sa enfatizzare ogni interno con grande stile e freschezza andando incontro alle esigenze più disparate, di stile, spazio, forma e gusti.

Bella anche la testa del letto in blu petrolio che si abbina perfettamente alla libreria.

Versatilità e freschezza dell’azzurro polvere credo siano i suoi punti di forza perché lo rendono ideale per connotare ogni tipo di ambiente. In ogni caso, la palette ammette tonalità differenti tra cui vagliare la propria preferita e quella più adatta all’impiego che si intende farne: per la cameretta di mio figlio ho scelto lo stesso azzurro polvere che però vira leggermente al grigio.

Oltre a piacermi, questa colorazione ha un’innata luminosità, che giova a metrature anguste o non valorizzate garantendo loro maggiore ariosità e ampiezza visiva; non è da sottovalutare nemmeno il suo potere cromatico, vivido e rilassante, che lo pone sul podio dei colori preferibili per implementare la serenità tra le mura domestiche e la distensione.

Il resto della casa {che non posso omettere} è un insieme di luce e pennellate di rosa, polveroso come l’azzurro. Perché gli abbinamenti funzionino è sempre bene scegliere cromie della stessa intensità.

E poi oggetti ricercati, lussuosi o meno non ha importanza. Quello che conta è creare un ambiente personale, che rispecchi la nostra vita e le nostre passioni.

Le immagini sono The Socialite Family

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5 Novembre 2019 / / Blog Arredamento

Tutti ne parlano, pochi sanno di cosa si tratta veramente.

Iniziamo con una definizione. Coworking indica la situazione in cui più persone usufruiscono dello stesso ambiente di lavoro mantenendo separate le proprie attività professionali.

Ciò che rende speciale questa filosofia del lavoro è la sua sede, situata in grandi open space arredati con mobili da ufficio moderni come quelli proposti dall’azienda Quadrifoglio Group. Scrivanie operative, tavoli in stile industrial, sedie e sgabelli ergonomici, librerie colorate, poltroncine e divanetti ultra comodi fanno dell’ambiente di lavoro uno spazio positivo e dinamico, dove a intense ore passate davanti al PC corrispondono altrettante occasioni di svago e aggregazione.

arredamento coworking quadrifoglio

5 buone ragioni per scegliere il coworking

Spazi aperti, tante persone e poca riservatezza: le premesse per scegliere uno spazio in coworking non sembrano delle migliori… Eppure, sempre più professionisti finiscono per adottare uno stile di lavoro condiviso, fuori dalle mura di casa.

Le ragioni principali? Flessibilità, legami professionali e libertà di creare la propria work routine.

1 – Flessibilità oraria

Gli orari di lavoro flessibili sono la caratteristica saliente del coworking. I professionisti possono organizzare la giornata lavorativa senza vivere la costrizione delle canoniche “8 ore in ufficio”. Nella pratica, freelance e lavoratori autonomi noleggiano una scrivania a giornata in base alle necessità, agli impegni o alle scadenze.

La flessibilità non riguarda solo la quotidianità di chi lavora ma anche, e soprattutto, l’orario di apertura delle strutture ricettive. Esistono coworking che restano aperti da mattina a sera, altri che permettono di lavorare nel weekend e alcuni che garantiscono il servizio 24 h / 24, 7 giorni su 7.

2 – Ambiente stimolante

Gente che va, gente che viene e ogni giorno un nuovo vicino di scrivania. È l’essenza del coworking: creare un ambiente professionale stimolante e dinamico, con lo scopo di aumentare la produttività personale e promuovere un modo di lavorare non convenzionale.

Coworking non significa solo condividere una scrivania. I momenti di relax, trascorsi in aree specifiche, diventano preziose occasioni per scambiare quattro chiacchiere e ricaricare le batterie in vista di un intenso pomeriggio di lavoro.

Passi la condivisione, ma la privacy? I rumori? Il problema può essere risolto con sistemi come LightSound, un prodotto di design che integra illuminazione e pannelli fonoassorbenti per diminuire il riverbero tipico degli spazi aperti.

3 – Networking di professionisti

Condivisione di spazi = condivisione di idee. Un ambiente di lavoro in open space permette di stringere collaborazioni, aumentare i contatti in agenda e favorire lo scambio di informazioni.

Fare rete con altri professionisti è di vitale importanza per chi, lavorando dal suo piccolo ufficio domestico, rischierebbe di rimanere isolato. Il senso di appartenenza a un gruppo che si crea in un coworking, però, è ben diverso dalla classica relazione che si stringe tra colleghi. Le istruzioni sono chiare: aiuto e supporto non si negano a nessuno, ma ognuno lavora per sé.

4 – Prezzi contenuti e offerte mensili

Il noleggio di una scrivania in coworking è meno costoso dell’affitto di un ufficio. Niente mobili da comprare, nessuna bolletta da pagare: tutto è condiviso, e quindi è più economico.

I prezzi di una postazione in coworking sono calcolati in base al numero di giorni per cui si noleggia la scrivania, ma esistono formule e abbonamenti mensili che permettono di risparmiare sulla tariffa giornaliera con dei forfait. Orientativamente, i prezzi mensili degli spazi in coworking in una città come Roma vanno dai 150 € per una scrivania semplice ai 550 € per un’isola con 4 postazioni PC.

Con le formule easy o basic, di norma, la postazione non è riservata e viene assegnata quando si arriva nell’open space (hot desking). Invece, per chi avesse la necessità di mantenere lo stesso posto (colleghi che collaborano ad un progetto, gruppi di lavoro appartenenti alla stessa società), esiste la possibilità di prenotare una scrivania dedicata pagando un supplemento.

5 – Formazione ed eventi

Non solo lavoro! Le sale in coworking più all’avanguardia ospitano eventi e organizzano incontri professionali o ludico-ricreativi, anche gratuiti.

Per le società si tratta di un momento di condivisione con i clienti, utile per sponsorizzare il proprio marchio o estendere il proprio bacino di utenza.

Per i professionisti diventa un’occasione per partecipare a corsi di formazione, assistere a sessioni di consulenza con esperti del settore o, semplicemente, condividere un aperitivo culturale con i membri della community.

A chi si rivolge il coworking?

I principali adepti del coworking sono freelance o startupper che preferiscono lavorare in un ambiente condiviso piuttosto che a casa.

Benché la maggior parte dei clienti sia costituita da professionisti singoli, sta crescendo sensibilmente il numero delle società che decidono di condurre la loro attività dall’open space di una città europea.

Dove si svolge il lavoro condiviso?

Le attività in coworking si svolgono in open space e locali dotati dei principali comfort. A prima vista, ciò che rende unico l’ambiente è la presenza di numerose postazioni di lavoro. Che si tratti di scrivanie operative o di tavoli in stile loft, la parola d’ordine è una: condivisione.

Gli open space più organizzati prevedono aree ristoro, bar, zone relax o conversazione, servizi indispensabili come la connessione wi-fi e l’aria condizionata o facoltativi come il noleggio di un armadietto, l’utilizzo di una stampante o di una casella postale.

Alcuni spazi in coworking mettono a disposizione sale riunioni e micro uffici chiusi da pareti divisorie, la soluzione ideale per chi ha la necessità di isolarsi in vista della consegna di un progetto.

arredamento ufficio open space quadrifoglio

Il coworking in Italia: qualche dato

Le statistiche non mentono: la cultura del coworking sta aumentando anche in Italia. Gli spazi di lavoro condiviso sono più numerosi al Nord (Lombardia e Veneto primeggiano), area geografica che vede Milano come capitale indiscussa del coworking.

A più di un milione di italiani è già capitato di noleggiare una postazione condivisa. Gli utenti sono principalmente lavoratori autonomi o in partita Iva, seguiti da startupper e dipendenti di piccole aziende. La parità di genere non è ancora stata raggiunta: gli uomini superano numericamente le donne costituendo più del 50% dei coworkers italiani.

19 Settembre 2019 / / BlogArredamento Aziende

Sei alla ricerca di un armadio per la camera da letto e ti trovi di fronte al dilemma: BATTENTE O SCORREVOLE?

Come capire quale modello fa al caso tuo? Meglio uno o l’altro?


Leggi la GUIDA COMPLETA >>
L’armadio è un pezzo fondamentale dell’arredamento della zona notte e non è certo un mobile che si cambia spesso. Rappresenta una spesa che incide sul budget ma è anche uno tra gli arredi basilari di cui non possiamo assolutamente fare a meno. Un armadio “ragionato” prima di comprarlo si rivelerà un prezioso alleato per una migliore organizzazione della camera da letto, ma anche del resto della casa. Già, perché se si progettano bene dimensioni e interni questo mobile può diventare multifunzione: un guardaroba per abiti ma anche uno spazio in cui riporre biancheria, borse, scarpe, valigie e il cambio di stagione.

La grandezza della camera influisce sicuramente sulla scelta tra armadio scorrevole e armadio battente. Ma tra i vari fattori ci sono anche l’altezza del soffitto, il modo in cui si usa l’armadio, le esigenze progettuali personali…per questo motivo è molto importante conoscere tutte le caratteristiche che contraddistinguono e differenziano queste due tipologie di armadiatura.

Solo informandosi dei vari pregi e difetti sarà possibile comprare un armadio di qualità rispettando il proprio budget

Cosa troverò nella guida?

Scoprirai:

  • prezzi
  • differenze di utilizzo
  • profondità e altezza
  • flessibilità progettuale
  • estetica
  • pulizia

Insomma, tutto quello che devi sapere per scegliere consapevolmente l’armadio perfetto per le tue esigenze specifiche.

12 Maggio 2019 / / Design

Finalmente questa settimana abbiamo definito il progetto della nuova cameretta di Nicolò, scegliendo i colori, la disposizione dei mobili, le finiture… Credo sarà una bella cameretta, divertente ma anche attuale per quando sarà più grandicello. Pensando al progetto mi viene da dire che ciò che lo caratterizza sono il design e la qualità dei materiali. Non vediamo l’ora che si concretizzi, tra 2 mesetti. Ahimé, dovremmo armarci di pazienza. Nel frattempo però ti mostro alcuni particolari.

La cameretta di Nicolò

Ormai la camera di Nicolò ha fatto il suo corso: sta crescendo, i mobili e lo spazio vanno ripensati perché non corrispondono più alle sue esigenze. Così a 10 anni Nicolò avrà una cameretta tutta nuova, con mobili salva spazio, una scrivania come si deve, delle mensole per riporre i libri.

Attualmente sono i mobili Ikea ad arredare la camera da letto.

Il progetto e le nuove finiture

Il progetto è opera dell’architetto Elena di TollotandC. Elena è una persona deliziosa, piena di pazienza e super professionale. Devo dire che grazie a lei questo progetto è davvero un’avventura divertente e stimolante.

Per la nuova stanza abbiamo sfruttato la tutta la geometria della stanza, per esempio, la nicchia creata dall’attiguo box doccia che ospiterà un letto in alto. Sotto il letto abbiamo deciso di inserire l’armadio per liberare la stanza dagli ingombri dei mobili che rimpiccioliscono ulteriormente la stanza.

La scrivania riceverà tutta la luce della finestra e unirà gli spigoli del letto alla parete opposta, su cui correrà {più in alto, a livello dello stipide della porta} una lunga mensola. In questo modo lo spazio sembrerà più grande e comodo da vivere.

Abbiamo optato dei mobili seriali. Nonostante le misure standard essi hanno risposto alle nostre esigenze: si tratta di mobili in legno, laccati e spazzolati, prodotti da Callesella. L’azienda lavora artigianalmente per cui risulta flessibile e soddisfa molte richieste che si scostano dal catalogo.

A noi sono piaciute le finiture color bianco, carta da zucchero e petrolio: il bianco dominerà, mentre gli altri due colori serviranno per alcuni dettagli {… non posso svelarti tutto }. Purtroppo le immagini non rispecchiano fedelmente le cromie.

La testiera del letto è stato un dilemma. Inizialmente avevamo scelto la collezione Outwall di Dominique Kieffer by Rubelli, ma i colori non ci hanno convinti appieno e preferito la linea Lin Bombé.

Non mancheranno i tocchi di design… la lampada Tolomeo di Artemide, l’appendiabiti Hang it all di Vitra e la sedia Trip Trap di Stokke che zia Mari ha regalato a Nicolò in occasione del battesimo.

Speriamo che il risultato sia soddisfacente, soprattutto per Nicolò… ora non ci resta che aspettare.

Che ne dici?

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