25 Novembre 2020 / / Design

Uno degli elementi più importanti nella stanza da bagno è sicuramente il lavabo, indispensabile per completare l’arredo del bagno e la cui scelta non va mai sottovalutata.

lavabi

Fra gli aspetti da tenere in alta considerazione nella scelta di un lavabo vi sono funzionalità e design, fondamentali per arredare con gusto e usufruire al meglio di quello che è a tutti gli effetti un vero e proprio complemento d’arredo.

Nella scelta contano anche forme e dimensioni, tonalità, materiali, tutti aspetti da valutare per scegliere il lavabo giusto per il proprio bagno. Il mercato offre diverse soluzioni, ma ecco come orientarsi nel vasto mondo dei lavabi per scegliere quello giusto.

Lavabi da appoggio o sospesi

Per scegliere il lavabo giusto bisogna capire innanzitutto che tipologia di installazione preferisci o quale è più indicata per il tuo bagno. Una delle tipologie più diffuse è quella da appoggio, che richiede un mobile o un top su cui appoggiarsi. Il top o la mensola sono ideali se desideri uno stile più semplice e minimal.

Il lavabo da appoggio coniuga alla perfezione tradizione e modernità e l’ampia gamma di modelli permette di trovare quello giusto per adattarlo al bagno. Anche i lavabi sospesi sono largamente utilizzati, sono versatili e funzionali, e di alta resa estetica.

Questa tipologia di lavabo rappresenta la soluzione ideale anche per bagni ridotti in quanto permette di lasciare libero il pavimento e dona all’ambiente leggerezza e un senso di ampiezza maggiore. E’ anche più semplice da pulire e si può posizionare all’altezza desiderata.

Quale forma e dimensione scegliere

Esistono lavabi di svariate forme, rotondi, ovali, quadrati, rettangolari e sono anche disponibili in design originali e stravaganti, che permettono di trovare la soluzione giusta per qualsiasi tipo di arredo. Ovviamente la scelta va fatta a seconda di dove deve essere posizionato il lavabo e dello stile a cui desideri ispirarti.

Anche per quanto riguarda le dimensioni è possibile optare per lavabi piccoli, medi e grandi, adattabili ad ogni spazio. Forma, dimensione e spessore variano da modello a modello e consentono di trovare il lavabo perfetto da installare nella stanza.

Materiali per tutte le esigenze

Anche la scelta del materiale del lavabo va fatta a seconda dello stile che si desidera adottare nella zona dedicata al relax. Esistono lavabi in ceramica, resistenti a graffi e urti, facili da pulire, eleganti e duraturi nel tempo.

Largamente usati sono i lavabi in resina, materiale di tendenza e di notevole resa estetica. Versatile e flessibile, il lavabo in resina può essere realizzato su misura e nel colore desiderato, vista l’ampia gamma di texture disponibili.

Questo materiale, anche se resistente, può graffiarsi e si può riparare con gli appositi kit. Rispetto alla ceramica è più sensibile alle sostanze molto aggressive, ma è sufficiente usare prodotti neutri per la pulizia e si mantiene a lungo inalterato.

Altri materiali innovativi per lavabi sono i materiali sintetici, anche questi particolarmente resistenti e di facile manutenzione, e disponibili anche in un’ampia gamma di colori per soddisfare qualsiasi esigenza, anche la più ricercata. 

Leggi tutti gli articoli sul bagno, dai sanitari all’arredo

24 Novembre 2020 / / Idee

Oggi prende il via Home Therapy, una nuova rubrica curata da Sara Pantoni, consulente di benessere abitativo. Sara vi aiuterà a trasformare la vostra casa in uno spazio accogliente e rigenerante, a misura di chi vi abita.

casa su misura

Quando parlo di casa su misura non sto parlando di misure fisiche, ma di una casa che ci somigli, che sia il nostro specchio; l’ambiente entra in connessione con chi lo vive influenzandone il comportamento e il comportamento, di conseguenza, tende a modificare l’ambiente.

Oggi si sente spesso parlare di psico-architettura: progettare ambienti e spazi che siano in empatia con la persona che li andrà ad abitare, per creare proprio una casa su misura. L’uomo e l’ambiente comunicano con segnali non verbali e interagiscono tramite la percezione corporea. Quando entriamo in una stanza ci colpiscono luce, colori, spazi, odori e rumori: questi segnali possono produrre nella persona uno stato di rilassamento oppure di contrazione e, a lungo andare, uno squilibrio psico-fisico in chi vive quotidianamente in quello spazio.

Cominciamo a pensare alla nostra casa come a un’estensione di noi stessi: dobbiamo prenderci cura di noi e  dell’ambiente in cui viviamo. 

Decluttering e riorganizzazione degli spazi

Il termine decluttering, entrato da poco nel nostro vocabolario comune, si può tradurre con riordino, selezionare oggetti che abbiamo in casa di cui non abbiamo più bisogno e liberarcene. 

Le nostre case, spesso, sono piene di complementi, utensili, accessori che non usiamo da anni e che stipiamo nei mobili; quando non abbiamo più spazio, invece di eliminare alcuni di questi articoli, compriamo altri mobili. Accumulare oggetti ci fa accumulare polvere e ciò rende l’ambiente malsano e poco vivibile. Alleggerire e riorganizzare lo spazio in cui viviamo è il primo passo per rendere la nostra casa su misura per noi!

Spesso scegliamo i mobili senza considerare lo spazio che abbiamo a disposizione. Divani enormi che entrano a malapena, pareti attrezzate che riempiono i muri del soggiorno al millimetro: tendiamo a riempire ogni centimetro della casa senza considerare che, per vivere bene, abbiamo bisogno anche di lasciare dello spazio libero. I volumi pieni e vuoti cambiano la percezione dello spazio. Proviamo a sostituire qualche mobile troppo grande con una versione più contenuta: possiamo mettere in vendita i vecchi complementi in buono stato, così da limitare le spese. 

casa su misura

I colori e la luce

Da sempre amati o odiati, i colori spesso sono ritenuti superflui, una decorazione di cui possiamo fare a meno. In realtà i colori trasmettono messaggi al nostro cervello primitivo che li recepisce e reagisce ad essi, entrando in stato di allerta o di rilassamento. È molto importante avere colore nelle nostre case, non generando l’effetto Arlecchino, ma studiando una palette che ci aiuti a creare l’ambiente più adatto.

Fondamentale, inoltre, vivere in un ambiente luminoso, soprattutto in inverno, quando la luce del sole cala presto: se non abbiamo possibilità di avere molta luce naturale, aggiungiamo qualche lampada artificiale; posizioniamole strategicamente, in modo da avere ambienti ben illuminati ma anche punti luce che portino la giusta atmosfera.

casa su misura

Questi sono i primi passi  per avere una casa bella e sana, per vivere bene in una casa su misura per noi!

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Per saperne di più visita il sito https://www.sphomecoming.it/

21 Novembre 2020 / / Idee

Il vetro è un ottimo materiale per la realizzazione di porte interne moderne, perché consente di ottenere un design impossibile da realizzare sul laminato o sul legno. Può essere trasparente o satinato e con decori che creano un effetto vedo-non vedo, rende le porte più leggere e, unito all’alluminio, anche più robuste e facili da montare.

Porta trasparente in vetro
Collezione Miraquadra by Garofoli

Le porte interne a vetro sono molto versatili e possono essere inserite facilmente in qualsiasi ambiente, scegliendo il modello più adatto alle proprie esigenze che può essere scorrevole o a battente. 

Le porte interne con vetro permettono di rendere gli ambienti molto più luminosi, perché consentono alla luce di filtrare attraverso spazi senza finestre. Tra le scelte più moderne e più apprezzate, ci sono le porte trasparente in vetro con l’anta a scomparsa, ottime da utilizzare come soluzione salvaspazio.

Porta trasparente per interno: cosa sapere

Tra le tipologie di porte interne con inserti in vetro più utilizzate, troviamo la porta trasparente, spesso abbinata ad un’elegante cornice in legno o laminata. 

La porta trasparente in vetro offre il massimo della luminosità e della visione di un ambiente, che può essere visibile per tutta la sua estensione e crea una visione di open-space, per questo motivo è la porta ideale per uno stile moderno. Scopri di più sulle soluzioni di porte trasparenti del marchio Garofoli

Porta a filo muro by Garofoli

Le porte trasparenti possono essere realizzate interamente in vetro o in cristallo temperato, caratterizzati da una maggiore resistenza e brillantezza, da una superficie liscia e sottile e che si adattano a diversi tipi di ambienti.

Una porta trasparente in vetro può essere realizzata senza alcun telaio, semplice e minimal, che svolge perfettamente la sua funzione da divisorio degli spazi senza togliere luminosità in un ambiente, oppure può essere realizzata con un telaio in alluminio o legno, che la rendono più leggera e semplice da installare.

Porte trasparenti in vetro: quanto costano

Prima di acquistare una porta per interno in vetro è sempre consigliato avere un’idea dei prezzi e conoscere il proprio budget a disposizione. È bene ricordare che, al costo finale di una porta trasparente in vetro, bisogna aggiungere il costo di installazione.

I prezzi delle porte in vetro disponibili sul mercato variano dai 390 euro per i modelli più semplici con telaio in legno e inserti in vetro, fino ai 1500 euro per i modelli caratterizzati da più decorazioni. 

Le porte in vetro trasparente a battente, da utilizzare principalmente in ambienti secondari, come il bagno, hanno un costo che varia dai 250 euro ai 400 euro. Mentre le porte in vetro trasparente più economiche sono quelle da esterno muro, che si aggirano intorno ai 150/200 euro per la porta battente e intorno ai 300 euro per la porta in vetro scorrevole.  

Porta trasparente in vetro
Porta scorrevole a scomparsa collezione BISYSTEM by Garofoli

Le porte in vetro con un design specifico, caratterizzato da colorazioni e disegni vari, hanno un costo maggiore.

Le porte in cristallo sono nettamente più costose, prevedono dei costi di installazione molto alti, perché hanno elementi differenti rispetto alle tradizionali porte in vetro: la struttura della porta, stipite esterno e meccanismo.

19 Novembre 2020 / / Idee

Si chiama Aegean Teal ed è il colore dell’anno 2021 scelto da Benjamin Moore. E’ una tonalità blu-verde di media intensità molto versatile, elegante o rustica secondo il contesto.

Image Credit: Benjamin Moore
Il colore dell’anno scelto dalla prestigiosa ditta newyorkese produttrice di vernici Benjamin Moore è composta da una base blu con una punta di verde, e una saturazione media. Aegean Teal è proposto in una tavolozza di 12 colori caldi che compongono la palette Color Trends 2021.

Personalmente sono molto felice di questa scelta, visto che già tre anni fa decisi di dipingere con una nuance pressoché identica il mio ingresso e una parete della cucina.

Le dodici tonalità della tavolozza irradiano calore e benessere, pace e serenità, e la scelta non poteva essere migliore, visti gli avvenimenti non certo piacevoli che hanno caratterizzato il 2020.

La pandemia ha cambiato il concetto di casa

A causa della crisi pandemica, il concetto di casa è cambiato. Non è più il luogo dove ci si rilassa, si passa il tempo con la famiglia e si ricaricano le batterie per il quotidiano. In realtà, oramai la casa svolge molti ruoli extra: via via palestra, scuola, ufficio, sala riunioni in videocall.

Image Credit: Benjamin Moore

Come spiega Andrea Magno, direttore del settore marketing e sviluppo, “dopo gli eventi che hanno sconvolto il mondo, in questo 2020, guardiamo le cose da una prospettiva diversa. Ormai troviamo la gioia nei piccoli e semplici momenti della giornata, e in questo contesto il colore può giocare un ruolo fondamentale. Il colore è importante per creare uno sfondo che induca uno stato d’animo particolare, favorendo il benessere e l’espressione personale”.

Image Credit: Benjamin Moore

Secondo Benjamin Moore, il colore dell’anno 2021 finalmente porterà un po’ di armonia nel caos che stiamo vivendo.

Image Credit: Benjamin Moore

La tavolozza dei colori del 2021 è una collezione di tonalità organiche e solide, tenui, vivibili e accessibili.

“C’è un’eleganza casual e una sensibilità profonda in questa tavolozza”, ha detto Hannah Yeo, Benjamin Moore Color & Development expert”.

Image Credit: Benjamin Moore

La palette è declinata sia in gradazioni scure che chiare e la maggior parte di esse ha una tonalità calda, che le rende confortevoli e versatili. Aegean Teal trae ispirazione dalla natura, come Amazon Soil (un marrone scuro), ma altre tonalità fanno riferimento alla gioia dei piccoli, semplici momenti che si vivono in casa. Muslin, ad esempio, richiama alla mente il tessuto di lino del nostro grembiule da cucina preferito, mentre Potters Clay potrebbe ricordare la tonalità delle fioriere di terracotta che contengono le nostre piante da appartamento. Atrium White e Silhouette sono le morbide e delicate tonalità del bianco e del carbone che completano la tavolozza”.

Image Credit: Benjamin Moore

“Il blu crea un effetto calmante, mentre il verde fa entrare in casa l’esterno, la natura”, spiega il designer di Chicago LJ Savarie di Savarie Interiors. “L’estetica complessiva è accessibile e affidabile e, quando viene utilizzata in uno spazio, da vita ad ambienti dove è molto piacevole trascorrere del tempo”.

Dulux svela il colore dell’anno 2021

18 Novembre 2020 / / Idee

La cameretta di un bambino, soprattutto di età prescolare, va pensata come uno spazio polifunzionale perché è qui che svolgerà le diverse attività, come dormire, giocare, leggere e rilassarsi. È possibile sviluppare l’autonomia, la creatività e la capacità decisionale del bambino semplicemente arredandola in modo propedeutico. Una cameretta Montessori permette tutto questo.

cameretta Montessori
Via pakamera.pl

Adottato nel sistema scolastico, il “metodo Montessori”, ideato dalla pedagogista Maria Montessori, punta a sviluppare l’indipendenza del bambino, farlo apprendere giocando ed evitare che si annoi variando i giochi a disposizione e le lezioni. Questo permette al bambino di essere – fin da piccolo – più consapevole, più responsabile, più collaborativo con gli altri e più autonomo nelle varie scelte.

La frase che può riassumere questi principi educativi è, infatti, “Aiutami a fare da solo” e questo approccio può essere applicato anche in casa per renderla un luogo ottimale per lo sviluppo di determinate capacità.

Un mondo ad altezza bambino

Una cameretta contiene tutto il mondo del bambino, occorre quindi prestare attenzione al tipo di arredi per aiutarlo a sviluppare una certa indipendenza. Questo significa che tutto l’arredamento presente deve permettergli di utilizzare e gestire tale spazio da solo, senza l’aiuto di un adulto.

Il letto di una cameretta Montessori sarà quindi non più alto di 25-30 cm, affinché possa salire e scendere autonomamente e in tutta sicurezza. La struttura in legno può essere a forma di casetta o di teepee ed è opportuno collocare a terra anche un tappeto morbido per facilitare la discesa.

Anche l’armadio e i vestiti andranno ad altezza bambino perché, secondo questo metodo, deve essere libero di scegliere cosa indossare. Può essergli d’aiuto collocare vicino una piccola sedia.

Nella cameretta, il bambino avrà anche una zona dedicata alla lettura. Predisponete delle mensole che consentano di riporre i libri frontalmente in modo che il bimbo possa riconoscerli dalla copertina, pur non sapendo leggere.

Le pareti di una cameretta Montessori

Per quanto riguarda la scelta delle pareti, siate creativi! Ricordate sempre che lo scopo è stimolare lo spirito di osservazione e la fantasia del bambino.

Lasciatevi ispirare dalle montagne, dalle foreste, dallo spazio, dal mare… Possono essere sia carte da parati con disegni già prestabiliti, sia scene realizzate a mano da un decoratore. Se molto semplici, possono essere realizzate fai da te con vernice in diverse gradazioni e scotch carta.

cameretta Montessori
Via bilderwelten.it

Alternative a decorazioni a tutta parete possono essere gli adesivi murali a tema, ad esempio supereroi, o personalizzati con il nome del piccolo.

cameretta Montessori
Sweet home from wood

I disegni possono essere realizzati anche con dei nastri washi tape. Sicuramente serve più pazienza per realizzare l’effetto desiderato, ma il vantaggio è che rimangono moderni anche quando il bambino sarà un po’ più grande.

cameretta Montessori
In rainbows Becco

Potete anche decorare porzioni di parete con della pittura lavagna, per permettergli di dare sfogo alla sua creatività, ma con la facilità di poter pulire velocemente la superficie.

cameretta Montessori
Woodly

Se desiderate arredare la cameretta del vostro piccolo in stile Montessori, consultate il sito https://zeumadesign.com.

24 Ottobre 2020 / / Idee

Scegliere i serramenti blindati per proteggere in modo efficace la propria abitazione può essere difficile. Ecco una mini guida alla scelta, con focus sulle porte blindate di ultima generazione.

Serramenti blindati

Sono ormai lontani i tempi in cui i serramenti blindati rappresentavano un problema dal punto di vista estetico. I serramenti, ma soprattutto le porte blindate di ultima generazione, coniugano la sicurezza all’estetica. Grazie all’innovazione tecnologica, oggi non dobbiamo più rinunciare ad uno stile armonioso e al design di qualità, un tempo sacrificati in nome della sicurezza. L’importante è scegliere prodotti di qualità, garantiti e certificati, che rispondano a determinati requisiti. Vediamo quali:

Tipologie dei sistemi antieffrazione

I serramenti blindati, assieme a inferriate, cancelli e recinzioni, costituiscono i cosiddetti sistemi antieffrazione passivi, contrapposti ai sistemi attivi come gli impianti di allarme e di videosorveglianza.

I sistemi passivi rappresentano un ostacolo meccanico ai tentativi di effrazione, e variano secondo le caratteristiche architettoniche dell’abitazione. In linea di massima, per ottenere un alto livello di sicurezza, questi dispositivi vanno installati in corrispondenza di ogni apertura verso l’esterno. Non basta montare una porta blindata di ultima generazione se poi si lasciano senza protezione finestre o lucernari. Che si tratti di un appartamento, di una mansarda, di un seminterrato o di una villa unifamiliare, tutte le vie d’accesso devono essere protette con serramenti, inferriate e recinzioni. I serramenti blindati comprendono le porte blindate, le persiane blindate e le tapparelle blindate. Considerate che anche la porta blindata più resistente, per essere efficace, deve essere dotata di una serratura di ottimo livello. La serratura con cilindro europeo di sicurezza è oggi considerata tra le più sicure, anche se il settore è in continua evoluzione.

Serramenti blindati, le certificazioni

Al momento della scelta, il primo parametro da verificare è quello della classe antieffrazione, che la normativa europea EN 1627-1630 fissa in una scala di valori da 1 a 6. Questi valori definiscono, in pratica, la resistenza del dispositivo all’effrazione.

Per le abitazioni private, i valori ideali sono quelli dal 3 al 4, mentre i valori più alti sono suggeriti per banche, gioiellerie, banche dati, archivi, zone militari.

Ma come vengono rilasciate le certificazioni dei prodotti in commercio? In pratica, un ente certificatore, classificato come tale dalla comunità europea, esegue determinate prove in laboratorio su un campione del prodotto. I manufatti vengono sottoposti a carichi statici e dinamici che simulano tentativi di effrazione di diversi livelli. Ogni elemento, dalle cerniere ai pannelli, dai battenti ai controtelai fino alle serrature, viene testato al fine di certificare la classe di resistenza del prodotto.

Serramenti blindati Sicilinfissi, qualità ed estetica

Oltre alla conformità ai requisiti sopra elencati, i serramenti blindati possono anche essere caratterizzati da un’elevata qualità estetica, come per esempio quelli realizzati da Sicilinfissi. L’azienda propone una gamma di soluzioni per mettere in sicurezza la propria abitazione, che si tratti di un appartamento o di una casa unifamiliare, tra grate, inferriate, persiane e porte blindate. Sicilinfissi realizza le migliori porte blindate a Palermo, apprezzate sia per la sicurezza che per l’estetica, con collezioni adatte ad ogni esigenza.

L’azienda lavora in sinergia con Dierre, marchio di eccellenza del made in Italy, per garantire sistemi e dispositivi di sicurezza di ultima generazione, affidabili e certificati. La collezione Wall Security è perfetta per ambienti dal gusto contemporaneo e dal mood minimalista, grazie al sistema rasomuro che rende invisibili le cerniere, mentre l’apertura a 180° aggiunge praticità e confort.

La collezione Elettra offre invece tutti i vantaggi di un sistema elettronico automatico e sofisticato, grazie al Keyless Sistem e al microchip integrato, che permette un controllo attivo degli ingressi attraverso un codice non clonabile.

Il catalogo dell’azienda offre tante altre collezioni di porte e soluzioni per mettere in sicurezza la casa, oltre a diverse possibilità di personalizzazione.

I servizi fondamentali della ditta produttrice

Questo passo è molto importante nel percorso di scelta dei serramenti blindati. Prima ancora di selezionare il prodotto, vale la pena di soffermarsi sui servizi offerti dalla ditta produttrice. Tra questi, risultano fondamentali i servizi di consulenza tecnica e di posa in opera. Perché non basta acquistare un prodotto super performante, quando la posa in opera non viene eseguita a regola d’arte e da personale di fiducia. Inoltre, verificate che le certificazioni di cui sopra siano rilasciate anche per la fase di montaggio. Infine, la presenza di un servizio di assistenza post vendita vi mette al riparo da qualsiasi inconveniente anche a installazione completata

22 Ottobre 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Arredare casa in stile nordico è un trend presente già da svariati anni. Ambienti luminosi, confortevoli e funzionali sono il desiderio di tanti. Caratterizzato da spazi accoglienti e forme morbide, condivide con lo stile minimalista il concetto di semplicità e di ariosità degli ambienti.

Kenay home

Come il minimalismo, anche lo stile nordico è incentrato su una filosofia di vita, che prevede uno stile rilassato e comodo, e che fa dell’intimità e del comfort i sui punti di forza. Questo stile, infatti, viene ripreso dall’arredamento tipico dei paesi dell’Europa del Nord – Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia. Le condizioni climatiche e i rigidi inverni hanno portano all’esigenza di avere delle case accoglienti e in grado di restituire quel calore che manca all’esterno. Gli interni nordici, non a caso, appaiono come delle “case-rifugio” e sono in grado di trasmettere un grande senso di quiete e di protezione.

I Colori e i materiali giusti per arredare casa in stile nordico 

Per avere un interno luminoso, il modo più efficace è usare principalmente il bianco. Per evitare ambienti freddi, usate un bianco caldo e leggermente dorato, evitando quindi un bianco assoluto. A questa base potete aggiungere altre tonalità molto chiare e neutre come il beige, il tortora, il crema oppure il grigio chiaro. 

Per quanto riguarda i colori veri e propri, se volete caratterizzare qualche parete, scegliete tinte delicate e spente, come il carta da zucchero, il rosa cipria, o il verde salvia.

Grande attenzione va prestata poi ai materiali: più sono ruvidi, più saranno percepibili distintamente al tatto e consentiranno un’esperienza più profonda.
Accompagnato dal vimini e dal rattan, il legno è il materiale naturale per eccellenza ed è sempre presente nelle case dei paesi del nord. Semplice, materico e caldo, ci fa sentire più vicini alla natura.

Anche la pietra è molto usata, lasciata spesso grezza, e la ceramica per suppellettili e stoviglie.

Interni curati e di design

L’estrema cura dei dettagli contraddistingue gli arredi e le case in stile nordico. Ogni elemento inserito nello spazio è scelto attentamente, così come la qualità dei materiali.
Gli accessori, aboliti nel minimalismo, si caricano qui di significati, rappresentando storie e ricordi di famiglia e contribuendo a fare compagnia.

Un design semplice e molto funzionale caratterizza le case nordiche, dovuto ad una grande passione per i pezzi storici, la bellezza delle forme e l’estetica. Gli arredi risultano pratici, senza fronzoli e dalle forme morbide e arrotondate.

Di fondamentale importanza poi l’illuminazione artificiale: è preferibile avere più punti luce piccoli e da posizionare in modo strategico, piuttosto che un grande lampadario centrale. Anche le lampade sono scelte sempre con attenzione al design.


Per arredare casa in stile nordico, infine, portate la natura all’interno, inserendo tante piante verdi e utilizzate per decorare rami, fiori secchi, foglie, noci, pigne raccolti durante le passeggiate all’aperto.

Se avete desiderate ristrutturare la vostra casa in stile nordico, consultate il sito https://zeumadesign.com.

20 Ottobre 2020 / / Idee

Siamo abituati a inviarli e a riceverli per mille e una ragione. Sono regali sempre apprezzati e, per loro essenza, estremamente gustosi. Stiamo parlando dei cesti di Natale, vero e proprio must della stagione delle feste: oggetti curatissimi, volano assoluto di marketing e promozione aziendale ma non solo.

cesti natalizi

Ricercati ed eleganti, fanno bella mostra di sé sotto l’albero oppure a centro tavola. Sanno sempre come stuzzicare il palato, poiché nella loro composizione non possono mai mancare prodotti tipici e gourmet del made in Italy. Il significato odierno di questo dono lo conosciamo bene: non soltanto i cesti vengono inviati dalle aziende a clienti speciali oppure dalle persone comuni ad amici cari o ancora a professionisti per un ringraziamento in grande stile. Il più delle volte vengono anche scelti quale alternativa virtuosa a regali troppo banali: un regalo enogastronomico non sarà mai e poi mai derubricato come sbagliato o inutile. La cosa essenziale sarà riuscire a stuzzicare sia gli occhi – con un packaging di grido – che il palato: una volta aperta la confezione e consumati i prodotti resterà così, infatti, un ottimo ricordo (e la consapevolezza di aver fatto bella figura). Ma la storia dei cesti di Natale è davvero senza tempo: bisogna tornare parecchio indietro nel tempo per poterne trovare le prime tracce.  

Gli Antichi Romani, le ‘sportule’ e i Saturnalia 

Occorre tornare indietro almeno fino ai tempi degli Antichi Romani, quando era in auge la tradizione legata al solstizio d’inverno (che cade il giorno 21 dicembre) e relative festività religiose. Siamo intorno al 200 avanti Cristo, in epoca pagana: era il tempo dei ‘Saturnalia’ e i Romani avevano l’usanza di scambiarsi cesti pieni di doni. All’interno di questi vi erano il più delle volte alloro e altri cibi (per esempio fichi secchi) ma non solo. Avevano un nome particolare, questi cesti riempiti di alimenti: erano detti ‘sportule’. Molto semplicemente, questa definizione era dovuta al materiale con il quale i cesti stessi erano fatti: si trattava delle fibre intrecciate delle foglie di sparto, pianta nota per essere molto resistente. Abbiamo accennato alla festività dei Saturnalia, dedicata al Dio Saturno ritenuto il protettore dei raccolti e della terra. Vi era un periodo dell’anno ben preciso e scandito dal calendario per compiere il rito della consegna dei doni: si trattava di un tempo compreso tra il 17 e il 23 del mese di dicembre. Si pensava che Saturno ritornasse nell’Aldilà, dopo aver vagato sulla Terra, nel giorno del solstizio invernale. Ed era proprio in questo lasso temporale che, attraverso le offerte, occorreva placarlo. Infatti, dopo essere tornato nelle profondità, si credeva che avrebbe ripagato la devozione aiutando l’agricoltura e favorendo i raccolti.  

La strenna natalizia e il boom del XX Secolo, anche online 

Con il tempo, il culto del Dio Saturno si è perduto, vi è stato l’avvento del Cristianesimo ma la tradizione di regalare cesti ricchi di cibi nel periodo di Natale non è mai finita, anzi. Bisogna registrare un periodo storico ben preciso nel corso del quale questa tradizione ha ripreso particolare vigore. Si tratta del Dopoguerra, tempi duri in cui il cibo scarseggiava. Dopo una lunga fase difficile, in cui la povertà era all’ordine del giorno, si cercava di ripartire costruendo e consolidando i legami regalando prodotti per il sostentamento della famiglia. Si è trattato da sempre di primizie e prelibatezze, prodotti tipici della nostra tradizione culinaria che è sinonimo di qualità. Erano le famiglie stesse a preparare autonomamente i cestini, che venivano puntualmente regalati ad altre famiglie, ad amici o magari al parroco o al dottore. Veniamo poi ai giorni nostri. Abbiamo detto che i cestini natalizi sono un dono particolarmente apprezzato e gradito per tutto ciò che simboleggia (affinità, gratitudine) e per ciò che augura (prosperità, benessere e fortuna). Si è venuto a creare attorno alle ceste di Natale un vero e proprio business, che ruota attorno ad alcuni cardini ben precisi.

cesti natalizi

Oltre a qualità e abbondanza non bisogna dimenticare l’importanza di altri aspetti quali la presentazione e la confezione ma anche la possibilità di personalizzare il cesto in base al destinatario e ai suoi gusti. Aziende come la Bennati leader nel settore anche in ambito web – suo il primo e-commerce in Italia, varato nel 1998, sui cesti natalizi – hanno compreso le potenzialità di questa fetta di mercato e hanno trasformato una tradizione e un’abitudine virtuosa in un business che fa grandi numeri. Basta pensare che solo nel 2019 le confezioni prodotte e vendute sono state nel complesso ben 271.690. Una realtà affermata, che è stata fondata nel 1984 e che oggi può vantare la certificazione di ‘operatori del biologico’. I cestini natalizi dell’azienda Bennati vengono realizzati con un forte impegno a favore del pianeta in tutte le varie fasi del processo produttivo. In particolare, sarà interessante affermare come venga utilizzato soltanto cartone riciclabile (certificato FSC), si lavori per ridurre l’ingombro e l’impatto delle confezioni e le spedizioni vengano realizzate con imballaggi riciclati e riciclabili

Il dono enogastronomico e l’importanza della confezione 

Abbiamo già accennato all’importanza della cifra estetica quando si tratta di far colpo su parenti, professionisti ma anche amici speciali con una confezione regalo di Natale. Al centro di tutto, come vuole la tradizione, si pone proprio la cesta (ma spesso le confezioni sono anche di cartone doppio decorato). Dovrà essere piuttosto leggera e scarsamente ingombrante, ad ogni modo – proprio come erano le sportule dei Saturnalia – dovrà essere estremamente resistente. Al suo interno vengono infatti posizionati quanti più prodotti enogastronomici possibile. Si parla di contenitori e sacchetti con il cibo ma anche di grappe, vini e spumanti: ogni cosa deve stare comodamente al suo posto e in sicurezza. Dovrà inoltre risultare piacevole allo sguardo, anzi conquistarlo: ok a colori sgargianti e fantasie a tema Natale. Scegliete poi bene la misura del pacco, evitando sproporzioni. Quello dei cesti natalizi è un successo che, specie oggi con il boom degli acquisti online, è in netta crescita. Quando arrivano le feste non c’è proprio niente di meglio che riunirsi intorno alla tavola per condividere sapori tradizionali con le persone del cuore.  

16 Ottobre 2020 / / Idee

Il bilocale è oggi la tipologia più diffusa di abitazione. Lungi dall’essere difficili da valorizzare, i bilocali possiedono grandi potenzialità: bastano pochi stratagemmi e un po’ di fantasia.

Non sottovalutare il potenziale di un bilocale

Al giorno d’oggi tra le tipologie di mini appartamento che risultano maggiormente diffuse – in modo particolare nei contesti di carattere urbano – ci sono i bilocali, spazi domestici che presentano una metratura piuttosto ridotta. Quando si ha per esempio a disposizione un bilocale di 40mq non bisogna fare l’errore di credere che la relativa ristrutturazione sia necessariamente limitata e non consenta voli di fantasia. Basta seguire alcune semplici regole e sfruttare i giusti trucchi e accorgimenti per stravolgere letteralmente l’aspetto delle varie stanze.

E’ possibile andare a progettare un ambiente del tutto nuovo e diverso iniziando a giocare con materiali e colori, riflessi e stili dell’illuminazione con l’intento dichiarato di riuscire a modificare la percezione dei volumi. Sempre tenendo presenti quelli che sono i possibili costi, i necessari permessi e le occasioni di intercettare detrazioni fiscali: elementi da scoprire e mettere a fuoco consultando questo approfondimento

Gli spazi aumentano creando un open space con più anime

Trasformare una casa anonima e fin troppo vintage di 40 mq in un appartamento elegante e molto luminoso è questione di fantasia, pazienza e armonia. Bisogna partire da un presupposto: diversamente da quanto accade con le abitazioni di nuova e moderna costruzione, le case più antiche possiedono tutte una stanza ‘extra’, ovvero l’ingresso (ambiente a sé o corridoio a servizio degli altri locali). E’ qui che si potranno mettere a segno gli interventi più interessanti.

Il trucco è ricorrere a una carta da parati originale 

Si potrà innanzitutto intervenire con una carta da parati originale, accessorio di home decor che sta conoscendo una seconda vita dopo alcuni anni di totale dimenticatoio: è il perfetto invito a entrare per scoprire il resto della casa. I materiali con cui la carta da parati viene realizzata oggi consentono una più lunga durata e una facilità di pulizia assoluta. Possono contribuire a definire gli spazi, a donare una piacevole sensazione di ordine o un surplus di accoglienza a chi entra in casa. 

Nel caso in cui il corridoio d’ingresso sia troppo impattante oppure in casa vi sia un tinello che altrimenti resterebbe inutilizzato, la cosa migliore da fare sarà ‘aprire’ questi spazi verso la zona giorno e in questo modo ampliare il contesto complessivo. Un open space è per sua essenza pratico, bello e funzionale: un ambiente unico all’interno del quale insistono le varie anime della casa: sala da pranzo, soggiorno e cucina a vista (meglio se con penisola). 

L’illuminazione mette l’accento su elementi artistici e architettonici

Per quanto riguarda invece l’illuminazione, l’ideale sarà inserire faretti in cartongesso orientabili – detti anche luci d’accento – che potranno regalare la necessaria armonia all’intero ambiente (attenzione però alle ombre sul piano cottura) e porre in evidenza certi elementi architettonici di pregio o oggetti d’arte per un perfetto ‘effetto museo’. Se invece avete di partenza un contesto ‘open’ e avete la necessità di distribuire diversamente gli ambienti, potreste ricavare con delle pareti ad hoc nuovi spazi facendo sempre attenzione a una regola d’oro. Un ambiente che opprime lo sguardo non sarà mai accogliente: posizionate specchi di ampie dimensioni per ottenere un surplus di luce e una maggiore profondità. Porte a scomparsa aiuteranno poi a ridurre l’ingombro rispetto a soluzioni tradizionali, il che vale anche per le armadiature.

La sfida dell’home decor negli spazi domestici piccoli

Riuscire ad arredare spazi piccoli o molto piccoli nel nome di eleganza e funzionalità è spesso una vera e propria sfida che, come tale, garantirà un surplus di soddisfazione una volta raggiunto l’obiettivo. Dopo aver compreso lo stile da assegnare alla casa e aver definito correttamente gli spazi – progettando open space e ‘liberando’ metri quadri realizzando ex novo ambienti con pareti anche in cartongesso – sarà la volta di immergersi nel pianeta dell’home decor. A farla da padrone in un bilocale di 40mq sarà senza dubbio un tipo di arredamento con soluzioni ‘salvaspazio’. Andare in verticale con mensole (in legno come in vetro) e scaffalature, librerie e armadietti non è infatti più un tabù. Così come ormai hanno preso piede divani letto, pouf contenitori e tavoli da pranzo che scompaiono e si trasformano in eleganti madie moderne a guarnizione delle pareti. Bianco, verde e grigio sono colori perfetti – al netto delle incursioni della carta da parati – per decorare l’appartamento piccolo e renderlo allegro e luminoso.

15 Ottobre 2020 / / Idee

Tante sono le possibilità e i vantaggi per sfruttare un sottoscala aperto. Si tratta infatti di un’area della casa che, se non utilizzata, rimane uno spazio sprecato. Dal momento che ogni centimetro è sempre prezioso, è bene ottimizzarlo e caratterizzarlo cercando anche di integrarlo il più possibile con la scala

sottoscala aperto
Specht Architects

L’utilizzo più diffuso per potenziare questa zona è quello di adottare delle soluzioni contenitive, anche perché – si sa – lo spazio in casa sembra non essere mai abbastanza. Largo quindi ad armadiature, sistemi push and pull estraibili o cassetti. Per case più moderne, belle sono le ante filomuro e con maniglie nascoste, che si mimetizzano nella parete. Per case dal design più classico, invece, preferite modanature e maniglie a vista.

Per realizzare la maggior parte delle idee che seguono, occorre una progettazione molto precisa e su misura, quindi rivolgetevi a dei professionisti per avere un risultato impeccabile.

LBMVarchitects

Soluzioni utili e funzionali

Vediamo quali sono le funzioni più utili da inserire per sfruttare un sottoscala aperto.

– Guardaroba. 

Se avete la scala vicino all’ingresso, vi sarà sicuramente comodo adibire questo spazio a guardaroba, per riporre cappotti e scarpe. Avrete così più superficie da poter sfruttare e anche maggiore ordine visivo. 

– Dispensa

Altro modo utilissimo per recuperare quest’area è realizzare una dispensa, soprattutto se la scala è nei pressi della cucina. Può essere organizzata con ante e cestelli estraibili o con semplici ripiani in legno. 

– Bagno di servizio/lavanderia

Un bagno in più in casa può essere ricavato nella parte più alta della scala ed è sufficiente un wc e un piccolo lavabo. Potete anche inserire qui la lavatrice, così da lasciare più spazio nel bagno principale. 

– Postazione lavoro

Se state cercando un posto per lavorare in tranquillità, attrezzate il vostro sottoscala con un piano d’appoggio e delle mensole.

sottoscala aperto
Ardesia Design

Sfruttare un sottoscala aperto in modo originale

Ecco altri modi, più particolari, per organizzare il sottoscala.

– Area gioco

Farete sicuramente felici i più piccoli utilizzando il sottoscala per creare un mondo a dimensione bambino: create uno spazio racchiuso e raccolto in cui possano giocare e sentirsi liberi di sognare.

– Portabici

Gli amanti della bike non potranno che scegliere questa soluzione, sfruttando lo spazio del sottoscala per riporre la bicicletta, che può essere fissata alla scala stessa con dei ganci appositi.

sottoscala aperto
Nic Darling

– Enoteca

Questa zona può essere usata anche per collocare la propria collezione di vini, attrezzandola con vari supporti per le bottiglie.

– Angolo verde

Perché poi non recuperare questo spazio inutilizzato per inserire un angolo verde o un piccolo giardino zen?

– Cuccia

Altra soluzione originale è quella di posizionare, magari tra le altre armadiature, la cuccia per il proprio animale domestico. Sarà sufficiente dotarla di un morbido cuscino e, volendo, la ciotola della pappa.

Se avete bisogno di ottimizzare lo spazio del sottoscala, consultate il sito https://zeumadesign.com.