Nella collezione Bagno Cucciolo, Ponte Giulio ha sviluppato soluzioni che uniscono estetica e funzionalità, utilizzando elementi che fanno sognare e coinvolgere i bambini.
Il concept di Ponte Giulio: per un bambino, ogni ambiente, ogni colore e forma rappresenta un’opportunità di gioco, di apprendimento e di crescita.
Soprattutto il bagno, spesso visto come un luogo freddo e impersonale, può diventare un regno di scoperte, sicurezza e allegria. E se ti dicessimo che anche il bagno può trasformarsi in un’avventura magica? Grazie alle soluzioni innovative di Ponte Giulio, il bagno dei più piccoli si veste di fantasia e funzionalità con Bagno Cucciolo della collezione KIDS DESIGN.
Bagno Cucciolo: un ambiente su misura per i piccoli esploratori
I primi anni di vita sono un periodo di grande curiosità e scoperta. I bambini si avvicinano all’ambiente bagno con entusiasmo, ma anche con un pizzico di timore. Per accompagnarli in questo percorso di autonomia e divertimento, è fondamentale creare uno spazio pensato appositamente per loro, che sia sicuro, accogliente e stimolante. È qui che entra in gioco Bagno Cucciolo, la collezione di arredi dedicata ai più piccoli, ideata con attenzione ai dettagli e alla sicurezza.
Design divertente e colori vivaci per stimolare la fantasia
Ponte Giulio ha sviluppato soluzioni che uniscono estetica e funzionalità, utilizzando elementi che fanno sognare e coinvolgere i bambini. Tra le proposte più amate troviamo:
Birdo®: una simpatica linea in cui il colore celeste domina, accompagnata da un adorabile uccellino che invita i bambini a scoprire il bagno in modo giocoso.
Milk: mini-consolle in pietra acrilica antibatterica, arricchita da inserti e specchi colorati, perfetti per creare un ambiente allegro e sicuro.
Millepiedi: appendiabiti coloratissimi, realizzati con materiali di alta qualità, come acciaio zincato e vinile biocompatibile, che stimolano il senso del tatto e rendono il momento del cambio più divertente.
Jungle: una collezione di accessori con personaggi giocosi come stelle, uccelli, scimmie e orsi, per raccontare storie e ispirare avventure durante ogni bagno.
Inoltre, soluzioni pratiche come il miscelatore monocomando “multicolor” e i lavabi con decori personalizzabili completano l’offerta, rendendo ogni ambiente unico e speciale.
Perché scegliere Bagno Cucciolo in sintesi?
L’utilizzo di colori vivaci, elementi ispirati alla natura e forme semplici favoriscono la creatività e l’espressione ludica dei bambini. La collezione è pensata per ambienti come asili, scuole dell’infanzia, ludoteche, aree di servizio, ristoranti, musei e condomini, offrendo soluzioni modulabili e personalizzabili che consentono di creare ambienti bagno unici e su misura.
Oggi più che mai, la personalizzazione degli spazi è fondamentale. Ponte Giulio ha abbracciato questa filosofia, offrendo un sistema modulare e versatile che permette di combinare elementi e stili diversi, creando ambienti che rispecchiano le esigenze e i gusti di ogni bambino. Un bagno pensato per essere un luogo di sicurezza, scoperta e divertimento, dove ogni bambino può sentirsi al proprio agio, esplorare e lasciarsi trasportare dalla fantasia.
Ponte Giulio è la conferma che il bagno può essere trasformato in un mondo di avventure. Un ambiente pensato per i più piccoli, che stimola la loro curiosità, favorisce l’autonomia e rende ogni momento del quotidiano un’esperienza felice e memorabile.
Perché ogni bambino merita un ambiente che sia un vero e proprio spazio di gioco, sicurezza e creatività.
L’architetto e designer italiano Bepi Povia ha conquistato l’Iron A’ Design Award 2025 nella categoria Architecture, Building and Structure Design grazie al progetto di recupero conservativo della Masseria AuraTerrae, situata tra gli uliveti e le scogliere di Polignano a Mare, in Puglia.
Il riconoscimento, parte del prestigioso concorso internazionale A’ Design Award & Competition, celebra le opere più innovative e sostenibili a livello globale nel campo dell’architettura e del design. Il progetto firmato da Bepi Povia si è distinto per l’equilibrio tra rispetto del patrimonio storico, attenzione all’ambiente e innovazione nei sistemi costruttivi.
Masseria Auraterrae: premio Iron A’ Design Award 2025
Il recupero della masseria ha riportato alla luce la sua essenza originaria, valorizzandone l’anima rurale e l’identità storica, senza alterare l’equilibrio naturale del paesaggio. A guidare l’intervento è la filosofia progettuale Roots, sviluppata dallo stesso Povia, che fonda le sue basi sull’uso di materiali locali, il riuso delle tecniche tradizionali e la connessione profonda con la cultura del luogo.
Questo approccio ha dato vita a un intervento che supera il semplice restauro: AuraTerrae diventa così un esempio diarchitettura sostenibile, integrata nel contesto storico e ambientale, e capace di generare valore per la comunità locale.
Tra gli elementi distintivi del progetto vi sono soluzioni a basso impatto ambientale come il recupero delle acque piovane, l’impiego di energie rinnovabili e la gestione responsabile dei rifiuti organici. A queste scelte si aggiunge l’inserimento sapiente degli arredi outdoor della collezione Panama di Talenti, disegnata da Ludovica Serafini + Roberto Palomba, perfettamente integrata con il paesaggio mediterraneo e l’estetica della masseria.
La struttura, immersa nella natura pugliese, si sviluppa attraverso spazi esterni panoramici arredati con lounge, lettini, pouf e l’avvolgente poltrona Bergère, pensata come un invito al relax e alla contemplazione.
Ogni angolo di AuraTerrae racconta una storia: dalla chiesa rurale agli antichi orti, ogni elemento architettonico è stato preservato e valorizzato, anche se non più funzionale. Il risultato è un luogo che unisce memoria e visione futura, in un dialogo continuo tra tradizione e innovazione.
Modello virtuoso di recupero e sostenibilità
Con questo progetto, Bepi Povia firma un’opera che rappresenta un modello virtuoso di recupero e sostenibilità, confermandosi come una voce autorevole nel panorama dell’interior e garden design italiano e internazionale.
“Quando si parla di progetti per l’ospitalità di lusso, la sfida odierna è proprio questa: offrire un’esperienza immersiva, trasformando gli spazi in luoghi che raccontano una storia e coinvolgono i sensi. Ed è quello che accade in AuraTerrae: qui, gli ospiti hanno l’opportunità di vivere appieno la cultura pugliese attraverso il design e l’ambiente che li accoglie, in modo autentico e coinvolgente”, conclude Bepi Povia.
architetto e designer Bepi Povia
Bepi Povia: Valori & Missione
Per Bepi Povia, il legame tra design e agricoltura non è solo una suggestione poetica, ma una vera e propria visione progettuale. La passione per la viticoltura e il mondo agricolo si intreccia da sempre con il suo lavoro di designer, dando forma a progetti di recupero che restituiscono vita e dignità ad antichi Trulli e Masserie.
Queste architetture rurali, nate per sostenere l’attività agricola, oggi si trasformano in luoghi di esperienza autentica per il viaggiatore contemporaneo, a patto che conservino il legame con la propria identità storica e con il paesaggio che le ha generate.
Riflettendo su questo intreccio tra progettazione e natura, Povia sottolinea come tanto l’agricoltura quanto il design condividano una comune tensione verso la riproducibilità e la funzionalità. Così come un oggetto di design nasce per essere replicato e distribuito, anche vigneti, uliveti, agrumeti e orti seguono un principio progettuale che ne garantisce efficienza e adattabilità, pur restando radicati al territorio.
In questo senso, l’agricoltura è un atto profondamente umano e progettuale, dove la mano dell’uomo guida, plasma, struttura. Ed è proprio qui che nasce il rapporto profondo e indissolubile con il design: un dialogo silenzioso ma essenziale, che unisce memoria, bellezza e visione futura.
Hai mai avuto un oggetto a cui tieni particolarmente? Un modellino raro, un ricordo di famiglia, un’opera artigianale o una collezione preziosa, e ti sei chiesto come conservarlo senza rinunciare a mostrarlo con orgoglio? La risposta sta tutta in una soluzione elegante, moderna e sorprendentemente versatile: le teche in plexiglass su misura.
Non si tratta solo di una questione estetica, ma di protezione, valorizzazione e cura. In questo articolo scoprirai perché il plexiglass sta conquistando sempre più appassionati, collezionisti e professionisti dell’esposizione, e come una teca realizzata su misura possa fare la differenza nel preservare ciò che ami di più.
Protezione e valorizzazione
Ogni oggetto speciale ha un valore che va oltre il suo aspetto materiale: racchiude emozioni, ricordi o conquiste personali. Conservarlo nel modo corretto, significa garantirgli lunga vita e rispettarne il significato.
Una teca in plexiglass su misura rappresenta una soluzione elegante e funzionaleper proteggere questi oggetti e, al tempo stesso, metterli in risalto. Le teche non sono semplici contenitori, ma veri e propri elementi di arredo che permettono di integrare oggetti preziosi all’interno di uno spazio, senza comprometterne la visibilità o l’estetica.
Come vedremo dopo, il plexiglass si presta perfettamente a questo tipo di utilizzo grazie alle sue caratteristiche tecniche: è trasparente come il vetro, ma molto più leggero e resistente agli urti, offrendo così una protezione sicura senza rinunciare all’eleganza e alla praticità.
Cosa puoi esporre in una teca in plexiglass? Più di quanto immagini
Una delle qualità più sorprendenti delle teche in plexiglass è la loro versatilità: praticamente qualsiasi oggetto può trovare il suo spazio ideale all’interno di una struttura trasparente e protettiva. Dagli oggetti da collezione più comuni a quelli più insoliti, le teche su misura permettono di valorizzare e conservare in modo elegante ogni tipo di pezzo.
Ad esempio, sono perfette per contenere set Lego rari o personalizzati, spesso frutto di ore di lavoro e creatività. Ma anche maglie sportive autografate, che possono essere esposte verticalmente in teche a parete, o ancora palloni da calcio o da basket, magari accompagnati da un supporto interno che ne mantenga la forma. Tra gli oggetti più richiesti ci sono anche modelli in scala di auto, treni o aerei, strumenti musicali antichi, reperti storici, minerali e fossili, bambole da collezione, libri rari, orologi, premi e trofei, e persino scarpe da ginnastica limited edition.
L’unico limite è la fantasia (e la dimensione dell’oggetto) ma, con una teca realizzata su misura, anche ciò che sembrava difficile da esporre può diventare un punto focale dell’ambiente, protetto e visibile in tutta la sua bellezza.
Perché scegliere il plexiglass e non altri materiali
Il plexiglass (noto anche come PMMA o metacrilato) è un materiale plastico dalle caratteristiche uniche, sempre più apprezzato rispetto al vetro o ad altri polimeri. A parità di trasparenza, che può arrivare fino al 92% di passaggio della luce, il plexiglass è molto più leggeroe resistente agli urti, rendendolo ideale per creare teche sicure ma facili da maneggiare e spostare. A differenza del vetro, non si scheggia facilmente, è più leggero, resistente agli urti e può essere modellato con maggiore libertà.
Questo materiale quindi è perfetto anche in contesti pubblici, domestici o dove è presente un frequente passaggio di persone (come fiere, mostre o negozi). Inoltre, non ingiallisce nel tempo come certi tipi di plastica e offre un’ottima resistenza ai raggi UV, mantenendo la sua trasparenza e brillantezza a lungo.
La possibilità di realizzare soluzioni su misura, consente di adattare la teca a qualsiasi tipo di oggetto, anche di forme irregolari o dimensioni particolari. Nel caso tu voglia valutare soluzioni più adatte a te, potresti trovare ulteriori informazioni e modelli su questa pagina dedicata.
Come prendersi cura di una teca in plexiglass
La manutenzione delle teche in plexiglass è relativamente semplice, ma richiede l’impiego di prodotti e metodi adeguati per preservarne le proprietà ottiche e strutturali. Il plexiglass è sensibile a solventi aggressivi come alcol e ammoniaca, che possono causare opacizzazione, microfessurazioni o deterioramento della superficie.
Per la pulizia ordinaria si raccomanda l’uso di panni antistatici in microfibra e detergenti neutri privi di abrasivi, preferibilmente specifici per materiali acrilici, in grado di rimuovere efficacemente polvere e impronte senza provocare graffi. In caso di lievi abrasioni, è possibile intervenire con paste lucidanti o polish a base di microgranuli, studiati per il ripristino delle superfici in PMMA.
Una manutenzione eseguita correttamente consente alla teca di conservare nel tempo la sua trasparenza, la brillantezza e l’integrità meccanica, assicurando una protezione costante e professionale agli oggetti esposti.
Quale teca scegliere?
Non tutte le teche in plexiglass sono uguali: esistono modelli studiati per esigenze molto diverse, che variano per forma, dimensione, sistema di apertura, tipo di base e livello di protezione. La scelta della teca più adatta dipende sia dal tipo di oggetto da esporre, sia dal contesto in cui verrà collocata.
Per la casa: eleganza e praticità
In ambito domestico, le teche più apprezzate sono quelle compatte, minimaliste e facili da pulire. Spesso sono realizzate con basi in legno o in plexiglass opaco, per un tocco di design che unisce estetica e funzionalità. I modelli a campana o a parallelepipedo chiuso sono ideali per mettere in risalto singoli oggetti, offrendo una protezione adeguata contro polvere e urti leggeri. Le versioni a parete, inoltre, consentono di ottimizzare gli spazi in ambienti moderni e raffinati, mentre soluzioni dotate di illuminazione LED integrata valorizzano ulteriormente il dettaglio degli oggetti esposti, anche in condizioni di scarsa luce.
Per musei, gallerie e spazi pubblici: sicurezza e durabilità
Per esposizioni pubbliche o museali le esigenze si fanno più stringenti: qui servono teche robuste, antifurto e resistenti all’usura, che possano garantire una protezione costante degli oggetti esposti. Questi modelli, spesso dotati di sistemi di chiusura e ancoraggio, includono trattamenti anti-UV per proteggere le opere dall’influenza dannosa della luce. Le soluzioni con apertura frontale o scorrevole facilitano la gestione da parte del personale, garantendo al contempo una visione perfetta da ogni angolazione grazie alla trasparenza del plexiglass e la possibilità di realizzare strutture su misura per opere di dimensioni generose o forme irregolari.
Per negozi e spazi commerciali: esposizione e marketing
Nel settore retail, il plexiglass viene sfruttato per enfatizzare prodotti di fascia alta o particolarmente delicati. Le teche, impiegate in vetrine, banconi ed espositori da banco, offrono una visibilità completa e protezione contro manipolazioni accidentali. Particolarmente diffuse in gioiellerie, negozi di orologi e rivenditori di prodotti elettronici, queste soluzioni espositive possono essere dotate di sistemi di illuminazione, mensole interne o supporti sagomati, contribuendo a creare un’esperienza d’acquisto raffinata e un’immagine di alta qualità.
Per fiere, mostre ed eventi temporanei: modularità e trasporto
Durante eventi itineranti o esposizioni temporanee, è fondamentale utilizzare soluzioni leggere e facili da montare e smontare. Le teche in plexiglass rispondono perfettamente a tali esigenze, grazie alla loro leggerezza, resistenza agli urti e modularità. Modelli componibili o smontabili sono particolarmente apprezzati, poiché facilitano il trasporto e l’adattamento a spazi di dimensioni variabili, garantendo sempre una presentazione professionale.
Per laboratori e ambienti tecnici: protezione e visibilità operativa
Anche in contesti tecnici e scientifici le teche in plexiglass trovano applicazione: vengono utilizzate come coperture protettive per apparecchiature delicate, prototipi o campioni da osservare. Nei laboratori di ricerca, in ambito medico o in ambienti produttivi, è essenziale proteggere le componenti da polvere, contaminazioni e contatti accidentali, mantenendo al contempo una visibilità completa per il monitoraggio e l’analisi.
Nel mondo del design contemporaneo, l’autenticità è sempre più sotto attacco. La contraffazione rappresenta oggi una delle principali minacce per i brand che fanno dell’artigianalità, della sostenibilità e della qualità i loro valori fondanti. Tra questi, spicca Carl Hansen & Søn, storico marchio scandinavo che ha deciso di combattere attivamente la diffusione di copie illegali dei propri arredi iconici.
In foto le Wegners Chair di Carl Hansen & Son
Contraffazione e design: un problema sottovalutato
Spesso ci si lascia tentare da arredi “ispirati” ai grandi classici del design, proposti a prezzi stracciati su marketplace e siti web dall’apparenza affidabile. Ma dietro l’apparente convenienza delle copie si nasconde una realtà ben più complessa e dannosa. Secondo i dati condivisi da Carl Hansen & Søn in collaborazione con la Danish Rights Alliance, ogni mese vengono chiusi fino a 1.000 siti web che vendono versioni contraffatte delle celebri CH24 Wishbone Chair e CH07 Shell Chair.
Un dato allarmante, che sottolinea come la contraffazione nel design non sia più un fenomeno marginale, ma una piaga globale in costante crescita. E non si tratta solo di una questione economica: è in gioco anche la tutela dell’etica, della sicurezza e della sostenibilità nel settore dell’arredo.
elementi in legno – Carl Hansen & Son
Perché la contraffazione danneggia tutti
Chi acquista un prodotto contraffatto spesso non è consapevole dell’impatto delle proprie scelte. Secondo una recente ricerca condotta dalla Danish Rights Alliance, il 19% dei danesi considera l’idea di acquistare una copia di un prodotto di design. Ma cosa si rischia davvero scegliendo un arredo contraffatto?
Sostegno indiretto al crimine organizzato
Acquistare prodotti contraffatti significa, di fatto, alimentare un’economia illegale. Le organizzazioni che producono copie non si limitano a violare la proprietà intellettuale, ma spesso sono coinvolte in attività illecite ben più gravi, come il traffico di esseri umani e droga. Scegliere un prodotto autentico equivale quindi a prendere una posizione chiara e consapevole contro questi circuiti criminali.
Contraffazione nel design: una scelta poco sostenibile
Carl Hansen & Søn, come altri brand di design responsabili, utilizza legno certificato FSC, impiega ogni scarto produttivo e riscalda le abitazioni del proprio territorio con la segatura in eccesso. Le copie, al contrario, sono spesso realizzate con materiali di bassa qualità e provenienza dubbia, e non rispettano alcuno standard ambientale. In termini di sostenibilità, la contraffazione è un boomerang ambientale.
Nessuna garanzia sulla sicurezza
Un arredo originale è testato per garantire stabilità, durata e assenza di sostanze tossiche. Carl Hansen & Søn, ad esempio, si affida all’Istituto Tecnologico Danese per testare la qualità dei suoi prodotti. Le copie? Realizzate con colle, vernici e materiali non certificati, possono mettere a rischio la salute dei consumatori.
lavorazione artigianale dei prodotti Carl Hansen & Son
Diritti dei lavoratori non rispettati
Dietro un mobile autentico ci sono mani esperte, condizioni di lavoro etiche e ambienti professionali rispettosi. Nel caso di Carl Hansen & Søn, non solo in Danimarca, ma anche in Vietnam, dove il brand è stato riconosciuto come uno dei migliori luoghi di lavoro. La contraffazione invece prospera in contesti dove i diritti dei lavoratori non esistono, alimentando lo sfruttamento e l’insicurezza.
Perdita di posti di lavoro e creatività
La concorrenza sleale delle copie mina alla base la capacità di innovazione delle aziende autentiche. Carl Hansen & Søn impiega oltre 800 persone e forma continuamente artigiani specializzati. Ogni prodotto copiato è un’opportunità sottratta a questi professionisti e un danno all’intero ecosistema del design.
Educare il consumatore: la chiave contro la contraffazione nel design
Come sottolinea Maria Fredenslund, CEO della Danish Rights Alliance, “Educare i consumatori è fondamentale per contrastare il fenomeno. Solo informando possiamo aiutare le persone a scegliere consapevolmente e difendere il valore autentico del design”. È con questo obiettivo che la Danish Rights Alliance e Carl Hansen & Søn hanno unito le forze, per portare avanti campagne di sensibilizzazione e azioni legali contro i canali di vendita illegali.
In foto una sedia originale di Carl Hanse & Son completata e pronta alla vendita
Conclusione: scegliere l’autenticità è un atto di responsabilità
In un’epoca in cui tutto sembra replicabile, la contraffazione minaccia l’essenza stessa del design: unicità, pensiero creativo, rispetto per le persone e per il pianeta. Scegliere un prodotto autentico non è solo una questione di stile, ma anche di etica e lungimiranza. Dietro ogni sedia originale, c’è una storia fatta di passione, sapere artigianale e rispetto. Una storia che vale la pena sostenere.
Come Homeplanner, ho sempre trovato affascinante lavorare su edifici storici, dalle masserie pugliesi ai casali toscani. Ogni progetto è un viaggio nella storia, un dialogo costante tra passato e presente. La sfida principale? Mantenere intatta l’anima della struttura, migliorandone sicurezza, efficienza e vivibilità. In questo contesto, i sistemi in acciaio e vetro rappresentano una soluzione moderna e versatile, perfetta per interventi di ristrutturazione rispettosi del patrimonio architettonico.
Preservare l’identità storica senza compromessi
Quando lavoro su una masseria antica o un casale immerso nella campagna, il mio obiettivo principale è conservare l’identità estetica originale, garantendo allo stesso tempo la sicurezza strutturale. Gli edifici storici, spesso compromessi dal tempo, richiedono interventi mirati e rispettosi delle proporzioni architettoniche.
L’acciaio e il vetro offrono una combinazione ideale: l’acciaio garantisce stabilità e resistenza, mentre il vetro permette di preservare la luce naturale e creare un’atmosfera aperta e ariosa. Le linee minimaliste dei profili in acciaio assicurano interventi poco invasivi, che non rubano la scena alle caratteristiche originarie della struttura.
Soluzioni su misura per edifici storici
Ogni progetto è unico. Le masserie con le loro ampie corti interne e i casali con portici ad arco richiedono soluzioni su misura che rispettino geometrie e materiali tradizionali. L’acciaio e il vetro sono incredibilmente versatili (qui alcuni esempi realizzati da Campa Sistemi) e consentono realizzazioni personalizzate come:
Chiusura di arcate esterne: le antiche logge possono diventare giardini d’inverno o spazi abitativi protetti, perfetti per tutte le stagioni.
Verande e terrazze coperte: aggiungere una struttura in vetro permette di ampliare l’abitazione senza alterare l’estetica originaria.
Facciate continue e vetrate panoramiche: per inserire elementi moderni che esaltino le caratteristiche storiche, migliorando anche l’efficienza energetica.
Tecniche di installazione rispettose del contesto
Nella mia esperienza, la chiave per un progetto di successo è l’installazione impeccabile. I sistemi in acciaio e vetro possono essere montati con diverse tecniche, a seconda del contesto e delle condizioni strutturali:
Incastro discreto: perfetto per mantenere l’aspetto autentico, nascondendo gli elementi di fissaggio.
Saldatura specializzata: ideale per contesti che richiedono una tenuta extra e stabilità permanente.
Design e funzionalità in armonia
Integrare elementi in acciaio e vetro in un edificio storico significa migliorare la qualità abitativa senza compromettere il fascino d’altri tempi. La luce naturale diventa protagonista, gli ambienti risultano più ampi e accoglienti, e la casa acquisisce una nuova vita.
In qualità di Homeplanner, consiglio sempre di affiancare queste soluzioni a un accurato studio dei dettagli: materiali locali, rivestimenti autentici e arredi artigianali possono completare il progetto, restituendo uno spazio che rispetti il passato, ma sia pronto per il futuro.
Con il giusto equilibrio tra rispetto per l’architettura storica e innovazione tecnologica, trasformare una masseria o un casale in un’abitazione moderna e funzionale diventa un’opera d’arte abitabile.
Esempi di applicazione in progetti reali
Nel corso della mia carriera, ho avuto il privilegio di lavorare su diverse masserie pugliesi e casali toscani, dove i sistemi in acciaio e vetro hanno trasformato spazi apparentemente inutilizzabili in aree moderne e vivibili. Corti interne sono diventate sale da pranzo coperte, mentre loggiati abbandonati sono stati riconvertiti in studi luminosi e salotti panoramici.
Queste trasformazioni non solo hanno valorizzato gli edifici storici, ma hanno anche migliorato la loro efficienza energetica, grazie all’uso di vetri termici e profili a taglio termico, che riducono la dispersione di calore e garantiscono il massimo comfort abitativo.
Lavorare su questi edifici è una sfida creativa straordinaria, dove la storia incontra il design contemporaneo. Ogni progetto racconta una storia unica, resa ancora più speciale da interventi sostenibili che rispettano l’ambiente e valorizzano le radici del territorio.
La scelta tra una doccia e una vasca da bagno dipende da diversi fattori, come lo spazio disponibile, le preferenze personali e le esigenze specifiche della famiglia. Alcuni apprezzano il relax e il comfort di un bagno caldo nella vasca, mentre altri prediligono la praticità e la freschezza di una doccia veloce e tonificante.
Perché scegliere la doccia?
Risparmio di Spazio: La doccia occupa generalmente meno spazio rispetto a una vasca, rendendola ideale per bagni di piccole dimensioni o quando si desidera ottimizzare l’area disponibile.
Efficienza Idrica: Le docce consumano meno acqua rispetto ai bagni in vasca, a meno che non siano particolarmente lunghe. Questo si traduce in risparmio economico e in un impatto ambientale ridotto.
Accessibilità: Le docce, specialmente quelle filo pavimento, offrono maggiore accessibilità, risultando perfette per anziani o persone con mobilità ridotta.
Praticità Quotidiana: Ideali per chi ha uno stile di vita frenetico, le docce consentono di lavarsi rapidamente e uscire in pochi minuti.
Design Personalizzato: L’offerta di design è vastissima: porte in vetro, rubinetteria moderna, piatti doccia su misura e colonne multifunzione.
Facilità di Pulizia: Le docce sono più facili da mantenere pulite rispetto alle vasche da bagno, riducendo i tempi di manutenzione.
Effetto Rilassante: Il suono e la sensazione dell’acqua che scorre possono avere un effetto calmante. Le docce moderne offrono opzioni come getti idromassaggio e docce a vapore, perfette per il relax e il benessere.
Tipologie di piatti doccia
Quando si progetta una doccia, il piatto doccia gioca un ruolo cruciale sia in termini funzionali che estetici. Vediamo le principali opzioni disponibili.
1. Piatti Doccia Quadrati
Perfetti per bagni di dimensioni piccole o medie, si adattano facilmente in spazi angolari e garantiscono praticità senza sacrificare il comfort.
2. Piatti Doccia Rettangolari
Sono ideali per bagni spaziosi e offrono maggiore libertà di movimento. Sono spesso scelti per progetti dal design moderno.
3. Piatti Doccia Semicircolari
Questi modelli si inseriscono perfettamente negli angoli del bagno, ottimizzando lo spazio senza rinunciare all’estetica.
4. Piatti in Effetto Pietra
Per un tocco naturale ed elegante, i piatti doccia in effetto pietra creano un ambiente caldo e raffinato. Sono altamente personalizzabili e si adattano a progetti di design esclusivi.
5. Piatti in Ceramica
La ceramica è un materiale classico, resistente e facile da pulire. Disponibile in numerose varianti di colore, si presta sia a stili tradizionali che moderni.
6. Piatti Doccia Colorati
Per chi desidera un tocco di personalità, i piatti doccia colorati sono una soluzione perfetta. Disponibili in diverse tonalità, permettono di creare un bagno unico.
7. Piatti di Grandi Dimensioni
Questi piatti offrono spazi generosi, perfetti per bagni di lusso o per persone con esigenze speciali di mobilità.
8. Piatti Filo Pavimento
I piatti doccia filo pavimento creano una superficie continua con il resto del bagno, garantendo un effetto minimalista ed elegante. Inoltre, migliorano l’accessibilità e facilitano la pulizia.
Box Doccia: Tipologie e design
La scelta del box doccia deve considerare lo spazio disponibile e lo stile personale. Vediamo alcune opzioni comuni.
1. Box Doccia Sopravasca
I box trasformano una vasca tradizionale in una pratica combinazione vasca-doccia. Sono perfetti per chi desidera avere entrambe le opzioni in un bagno dalle dimensioni limitate.
2. Porte e Pareti Doccia
Le porte doccia possono essere:
Scorrevoli: Ideali per spazi ristretti.
Pieghevoli: Perfette per bagni molto piccoli.
A Battente: Offrono una maggiore apertura, ma richiedono spazio frontale.
Le pareti doccia possono essere realizzate in vetro trasparente, opaco o serigrafato, per garantire la massima personalizzazione.
3. Box Doccia Completo
I box doccia completi includono piatto doccia, pareti e porta. Sono disponibili in forme quadrate, rettangolari o semicircolari, e possono integrare funzioni aggiuntive come idrogetti, soffioni a pioggia o persino sedili integrati.
Riassumendo
La scelta della doccia ideale dipende da spazio disponibile, stile personale e necessità specifiche. Valutando attentamente piatti, box e design, puoi creare un bagno che sia funzionale, bello e comodo, migliorando al contempo il comfort della tua casa. Se hai bisogno di una consulenza professionale, affidati a esperti per trasformare il tuo bagno in uno spazio unico e accogliente.
Sono stati ufficialmente resi noti i vincitori del concorso A’ Design Award edizione 2024–2025, uno dei premi di design più autorevoli e riconosciuti a livello globale. Il concorso ha premiato 1821 progetti provenienti da 115 Paesi, suddivisi in 157 categorie del design, tra cui architettura, arredamento, moda, grafica, tecnologia e molto altro.
A’ Design Award: un punto di riferimento mondiale per il buon design
Fondato per promuovere le migliori pratiche del design e valorizzare progetti innovativi, l’A’ Design Award & Competition (https://designaward.com) si distingue come uno dei premi più completi al mondo. La giuria internazionale, composta da accademici, giornalisti del settore, professionisti e imprenditori, valuta ogni candidatura con rigore e attenzione ai dettagli.
Se desideri partecipare alla nuova edizione 2025-2026 del concorso con il tuo progetto, puoi iscriverti qui oggi stesso.
Una piattaforma di ispirazione per designer, architetti e appassionati
Designer, creativi e redattori sono invitati a visitare la galleria online dei vincitori su https://designer.org, dove è possibile scoprire le ultime tendenze del design contemporaneo. Inoltre, su https://design-interviews.com sono disponibili interessanti interviste con i designer premiati, che raccontano il processo creativo e le sfide dietro ogni progetto vincente.
Blur Coffee Table by Dhruv Agarwwal – premio Gold A’ Design Award 2025
Cinque premi di eccellenza: dal Platino al Ferro
Ogni anno, il 30 aprile, l’A’ Design Award premia i progetti che rappresentano l’eccellenza in termini di creatività, funzionalità e innovazione. I riconoscimenti si suddividono in cinque livelli distintivi: Platino, Oro, Argento, Bronzo e Ferro, in modo da valorizzare una gamma ampia di proposte e professionalità.
Le categorie premiate: dal design industriale alla moda
Il concorso abbraccia un’ampia varietà di discipline:
Design della comunicazione: grafica, web, interfacce e marketing.
Design della moda: abbigliamento, calzature, accessori.
Design dei servizi e strategico: sistemi, servizi, innovazione e gestione del design.
Arti e letteratura: per progetti con forte valore culturale e artistico.
Lampada scultura Embrasse Moi di Giuseppe Tortato – premio Platinum A’ Design Award 2025
Una cerimonia di premiazione esclusiva in Italia
I vincitori del concorso A’ Design Award saranno invitati a partecipare alla prestigiosa cerimonia di gala in Italia, dove riceveranno i trofei, i certificati ufficiali e l’annuario cartaceo con la raccolta dei progetti premiati. Inoltre, potranno esporre le proprie opere nella mostra annuale “I migliori design dell’anno”, aperta al pubblico e alla stampa di settore.
A’ Design Prize: più visibilità internazionale per i vincitori
Partecipare all’A’ Design Award significa anche accedere all’A’ Design Prize, un pacchetto esclusivo che comprende supporto in pubbliche relazioni, comunicazione multilingue, distribuzione di comunicati stampa, promozione verso media e giornalisti internazionali, e l’uso illimitato del logo ufficiale del premio. Un’opportunità concreta per far conoscere i propri progetti a livello globale.
Progetto residenziale Port House di Saffet Dikmen – premio Silver A’ Design Award 2025
Iscrizioni aperte per l’edizione 2025–2026
Le candidature per la prossima edizione 2025–2026 sono già aperte. Designer, studi creativi, aziende e architetti interessati possono registrarsi su https://competition.adesignaward.com, dove troveranno tutte le informazioni necessarie: criteri di valutazione, date di scadenza, moduli di partecipazione e linee guida per la presentazione dei progetti.
Perché partecipare all’A’ Design Award
L’obiettivo dell’A’ Design Award & Competition è promuovere un design che abbia impatto positivo sulla società: utile, funzionale, sostenibile e bello. Il premio mira a stimolare la creatività, incoraggiare l’innovazione e contribuire allo sviluppo di soluzioni che migliorino la vita quotidiana. Partecipare significa contribuire a un futuro progettato meglio.
Scopri una selezione di progetti vincitori del concorso A’ Design Award 2024-2025 scelti per voi
Se anche tu aspiri a vedere il tuo progetto riconosciuto a livello internazionale e desideri entrare a far parte di una comunità globale di designer d’eccellenza, è il momento giusto. Le iscrizioni all’A’ Design Award & Competition sono già aperte. Non perdere l’occasione di dare visibilità al tuo lavoro, ottenere prestigio e accedere a opportunità esclusive.
Registrati oggi stesso e candidati per far conoscere il tuo lavoro in tutto il mondo! Iscriviti qui. Per maggiori informazioni sul concorso, invece, visita il sito ufficiale:www.whatisadesignaward.com.
Organizzare bagni piccoli può sembrare una missione impossibile: ogni angolo è pieno, ogni centimetro conta, e il rischio di caos è sempre dietro l’angolo. Eppure, con qualche accorgimento mirato e delle scelte intelligenti, anche il bagno più minuscolo può diventare funzionale, ordinato e persino bello da vivere.
Non servono ristrutturazioni né miracoli, ma un mix di decluttering, logica e piccoli trucchi salvaspazio che puoi mettere in pratica anche oggi.
1. Decluttering: il primo passo per organizzare bagni piccoli
Prima di pensare a come organizzare il bagno, assicurati che ci sia solo ciò che ti serve davvero. Nei bagni piccoli, ogni oggetto inutile è un lusso che non ti puoi permettere. Via prodotti scaduti, flaconi mezzi vuoti che non usi da mesi, asciugamani rovinati, campioncini “un giorno li porto in viaggio”.
Più spazio liberi, più spazio puoi organizzare.
Consiglio pratico:
svuota completamente un mobile alla volta. Categorizza. Tieni solo l’essenziale e metti da parte il “forse” in una scatola: se non lo usi entro un mese, saluta e ringrazia.
2. Sfrutta le altezze per organizzare bagni piccoli al meglio
Quando lo spazio orizzontale manca, sali in verticale. Le pareti del bagno sono spesso sottovalutate, ma possono diventare le tue alleate più preziose.
Mensole sopra il WC
Porta-asciugamani verticali
Ganci adesivi sul retro della porta
Colonne slim che si infilano in angoli strettissimi
Consiglio pratico:
scegli mensole aperte per non appesantire visivamente lo spazio, e abbinale a contenitori neutri per dare un senso di ordine immediato.
3. Ogni oggetto al suo posto: regola d’oro nei bagni piccoli
Uno dei segreti per organizzare bagni piccoli è evitare che le cose vaghino senza una destinazione precisa. Il phon che gira da una parte all’altra, le pinzette mai nel posto giusto, i dischetti di cotone mezzi sparsi… Serve una regola: ogni cosa al suo posto, sempre.
Consiglio pratico:
usa contenitori piccoli e suddivisi dentro i cassetti o nei mobili. Sì a organizer trasparenti o divisori in bambù. Così trovi tutto a colpo d’occhio e smetti di perdere tempo ogni mattina.
4. Mobili multifunzione: alleati per organizzare bagni piccoli
Se devi acquistare mobili, anche piccoli, sceglili con doppia funzione. Il bagno piccolo non perdona gli oggetti inutili o “solo belli da vedere”.
Specchi contenitori
Sgabelli con vano interno
Carrellini su ruote da infilare accanto al lavabo
Cassettini slim sotto il lavandino
Consiglio pratico:
attenzione alle profondità. Un mobile profondo 40 cm può sembrarti comodo, ma in uno spazio ristretto è meglio un formato compatto, anche da 20 cm, che ti lascia respiro e passaggi liberi.
5. Ordine visivo: fondamentale nei bagni piccoli
Troppi oggetti a vista danno l’idea di disordine, anche se sono perfettamente allineati. E in un bagno piccolo, l’impatto visivo conta quanto la funzionalità.
Raggruppa i prodotti in vassoi o scatole
Riduci i colori: scegli flaconi neutri o travasa in contenitori coordinati
Lascia una parte del piano lavabo libera: è uno spazio che “respira” per te
Consiglio pratico:
imposta una “zona beauty” e una “zona pulizia”. Dividere per funzione ti aiuta a gestire meglio anche i momenti della giornata (e ti fa venire meno voglia di lasciare tutto in giro).
Organizzare bagni piccoli non è un gioco di Tetris, è una scelta di libertà
Non serve vivere in una spa di lusso per avere un bagno funzionale, accogliente e ordinato. Organizzare un bagno piccolo significa scegliere cosa conta davvero, trovare soluzioni intelligenti e dare valore allo spazio che hai.
Non c’è bisogno di fare tutto insieme: comincia da un cassetto, da una mensola, da un contenitore. E vedrai che ogni centimetro recuperato sarà un passo verso una quotidianità più leggera.
Serve una mano a organizzare il tuo bagno (e farlo durare nel tempo)?
Offro consulenze pratiche per aiutarti a organizzare spazi piccoli — bagni inclusi — in modo concreto, estetico e sostenibile.
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Scegliere le sedie giuste per la zona living non è affatto una cosa banale. Anzi, per chi ama l’interior design è quasi un rito: osservare gli spazi, accostare colori e materiali, trovare il giusto equilibrio tra funzionalità ed estetica.
Le sedie non sono solo un oggetto funzionale: sono un elemento chiave del linguaggio della casa, in grado di valorizzare o penalizzare tutto l’ambiente.
In questo articolo ti guiderò passo dopo passo con idee e raccomandazioni concrete, per aiutarti a scegliere le sedie più adatte al tuo living, magari tra quelle più famose e costose, ma senza stress e con un pizzico di ispirazione in più.
1. Parti dalla funzione: a cosa ti servono davvero?
Può sembrare una domanda banale, ma non lo è affatto: quale sarà l’uso principale delle sedie nella tua zona living?
Sono sedie da tavolo? Allora devono essere comode, resistenti e facilmente lavabili.
Servono come sedute extra accanto al divano? Puoi osare con design più scultorei o decorativi.
Le usi ogni giorno o solo in occasioni speciali?
Identificare la funzione principale ti aiuta a restringere il campo e ad evitare acquisti impulsivi o poco adatti.
2. Attenzione alle proporzioni
Uno degli errori più comuni è non considerare bene lo spazio a disposizione. Una sedia può essere bellissima, ma se è troppo ingombrante rischia di rendere tutto l’ambiente caotico.
Prendi bene le misure:
Altezza del tavolo (standard: 75 cm)
Altezza della seduta (tra 43 e 47 cm in genere)
Larghezza minima per ogni sedia: almeno 50 cm, meglio se 60
Spazio di movimento tra sedia e muro o altri arredi: almeno 60 cm
Più il living è piccolo, più serve scegliere sedie leggere e visivamente aperte, come quelle con schienale a stecche o trasparenti.
3. Materiali: estetica e praticità
Il materiale delle sedie dice molto sul tuo stile, ma incide anche sulla manutenzione, la durabilità e la praticità.
Legno: caldo, accogliente, tradizionale o nordico. Meglio se trattato per resistere alle macchie.
Plastica o policarbonato: leggera, colorata, facile da pulire. Ideale per ambienti contemporanei.
Metallo: perfetto per ambienti industrial o moderni, attenzione però alla comodità.
Tessuto o velluto: elegante e confortevole, ma richiede più manutenzione.
Pelle o ecopelle: raffinata, resistente, ma più costosa (specie quella vera).
Il trucco è trovare il compromesso giusto tra bellezza e funzionalità, soprattutto se hai bambini o animali in casa.
4. Coordinare, ma non per forza abbinare
Una delle regole non scritte del design è questa: coordinare sì, ma senza cadere nell’effetto showroom. Le sedie non devono per forza essere identiche tra loro o abbinate al tavolo.
Le combinazioni più attuali prevedono mix tra:
Sedie con struttura diversa ma colore simile
Stili diversi ma materiali in comune
Tutte uguali tranne una o due sedie statement
Il risultato? Un look più vissuto, personale e dinamico.
5. Comfort prima di tutto
Mai sacrificare la comodità per il design. Se le sedie servono per pranzi e cene, o come sedute quotidiane, devono essere davvero comode.
Cosa valutare:
Schienale ergonomico: deve sostenere la schiena, non solo essere bello
Seduta ampia e morbida: meglio se con imbottitura o cuscino
Peso e maneggevolezza: facile da spostare e da pulire sotto
Il miglior test? Sedercisi per almeno 5 minuti prima di comprarla.
6. I colori giusti per valorizzare l’ambiente
Il colore delle sedie può trasformare completamente l’aspetto del tuo living. Ecco alcune dritte per non sbagliare:
In ambienti neutri, osa con colori forti o a contrasto
In ambienti già pieni di colori, opta per toni chiari o naturali
Vuoi un effetto sofisticato? Prova con il total look monocolore
Ami lo stile scandinavo? Verde salvia, grigio ghiaccio, bianco opaco sono i tuoi alleati
Un piccolo tocco di colore sulle sedie è spesso sufficiente a dare energia a tutta la stanza.
7. Le tendenze del momento (ma da interpretare con stile)
Le mode cambiano, ma alcune tendenze degli ultimi anni sono davvero interessanti:
Sedie in rattan o intrecci naturali: perfette per un living boho o mediterraneo
Design vintage rivisitato: anni ’50 e ’70 tornano in versione moderna
Sedie imbottite senza braccioli: eleganti e comode, ma poco ingombranti
Colori pastello e finiture opache: più calde e discrete
Il consiglio è di ispirarsi alle tendenze, ma sempre adattandole al proprio stile personale.
Conclusione
Scegliere le sedie per la zona living richiede cura, consapevolezza e anche un pizzico di creatività. Non basta trovare qualcosa di bello: deve parlare la stessa lingua della tua casa, integrarsi con armonia e offrire la comodità che cerchi.
Ricorda: le sedie sono oggetti da vivere, non solo da guardare. Siediti, osserva, sperimenta. Gioca con colori, texture e proporzioni finché non trovi il mix che ti rappresenta davvero.
Negli ultimi anni sono sempre di più gli italiani che valutano la possibilità di sottoscrivere l’assicurazione sulla casa. Questo strumento serve fondamentalmente a proteggere il proprio immobile e gli oggetti che si trovano al suo interno.
Purtroppo, per quanto naturalmente speriamo che vada sempre tutto per il meglio, dobbiamo tenere conto di numerosi eventi imprevisti. Ci basta notare la frequenza con cui eventi catastrofalisi sono intensificati in Italia.
Ecco perché vogliamo parlare di polizza casa: cos’è nello specifico, cosa copre e perché dovremmo assolutamente valutarla.
Cos’è l’assicurazione sulla casa?
Di certo siamo abituati a parlare di assicurazione auto, un tema molto più frequente rispetto a quello sulla casa per un motivo: i veicoli, per legge, devono essere infatti assicurati per poter essere immessi in strada.
Siamo ancora ben lontani dall’obbligo di sottoscrivere una polizza per la nostra abitazione, eppure sono sempre più gli italiani interessati a questa opzione. Soprattutto considerando, appunto, il meteo instabile in determinati periodi dell’anno in alcune regioni italiane.
Chiaramente le polizze presentano delle soluzioni accessorie tra cui scegliere, quindi ciascuna persona può effettivamente sottoscrivere un’assicurazione adatta a sé e alla propria situazione.
Cosa offre la polizza casa? Le coperture che si possono valutare
La protezione deve sempre essere al primo posto: vagliare un sistema di garanzie significa calcolare un preventivo (e si può fare anche online) per comprendere quale soluzione adottare.
Sono diverse le coperture offerte tra cui poter scegliere, come i danni ai beni: in questo caso si è assicurati in caso di incendio, fumo, esplosione o scoppio, e quindi per i danni all’abitazione.
Possiamo, volendo, chiedere maggiore protezione in caso difurto, che riguarda non solo la nostra abitazione ma anche il box e la cantina. Non dimentichiamo la garanzia danni a terzi – RC Capofamiglia, che invece assicura per danni involontari che possiamo causare. Questa garanzia copre anche la famiglia e gli animali.
Infine, vale la pena menzionare una delle coperture che le persone stanno valutando sempre di più: quella per gli eventi catastrofali. In questo caso, infatti, rientrano tutti quegli eventi naturali imprevedibili che sono molto temuti perché possono causare persino danni piuttosto ingenti all’abitazione.
Cosa copre nello specifico? I danni causati a seguito di un terremoto, di un incendio, di un’esplosione o di uno scoppio. Si può valutare anche la garanzia Alluvione, Inondazione e Allagamento.
La crisi dovuta al clima estremo
Negli ultimi anni, in particolar modo, siamo sempre più interessati alla sottoscrizione della polizza casa proprio in virtù dei disastri naturali che hanno colpito numerose regioni d’Italia, tra cui l’Emilia-Romagna.
Dobbiamo infatti considerare che il 55% delle abitazioni si trova in un contesto rischioso. Ecco perché la politica stessa sta spingendo verso l’assicurazione casa obbligatoria.
Allo stato attuale delle cose, dati europei alla mano, l’Italia è purtroppo uno dei Paesi meno assicurati. Al Sud, in particolar modo, la percentuale è piuttosto bassa, al di sotto del 2%.