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19 Agosto 2025 / / Casa Poetica

Organizzare i detersivi - Casa Poetica

Organizzare i detersivi può sembrare una questione secondaria, finché non ti ritrovi con il mobile della pulizia pieno di flaconi mezzi vuoti, prodotti inutilizzati e panni infilati a caso. Non è solo una questione di ordine: è un modo per semplificare un’attività che già richiede tempo ed energie. Se ogni volta che devi pulire perdi minuti a cercare quello che ti serve, qualcosa non funziona.

Io parto sempre da una domanda: questo spazio ti aiuta o ti complica le cose? Perché, anche se piccolo, il mobile dove tieni i prodotti per le pulizie ha un impatto reale sulla tua routine. E la buona notizia è che basta poco per trasformarlo.



Organizzare i detersivi: prima elimina il rumore

Ogni volta che aiuto una cliente a sistemare quest’area, il primo passo è sempre lo stesso: svuotare tutto. Solo così puoi renderti conto di quanti prodotti hai accumulato senza accorgertene. Spesso troviamo flaconi doppi, prodotti iniziati e poi dimenticati, formule specifiche comprate “perché sembravano utili” e mai usate.

Ti consiglio di essere onesta: usi davvero tutto quello che conservi lì dentro? Alcuni detersivi sono troppo complicati da dosare, altri non funzionano come ti aspettavi, altri ancora li tieni solo perché “sono quasi finiti, prima o poi li userò”. Ma intanto ti tolgono spazio, visibilità, chiarezza.

Liberartene non significa sprecare, ma scegliere. Scegliere di avere solo ciò che ti serve, che usi con frequenza, che funziona. È il modo più semplice per organizzare i detersivi con intelligenza.



Come sistemare i prodotti per la pulizia in modo sensato

Una volta che hai fatto spazio, puoi iniziare a costruire una logica. La posizione del mobile cambia tutto: se è in cucina, forse userai spesso i prodotti per superfici e stoviglie. Se è in bagno, priorità a sanitari, anticalcare e panni. Se è nel ripostiglio, magari ci sono anche scorte e accessori più ingombranti.

L’organizzazione deve seguire le tue abitudini. Tieni a portata quello che usi ogni giorno, e più in alto o in fondo ciò che usi saltuariamente. Se lo spazio è stretto, ragiona in verticale: vassoi, contenitori impilabili, divisori aiutano a sfruttare ogni centimetro.

Per i prodotti piccoli, come spugnette, ricariche spray, guanti, è utile avere dei contenitori dedicati. Io ne uso alcuni rigidi e aperti, così riesco a vedere tutto e a prendere ciò che mi serve in un secondo. Ogni contenitore ha una funzione precisa, così non si crea confusione. Etichetto solo quando serve davvero, in modo semplice ma efficace.

E se usi il mobile sotto al lavello — che per molte è l’unico spazio disponibile — fai attenzione alla profondità e alla presenza di tubi. Evita di spingere i prodotti in fondo (dove diventano irraggiungibili) e usa vassoi estraibili o contenitori con manici per facilitare l’accesso. Anche una barra adesiva interna allo sportello può essere utile per appendere piccoli accessori come guanti o spugnette.



Se in casa ci sono bambini, la posizione fa la differenza

Se hai figli piccoli, la sicurezza viene prima di tutto. E vale anche per l’organizzazione dei detersivi.
Molte volte, per comodità, si tende a tenere i prodotti più usati nei ripiani bassi o vicino al lavello, ma se sono facilmente accessibili a mani curiose, possono diventare un rischio.

In questi casi, ti consiglio di sistemare i prodotti chimici nei ripiani alti o in mobili dotati di chiusura di sicurezza. Meglio ancora se puoi dedicare un mobile interamente chiuso, fuori dalla loro portata.
Può sembrare scomodo, ma con un’organizzazione chiara (dove ogni cosa ha il suo posto) riuscirai comunque a lavorare bene, senza mettere nulla a rischio.

Un’altra opzione utile è usare contenitori con coperchio anche dentro il mobile: non sono a prova di bambino, ma rallentano l’accesso e aggiungono un livello di protezione.



Organizzare i detersivi non è travasarli nei barattoli

Forse l’hai visto anche tu: immagini perfette di mobili per le pulizie, con flaconi identici, etichette stampate, contenitori trasparenti. Ma voglio dirtelo chiaramente: organizzare i detersivi non vuol dire allestire una vetrina.
Se ti piace farlo, va benissimo. Ma non è quello che fa funzionare davvero lo spazio.

Conta di più sapere dove sono le cose, quanto tempo ci metti a prenderle e quanto è facile riporle dopo. L’organizzazione non è riempire, è semplificare.

E poi c’è un aspetto che spesso si sottovaluta: quando travasi i prodotti, nella bottiglia bella finisce solo una parte, e ti resta il flacone originale da qualche parte, mezzo pieno. Alla fine ti ritrovi con due contenitori per lo stesso prodotto, con il doppio dell’ingombro. Anziché guadagnare ordine, lo complichi.

Un buon mobile delle pulizie ti fa guadagnare minuti e leggerezza mentale ogni volta che lo usi. E non ti fa pensare: “prima o poi dovrei sistemarlo”.



Mettiamo ordine, dai detersivi al resto della casa

Se ti accorgi che ogni volta che apri il mobile dei prodotti perdi tempo o ti senti sopraffatta, è il momento giusto per cambiare approccio.
Posso aiutarti a organizzare i detersivi in modo pratico, sicuro e adatto ai tuoi spazi.

Insieme possiamo trovare una soluzione leggera, sostenibile e su misura per te.

Scrivimi e iniziamo insieme a semplificare la tua routine, una zona alla volta.





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L’articolo Organizzare i detersivi: meno flaconi, più senso proviene da Casa Poetica.

19 Agosto 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Desalto offre nel suo catalogo una vasta gamma di finiture, pensate per garantire massima libertà di scelta e una completa personalizzazione dei prodotti, tra cui spicca un colore acceso, ma mai banale: il blu. 

blu nell'arredo
Divano Sum by Desalto. Crediti foto @Daniel Farò

Il blu si presenta come una presenza cromatica intensa e mai invadente che dona carattere all’ambiente pur adattandosi perfettamente al resto dell’arredo. 

Il blu nell’arredo, dalla casa all’ufficio

Vediamo adesso i mobili che compongono la raccolta:

  • Divano Modulare Sum, novità 2025 nata dal design di Francesco Rota. Questo nuovo sistema modulare di imbottiti è in grado di adattarsi a qualsiasi spazio e necessità a partire dal suo modulo base quadrato. 
  • Zinco di Luca Pevere nella versione libreria complemento d’arredo dal carattere deciso e dallo stile industriale raffinato, caratterizzato da un motivo a zig zag sul lato frontale e posteriore e tre comode mensole. 
  • Sempre della linea Zinco, anche il tavolo, con i piedi a tubolare e il piano in marmo, abbinato alla sedia Softer than steel, design Nendo, realizzata in tubo di acciaio. 
  • Continuiamo con Microclay che nel 2025 riduce ulteriormente le sue dimensioni, mantenendo sempre intatta la sua forte personalità. Adatto ad ambienti interni ed esterni, è disponibile in varie colorazioni con laccature sia lucide che opache. 
  • Firmato da Francesco Rota anche Rebus, un ibrido tra mini libreria ed opera d’arte modulabile nel proprio contesto living. 

Desalto, in questa nuova collezione, pone l’accento anche sull’universo ufficio con la libreria Helsinki, il tavolo HEB, che grazie alle sue dimensioni si adatta perfettamente anche al contesto lavorativo, e la poltrona Calum di Simon Pengelly

Nei tessuti degli imbottiti, avvolge con morbidezza, valorizzando volumi e geometrie, creando ambienti accoglienti e sofisticati. 

Sul metallo, sia lucido che opaco, si fonde con le superfici, dando vita a riflessi profondi ed eleganti che catturano l’occhio. 

Il blu presente nella collezione 2025 Desalto non è semplicemente un colore, ma un vero e proprio segno distintivo che attraversa ambienti e stagioni. 

I nostri articoli sui colori nell’arredo.

Per info: Desalto

14 Agosto 2025 / / La Gatta Sul Tetto

L’efficienza e la produttività negli ambienti lavorativi dipendono in larga misura dall’adeguata organizzazione e ottimizzazione degli spazi di lavoro.

spazi di lavoro

Gestire correttamente l’area operativa porta a massimizzare l’utilizzo disponibile, migliorare il comfort e la funzionalità per gli utenti. Tra le soluzioni efficaci per ridefinire e gestire gli ambienti si collocano le pareti divisorie per uffici, che consentono di creare spazi personalizzati e adattabili alle diverse esigenze aziendali.

Come ottimizzare gli spazi di lavoro

L’ottimizzazione degli spazi di lavoro non è facile da realizzare, specialmente in contesti con superfici limitate o con necessità di flessibilità. Le pareti divisorie per uffici svolgono un ruolo determinante in questa ottica, offrendo la possibilità di suddividere gli ambienti e non ricorrere ad interventi strutturali invasivi. Tali sistemi delimitano le aree di lavoro, sale riunioni o zone relax, contribuendo a migliorare la privacy e ridurre il rumore mantenendo attiva la percezione di apertura e luminosità.

Le pareti attrezzate possono inoltre essere una soluzione integrata che combina la funzione divisoria con elementi di arredo utili (scaffalature, armadi o pannelli per la gestione dei cavi). Un duplice scopo da sfruttare al massimo per la verticalità degli spazi, mantenendo ordine e facilitando l’accesso agli strumenti di lavoro, migliorando così la funzionalità dell’ufficio.

Un’accurata pianificazione degli spazi dovrebbe prevedere un’analisi del flusso di persone e attività, per assicurare che ogni area sia accessibile e adeguatamente servita. La modularità delle pareti divisorie per uffici facilita questa fase, permettendo una riorganizzazione rapida e a costi contenuti, in risposta a cambiamenti organizzativi o crescita aziendale.

Organizzare l’ufficio e renderlo funzionale

L’organizzazione dell’ufficio non può prescindere da una chiara definizione delle funzioni di ogni ambiente. La distinzione tra postazioni operative, sale riunioni, aree collaborative e spazi dedicati a pause o incontri informali è necessaria per creare un ambiente di lavoro funzionale e stimolante.

Le pareti divisorie per uffici configurano gli spazi in modo dinamico, adattandosi sia a layout aperti che a configurazioni tradizionali. L’adozione di pareti attrezzate aumenta la capacità di personalizzazione, integrando soluzioni per l’archiviazione, la comunicazione visiva o il supporto tecnico, tra cui gli schermi o i sistemi di illuminazione.

Un ufficio ben organizzato pone l’attenzione sull’ergonomia delle postazioni, l’illuminazione naturale e artificiale, la gestione degli elementi di disturbo acustico. La combinazione di pareti divisorie per uffici con materiali fonoassorbenti e pannelli modulari crea degli ambienti che favoriscono la concentrazione e riducono il disagio.

È indubbio che una corretta organizzazione includa la pianificazione di spazi comuni funzionali, in grado di favorire la collaborazione e la comunicazione tra i team: tutto questo senza rinunciare a zone riservate per attività che richiedono maggiore riservatezza o silenzio.

Stile in ufficio: idee per un design accattivante

L’aspetto estetico degli spazi lavorativi non deve essere sottovalutato, poiché influisce direttamente sul benessere e sulla motivazione dei dipendenti. Le pareti divisorie per uffici e le pareti attrezzate offrono ampie possibilità di personalizzazione dal punto di vista del design, consentendo di integrare materiali, colori e finiture in linea con l’identità aziendale e le tendenze contemporanee.

Le superfici in vetro, per fare un esempio, sono studiate per realizzare degli ambienti luminosi e aperti pur mantenendo una separazione funzionale. Non solo, l’utilizzo di materiali, quali il legno o il metallo, aggiunge un tocco di eleganza e robustezza. Le pareti attrezzate possono includere elementi decorativi, pannelli magnetici o lavagne integrate, utili per stimolare la creatività e facilitare le riunioni operative.

L’integrazione di sistemi di illuminazione a LED e soluzioni tecnologiche smart nelle pareti divisorie per uffici migliorano l’efficienza energetica e creano un ambiente dinamico e moderno.

Un design curato valorizza lo spazio e sostiene la cultura aziendale, comunicando professionalità e innovazione. La scelta di soluzioni modulari e flessibili mette insieme l’estetica degli spazi ai nuovi trend o esigenze, mantenendo l’ambiente altamente attuale e funzionale.

12 Agosto 2025 / / Casa Poetica

Organizzare il ripostiglio - Casa Poetica

Organizzare il ripostiglio è un lavoro che molte persone rimandano, finché il caos non diventa ingestibile. È lo spazio dove finisce tutto ciò che “non si sa dove mettere”, dove si accumulano oggetti diversi, senza una vera logica. Ma anche se è una zona nascosta, il disordine che contiene ha un impatto reale: ogni volta che cerchi qualcosa e non lo trovi, ogni volta che accumuli senza decidere, ti porti dietro un piccolo peso in più. Per questo vale la pena fermarsi e ripensarlo. Non per renderlo perfetto, ma per renderlo utile.



Liberare spazio (e testa): la verità sul decluttering del ripostiglio

Quando inizi a mettere mano al ripostiglio, non pensare solo a “riordinare”. Prova invece a chiederti: tutto quello che è qui dentro, lo uso davvero?
Molti oggetti che conserviamo non hanno una funzione, ma un alibi. Ci diciamo che “potrebbero servire”, che “è un peccato buttarlo”, che “magari un giorno…”. Ma intanto occupano spazio, ostacolano la visibilità delle cose utili, e ti fanno perdere tempo ogni volta che apri quella porta.

Fai una selezione concreta. Non tutto va buttato, ma molto va deciso.
Hai davvero bisogno di cinque prolunghe elettriche? Di tutti quei sacchetti, viti, scatole di oggetti rotti da aggiustare?
Non si tratta di svuotare il ripostiglio, ma di riconoscere ciò che ti è utile nella vita di oggi, non in una versione ideale di te che forse non esiste più.



Organizzare il ripostiglio come mappa (non come magazzino)

Una volta liberato lo spazio, arriva il momento di dargli una struttura. Non serve una riorganizzazione complicata, ma serve coerenza.
Organizzare il ripostiglio significa scegliere di creare categorie d’uso chiare. Ad esempio: un’area per la pulizia, una per la scorta alimentare, una per attrezzi e minuteria, una per le cose stagionali. Questo approccio ti aiuta a costruire delle “zone” anche senza usare contenitori costosi.

E proprio qui entra in gioco una parte spesso trascurata: contenitori semplici per oggetti piccoli o fragili.
Non serve che siano tutti uguali o “belli da vedere”, ma devono essere pratici. Io ti consiglio di usare scatole robuste — anche riciclate — per raccogliere minuterie, ricambi, cavi, batterie, piccoli accessori.
La cosa importante è che ogni contenitore corrisponda a una funzione ben precisa: elettrico, bricolage, ferramenta, materiali di consumo. E che siano etichettati in modo leggibile, anche solo con una scritta chiara sul ripiano o sul bordo del contenitore.
Questo ti permette di non dover ricordare tutto, ma di affidarti alla logica che hai costruito. E, cosa ancora più importante, ti aiuta a mantenere l’ordine anche nel tempo.



L’organizzazione non si misura in estetica: si misura in efficacia

C’è un equivoco diffuso sull’organizzazione: l’idea che debba essere bella. In realtà, deve essere comprensibile.
Il tuo ripostiglio non ha bisogno di sembrare perfetto, ma di funzionare.
Non ti serve comprare scatole tutte uguali o rendere i ripiani simmetrici: ti serve sapere dove sono le cose, ricordare cosa possiedi ed evitare i doppioni.

L’organizzazione vera non si misura con l’ordine visivo, ma con la facilità con cui trovi quello che ti serve. E con la leggerezza con cui chiudi la porta sapendo che tutto è al suo posto.



Ti aiuto a organizzare il tuo ripostiglio in modo pratico e sensato

Se senti che è arrivato il momento di rivedere davvero questo spazio e vuoi che il tuo ripostiglio diventi finalmente utile, semplice e adatto alla tua vita quotidiana, posso aiutarti.

Insieme possiamo costruire una soluzione pratica, concreta e sostenibile per te, senza complicazioni né modelli preconfezionati.

Contattami e iniziamo il tuo percorso su misura.





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L’articolo Organizzare il ripostiglio: dare senso a uno spazio dimenticato proviene da Casa Poetica.

10 Agosto 2025 / / La Gatta Sul Tetto

L’acquisto di un’asciugatrice rappresenta un investimento significativo che migliora la qualità della vita domestica, non solo durante i mesi invernali, ma tutto l’anno, risparmiando tempo e proteggendo i capi dall’umidità e dall’inquinamento.

asciugatrice

Data la spesa iniziale, individuare il momento più favorevole per l’acquisto è una mossa strategica che può portare a un risparmio considerevole. Il prezzo di un’asciugatrice, infatti, non è un valore fisso, ma fluttua nel corso dell’anno in base a logiche di mercato, al lancio di nuovi modelli e a specifici eventi promozionali. Una pianificazione attenta trasforma il consumatore in un acquirente consapevole, capace di cogliere le migliori opportunità. 

Indipendentemente dal periodo dell’anno, è comunque cruciale sfruttare gli strumenti digitali a propria disposizione; una ricerca mirata di promozioni sulle asciugatrici, l’uso di siti di comparazione e di codici sconto sono pratiche che possono abbattere ulteriormente il costo finale, rendendo l’acquisto un vero e proprio affare.

Fine estate e inizio autunno (settembre – ottobre)

Uno dei periodi più intelligenti per acquistare un’asciugatrice è quello che va da settembre a ottobre. In questa finestra temporale si crea una “tempesta perfetta” di condizioni favorevoli. Da un lato, la domanda da parte dei consumatori non ha ancora raggiunto il picco che si registrerà con l’arrivo del freddo, dall’altro i produttori tendono a lanciare le nuove collezioni proprio in questo periodo. Di conseguenza, i grandi rivenditori hanno l’urgenza di liberare spazio nei magazzini per accogliere i nuovi modelli, applicando sconti importanti sui prodotti della stagione precedente. Questo non significa acquistare tecnologia obsoleta; spesso si tratta di modelli di fascia alta dell’anno prima, dotati di tecnologie avanzate come la pompa di calore, che diventano improvvisamente molto più accessibili. 

Il Black Friday (novembre)

Novembre è diventato sinonimo di risparmio grazie al Black Friday e alla Cyber Week, che solitamente copre l’ultima settimana del mese. Durante questo evento commerciale di portata globale, quasi tutti i negozi fisici e online propongono sconti su un vasto assortimento di prodotti, e gli elettrodomestici sono tra i grandi protagonisti. È il momento in cui si possono trovare le percentuali di sconto più elevate, spesso su modelli molto desiderati. Per navigare con successo questo periodo frenetico, è consigliabile giocare d’anticipo: creare una lista dei modelli di asciugatrice preferiti nelle settimane precedenti e monitorarne il prezzo, magari impostando degli avvisi su apposite app. Questo permette di riconoscere un’offerta genuina e di non cadere vittima di sconti fittizi. Data la disponibilità limitata, la rapidità è essenziale per non perdere l’occasione.

I saldi invernali (gennaio)

Subito dopo il boom degli acquisti natalizi, il mese di gennaio apre le porte a un’altra eccellente opportunità: i saldi invernali. Se il Black Friday è caratterizzato da offerte lampo su un numero limitato di prodotti, i saldi di gennaio spesso coinvolgono una gamma più ampia di modelli. I negozi, sia fisici che online, hanno la necessità di smaltire le scorte invendute durante le festività per fare spazio alle novità primaverili. Questo si traduce in un contesto di acquisto meno frenetico, che permette una valutazione più ponderata. 

La primavera (aprile – maggio)

Adottare una strategia anticiclica, ovvero acquistare un prodotto quando la domanda è al suo minimo, può rivelarsi estremamente profittevole. Per le asciugatrici, questo periodo corrisponde alla primavera. Con l’arrivo del bel tempo e la possibilità di asciugare il bucato all’aria aperta, l’interesse per questo elettrodomestico cala drasticamente. I rivenditori, per stimolare un mercato altrimenti fermo, possono lanciare promozioni mirate e sconti specifici proprio su questa categoria di prodotti. Acquistare tra aprile e maggio richiede una visione a lungo termine, ma può premiare con prezzi imbattibili e una maggiore disponibilità.

9 Agosto 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Un progetto di ristrutturazione nel centro storico di Castelfranco Veneto che unisce storia e design contemporaneo. 

Castelfranco Veneto
Crediti foto: F2 Fotografia

Nel suggestivo centro storico di Castelfranco Veneto, una residenza privata rinasce grazie a un attento lavoro di ristrutturazione e design contemporaneo. Questo progetto unico, nato dalla trasformazione di un palazzetto fine ‘800 e di un edificio degli anni ‘60, combina il fascino storico con i comfort di una vita moderna, offrendo un esempio di come l’architettura possa dialogare armoniosamente con i valori del passato e le esigenze odierne. 

Un progetto innovativo nel cuore antico di Castelfranco Veneto 

Questo progetto di ristrutturazione rappresenta un esempio di valorizzazione del patrimonio storico conservando l’identità del luogo e, allo stesso tempo, integrando elementi di design contemporaneo per migliorare la qualità della vita. 

La casa, sviluppata su una superficie di circa 550 mq distribuiti su più livelli, si distingue per la sua configurazione composta da tre unità unite in un unico e affascinante spazio abitativo. La progettazione, curata dall’architetto Alberto Possiedi, ha puntato sulla scelta di materiali di alta qualità, sistemi domotici avanzati e arredi selezionati con cura, per creare ambienti funzionali, eleganti e accoglienti. 

L’integrazione di arredi di alta gamma ha permesso di completare gli ambienti con dettagli raffinati e di grande impatto estetico, dimostrando come il design possa essere un elemento di continuità tra passato e futuro. La residenza, con il suo equilibrio tra elementi storici e moderni, si configura come un esempio di abitare consapevole e di alto livello, nel cuore pulsante di Castelfranco Veneto. 

L’uso di tonalità neutre, come il rovere chiaro a spina ungherese e le finiture in noce Canaletto, insieme alle travature in legno e ai dettagli in bronzo, conferiscono alla residenza un’atmosfera calda e raffinata. Le finiture moderne si integrano perfettamente con l’antico, creando un contesto che trasmette sobria eleganza e comfort senza tempo. 

L’attenzione ai dettagli e la qualità dei materiali si rispecchiano anche nelle zone di passaggio, che collegano le diverse aree della casa, rendendo ogni spazio fluido e coerente con l’intero progetto. La residenza si caratterizza per ambienti ampi e luminosi, con altezze generose e soluzioni di design che favoriscono il relax e la convivialità. 

I bagni: un esempio di stile e funzionalità con Noorth

Uno degli aspetti più distintivi di questo progetto è rappresentato dai bagni, arredati con soluzioni di alta gamma proposte da NOORTH, marchio italiano di arredo bagno high-end riconosciuto per la sua attenzione all’innovazione, alla qualità e all’estetica minimalista. La collezione NOORTH, nota per la sua originalità e versatilità, si distingue per sistemi componibili, materiali innovativi e un design che unisce tecnologia e artigianato. 

Ogni bagno è stato studiato per rispondere alle esigenze di comfort e stile, utilizzando materiali pregiati come marmo, Cristalplant e Rovere Mezza Fiamma. Dalle finiture in bronzo e acciaio inox satinato alle specchiere retroilluminate, ogni dettaglio contribuisce a creare ambienti raffinati e moderni, perfetti per il vivere quotidiano e per momenti di relax. 

Nel progetto, i cinque bagni sono pensati per rispondere a diverse esigenze funzionali e stilistiche. Dal bagno della zona ospiti, che utilizza il pregiato marmo grafite e dettagli in bronzo, alla suite principale dotata di una grande sala da bagno con doppio lavabo in marmo e boiserie in pietra Medea, ogni ambiente riflette un’armonia tra raffinatezza e praticità. Le finiture, come specchi retroilluminati, mensole in alluminio e rubinetterie in acciaio inox satinato, contribuiscono a creare atmosfere sofisticate e accoglienti. 

L’uso sapiente di materiali come il Cristalplant, il marmo e il Rovere Mezza Fiamma, unito a dettagli di design come i lavabi monolitici TOUCH e le specchiere Ekos, dimostra l’attenzione per ogni dettaglio, garantendo ambienti di grande effetto visivo e funzionale. Ogni bagno, inoltre, è progettato per offrire comfort e praticità, integrando sistemi di illuminazione a LED e soluzioni di storage intelligenti. 

Per info sutll’arredobagno: Noorth sito ufficiale

Vista altre bellissime case nella rubrica House Tour


L’articolo Guida alla scelta del divano perfetto: consigli da non perdere è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Casa nuova o da ristrutturare? In entrambi i casi, ci si trova ad affrontare un dilemma di massima importanza, ossia quello relativo alla scelta del divano.

Parliamo di un elemento d’arredo che, se possibile, deve rimanere negli anni, dominando lo scenario di quella che, di fatto, è la stanza cuore della casa, un ambiente dove si studia, si lavora, ci si diverte con gli amici. 

Di consigli per selezionare quello giusto ne esistono numerosi. Nelle prossime righe, abbiamo selezionato alcuni dei più importanti, cercando di fare riferimento anche a modelli di divano specifici, a volte anche iconici.

Cosa aspetti a scoprire suggerimenti di arredamento che ti cambieranno la vita?

Salotto ampio e con un mood contemporaneo: qual è il divano perfetto?

Quando il living è ampio e, per arredarlo, si opta per un mood contemporaneo, il divano perfetto può essere, tra le varie opzioni disponibili in commercio, un modello lineare a due o tre posti con rivestimento in ecopelle.

Parliamo di un grande classico che, partendo dalle sale dei palazzi reali inglesi di ben tre secoli fa, ha conquistato il favore di milioni e milioni di persone in tutto il mondo e, comprensibilmente, è stato oggetto di diverse rivisitazioni sull’onda di mutamenti come il maggior focus sulla sostenibilità.

Oggi come oggi, può essere scelto nei casi in cui il salotto è bello grande in quanto permette di creare un punto focale dal fascino indiscusso e per via della sua capacità, grazie alla pelle, di essere protagonista di un effetto visivo scenografico. 

Il divano ideale per un living con angolo smartworking

Come accennato nelle righe precedenti, il salotto è ormai da tempo un ambiente dalle numerose anime e funzioni. Sempre più persone, soprattutto da dopo l’emergenza sanitaria del Covid, lo utilizzano come luogo di lavoro.

In questi frangenti, soprattutto se si ha a disposizione una metratura generosa, il top è la scelta di un divano angolare. Si tratta di un’alternativa che aiuta in un aspetto di massima importanza per la fruizione e l’ordine dello spazio, ossia la divisione in aree funzionali.

Con un divano di questo tipo, si può rendere la zona relax raccolta e separata in maniera più netta dalle altre, tra cui quella dedicata al lavoro online.

Un divano così grande ha anche  il vantaggio di essere estremamente confortevole. Alla luce di ciò, valuta l’opzione di un divano letto angolare, il massimo per rendere ancora più appaganti le ore di riposo durante le lunghe giornate passate davanti allo schermo.

Il divano giusto per il living piccolo

La metratura del living non è generosissima? Per uscire un attimo dagli stilemi classici che chiamano in causa il divano lineare a massimo due posti, è il caso di optare per un modello curvo. La forma a mezzaluna permette di ottimizzare gli spazi a disposizione e si sposa in maniera perfetta con il mood minimal che, a tratti, è in cima alle scelte estetiche di chi arreda il living.

Passano i decenni, ma questa configurazione, che ha letteralmente rivoluzionato l’approccio all’arredamento della zona giorno nei lontani anni ’50, continua a riscuotere un grande successo tra chi, quando si occupa dell’estetica della prima stanza della casa a essere vista dagli ospiti, non ha nessuna intenzione di scadere nel visto e rivisto.

Open space: come scegliere il divano?

Soluzione sempre più popolare quando si parla di appartamenti in città, l’open space salotto-cucina richiede attenzione massima alla scelta degli elementi d’arredo, onde evitare effetti visivi all’insegna della confusione.

Perfetto a tal proposito è il divano a forma di L, che permette di creare una netta divisione fra l’area living e quella della cucina e di rendere più agevole il percorso nella zona giorno.

Approfondimenti sul divano ideale.

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L’articolo Guida alla scelta del divano perfetto: consigli da non perdere è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

7 Agosto 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Arredare la casa per creare un percorso di cura interiore non vuol dire soltanto avvalersi delle pratiche del Feng Shui: un termine diventato ormai di uso comune, che fa riferimento a una pratica dell’Antica Cina in cui l’intento è quello di armonizzare l’energia vitale presente in un ambiente affinché possa influire in maniera positiva sul vissuto di chi li abita nella quotidianità.

percorso di cura interiore

Oggi vi proponiamo 5 consigli di arredo per la casa nel segno del Feng Shui e non solo. Al centro troviamo degli accessori in grado di stimolare e supportare la spiritualità e quella joie de vivre che ognuno di noi, a modo suo, dovrebbe poter percepire anche tra le mura domestiche.

Atmosfere delicate, tra luci e aromi

Il modo migliore per creare un ambiente all’insegna della cura interiore è quello di inserire dei punti di luce soft che sono una via di mezzo tra l’illuminazione naturale e quella artificiale. Guarda ad esempio queste candele, realizzate con materie prime di origine naturale e profumate con oli essenziali ispirati ai chakra e ai rituali energetici. Sono l’ideale per i momenti non solo di meditazione e di silenzio, ma anche per quelli di relax dedicati alla lettura, oltre che alle occasioni più conviviali con le persone del cuore.

Tocchi naturali, che danno voce allo spazio

La casa è un ambiente che dovrebbe sempre raccontare non solo la vita sociale e personale dell’individuo, ma anche il suo legame più autentico in quanto essere umano: quello con la natura, di forte matrice spirituale.

Non a caso si tratta di un elemento che ritroviamo al centro di diversi stili di arredamento: da quello scandinavo passando per quello rustico e molti altri ancora.

Come concretizzare questa componente negli spazi esterni, non solo integrando delle piante? Dalla pietra grezza passando per il legno, anche inserire una campana tibetana si rivela un oggetto capace di dare voce allo spazio (e allo spirito) con suoni che hanno qualcosa di ancestrale e benefico.

Oggetti che sono molto più che simbolici

I simboli sono importanti, nella vita della persona, e ognuno dovrebbe ricreare i propri all’interno delle mura domestiche, di qualsiasi matrice siano: ognuno di noi ne ha una che evoca una spiritualità solo sua.

Alcuni esempi? Oltre alla già citata campana tibetana si possono inserire in casa elementi come statue, mandala, pietre e ciondoli, ideali per accompagnare la quotidianità come delle vere e proprie “ancore” visive.

Un angolo tutto per sé

Creare uno spazio intimo dedicato a degli hobby così come a dei gesti che richiamano la spiritualità si rivela essenziale. È questo il concetto più profondo che sta dietro il creare un angolo tutto per sé dedicato alle attività creative preferite: dalla scrittura al ricamo, passando per la pittura, il cucito, la lettura o il semplice silenzio.

Si otterrà una sorta di rifugio domestico prezioso, in cui ricordarsi che “vivere il proprio tempo con presenza” non è mai da dare per scontato. Come fare? Basta un pouf, un supporto in legno, un diffusore per aromi, per fare degli esempi.

Tessuti che parlano al cuore

Disporre dei tessuti alle pareti che raccontano di sé e che presentano un richiamo con la spiritualità si rivela un plus da non sottovalutare. Ecco alcune idee: dall’appendere un arazzo oppure un semplice tappeto fino a uno scialle, l’importante è optare per materiali grezzi e di qualità, che raccontano una storia.

6 Agosto 2025 / / A forma di casa

C’è una bellezza nascosta nei piccoli gesti che ripetiamo ogni giorno. Preparare il caffè al mattino, aprire le finestre per far entrare la luce, riordinare un angolo con cura: sono azioni semplici, quasi invisibili, eppure capaci di trasformare la qualità del nostro abitare. Quando compiuti con intenzione, questi gesti diventano rituali di benessere, piccole ancore quotidiane che ci aiutano a rallentare, a sentirci presenti e a coltivare una relazione più intima con la nostra casa e con noi stessi.

In questo articolo voglio accompagnarti a riscoprire quelle abitudini che molto spesso diamo per scontate e compiamo in modo quasi automatico, ma che, se vissute con uno sguardo più attento, possono diventare veri e propri rituali di benessere.
E se avrai voglia di sperimentarne di nuove, continua a leggere: ho raccolto alcune idee da provare.

Ritrovare il piacere dei gesti quotidiani

In un tempo che ci spinge a correre, recuperare il piacere dei piccoli gesti può diventare un atto rivoluzionario. E spesso, la chiave non è aggiungere, ma guardare con nuovi occhi ciò che già facciamo. Gesti come preparare il tavolo, sistemare un cuscino, aprire le finestre sono più di semplici abitudini: possono diventare momenti di connessione, piccole ancore che ci riportano al contatto con noi stessi.

Trasformare un gesto in un rituale significa compierlo con intenzione. Essere presenti in quel momento e magari avere qualche attenzione in più, basta per renderlo speciale. È in quella presenza che il quotidiano si trasforma, e la casa smette di essere solo un contenitore per diventare un luogo vissuto, sentito, abitato davvero.

E quando la casa è condivisa — con un partner, dei figli, coinquilini o amici — questi piccoli gesti diventano relazione: modi silenziosi di prendersi cura, di costruire intimità, di creare connessioni quotidiane. Un aperitivo mentre si apparecchia la tavola insieme, scegliere la musica da ascoltare nei momenti di relax, augurarsi la buonanotte con una tisana prima di dormire: sono rituali di benessere da vivere insieme, semplici e preziosi.

Rituali di benessere in casa

I rituali di benessere: studi e teorie

Esistono approcci teorici che confermano quanto i gesti vissuti con intenzione, connessione, significato e continuità possano incidere profondamente sul nostro benessere.

Il ritual design, ad esempio, è una disciplina emergente che nasce dall’incontro tra antropologia, psicologia e design. Studia come costruire rituali su misura per la vita contemporanea, capaci di dare struttura ai nostri giorni, accompagnarci nelle transizioni e aiutarci a rallentare. Anche un gesto semplice, come accendere una candela o apparecchiare la tavola con cura, può diventare un atto significativo se lo trattiamo come tale.

La Theory of Embodied Cognition, in ambito neuroscientifico e psicologico, ci ricorda che pensiamo anche con il corpo e con lo spazio che abitiamo. La casa non è solo il contenitore delle nostre giornate, ma un attore attivo nel nostro equilibrio emotivo e mentale. È nel fare che costruiamo comprensione e benessere.

Anche le pratiche di cura di sé, come insegna Audre Lorde, non sono atti superficiali o egoisti, ma forme di rispetto profondo e resistenza quotidiana: “prendersi cura di sé non è autoindulgenza, è autoconservazione, e questo è un atto di guerra politica”. Un rituale, per quanto semplice, può essere quindi anche un atto spirituale, etico, trasformativo.

La filosofia di Gaston Bachelard, nella sua Poetica dello spazio, ci guida invece a sentire la casa come spazio interiore: ogni stanza è uno stato d’animo, ogni gesto domestico può trasformarsi in contemplazione. La casa è luogo di sogni, memoria, immaginazione.

E anche chi lavora con l’efficacia delle abitudini, come BJ Fogg o James Clear, ci mostra come piccoli gesti ripetuti (le “tiny” e “atomic habits”) possano avere un impatto duraturo sulla nostra vita. Se a queste abitudini aggiungiamo bellezza, simbolo, intenzione… allora diventano veri e propri rituali.

Insomma, il rituale non è solo una coccola o una pausa: è una forma di presenza, di consapevolezza, di costruzione del senso. Una chiave per abitare il tempo e lo spazio in modo più autentico.

Idee per rituali di benessere in casa

Come detto sopra, a volte basta poco: un gesto ripetuto con intenzione, un oggetto scelto con cura, un momento protetto nel caos della giornata.

Ecco dieci rituali di benessere semplici ma profondi. Provali, trasformali, scegli quelli che ti piacciono di più.

il primo gesto del mattino

Il primo gesto del mattino

Un gesto semplice e personale per iniziare la giornata con presenza: aprire una finestra e respirare l’aria del mattino, accendere la moka e bere un buon caffè, preparare insieme la colazione. Scegli il tuo primo gesto del mattino e rendilo un momento sacro. Per me è un semplice bicchiere di succo di frutta che mi gusto ogni mattina prima di fare qualsiasi altra cosa.

Una pausa con consapevolezza

Una pausa con consapevolezza

Decidi il momento della giornata e dedica 10, 20 minuti o anche di più. Puoi bere una tisana, un caffè o un calice di vino lentamente, senza fare altro. Solo tu, il silenzio e un sorso alla volta. Oppure puoi semplicemente restare in ascolto: del tuo respiro, di un pensiero che affiora, o del silenzio che ti circonda.

prendersi cura di piante e fiori

Prendersi cura delle piante o dei fiori

Toccarle, osservarle, cambiare l’acqua, togliere le foglie secche, pulirle con delicatezza. Comprare o raccogliere dei fiori e sistemarli in un bel vaso. Una forma di relazione gentile e delicata con la natura che decora anche lo spazio. Se ti piacciono le piante, non perdere la rubrica dedicata alle piante da interni nella sezione home decor del blog.

creare atmosfera

Creare un’atmosfera

Creare atmosfera è un modo per prendersi cura di sé e degli altri, per dare forma all’invisibile: a un’emozione, a un momento, a un bisogno di bellezza e quiete. Accendere una candela, scegliere la musica giusta, sistemare con attenzione un angolo della casa. La bellezza non ha bisogno di occasioni.

rituali di benessere - scrapbooking

Scrivere e raccogliere immagini di sé

Prendere un bel quaderno, sedersi alla scrivania o al tavolo e annotare ogni giorno una frase, una sensazione, un pensiero. Oppure creare una moodboard settimanale per dare forma visiva a ciò che si muove dentro. Creare il proprio Bullet Journal o uno Scrapbook. Scrivere è ascoltarsi, raccogliere è riconoscersi.

rituale cucina

Il piatto del giovedì (o di un altro giorno della settimana)

Un giorno a settimana dedicato a cucinare qualcosa che fa bene al cuore: un piatto della memoria, del desiderio, dell’umore del momento. Da gustare da soli o da condividere. Scegliere, preparare e gustare quel piatto diventa un gesto di presenza: un modo per onorare il tempo, la cura e i sapori che raccontano chi siamo.

rituali di benessere - la scatola del giorno dopo

La scatola del giorno dopo

Ogni sera prepara qualcosa da ritrovare il mattino dopo in una bella scatola: una parola scritta, un piccolo oggetto, una sorpresa da scoprire. Se la casa è condivisa, potete rendere questo rituale ancora più speciale preparandola a turno l’uno per l’altro, lasciando ogni giorno un segno di presenza e attenzione.

la scatola della poesia

La scatola della poesia

Una scatola da aprire quando senti il bisogno di tornare a te. Riempila di oggetti che ti fanno stare bene: qualcosa da toccare, da annusare, una poesia che ti emoziona, un ricordo felice, una foto, un oggetto dal significato segreto. Raccogli tutto ciò che ti ispira, ti rallegra, ti emoziona e, quando il mondo corre troppo o ti senti distante da te stessa, aprila e lascia che quei frammenti scelti con cura ti riportino alla tua essenza.

rituali di benessere - bagno lunare

Il bagno o la doccia lunare

A ogni luna piena o nuova, un piccolo rito di rinnovamento: una doccia consapevole, una musica morbida, un olio da massaggiare, sali profumati, una candela accesa, gli accessori giusti. La stanza da bagno diventa così uno spazio rituale, in cui lasciarsi guidare dal ritmo della luna per iniziare un nuovo ciclo con consapevolezza, riconoscere i propri stati interiori, rilassarsi e prendersi cura del proprio corpo in modo speciale.

foto dettagli

Raccolta fotografica della bellezza dei dettagli

Ogni giorno, scatta una foto a qualcosa di bello in casa tua che normalmente passa inosservato: una luce particolare, uno scorcio evocativo, la trama di un tessuto, un abbinamento di materiali, l’ombra disegnata da una pianta, ecc. Alla fine della settimana riguardale tutte, vedrai la tua casa con occhi diversi. Lascia che questi scatti ti raccontino una bellezza fatta di cose semplici.

Quali sono i tuoi rituali di benessere in casa?

In un mondo che ci spinge a fare sempre di più, scegliere di abitare il tempo e lo spazio con momenti speciali è una forma di cura e di amore verso sé stessi e chi si ama.
I rituali qui descritti non sono regole né obblighi: sono inviti gentili a fermarsi, ad ascoltarsi, a vivere la casa come un luogo davvero nostro. Basta poco per trasformare l’ordinario in qualcosa di prezioso.

Spero che tra questi rituali tu possa trovare il tuo. O magari ne hai già uno, tutto tuo, che rende più bello il tuo stare in casa. Raccontamelo nei commenti o su Instagram: sarà bello scoprire come, attraverso gesti diversi, impariamo tutti a prenderci cura di noi e dei nostri spazi.

L’articolo Rituali di benessere in casa: la poesia dei gesti quotidiani proviene da A forma di casa.

6 Agosto 2025 / / Laura Home Planner

Le case non sono tutte uguali, si dice che ormai non abbiano più l’ingresso, ma non è così. Spesso mi imbatto nel restyling di case un pò datate che a hanno un ingresso stretto e poco luminoso a cui serve un cambiamento.

Arredare spazi grandi a volte è più semplice,

e trovare la giusta combinazione per organizzare e rendere accogliente uno spazio stretto, come l’ingresso , può sembrare davvero difficile,

ma basta qualche trucco,

eccone alcuni per rendere luminoso e accogliente un ingresso stretto:

Ingresso stretto: sfruttalo al meglio con mobili poco profondi

Una credenza poco profonda e un specchio : la combinazione perfetta per un ingresso stresso.

Un ingresso stretto circa 120 cm, può permettersi di ospitare un mobile profondo almeno 30cm, lasciando un comodo passaggio di 90 cm,

l’importante,

è evitare un mobile con ante battenti perché più scomodo da aprire quando sia ha poca profondità

meglio un mobile con ante scorrevoli o con cassetti,

oppure a giorno,

inoltre,

inserire uno specchio nella stanza ,

amplia visivamente lo spazio,

rendendolo più ampio e luminoso.

Mobili stretti e vetro per un ingresso stretto

L’ingresso, per quanto stretto,

è comunque una stanza che non va trascurata,

certo,

si tratta della zona di passaggio tra l’esterno e l’interno della casa,

ma,

oltre a renderla accogliente si può sfruttare.

Il vetro è un ottimo alleato degli spazi stretti,

allora perché non inserire una vetrina alta e stretta che, oltre a rendere elegante l’ambiente , permette di organizzare lo spazio?

Colori chiari per un ingresso stretto

Arredare non vuol dire soltanto mettere dei mobili in una stanza,

per arredare un ingresso stretto,

oltre ad utilizzare mobili stretti per ingresso e specchi che visivamente ampliano lo spazio, bisogna sapere giocare con i colori.

Prediligere colori chiari, colori neutri e pastello darà più luce ad un ingresso stretto.

Luce

Quando un ingresso è molto stretto, oltre a giocare con i colori delle pareti , è importante mettere in gioco la luce.

Se l’ingresso stretto è anche buio, inserire delle lampade a soffitto, dei led luminosi o delle lampade a pareti,

oltre a creare la giusta scenografia ,

aiuta a rendere luminoso lo spazio.

Decori

Tappeti lunghi e stretti,

una parete piena di piccoli quadri

libreria a parete ,

sono tutti decori che ampliano lo spazio.

L’articolo Ingresso stretto e con poca luce: ecco come arredarlo proviene da Laura Home Planner.