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30 Settembre 2021 / / Dettagli Home Decor

economia circolare
FREITAG Circular Tarp – image Nicolas Polli

FREITAG avvia la produzione di teloni di camion a prova di economia circolare

I creatori di borse zurighesi sono stufi delle mezze verità. Vogliono un futuro in cui le borse ricavate dai teloni non solo siano di materiale riciclato, bensì diventino anche riciclabili a oltranza: per realizzarlo, FREITAG si spinge oltre l’universo delle borse e collabora con diversi partner industriali per sviluppare teloni per camion al 100% a prova di economia circolare. FREITAG non vede l’ora di chiudere al più presto il ciclo dei materiali, regalando un po’ di verde in più anche al traffico pesante europeo.

Pensiamo e agiamo in modo circolare: questa è la filosofia aziendale di FREITAG, già da più di 25 anni. «Oggi ci proponiamo di riflettere in primis su come contribuire a trasformare l’industria dei trasporti a monte in un materiale riciclabile, cosa che darà modo anche a noi stessi di agire in cicli infiniti», spiega Daniel Freitag. FREITAG si è già cimentata con successo in questa impresa pionieristica nel settore tessile con F-ABRIC, una linea d’abbigliamento 100% compostabile sviluppata in toto dal marchio zurighese.


Nel core business, dopo cinque-dieci anni sulla strada si può dare nuova e lunga vita al materiale dei teloni, convertendolo in borse, zaini e accessori. Successivamente, il ciclo di vita dei prodotti e dei materiali viene ulteriormente esteso tramite offerte di riparazione e scambio. Prima o poi, però, anche la borsa più instancabile cede, e non le rimane altro che aspettare di essere incenerita. «A Zurigo, tale pratica genera perlomeno un po’ di teleriscaldamento per la nstra sede centrale», afferma Markus Freitag, «l’ideale tuttavia sarebbe regalare ai teloni usati dei camion una vita non solo nuova, ma anche eterna

Poco più di un anno fa, FREITAG ha quindi deciso di rimboccarsi le maniche e di avviare lo sviluppo di un nuovo tipo di telone riciclabile. Ovviamente, dovrà essere robusto, durevole, idrorepellente e pratico quanto il suo predecessore in PVC. Invece di finire nella spazzatura, il nuovo telone dovrà inserirsi nel ciclo biologico o tecnico. In altre parole, un giorno si decomporrà biologicamente o potrà essere scomposto in materiali tecnici da cui nasceranno poi nuovi teloni o altri prodotti.

economia circolare
FREITAG Circularity – illustration by Data Orbit

Per garantire che tutte le fasi di produzione e i componenti chimici possano davvero essere definiti riciclabili e circolari, vengono valutati dal partner innovativo EPEA GmbH secondo la metodologia Cradle to Cradle®. Tuttavia, il team dispone già dei primi prototipi di materiale, ovvero combinazioni di diversi tessuti e materiali di rivestimento, che finora hanno ottenuto risultati sorprendenti nei test.

FREITAG è convinta che il telone riciclabile per camion diventerà presto una realtà in strada e sta facendo il possibile per garantire che il primo prototipo di telone possa essere montato su un camion prima della fine del 2022. Tuttavia, prevedere quando il telone riciclabile entrerà nella produzione di serie e il ciclo dei teloni per camion potrà essere chiuso è un’impresa ardua. Ma, se tutto procede secondo i piani di FREITAG, l’attesa non sarà più così lunga. Ci vorranno comunque almeno altri cinque lunghi anni di viaggi prima che si possano ricavare borse da questi teloni: si tratterà delle prime borse FREITAG realizzate a ciclo chiuso.

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30 Settembre 2021 / / Dettagli Home Decor

caldaia a condensazione parete lavanderia

Le caldaie a condensazione, per le loro caratteristiche, possono essere considerate migliori rispetto a quelle tradizionali. Con l’approssimarsi della stagione invernale è consigliabile pensare a quale sistema di riscaldamento adottare per la nostra abitazione, in modo che l’ambiente risulti confortevole. Naturalmente l’esigenza è anche quella di coniugare la possibilità di risparmiare denaro ed evitare inutili sprechi energetici, che possono impattare in modo significativo sull’ambiente. Una scelta ecosostenibile, come quella di ricorrere ad una caldaia a condensazione, può soddisfare queste necessità e rivelarsi quindi vincente.

Perché è conveniente la caldaia a condensazione

La caldaia a condensazione si rivela una scelta conveniente per vari motivi. Naturalmente non dimentichiamoci che molto dipende anche, dalla scelta del fornitore di gas, sia per poter risparmiare sia per avere una soluzione in grado di rispondere alle specifiche esigenze. E.ON, uno dei principali operatori energetici in Italia, per esempio, mette a disposizione un’ampia gamma di soluzioni innovative, vantaggiose e progettate in un’ottica green.

Ma quali sono i principali motivi per cui una caldaia a condensazione si rivela più conveniente rispetto ad una di tipo tradizionale? La caldaia a condensazione è particolarmente vantaggiosa in presenza di un vecchio impianto a radiatori progettati per lavorare ad alte temperature oppure quando l’edificio si contraddistingue per un cattivo isolamento termico.

È vero anche che i sistemi di riscaldamento di tipo tradizionale o che sono stati installati molti anni fa possono essere soggetti a malfunzionamenti o a problemi tecnici, richiedono sempre una manutenzione frequente e possono non essere così efficienti per quanto riguarda il calore prodotto e i consumi. Per questo in molti casi conviene sostituire una vecchia caldaia con la caldaia a condensazione.

Come funziona una caldaia a condensazione

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, il 2021 si caratterizza come un anno in cui le emissioni sono aumentate di molto. Un’evidenza che è messa in luce anche nelle stime contenute nel rapporto Global Energy Review 2021, che a questo proposito parla di un aumento delle emissioni nocive nell’atmosfera di circa il 5% per l’anno in corso. Inoltre, il rapporto sottolinea che la domanda globale di energia è destinata ad aumentare del 4,6%.

In considerazione dell’esigenza di portare avanti consumi energetici che prevedano il rispetto dell’ambiente, è necessario eliminare gli sprechi energetici. Da questo punto di vista la caldaia a condensazione può essere davvero la scelta giusta. Ce ne rendiamo conto spiegando meglio come funziona una caldaia di questo tipo.

Infatti, la caldaia a condensazione si contraddistingue per un rendimento termodinamico maggiore rispetto a quello messo a punto da una caldaia classica. Il calore del fumo viene recuperato nella caldaia a condensazione, evitando così che la dispersione verso l’esterno.

Tutto ciò può comportare dei benefici per quanto riguarda la riduzione dell’inquinamento ambientale e un minor consumo di gas.

Sul mercato è possibile scegliere dei modelli e tipologie di caldaie a condensazione: ci sono quelle da interno, di dimensioni compatte, facili da installare, che danno la possibilità di scegliere anche fra potenze differenti. Ci sono poi quelle da esterno, che danno l’opportunità di risparmiare spazio all’interno dell’abitazione, perché possono essere installate in spazi esterni, come balconi o terrazzi.

Infine, vi sono quelle da incasso, progettate e realizzate per essere installate all’interno di unità a scomparsa, sempre negli spazi esterni degli edifici.

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30 Settembre 2021 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Player multimediale e altri consigli per l’home video è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Un player multimediale connesso al televisore vi permette di vedere tutta la vostra collezione di film a prescindere di quale sia il suo formato e perfino di vedere anche quelli in alta definizione. Un apparecchio ideale per trasformare i televisori meno recenti in vere e proprie Smart TV e poter così trascorrere il proprio tempo libero guardando film, navigando o giocando online.

Per effettuare il collegamento alla televisione non è necessario disporre di un modello di ultima generazione, basta un buon televisore moderno, ma se volete la qualità audio del cinema a casa vostra, vi consiglio di leggere questi consigli sugli impianti home theatre, sono sicuro che vi saranno utili.

Photo by Sigmund on Unsplash

Player multimediale e internet.

La particolarità di questo dispositivo è che funziona anche come lettore di file multimediali: questo significa che può essere collegato a Internet tramite wi-fi oppure tramite cavo.

Una volta effettuata la connessione il televisore si trasforma in un’interfaccia di rete e permette pertanto la navigazione proprio come dal computer di casa o dal proprio smartphone. Pertanto, si può dire che un lettore multimediale permette di trasformare un semplice televisione in una smart TV, permettendo di visionare programmi e canali in numero veramente molto elevato e, soprattutto, garantendo la possibilità di navigazione.

Il vantaggio del lettore multimediale è quindi quello di poter disporre di una vera e propria smart TV senza che sia effettivamente necessario acquistarne una.

Quale tv per il cinema in casa.

Per realizzare la vostra personale sala cinema in soggiorno l’ampiezza dello schermo per catturare l’attenzione dello spettatore e un sonoro spettacolare per coinvolgerlo emotivamente, sono i due ingredienti principali indispensabili per replicare a casa l’atmosfera del cinema. Gli impianti di Home theatre, i proiettori e gli schermi tv sono sempre più performanti e permettono ancora più facilmente di portare la magia del grande schermo a casa vostra.

Se dovete sostituire il vostro televisore vi consiglio di scegliere quello più tecnologicamente aggiornato tenuto conto anche della vostra intenzione di spesa.

Ottime soluzioni sono quelle con tecnologia LED che con poco meno di €500,00 offrono una qualità video a 4K e uno schermo di 55’’, se la spesa non è il vostro problema orientatevi sulla più recente tecnologia OLED, a circa € 3000,00 portate a casa uno schermo di ben 77’’!

I proiettori sono consigliati solo a cinefili e cineamatori, benché siano meno pratici da usare certamente la possibilità di replicare nella stanza buia un’esperienza più vicina a quella di una sala cinematografica, non è cosa da poco.

Con il televisore nuovo mi serve un player multimediale?

Nonostante la caratteristica principale di un player di moderna concezione sia quella di poter supplire alla mancanza delle funzionalità Smart nei televisori un po’ più datati, ciò non toglie che questo non sia un valido strumento per la fruizione di contenuti multimediali anche con televisori di ultima generazione, capaci di offrire qualità di visione decisamente superiore anche a quelli di solo un anno fa. In questo caso il player multimediale è consigliato a chi possiede molti contenuti audio-video archiviati negli hard disk casalinghi.

L’articolo Player multimediale e altri consigli per l’home video è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

30 Settembre 2021 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Arredare con la luce: per le aree esterne puntiamo su LED e solare è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

La cura della casa comincia dall’interno, dove gli ambienti vengono arredati con gusto e attenzione ai particolari, ma si completa all’esterno con giardini e terrazze vivibili, e illuminati a dovere.

LED e supporti a energia solare sono la soluzione più gettonata per conferire la giusta atmosfera e rendere godibili gli spazi esterni.

Lampade, applique da giardino, faretti, plafoniere sono accomunati dalle tecnologie di ultima generazione quali LED e solare. Tecnologie amiche dell’ambiente in forza dei consumi risicati, forti dell’utilizzo delle energie rinnovabili come il sole, di cui sono un esempio lungimirante le applique solari da esterno. Clicca qui e scopri un universo di soluzioni e offerte per acquistare in modo semplice e sicuro, fruendo di un risparmio garantito.

Le luci a LED: efficienza e risparmio, sostenibilità e maggiore durata anche per le soluzioni da esterno

Con le luci a LED l’innovazione passa attraverso l’efficienza e il risparmio energetico, la sostenibilità del prodotto e una durata nettamente superiore rispetto ai supporti tradizionali a incandescenza e a fluorescenza. Soluzioni di vecchia data, che con il tempo verranno sostituiti dalla tecnologia Light-Emitting Diodes.

Dati alla mano l’utilizzo delle lampade a LED, rispetto a quelle fluorescenti al neon, porterebbe ad un risparmio di 50,4 kWh e a una vita media di circa 50.000 ore, per un totale di 8.333 giorni.

In tema di soluzioni da esterno le lampade LED non hanno nulla da invidiare alle proposte tradizionali. Faretti, lampioncini, plafoniere, lampade da incasso vantano bassi consumi e si distinguono per il design innovativo e le forme originali, perfette per arredare con gusto giardini e terrazze.

Oggi fra le soluzioni da esterno di ultima generazione troviamo lampade LED che funzionano a energia solare, e abbinano l’efficienza alle linee progettuali dalla bellezza indiscussa. Parliamo di proposte decorative come quelle offerte dai tubi flessibili luminosi o dalle ghirlande luminose.

È chiaro che non è necessario rinunciare al design e al bello delle forme artistiche, perché tutte le tipologie di lampade da esterni sono disponibili anche nella versione a LED, e non esiste che l’imbarazzo della scelta.

Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

Il solare supporta una miriade di soluzioni da esterno

Nel segmento delle luci da esterno per illuminare giardini, terrazze e balconi, sono presenti una miriade di modelli, capaci di soddisfare praticamente ogni esigenza e stile.

Si passa dai lampioni ai fari solari, dai segnapassi alle applique solari con proposte belle e funzionali, colorate e originali, che ben si integrano ai set da esterno e sono in grado di fare del giardino un luogo confortevole e sicuro.

Le luci solari da giardino ci regalano atmosfere incantevoli, e tutta una serie di soluzioni innovative come le lampade solari con sensore di movimento, ideali per le aree esterne.

Estremamente originale la collocazione delle catene luminose a energia solare da disporre a cascata. Romantica per sognare la scelta delle lanterne da esterno rigorosamente a energia solare, sbarazzina con gusto la proposta delle lampade solari multicolore a forma di fiore o diamante.

Le lampade solari da esterno sono pratiche per il giardino o la terrazza perché si accendono da sé al calare del sole, e si spengono in totale autonomia quando albeggia.

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30 Settembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Scopriamo le caratteristiche, i modelli e i vantaggi della tenda a caduta, un accessorio pratico ed elegante, ideale per ombreggiare balconi, terrazzi e patii.

tenda a caduta

Tutti vogliamo rilassarci nello spazio outdoor delle nostre case ma per farlo dobbiamo essere supportati da alcune attrezzature ad hoc, in grado di assicurarci la perfetta ombreggiatura. Stiamo parlando delle tende da esterno, essenziali per fare in modo di poter sempre godere del tepore del sole senza doverne subire i raggi caldi e diretti. In genere si installanotende a caduta o rullo, per fare in modo che niente sia lasciato al caso e che l’area interessata sia perfettamente coperta. 

L’apertura, il meccanismo e la perfetta tensione in verticale del tessuto

Sono le tende a caduta a destare in particolare maggiore interesse, poiché sono caratterizzate dalla presenza di un meccanismo di apertura e chiusura molto pratico – che si può attivare sia manualmente che in modalità automatica – e da una eccellente consistenza dei tendaggi, che ne assicurano una lunga vita operativa. La tende a rullo su misura, ideali soprattutto nei mesi estivi quando l’azione del sole è più forte, sono modelli caratterizzati da una grande versatilità. Si può ad esempio montare il rullo sia a soffitto che a ridosso della parete, mentre il meccanismo che aziona la tenda si può affidare a supporti differenti. Le tende a caduta hanno tutte una caratteristica in comune, ovvero la presenza di una lamella fatta di alluminio che si trova inserita alla base della tenda stessa e che serve ad assicurare per il tessuto sempre la massima estensione e tensione in senso verticale. Anche le operazioni di avvolgimento, è ovvio, risulteranno così estremamente facilitate. Le tende a rullo su misura sapranno interpretare qualsiasi contesto e mood della casa, conferendo all’ambiente stesso grande personalità e oscurando a dovere la luce in arrivo eccessivamente intensa. Stiamo parlando di complementi d’arredo del tutto originali, in grado di arricchire l’outdoor e suscitare l’effetto wow

I modelli di tenda a caduta

Si può distinguere sostanzialmente tra tende a caduta manuali e tende a caduta automatizzate. Le prime sono quelle tradizionali, che possono essere aperte e chiuse azionando a mano diversi meccanismi. Serve un surplus di attenzione, poiché un’eventuale rottura del meccanismo può coincidere con il blocco del movimento del tendaggio. Meccanismi che, proprio per questo motivo, vengono resi sempre più robusti e consistenti per fare in modo di allungare la vita operativa e la funzionalità della tenda. I modelli automatizzati, invece, possiedono un motore che è di supporto per chiusure e aperture. In certi casi, si può anche procedere azionando un telecomando apposito e dunque da remoto. Stiamo parlando di soluzioni sia economiche che di stampo green, il cui compito è rivestire di ombra lo spazio circostante. 

I vantaggi di installare una tenda a caduta

La scelta di una tenda a caduta è dettata da una lunga serie di vantaggi, che si possono intercettare inserendola nel contesto di casa. In primis, questa tenda ha linee essenziali ed è caratterizzata da una grande semplicità geometrica. Insomma, è perfetta per essere inserita negli ambienti più moderni. Quelle che vengono offerte, inoltre, sono delle soluzioni con un ingombro molto scarso. Nessuno spazio a terra viene occupato, in più il rullo stesso in fase di riavvolgimento assicura un minimo ingombro. I tessuti utilizzati per la realizzazione di questi complementi d’arredo sono piuttosto spessi, ciò consente di ottenere sempre la massima distensione. Lo spessore consente anche di proteggere al meglio i vari spazi dai raggi solari, soprattutto nelle ore di picco. 

29 Settembre 2021 / / Dettagli Home Decor

soggiorno moderno complesso residenziale Princype Milano
appartamento complesso residenziale Princype a Milano

Studiare il lay out, definire un punto focale e valutare la disposizione di mobili e complementi sono alcuni degli step fondamentali per arredare un soggiorno da zero. Ecco tanti consigli e idee per non sbagliare.

Quando si tratta di arredare casa il soggiorno è l’ambiente che merita una certa attenzione. Si tratta della stanza in cui trascorriamo più tempo e per questo deve risultare sia funzionale che accogliente, inoltre è importate che piaccia a tutti i membri della famiglia. Quando il soggiorno ospita anche la sala da pranzo o lo spazio “home office”, arredarlo diventa più complicato.

Arredare un soggiorno da zero comporta una maggiore difficoltà ma con il vantaggio di avere uno spazio vuoto da organizzare liberamente. Naturalmente prima di cominciare prendete bene le misure, soprattutto in presenza di elementi architettonici particolari come nicchie o colonne.

7 consigli da seguire per arredare un soggiorno vuoto

soggiorno appartamento complesso GarofaloPaisiello
foto progetto residenziale GarofaloPaisiello a Milano

Studia il lay out 

Il primo passo per un risultato di successo è analizzare lo spazio e valutare le tue esigenze. Studiare diverse opzioni fino a trovare la migliore distribuzione ti permetterà di sfruttare lo spazio, avere una buona luce naturale, facilitare il passaggio e inserire tutti gli elementi essenziali di cui hai bisogno nel tuo soggiorno.

soggiorno open space coon camino
progetto Ravi Raj Architect

Definisci il punto focale

Definire un punto focale nella stanza attorno al quale disporre gli arredi è importante per evitare di riempire il soggiorno di mobili e complementi non coordinati tra loro. Una parete colorata, il camino o la stufa, un grande quadro, il mobile porta tv o la finestra sono i più comuni.

soggiorno classico con arredi contemporanei
progetto studio Officina8A

Scegli il divano

Prima di affrontare la scelta del divano, è essenziale prendere bene le misure del soggiorno. L’ideale è fare uno schizzo della stanza su carta millimetrata per avere un’idea più precisa di come sarebbe l’ambiente arredato, provare altre combinazioni e valutare quella che visivamente funziona meglio.

divano in velluto beige
foto Maison du Monde

Aggiungi uno o più tavolini

Quadrati o rotondi, in legno o in metallo, semplici o con vano contenitore… Sono tanti i modelli di tavolini che si adattano al tuo soggiorno. Se ti piacciono modelli diversi non c’è problema, se lo spazio lo permette puoi inserirne anche più di uno a patto che siano abbinati per stile, colore o materiale. Altro punto importante riguarda l’altezza del tavolino che dovrà essere leggermente inferiore a quella della seduta del divano mentre per la lunghezza calcola da metà a due terzi rispetto a quella del divano.

soggiorno piccolo bene organizzato
foto via Fantastic Frank

Inserisci un tappeto

I tappeti sono il complemento più adatto per rendere un soggiorno caldo e accogliente, inoltre aiutano a definire le diverse zone. Anche in questo caso è importante prendere bene le misure, perché un tappeto troppo stretto può stonare nell’insieme. Assicurati inoltre che almeno le gambe anteriori dei divani o dei mobili siano sui tappeti, questo eviterà di inciampare.

soggiorno illuminato

Scegli le lampade

L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale nel soggiorno e richiede più punti luce. Puoi optare per una lampada a soffitto o dei faretti per avere una luce generale, una lampada da terra per illuminare la zona divani e una lampada da tavolo per l’angolo lettura. Per ambienti piccoli il consiglio è di evitare lampade da terra puntando su faretti e applique.

Aggiungi elementi decorativi

Oltre ai cuscini d’arredo, hai molte possibilità per completare il tuo soggiorno e renderlo caldo e accogliente. Composizioni di quadri a parete, piante, vasi, cornici per foto o piccole sculture sono alcune decorazioni che puoi inserire ma facendo attenzione a non esagerare.

 

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29 Settembre 2021 / / Dettagli Home Decor

soggiorno stile industriale loft Umamma

Tutto il fascino di un loft di 230 mq ricavato in un edificio storico del 1500 completamente restaurato

‘Umamma’ è una tipica espressione toscana utilizzata quando ci si imbatte in qualcosa di inaspettato e sorprendentemente bello, che lascia a bocca aperta proprio come questo loft.

Situato nella piazza centrale di San Miniato, cittadina medievale a metà strada tra Firenze e Pisa, Umamma è un loft ricavato all’interno di un palazzo del XVI secolo, un tempo adibito a scuderia per cavalli e successivamente a discoteca.

Il progetto di restauro è stato realizzato dal proprietario in collaborazione con l’architetto Gabriele Evangelisti e ci sono voluti ben sette anni per trasformare le stanze situate al piano terra in un loft dal grande fascino. La struttura originale degli interni è stata restaurata per lasciare a vista i materiali originali dell’epoca. Il retro dell’edificio è stato aperto e sono state aggiunte grandi finestre per incorniciare la splendida vista sulla valle dell’Arno.

archi con mattoni a vista in cucina

zona pranzo stile indusriale con pareti di mattoni

loft stile industriale con mattoni a vista

L’appartamento di 230 metri quadrati è composto da due zone open space che si fondono l’una nell’altra. La prima zona ospita la cucina, la zona pranzo con soggiorno e una camera/studio con a lato un bagno. La seconda zona, invece, comprende una camera matrimoniale con loggia e un ampio bagno. Gli elementi originali come le pareti in mattoni e gli archi a volta, spessi fino a 1,5 metri, creano un piacevole contrasto con gli elementi moderni in stile industriale come la cucina nera, le finestre con struttura in acciaio e le pareti in vetro. Le vecchie mura e le tonalità della terra degli arredi conferiscono al loft un grande fascino.

camera stile industriale con pareti di mattoni

loggia camera loft Umamma

camera da letto loft Umamma

Ciò che caratterizza ulteriormente il loft è la botola situata nella camera da letto. La porta, che si apre utilizzando una vecchia ruota industriale usata un tempo per tagliare il prosciutto, cela una scala che conduce al seminterrato dove si trova una piscina di travertino che ricorda le terme romane. La piscina ha vinto numerosi premi per il suo design unico ed è facile intuire il perché.

bagno stile industriale con pareti mattoni

botola pavimento loft Umamma

piscina interna loft Umamma

Il loft Umamma a San Miniato è un vero capolavoro e per chi apprezza questo stile può prenotare un soggiorno per vivere un’esperienza davvero unica!

Se desideri maggiori informazioni, visita www.umamma.it

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29 Settembre 2021 / / Blogger Ospiti

Miele è da sempre uno dei brand di eccellenza nel settore degli elettrodomestici professionali. Qualità, innovazione e tecnologia sono alcune delle caratteristiche che si associano ai suoi prodotti. Gli elettrodomestici Miele sono il risultato di un’attenzione costante alla componente ingegneristica, all’estetica e al design.
La qualità dei prodotti è data anche dai processi di produzione: le apparecchiature vengono sviluppate dagli ingegneri aziendali e prodotte internamente, infine ogni prodotto è sottoposto a un test finale per verificarne la robustezza di costruzione e il corretto funzionamento. Ogni prodotto Miele si caratterizza per gli alti standard produttivi che garantiscono elettrodomestici e componenti per la cucina qualitativamente alti.

Miele è una delle eccellenze del Made in Germany e la sua storia inizia nel 1889 come impresa familiare indipendente. Ad averla fondata furono Carl Miele e Reinhard Zinkann. Inizialmente venivano prodotti semplici centrifughe per il latte e zangole a motore elettrico, successivamente si avviò anche la produzione di lavatrici e biciclette. Nel giro di pochi anni l’azienda aumentò la sua produzione tanto da aprire un nuovo stabilimento a Bielefeld. Intanto la voglia di spingersi sempre oltre e fare meglio portò alla produzione dell’aspirapolvere nel 1927, della lavastoviglie nel 1929 e del frigorifero per uso professionale nel 1933. Dopo la seconda guerra mondiale, durante la quale la produzione fu convertita temporaneamente in semilavorati destinati al confezionamento di materiale bellico, Miele inizia ad espandersi con la produzione di cucine e l’apertura di molte filiali nei paesi europei. Nonostante la forte internazionalizzazione l’azienda tuttavia ha sempre valorizzato le sue origini e la dimensione familiare da cui è nata. Oggi la produzione si concentra principalmente negli stabilimenti tedeschi tuttavia diverse sono le sedi in Europa, In Italia ad esempio la prima filiale viene inaugurata a Bolzano nel 1961.

Il motto che caratterizza Miele Elettrodomestici, “Immer Besser” ovvero “sempre meglio, è un vero e proprio manifesto che racchiude la volontà di produrre soluzioni sempre all’avanguardia in continuità con i valori e gli obiettivi che da sempre caratterizzano la filosofia aziendale e la produzione. Tra i prodotti che oggi caratterizzano il catalogo aziendale ci sono lavatrici, asciugatrici, congelatori, stiratrici, frigoriferi, e vere e proprie cucine (produzione esternalizzata), ma anche piccoli elettrodomestici come macchine per il caffè, aspirapolveri e forni a microonde. Gli elevati standard di durata, la prestazione, il comfort d’uso, l’efficienza energetica, il design sono gli elementi che caratterizzano questi prodotti e rendono il marchio sinonimo di affidabilità. Su www.miele.it è possibile conoscere e visionare il catalogo. La relazione tra componente ingegneristica e design, che contraddistingue i prodotti Miele, è stata messo in evidenza anche attraverso riconoscimenti importanti come l’Universal Design Consumer Awards nel 2017 per la lavatrice W1 Classici e il Red Hot Design nel 2017 per cinque prodotti:

  • il Blizzard CX1
  • le Lavatrici professionali serie PW 413 / 418 / 811 / 814 / 818
  • i Frigoriferi K 20.000
  • il Frigo-congelatore KFN 29283 D bb
  • il sistema TwoinOne
  • L’avanguardia, dal punto di vista tecnologico, nei prodotti

Miele si coniuga con la ricerca di una stile definito, elegante, lineare e riconoscibile.
Uno degli elementi che caratterizza la filosofia aziendale è la sostenibilità, un presupposto che si manifesta nelle pratiche e nella cultura aziendale. Miele è membro dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la sostenibilità Global Compact e firmataria della “Carta della Diversità”.

29 Settembre 2021 / / diotti.com

Una scelta sempre più frequente nella progettazione di spazi moderni, contemporanei e in stile industriale, la cucina senza pensili è una soluzione estremamente attuale. Molto apprezzata da architetti e interior designer, è considerata particolarmente adatta agli open space, poiché risulta più “leggera” in termini di ingombro delle superfici, più luminosa e ariosa. Il risultato finale è infatti esteticamente più elegante rispetto ad una tipica composizione con basi e pensili superiori. Questo può fare la differenza in un appartamento dove questa zona è immediatamente visibile dall’ingresso, o in stanze piccole dove la presenza massiva di arredi renderebbe l’ambiente claustrofobico.
Inoltre, può essere un’ottima scelta in mansarda o sotto ad un soppalco, per evitare di dover acquistare mobili su misura.

Che la tua cucina a vista sia piccola o grande, se per te lo stile viene prima di tutto questo design può essere quello giusto.

Cucina lineare senza pensili Seven 05

Perché scegliere una cucina senza pensili?

È una scelta dettata più dall’estetica che dalla funzionalità. Ma se è vero che la praticità è fondamentale in questa stanza della casa, è anche vero che ci sono casi specifici in cui l’occhio vuole la sua parte.

  • finestra: se sulla parete su cui dovrai posizionare i mobili della cucina è presente una finestra, potresti non volere dei pensili e preferire delle mensole e delle barre attrezzate
  • gusto personale: i pensili non ti piacciono, punto. Hai una cucina a vista, vuoi che si armonizzi il più possibile con gli arredi della zona giorno, e pensi che gli armadietti a parete renderebbero la cucina una presenza troppo invadente
  • posizionamento: un open space, una mansarda, una casa con soppalco, potrebbero essere le location ideali per una cucina di questo genere
  • pareti non resistenti (cartongesso) o che preferisci non forare (casa in affitto)
  • colore: se vuoi osare con colori particolari o molto scuri, l’assenza di pensili renderà l’effetto finale non troppo pesante. In più, le piastrelle possono diventare veri e propri elementi decorativi
    • Più economica?

      Si potrebbe pensare sia un’opzione più economica, ma in realtà tolti i pensili avrai bisogno di più colonne e di una perfetta organizzazione interna delle basi, in modo da sopperire alla mancanza di spazi contenitivi e ottimizzare quelli disponibili fino all’ultimo cm.

      Configurazioni

      Tutte le cucine componibili possono essere realizzate senza pensili, in qualsiasi layout.

      Lineare senza pensilli

      In questo caso le dimensioni contano. Se hai a disposizione una parete piccola, eliminare i pensili potrebbe costarti troppo spazio di stoccaggio. Considera che almeno 3 basi saranno occupate da forno, lavastoviglie e secchielli della spazzatura. In più, devi sommare l’ingombro del frigorifero, se si trova sullo stesso muro. Dovrai quindi pensare a dove mettere tutto il resto, ovvero: dispensa, pentole, posate, utensili, tovaglie, bicchieri, accessori vari (sacchetti per il freezer, pellicole, carta alluminio, contenitori ermetici…). Se, nonostante il poco spazio, decidi di optare per l’eliminazione dei pensili, trova dei sostituti (una o due madie, un armadio vintage, dei carrellini, mensole…)

      Cucina con ante a telaio con ripiani al posto dei pensili Sixty 02

      A penisola

      Come la lineare, ma con in più una penisola snack o attrezzata con contenitori. Qui lo spazio a disposizione è decisamente maggiore rispetto ad un modello che si sviluppa su una sola parete. Puoi anche allestirla in modo da avere colonne a parete e una penisola con lavello e fuochi (molto simile ad un’isola, come nella foto qui sotto).

      Cucina a penisola con colonne, senza pensili Six 18

      Angolare senza pensili

      Puoi optare per un angolo fatto di sole basi, ottenendo una cucina bassa lungo due pareti, oppure per basi da una parte e colonne dall’altra. Questa seconda possibilità è sicuramente la migliore in termini di contenimento, inoltre permette di integrare il frigo.

      Grande cucina ad angolo senza pensili Six 16

      Cucina a isola senza pensili

      Questa soluzione prevede un’isola con lavello e piano cottura integrati e, alle sue spalle, una parete completamente arredata con colonne. Un’altra configurazione prevede degli armadi attrezzati internamente con piani di lavoro, forno e molto altro.

      Cucina a isola con colonne con aree operative a scomparsa KLab 03

      Cucina a scomparsa all'interno di colonne con ante KLab 03

       

       

      Come sostituire i pensili

      Con il giusto spazio a disposizione e con una buona progettazione preliminare, sopperire alla mancanza dei pensili non è un grande problema.

      Basi

      Da organizzare perfettamente, con attrezzature interne come ripiani estraibili, cesti lemans e vassoi girevoli.

      Base cucina ad angolo con ripiani estraibili

      Nelle basi solitamente trovano spazio posate e utensili per cucinare, pentole e padelle, ed in generale tutti gli accessori che serve tenere a portata di mano quando ci si dedica alla preparazione, alla cottura e al lavaggio. Per posate e utensili l’ideale è scegliere delle basi con cassetti. Se preferisci solo ante, non ti preoccupare: all’interno si possono nascondere degli utili cassettini.

      Base cucina con cassetti di varie altezze

      Base cucina con anta estraibile e cassettini interni

      In più, in questi mobili bassi in corrispondenza del lavello sono di solito collocati i contenitori per la raccolta differenziata, i detersivi, le spugne e la lavastoviglie. Il forno può essere posizionato qui o in una colonna (o semicolonna). Inoltre, puoi optare per le basi dotate di schienale attrezzato o di canalina. Il canale attrezzato può essere inserito solo in speciali basi dalla profondità maggiore rispetto allo standard.

      Colonne

      Se la cucina è angolare puoi disporre le colonne su un’unica parete, magari quella meno visibile dall’entrata di casa o dalla zona giorno. Qui puoi organizzare la dispensa e le pentole, oltre che integrare forno e microonde. Se hai la possibilità di allestire un’intera parete con 3 colonne dovresti avere abbastanza spazio a disposizione.

      Colonna dispensa con ripiani estraibili

      Mezza colonna cucina con ripiani estraibili

      Senza pensili alti

      …ma con pensili bassi orizzontali: un’alternativa al classico “armadietto” sospeso è il pensile basso di forma rettangolare.

      Cucina di design con isola e pensili orizzontali bassi KLab 05

      Cucina con pensili bassi e lunghi Five 07

      Con pensili in vetro

      Le ante in vetro danno l’illusione di maggiore profondità. Attenzione però: l’interno deve essere ordinatissimo perché sempre a vista!

      Cucina lineare con pensili in vetro fumé trasparente Six 11

      Cucina stile shabby chic con pensili in vetro armato vintage Sixty 01

      Attrezzature extra e barre porta utensili

      Schienali attrezzati con ripiani, canale attrezzato, binari con gancetti, ripiani e cestelli. Queste attrezzature possono ospitare mestoli, coltelli, taglieri, piccoli ripiani per le spezie, grattugge, colini, moka, presine, canovacci e rotoli di carta assorbente.

      Cucina moderna senza pensili con schienale attrezzato Nine 05

      Mensole

      Possono essere appese a parete o a soffitto, in forma di veri e propri scaffali. Metti qui libri di cucina, piante aromatiche, teiere, tisane. Attenzione alla polvere, sconsigliamo di riporre qui tazze, bicchieri e pentole.

      Cucina rustica-moderna con ante in legno naturale e ripiani in metallo al posto dei pensili Fifty 06

      Scaffale per ganci e ripiani

      Cucina moderna in legno con mensole Ninety 04

      Librerie integrate e scaffali free standing

      Possono essere incorporate a lato delle colonne o delle basi (nel caso di cucina a isola o a penisola). In più, ci sono scaffalature che possono poggiare sul piano di lavoro fungendo da divisorio tra cucina e zona giorno.

      Cucina a isola con scaffale integrato al di sopra del piano Six 15

      Scaffale per cucina con porta bicchieri e porta bottiglie London

       

       

      Credenza o madia

      Ideali per piatti, bicchieri, insalatiere, vassoi, tovaglie. Sceglile con cassetti se vuoi riporre qui le posate. Possono anche essere utilizzate come dispensa per cibi in scatola e confezionati.

      Credenza bassa per piatti e bicchieri Start

      Madia a 4 ante utilizzabile come dispensa o per piatti e bicchieri Arrow

      Madia da cucina o soggiorno per piatti e stoviglie Roswell

      Vetrinetta alta in legno per calici e bicchieri Start

      Parete attrezzata

      Se completa di pensili può essere un’ottima soluzione per contenere bicchieri, calici da vino, piatti, servizi di porcellana, bottiglie di vino e di liquori.

      Parete attrezzata modulare con pensili per piatti e bicchieri Plan 06

      Parete attrezzata con vetrinette per calici e bottiglie Plan 28

      Cosa fare con…

      Rivestimento o paraschizzi

      Puoi scegliere tra le due opzioni. Il rivestimento con piastrelle può essere neutro o estremamente decorativo, dipende solo dal tuo stile.

      Negli ultimi anni si è diffusa la tendenza di evitare le piastrelle a favore di pannelli paraschizzi realizzati in abbinamento al piano di lavoro. Si tratta di uno schienale che può essere realizzato in qualsiasi altezza e, a scelta, attrezzato con ripiani e barre.
      Altre opzioni sono: pannelli in acciaio, in vetro, resina, pittura murale o carta da parati impermeabili e lavabili.

      Paraschizzi abbinato al top cucina

      Paraschizzi in metallo

      Paraschizzi basso e piastrelle

      Scolapiatti

      Spesso collocato in un pensile al di sopra del lavello, questo accessorio potrebbe non essere più così indispensabile come una volta. Consigliamo di investire in una lavastoviglie di nuova generazione che assicuri una perfetta asciugatura. Se non puoi rinunciare allo scolapiatti, avrai solo l’imbarazzo della scelta tra tappetini in silicone e modelli pieghevoli salvaspazio.

      Cappa

      Le possibilità sono svariate. Per la massima pulizia formale eliminala del tutto e scegli un fornello o un piano a induzione con cappa integrata.
      In alternativa puoi optare per la cappa integrata nel piano di lavoro o nel controsoffitto.
      Se vuoi un sistema più tradizionale, scegli una cappa di design a vista da agganciare a parete o a soffitto. Ci sono modelli che sembrano dei lampadari, mentre altri ricalcano la tipica forma “a camino”, più adatta ad ambienti in stile industriale o shabby.

      Cappa a soffitto sopra isola cucina

      Cappa a forma di lampada

      Cappa in stile industriale a camino

      Piano a induzione con cappa integrata

      Cappa a estrazione integrata nel piano della cucina

      Illuminazione

      Visto che piano, lavello e zona di cottura non saranno “messi in ombra” dai pensili soprastanti, l’illuminazione può essere predisposta a schema più libero. Perfette le lampade a braccio flessibile orientabile, le applique, le lampadine di design a bulbo allineate lungo tutto il top, lampadari di design, luci led integrate nella cappa o nelle mensole (se prevedi di sostituire i pensili con delle scaffalature).

      Bicchieri

      Sono in molti a chiedersi “dove mettere i bicchieri?”. Semplice: nelle colonne, in una madia separata o nella parete attrezzata. Lo stesso vale per calici, bicchierini da liquore, coppe da dessert….

       

       

      Consigli di stile

      Moderna

      In una cucina contemporanea generalmente si punta più al minimalismo, in particolare se si tratta di open space dove l’estetica la fa da padrone. In questo caso la parete sopra le basi della cucina sarà più libera, con delle luci orientabili, delle foto o dei quadri. Le mensole, se presenti, saranno 1 o 2, magari con led integrati. Sopra troveranno spazio pochi oggetti decorativi, delle scritte, oppure la macchinetta del caffè rigorosamente di design e qualche libro come la guida Michelin e manuali di alta cucina giapponese, molecolare, gourmet, o di pasticceria di Iginio Massari.

      Shabby / country

      Le cucine rustiche si prestano molto di più all’uso di mensole su cui appoggiare oggetti e utensili in vista. Le mensole in legno massello sono molto amate e si adattano alla perfezione al mood provenzale. Però attenti all’ordine. Via libera a pentole in rame ben lucidate e in coccio, barattoli per tisane e frutta secca, porta zucchero e caffè, teiere, scatole di latta per i biscotti, cesti per la frutta, spezie, vasi di fiori e succulente.

      Classica

      Come per le cucine country, anche le classiche possono trovare una valida alternativa nell’uso di mensole. Sicuramente però questo stile è quello che meno si adatta alla trasformazione in chiave minimal, anche se si può trovare la giusta via di mezzo. Nel caso di configurazione ad angolo basterà posizionare i pensili su un lato e lasciare l’altro libero, magari solo con una cappa a camino.

      Recap

      Parola d’ordine di una cucina senza pensili: organizzazione.
      Recupera spazi utili e pianifica al meglio le zone operative.

      • BASI: organizzale internamente con scomparti, ripiani estraibili, contenitori. Se puoi, opta per basi più profonde o più alte, con canalina attrezzata posteriore o schienale dotato di ripiani e barre portautensili
      •  

      • COLONNE: su cucine lineari puoi prevedere almeno 2 colonne (ad esempio: frigo + dispensa). Su composizioni angolari puoi allestire un’intera parete a colonne, magari a doppia altezza
      •  

      • CREDENZE, MADIE: da collocare o in cucina o in soggiorno, sono perfette per contenere piatti, bicchieri, posate, tovaglie. Un ottimo aiuto per liberare spazio contenitivo nelle zone operative della cucina dove potrai tenere a portata di mano solo il necessario per i 3 step fondamentali: preparazione, cottura, lavaggio
      •  

      • PENSILI ALTERNATIVI: puoi optare per mensole o per pensili bassi e rettangolari, decisamente più moderni e d’arredo rispetto ai classici mobiletti alti
      •  

      • ELETTRODOMESTICI: integrati è meglio (armonia estetica, piano di lavoro non ingombrato da microonde, profondità uniforme). Valuta bene se inserire il forno nelle basi, in una colonna o in una semicolonna. Scegli una lavastoviglie di qualità che asciughi bene e ti eviti la necessità di uno scolapiatti

      Se non soffri di horror vacui (la necessità di riempire ogni parete vuota di casa con arredi o complementi, anche dove non ci sia una reale necessità) e sai organizzarti bene, questo tipo di cucina non presenterà per te nessuna difficoltà. Anzi, sarà una scelta la cui resa estetica non ti stancherà nel tempo.

       

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      Leggi tutte le nostre guide per arredare una cucina perfetta

29 Settembre 2021 / / Romina Sita

In questo articolo in collaborazione con Romina ti spiegherò come creare moodboard dal colore, ovvero da una palette già predefinita.

Lascia però prima che mi presenti e ti spieghi il motivo della mia presenza su questo blog! Sono Chiara Fedele, interior designer e blogger. Abito a Sanremo e lavoro sul territorio ligure e Costa Azzurra con progetti residenziali in stile kinfolk e influenze parigine. Sono anche riconosciuta per la mia grandissima passione verso le moodboard.

Io e Romina abbiamo quindi deciso di mettere insieme le nostre più grandi conoscenze (la sua sulle palette colore e la mia sulle moodboard) per realizzare contenuti davvero unici. Sul mio blog infatti troverai la guida scritta da Romina su come creare palette colori prendendo ispirazione da un’immagine della natura e io invece ti proporrò qui una guida su come realizzare una moodboard una volta che lo schema colore è già stato deciso.

CREARE MOODBOARD DAL COLORE: INIZIAMO!

Non potevo non prendere ad esempio una delle bellissime palette colore che Romina ha creato per l’articolo scritto ad hoc per il mio blog. Eccola qui:

creare moodboard dal colore
Una palette colori ispirata da una magnifica immagine della natura

E’ stato davvero difficile scegliere una palette in particolare, ma questa più delle altre è forse quella che più si avvicina al mio stile.

La prima cosa che ho fatto è scegliere un programma con cui realizzare la moodboard digitale. Canva è molto intuitivo, facile e gratuito e per questo motivo lo consiglio a tutti.

A me piace molto lavorare sul formato orizzontale (5000×3000 px), ma questa scelta è molto soggettiva. Ho quindi subito caricato nello spazio vuoto l’immagine ispirazionale (il paesaggio montano con tutti i suoi colori) e la palette colore stessa (ovvero, i pallini ad indicazione di ciascuna nuance predominante).

E’ iniziata quindi la ricerca dei materiali.

Mentre non vi è un ordine preciso da seguire sulla base dei colori, io consiglio di andare per ordine per quanto riguarda la tipologia di materiali da cercare, in modo da rendere sempre più selettiva la ricerca.

LA RICERCA DI MATERIALI ED ELEMENTI D’ISPIRAZIONE

Ho cominciato a cercare un rivestimento per il pavimento, in quanto per ovvi motivi costituirà il colore predominante essendo il pavimento stesso la superficie più ampia da coprire in un appartamento.

Consiglio di non fermarsi al primo prodotto che si trova, ma di spendere davvero del tempo nella ricerca.

Per esempio io ero partita con la ricerca di un parquet che richiamasse i toni del marrone, sono poi passata per delle piastrelle in terrazzo veneziano sulle nuance del grigio chiaro, per poi optare definitivamente per questo bellissimo rivestimento in gres porcellanato smaltato color cotto. Il produttore è Dune e fa parte della collezione Terracota.

L’effetto riproduce un pavimento in cotto che consumandosi lascia intravedere un antico rivestimento realizzato in cementine. Stupendo!

Constatando che il grigio è un altro colore predominante della palette e opposto a quello già inserito nella moodboard, sono passata alla ricerca di un tessuto che smorzasse l’audacia del rivestimento selezionato.

Ecco quindi un tessuto in lino di colore grigio chiaro. Lo vedrei bene per delle tende che scendono morbide fino al pavimento.

A questo punto serve però decidere il materiale principale con cui saranno realizzati gli arredi più importanti. E’ la volta del legno, di un’essenza abbastanza scura, a richiamare il marrone che è stato inserito nella palette colore.

Thonet 17-CR
Sedia Thonet 17-CR

GLI ULTIMI DUE COLORI SCURI

Ha lasciato volutamente per ultimi i due colori entrambi molto scuri per la scelta dei dettagli: il grigio antracite e il grigio leggermente più chiaro (55% direi).

creare moodboard dal colore

Il grigio antracite non poteva che essere riproposto in dettagli microcemento. Mentre il grigio leggermente più chiaro lo vedrei bene applicato su vasi e ciotole in cemento a completare l’arredamento dello spazio. Nello specifico, questi complementi inseriti li puoi trovare in vendita sulla piattaforma Kave Home.

TOCCO FINALE: IL FIORE

Infine nelle mie moodboard non manca mai il tocco finale dato da un elemento naturale, ancora meglio se si tratta di un fiore. Ho quindi selezionato un fiore i cui colori richiamano quelli della palette stessa: un ramoscello di fiori di cotone (marrone e bianco).

Il dettaglio naturale costituisce solitamente un elemento di sorpresa e aggiunge delicatezza al tutto. Non fornisce ulteriori indicazioni sulla moodboard o la palette colore, è vero, ma è diventato il mio segno di riconoscimento. 

creare moodboard dal colore
La moodboard realizzata ispirandondosi alla palette colori di partenza

Prova anche tu, vedrai che risultato!

CREARE MOODBOARD DAL COLORE: ORA TOCCA A TE!

Siamo giunti alla conclusione di questo articolo e a questo punto non ti resta che mettere in pratica i consigli che io e Romina abbiamo condiviso nei nostri articoli.

A proposito, passa anche dal mio blog per recuperare l’articolo scritto da Romina su come creare palette colori prendendo ispirazione da un’immagine della natura

Non dimenticare di commentare, magari scrivendoci cosa ne pensi di questa guida su come creare moodboard dal colore. Ti è piaciuta la moodboard che ho realizzato? Utilizzi altre tecniche per realizzare le tue moodboard? Io e Romina non vediamo l’ora di leggere il tuo commento, ma soprattutto condividi l’articolo sui tuoi social se pensi che possa interessare o essere d’aiuto anche ai tuoi amici e per supportarci nel nostro lavoro. Grazie di cuore!

Chiara

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