Vacanze estive finite? Non per tutti. Vi raccontiamo la nostra esperienza in un nuovo hotel aperto questa primavera a Paros, ottimo spunto per il vostro prossimo viaggio al mare.
Parliamo del Paros Cape Suites nell’omonima isola di Paros appunto e che sorge a pochi passi a piedi dal centro di Naoussa, una delle cittadine più caratteristiche dell’isola. Per chi non la conoscesse stiamo parlando delle Cicladi, isole greche nel mare Egeo famose per la casette tinte a calce, persiane blu, cupole e chiesette.
Paros Cape Suites
Torniamo in hotel con le sue 13 suites tra cui doppie, famigliari o superior con piscina privata, tutte con vista sul mare, arredate in modo decò, semplice ed elegante, con tocchi minimal. La splendida vista mare fa da sfondo a una location fresca ma dai richiami tradizionali dell’isola per immergersi completamente nell’atmosfera. I complementi d’arredo fanno la differenza: sospensioni e luci tecniche sparse nella stanza, armadiatura in muratura a vista così come la zona lavabo, ceste e divani con struttura in muratura e cuscini ovunque.
Tra i servizi che abbiamo trovato borracce per il trasporto dell’acqua, teli omaggio, comode bag per gli spostamenti e noleggio biciclette gratuito per raggiungere le spiagge vicine all’insegna di un comportamento ecofriendly a cui la struttura si ispira. Anche i prodotti presenti nella camera e in vendita seguono tutti una politica sostenibile per salvaguardare l’isola e la natura in generale.
Grigliata? La proposta non può che far piacere ad amici e parenti. Buona, sana e prelibata, è sempre una buona idea. Ma cosa serve per renderla speciale? In primo luogo è necessario avere a disposizione un barbecue un mobile da cucina pratico e funzionale con cui realizzare grigliate indimenticabili. Perché sono lontani i tempi in cui si disponeva una semplice griglia sopra un fuoco improvvisato all’aperto: oggi questo tipo di cottura può essere realizzata a casa in tutta comodità, basta avere a disposizione un giardino o persino un balcone.
La grigliata di carne è quella per antonomasia e il barbecue top per la sua preparazione è quello a pellet, che si caratterizza per aver preso il posto dell’alimentazione a legna, quella che dà il migliore punto di affumicatura, il tratto distintivo di questo tipo di preparazione. Con un aroma legnoso e delicato insieme, a tratti persino fruttato.
Il barbecue a pellet, un tipo di combustibile considerato ecologico essendo per la maggior parte composto dagli scarti del legno, presenta un elemento di accensione elettrico, fattore che porta ad avere una densità di fumi inferiore e allo stesso tempo praticità nella manutenzione come nell’uso. Perfetto per tutti i tipi di grigliata, non solo quella di carne.
Idee per la grigliata
La grigliata mette d’accordo tutti. Siete amanti della carne? Quella alla griglia è una della cotture più apprezzate, grazie al suo sapore inconfondibile: non avete che da sbizzarrirvi nella scelta del tipo di taglio che più vi piace, dalle salsicce alle bistecche fino, volendo, agli hamburger.
Se non sapete quale carne scegliere andate sul manzo, che si può trovare in mille tagli diversi: non vi deluderà. Se invece volete lanciarvi su un esperimento diverso provate con il pesce: il tonno, il pesce spada ma anche le altre tipologie si prestano perfettamente.
Avete come ospiti degli amici che sono vegetariani? La grigliata farà felici anche loro, essendo ideale per la cottura delle verdure (patate, zucchine, melanzane, ecc. ecc,) come del formaggio, perfetti i tomini, e persino delle pannocchie. Insomma, metterà tutti d’accordo e a voi non resterà che predisporre il barbecue.
Inoltre alla griglia si possono preparare bruschette e pane abbrustolito, da farcire nei modi più disparati o semplicemente con olio extravergine d’oliva, sale e una strofinata veloce di aglio, quell’aroma in più irresistibile che fa festa.
Non dimenticare…
Dare un’occhiata alla pulizia della griglia è importante non solo per aver tutto predisposto dal punto di vista igienico ma anche per non dover faticare il triplo dopo. Non possono mancare tutti quegli attrezzi da cucina che servono durante la cottura, comprese pinze e palette. La materia prima poi: un’attenzione alla spesa che dovrà essere bilanciata nella scelta degli ingredienti per non lasciare scontento nessuno.
Pensate quindi alla quantità e alla qualità, senza lesinare su niente (la carne si può sempre congelare) soprattutto sul pane, anche sotto forma di focaccia, l’intermezzo ideale tra una cottura e l’altra.
Aceto, olio, sale: questi elementi dovranno essere predisposti in anticipo. Ma anche piatti, bicchieri, posate e tovaglioli. La grigliata ama le bevande gustose da quelle analcoliche nel caso di bambini a birra e vino per tutti gli altri.
A questo punto non manca più niente, siete pronti per lanciarvi in una grigliata memorabile. Non vi resta che condividerla con chi preferite!
Realizzate in cartongesso, legno, lamiera metallica o vetro, le librerie possono essere un ulteriore elemento per arredare il soggiorno. La loro funzione è sia contenere che caratterizzare gli spazi.
Arch. Luigia Pace
Le librerie offrono tante possibilità di combinazioni, sia dal punto di vista dei materiali che della conformazione. Inoltre permettono di giocare con i colori degli elementi della struttura per vivacizzare un ambiente e di aggiungere un sistema di illuminazione che le rende elementi luminosi, valorizzando anche i libri che contengono.
È sufficiente un angolo inutilizzato del soggiorno per inserire un’utile libreria e trasformarlo in un perfetto angolo lettura o relax, aggiungendo un divanetto. Oppure potete sfruttare gli spigoli del soggiorno, inserendo mensole a sbalzo o realizzando delle nicchie.
Ph. Alison Bernier+Tim Clarke design
Le librerie possono anche essere passanti, ovvero costruite su una parete che contiene un’apertura – con o senza porta – tutt’intorno a questa. Il passaggio all’altra stanza può essere anche nascosto e integrato nella libreria.
Un tipo di librerie per arredare il soggiorno sono quelle divisorie, che separano due ambienti senza però chiudere nettamente lo spazio come farebbero le pareti. Sono, infatti, una buona soluzione per dividere un open space senza essere invasive. Quanto farle fitte o quanto farle aperte dipende dalle vostre necessità. In particolare, se avete spazi piccoli, sceglietele abbastanza aperte così che lascino passare anche lo sguardo, oltre che la luce, consentendo di vedere lo spazio nel suo insieme ed evitando di restringerlo.
Questa soluzione può valere anche per fare da parapetto di una scala, senza la necessità di chiudere con un muro, ma ottenendo un diaframma contenitivo.
5ft2 Studio – Ph. Sonia Mangiapane and Peik Li Pang + Pencil Office
Librerie di design perfette per il soggiorno
Le librerie possono essere oggetti di design a sé stanti, protagoniste della vostra zona giorno.
Ecco una carrellata di librerie iconiche del passato e moderne:
– l’elegante libreria Elysée prodotta da Magis e disegnata da Pierre Paulin; costituita da elementi a U che possono essere sovrapposti o accostati a piacimento;
Elysée – Magis
– la regolare e simmetrica libreria in vetro Glass shelves di Shiro Kuramata, prodotta da Glas Italia;
Glass shelves – Glas Italia
– Nuvola rossa, di Vico Magistretti, che non prevede i classici supporti laterali diventando un elemento di arredo;
Nuvola rossa – Cassina
– la famosa libreria Bookworm prodotta da Kartell e disegnata da Ron Arad, estremamente flessibile e personalizzabile perché costituita da una fascia in materiale plastico che può essere curvata ottenendo un disegno del tutto personale;
Bookworm – Kartell
– la leggerissima Graduate dell’architetto Jean Nouvel, prodotta da Molteni, che sembra sospesa magicamente;
Graduate – Molteni
– Tree branch, la libreria a forma di ramo di Olivier Dollé che porta la sensazione di natura all’interno di casa.
Tree branch – Olivier Dollé
Se desiderate una progettazione ottimale del vostro soggiorno, consultate il sito https://zeumadesign.com/.
Chi ci segue su Instagram saprà bene che abbiamo dovuto dire addio al nostro caro, nonché primo, divano per sceglierne un altro. E’ partito quindi il totodivano. A proposito di questo argomento, abbiamo pensato di condividere con voi un piccolo vademecum da seguire per sapere come scegliere il divano giusto.
Il nostro nuovo divano di Maisons du Monde
Scegliere il divano in base all’ambiente
A meno che tu non voglia buttarti nel mare dei divani senza un’idea precisa, avrai sicuramente bisogno di tenere a mente qualche piccolo accorgimento per fare la scelta giusta.
NON SCEGLIERE UN DIVANO ENORME PER UN SALOTTO PICCOLO! Il risultato sarebbe solo un salotto ancora più piccolo. Il tuo divano con isola arriverà, c’è sempre tempo per una casa più grande.
Posiziona il divano in base all’utilizzo che ne vuoi fare: davanti alla tv, davanti al camino, in mezzo a due poltrone per una zona conversazione… insomma, non spargerlo a caso in una stanza.
Non piazzarlo davanti alla porta d’ingresso, altrimenti dovrai ricomporti dal tuo semisonno ogni volta che qualcuno busserà alla porta.
Quale marca scegliere per il divano
Ecco qui, perchè alla fine voi volete andare al sodo, vorreste che vi dicessimo, compra quello lì! Ok, non lo faremo.
Non possiamo neanche dirvi “quella marca fa schifo” (anche se una c’è e la odio con tutta me stessa). E’ chiaro che però ci sono degli standard da seguire visibili anche ai meno esperti.
Possiamo però aiutarvi a saperne un pò di più dividendo i divani in tre fasce, di prezzo e di qualità (divano medio da 2/3 posti):
Qualità bassa – fino ai €500 ciò non significa che un divano sia brutto. Con €300 potete trovare divani di tutto rispetto che vi faranno fare una super figura. Non vi aspettate però che possano durare 20 anni (ma magari non è neanche quello che volete, perchè il prossimo anno ne potrete comprare uno nuovo 🙂 )
Ne trovate da Mondo Convenienza, Sklum, Miliboo, Ventee Unique, ecc
Qualità media – dai €500 ai €1.500 in questa fascia si può parlare già di divani “su misura”, ovvero non in pronta consegna. La maggior parte delle boutique dedicate ai divani permette di scegliere e personalizzare i modelli a proprio piacimento, dalla stoffa ai cuscini fino alla struttura. Si parla insomma già di bei divani.
Le maggiori catene sono in questa sezione: Divani&Divani, PoltroneSofà, ecc
Qualità alta – dai €1.500 ai €2.500 stoffe di qualità, design ricercato, marche che fanno la differenza. Qui ci sono divani che già si lasciano riconoscere, insomma non il classico divano di Ikea per capirci.
Il design – dai 2.500 a infinito 🙂 Boom! Il top dei divani, di quelli che quando li vedi li riconosci subito. Come Air di Lago o Largo di Kartell. O magari un pezzo intramontabile come LC2 di Le Corbusier o un bellissimo Chester in pelle.
Divano Sklum simil pelle
divano chesterfield pelle
Come scegliere il divano giusto
Veniamo quindi al dunque.
Ci sono tre caratteristiche fondamentali da tenere sott’occhio: dimensioni, colore e forma.
Come scegliere le DIMENSIONI del divano – prima di acquistare il divano ricorda sempre di prendere le dimensioni della stanza in cui sarà posizionato. Disegnale in una semplice piantina in 2D, sistemando anche gli eventuali mobili già presenti nella stanza, in questo modo riuscirai a capire se è quello giusto.
Ricorda sempre che per muoversi agevolmente intorno al divano devono esserci almeno 60/70 cm di spazio libero. Dovrai lasciarne di più, almeno 120 cm, se il divano farà da divisorio per il tavolo da pranzo e almeno 50 cm se vorrai posizionarci davanti un tavolino da caffé.
Di che COLORE scegliere il divano – tutto dipende dallo stile dei tuoi ambienti e anche un pò dal tuo carattere. In una casa rustica e di campagna, dove il legno è il protagonista, bisogna prediligere toni chiari, sul bianco o sul beige. Per lo stile casa minimal, dove c’è molto bianco, si può osare puntando su un colore acceso e che spezzi totalmente.
In generale se un divano ha dimensioni contenute si può ostentare un pò di più sul colore, se parliamo di un divano a 10 posti, pensarlo tutto in rosso, sarebbe un pò pesante (a meno che non vi chiamiate Salvador Dalì).
In generale la regola rimane sempre quella dei 3 colori: seleziona una palette di 3 o 4 colori e seguili per tutta casa.
Quale FORMA scegliere per il divano – Componibile, a L, con chaise longue, lineare… le possibilità sono innumerevoli e tutto dipende dalla stanza di destinazione e dall’uso che ne vorrete fare. C’è chi adora avere un divano comodo per il pisolino, chi invece lo vede solo come una seduta per vedere un buon film o per fare una chiacchierata.
Vi lasciamo qualche idea per trovare il divano perfetto che fa per voi e ricordate poi di abbinare i giusti cuscini🙂
Scopriamo come ristrutturare con il microcemento, un materiale versatile e performante che presenta numerosi vantaggi e una grande varietà di applicazioni.
Carmen House-foto Mariela Apollonio-progetto Carles Faus
L’evoluzione dei materiali nell’edilizia e nella decorazione permette oggi di affrontare progetti impegnativi in tempi rapidi e disagi ridotti al minimo. Uno di questi materiali è il microcemento, con il quale è possibile rivestire le superfici sia in interni che in esterni. Un rivestimento di ultima generazione perfetto per progetti di ristrutturazione e di decorazione dal forte impatto estetico.
Cos’è il microcemento
Il microcemento è un rivestimento decorativo la cui composizione è costituita da cemento e resine a base d’acqua, cui vengono aggiunti additivi e pigmenti minerali. Il suo spessore estremamente sottile, pari a 3 mm, e la superficie senza soluzione di continuità offrono un grande possibilità di soluzioni per rinnovare li ambienti in modo rapido ed efficace. Per esempio, si può rivestire un intero appartamento, senza dover livellare le porte. Il microcemento è caratterizzato inoltre da un’elevata resistenza meccanica, qualità che lo rende adatto anche per gli esterni, per esempio nella realizzazione dei rivestimenti per piscine.
Carmen House-foto Mariela Apollonio-progetto Carles Faus
L’ampia scelta di finiture e colori inoltre, rende possibile realizzare progetti decorativi di ogni tipologia. I colori, determinati dal pigmento incorporato direttamente nell’impasto, combinati con la finitura della vernice protettiva, che può essere opaca, lucida o satinata, offrono infinite possibilità di personalizzazione.
Applicazioni del microcemento
Essendo altamente adesivo, può essere applicato sia in orizzontale che in verticale. A parte il legno, il microcemento può essere applicato su diversi supporti, dal cemento alle piastrelle, dal gesso all’intonaco. La resistenza alle sollecitazioni meccaniche, all’abrasione e al calpestio lo rendono adatto a rivestire le superfici di bagni e cucine, ingressi e altre zone di passaggio.
Inoltre, si possono realizzare lavandini e lavabi, piatti doccia, vasche da bagno. Scegliendo i giusti colori e finiture, il microcemento può rivestire anche ambienti eleganti e di rappresentanza, sia nel pubblico che nel privato.
Vi presentiamo una nostra selezione di 20 progetti vincitori del concorso di design A’ Design Award & Competition. L’anno prossimo potresti esserci anche tu.
Oggi vi presentiamo una selezione di 20 progetti vincitori della scorsa edizione del concorso A’ Design Award & Competition. Se l’anno prossimo vorresti esserci anche tu, con uno dei tuoi progetti, leggi il resto dell’articolo.
A’ Design Award & Competition in breve
L’ A’ Design Award & Competition dei più prestigiosi concorsi internazionali di design. Scopo del premio è quello di dare visibilità ai migliori designer emergenti e mettere in evidenza i migliori progetti. Il premio è organizzato da OMC Design Studios SRL, membro di ADI e ICSID, con sede a Como.
Se sei un designer, un architetto, uno stilista, un grafico, un web designer, e desideri promuovere il tuo lavoro, non esitare a presentare la tua candidatura al concorso.
Per saperne di più su come partecipare, ti basta cliccare qui:
Dalla sua creazione, il concorso ha continuato a crescere, sia in termini qualitativi che quantitativi. Basta dare un’occhiata ai numeri della scorsa edizione:
2.500.000.000+ impressions
138.932.825 pageviews
156.647 registrazioni
35.237 progetti candidati
14.556 vincitori
1800 siti coinvolti nella promozione
750 ospiti alla serata di gala finale
180 nazionalità
212 giudici
122 categorie
108 lingue diverse
100 press partner
12 anni di premi
6 livelli di premiazione
Chi può candidarsi e le categorie
Le categorie nelle quali è possibile presentare i propri progetti sono moltissime, ben 122.
Non solo oggetti di design, dunque, ma anche servizi, progetti di comunicazione, web design, progetti di arredo urbano, architettura del paesaggio e via dicendo.
Per sapere se hai i requisiti, consulta la lista delle categorie e scegli tra Good Industrial Design Award, Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Fashion Design Award, solo per citarne alcune. Consulta la lista delle categorie a questo link:
La giuria del Good Design Award è multidisciplinare e comprende designer, professori, imprenditori, giornalisti ed editori internazionali con un background ed un’esperienza che garantisce una valutazione equa e autorevole.
Qui trovi i membri della giuria selezionati, mentre in questa pagina puoi avere informazioni complete sulla metodologia di valutazione.
La giuria offre inoltre un utilissimo servizio gratuito a tutti i candidati, ovvero la fornitura gratuita di punteggi, feedback e suggerimenti per aiutare i designer o le aziende che intendono partecipare al concorso.
Scopri i premi e i vantaggi che ti aspettano
I vincitori dell’A’ Design Award & Competition ricevono un kit che contiene gli strumenti per promuoversi su scala internazionale, oltre al trofeo in metallo stampato in 3D, l’annuario in versione digitale e cartacea, il certificato di eccellenza del design, un invito per due persone alla serata di gala conclusiva e molti altri vantaggi. Inoltre, è prevista la partecipazione gratuita alla mostra dei vincitori. Cliccando su questo link potete consultare tutti i benefits cui avranno accesso i vincitori.
La nostra selezione di 20 progetti vincitori
Ecco la nostra selezione di 20 progetti vincitori dell’edizione 2021 nelle categorie Furniture, Decorative Items and Homeware Design – Architecture, Building and Structure – Interior Space, Retail and Exhibition – Lighting Products and Projects – Pet Supplies and Products for Animals:
La nostra selezione di progetti vincitori, dal n.1 al n.20 – descrizione e link nell’elenco seguente
Quando si tratta di scegliere le porte interne per la propria abitazione è importante trovare dei modelli che ben si adattino ai propri gusti. Oggi in commercio sono disponibili collezioni di porte che offrono una soluzione ideale per qualsiasi stile, gusto o situazione particolare. Scegliendo una collezione di ultima generazione si potrà approfittare di materiali di qualità e all’avanguardia, ma anche di soluzioni originali e di aperture mai viste prima.
Una porta in legno è per sempre
Anche chi preferisce soluzioni innovative può amare i materiali tradizionali, come il legno massiccio. Del resto le collezioni di porte in legno moderne comprendono anche modelli laccati, laminati o con inserti in vetro, che permettono di approfittare di tutta la luce che si desidera, anche in ambienti non finestrati. Le soluzioni innovative comprendono anche le nuove porte filo muro; in sostanza la porta diviene parte integrante della parete, dando un tocco molto originale all’ambiente. Questa soluzione permette di installare porte interne del tutto simili a quelle utilizzate per guardaroba e cabine armadio, dando un senso di continuità molto piacevole all’ambiente. Le porte raso parete si adattano a diversi ambienti e offrono un’installazione che si rivela originale soprattutto in caso di pareti molto ampie. Oggi le porte filo muro si possono integrare ai battiscopa costruiti con la medesima filosofia. Una parete liscia, che contiene in sé tutti gli elementi funzionali di un ambiente.
porte interne in vetro by Garofoli
Collezioni di porte in vetro
Particolarmente apprezzate negli ultimi anni sono anche le porte in vetro. Sono adatte sia agli ambiti abitativi, sia agli uffici e ai locali commerciali. Del resto sono disponibili porte in vetro di varie tipologie, con decori in rete metallica, con disegni 3D, vetri glitterati o incisioni di ogni genere, in modo da rispondere ai gusti e allo stile che il singolo cliente desidera. Si possono installare anche porte a tutto vetro, che vanno dal pavimento al soffitto, con larghezze che sfiorano i 140 cm: una soluzione che osa con le trasparenze creando un effetto decisamente originale. Per mantenere la privacy di chi vive quotidianamente in una casa o in un ufficio le porte in vetro si possono rendere opache, con incisioni o zone acidate, o anche trasformare in luminosi specchi. In questo modo il vetro garantisce tutta la privacy di cui si ha bisogno, in qualsiasi situazione.
porta a bilico by Garofoli
Aperture originali
Non è detto che a rendere originale una porta sia il materiale di cui è composta. Tra gli elementi caratteristici di una porta vi è anche il tipo di apertura. Le porte più classiche sono quelle a battente, che per certi versi si possono anche considerare quasi banali. Chi desidera una soluzione originale può optare per la porta a bilico: hanno un meccanismo pivotante che consente la massima versatilità dell’anta. Sono particolarmente adatte per ambienti a uso commerciale o pubblico, dove è necessario posizionare ante di grandi dimensioni. Molto interessanti sono anche le porte a libro, nelle quali l’anta della porta si ripiega su sé stessa, creando un’apertura ampia anche laddove non ci sarebbe lo spazio sufficiente.
Il barbecue è molto più di una semplice griglia. La sua storia ha elementi di contatto addirittura con la Scoperta dell’America a cui dobbiamo l’introduzione di questo tipo di cottura in Europa. Pare che in uno dei viaggi nel nuovo continente fosse stato visto all’opera dall’esploratore Fernando Soto nel 1540 presso una tribù dell’attuale Mississippi. Da allora di strada il barbecue ne ha fatta non poca. Il termine è attualmente indicato per descrivere sia la cottura alla griglia sia il suo dispositivo dotato di coperchio.
Accanto alla classica alimentazione a carbonella sono disponibili anche soluzioni a gas e ad elettricità che rendono il barbecue perfetto anche per i contesti urbani, basta avere a disposizione un balcone! Un’evoluzione importante per le abitudini delle persone.
Tra i brand indiscussi leader del settore il marchio Weber rappresenta davvero un’istituzione, o meglio un’icona di design. Questo grazie allo stile funzionale, all’avanguardia e allo stesse tempo bello da vedere frutto di una storia importante. Online si trovano modelli a prezzi interessanti come quelli dei barbecue weber su ilmondodelbarbecue.it, un sito interamente dedicato al barbecue in tutte le sue declinazioni.
Weber grill
Perché cuocere alla griglia le pietanze, e non solo la carne, può essere davvero semplice, oltre che gustoso e genuino. Basta avere il barbecue giusto rispetto alle proprie esigenze e il brand statunitense riesce sempre a venire incontro!
Una storia di famiglia
Era il 1954 e Stephen Weber, padre di 12 figli e assemblatore di piastre di acciaio a Chicago, coltivava un sogno: quello di riuscire a creare l’apparecchio perfetto per la cottura alla griglia.
I sogni, si sa, sono fatti per essere realizzati e grazie alla tenacia e all’ingegno a Stephen Weber l’impresa è riuscita, elaborando un braciere a cui è appoggiata una sfera divisa a metà avente la parte inferiore predisposta per la griglia e quella superiore per il coperchio, capace di garantire la migliore cottura tutelando il cibo anche dalle folate di vento.
Sulla scia dell’ispirazione originale, Stephen Weber ha sviluppato con l’impresa da lui fondata il barbecue in una vera haute couture di stile, elemento comune a tutte le creazioni del suo marchio, capace di essere protagonista per tutti i tipi di barbecue, compresi quelli a gas, elettrici e a carbonella.
I barbecue weber a gas, elettrici e a carbonella
Ogni modello di barbecue Weber si caratterizza per rispondere a esigenze specifiche diverse a seconda di spazio, stile di vita, esigenze di cottura, preferenze estetiche.
I barbecue Weber a carbonella sono quelli che presentano il sapore autentico della brace, conferendo alla grigliata un sapore sempre perfetto grazie anche alla presenza del coperchio che permette di ottenere temperatura costante e qualsiasi cibo affumicato. Rispetto ad altre tipologie è poco adatto in situazioni condominiali perché, pur avendo una ventola di aerazione in dotazione, tende a produrre più fumo. I barbecue Weber a carbonella sono multi accessoriati e permettono prestazioni di alto livello, facendo sentire la persona addetta alla griglia davvero nel mood originario senza rinunciare ai vantaggi della tecnologia contemporanea.
Barbecue Weber a carbonella
I barbecue Weber a gas sono una soluzione pratica e veloce per le diverse occasioni. Uno dei vantaggi è che rispetto a quelli a carbonella producono meno fumo e sono più indicati, oltre che per la grigliata in giardino, anche per non avere problemi coi vicini. Non solo, sono facili da pulire. Weber non ha rinunciato anche stavolta alla sua cifra di design, con mobili comodi grazie ai pratici ripiani che rendono questo tipo di barbecue ideale per fare grigliate anche con un numero importante di persone.
Barbecue Weber a gas
I barbecue elettrici Weber, infine, si caratterizzano per essere funzionali per ambienti più piccoli, condomini inclusi grazie alla presenza di fumi praticamente nulla. Si trovano soprattutto nella versione da tavolo e risultano ideali per chi non vuole rinunciare a una grigliata anche nel quotidiano. Infatti hanno un unico limite: quello di essere predisposti per un numero di persone che va dalle 2 alle 4.
Barbecue Weber elettrico
Qualsiasi sia la vostra scelta con un barbecue Weber avrete un mobile bello e in grado di regalarvi grigliate memorabili. Capace di durare nel tempo e offrirvi solo belle sorprese.
L’evoluzione delle specchiere, un accessorio da sempre irrinunciabile. Dalle origini, legate a rituali sacri, fino ai giorni nostri.
L’uomo ha sempre amato guardare la propria immagine riflessa. Ciò gli ha sempre dato un aumento della propria autostima, potendo egli dunque rispecchiarsi in canoni di bellezza che gli sono stati imposti prettamente dalla società.
Addirittura, resti di prime specchiere risalgono al lontano 3000 a.C. resti dell’antico popolo turco. Erano degli strumenti piccoli e molto costosi, ai quali veniva a essere attribuita una funzione sacra, ragion per cui erano molto utilizzati durante i rituali religiosi, frutto di credenze antiche che attribuivano alla propria immagine riflessa una funzione trascendentale. Un altro popolo particolarmente prodigo nell’utilizzo di queste specchiere era quello egizio. Infatti, loro utilizzavano piccoli specchietti in metallo realizzati in bronzo lucido e aventi una maniglia avente funzione di sostegno. Anche l’antico popolo dei romani era particolarmente prodigo nell’utilizzo degli specchi, che venivano a essere interpreti come oggetti divini, propri appunto di esseri superiori quali gli dei che vivevano sul monte Olimpo.
Evoluzione delle specchiere
Arriviamo dunque a tempi relativamente più vicini ai nostri: nel Medioevo arrivarono i primi specchi in vetro, molto più simili a quelli utilizzati durante i nostri giorni. La superficie era resa riflettente grazie all’utilizzo di una lamiera metallica lucidata. Ma si trattava di un processo che risultava essere alquanto impreciso, per cui la superficie dello specchio appariva ricurva.
Successivamente, piccoli specchi incominciavano a far parte della vita delle donne di ogni giorno, soprattutto di quelle facenti parti della classe più nobile. Nessuna di esse, infatti, osava uscire di casa senza portarne uno con sé. Gli stessi risultavano essere, inoltre, particolari, in quanto erano finemente decorati.
I Veneziani, successivamente, affilarono in modo particolare la loro arte, diventando particolarmente esperti nell’arte manifatturiera della produzione degli specchi. Questi, infatti, diventarono davvero molto ricercati, in quanto erano formati da cornici molto sagomate e si trovavano a stare al di sopra di comodini antichi, rendendo dunque la struttura particolarmente delicata e, al tempo stesso, ricercata. Addirittura, i maestri specchiai di Murano si riunirono tra di loro in modo tale da proteggere il loro segreto manifatturiero, tanto famosi erano ormai diventati per ciò che riguarda l’arte di produzione degli specchi.
Successivamente, i maestri francesi si specializzarono nella produzione degli specchi utilizzando una nuova tecnica, detta della colata, che consisteva nel versare il vetro fuso all’interno di degli appositi stampi.
Specchi e tempi moderni
A partire dal barocco si rafforzò l’idea che lo specchio dovesse diventare uno strumento comune, banale arredamento di ogni abitazione che si rispetti. Ma dobbiamo arrivare finalmente al diciannovesimo secolo per avere l’invenzione dello specchio in vetro argentato, tecnica con la quale un sottile strato di argento metallico veniva posto sulla lastra di vetro. Questa tecnica, infatti, permise di fabbricare specchi su larga scala. Ecco in che modo gli specchi sono diventati un oggetto di uso comune, e si trovano praticamente in ogni casa che si rispetti.
Dove acquistare specchiere antiche
Visitando il sito nowarc.com, potrete trovare una vasta gamma di specchiere antiche, i quali si adatteranno alle esigenze dei vari compratori. Dagli specchi più antichi, fino agli specchi vintage si potranno selezionare una serie di prodotti utili a rendere la vostra abitazione un regno ideale.
Le luci di emergenza sono un dispositivo particolarmente importante sia dal punto di vista dell’adeguamento alle normative, sia sotto il profilo dell’utilità. L’utilizzo delle luci di emergenza è infatti assolutamente indispensabile negli spazi che prevedono la presenza abituale di un certo quantitativo di persone, come avviene ad esempio in ospedali, uffici, edifici commerciali e luoghi di produzione industriale.
Grazie ad una luce di emergenza è possibile rendere illuminato, e di conseguenza maggiormente sicuro, ogni spazio, in modo che le persone possano muoversi con serenità, anche nel caso in cui venisse a mancare la luce. Di conseguenza, le luci di emergenza sono indispensabili anche per raggiungere le uscite di sicurezza, in caso di blackout o incendi. Grazie alle luci di emergenza le persone possono infatti seguire un determinato e prestabilito percorso di sicurezza e raggiungere l’uscita in modo rapido e sicuro.
Non è quindi difficile capire perché la normativa prevede l’obbligatorietà di possedere delle luci di emergenza in molti casi tra loro differenti. Ovviamente non tutte le luci di emergenza sono uguali, in commercio esistono molte diverse tipologie che differiscono tra loro anche per funzionalità e caratteristiche tecniche.
Caratteristiche tecniche delle luci di emergenza
Le migliori luci di emergenze sono quelle realizzate dai migliori marchi del settore, nel rispetto di tutte le normative vigenti e con un ottimo rapporto qualità prezzo, come ad esempio quelle di Rs Components che rappresenta un notevole punto di riferimento in questo ambito. Acquistare le luci di emergenza sul sito di Rs Components permette infatti di usufruire di una selezione di prodotti di alta qualità, di schede tecniche e illustrative molto dettagliate e di indicazioni pratiche sul miglior ambito di utilizzo.
Spesso le luci di emergenza vengono comunque collegate all’alimentazione elettrica primaria, in modo che possano svolgere un ruolo nell’illuminazione dell’edificio anche nella normalità. Nel caso venisse a mancare la corrente, questo tipo di lampada si accenderebbe automaticamente in modalità “d’emergenza” attraverso le batterie. Per questo motivo è sempre buona normale controllare l’autonomia di una luce di emergenza, in modo da scegliere il modello più adatto alle proprie circostanze.
Le luci di emergenza possono essere inoltre permanenti, cioè in grado di restare accese fino all’esaurimento dell’autonomia (che dura comunque di solito diverse ore), oppure funzionare a intermittenza. Quest’ultima modalità risulta particolarmente utile e indicata in tutti i casi in cui è necessario che le persone seguano un percorso, come ad esempio un itinerario di fuga in caso di emergenza. Ovviamente le luci di emergenza differiscono poi anche per modelli e funzionalità.
Tipologie principali
Le luci di emergenza vengono di solito collocate nei pressi delle uscite, in modo da renderle sempre visibili, e in modo ben ponderato lungo i corridoi. In generale la loro disposizione permette, anche in caso di emergenza di disporre di una buona illuminazione di base. Questo risultato può essere ottenuto però scegliendo varie tipologie diverse di luci d’emergenza. I modelli attualmente più utilizzati sono:
Luci da pannello.
Segnali a LED.
Faretti o doppi faretti.
Illuminazione con auto test.
Luci di emergenza ad incasso.
Illuminazione a parete.
La tipologia di luce da impiegare dovrebbe inoltre essere sempre valutata da personale tecnico altamente specializzato, in modo da individuare il modello che si adatta meglio alle esigenze di un determinato spazio. Varie tipologie di illuminazione di questo genere, prevedono delle ottime funzionalità di risparmio energetico, in modo di poter offrire una durata maggiore in caso di emergenza. In generale, se scelti in modo accurato, questi dispositivi hanno un’ottima illuminazione e soddisfano tutti i requisiti visivi.
Spesso i telai delle luci di emergenza sono in acciaio, in modo da disporre di un’ottima resistenza. In generale infatti, a prescindere dalla tipologia scelta, le luci di emergenza dovrebbero essere sempre robuste, facili da posizionare e da sostituire. In conclusione è evidente che le luci di emergenza sono un dispositivo di sicurezza di notevole importanza, in grado di essere molto utili nella quotidianità e di risultare poi fondamentali per la serenità e l’incolumità del personale in caso di emergenza. Per questo motivo devono essere scelte e selezionate con cura e attenzione.