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8 Ottobre 2019 / / Blog Arredamento

Il ferro da stiro è un prezioso alleato nella vita di tutti i giorni, poiché consente di eliminare le pieghe dai tessuti sottoposti a lavaggio. Si tratta in effetti di uno degli elettrodomestici di cui non è possibile fare a meno. Di solito, nelle case degli Italiani si trovano ferri da stiro con serbatoio interno, indicati per le sessioni di stiratura brevi, poiché il vano per l’acqua ha una capienza ridotta, o ferri da stiro con serbatoio esterno, che possono essere con caldaia o senza caldaia.

Quest’ultimi, detti anche generatori di vapore, sono l’ideale per i grandi lavori di stiratura, poiché il serbatoio ha una capienza elevata ed il vapore viene emesso in grande quantità, il che permette di eliminare in maniera rapida anche le pieghe più persistenti. Tuttavia, in commercio è possibile trovare un’altra tipologia di ferro da stiro che può dimostrarsi estremamente utile per facilitare la vita di tutti i giorni. Scopriamo di che cosa si tratta.

Ferro da stiro verticale: che cos’è e a cosa serve?

Nella vita quotidiana può capitare di dover rinfrescare i capi da indossare, in modo da avere un aspetto sempre impeccabile. Infatti, anche se i panni stirati vengono riposti con cura, si possono formare delle antiestetiche pieghe in alcuni punti del tessuto, che rischiano di compromettere l’effetto d’insieme. In questi casi, invece che ristirare per intero l’indumento, può risultare utile avvalersi di un ferro da stiro verticale.

Si tratta di un particolare tipo di ferro che non necessita dell’asse da stiro e che sfrutta il vapore per eliminare le grinze. In commercio è possibile trovare una vasta gamma di modelli, ma non tutti sono effettivamente validi. Per avere a disposizione un apparecchio in grado di garantire performance impeccabili è bene puntare alla qualità, che, di norma, viene garantita dai brand più prestigiosi, che negli anni hanno dimostrato serietà ed affidabilità.

Tra tutti si distingue Philips che ha progettato un ferro da stiro verticale all’avanguardia, che consente di stirare in senso verticale ed orizzontale, così da ottenere risultati ottimali senza sforzo. Il vapore penetra delicatamente nei tessuti, in modo da evitare il rischio di bruciature.

Inoltre, questo apparecchio è in grado di rimuovere gli odori e di eliminare i batteri che si possono depositare sui capi, così da poter disporre di indumenti sempre freschi, come appena lavati e stirati. Non bisogna dimenticare, infine, che grazie al design compatto questo apparecchio è facile da riporre in valigia e da portare in viaggio.

Tutti i vantaggi del ferro da stiro verticale

Il ferro da stiro verticale è diventato un elettrodomestico indispensabile, in quanto assicura una serie di importanti vantaggi. Prima di tutto non necessita di un piano di appoggio in fase di stiratura, il che significa maggiore praticità. Inoltre, occupa poco spazio e può essere facilmente riposto anche nelle abitazioni piccole. A ciò si aggiunge anche il fatto che questa particolare tipologia di ferro da stiro non stanca il braccio e la spalla in fase di stiratura, poiché si distingue per il peso ridotto e per l’eccellente maneggevolezza.

In più i ferri da stiro verticali si scaldano rapidamente, non danneggiano i capi delicati e garantiscono consumi contenuti. Ovviamente, come precisato poco sopra, non tutti i modelli disponibili sul mercato sono in grado di garantire prestazioni elevate. Per questa ragione è importante in fase di scelta non agire d’istinto e valutare con attenzione le soluzioni disponibili.

4 Ottobre 2019 / / Blogger Ospiti

La casa in autunno è un cesto di mele sul tavolo della cucina. E’ il profumo di una torta che esce dal forno, è una nuova ricetta di zucca a fette, irrorate di olio e timo, da infornare nei pomeriggi che rallentano. L’autunno in casa è coperte di lana la sera davanti alla televisione, è il fuoco acceso per riscaldare la schiena.

La casa in autunno ha i suoi fiori, dalie rosa, arancioni, rosse… esplosione di quel tubero sotterrato in primavera, sviluppatosi in estate e finalmente pronto a fiorire il mese di settembre.

La casa in autunno si riempie di frutta secca, benefica per il corpo e bella per la vista. Decorativa, amabile con formaggi e miele.

L’autunno in casa è una bella cucina. E’ il tempo che scorre tra marmellate che cuociono in grandi pentole, pietanze fatte in casa e verdure stipate in vasetti sott’olio.

Lonika Chande

L’autunno in casa è il ricordo dell’estate appena passata, dei fiori lasciati a seccare sugli appendini alle pareti della cucina.

Val di Rosa

L’autunno è tessili sul sofà, sul letto e sulle poltrone. E’ il caldo della lana e i colori della stagione.

Lonika Chande

L’autunno in casa è piccole cose: foglie secche in vasi di fortuna, cromie di ocra e bordeaux, traccia del giallo e del rosso estivi che la stagione ormai ha spento.

Spero che il post ti sia d’ispirazione per la nuova stagione.

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4 Ottobre 2019 / / Architettura

Grande scala a chiocciola elicoidale bianca

Le scale a chiocciola rappresentano un elemento architettonico tanto funzionale quanto estetico. Funzionale, perché svolgono un compito fondamentale all’interno di qualsiasi edificio: quello di unire piani, comparti e aree di una medesima costruzione. Estetico, perché la presenza di una scala a chiocciola ha la capacità di trasformare l’ambiente in cui si inserisce, diventando così un elemento caratterizzante che conferisce un surplus di pregio all’intero spazio. A chi ha la necessità di razionalizzare i proprio spazi e allo stesso tempo di rinnovare gli interni, la scala a chiocciola può essere la soluzione più adatta: per questo vi suggeriamo un breve vademecum che vi aiuterà nella scelta della scala a chiocciola che fa al caso vostro.

Personalizzazione

Prima regola: la scala a chiocciola deve piacervi! I gusti sono personali ed insindacabili, sacrosanti in casa propria. La scala è un elemento che, una volta installato, vi farà compagnia per lungo tempo. Pertanto la scelta stilistica è di primaria importanza e diventa espressione di sé. Oggi c’è la possibilità di farsi realizzare una scala per interni su misura, perfettamente in sintonia con le proprie preferenze di stile. Il nostro consiglio è quello di dare un occhio alle tendenze del momento senza farsi influenzare troppo: l’aspetto della vostra scala a chiocciola dipende da voi.

Geometrie

Parliamo di geometrie: la scala a chiocciola è fondamentale laddove ci siano spazi ridotti, ma non solo. Anche quando lo spazio a disposizione è vasto, una scala a chiocciola diventa un elemento importante, meglio se nella versione elicoidale. Le forme rotondeggianti di una scala a chiocciola vanno disegnate con cura per inserirsi in armonia nell’ambiente circostante, seguendo l’andamento delle pareti e della stanza, come una pietra che si incastona alla perfezione. Un piccolo consiglio? Per esaltare le forme sinuose della vostra scala a chiocciola, utilizzate dei punti luci sparsi lungo essa: l’effetto scenografico è assicurato.

Materiali

Quale materiale scegliere? Le scale a chiocciola oggigiorno possono essere realizzate in diversi materiali: il legno, l’acciaio, il cemento, il vetro, il ferro battuto sono i più comuni. Tutti questi materiali assicurano un’ottima solidità, plasticità e al contempo possono adattarsi facilmente a qualsiasi tipo di contesto. Sono materiali che, anche combinati tra di loro, possono produrre qualsiasi stile desiderato: il legno è adatto ad uno stile più tradizionale, il cemento si sposa bene con ambienti raffinati e moderni, mentre acciaio e vetro vengono utilizzati in ambienti contemporanei e all’avanguardia. Un suggerimento: scegliere materiali di pregio e abili costruttori è la strada per ottenere scale a chiocciola che diventano delle vere e proprie opere d’arte.

Colori

Il bianco è un colore eterno che non passa mai di moda, per questo ancora oggi è molto utilizzato nella realizzazione di scale a chiocciola. Non solo: apprezzatissimi sono anche i colori di materiali naturali, quali le varie tonalità calde del legno, oppure la brillantezza dell’acciaio e del vetro. Le possibili tonalità non si fermano qui: le scale infatti possono essere tinte in tutta la gamma colore, dando spazio a creatività e personalizzazione. Il nostro consiglio? Scegliete colori tenui se siete indecisi, osate invece quando siete sicuri della vostra scelta.

A chiocciola o elicoidali?

Chiudiamo facendo una distinzione: quella tra scale a chiocciola e scale elicoidali. A prima vista possono sembrare uguali, in realtà differiscono negli elementi costruttivi. Se la scala a chiocciola infatti si sviluppa in verticale, attorno alla struttura centrale che fa da guida, la scala elicoidale ha una forma elica e non prevedere il palo centrale, risultando spesso più grande e voluminosa. Pertanto, sarà più facile inserire una scala elicoidale in uno spazio grande, mentre per i piccoli spazi consigliamo di optare per una scala a chiocciola tradizionale.

La scelta della giusta scala a chiocciola passa attraverso varie fasi e, spesso, non è facile capire come realizzarla nel modo giusto: per questo è importante affidarsi ad esperti nel settore. Il nostro consiglio è quello di preferire una soluzione artigianale e su misura, di qualità: Rizzi Scale opera nel settore da oltre 70 anni. L’azienda vicentina realizza scale di pregio in tutta Italia, con massima attenzione alla qualità, alla cura dei dettagli e alla soddisfazione del cliente: la realizzazione di soluzioni personalizzate è il punto di forza di Rizzi, che sa consigliare la proposta più adatta alle esigenze, ai gusti dei committenti e al contesto in cui si inserisce.

www.rizziscale.it

3 Ottobre 2019 / / Blog Arredamento

La pulizia è importante quanto l’ordine e il design in un luogo di lavoro, specie quando viene visitato anche da clienti e professionisti esterni alla propria attività commerciale, commerciale e turistica. Tenere gli ambienti puliti è quindi, innanzitutto, un obbligo sociale e legale collegato alla sicurezza dei luoghi di lavoro ma anche una necessità logica: in un ambiente pulito si lavora meglio, clienti e visitatori si sentono a proprio agio, viene valorizzato il design esterno e interno delle sedi aziendali o commerciali. Lo strumento più adatto per tenere grandi ambienti interni ed esterni puliti è l’idropulitrice professionale, ne parliamo nei prossimi tre paragrafi.

Foto di DariuszSankowski da Pixabay

Si rimuove lo sporco profondo senza troppa fatica
Le idropulitrici professionali sono nate per favorire la pulizia e l’igienizzazione profonda di pavimenti e superfici di grandi dimensioni, interne ed esterne. Il getto d’acqua è sempre molto potente, calda o fredda grazie all’aggiunta di detersivi o detergenti specifici riporta a nuovo i pavimenti e le pareti, soprattutto quelle lucide che oltre a rafforzare la luminosità degli ambienti danno un senso di ampiezza e importanza. Parleremo fra poco dei tanti tipi di idropultrici professionali che esistono ma aldilà del modello, l’elemento utile è che permettono di rimuovere lo sporco profondo senza troppa fatica, si utilizza la forza meccanica invece che quella fisica, si riesce a rimuovere lo sporco più profondo con una sola passata o talvolta con due senza dover usare scopettoni, secchi e stracci; un risparmio fisico, di tempo ed energie importanti.

Esistono tanti tipi di idropulitrici
Esistono diversi tipi di idropulitrici professionali, ognuna adatta al tipo di ambiente di lavoro e al pavimenti o superficie da trattare. Esistono idropulitrici industriali, specifiche per fabbriche, officine, capannoni produttivi o di magazzinaggio. Ci sono idropulitrici che possono essere usati all’esterno anche per pulire cortili, mattonelle lisce o ruvide caratterizzate da grandi fughe. Le idrupulitrici possono essere di grandi o piccole dimensioni, alcune facilmente trasportabili, per ambienti molto grandi, interni o esterni, esiste la possibilità di installare idropulitrici ad impianto fisso. Si distinguono anche le idropulitrici ad acqua calda o fredda, per usi speciali adatti o adattabili a tanti settori, pensiamo ad esempio agli studi professionali, ai negozi, agli alberghi che hanno necessità di avere questo particolare macchinario che deve essere non solo efficiente nella pulizia ma anche maneggevole e in grado di essere conservato senza occupare troppo spazio.
 
L’uso di acqua calda e fredda, insieme ad accessori collegati specifici è da collegare alle necessità e ai risultati richiesti. L’acqua calda igienizza e rimuove lo sporco profondo, riesce a sciogliere grasso e residui oleosi anche senza uso di spatole speciali, inoltre il vapore acqueo assorbe e elimina buona parte delle impurità rendendo un pavimento lucido e igienizzato. Anche i macchinari ad acqua fredda consentono di rimuovere lo sporco incrostato, soprattutto quello proveniente dall’esterno che si deposita su macchinari, veicoli, porte o portoni esterni. La tipologia di motore, alimentazione elettrica e grandezza è collegata alla potenza dello spruzzo d’acqua e alla velocità della pulizia.

Si possono anche noleggiare con soluzioni e assistenza tecnica h-24
Le idropulitrici professionali sono macchinari specifici, il loro acquisto incide sul bilancio dell’azienda o dell’attività ma è indispensabile per il mantenimento della pulizia ambientale e un ambiente può anche essere modificato e ristrutturato nel medio tempo creando la necessità di cambiare il tipo di macchinario. Per questo, esiste oltre all’acquisto con chiavi in mano anche la possibilità di noleggiare con diverse soluzioni le idropulitrici professionali oppure di usufruire dell’usato garantito per avere a disposizione macchinari di qualità risparmiando. Sono garantiti insieme all’acquisto e al noleggio, l’assistenza tecnica attiva h24, soluzioni finanziarie personalizzate, possibilità di acquistare detergenti o accessori collegati compatibili.

20 Settembre 2019 / / Blog Arredamento

Il bagno è ormai uno degli spazi più preziosi della casa. È qui che si sviluppano le idee più innovative e di tendenza di designer e architetti che solo fino a poco tempo fa vedevano questa stanza semplicemente come uno spazio di servizio.
Guai a definire oggi il bagno in questo modo o a pensare che non ci sia niente oltre quello che si vede. Ogni scelta di design ha la sua storia che nasconde una atmosfera ben precisa, una diversa e importante personalità della casa e di chi la abita. Sì, perché la casa e gli arredamenti rispecchiano i suoi abitanti, esattamente come la scelta di un abito che racconta molto della personalità di chi lo indossa.
Ogni stagione ha le proprie tendenze, questo non è un segreto. Ciò che a volte risulta difficile è unire con armonia i propri gusti con ciò che il mondo del design definisce di tendenza in quel preciso momento. Per farlo però, basta essere minimalisti, essenziali. Scelta che nell’arredo bagno di Arcshop, così come negli altri, risulta essere la mossa vincente. Questo perché l’essenziale è eleganza.

Tendenze arredo bagno

Anche in questo autunno/inverno, la moda in fatto di arredo bagno è chiara. Questa stanza è la più preziosa, la più raffinata, per questo motivo ogni elemento deve essere scelto con attenzione. I mobili saranno flessibili e pensati per durare nel tempo. Ciò significa che non ci saranno sistemazioni fisse, ma sarà tutto libero di essere pensato esattamente come lo desidera chi lo vivrà ogni giorno. Mobili che potranno essere sospesi o posizionati a terra, questo non è un dettaglio che interessa queste nuove tendenze dell’arredamento.
I colori saranno accesi, tonalità come il verde smeraldo, l’azzurro, il giallo e il rosa nelle sue versioni fluo e antico. Si tratta di un nuovo ingresso nel design delle stanze da bagno che fino a poco tempo fa sembrava stonare. Eccolo che, invece, si rivela la scelta vincente.
Se non si è appassionati di colore si potrà optare per il bianco che però non sarà un total white, passato di moda, ma una leggera sfumatura di nuance che trasmetteranno una sensazione di calore, nonostante si tratti di tonalità fredde.

Il ritorno delle piastrelle

Parlare di piastrelle nel bagno, soltanto un anno fa era considerato out. Facevano pensare ai bagni coloratissimi e caotici degli anni 70 che, piacevano sì, ma restavano in quell’immaginario, lontano dagli anni alle porte del 2020, sicuramente meno audaci in fatto di mix di colori e forme.
Cos’è cambiato? Difficile a dirsi, probabilmente lo scenario. Anche perché, se è vero che le piastrelle son tornate di moda, è anche vero che si tratta di elementi minimal con colori essenziali che sono il bianco e il nero. L’unica eccezione può essere quella del verde che potrà essere scuro o smeraldo. Torna anche qui l’essenziale, come a confermare che non serve aggiungere per dare carattere a un ambiente.
La caratteristica di questo ritorno è la differenza di dimensione. Le piastrelle, infatti, possono essere di diverse dimensioni per regalare quel tocco glam e creativo a una stanza tradizionale per definizione.

19 Settembre 2019 / / BlogArredamento Aziende

Sei alla ricerca di un armadio per la camera da letto e ti trovi di fronte al dilemma: BATTENTE O SCORREVOLE?

Come capire quale modello fa al caso tuo? Meglio uno o l’altro?


Leggi la GUIDA COMPLETA >>
L’armadio è un pezzo fondamentale dell’arredamento della zona notte e non è certo un mobile che si cambia spesso. Rappresenta una spesa che incide sul budget ma è anche uno tra gli arredi basilari di cui non possiamo assolutamente fare a meno. Un armadio “ragionato” prima di comprarlo si rivelerà un prezioso alleato per una migliore organizzazione della camera da letto, ma anche del resto della casa. Già, perché se si progettano bene dimensioni e interni questo mobile può diventare multifunzione: un guardaroba per abiti ma anche uno spazio in cui riporre biancheria, borse, scarpe, valigie e il cambio di stagione.

La grandezza della camera influisce sicuramente sulla scelta tra armadio scorrevole e armadio battente. Ma tra i vari fattori ci sono anche l’altezza del soffitto, il modo in cui si usa l’armadio, le esigenze progettuali personali…per questo motivo è molto importante conoscere tutte le caratteristiche che contraddistinguono e differenziano queste due tipologie di armadiatura.

Solo informandosi dei vari pregi e difetti sarà possibile comprare un armadio di qualità rispettando il proprio budget

Cosa troverò nella guida?

Scoprirai:

  • prezzi
  • differenze di utilizzo
  • profondità e altezza
  • flessibilità progettuale
  • estetica
  • pulizia

Insomma, tutto quello che devi sapere per scegliere consapevolmente l’armadio perfetto per le tue esigenze specifiche.

17 Settembre 2019 / / Blogger Ospiti

Al Gorgeous George Boutique Hotel di Cape Town si danno appuntamento influssi africani e design contemporaneo. Il progetto del designer Tristan Plessis si avvale di elementi dello stile industriale e colori forti negli interni, e di quelli di architettura vittoriana negli esterni.

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balizroom-interiorblog-gorgeousgeorge-hotel-entrance.jpgA sentirlo così, potrebbe suonare come un mix azzardato. Ma sono proprio i contrasti inaspettati a rendere il Gorgeous George Boutique Hotel indimenticabile. A partire dall’entrata. La doppia porta intarsiata, non grandissima ma di impatto per i suoi decori elaborati, non lascia immaginare cosa ci aspetti al di là.

Una grande mappa di Cape Town, composta da centinaia di piastrelle dipinte a mano dall’artista Lucie de Moyencourt occupa un’intera parete della lobby, dichiarando fin da subito il carattere eclettico del Gorgeous George. Lo stile delle famose ceramiche di Delft, con disegni azzurri su sfondo bianco, è un chiaro richiamo al patrimonio olandese della città africana.

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Nella sezione dedicata all’hotel un deciso pattern floreale riveste i pavimenti dei corridoi, per poi lasciare il testimone a palette più neutrali nelle camere, ravvivate da tappeti multicolori. Il Gorgeous George Hotel offre ai suoi ospiti 20 stanze e 12 suite, al cui interno sfumature di blu e di verde, combinate con colori chiari, gridano alla contemporaneità senza dimenticare l’estetica africana. Infine, il tocco di “uncompleted” dato dalle travi in cemento a vista, completa il quadro studiato dall’interior designer Tristan Plessis.

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balizroom-interiorblog-gorgeousgeorge-hotel-suite-desk.jpgIl Gigi Rooftop Bar & Restaurant è l’alter ego estroso di Gorgeous George. Un vero salotto a cielo aperto, dove ospiti e visitatori possono godersi la golden hour, davanti a un drink personalizzato e immersi in una giungla in miniatura allestita sul tetto.balizroom-interiorblog-gorgeousgeorge-hotel-gigi-rooftop-terrace.jpg

balizroom-interiorblog-gorgeousgeorge-hotel-pool-gigi-rooftop.jpgPer chi ama la tintarella, la pedana del solarium e una spiritosa piscina outdoor rivestita a righe bianche e verdi sono una tappa obbligata. Di un incantevole verde petrolio è anche il soffitto del ristorante, in cui ritroviamo le ceramiche di Lucie de Moyencourt a decorare i tavoli, stavolta rappresentando eventi legati alla storia della città.balizroom-interiorblog-gorgeousgeorge-hotel-restaurant-tables.jpg

balizroom-interiorblog-gorgeousgeorge-hotel-restaurant-bookshelf.jpgScelte estetiche quasi irriverenti e nuove interpretazioni della tradizione africana conducono l’ospite attraverso un’esperienza di soggiorno che va oltre i canoni convenzionali.  Con il Gorgeous George Boutique Hotel, Cape Town alza senza dubbio l’asticella dell’hospitality a un nuovo livello.

 

 

 

 

9 Settembre 2019 / / Blog Arredamento

Decidere di cambiare lavoro, casa o nazione, non è mai una scelta semplice, non solo per lo stress emotivo e affettivo che questo comporta, ma anche per l’impegno che ci vuole per avviare tutti i lavori di trasloco. Tuttavia, sono molte le persone che decidono di cambiare paese, a volte per questioni lavorative, altre volte per approfondire una lingua o una cultura, altre ancora per motivi di studio e, in tutti i casi, è possibile che non si sappia da dove iniziare.
Può succedere che, anche nello stesso anno, si sia costretti a effettuare più traslochi, anche in continenti diversi, ed è necessario, quindi, sapersi organizzare.

Foto di Free-Photos da Pixabay

Come è più opportuno comportarsi? È meglio fare tutto da sé o provvedere a chiamare una ditta esperta in traslochi all’estero? Predisporre e sistemare tutto il necessario richiede una buona organizzazione, un investimento economico significativo, ma anche un lavoro fisico non indifferente.
È per questa ragione che si può fare riferimento ad una ditta di traslochi internazionale che provvederà a gestire i lavori senza che il diretto interessato debba investire tempo prezioso. Una ditta esperta nel settore, inoltre, si preoccuperebbe anche di sbrigare tutte le questioni burocratiche e si prenderebbe cura della merce che si vuole trasportare.

Cosa serve sapere per poter organizzare un trasloco all’estero?

Nel predisporre un trasloco all’estero, la prima cosa da considerare è relativa al tipo di viaggio: bisogna trasferirsi fuori dal continente europeo o all’interno dei paesi europei? Il primo caso richiede un impegno maggiore soprattutto dal punto di vista economico. Si può traslocare servendosi di:

  • un container che, riempito degli oggetti necessari, può essere inviato a destinazione con un aereo o con una nave;
  • un tir, più frequentemente utilizzato per i viaggi in Europa.

I container possono essere di tipo diverso, soprattutto in base alla dimensione che varia a seconda del tipo di mezzo sul quale verrà trasportato. Per esempio, se si deciderà di utilizzare l’aereo, il tipo di container varierà in base al tipo di aeromobile.
Con le navi il problema non si presenta. Il container è la soluzione migliore quando si hanno molti oggetti da trasportare soprattutto oltre oceano.
Il costo, in base alla grandezza e alla distanza, può variare da 2500 a 5000 €.

Decidere se utilizzare l’aereo o la nave è una scelta del tutto personale e connessa ad esigenze concrete. Se si ha fretta o il viaggio è stato deciso all’ultimo momento e non c’è tempo per organizzare tutto, l’aereo è la scelta più semplice anche se non è la più economica né tantomeno la più ecologica. Tuttavia, nell’arco di 10, massimo 15 giorni, il trasloco sarà stato effettuato.

È opportuno specificare che per quanto queste siano le modalità non solo più pratiche, ma anche le più comuni per effettuare un trasloco, il disbrigo delle pratiche burocratiche non è un affare semplice, per cui è importante fare riferimento – se si dovesse scegliere di non optare per una ditta di traslochi – a esperti che garantiscano l’arrivo a destinazione dei bagagli.
Diversamente, se si dovesse scegliere di affidarsi a una ditta di traslochi esperta, questo compito sarebbe solo una loro preoccupazione.

Quanto tempo prima è opportuno organizzarsi per un trasloco?

Se il trasloco è già in programma, è bene organizzarsi con adeguata calma affinché:

  • si abbia il tempo per smontare tutto ciò che si decide di portare con sé;
  • non ci si dimentichi nulla di importante;
  • non si sia costretti a fare tutto all’ultimo momento con il rischio di stancarsi troppo e di non fare tutte le cose nel modo corretto.

È bene, dunque, cominciare con almeno due mesi di anticipo imballando o facendo imballare prima gli oggetti che si usano con meno frequenza e, successivamente, quelli che sono necessari giornalmente. Una buona ditta di traslochi si avvarrà sempre di una pellicola da imballaggio per gli oggetti più delicati e per evitare che i mobili, nel trasporto, si graffino o si rovinino. Allo stesso modo è opportuno procedere con l’acquisto delle soluzioni per l’imballo di Poliplast, nel caso in cui si decida di fare tutto da sé.

Questa potrebbe essere una buona occasione per ripulire la propria casa buttando, regalando o vendendo su Internet oggetti che non si usano più e che sarebbero solo di intralcio nella nuova casa. È fondamentale, dunque, essere pragmatici e concreti senza lasciarsi andare a troppi sentimentalismi. Infatti, sebbene non sia semplice procedere ad una scelta così radicale che porta un cambiamento di vita, è importante restare lucidi e fare le giuste scelte per evitare che sorgano imprevisti a peggiorare la situazione.

È per questo che diventa una priorità scegliere l’azienda adatta alle proprie esigenze, ma soprattutto scegliere una ditta che sia certificata, riconosciuta e affidabile cosicché si eviteranno spiacevoli imprevisti. È necessario tenere conto del fatto che un trasloco all’estero richiede un investimento economico abbastanza consistente che, tuttavia, può variare in base alla distanza, alla quantità di merce da trasportare, in base ai tempi di percorrenza e al tipo di mezzo che si decide di utilizzare.

In rete si troveranno, certamente, prezzi concorrenziali, ma una spesa eccessivamente contenuta potrebbe far pensare ad una truffa, per cui è importante tenere gli occhi aperti. Valutare in maniera oggettiva tutte le possibilità e le alternative richiede un po’ di pazienza e ricerca, ma è l’unico modo sicuro per organizzare, da soli o con una ditta, un trasloco all’estero che dia poco spazio a problemi e sorprese.

Conclusioni

Decidere di allontanarsi dalla propria casa, dalla propria città, dalla propria nazione, dalla propria famiglia e dei propri amici non è sempre una scelta facile, ma a volte è necessaria. Per questo evitare complicazioni almeno per il trasloco è il miglior modo per partire ed affrontare le novità in tutta in serenità. Affidarsi a degli esperti è un modo per gestire con minore ansia il cambiamento e conservare le energie per affrontare la nuova avventura e la nuova vita all’estero.
Buon trasloco e buona permanenza.

2 Settembre 2019 / / Architettura

Architettura, struttura, elementi di design. Sono tutti dettagli che fanno la differenza in una casa così come in un palazzo storico, ma non sono certo gli unici. L’illuminazione gioca un ruolo determinante nel definire le linee di equilibrio di edifici e strutture, le nuove tendenze di interior design lo confermano.

Si tratta però di scelte che vanno ponderate con attenzione perché è davvero facile trasformare un elemento suggestivo come quello delle luci sui palazzi storici, in qualcosa di poco piacevole alla vista. Per evitare questo è necessario rivolgersi a un esperto di illuminazione di palazzi storici come il light designer Marco Petrucci, che ci ha indicato i 5 palazzi storici dall’illuminazione più bella e suggestiva di cui parleremo in questo articolo.
Palazzi dall’architettura già suggestiva e imponente di per sé, che con la scelta della luce giusta mostrano uno stile ancora più bello e unico.
Quali sono? Il Palazzo Klotild a Budapest, il Teatro dell’opera di Vienna, la Fortezza di San Juan de Ulua a Veracruz, il Palazzo Vetus di Alessandria, il Palazzo Venezia a Roma.
Andiamo a vedere insieme come si sviluppa la scelta dell’illuminazione in questi suggestivi palazzi storici trasformati in qualcosa di ancora più affascinante.
Foto di sosinda da Pixabay

Quali palazzi?

Abbiamo già citato i palazzi storici dall’illuminazione più bella e suggestiva, ma qui ne parleremo nel dettaglio per capire come la scelta delle luci possa trasformarsi in un elemento a dir poco indispensabile.

Il Palazzo Klotild a Budapest ha un progetto di illuminazione che vede protagonisti proiettori con diverse aperture di fasci di luce, collocati direttamente sulla facciata. In questo modo si mette in risalto l’intera architettura del palazzo.
Una retroilluminazione impreziosisce i balconi in ferro battuto che corrono su tutti i quattro lati dell’edificio.

Nel teatro dell’opera di Vienna, in stile neo rinascimentale, sono illuminati tutti i lati, precisamente i punti luce sono oltre 470. Non solo l’illuminazione della facciata, in questo edificio viene messo in risalto anche il tetto con luci appositamente studiate.

La Fortezza di San Juan de Ulua a Veracruz, è un esempio di come anche la luce più lieve, se progettata nel dettaglio, possa rendere unico in luogo. Qui è stato deciso di posizionare batterie di proiettori remoti per l’illuminazione del complesso architettonico con luce riflessa dallo specchio d’acqua, per rispettare la costruzione e i materiali.

Il Palazzo Vetus di Alessandria ha un’illuminazione ben progettata nei minimi dettagli. Quella della facciata viene data dalle sole finestre, ci sono apparecchi a LED con ottica a lama, posti sul davanzale, che illuminano in modo uniforme stipiti e architrave delle finestre.

Il Palazzo Venezia a Roma ha una batteria di 23 proiettori con sorgenti al sodio alloggiati sotto tetto dell’antistante palazzo delle Assicurazioni Generali. Il risultato è a dir poco suggestivo.

Altri esempi di illuminazione ben progettata

Ci sono anche molti altri palazzi storici che hanno un’illuminazione degna di nota. Tra questi non si possono non citare il Grand Theatre di Tianjin, in Cina. Si tratta di un palazzo illuminato con luci a led integrate nella struttura della facciata. Il risultato è qualcosa di veramente unico.


Non abbiamo detto piccola, abbiamo proprio detto PICCOLISSIMA!

Può essere la vostra primissima casa in centro, un mini appartamento in affitto, la seconda casa al mare...o una casa che volete affittare, oppure ancora la vostra casetta per le vacanze. Quello che è certo è che arredare una casa davvero molto, molto piccola, è una grande sfida che presenta due ostacoli:
1. trovare i mobili giusti, magari non troppo costosi e non per forza su misura
2. saperli organizzare per avere tutto quello che serve anche in uno spazio ridotto
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Casa piccolissima con soppalco

In realtà basta saper cercare bene, non serve essere un genio o un supereroe, basta pensare prima di comprare.

Prima di tutto pensa a come è strutturata la tua mini-casa: hai un ingresso in cui puoi allestire un guardaroba con appendiabiti e scarpiera? Non hai un vero e proprio ingresso e devi mettere scarpe, borse e cappotti da qualche altra parte? Hai posto per un tavolo o è meglio integrarlo nella cucina, con una soluzione a penisola? Hai una camera da letto o hai bisogno di una soluzione a scomparsa? Ci sono nicchie in casa che puoi utilizzare? Accendi il radar e scannerizza ogni singolo centimetro quadrato.

La parola d'ordine è: non dimenticare o trascurare nessun angolo e ragiona bene su come sfruttare le pareti in altezza.

Fatto ciò puoi pensare a cosa ti serve veramente, ad esempio:
...meglio un piccolo tavolo per due o inviti spesso persone a casa e vuoi un modello allungabile?
...ti serve un letto matrimoniale, singolo, o magari un letto in più d'emergenza?
...ti serve davvero un tavolino da salotto o è meglio qualcosa di pieghevole da usare solo in caso di necessità?
...hai tanti libri e quindi ti serve una libreria (magari divisoria e con qualche anta)? Oppure non hai libri e ti serve solo un porta riviste o un tavolino contenitore?
...hai 4 paia di scarpe, una per ogni stagione? Inutile comprare una scarpiera a 5 ante. Al contrario, sei una fashion victim collezionatrice seriale di scarpe, stivali, ballerine, sandali, mocassini, stiletto? Allora è il caso di armarsi di doppia scarpiera a specchio, per le prove di outfit.

Abbiamo provato a darti una mano con questi 10 must have e must do che secondo noi bisogna seguire per arredare una casa piccolissima in maniera completa e confortevole.

1. No walls! Dividi gli spazi con i mobili

Se la casa è piccina, qualsiasi parete di troppo la renderebbe ancora più claustrofobica. Invece di dividere con i muri, crea dei divisori utilizzando librerie componibili utilizzabili su entrambi i lati. Uno scaffale bifacciale modulare diventa quello che vuoi: basta pensare bene al suo utilizzo per scegliere gli elementi perfetti che la comporranno secondo le tue necessità. Ad esempio: una libreria separé può contenere il televisore, un tavolo-scrivania per pranzare, studiare, lavorare, ma anche contenitori per la cucina o per il soggiorno. A seconda del lato da cui la guardi può avere svariate funzioni. Unendo ripiani, piani di lavoro e vani contenitivi otterrai tutto quello che ti serve in un'unica grande parete multifunzionale.

Libreria divisoria in legno e metallo con contenitori e tavolo integratiIn foto: libreria bifacciale componibile

2. Tavolo: a scomparsa o a parete

Quando lo spazio è limitato bisogna usare le pareti e ridurre l'ingombro a pavimento il più possibile, sia per agevolare i movimenti all'interno dell'abitazione, sia per non impazzire quando è ora di pulire. Un tavolo trasformabile a scomparsa è IL must have che non può mancare in nessuna micro casa. Può avere il piano a ribalta o essere nascosto in un mobile apribile. Tutto dipende da quanti posti a sedere si desiderano. Il modello a ribaltina è perfetto per un monolocale per le vacanze, fruibile da due persone. Se cerchi la soluzione per tutti i giorni meglio un tavolo allungabile per dare spazio ad eventuali ospiti.

Mobile con tavolo a ribalta integrato chiuso e mensoline

Mobile con tavolo a ribalta aperto allungabileIn foto: tavolo a scomparsa Galileo

Tavolo a ribalta bianco per due persone In foto: tavolo a ribalta

3. Consolle allungabile

Un'alternativa al tavolo è la consolle. Quando non svolge il compito di tavolo basta chiuderla e può essere utilizzata come piano d'appoggio all'ingresso, in cucina, dietro al divano o in qualsiasi altro spazio della casa dove sia necessario. In pochi secondi si apre e si trasforma in un vero e proprio tavolo da pranzo che, a seconda del modello, arriva ad offrire fino a 8 posti a sedere.

Consolle in legno chiaro chiusa che si trasforma in tavolo da 8 posti

Consolle aperta trasformata in tavolo da 8 posti

4. Letto a scomparsa

Non ci riferiamo alla brandina, ma a mobili che contengono un vero e proprio letto a ribalta verticale o orizzontale. La superficie normalmente occupata da un letto è molto ampia, quindi riuscire ad ottimizzare la zona notte rendendola utilizzabile durante il giorno è la mossa migliore. Davanti al mobile-letto trasformabile si può posizionare un tavolo, un divano, una chaise longue, dandoti la possibilità in questo modo di utilizzare lo stesso spazio per varie funzioni.

Mobile a parete con letto matrimoniale integrato a scomparsaIn foto: letto matrimoniale a scomparsa

Mobile a parete con letto singolo a ribalta a scomparsaIn foto: letto singolo a scomparsa

5. Scarpiera slim

Trovare dove mettere le scarpe in casa è un problema anche in case di dimensioni normali, figuriamoci in case mini. Uno degli spazi da sfruttare è sicuramente la parete dietro una porta che altrimenti rimarrebbe vuota. Se lo spazio lo consente l'elemento perfetto è una scarpiera slim della profondità di 17 cm.

Scarpiera a parete a serrandina slim dietro portaIn foto: scarpiera a serrandina

6. Mobili con doppia o tripla funzione

L'appendiabiti che è anche specchio, la scarpiera-cappottiera, il mobile salvaspazio che si trasforma in tavolo E ANCHE in letto, il comodino con asse da stiro integrata...2 in 1 (o ancora meglio 3 in 1) e il problema spazio è risolto!


Nel video: specchiera con appendiabiti integrato

7. Non dimenticare vani, nicchie, sgabuzzini

Non tutte le ciambelle escono col buco, non tutti i muri sono perfettamente retti. Se per ragioni strutturali, architettoniche o decorative la tua piccolissima casa ha un muro con una nicchia, una rientranza, un angolo cieco, USALI. Si possono chiudere per ricavarne uno sgabuzzino porta scope (e secchi, spugne, detersivi...), una cappottiera, una dispensa, un guardaroba per la biancheria, una scarpiera attrezzata con ripiani. Non tralasciare o sottovalutare nessuna possibilità di ricavare quel prezioso spazio in più.

8. Pieghevole è meglio

Tutto ciò che si piega e diventa piatto è un alleato. Può essere un carrello da usare come appoggio in cucina o come tavolino, le sedie, il porta pc da divano, fino ai più piccoli accessori come lo scolapasta che si chiude.

Comodino con asse da stiro pieghevole integrato

Comodino con asse stiro integrato richiudibile
In foto: mobiletto con asse da stiro integrata

9. Organizza, organizza, organizza

Il disordine non è tuo amico. Scegli mobili contenitore che aiutano a organizzare e categorizzare, separare ciò che ti serve quotidianamente da ciò che usi saltuariamente. In questo modo terrai a portata di mano oggetti e indumenti che usi tutti i giorni e riporrai in ordine quelli che invece usi solo ogni tanto. Mantenere la casa sgombra da cose superficiali è fondamentale, aiuta a percepire lo spazio come più grande e a vivere più serenamente.

10. Pensa in verticale

Tavoli a parete a ribalta, scarpiere slim dietro la porta, letti a scomparsa verticale...insomma, una cosa è chiara: arredare una casa piccolissima significa concepirla come uno spazio a tutto tondo, con superfici da sfruttare in ogni senso e direzione. Quando si ha una casa grande con varie stanze si pensa sempre "in orizzontale", praticamente in metri quadrati calpestabili. Ma in una piccola abitazione la superficie calpestabile è limitata e deve essere mantenuta più sgombra possibile per renderla più vivibile. Ecco perché è fondamentale ingegnarsi per sfruttare bene tutte le pareti.

Insomma, devi trasformarti nel genio di Aladdin e trovare le soluzioni più intelligenti, magari low cost (per chi non se lo ricordasse, il motto del genio della Walt Disney era: "Fenomenali poteri cosmici... in un minuscolo spazio vitale!")

 

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