Casa Millerighe è il più recente progetto di ristrutturazione e interiors a cura dell’architetto Valentina Autiero, fondatrice dell’omonimo studio di progettazione architettonica con sede a Vico Equense, Napoli.
– Lasciarsi contagiare dalla bellezza circostante, catturarla attraverso luce e materia, superfici e colore per poi restituirla in un progetto totale armonioso e suggestivo, dal linguaggio architettonico geometrico, fluido ed essenziale, che si esprime attraverso la raffinata linearità dell’insieme e il continuo gioco prospettico delle sue componenti. Sono questi i tratti distintivi del progetto.
soggiorno Casa Millerighe (ph. carlo oriente)
Protagonista dell’intervento è un’abitazione 100 mq situata nel suggestivo contesto della penisola sorrentina con una meravigliosa vista mare e che un tempo era casa di villeggiatura dove risiedere per brevi periodi. Ora si trasforma in abitazione familiare e spazio da vivere tutto l’anno e nei diversi momenti della quotidianità.
Un progetto armonioso e suggestivo, dal linguaggio architettonico geometrico, fluido ed essenziale, che si esprime attraverso la raffinata linearità dell’insieme e il continuo gioco prospettico delle sue componenti.
cucina (ph. carlo oriente)
Il progetto di Casa Millerighe
Casa Millerighe sorge con una pianta quadrata libera su tre dei suoi lati, dettaglio che rende possibile una netta redistribuzione degli spazi con una forte e costante attenzione al dialogo dinamico tra gli ambienti e la luce naturale. La luce è elemento prioritario ed indispensabile per la corretta distribuzione funzionale degli ambienti nel nuovo contesto architettonico e progettuale.
L’area living emerge come uno spazio estremamente ampio ed accogliente, la cui volumetria appare contraddistinta dalla grande vetrata panoramica che domina l’intera parete e protende visivamente l’abitazione verso il paesaggio marino e le sue infinite suggestioni. Impalpabili delimitazioni rendono facilmente definibili e identificabili gli spazi dedicati all ’ingresso, al living vero e proprio e alla sala da pranzo in un dialogo costante, fluido e senza interruzioni.
Nel cuore del living il volume in listellato di legno che ne occupa un’importante superficie è protagonista a tutti gli effetti della nuova interpretazione con la decorazione della boiserie millerighe. Questo dettaglio strutturato come arredo e come decoro dalla funzionalità totalmente contenitiva nasconde anche un angolo bar e verrà poi richiamato in altri angoli della casa.
camera da letto (ph. carlo oriente)
La zona notte si sviluppa seguendo due sotto spartiti formali nettamente distinti tra i corridoi con ampi armadi e una finestratura vista mare. Il fil rouge millerighe che contraddistingue l’intero impianto progettuale dell’abitazione si ripete anche qui oltre a riprendere i canoni estetici, cromatici e formali.
Molti sono gli arredi o gli elementi di design inseriti e dai nomi prestigiosi, solo per citarne alcuni: Lago Design per la libreria all’ingresso, Flos per il lampadario, Saba per il divano, Ceramica Bardelli per il rivestimento cucina. E poi nella zona notte: Flou, Cermica Cielo, Foscarini, Zazzeri, Mutina e molti altri ancora.
secondo bagno (ph. carlo oriente)
Chi è Valentina Autiero
Valentina Autiero è progettista di architettura e interiors che dal cuore della penisola sorrentina e proprio qui sorge il suo ultimo capolavoro: Casa Millerighe. La progettualità che la caratterizza affonda le radici nella sua storia personale tra lo sguardo familiare del Vesuvio e la presenza vitale del mare.
in foto l’architetto Valentina Autiero (ph. carlo oriente)
“Oggi il mio lavoro mi permette di rivivere in modo diverso quelle atmosfere vissute da bambina: immagino, progetto e metto in scena l’arte di vivere lo spazio domestico.”
La progettista trascorre qui la sua infanzia tra bozzetti e costruzioni di scenografie, totalmente incantata dal potere che gli spazi hanno di creare nuovi mondi e di suscitare emozioni. Dopo una laurea in architettura e un forte legame con la sua terra d’origine, Valentina Autiero fonda nel 2009 lo studio di architettura e interiors che prende il suo nome. L’ascolto intimo e costante dei luoghi e delle persone rappresenta l’elemento fondante, il cardine del suo fare progettuale.
Non sai come disporre le mensole in casa? Prima di forare la parete, è bene pensarci due volte e pianificare con cura sia la misura che la posizione giusta. Se salti questo step, le mensole potrebbero penalizzare, piuttosto che valorizzare la tua stanza.
Ecco, quindi una serie di spunti utili per disporre le mensole al meglio in ogni stanza.
Come disporre le mensole su una parete? Linee guida e errori da evitare
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Mensole sfalsate solo se fai l’architetto. Difficilmente ti pentirai di una serie di mensole tutte della stessa dimensione e allineate ad arte. Quindi, a meno che non ce ne sia una stretta necessità, per via di un particolare ingombro , sarebbe meglio optare per le classiche mensole uguali e allineate. Le mensole sfalsate possono risultare artistiche, solo se sono distribuite in un certo modo e ben bilanciate con gli elementi sovrastanti e circostanti. Sono più difficili da allestire e da armonizzare.
C’è un mobile sotto le mensole? Allora meglio che le mensole abbiano una misura pari o minore alla larghezza dell’arredo sottostante. Tra una mensola e un arredo, è quest’ultimo a dettare le regole. Un complemento (come una mensola) può valorizzare un arredo, ma senza mai rubargli la scena. La soluzione più equilibrata è quella di scegliere una o più mensole che abbiano la stessa larghezza del mobile sottostante e allineare perfettamente l’arredo e la/le mensole.
Se la mensola è più profonda del mobile sottostante, non è più una mensola, ma un piano di lavoro sospeso. Come anticipato al punto precedente, tra le mensole e l’arredo sottostante c’è un tacito rapporto di subordinazione. Meglio scegliere sempre mensole più strette rispetto al mobile, non solo per una questione estetica, ma anche funzionale.
Quando c’è una nicchia, meglio occuparne tutta la larghezza con le mensole, a meno che, al di sotto delle mensole non ci sia un mobile che non occupa tutta la nicchia.
Come disporre le mensole in salotto?
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Su quale parete del soggiorno inserire le mensole? Ecco qualche idea.
Mensole alle spalle del divano. Una parete allestita con una serie di mensole ben decorate può diventare lo sfondo della vista frontale del divano, se questo non poggia direttamente sul muro.
Mensola lunga sopra il divano. Se il retro del divano è accostato a una parete, puoi collocare una mensola lunga (quanto il divano o anche di più, purché si estenda da parte a parte lungo tutta la parete), da decorare con contenitori, quadri, vasetti e altri oggetti in grado di valorizzare la parete.
Mensole sulla parete tv. Una serie di mensole può sia sostituire il mobile tv, che rendere più pratica e ricca una parete con tv e mobile tv.
Nel primo caso, si può pensare a una serie di mensole che partono da sotto la tv, sospesa a mezza altezza sulla parete, e scendono fino a circa 20 cm di distanza dal battiscopa. Nel secondo caso è bene creare una composizione armonica che inglobi tutti gli elementi sulla parete: mensole, mobile tv e televisore. La soluzione “a colpo sicuro” consiste nel collocare la tv al centro della parete, con un mobile tv sottostante e creare una serie di mensole allineate. A proposito, su questo blog trovi anche un articolo tutto dedicato alle idee per arredare la parete tv.
Mensole per dividere gli ambienti in un open space. Per dividere cucina e living in un open space, senza schermare la luce, un’ottima soluzione è rappresentata dalle mensole. Altra soluzione molto utile in questi casi è rappresentata dalla scaffalatura cielo-terra Evarli di Ikea.
Si possono utilizzare mensole da soffitto, oppure sfruttare lo spazio tra due pilastri (o tra un pilastro e un muro), ma questo argomento richiede un piccolo paragrafo a parte.
Come abbellire un pilastro in soggiorno con le mensole
Attraverso un uso strategico delle mensole si può camuffare un pilastro valorizzandolo.
Crea una scaffalatura su una porzione di pilastro che sporge dalla parete. Quando il pilastro è integrato nella parete, puoi sfruttare la nicchia tra il pilastro e il resto della parete oppure puoi far estendere le mensole su tutta la parete, ritagliandone una sezione in corrispondenza del pilastro.
Rivesti i lati di un pilastro con le mensole. Se il pilastro è squadrato, puoi installare delle mensole su tutti i lati o su alcuni dei lati, creando una colonna attrezzata, funzionale e decorativa.
Inserisci le mensole tra un pilastro e un muro per dar vita a un divisorio tra due ambienti che lasci passare la luce sia da un lato che dall’altro.
Come disporre le mensole in cucina?
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Le mensole in cucina conferiscono un look fresco all’ambiente e sono utilissime per contenere ed esporre le ceramiche e gli utensili che hai selezionato con cura.
Ecco tre idee per inserire le mensole in cucina.
Mensole al posto dei pensili. Se mi segui anche su Instagram sai già che sono una grande fan delle mensole al posto dei pensili in cucina ( a proposito, su Instagram trovi una serie di storie in evidenza con tutti i video che riguardano lo styling e i pro e contro delle mensole in cucina). Alleggeriscono l’ambiente e sono in grado di rendere più attuale anche una cucina con qualche annetto di esperienza alle spalle. A proposito, su questo blog trovi anche un articolo su come rinnovare una cucina senza cambiarla.
Se in cucina sono presenti anche pensili, la prima mensola in basso (che può anche essere unica e non parte di una serie che si estende verso l’alto) va fissata alla stessa altezza del pensile. Se, al contrario, non ci sono pensili, ma c’è una cappa, la prima mensola può sia essere allineata alla cappa, che partire più in basso rispetto a quest’ultima. Se si tratta di una serie di mensole, meglio che almeno una di esse sia allineata alla cappa, quando possibile.
Mensole per riempire un angolo vuoto in cucina. Quando la cucina non occupa l’intera parete disponibile, puoi allestire un set di mensole nella porzione di spazio vuoto che resta. In questo caso, sono perfette le mensole tenute insieme da un paio di staffe verticali. Si comportano come delle piccole librerie e non devi fare troppo caso ad allineare le mensole con gli altri elementi della parete, perché esteticamente vengono percepite come un unico blocco.
Mensole dietro il tavolo da pranzo. Se il tavolo da pranzo è in cucina, utilizzare un set di mensole come “sfondo” della vista del tavolo è un’ottima idea. L’unico accorgimento da avere sta nel tener conto dello spazio di movimento necessario intorno al tavolo, che non deve essere intralciato dalla mensolatura.
Come disporre le mensole in camera da letto?
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In camera da letto, le mensole possono essere utilizzate per decorare uno spazio e contenere accessori, gioielli e tanto altro.
Mensola al posto del comodino. Sempre più spesso, il comodino viene sostituito con una piccola mensola. A volte, per rispondere a una necessità dovuta al poco spazio. Altre volte, per scelta: rimpiazzare il comodino con una piccola mensola, significa prediligere un design essenziale, pulito e fresco.
Mensola sul termosifone. Per un angolino decòr in camera da letto si può sfruttare lo spazio sopra il calorifero. La porzione di parete che sovrasta il termosifone può ospitare una serie di mensole allineate (meglio se della stessa larghezza del termosifone), da allestire con i tuoi oggetti preferiti. Molto carina è anche l’idea di appoggiare un’unica mensolina direttamente sul calorifero, oppure installarla a poca distanza (10 cm) da quest’ultimo.
Mensola sulla parete del letto. Vuoi riempire la parete dietro il letto, che ti sembra un po’ anonima? Una mensola lunga è sempre una grande idea! Funziona come nel caso della mensola sopra il divano: è meglio che occupi tutta la parete, oppure che abbia una misura pari a quella della larghezza del letto. Una mensola più corta del letto, tende a sembrare striminzita, rispetto alla parete.
Come disporre le mensole in studio o in ufficio?
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Nell’home office le mensole sono fondamentali per archiviare e tenere in ordine cancelleria, documenti, libri e fascicoli.
Una grande mensola può diventare il piano di lavoro della scrivania, così da ricavare un home office anche in un mini spazio. La scrivania sospesa, può essere sovrastata da mensole più strette ma altrettanto larghe, dello stesso colore e dello stesso materiale così da creare un effetto uniforme e ricercato.
Un set di mensole allineate, è utilissimo sopra la scrivania. Quando le mensole sovrastano la scrivania, è meglio sceglierle larghe quanto il mobile sottostante, o meno. Delle mensole più lunghe della scrivania sono concesse solo se occupano tutta la parete, da parte a parte.
Quando le mensole si trovano sulla parete a lato della scrivania, puoi giocare liberamente con le misure.
Come disporre le mensole in bagno?
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Profumi, specchi, rametti profumati e lozioni possono trovare posto sulle pareti e contribuire a rendere vivo e vissuto il bagno.
Ecco una serie di zone del bagno che si prestano all’installazione di mensole.
Doccia. Mensole nella doccia? Sono utilissime per riporre saponi, spugne e flaconi. Quindi, sì alle mensole in doccia, con queste accortezze. – Se la doccia è spaziosa puoi installare delle mensole lineare su una delle pareti, purché non intralcino il movimento nella doccia. – Quando la doccia è piccola, meglio optare per mensole angolari, per ottimizzare lo spazio. – Hai una nicchia nella doccia? Puoi rivestire il bordo inferiore con una mensola tagliata su misura e aggiungere altre mensole uguali, all’interno della nicchia.
Mensola tra il lavabo e lo specchio del bagno. È perfetta soprattutto nei bagni in stile vintage o retrò. Deve essere poco profonda, per non intralciare le interazioni con il lavabo, ma è il posto ideale per far sfoggio di flaconi in vetro, oli profumati, bicchieri e piattini decorati da usare come portagioie.
Mensole in una nicchia in bagno. Se hai la fortuna di avere una nicchia in bagno, non pensarci due volte: sfruttala per installare una serie di mensole, da utilizzare per riporre asciugamani e accessori, ben organizzati in cesti e contenitori che rispecchiano il tuo stile.
Mensola grande sotto il lavabo sospeso. Hai un lavabo sospeso senza mobile? Puoi sfruttare lo spazio sottostante installando una maxi mensola, profonda quanto il lavabo o il piano del lavabo e larga quanto il piano d’appoggio sovrastante.
Mensole sulla parete del bagno. In bagno, ogni parete è buona per ospitare delle mensole. Come sempre, è bene tenere a mente che: – di un set di mensole allineate e regolari ci si pente difficilmente; – per capire l’altezza giusta alla quale sospenderle, bisogna tener conto degli elementi circostanti (se c’è un altro oggetto sospeso sulla parete, è bene allineare a quell’oggetto almeno una mensola) e delle esigenze pratiche.
La selezione degli oggetti da esporre è fondamentale, ma capiamoci: le mensole non sono fatte solo per le decorazioni, ma anche per essere usate come spazio di archiviazione.
Seleziona con cura contenitoridi vari materiali e sfrutta anche oggetti decorativi come piccole brocche o anfore per nascondere oggetti di vario genere.
Fai in modo che i colori e i materiali degli oggetti che scegli di mostrare sulle mensole siano stilisticamente allineati con quelli presenti nell’ambiente circostante. Trovi qualche consiglio extra in questo video.
2. Raggruppa gli oggetti con la tecnica del triangolo
Crea dei gruppetti (tecnicamente si chiamano vignette) di 3 oggetti di materiali e altezze diverse. Evita di allinearli come soldatini: meglio sfruttare anche la profondità, creando dei livelli. Disponi i tre oggetti in modo tale da creare una forma triangolare, come ti spiego in questo video.
3. Crea armonia nella composizione con la tecnica delle diagonali
Per creare armonia tra gli allestimenti delle singole mensole, utilizza la tecnica delle X o delle diagonali. Funziona così: immagina di tracciare una linea diagonale che va da una mensola all’altra (te lo mostro nel video). Agli estremi di quella diagonale inserisci elementi simili (per esempio: due oggetti dello stesso materiale e colore, o due oggetti della stessa forma o colore).
Ora che sai come disporre le mensole in casa, raccontami in un commento, come le utilizzerai?
In attesa dell’annuncio del colore Pantone (spolier: sarà il 7 dicembre 2023), altri brand di vernici e rivestimenti per la casa hanno detto la loro. Il colore dell’anno 2024 per Sikkens sarà Sweet Embrace, per Benjamin Moore sarà Blue Nova 825.
Ecco svelate le tendenze colore per l’arredamento casa nel 2024. Continua a leggere perché oltre al nome c’è molto di più: foto d’esempio, immagini ispirazione, idee per portare queste tonalità in casa, focus sui migliori abbinamenti.
Sweet Embrace: colore dell’anno 2024 per Sikkens
Sweet Embrace è un rosa-lilla pallido, chiaro, morbido, avvolgente. Una sfumatura sofisticata e calibrata che si può adattare ad ogni contesto, dalla camera da letto di adulti e ragazzi al soggiorno, dall’ingresso al bagno. Risalta, si fa notare ma non eccede, non vuole strafare, rimane discreto, crea lo sfondo perfetto per un arredamento versatile.
Una tinta all’apparenza neutra e a tratti asettica che fa della sua semplicità la sua vera forza. In un periodo in cui siamo sempre connessi e super informati, frenetici, indaffarati, sempre alla ricerca di qualcosa ecco farsi spazio Sweet Embrace. Arriva come una ventata di positività, portandosi dietro un allure sicuro e disinvolto, consapevole di riuscire a convincere tutti che è tempo di ritrovare il proprio spazio speciale e di allestire un luogo in cui sentirsi completamente a proprio agio. Non per niente la traduzione letterale dall’inglese è “Dolce Abbraccio”.
Heleen Van Gent, Creative Director dell’AkzoNobel Global Aesthetic Center, e il suo team di specialisti del colore lo spiegano molto bene: “Con il colore dell’anno 2024 e le nostre tre nuove palettes, vorremmo ispirarti nel creare l’ambientazione perfetta, un posto in cui ti senti completamente a casa – un posto a cui appartieni.” E ancora: “Utilizzato singolarmente o abbinato ai toni nelle nostre nuove tre palettes, Sweet Embrace è un trampolino di creatività, che aiuta a ricreare l’atmosfera di cui hai più bisogno.”
Come abbinare il rosa / lilla chiaro Sweet Embrace: 3 palette
Gli esperti di Sikkens (colosso olandese specializzato in vernici, conosciuto anche come Dulux, del gruppo AkzoNobel) hanno realizzato tre palette.
CALM: toni calmi e naturali della gamma del blu e del verde; per ridurre lo stress e ricreare un clima di pace che stimola la concentrazione.
WARM: carica di colori terrosi dallo spirito confortevole e familiare; marrone tenue, terracotta e punte di rosa.
UPLIFTING: dominata da sfumature più allegre ed energiche, chiare e scure mixate insieme; per giocare sui toni del giallo e del lilla.
Ispirazioni per la tua casa
Ispirati dal colore dell’anno Sikkens, gli interior designer diotti.com hanno realizzato quattro palette cromatiche con idee per utilizzare questo colore di moda in casa. Scoprile qui sotto… qual sarà la tua preferita?
Sweet Embrace in cucina
Per la cucina, i nostri arredatori hanno realizzato una proposta cromatica omogenea fatta di colori chiari e neutri sui toni del rosa Sweet Embrance, bianco Alabastro, grigio Cenere, il tutto caricato da punte di grigio Ardesia più scuro. Una cucina progettata con queste tonalità risulta davvero elegante e chic! In più, questi colori evergreen stanno bene ovunque e con tutto, si adattano a qualsiasi casa e ambiente, senza stancare nel tempo.
Sweet Embrace in salotto
Il rosa tenue abbinato all’arancione Salmone chiaro potrebbe suonare come un azzardo cromatico ma se il loro mix viene sapientemente bilanciato dal marrone Cacao e dal grigio Alluminio il tutto potrebbe risultare un vero colpo di genio! Qui proposto per un salotto con sala da pranzo annessa, si può replicare anche in altri ambienti dallo stile elegante che necessitano di una carica positiva che stimola la condivisione.
Sweet Embrace in camera da letto
Idea cromatica per una zona notte accogliente e rilassante che si discosta dalle classiche sfumature di azzurro, blu, grigio e bianco. La palette vede l’accostamento di rosa chiaro, rosa Ruby, rosa Antico, marrone Nude, marrone Cammello. Il risultato è un’ambientazione sofisticata ed elegante, dall’atmosfera calda e rilassante, pur rimanendo abbastanza neutra, soprattutto se il mix è bilanciato da pareti, soffitto e pavimenti bianchi.
Sweet Embrace in corridoio
In questa palette cromatica il rosa è contrastato da tinte accese e di carattere come l’arancio Mattone e il viola Prugna. Un abbinamento insolito che i nostri Interior Designer hanno saputo scovare tra le proposte di armadi. Perfetto per dare carattere ad un corridoio di modeste dimensioni ma anche per colorare spazi personali accoglienti, per chi non si accontenta di semplicità ma punta all’azzardo, seppur in piccole dosi.
Blue Nova 825: colore dell’anno 2024 per Benjamin Moore
Blue Nova 825 è una sfumatura a metà tra il blu e il viola ricca di fascino e intrigo, è un colore profondo con un’indole mistica e seducente, che attira e mette a proprio agio e lo fa con un approccio “morbido e delicato” ma comunque non neutrale.
Il team di esperti del colore di Benjamin Moore ha pubblicato alcuni video Shorts su YouTube nei quali raccontano il processo seguito per la scelta del loro colore dell’anno 2024. Blue Nova 825 li ha catturati con il suo alone mistico e quasi ultraterreno, che strizza un occhio al classico rimanendo pur sempre moderno e attuale in qualsiasi momento storico lo si utilizzi.
Come abbinare il blu Blue Nova 825: tavolozza colori
Gli esperti di Benjamin Moore hanno realizzato una tavolozza con i color trend 2024. Lo scopo era quello di scegliere colori che stanno bene insieme, combinazioni uniche e senza tempo che hanno qualcosa da offrire di diverso dal solito, invitanti, eccitanti. Il risultato è una palette di colori “medi” nè troppo chiari nè troppo scuri, molto diversi tra loro ma perfettamente bilanciati. Volutamente creata con un approccio orientato al contrasto, questa tavolozza si propone come buon punto di partenza per la scelta dell’arredamento casa dell’anno a venire.
Ispirazioni per la tua casa
Vediamo ora alcune idee per portare questa sfumature di blu in casa. Per suggerire degli accostamenti piacevoli e mostrare l’effetto finale, i nostri Interior Designer hanno realizzato quattro palette cromatiche. Lasciati conquistare e prendie spunto.
Blue Nova 825 all’ingresso
Pennellate di blu, verde acqua, grigio, blu notte e ocra… solo a leggere insieme questa lista di colori il disastro sembra assicurato. Ma il risultato in questo ingresso è sorprendente, i colori si amalgano alla perfezione e stanno bene insieme. Il segreto è scegliere il colore (o i colori) predominante, dosare gli eccessi e riservare le tinte più forti e insolite ad alcuni complementi e dettagli.
Blue Nova 825 in salotto
Per realizzare questa palette i nostri Interior Designer hanno pensato ad un salotto elegante in stile nordico / scandinavo. Legno chiaro, bianco e tessuti naturali hanno la meglio ma nel mezzo fanno capolino tocchi di blu Blue Nova e di viola Prugna. Entrambi discreti ma d’effetto, complici di una palette misurata ed equilibrata, che non ama gli eccessi ma si vuole comunque far notare.
Blue Nova 825 in camera da letto
Questa palette è una proposta cromatica per una camera da letto sui toni del blu e del grigio. Tutto fa subito pensare alla camera singola di un ragazzo ma basta immaginare un letto matrimoniale o king size e un altro pouf-comodino per comprendere che questo abbinamento è davvero senza età e senza tempo. Aggiungendo alcuni tocchi di bianco poi si va davvero sul sicuro.
Blue Nova 825 nella sala relax
Qui i toni neutri del grigio, del tortora e del beige sono vivacizzati (ma non troppo) dal blu. Ancora una volta delle sfumature evergreen misurate ed equilibrate si prestano ad arredare alla perfezione gli ambienti della casa, in questo caso una zona relax. Insieme donano quell’atmosfera pacata e rilassata che, per definizione, questi ambienti devono avere. Carattere ma sopratutto distensione.
Cosa ne pensi di questi colori protagonisti dell’anno a venire? Si stanno facendo largo nel panorama colori entrando di diritto nelle tendenze colore casa e arredamento 2024. Vedremo se riusciranno a conquistare i cuori di chi sta per arredare la propria abitazione… i presupposti ci sono tutti!
Il mondo dei colori casa e arredamento ti affascina? Leggi altri approfondimenti dei nostri esperti.
Il topper è un elemento di arredo sempre più richiesto per la camera da letto e che continua a riscuotere grande curiosità.
Topper per il letto: cos’è e perché sceglierlo
Si tratta di un materassino sottile imbottito, con un’altezza che varia dai 3 ai 9 cm, da mettere sopra il materasso per migliorare il comfort. In commercio si trovano modelli diversi con caratteristiche differenti.
Tra questi, ci sono i topper in memory foam pensati per migliorare il comfort di un materasso troppo rigido, adatti a chi soffre di lombalgia. I modelli in lattice, invece, sono utilissimi per ridare il giusto livello di rigidità ad un materasso ormai usurato dal tempo. A beneficiare dell’utilizzo di un topper in lattice è inoltre il livello di traspirazione: infatti impedisce all’umidità di raggiungere il materasso e regala un riposo fresco e sereno.
Vi sono anche topper inpoliuretano espanso, caratterizzati da una trama cellulare che racchiude tra le sue pieghe una percentuale molto alta di aria. Questa sua caratteristica lo ha reso uno dei materiali migliori per l’isolamento termico, conseguentemente è adatto in tutte le stagioni. Infine, ci sono modelli realizzati con le fibre naturali e quindi adatti a chi soffre di allergie.
La scelta di un topper è indicata anche per un letto matrimoniale con due materassi singoli. In questo modo si avrà la sensazione di riposare su un unico materassomatrimoniale. Naturalmente, è possibile anche il contrario, ovvero utilizzare un topper singolo sopra un materasso matrimoniale.
I nuovi topper letto firmati Cinelli Piumini
Come detto, il topper non è altro che un materassino imbottito da posizionare sopra il materasso. L’utilizzo del topper porta notevoli vantaggi: il primo tra tutti è quello di garantire il massimo comfort durante le ore di sonno perché dona una sensazione di morbidezza avvolgente. È inoltre una soluzione ottimale per rendere ancora più performante il materasso e, preservandolo da usura, ne prolunga così la durata di utilizzo.
Ci sono anche altri benefici che vanno ad aggiungersi alla comodità e al supporto, tra cui il fatto che i topper possono migliorare la traspirazione, grazie alla proprietà igroscopica della piuma che aiuta a mantenere costante la giusta temperatura mentre si dorme; la facilità nella loro pulizia e la personalizzazione che permette di adattare il materasso alle proprie esigenze senza doverlo cambiare.
La nuova collezione di topper di Cinelli Piumini si declina in tre diversi modelli, ognuno pensato per rispondere a diverse esigenze:
Feather Bed, alto 6 cm, è il più avvolgente e accogliente, con imbottitura di 10% Piumino d’oca e 90% Piuma d’oca.
Down Bed è la soluzione più morbida al tatto grazie alla sua imbottitura che consta in 50% Piumino d’oca e 50% Piuma d’oca.
Fiber Bed, imbottito in fibra sintetica è invece la proposta “entry level” di Cinelli Piume e Piumini.
Dal Giappone arriva il metodo Kurashi, la nuova proposta di Marie Kondo che ci aiuta ad avere una casa organizzata e migliorare il nostro benessere.
Siamo vicini alla fine del 2023, è tempo di organizzare la casa e prepararla non solo per le festività natalizie, ma anche per iniziare il nuovo anno con tanti buoni propositi. Mantenere la nostra casa in ordine ci fa sentire bene e per farlo ci sono diversi metodi.
La famosa esperta di “ordine” Marie Kondo è stata una pioniera nel diffondere la necessità di mantenere le nostre case pulite e organizzate. Infatti, il suo metodo lo hanno seguito in molti, liberando sia la mente che la casa. Tuttavia, nel corso degli anni, l’approccio rigoroso di Kondo alla pulizia e all’organizzazione si è ammorbidito.
Dopo la nascita del suo terzo figlio nel 2021, Kondo ha iniziato ad accettare di più il caos anziché cercare di controllarlo. “Finora facevo le pulizie di professione, quindi ho fatto del mio meglio per tenere la mia casa sempre in ordine. Ma ho finito per arrendermi. Ora mi rendo conto che ciò che è importante per me è godermi il tempo con i miei figli a casa”- ha rivelato in un’intervista al Washington Post.
Così, la totale organizzazione è passata in secondo piano e ora, Marie Kondo, si concentra maggiormente sulla vita quotidiana, impegnandosi a coltivare la felicità e la calma.
Il nuovo libro di Marie Kondo
Nel suo nuovo libro, Kurashi – Vivere in armonia con noi stessi e con lo spazio che ci circonda, Kondo enfatizza il kurashi, un concetto giapponese che si traduce in “stile di vita ”.
Ecco perché la sua idea è quella di eliminare il superfluo, che occupa spazio e impedisce l’armonia. Un concetto, che vale per tutti gli ambiti della vita, perché il suo obiettivo va ben oltre l’estetica della casa cercando di promuovere uno stile di vita che ci fa sentire più felici.
Kurashi è un concetto che ti incoraggia a capire ciò che davvero conta di più. È un’esperienza molto personale, che si concentra sulla conoscenza di quali cose nella vita regalano gioia. L’attenzione è più su come vuoi vivere la tua vita piuttosto che sbarazzarti di tutto per creare una casa o spazio incontaminato e pulito.
Come praticare il metodo Kurashi
Nel libro pubblicato dal guru dell’ordine, è ben specificato che il metodo Kurashi è personale, per questo va calibrato in base alle proprie esigenze. Ma scopriamo insieme alcuni consigli contenuti nel libro.
Amplia la tua visione
Creare la casa ideale aiuta ad avere una vita felice, ma seguire kurashi significa guardare oltre le mura di casa. Invece di domandarti: “Qual è il mio spazio ideale?”, domandati: “Qual è la mia vita ideale?”. Quella vita è kurashi, perché non è solo una guida per fare ordine, ma ti aiuta anche a pianificare ogni giorno, stabilire obiettivi, costruire relazioni personali e fare progetti per il futuro.
Ecco perché Kondo ci invita a pensare alla vita a lungo termine, a riflettere su cosa vogliamo e sulle nostre aspirazioni. In poche parloe, dobbiamo visualizzare lo stile di vita ideale.
Sii più flessibile
Marie Kondo ci invita a non porsi limiti nell’immaginare la nostra casa e il nostro stile di vita ideali,. Definire quale sia il proprio stile di vita ideale significa fidarsi del proprio istinto.
Concediti del tempo per te stessa
Nel suo nuovo libro, Kondo incoraggia le persone a ritagliarsi del tempo per se stesse e a coltivare lo stile di vita che desiderano. Il consiglio è di dedicare tempo a tutte le attività che portano gioia a ogni persona: dal riordino a leggere un libro, ma anche dedicarsi ai propri hobby o qualsiasi altra cosa.
Spesso abbiamo più tempo di quanto immaginiamo. L’errore di fondo, è che lo dedichiamo a fare cose che in realtà contano meno di quanto pensiamo. Per seguire kurashi, dobbiamo impegnarci nel trovare il tempo per noi stessi e per coltivare lo stile di vita che desideriamo.
Dedica tempo a ciò che è importante
Una volta che abbiamo stabilito ciò che ci rende felici, allora inizia il vero viaggio. Kondo invita a trascorrere del tempo onorando la casa e la vita che abbiamo creato, riflettendo in silenzio, valorizzando ed essendo grati del risultato ottenuto.
Cosa ne pensate? Siete pronti a seguire il nuovo metodo di Marie Kondo?
“Consuma di più il piano cottura a induzione o a gas? “
Una tra le tante domande che ricevo prima della progettazione di una cucina è proprio questa,
la scelta del piano cottura negli ultimi anni è sinonimo di dubbio ,
a causa della poca conoscenza del prodotto, e della comunicazione pubblicitaria a volte poca chiara,
Detto ciò,
oggi vi darò qualche dritta per aiutarvi nella scelta.
immagine piano COTTURA bora
Guida alla scelta del piano cottura, valutiamo le caratteristiche.
Se state valutando l’acquisto di un piano cottura, oltre al consumo, vi consiglio di considerare anche :
l’aspetto estetico
quante persone vivono in casa
Il tempo che trascorrete ai fornelli
Le prestazioni che vi piacerebbe avesse il piano cottura
una volta chiariti questi aspetti sarete a buon punto.
Ad ogni modo,
esistono diversi tipi di piani cottura, quello a gas ,in Italia ,è ancora il più utilizzato ‘
può essere realizzato in cristallo, in vetro ceramica oppure in inox su cui sono posizionati 2,3,4,o più bruciatori ,
dipende dalla dimensione del piano ,
questi piani cottura sono alimentati a gas metano oppure a GPL .
Il piano di cottura a induzione invece,
funziona grazie all’ elettricità e ad un sistema di bobine di rame situate sotto al piano in vetro ceramica,
come funziona?
Quando si appoggia la pentola sul piano cottura, la bobina si attiva, creando un campo elettromagnetico che riscalda il fondo della pentola, così gli alimenti si possono cucinare.
consuma di più il piano induzione o a gas?
Nell’insieme si può dire che i piani cottura a induzione consumano meno rispetto a quelli a gas, questo perché quest’ultimi non sfruttano completamente il calore che producono,
dunque,
Consuma di più il piano cottura gas o a induzione? Quale’ è il migliore?
Il mio consiglio è che se state cercando prestazioni elevate e tempi di preparazione dei cibi brevi, il piano cottura a induzione fa per voi.
Il piano cottura a gas, è perfetto per i tradizionalisti,
Insomma,
Se siete amanti della polenta fatta in sessanta minuti sul fuoco, il piano cottura a gas è la scelta migliore.
Consuma di più il piano cottura a induzione o il gas? Vantaggi e svantaggi di entrambi
Nella versione acciaio e fragranite il piano cottura a gas è più facile da pulire rispetto al piano in vetro, grazie anche alle griglie quasi sempre lavabili in lavastoviglie,
inoltre
alcuni modelli hanno il display digitale per controllare in tempo la potenza erogata da ogni bruciatore.
infine,
in generale sono meno costosi dei piani a induzione.
Gli svantaggi?
Come dicevo prima non sfruttano completamente il calore che producono perché c’è troppo dispersione,
inoltre, vi ricordo che non poco tempo fa abbiamo avuto tutti paura che da un momento all’altro qualcuno ci chiudesse completamente i rubinetti del gas,
ma questa è un’altra storia..
Il piani di cottura a induzione invece?
consuma di più il piano induzione o a gas? laura home planner
Il piano cottura a induzione è liscio e l’assenza di pulsanti lo rende più pratico da pulire;
non ha dispersione di energia perché la produce solo dove serve ed è sicuro.
Gli svantaggi?
In Italia la corrente costa cara, perciò,
se abitate in una casa in cui la classe energetica non è almeno A3…
a tal proposito faccio un piccolo approfondimento , solo per chiarire un aspetto fondamentale …
vorrei sottolineare la differenza tra Assorbimento e Consumo di energia,
L’assorbimento è la quantità di energia necessaria per mantenere in funzione un prodotto elettrico in un dato momento,
Il consumo invece,
è il quantitativo di energia elettrica effettivamente consumata nel tempo di funzionamento del prodotto.
Tutto ciò premesso,
il costo del gas è aumentato tanto quanto quello della corrente elettrica,
per rispondere alla domanda : “Consuma di più il piano induzione o a gas?” vanno considerate tutte le variabili e le caratteristiche di ogni piano.
Winter Bliss è la nuova collezione Natale di Society Limonta con raffinate proposte in cashmere, seta e mohair da regalare o perché no…da regalarsi!
Bianco candido, bianco fresco, bianco riflettente, bianco écru, bianco nitido senza essere anonimo, bianco caldo. “Winter Bliss” è la nuova capsule collection natalizia di Society Limonta, che per il prossimo periodo festivo veste la tavola e il letto con una sovrapposizione di fibre pregiate e lavorazioni ricercate, esplorando il colore bianco in tutte le sue sfumature. I nuovi prodotti attraverso sfumature e filati ricreano la tipica atmosfera natalizia: ovattata, soffice e calda.
La tavola natalizia
La tavola natalizia si decora di vive gocce d’oro e d’argento lasciate cadere con la tecnica del dripping su una leggera tovaglia in abaca, disponibile in due dimensioni. Resa unica dalla decorazione a mano, DROPS è così decorata da gocce irregolari e casuali sempre diverse. Anche il lurex, in oro e in argento, intrecciato finemente al lino, decora la tovaglia, i runner e le tovagliette americane LURIX, per una mise-en-place modulabile e preziosa. I tovaglioli in ramié NAP LAMÉ, disponibili in Bianco e Marmo, sono incorniciati rispettivamente da un filo in lurex argento e oro.
In camera da letto il Natale di Society Limonta diventa avvolgente
Il copripiumino e le federe SIRE in cotone seersucker sono caratterizzati da un aspetto mosso e increspato, in grado di vestire con freschezza e tridimensionalità il primo strato del letto. Il Natale diventa prezioso e avvolgente con il nuovo plaid MIR, una soffice garza di cashmere mista seta caratterizzata da un bianco caldo, in contrasto con il bianco ottico del SIRE.
A complemento del letto, la coperta LAYAL, che grazie al suo intreccio jacquard in cashmere e seta disegna un rilievo dalle forme organiche e dall’aspetto vellutato ton sur ton. Punte di decoro estremamente ricercate sono date dai cuscini decorativi: CHIC, ricamato in abaca e dal sapore rétro, e TEDDY, dal soffice manto arricciato di mohair e lino.
Oggetti esclusivi, unici da regalare a Natale
Un dono originale corrisponde alla tua personalità. La collezione OLTRE Society raccoglie oggetti e accessori unici, firmati da designer italiani. Dai candelieri II ai taglieriBRUCH fino ai portatovaglioli ETTA, tutti realizzati artigianalmente in legno, ogni regalo ha una storia da raccontare.
Inoltre, per chi desidera indossare lo stile di Society Limonta non mancano le proposte. Tra queste, la comoda shopperda spalla in canvas di cotone. Disponibile in due versioni, grande e piccola, è proposta nell’ampia palette dei neutri o in tonalità più intense e nei colori stagionali. La sciarpa PAL TWILL è un elegante accessorio. Realizzata in puro cashmere extrafine é disponibile in leggeri colori pastello. TALK NEW è il gilet “peso piuma” di Society Limonta. Rivestito di uno speciale tessuto tecnico con una mano piacevole, leggermente “gommata”, TALK NEW è molto morbido al tatto. Ultra leggero (solo 150 grammi) ma caldissimo, è l’accessorio must-have di Society Limonta, ricavato dallo stesso materiale del trapuntino.
Tutte le collezioni di accessori esaltano la ricerca tessile e cromatica, che accompagna i Society Limonta addict anche al di fuori delle mura domestiche.
I nuovi prodotti sono disponibili online su www.societylimonta.com e nei flagship store!
Stile e comfort nel cuore del centro storico di Amsterdam. Gli interior designer Sebastiaan van Maanen e Ramses Caesarhanno trasformato una residenza storica a pochi passi dal famoso Vondelpark, realizzando due diversi appartamenti che offrono un elevato livello di comfort abitativo e una ricchezza di dettagli unici. Nelle cucine e nei bagni dei due appartamenti le rubinetterie di design Dornbracht contribuiscono a creare un’atmosfera elegante.
Questo complesso progetto è il primo che ha visto lavorare insieme van Maanen e Caesar. Obiettivo era quello di creare due unità residenziali spaziose e confortevoli sotto lo stesso tetto. I nuovi appartamenti dove vivono due fratelli e le loro famiglie si estendono ora su due piani, collegati tra loro da un ascensore. Le due abitazioni prendono il nome dalle iniziali dei proprietari
JB Residence A: interazione tra simmetria e asimmetria
L’appartamento JB Residence A occupa i due piani inferiori della residenza storica, e ha accesso diretto al rigoglioso giardino, dove un piccolo cottage funge da ufficio e guest house. Entrando al piano terra si nota immediatamente la disposizione spaziosa e aperta. Gli spazi interni ed esterni sembrano fondersi insieme e la luce del giorno si diffonde in cucina. Qui i due architetti hanno puntato su cromie sobrie e chiare e su materiali naturali come legno e marmo.
Dettagli perfettamente coordinati, come il piano dai profili arrotondati in marmo per l’isola della cucina e la lampada a sospensione dalla forma organica, creano un sapiente gioco di simmetrie e asimmetrie. Sul bancone della cucina, è protagonista il miscelatore Tara Ultra in finitura Dark Platinum spazzolato; sopra un comodo scolapiatti. La finitura nera ed elegante si armonizza con le ante e i piani in marmo con venature scure.
Nella zona living, van Maanen e Caesar hanno creato un’atmosfera intima con tessuti bianchi e mobili confortevoli. Un camino e lampadari aggiungono un tocco classico alla stanza dove le tonalità del beige e del crema assicurano una disinvolta leggerezza.
Al piano inferiore, la camera da letto, il bagno e la cabina armadio sono sapientemente collegati tra loro da porte scorrevoli, conferendo all’ambiente l’aspetto di una suite di lusso. Qui, sono presenti diversi miscelatori a parete Meta Slim in finitura platino spazzolato.
Nella grande cabina armadio la rubinetteria si abbina perfettamente allo specchio, il lavabo e le applique. Al contrario, con la sua essenzialità, il miscelatore Dornbracht disegnato da Sieger Design nel bagno lascia la scena agli straordinari elementi in marmo e legno.
DD Residence C: mix di stili, tra vintage e contemporaneo
Il secondo appartamento si trova nella parte superiore della residenza storica e gode di un rooftop e di balconi ad ogni piano. Internamente riprende il layout aperto dell’altra dimora ma punta sui toni del verde e di riflessi dorati.
Una decorazione realizzata con corna di cervo sulla scala e un dipinto a olio a tema di caccia accentuano l’atmosfera nostalgica, volutamente interrotta da elementi di design moderno. Questo approccio progettuale modella l’intera zona giorno, anche se il peso tra passato e moderno nei singoli ambienti varia sempre.
Ciò è particolarmente evidente nel bagno. Il rivestimento verde bosco e il mobile lavabo con ante in legno scuro contrastano elegantemente con l’essenziale specchio circolare e le forme minimali di Meta Slim. Il dinamismo è evidente nelle linee pulite e nella fresca finitura in platino spazzolato. Il bagno riprende in modo preciso l’estetica della camera da letto adiacente con la sua caratteristica decorazione murale, per un effetto armonioso.
Le linee pure ed essenziali e la finitura Platino spazzolato dei miscelatori a parete Meta Slim contrastano con i rivestimenti nei torni del verde dal mood tradizionale, il piano in marmo e le ante del mobile lavabo in legno scuro.
Il design del bagno ricalca perfettamente quello della camera da letto adiacente, per la massima armonia.
Design rubinetterie by: Sieger Design
Copyright: Flare Department
Come separare cucina e soggiorno open space? In questo articolo vi suggeriamo diverse soluzioni per dividere le due zone.
La cucina aperta sul living si conferma una scelta vincente. Anche se all’interno di un open space, si può sentire la necessità di separare visivamente la zona operativa da quella conviviale con semplici mobili o con soluzioni strutturali. Ecco alcune idee da prendere in considerazione per tale scopo in base alla metratura disponibile e alle proprie esigenze funzionali e di gusto.
6 idee per dividere cucina e soggiorno senza muri
Isola o penisola
Entrambe le soluzioni delimitano la zona cucina aggiungendo allo stesso tempo un piano di lavoro pratico e funzionale. In realtà, come filtro può bastare anche un avolo. Fra una cucina in linea e un divano è sufficiente inserire il tavolo per creare la sensazione di due ambienti distinti. Un trucco per sottolineare le diverse zone è quello di scegliere per ciascuna una finitura o un colore differente.
Sfruttare le colonne
Se la zona giorno è caratterizzata dalla presenza di una o più colonne, queste si possono sfruttare per separare la cucina dal soggiorno in modo pratico e veloce. Per valorizzare l’area relax, collocate un ampio tappeto sul quale posizionare gli arredi destinati a questa zona.
Librerie per separare cucina e living
Una soluzione classica e tra le più sfruttate per dividere la cucina dal soggiorno open space. In questo caso la libreria potrà essere utilizzata per inserire non solo libri ma anche ricettari. Oppure, collocare accessori e oggetti che possono essere utilizzati in entrambe le zone.
Interpareti con montanti terra-soffitto
Le più adatte a svolgere questo compito sono le librerie con montanti terra-soffitto perché sono flessibili, multifunzione, personalizzabili e adatte a open space di ampie dimensioni. La varietà dei moduli e la flessibilità di fissaggio consente molteplici possibilità compositive. La dimensione dei moduli dipende dalle aziende produttrici. I profili possono raggiungere altezze standard di 330 cm ma arrivano anche a 375. Una misura che permette di installarle anche in ambienti con soffitti alti. Per un effetto più leggero, si può optare per ripiani in vetro, ma anche legno e metallo non appaiono mai invadenti. Molte aziende offrono la possibilità di personalizzare finiture e colori per essere in armonia con gli altri elementi d’arredo presenti nella stanza.
Arrital
Librerie bifacciali a spalla portante
Le librerie bifacciali a spalla portante offrono lo stesso tipo di filtro, ma sono meno flessibili e più indicate a spazi piccoli. Queste soluzioni offrono vani aperti per libri e oggetti, ma possono prevedere anche vani chiusi. In genere, la struttura è suddivisa secondo schemi fissi e regolari stabiliti a priori. I modelli in commercio sono componibili e modulari e questo non pone limiti dimensionali, soprattutto in larghezza. L’altezza è variabile, e deve essere rapportata alla larghezza per garantire la massima stabilità. Per i modelli a tutta altezza sono previsti sistemi di fissaggio a soffitto. La profondità, invece, varia in media fra i 30 e 40 cm. Molto modelli, inoltre, prevedono la possibilità di essere ampliate e dispongono di moduli chiusi da ante o cassetti.
Pareti vetrate
La soluzione più attuale e di tendenza per separare cucina e living open space, è certamente quella di optare per una parete vetrata. Una scelta efficace quando l’obbiettivo è percepire due ambienti in uno ma, volendo, anche isolarli in modo netto. Ad esempio, per trattenere gli odori di cottura.
Fantastic Frank
Le superfici vetrate a tutta parete si possono considerare alla stregua di pareti in muratura, anche se hanno parti apribili. Il vantaggio è che il loro spessore è molto ridotto e non precludono la luminosità dell’ambiente. Caratterizzate da telai in metallo che riquadrano le lastre, questi sistemi sono perfetti per coprire ampie superfici, con parti fisse e apribili. Inoltre, si prestano anche a comporre finestre in appoggio su muretti. Che siamo di produzione artigianalmente o industriale, si tratta di strutture realizzate su misura.
Muretto o quinta in cartongesso
Fantastic Frank
Una soluzione economica e particolarmente adatta a monolocali e bilocali, è quella di costruire un muretto alto circa 110 cm che nasconda in parte la cucina. Realizzare una quinta in cartongesso, per dividere cucina e living, è la scelta più adatta per open space più ampi. La parete potrà essere inoltre attrezzata, ad esempio con delle mensole, oppure decorata appendendo dei quadri o rivestita con una bella carta da parati.
Pavimenti diversi
Fantastic Frank
Infine, un’altra idea per dividere la zona cucina dal soggiorno è di posare due pavimenti diversi. Questa soluzione è particolarmente adatta ad open space ampi. Se l’ambiente ha una dimensione ristretta, è sempre consigliato posare lo stesso pavimento per donare una sensazione di ampiezza.
L’albero di Natale naturale è sempre molto bello, vero? Il profumo, la bellezza e il contatto diretto con la natura… Spesso però, ognuno per le proprie motivazioni personali, si è proiettati verso la scelta di un albero di Natale artificiale.
In questo articolo ti do qualche dritta su come scegliere e addobbare l’albero di Natale artificiale, in particolare ti spiegherò quale tipologia è più adatta alle tue esigenze e quante decorazioni e luci sono necessarie per creare un piacevole addobbo che esprima il giusto mood natalizio all’interno della tua casa.
Devi sapere che quest’anno mi trasferisco in una nuova casa, più grande e con un bellissimo doppio volume nella zona giorno.
Quale occasione migliore per ricreare una magnifica atmosfera natalizia con un bell’albero gigante?!
Mi sono messa alla ricerca di un albero da acquistare, lo volevo grande, almeno due metri e quaranta!
Ho considerato l’idea di prenderlo vero, ma dopo diverse considerazioni, ho abbandonato l’idea.
Ma quanto è difficile scegliere l’albero di Natale…
Quando si deve scegliere un albero di Natale artificiale ci sono parecchie domande che sorgono spontanee: quale devo comprare, di che materiale (che sembri un pò realistico), quanto costa, quanto deve essere grande, quante luci, quanti addobbi, quanti colori, eccetera eccetera.
Ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione quando si decora casa con un albero di Natale artificiale, tra cui il budget. Sicuramente il budget svolge una funzione importante durante la scelta del proprio albero dei desideri, ma bisogna anche tenere in considerazione che l’albero dura tanti anni, se scelto con attenzione.
Quindi è come una sorta di investimento. Un investimento che porta sicuramente gioia, serenità e ricrea quella giusta magia delle feste in famiglia.
Vuoi mettere il calore e l’accoglienza che trasmette un bell’albero di Natale? Quanti ricordi hai della mattina di Natale di quando eri piccola? Io tantissimi ed è per questo motivo che forse attribuisco tanta importanza all’albero, simbolo per eccellenza del Natale, luogo in cui ci si riunisce per scartare i regali e passare un momento piacevole e di condivisione in famiglia… specialmente se ci sono bambini!
Se ci tieni tanto a ricreare queste emozioni è giusto fare le proprie valutazioni per capire quanto (e con quali risorse), è importante decorare (bene) la propria casa per Natale.
Ad esempio non devi per forza addobbare ogni centimetro della casa. Concentrati sull’elemento focale più importante, su quello che ti dà immediatamente l’idea del Natale (l’albero, appunto). Poi pian piano, integrerai con qualcosina di nuovo gli anni successivi (qui puoi trovare idee su altre tipologie di addobbi natalizi per la casa).
Per la mia casa nuova avrei voluto un albero enorme e il più realistico possibile! Ho rinunciato ad altezze importanti e mi sono limitata a rimanere nei 240 cm di altezza (anche se comunque è una bella altezza!) e mi son detta che sono più che sufficienti per ricreare la magia del Natale (non ce la potevo fare a spendere troppi soldi per l’albero).
3 step per scegliere e addobbare il tuo albero di Natale
Ora ti illustro i 3 step che ho compiuto io stessa per scegliere il mio nuovo albero di Natale. Un albero che fosse bello e non troppo finto, addobbato e decorato in modo armonico e piacevole alla vista.
STEP 1
Scegliere l’albero di Natale artificiale
Si inizia dalla base, ovvero dall’albero. Perché sia bello e ben fatto bisogna prestare attenzione alla sua estetica dettata dal materiale di cui è composto.
Quest’ultima è la tipologia di albero che esteticamente assomiglia di più a quello vero (è quello che ho scelto io).
Le prime 2 tipologie sono quelle più diffuse e più economiche. Anche se devo dire che quest’anno ho notato in giro una voglia di qualità (ho trovato anche più assortimento rispetto agli anni precedenti) e nella ricerca di un albero di tipologia più realistica.
Sempre per il discorso sul realismo, quando scegli l’albero, dai un’occhiata all’estetica dei rami nel loro complesso. Se ti immagini un albero vero, i rami non sono mai perfettamente regolari e simmetrici. Perciò controlla che la forma dei rami sia il più simile alla realtà.
Inoltre, rami troppo diradati e spogli danno un effetto triste e, all’opposto, rami troppo pieni e fitti non ti permettono di avere lo spazio sufficiente per inserire palline e decorazioni. Trova il giusto compromesso nella densità della chioma.
Altra caratteristica da tenere in considerazione è il colore.
Qui si va molto a gusto. Lascia però che ti dia un consiglio:
Se parliamo di realismo, ti sconsiglio la scelta di un albero innevato, in quanto si noterà ancor di più “il finto”.
Ci sarebbero anche gli alberi colorati, ma non li prendo nemmeno in considerazione, perché escono proprio dalla mia idea di albero di Natale.
Ora parliamo di misure.
Quanto deve essere grande l’albero di Natale?
Tenendo in considerazione il punto esatto in cui lo vorresti mettere all’interno della stanza e l’altezza di essa, scegli la dimensioni più consone alle tue esigenze.
Questo è uno schemino che ti dà un’idea delle misure standard degli alberi di Natale. Se ad esempio sarai proiettata per un albero importante, tieni sempre in considerazione l’ingombro sul pavimento, considerando anche eventuale pacchetti regalo appoggiati a terra e prendere in considerazione la scelta di un albero slim anziché uno standard (come ho fatto io).
Un esempio di questa tipologia di albero: Albero di Natale KANIN (questo è quello che ho preso io!)
STEP 2
Quante luci scegliere per l’albero di Natale
Un bell’albero deve contenere tante luci!
In funzione dell’altezza dell’albero che sceglierai, definisci la lunghezza del filo di luci led.
Durante la scelta tieni sott’occhio anche la quantità di lucine contenute, ovvero dalla proporzione tra numero di led e lunghezza del filo, per non rischiare che sia troppo scarno.
Nella tabellina qui sotto ti faccio vedere come scegliere la lunghezza e anche la quantità di led più consone ad ogni lunghezza di filo.
Per casa mia ho scelto queste (ultra fitte!) da 2000 LED in color bianco caldo.
Per i colori delle luci dell’albero hai 2 opzioni (in verità ce ne sarebbero altre, ma non rientrano nel mio range estetico… ahah): bianco caldo e multicolor.
Sono altamente bannate le luci fredde. Non trasmettono calore e accoglienza, ovvero le caratteristiche principali del mood natalizio.
Le luci bianco caldo si adattano a tutti i tipi di decorazioni.
Le luci mutlicolor invece sono particolarmente adatte ad addobbi anch’essi multicolor. Oppure, se vuoi fare un gioco di contrasto facendole risaltare al massimo, puoi scegliere decorazioni tutte neutre e inserire il colore attraverso le lucine multicolor.
STEP 3
Quanti addobbi scegliere per l’albero di Natale
Puoi addobbare il tuo albero con palline e decorazioni particolari, l’importante è che l’albero risulti armonico, né troppo vuoto e né eccessivamente pieno.
Questo schema ti aiuta a capire quanti addobbi (palline e/o decorazioni) scegliere per il tuo albero in funzione della sua altezza.
Come decorare l’albero senza spendere una follia?
Ti suggerisco di acquistare dei set di palline a tinta unita per, diciamo così, fare massa e poi pian piano vai a selezionare palline e decorazioni particolari in linea coi tuoi gusti, lo stile e la palette colori del tuo albero.
Ora hai una panoramica generale di come si sceglie e si addobba un albero di Natale artificiale bello, accogliente e che ricrea la piacevole atmosfera natalizia.