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4 Ottobre 2025 / / Case e Interni

Guida agli Stili di Interior Design 2025-2026

Guida agli Stili di Interior Design 2025-2026: idee e tendenze per una casa attuale

Parlare oggi di stili di arredamento non è semplice come qualche anno fa. Se in passato era facile individuare una tendenza dominante – dallo Shabby Chic fino al Boho chic – adesso le regole sono cambiate. Gli stili di arredamento per le case contemporanee non si lasciano più incasellare in un unico stile o tendenza forte: mixano influenze, colori, materiali e atmosfere per creare spazi unici e personali.

Questo perchè negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambio di prospettiva: il design d’interni non è più solo “un guardaroba da cambiare”, una moda da seguire, ma raccontare chi siamo veramente. Per questo i trend del momento parlano di comfort, autenticità, sostenibilità ed equilibrio tra estetica e funzionalità.

In realtà, quelli che chiamiamo comunemente “stili” oggi andrebbero definiti più correttamente come tendenze. Non si tratta infatti di correnti rigide e riconoscibili come succedeva cent’anni fa, piuttosto di suggestioni e atmosfere che influenzano il modo in cui arrediamo le nostre case. E’ importante capire che sono delle linee guida, non regole: possiamo reinterpretarle, mescolarle o adottarle solo in parte, perché l’obiettivo non è uniformarsi, non è avere la casa che hanno tutti gli altri, ma creare ambienti che rispecchino davvero la nostra personalità. Che è un po’ quello che qui, da Case e Interni diciamo da anni.

Nel biennio 2024–2025, l’arredamento si è evoluto verso una fusione affascinante tra comfort, sostenibilità, nostalgia e innovazione e non siamo i soli pensare che queste direzioni continueranno nel 2026.

Dopo una lunga stagione dominata da interni “instagrammabili” e case copia-e-incolla, il design sta cambiando direzione. Le nuove tendenze non si limitano più a proporre il colore del momento o la finitura di moda, ma cercano di dare valore agli ambienti in cui viviamo. L’interior design che ci aspetta nel 2026 sarà fatto di storie personali, attenzione autentica e spazi capaci di riflettere davvero chi siamo.

Dal Quiet Luxury, che punta su materiali pregiati e comfort, al ritorno dei colori intensi con il Dark & Dramatic, passando per il Japandi 2.0 più informale e accogliente, fino al Colour Drenching, che veste pareti, soffitti e porte di una stessa tonalità: le tendenze attuali non si escludono, ma dialogano tra loro.

Siamo Anna e Marco, architetto e interior designer, e in questo articolo ti mostriamo i principali trend di arredamento del momento, con idee e ispirazioni per rendere la tua casa più attuale e accogliente, senza rinunciare al tuo stile personale.

Questa guida è pensata per accompagnarti in un viaggio tra ispirazioni e tendenze: che tu stia arredando la tua prima casa o voglia semplicemente dare nuova vita agli ambienti che ami, troverai spunti preziosi per creare spazi che ti somigliano davvero. Lasciati guidare tra gli stili e scopri quello che farà risplendere la tua casa di nuova atmosfera.

soggiorno in stile classico contemporaneo con divano bianco

credit photo: Ahre

1. Classico contemporaneo

  • Lo stile unisce l’eleganza senza tempo delle architetture storiche alla funzionalità moderna degli arredi contemporanei, creando un’atmosfera sofisticata e armoniosa, dove si punta alla qualità, piuttosto che alla quantità. 

  • Non c’è un solo modo per progettare un interno classico contemporaneo, ma esistono degli elementi ricorrenti. A cominciare dalle boiserie rilette in chiave moderna, con linee più sottili e semplificate per interni eleganti, armoniosi, contemporanei. I pavimenti sono spesso in parquet a spina di pesce in grande scala oppure in marmo o in gres porcellanato effetto marmo. 

  • Legni moderni non troppo chiari, velluti, marmi, superfici lucide e metalli caratterizzano l’arredamento dello stile, mentre la palette gioca con neutri sofisticati come tortora, bianco caldo e contrasti più scuri, che definiscono lo spazio con rigore estetico. Un’illuminazione a più livelli migliora comfort e funzionalità.

Cucina in legno scuro in stile contemporaneo Japandi

credit photo: Nordiska

2. Japandi 2.0

  • Evoluzione del Japandi classico che si ispira al minimalismo giapponese e quello scandinavo, nel 2025 ottiene una rilettura meno fredda e impersonale, verso più calore e carattere.

  • Troviamo legni moderni di noce o teak, neutri caldi e tonalità terrose, tessuti materici, ceramica grezza, vetro satinato, lampade in carta di riso di design insieme a illuminazione soffusa.

  • Si basa ancora su linee pulite, spazi funzionali e superfici nette, ma ora aggiungiamo elementi che riflettono i nostri gusti e le nostre esperienze individuali, come collezioni accuratamente selezionate o quadri emozionali.

Soggiorno con camino in stile contemporaneo Quiet Luxury

credit photo: Airbnb

3. Quiet Luxury

  • Dopo anni in cui il lusso si ostentava con decorazioni vistose, arriva l’eleganza silenziosa: meno, ma di qualità e valore. Come per il classico contemporaneo, ogni progetto Quiet Luxury può essere raccontato in modo diverso, perché non esiste un solo canone da seguire, ma solo alcuni spunti. Ad esempio, la palette: oltre ai neutri, vanno presi in considerazione anche colori intensi e raffinati. 

  • L’illuminazione non è solo funzionale, ma parte integrante del progetto: giochi di luce radente e tonalità calde modulano l’atmosfera e trasformano gli ambienti durante la giornata. Gli arredi, spesso realizzati su misura, si distinguono per finiture ricercate e dettagli sartoriali che conferiscono carattere e raffinatezza. Divani e poltrone hanno forme morbide che invitano al relax.  A completare il quadro interviene la tecnologia, sempre più avanzata e integrata – soprattutto in cucina – per accompagnare con discrezione le esigenze della vita contemporanea.

  • Materiali: legni sia chiari che scuri, marmi dalle belle venature, pietre raffinate e tessuti nobili scelti per qualità e tatto più che per ostentazione. Attenzione ai dettagli: texture, maniglie, profili, tessuti pregiati. 

Soggiorno moderno con parete blu scuro

credit photo: Alvhem

4. Dark & Dramatic

  • Osare i colori scuri per le pareti, continua ad essere di tendenza. Da scegliere tonalità profonde e avvolgenti, come verde bosco, blu navy, terracotta scuro, bordeaux, ma anche grigio antracite, prugna scuro, mattone scuro.

  • Non è “cupo”, ma intimo, scenografico, elegante. Non rende l’ambiente più buio, ma dona carattere e importanza.

  • Ti piace questa tendenza, ma hai dei timori? Il nostro consiglio è di scegliere una sola parete della stanza e bilanciare con arredi chiari e metalli, per introdurre un tono scuro senza problemi.

Soggiorno in stile vintage revival moderno con divano in pelle marrone

credit photo: Booking

5. Vintage Revival

  • Torna la voglia di anni ’50-’60-’70: mobili e complementi di modernariato, spesso arredi nuovi reinterpretati con linee più pulite e funzionali. Nasce dal forte desiderio di creare spazi personalizzati, che riflettano l’identità e i ricordi individuali, andando oltre l’estetica mainstream.

  • Non è collezionismo, ma mix ben calibrato: mobili vintage autentici o ispirati, accostati a elementi e finiture contemporanee per creare un equilibrio fresco e non nostalgico.

  • Finiture vissute, texture materiche, piastrelle scultoree e oggetti dal sapore nostalgico che aggiungono calore e personalità agli spazi; palette calde e decise (senape, verde oliva, terracotta) unite a legni moderni di tonalità più scure (noce, rovere scurito), metallo e vetro fumé.

Soggiorno in stile naturale organico moderno mediterraneo

credit photo: Airbnb

6. Organic Modern

  • Continuazione della biofilia, ma più raffinata: uso prevalente di materiali autentici come legno, pietra (soprattutto travertino), piastrelle dall’aspetto artigianale (zellige), lino, cotone e fibre intrecciate.

  • Non è solo mettere “piante ovunque”, ma creare un’atmosfera di benessere e calma, con una sincera attenzione alla sostenibilità. Predilezione di arredi dalle forme organiche, curve e fluide che favoriscono il comfort.

  • Palette dai colori neutri, terracotta e terrosi (marroni e caramello), ma anche crema, sabbia, verde salvia, che creano ambienti luminosi e accoglienti. Uso di texture naturali, mobili di legno certificati, recuperati o accessori di artigianato locale, in virtù di un minor impatto ambientale.

Soggiorno in stile Minimalist luxury con grande divano bianco

credit photo: caseeinterni

7. Modern Luxury Minimalism

  • Minimalismo sì, ma senza essere freddo: linee pulite ed essenziali esaltate da materiali di pregio (marmi e pietre, legni nobili, metalli satinati). L’importanza data alla qualità e alle forme, nonchè al gioco di chiaro-scuri, consente di evitare troppe decorazioni, rendendo i mobili di design protagonisti, sempre nell’ottica del less is more.

  • Base di colori neutri come il bianco caldo, il grigio o nero e i toni caldi della terra, arricchiti da contrasti eleganti e giochi di texture.

  • Funzionalità e scenografia per ambienti ordinati e ariosi dove ogni elemento è studiato: pochi arredi, ma scelti con cura e dal design iconico.

Pareti e soffitto dipinte - Colour Drenching
credit photo: Farrow & Ball

8. Colour Drenching

  • Tinte monocromatiche che avvolgono tutta la stanza: dalle pareti, ai soffitti, fino alle porte e i battiscopa, persino arredi integrati con la parete, tutti nello stesso colore.

  • Crea un effetto scenografico, che riprende il passato in chiave contemporanea.

  • Funziona bene anche in ambienti piccoli, dove un colore uniforme fa sembrare lo spazio più ampio.

Soggiorno in stile Art Deco moderno con carta da parati e divano in velluto rosa

credit photo: caseeinterni

9. Art Déco Modern & Glam

  • Geometrie, dettagli dorati, poltrone e divani in velluto, motivi grafici che si ispirano agli anni ’20.

  • Lo stile esprime lusso e glamour; non un revival letterale dell’Art Deco, ma una reinterpretazione più sobria e attuale, soprattutto per quanto riguarda la grafica.

  • Esempio: carte da parati e poltrone in velluto di ispirazione art deco, decorazioni dorate, tavolini con basi scultoree.

Che tu stia arredando il tuo nuovo nido o che tu abbia solo voglia di un rinnovamento, queste tendenze contemporanee di interior design ti daranno tutta l’ispirazione di cui hai bisogno.

Questi stili non sono rigidi: come ti abbiamo sottolineato, il trend dominante è la contaminazione creativa, dove vintage, moderno, esotico e minimal si mescolano per creare ambienti unici e personali. Non esiste più “lo stile unico” e monotono come lo shabby chic degli anni 2000, ma un panorama ricco di sfumature.

Ogni tendenza si può interpretare in modo personale: più che copiare, oggi conta scegliere ciò che risuona con la propria vita.

Quale di questi stili ti convince di più? Scrivicelo sulla nostra pagina Facebook!

Guida agli Stili di Interior Design 2025-2026: idee e tendenze per una casa attuale e accogliente

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

4 Ottobre 2025 / / Casa Poetica

Decluttering e Cultura - Casa Poetica

Decluttering e Cultura trovano nel teatro una delle loro espressioni più potenti. Sul palcoscenico, nulla è casuale: ogni oggetto, ogni movimento, ogni parola è scelto con cura per creare significato. Un attore non riempie la scena di gesti inutili, una scenografia non è sovraccarica di dettagli superflui, un monologo efficace non spreca parole.

E se applicassimo lo stesso approccio ai nostri spazi? Se ogni oggetto della nostra casa fosse pensato per avere un ruolo preciso, senza appesantire l’ambiente e la mente? Il teatro e la performance ci insegnano che fare ordine non è solo un atto pratico, ma una forma di espressione e libertà. Scopriamo insieme come trasformare i nostri spazi in un palcoscenico perfetto per la nostra vita.



Decluttering e Cultura: il palcoscenico come metafora dell’ordine

Nel teatro e nella performance, l’eccesso è un nemico. Un attore non riempie la scena con gesti inutili, una scenografia sovraccarica distrae, un monologo troppo lungo perde efficacia. Ogni elemento viene calibrato per ottenere il massimo impatto con il minimo indispensabile.

Ecco alcuni aspetti del mondo teatrale e performativo che possono insegnarci l’arte di fare spazio nella nostra vita e nella nostra casa.

La scenografia: il potere di uno spazio pensato

Non serve riempire, ma scegliere con cura

In teatro, la scenografia non è solo decorazione, ma un elemento essenziale per l’azione. Ogni oggetto sul palco ha un motivo per essere lì: se non contribuisce alla storia, è superfluo.

La lezione: Guarda la tua casa come se fosse un palcoscenico. Ogni oggetto che possiedi ha un ruolo? Se non contribuisce al tuo benessere, forse è solo ingombro scenico.

Il monologo: la forza dell’essenzialità

Eliminare le parole superflue per trasmettere emozione

Un monologo teatrale è efficace solo se ogni parola è scelta con intenzione. I testi migliori sono quelli che non si perdono in divagazioni, ma arrivano dritti al punto con potenza.

La lezione: Vale lo stesso per gli oggetti: più accumuli, più perdi di vista ciò che è davvero importante. Un ambiente ordinato e minimalista permette ai dettagli significativi di risaltare.

L’interpretazione: spazio per il movimento

Liberarsi dai vincoli per muoversi con più libertà

Un attore deve poter muoversi liberamente sulla scena, senza ostacoli. Il corpo è il suo strumento e lo spazio è il suo alleato. Se la scena è troppo piena, la performance ne risente.

La lezione: Anche tu hai bisogno di spazio per muoverti. Una casa troppo carica di oggetti limita i tuoi movimenti e il tuo benessere quotidiano. Fare decluttering significa anche ridare respiro agli ambienti e a te stessa.

L’improvvisazione: adattarsi e lasciar andare

Essere pronti al cambiamento

Nel teatro di improvvisazione, gli attori non possono aggrapparsi a schemi rigidi: devono adattarsi, lasciar andare il controllo e rispondere in modo fluido a ciò che accade sulla scena.

La lezione: Anche il decluttering è un atto di libertà. Spesso accumuliamo oggetti per paura di perderne il controllo, ma imparare a lasciar andare ci permette di vivere con più leggerezza e flessibilità.



Come applicare le lezioni del teatro alla tua casa

Se il teatro e la performance insegnano l’arte della selezione e del movimento, possiamo applicare questi stessi principi alla nostra vita quotidiana.

  • Allestisci la tua casa come un palcoscenico. Ogni oggetto deve avere un ruolo e un significato, senza sovraccaricare lo spazio.
  • Rendi il tuo ambiente più funzionale. Una casa più ordinata ti permette di muoverti con maggiore libertà, come su un palco ben organizzato.
  • Lascia che il tuo spazio racconti la tua storia. Ogni elemento deve contribuire alla narrazione del tuo stile di vita, senza elementi di disturbo.
  • Sii pronta al cambiamento. Il decluttering è un processo in continua evoluzione, proprio come il teatro. Sperimenta, prova nuove disposizioni, lascia andare ciò che non ti rappresenta più



Un esercizio per te: il decluttering teatrale

Decluttering e Cultura si fondono quando iniziamo a guardare la nostra casa come uno spazio scenico, in cui ogni oggetto ha un ruolo preciso. Prova questo esercizio per capire cosa merita davvero spazio nei tuoi ambienti.

  1. Svuota una stanza o un angolo della casa. Immagina di dover allestire una scenografia essenziale.
  2. Seleziona solo gli oggetti che contribuiscono alla “scena”. Se un oggetto non aggiunge nulla alla tua storia, forse è superfluo.
  3. Osserva lo spazio e chiediti: è funzionale? È armonioso? Ti rappresenta? Se la risposta è no, prova a togliere ancora qualcosa.
  4. Metti in scena la tua nuova casa. Una volta eliminato il superfluo, goditi il tuo nuovo ambiente e il senso di libertà che ti regala.

Come in uno spettacolo teatrale, ogni dettaglio conta. Semplificare non significa privarsi, ma dare più forza a ciò che davvero ha valore.



Decluttering e Cultura: la tua casa, il tuo palcoscenico

Se il teatro ci insegna qualcosa, è che l’essenzialità è una forma di potenza. Nessuna grande interpretazione ha bisogno di orpelli inutili, nessuna grande scenografia ha bisogno di essere sovraccarica. Così come un regista sceglie con cura gli elementi da mettere in scena, anche tu puoi trasformare i tuoi spazi in un ambiente che rispecchia la tua personalità e il tuo benessere.

Casa Poetica nasce proprio con questo spirito: aiutarti a mettere in scena la tua casa ideale, dove ogni oggetto ha un senso e nulla è lasciato al caso. Se vuoi aiuto per riscrivere gli spazi in cui vivi, contattami: insieme possiamo creare il palcoscenico perfetto per la tua vita quotidiana.





Cover Photo on I-Stock.





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L’articolo Decluttering e Cultura: cosa insegnano teatro e performance proviene da Casa Poetica.

4 Ottobre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Come valorizzare la casa vacanze con bagni dal design deciso, rubinetti intelligenti, lavabi igienici, wc silenziosi e arredi robusti. 

casa vacanze
Collezione PURE by Laufen

La valorizzazione di una casa vacanze passa spesso dal bagno: è lo spazio che i vostri ospiti vivono quotidianamente e ricorderanno. 

Attualmente, il bisogno di esclusività e design è sempre più diffuso e un bagno dal carattere deciso, funzionale e di easy maintenance può trasformare una struttura turistica in una scelta preferita. 

Quali sono gli accorgimenti essenziali per offrire un bagno premium? Vediamoli. 

1) Bagno dal carattere deciso e dal design ricercato 

Optare per elementi di design che comunichino qualità e stile, in linea con l’immagine che la struttura intende trasmettere. Un bagno di design crea subito una prima impressione positiva e aumenta l’appeal della casa vacanze. 

Perché è utile? spinge le recensioni positive, favorisce il passaparola e giustifica una fascia di prezzo competitiva sul mercato degli alloggi turistici. 

Ti suggeriamo: La collezione VAL disegnata da Konstantin Grcic offre una soluzione per applicazioni a parete o in una nicchia. 

Lavabo collezione VAL by Laufen

La collezione MEDA, creata in collaborazione con Peter Wirz, è concepita come un bagno completo; i suoi elementi possono essere utilizzati anche singolarmente o in combinazione con le collezioni complementari di LAUFEN. 

 2) Rubinetti intelligenti ed eco friendly 

Installare rubinetti con sensori o controllo touchless, oppure con risparmio idrico e getti regolabili. Questo rende l’esperienza dell’ospite comoda e sicura, riducendo consumi. 

Perché è utile? migliora la user experience, facilita l’igiene personale degli ospiti e abbassa i costi energetici e idrici della struttura. Perfetta per strutture ricettive attente all’efficienza. 

Ti suggeriamo: La collezione PURE di Konstantin Grcic, che comprende un rubinetto più alto per il lavabo a bacinella, un attacco a doppia uscita, un monocomando per il bidet e un gruppo per la vasca da bagno e per la doccia, tutti uniti da una forte estetica e ricercatezza. 

3) Lavabi trattati per garantire la massima igiene 

Scegliere lavabi realizzati con finiture trattate che facilitano la pulizia e la resistenza alle macchie, pur mantenendo un aspetto pulito e lucente. 

Perché è utile? facilita la manutenzione quotidiana, riduce tempi di pulizia e aumenta la percezione di igiene da parte degli ospiti. 

Ti suggeriamo: i lavabi della collezione MEDA, disegnati da Peter Wirz, comprendono diverse varianti caratterizzate da una certa asimmetria, funzionale alla necessità di avere un’ampia superficie di appoggio senza compromettere la pulizia e la leggerezza del design nel suo insieme. 

casa vacanze
Collezione MEDA by Laufen

4) Wc silenziosi 

Preferire wc a bassa rumorosità per garantire comfort e tranquillità agli ospiti, soprattutto in strutture con orari flessibili o dove non è possibile costruire pareti spesse tra una camera e l’altra. 

Laufen, ad esempio, ha progettato wc dotati di tecnologia silent flush, dal grande carattere di design e innovatività. è disponibile in diverse collezioni, tra cui la linea di design Kartell. Il vaso senza brida si distingue per la sua forma geometrica – un tronco di cono rovesciato con possibilità di fissaggio a parete o a pavimento. 

È possibile scegliere tra una gamma di colori tutte nelle nuances in scala di grigi in finitura lucida o opaca con clean coat firmato Laufen. 

5) Arredi di facile manutenzione, robusti e capienti 

Scegliere mobili e accessori facili da pulire, resistenti all’umidità e con capacità adeguate per un uso intensivo da parte di famiglie o gruppi di turisti. 

Perché è utile? riduce i tempi di gestione della camera e permette una sanificazione rapida tra un ospite e l’altro, mantenendo nel tempo un aspetto nuovo e curato. 

Ti suggeriamo: le soluzioni proposte da Laufen; pannelli laterali sottili, ante incassate dotate di chiusura ammortizzata e cassetti con impugnatura a scomparsa o maniglie finemente intagliate, accompagnati da una vasta scelta di superfici per valorizzare il bagno senza spendere troppo (40 colori opachi e tre esclusive tonalità metallizzate, offrendo ai progettisti di bagni la massima libertà). 

Accento importante è posto sull’origine dei materiali per garantire una produzione più sostenibile: tutti i materiali provengono da fonti sostenibili certificate in Europa. 

Investire in bagni di design e funzionali è una leva strategica per valorizzare le case vacanze. Con cinque accorgimenti mirati, farai sicuramente la differenza, dando una direzione positiva all’esperienza degli ospiti. 

Per info: Laufen sito ufficiale.

Leggi tutti gli articoli sul bagno.

2 Ottobre 2025 / / diotti.com

Tappeto a pelo lunga viola tinta unita con cuscini e tavolino

Letto matrimoniale in velluto color blu ottanio e tavolino-comodino

 

Sfumature pastello e tinte vivaci, cromie eleganti che, combinate tra loro, assicurano progetti d’arredo dal design intrigante: i colori di tendenza dell’autunno/inverno 2025/26 sono finalmente arrivati.

A rendere nota la selezione è stato Pantone: ispiratosi alle suggestioni della New York Fashion Week, il celebre Color Institute ha individuato 15 trend color che influenzeranno il settore della moda, della cosmetica, della grafica pubblicitaria e, non da ultimo, dell’arredamento e dell’home decor.

Secondo gli esperti, gli ambienti domestici verranno invasi da tocchi di blu, viola melanzana, bordeaux, verde oliva, bronzo, rosa cipria – colori classici e contemporanei che, sapientemente abbinati tra loro, daranno vita a risultati estetici e progetti formali di grande impatto.

Non perdere l’occasione di lasciarti ispirare: scopri come usare al meglio i nuovi colori con le moodboard realizzate dai nostri Interior Designer.

 

Colori di tendenza A/I 25/26

 

A/I 2025/26: i Color Trend di Pantone

Color trend Pantone della stagione autunno/inverno 2025/2026
Colori di tendenza A/I 2025/2026 secondo Pantone

Color trend Pantone della stagione autunno/inverno 2025/2026
Colori di tendenza A/I 2025/2026 secondo Pantone

In attesa che Pantone riveli quale sarà il Color of the Year 2026, si viene accolti da due palette molto diverse tra loro, ma non per questo meno invitanti.

La prima, quella dedicata ai 10 colori stagionali, è una palette profonda e avvolgente in cui predominano cromie tipicamente autunnali: bordeaux, marroni e rossi, declinati in sfumature che evocano il colore dell’uva, delle castagne, dei boschi all’inizio del foliage.

Color trend Pantone della stagione autunno/inverno 2025/2026

 

La seconda, che contiene solo 5 variazioni cromatiche, è una palette dai toni invernali rassicuranti. Il bianco ottico, colore della neve, è riscaldato da vinaccia, blu regale e testa di moro, a ricordo di atmosfere sognanti e silenziose.

 

Colori in arredamento: palette e abbinamenti

Secondo Leatrice Eiseman, Executive Director del Pantone Color Institute, i colori selezionati da Pantone sono intrisi di un glamour senza artifici, […] accessibili e alla mano, e per questo sono adatti a entrare nelle case, vestire gli arredi, fare parte del quotidiano.

Riscoprendo il colore come elemento familiare, Pantone invita a non cercare ispirazione nel nuovo, bensì a partire dal classico per dare adito a reinterpretazioni contemporanee autentiche e trasformare, così, il soggiorno, il salotto, la camera da letto, persino il bagno padronale.

Mobili personalizzati, finiture e materiali con cui esprimere il proprio stile: il colore diventa protagonista di progetti d’arredo su misura, in cui ogni tinta, sfumatura o tonalità è accuratamente selezionata per garantire un risultato armonioso ed equilibrato.

 

Hot Chocolate, Marrone | Pantone 19-1325

Palette cromatica diotti.com con Hot Chocolate di Pantone


 

PER PANTONE È: una tonalità di marrone intima e accogliente, che evoca pensieri di indulgenza in sognanti contesti decadenti.

DA ABBINARE A: talpa, amaretto, tan, tartufo.

IDEE D’ARREDO: Hot Chocolate è un colore avvolgente e caloroso dalla grande versatilità, caratteristica che lo rende particolarmente adatto alle zone giorno contemporanee.

Ottima alternativa al nero – con cui crea un abbinamento a dir poco sofisticato – è una tonalità di marrone particolare: nasconde al suo interno una punta di rosso, un segreto cromatico che ne fa il perfetto compagno di grigi talpa, piombo o antracite, oltre che la cromia ideale per riscaldare un ambiente conviviale come la cucina, il soggiorno, il living.

In spazi piccoli o poco luminosi, può essere adottato a piccole dosi, ad esempio come rivestimento di uno sgabello alto per piano bar con seduta imbottita dal design contemporaneo.

 

Lemon Grass, Verde | Pantone 12-0626

Palette cromatica diotti.com con Lemon Grass di Pantone


 

PER PANTONE È: un verde limone con una delicata nota floreale tendente al dolce.

DA ABBINARE A: solidago, guacamole, verde bottiglia, pinolo.

IDEE D’ARREDO: il verde è un colore dai mille pregi. È rilassante, è elegante, è unisex, è versatile, non conosce limiti di utilizzo né abbinamenti sbagliati. Non è difficile immaginare perché Pantone lo abbia inserito, ancora una volta, tra i color trend della stagione invernale.

Nello specifico, Lemon Grass è un verde chiaro che strizza l’occhio al lime e al Chartreuse, benché sia privo della tipica luminosità dei gialli. Più desaturato di un pastello, funziona alla perfezione come tinta di base su cui costruire una palette cromatica ton sur ton. Accompagnato da verdi di gradazione diversa (dal chiaro olivastro allo scuro pino), restituisce un’immagine coordinata che trova collocazione in una sala da pranzo dallo stile nordico, ad esempio sotto forma di un tavolo con piano in marmo decorativo.

Si abbina con facilità al legno naturale e al grigio perla, finiture che ne confermano lo stretto legame estetico che nutre con le tendenze scandinava o hygge.

 

Bronze Brown, Bronzo | Pantone 18-0937

Palette cromatica diotti.com con Bronze Brown di Pantone


 

PER PANTONE È: un marrone dorato e splendente, che ricorda l’autentica eleganza dei minerali grezzi.

DA ABBINARE A: canapa, cedrata, verde canna, grigio vaio.

IDEE D’ARREDO: Bronze Brown è una cromia interessante ma sottovalutata, che Pantone ha voluto rispolverare inserendola tra i colori moda dell’autunno 2025. Come dice il nome, si tratta di un marrone chiaro tendente al bronzo, tonalità che abbiamo imparato ad amare nelle varianti metallizzate esaltate da estetiche sofisticate come il quiet luxury.

Più luminoso di un colore terroso, porta con sé suggestioni naturali e grezze, tanto da creare abbinamenti interessanti con i legni chiari, le sfumature neutre, i colori freddi. Insieme a verde, beige e grigio, perfeziona il design di un letto matrimoniale a effetto sospeso che fa della leggerezza la sua chiave di volta.

Perfetto come colore principale, risulta indicato anche come cromia secondaria o terziaria, a patto di valorizzarne la presenza con rimandi cromatici tra i vari elementi dell’ambiente che lo accoglierà.

 

Poppy Red, Corallo | Pantone 17-1664

Palette cromatica diotti.com con Poppy Red di Pantone


 

PER PANTONE È: un rosso chiaro, vero e sensuale che non teme di celebrare la sua vivacità.

DA ABBINARE A: ghiaia, platino, carta da zucchero, ceruleo.

IDEE D’ARREDO: Poppy Red, o rosso papavero, è la voce fuori dal coro della selezione di Pantone. Colore che ha poco a che vedere con la stagione invernale, è la sferzata di energia che anima e illumina con un certo vigore il resto della palette (grigio, azzurro polveroso, blu acciaio).

Vivace, splendente e compatto, è una tonalità scarlatta che sembra emergere dalla fusione delle sue varianti più conosciute: corallo, melograno, cremisi. Catalizzatore di attenzione, come tutti i rossi ha poteri stimolanti che ne suggeriscono l’impiego in ambienti conviviali, condivisi o deputati ad attività ricreative.

Per conquistare anche la zona notte, Poppy Red deve essere impiegato con moderazione. Entra in punta di piedi in camere e camerette moderne senza rubare la scena, ad esempio come profilo decorativo di un letto tessile con testiera a cuscini. Per un effetto coordinato genuino, può essere scelto anche come colore di biancheria e accessori.

 

Chili Oil, Rosso | Pantone 18-1440

Palette cromatica diotti.com con Chili Oil di Pantone


 

PER PANTONE È: un rosso intenso e vibrante, un evergreen ben navigato che non conosce stagioni.

DA ABBINARE A: grigio agata, gesso, ombra, carbone.

IDEE D’ARREDO: restando in tema di rosso, la selezione di Pantone include Chili Oil, una particolare variante di Terra di Siena Bruciato che colpisce per la sua profondità. È avvolgente, vellutato, meno luminoso di altre gradazioni – caratteristiche che ne suggeriscono l’impiego in una carta da parati capace di esaltare l’eleganza di una toeletta consolle con piano in marmo bianco.

A grandi macchie di colore, può essere utilizzato come colore principale di un divano, un coppia di poltrone o una credenza, lasciando così intendere la ricercatezza di un progetto di interior design curato nei minimi dettagli – anche dal punto di vista degli abbinamenti cromatici.

E se di abbinamenti si parla, Chili Oil è l’ispirazione per una delle combinazioni più amate: rosso e grigio. L’energia del rosso è infatti equilibrata dalla pacatezza del grigio, ancor meglio se quest’ultimo è declinato sia in versioni chiare che in versioni scure.

 

Brandied Melon, Salmone | Pantone 16-1340

Palette cromatica diotti.com con Brandied Melon di Pantone


 

PER PANTONE È: un arancione tenue con un pizzico di vivacità, che lascia sul palato un calore persistente.

DA ABBINARE A: pesca, vaniglia, gainsboro, antracite.

IDEE D’ARREDO: meno luminoso di un color albicocca, più rosa di un color mattone, Brandied Melon è un arancione terroso aperto alla sperimentazione decorativa e alla commistione degli stili.

Appartenente alla stessa famiglia del colore dell’anno 2024 Peach Fuzz, conferma il suo posto in palette dai toni delicati e polverosi che includono la presenza minoritaria di un colore d’accento: beige, rosa cipria, grigio, antracite.

Non si pone limiti di collocazione, non si risparmia in nessun angolo della casa. A noi piace vederlo protagonista di un ambiente condiviso, defilato rispetto al centro della stanza ma capace di mantenere un certo standing: può assumere le sembianze di una cassettiera laccata, di un mobile per ingresso, di una composizione di mensole asimmetriche.

 

Primrose Pink, Rosa | Pantone 12-2904

Palette cromatica diotti.com con Primrose Pink di Pantone


 

PER PANTONE È: un rosa delicato che diffonde luminosità con la sua naturale gentilezza.

DA ABBINARE A: rosa antico, rosa nuvola, avorio, grigio seta.

IDEE D’ARREDO: Primrose Pink è il colore più tenue e femminile tra quelli proposti da Pantone. Trattandosi di un delicato rosa cipria, potrebbe sembrare, a prima vista, inopportuno per una palette cromatica in cui primeggiano toni vivaci e saturi, tinte autunnali e invernali.

Tuttavia, in contrapposizione con la sua natura gentile, Primrose Pink è il tocco di dolcezza che ingentilisce una moodobard costruita su varie tonalità di grigio chiaro sempre attuali, facilmente utilizzabili in qualsiasi ambiente domestico.

Perfetta in un bagno luminoso, una camera dai toni romantici o una stanza-hobby ispirata allo stile Hygge, questa particolare tonalità di rosa primula lascia di stucco nella zona giorno. Poco avvezza a salotti e soggiorni dal mood classico, primeggia invece in una cucina componibile allestita in modo originale, che al posto dei tradizionali pensili sceglie arredi a vista e scaffalature dallo stile industrial chic.

 

Lyons Blue, Azzurro scuro | Pantone 19-4340

Palette cromatica diotti.com con Lyons Blue di Pantone


 

PER PANTONE È: un profondo ottanio color foglia di tè che evoca i fasti e l’eleganza di epoche passate.

DA ABBINARE A: aragosta, grigio perla, noce, cioccolato.

IDEE D’ARREDO: ha un’intensità ipnotica, che evoca la profondità del mare e i cieli stellati sul finire del tramonto invernale, questo speciale blu che Pantone ha individuato come sorvegliato speciale delle passerelle di New York.

Lyons Blue, o blu di Lione, non è nuovo al mondo del design e della moda: è una gradazione elegante e raffinata, impiegata per trasmettere un senso di ricercatezza e decoro, oltre a essere il colore storicamente associato alla celebre città francese.

Apprezzato per il tocco di verde peltro nascosto al suo interno, è una tonalità che piace e che viene usata soprattutto nella camera da letto. Il suo aspetto tradizionale, ma mai scontato, lo rende perfetto come colore d’accento in una stanza dai toni maschili sofisticati, ad esempio per personalizzare un letto con testiera retroilluminata. Diventa irresistibile in abbinamento ad arancione caco, grigio, nocciola, marrone.

 

Winterberry, Fucsia | Pantone 17-1640

Palette cromatica diotti.com con Winterberry di Pantone


 

PER PANTONE È: un rosso sensuale e sontuoso che stimola i sensi e dona una sensazione di piacere.

DA ABBINARE A: rosa baby, marshmallow, ardesia, kajal.

IDEE D’ARREDO: Winterberry è, a nostro modesto parere, uno dei colori più riusciti della selezione di Pantone. È una gradazione di rosso cremisi che attira lo sguardo, che incuriosisce, che restituisce un effetto di calore e vitalità. È il colore delle bacche invernali che, come gocce di colore diffuso, trasformano un paesaggio invernale monotono in un ambiente naturale da esplorare.

Semplice nell’estetica, si fa porta voce di un vigore cromatico capace di diffondere una forma di lusso moderno. Versatile nell’abbinamento, sposa sia palette di colori caldi e autunnali come l’arancione bruciato e il marrone, sia moodboard dove predominano colori freddi come il bianco, il nero, il grigio scuro.

Offre idee d’arredo valide in tutta la casa, con la sola eccezione della zona notte, dove i colori accesi sono poco indicati. Trova collocazione in una cucina dallo stile eclettico, in un open space luminoso e persino in bagno, tanto come cromia prescelta per una tinteggiatura in stile color block, che come laccatura per un mobile lavabo sospeso o per una composizione di pensili contenitore.

 

Damson, Viola | Pantone 18-1716

Palette cromatica diotti.com con Damson di Pantone


 

PER PANTONE È: un viola intenso dall’anima glamour ultra contemporanea.

DA ABBINARE A: cipria, fiore di ciliegio, arena, talpa.

IDEE D’ARREDO: Damson è una sfumatura particolare di viola prugna ispirata al tipico colore della susina damaschina, da cui prende il nome. Ha un’intensità sofisticata e ricca, con sottotoni caldi e leggermente rossastri che lo fanno tendere alle cromie della melanzana e del mosto d’uva.

Più caldo del viola, più ricco del malva, Damson evoca atmosfere lussuose e interni sofisticati, caratteristica che lo rende indicato come sfumatura d’accento per arredi imbottiti rivestiti in velluto, tessuti damascati e tessili dalla mano morbida. Viene impiegato anche sotto forma di biancheria, ad esempio per perfezionare l’aspetto di un letto matrimoniale con giroletto sottile scelto in una tonalità chiara come il beige.

E a proposito di abbinamenti, tra le combinazioni cromatiche più riuscite si possono citare le sperimentazioni viola-rosa-cipria, viola-talpa-grège, viola-rosa-grigiastro.

 

Bright White, Bianco | Pantone 11-0601

Palette cromatica diotti.com con Bright White di Pantone


 

PER PANTONE È: un bianco ottico dalla presenza brillante, che purifica e illumina ciò che lo circonda.

DA ABBINARE A: lino, grigio rosato, pietra, lapislazzuli.

IDEE D’ARREDO: Bright White è la dimostrazione che anche il bianco può diventare protagonista cromatico di un progetto d’arredo sofisticato. Un colore – che in realtà è un non-colore – dal potenziale infinito, da impiegare come tinta di base su cui costruire l’estetica di uno spazio domestico minimalista, formalmente impeccabile.

Il bianco in arredamento trova numerose e interessanti applicazioni: come colore primario, come sfumatura secondaria, come tinteggiatura delle pareti o cromia della biancheria. Si adatta a qualsiasi stile, e non è un caso che le tendenze shabby chic, quiet luxury, scandinava o minimalista continuino a inserirlo nelle proprie moodboard.

La sua versatilità ne suggerisce l’inserimento in una palette cromatica ricca di colori freddi – bianco sporco, grigio perla, grigio medio, blu – che evoca il cielo plumbeo di un freddo pomeriggio invernale.
Per noi è il colore ideale per personalizzare il gruppoletto sospeso di una camera padronale dall’aspetto rigoroso ma accogliente.

 

French Roast, Testa di Moro | Pantone 19-1012

Palette cromatica diotti.com con French Roast di Pantone


 

PER PANTONE È: una tonalità di marrone forte e corposa, con un sottotono terroso e raffinato dal lusso sincero.

DA ABBINARE A: pink sand, grigio seta, chantilly, peanut butter.

IDEE D’ARREDO: French Roast è un colore invernale caloroso, avvolgente e rassicurante. È un marrone profondo dalla resa vellutata, che Pantone ha inserito nella sua top 5 per equilibrare l’apparente freddezza del bianco, del grigio e del blu.

Il suo nome evoca gli aromi della tostatura del caffè, un profumo che ricorda momenti di convivialità o meditazione trascorsi in un bistrot in centro città. Sensazioni che vuole replicare anche nell’intimità dell’ambiente domestico, sia nella zona giorno che nella zona notte.

Grande classico dell’arredamento, il marrone Frensh Roast esprime il suo potenziale nei grandi arredi, a cui conferisce un aspetto squisitamente contemporaneo. Può essere impiegato come colore di un grande armadio componibile da usare come divisorio, alleggerito da sfumature chiare secondarie come tortora, grigio, avorio, senape.

 

Vapor Blue, Grigio | Pantone 14-4203

Palette cromatica diotti.com con Vapor Blue di Pantone


 

PER PANTONE È: un grigio acceso ma discreto che aggiunge un tocco di freddo a qualsiasi palette.

DA ABBINARE A: cotone, grigio luce, roccia, ombra.

IDEE D’ARREDO: Vapor Blue è il più misterioso dei colori AI 25/26 scelti da Pantone. È una tonalità chiara, fredda e delicata di azzurro con sottotoni grigiastri lattiginosi e vaghe sfumature di blu opaco. Una gradazione che si aggiunge alle già numerose varianti di grigi offrendo, grazie alla sua unicità, una chiave di lettura nuova, fresca, contemporanea.

Ha un aspetto etereo, diffonde una sensazione di tranquillità e abbraccia un’estetica moderna e minimalista. Queste caratteristiche lo rendono perfetto per creare ambienti rilassanti in stile nordico o hygge, in primis la camera da letto: qui può diventare il colore d’elezione di un armadio scorrevole con ante a fantasia grafica dall’indiscusso potere decorativo.

La nostra palette d’arredo gioca con il ton sur ton: abbiniamo Vapor Blue a grigio chiaro, grigio medio, grigio scuro e lo riscaldiamo con un tocco di grigio-marrone.

 

Crown Blue, Blu | Pantone 19-3926

Palette cromatica diotti.com con Crown Blue di Pantone


 

PER PANTONE È: un blu costante, affidabile e fedele, un simbolo di longevità nel mondo del design.

DA ABBINARE A: bianco fumo, grigio cenere, alluminio, grigio argento.

IDEE D’ARREDO: Crown Blue è un blu saturo ma non vivace, con un’alta intensità cromatica e un potenziale decorativo tutto da esplorare. Possiede sottotoni freddi, con una punta di nero che ne intensifica la profondità intrinseca.

Sobrio e formale, dà carattere ad ambienti maschili o arredati in stile classico contemporaneo, creando contrasti interessanti con accessori dorati e complementi bianchi o grigi. Non conosce limiti di applicazione: entra a pieno titolo in camera da letto – grazie alle doti rilassanti dei blu, realizza progetti decorativi inediti nella zona giorno. Una poltrona da salotto di design è sufficiente per dare a Crown Blue l’importanza cromatica che si merita.

Risulta particolarmente indicato in abbinamento ad altre tonalità fredde come bianco ghiaccio, grigio perla, argento, grigio fumo.

 

Mauve Wine, Melanzana | Pantone 19-1716

Palette cromatica diotti.com con Mauve Wine di Pantone


 

PER PANTONE È: un colore dalla raffinatezza sofisticata intriso di grazia e bellezza naturali.

DA ABBINARE A: gainsboro, ostrica, hummus, granola.

IDEE D’ARREDO: a metà tra melanzana e vinaccia, Mauve Wine è un color vino avvolgente e inebriante, prondo ma non cupo, ravvivato da riflessi rossastri discreti. Il più caldo dei 5 colori classici selezionati da Pantone, appare come un viola intenso dall’aspetto vellutato, quasi polveroso.

Sobrio e regale, è ideale per arredare ambienti che spaziano dallo stile eclettico al barocco moderno, fino ad arrivare alla celebre tendenza quiet luxury. Ha un effetto impattante nella decorazione, motivo per cui è consigliabile limitarne l’uso a pochi e selezionati complementi: un comò dalle linee arrotondate, un pouf capitonné, delle mensole asimmetriche.

Preferisce abbinamenti con colori caldi e luminosi, e tollera di buon grado la presenza del grigio. Accompagnato a sfumature gainsboro, tortora, beige e caramello chiaro, restituisce una sensazione di romanticismo e fa piombare in un’atmosfera dal gusto retrò.


2 Ottobre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

L’abbiamo già incontrata sulle pagine di questo blog. Il suo nome è Shushana Khachatrian, è un architetto di origine armena dotata di un grande talento. Conosciamola più da vicino in questa intervista.

Shushana Khachatrian

Lo studio Shoo di architettura e design è nato solo nel 2017 a Yerevan, capitale dell’Armenia, ma la sua fondatrice ha già stupito il mondo per il suo talento.

Dopo gli studi superiori in una scuola d’arte, Shushana Khachatrian ha proseguito la sua formazione alla facoltà di Architettura di Mosca. La sua carriera si indirizza fin da subito nel settore degli hotel e dei luoghi pubblici. I suoi progetti animano hotel, ristoranti, SPA, in Armenia, Georgia, Russia, Islanda.

E poi arriva il momento di allargare gli orizzonti. Nel destino di Shushana c’è la strada per Milano, la capitale del design. Qui si iscrive all’Istituto Marangoni per conoscere i segreti del design di prodotto, ed apre nella città meneghina il suo secondo studio.

Le sue fonti di ispirazione sono l’architettura e l’artigianato armeni, ma oggi c’è anche il design italiano, con il suo rapporto equilibrato tra estetica e funzione.

Shushana descrive lo stile dello Studio Shoo “minimalismo vivace”, una definizione geniale, non trovate? Le ho posto 7 domande: scopriamo le risposte.

Shushana Khachatrian, l’intervista

Di recente abbiamo avuto il piacere di pubblicare un articolo sul suo progetto del ristorante Cheese Farm a Yerevan. Uno degli elementi cui si ispira il progetto è l’architettura tradizionale armena. Ci può spiegare quali sono le caratteristiche principali dell’architettura armena e in che modo le integra nel suo lavoro di architetto e designer?

L’architettura tradizionale armena è sempre stata fonte di ispirazione per il mio lavoro. Per il progetto Cheese Farm a Yerevan, mi sono ispirata in particolare alle forme monumentali ma armoniose sviluppate dagli architetti armeni: linee pulite, volumi espressivi e sensibilità verso i materiali locali. Questo linguaggio architettonico bilancia forza e calore, che mi sono sembrati perfettamente adatti all’atmosfera che volevamo creare.

Shushana Khachatrian
Shushana Khachatrian e il suo TUFF, mobiletto per ufficio su rotelle

Facciamo un passo indietro: cosa la ha spinta a studiare architettura e quale è stato il suo percorso di formazione?

Ad essere sincera, ho sempre avuto un forte senso di indipendenza. Già all’età di 12 anni mi ritrovavo a sognare ad occhi aperti di avviare un’attività tutta mia, anche se non capivo ancora cosa significasse veramente essere un imprenditore.

È stato mio padre a suggerirmi per primo l’architettura. Aveva notato quanto mi piacesse passare ore al tavolo con matite e album da disegno e mi ha fatto conoscere l’idea di diventare un architetto, qualcuno che dà vita alle strutture attraverso il design.

Quella conversazione mi ha portato a compiere il mio primo passo: iscrivermi a una scuola d’arte, dove ho studiato pittura, scultura e storia dell’arte.

Successivamente, ho proseguito gli studi in architettura. In sei anni di intenso lavoro, ho acquisito esperienza pratica in tutto: dalla realizzazione manuale di plastici alla progettazione di spazi che andavano da piccoli parchi giochi a hotel di grandi dimensioni. È stata una solida base che ha plasmato sia le mie competenze tecniche che il mio approccio creativo.

Dai primi passi nella professione alla nascita dello STUDIO SHOO: ci può raccontare quale è stato il suo percorso, quali difficoltà ha incontrato e, al contrario, quali opportunità ha trovato sulla sua strada?

Prima di fondare STUDIO SHOO, ho avuto l’opportunità di lavorare in diversi studi di architettura e design, e quei primi anni sono stati fondamentali per plasmare il mio percorso professionale. Una delle lezioni più preziose che ho imparato, qualcosa che raramente viene insegnato all’università, è stata l’importanza della comunicazione. Non solo all’interno di un team creativo, ma anche con appaltatori, fornitori e, soprattutto, clienti.

Capire come trasmettere chiaramente le idee, gestire le aspettative e orientarsi nella parte pratica del design è stato fondamentale tanto quanto il processo creativo stesso. Naturalmente, lungo il percorso ho incontrato delle difficoltà, in particolare nell’imparare a bilanciare la visione artistica con i vincoli del mondo reale. Ma ogni progetto e ogni collaborazione mi hanno offerto nuove opportunità di crescita, che alla fine mi hanno portato a fondare il mio studio.

Ci sono architetti, designer o artisti del passato o contemporanei ai quali si ispira particolarmente?

Al momento trovo grande ispirazione nel design italiano, in particolare nel mondo del product design. C’è una certa filosofia alla base che incoraggia a rallentare, assaporare la vita e trovare la bellezza nelle cose di tutti i giorni. Ammiro profondamente il modo in cui i designer italiani riescono a creare oggetti che non solo sono visivamente distintivi, ma anche incredibilmente ben studiati nella forma e nella funzione. Questo equilibrio ponderato tra estetica e funzionalità risuona fortemente con il mio approccio al design. 

C’è un suo progetto cui tiene in modo particolare?

È difficile scegliere un solo progetto, poiché ognuno di essi ha un significato particolare e presenta una serie unica di sfide e scoperte. Ogni spazio che progettiamo riflette non solo un momento particolare del percorso creativo dello studio, ma anche il carattere del luogo in cui si trova. Il contesto è essenziale: cerchiamo sempre di creare qualcosa che sia radicato nell’ambiente circostante, sia dal punto di vista culturale, storico o atmosferico.

Come mai ha scelto propio la città di Milano come sede all’estero?

Milano mi ha sempre affascinato molto, non solo come capitale del design, ma anche come città con un profondo apprezzamento per l’estetica, l’artigianato e lo stile di vita. Qui c’è un certo ritmo di vita che trovo incredibilmente stimolante. È un luogo in cui il design fa parte della quotidianità, dagli interni e dall’architettura alla moda e al cibo. Questo ambiente creativo coinvolgente mi è sembrato il contesto ideale per la crescita sia personale che professionale. 

In sintesi, come definirebbe il suo lavoro, quali elementi stilistici, materiali, forme e filosofia lo distinguono?

Sono specializzata principalmente nella progettazione di interni pubblici, con una forte attenzione al settore alberghiero, della ristorazione e del catering. Negli ultimi anni ho anche ampliato l’ambito di attività dello studio includendo la progettazione di arredi, creando pezzi su misura, lampadari a sospensione e installazioni artistiche che si integrano armoniosamente in ogni progetto.

Lo stile del nostro studio può essere descritto come minimalismo vivace: forme pulite e studiate abbinate ad accenti audaci, materiali tattili e dettagli espressivi. È un equilibrio tra sobrietà e personalità, dove ogni elemento ha uno scopo preciso e allo stesso tempo conferisce calore ed energia allo spazio.

Ciò che definisce veramente il nostro approccio è l’attenzione all’impatto emotivo. Considero sempre come si sentiranno le persone quando entreranno in uno spazio, che tipo di atmosfera, ricordo o reazione potrà suscitare il design. Per me e il mio team, il design è qualcosa di più dell’estetica o della funzionalità: è la creazione di esperienze che risuonano a livello umano. 

Visita lo Studio Shoo

1 Ottobre 2025 / / Laura Home Planner

Quando immaginiamo una casa ben arredata, pensiamo subito ai grandi protagonisti: il divano che accoglie, il tavolo attorno a cui riunirsi, la lampada che crea atmosfera. Ma il vero segreto di uno spazio che colpisce sta altrove: nei dettagli. Ed è proprio lì che il vaso di design si rivela un alleato sorprendente.

Il vaso non è più un accessorio relegato alla sua funzione pratica: oggi è un vero e proprio protagonista dell’arredo, capace di riflettere lo stile di chi vive la casa, esaltare la bellezza di una pianta e, allo stesso tempo, aggiungere un tocco artistico che arricchisce lo spazio circostante.

vasi di design

I Vasi di Design: Protagonisti dell’Arredo Moderno

Inserire un vaso in un soggiorno, in un ingresso o in uno studio non significa solo avere un supporto per i fiori, ma significa creare un punto visivo forte, che cattura l’attenzione e dona equilibrio all’ambiente.
Le forme geometriche, i colori materici e le finiture particolari possono riflettere la personalità di chi vive la casa, rendendo un angolo anonimo un luogo ricco di carattere.

Un vaso scelto con cura può diventare:

  • il protagonista minimalista di una scrivania;
  • il complemento sofisticato per una sala da pranzo;
  • l’elemento che spezza la rigidità di un ufficio moderno.
vasi di design

Il Vaso come Punto Focale in Ogni Ambiente

I vasi di oggi non sono solo belli da vedere: sono pensati per durare nel tempo, unendo resistenza, versatilità e attenzione all’ambiente. Grazie all’innovazione nei materiali diventano leggeri e facili da spostare, ma al contempo solidi e affidabili. Sempre più realtà, infatti, scelgono di puntare sulla sostenibilità, proponendo soluzioni che rispettano il pianeta senza rinunciare all’eleganza del design.

Chi cerca un vaso che vada oltre la semplice funzione di contenitore desidera in realtà un complemento d’arredo capace di esprimere personalità e stile. In questa direzione si colloca anche Mugalab Shop , che propone una collezione di vasi di design e accessori progettati per portare negli ambienti un dettaglio distintivo, in equilibrio tra estetica, funzionalità e responsabilità ambientale.

L’azienda unisce creatività e ricerca dei materiali per offrire soluzioni che si inseriscono con naturalezza nelle case, negli uffici moderni o negli spazi commerciali. Oggetti che non si limitano a decorare, ma diventano veri e propri accenti di design sostenibile, capaci di valorizzare ogni ambiente con stile e consapevolezza.

Arredare non è soltanto una questione di spazi da riempire, ma un modo per dare forma a un’esperienza quotidiana fatta di armonia ed emozione. E sono spesso i dettagli – come un vaso di design scelto con attenzione – a rivelare più di ogni altro elemento la nostra personalità e il modo in cui viviamo la casa.

vasi di design

L’articolo IL VASO CHE ARREDA | MUGALAB proviene da Laura Home Planner.

30 Settembre 2025 / / Casa Poetica

Separare lavoro e vita privata - Casa Poetica

Separare lavoro e vita privata è una delle sfide quotidiane più comuni per chi lavora da casa. Anche con una scrivania ben sistemata, il rischio è che i confini tra ciò che è personale e ciò che è professionale si confondano, lasciandoci in una perenne zona grigia, mai completamente nel lavoro e mai del tutto nel tempo libero.

Organizzare l’ufficio in casa non significa solo mettere in ordine lo spazio, ma anche creare una distinzione chiara tra momenti, ruoli e bisogni. Questo articolo nasce per aiutarti a ritrovare equilibrio, attraverso soluzioni semplici e realistiche, anche in ambienti condivisi.



Separare lavoro e vita privata in casa: il confine invisibile che fa la differenza

Chi lavora da casa sa bene quanto sia sottile il limite tra un’attività da concludere e una pausa che si allunga. Basta lasciare il portatile sul tavolo o tenere aperta la casella mail per sentirsi sempre reperibili, anche quando si vorrebbe solo cucinare o rilassarsi.

Quando non esistono confini definiti, il cervello fatica a staccare e il corpo a riposare. Questo non dipende solo dallo spazio fisico, ma dalla gestione del tempo, dai gesti con cui iniziamo e chiudiamo la giornata, dal messaggio che diamo a noi stessi ogni volta che scegliamo di lavorare o di fare altro.



Creare uno spazio che scompare: organizzare senza invadere

Non è sempre possibile avere una stanza dedicata. Molte persone lavorano da un angolo del soggiorno, dal tavolo della cucina, da una scrivania ritagliata in corridoio. In questi casi, ciò che conta non è tanto la metratura, ma la capacità di delimitare mentalmente quello spazio e di restituirgli, alla fine della giornata, la sua funzione originale.

Una postazione che si può allestire e ritirare con facilità aiuta moltissimo. A volte basta raccogliere il computer, i cavi e gli appunti in una borsa, in una scatola o in un piccolo mobile con ante. Chiudere gli oggetti significa anche chiudere la mente. L’ambiente torna neutro, e tu puoi tornare alla tua vita privata, senza sentirti costantemente al lavoro.



Riconoscere quando finisce il lavoro: il tempo è un alleato

Molte persone credono che lavorare da casa dia più libertà, ma la verità è che spesso toglie il senso del limite. Si inizia prima, si finisce dopo, si perde il ritmo tra i momenti. Dare un tempo al proprio lavoro, anche se flessibile, è fondamentale.

Avere un orario chiaro, un piccolo rituale che segna l’inizio e uno che indica la fine, aiuta a costruire uno spazio mentale ordinato. Un gesto semplice, come riporre il laptop, cambiare stanza, uscire anche solo cinque minuti, può rappresentare il passaggio dal tempo del dovere a quello del riposo. È in questi dettagli che si costruisce il confine vero.



Vivere con gli altri: quando separare significa spiegare

Se condividi casa con partner, figli o coinquilini, separare lavoro e vita privata richiede anche una comunicazione chiara. Non basta decidere dove lavorare: bisogna anche far sapere agli altri quando si è disponibili e quando no.

Serve coerenza, più che rigidità. Se tu per primo rispetti i tuoi orari, sarà più facile per chi ti sta intorno accettare il tuo spazio e i tuoi momenti. Allo stesso tempo, devi saper riconoscere quando è il momento di chiudere, di essere presente nella relazione, e di restituire all’ambiente la sua funzione di casa.



Separare lavoro e vita privata per ritrovare presenza

Quando spazio e tempo si sovrappongono senza regole, si finisce per essere ovunque e in nessun posto. Separare lavoro e vita privata non è un vezzo da organizzati, ma una necessità per stare meglio. È una forma di presenza: nel lavoro, nella casa, nelle relazioni.

Non serve una stanza perfetta, né una disciplina ferrea. Serve un sistema che funzioni per te, che ti aiuti a capire quando inizia una cosa e quando ne finisce un’altra. È in questa chiarezza che si ritrova la leggerezza.



Vuoi costruire uno spazio che ti aiuti davvero a staccare?

Se senti che tutto si mescola, se il tuo lavoro è sempre in vista e la tua vita personale non ha più un tempo chiaro, posso aiutarti a costruire un sistema su misura. Un ambiente che ti accompagni nella giornata, senza invaderla.

Scrivimi per una consulenza personalizzata. Separare non significa dividere, ma dare spazio a ogni parte di te.





Cover Photo on I-Stock





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L’articolo Come separare lavoro e vita privata quando lavori da casa proviene da Casa Poetica.

30 Settembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

“E’ così disobbediente, ne ha fatte di tutti i colori…” “Non puoi capire che persona, ha un linguaggio così colorito…”

Queste sono solo due delle espressioni che nella nostra lingua censurano o tendono a classificare il colore come qualcosa di negativo. Sia l’espressione “farne di tutti i colori” che “linguaggio colorito”, infatti, riportano a dei comportamenti fuori dalle righe, scomodi e socialmente non accettati.

cromofobia

Da quando è iniziata per noi la cromofobia? Da quando abbiamo paura del colore? Nell’antichità i colori erano sinonimo di grandezza, di energia, di celebrazione, di ricchezza.

Alcuni dei meravigliosi monumenti che testimoniano la nostra storia, e per fortuna possiamo ancora ammirare nel loro splendore, non erano bianchi come li vediamo oggi, ma pieni di colori vividi. Ne sono un esempio la Colonna Traiana e l’Ara Pacis di Augusto, entrambe situate a Roma, che oggi appaiono cosi:

Crediti foto: Sara Pantoni

mentre nell’antichità apparivano in questo modo:

Le vesti e gli abiti in antichità erano sgargianti e pieni di colori. Il colore era un elemento aggiuntivo davvero costoso, perché ricavato da pietre preziose o da lavorazioni su materiali naturali rari. Per questo solamente l’alta borghesia poteva permettersi abiti colorati, mentre la plebe portava abiti scialbi e grezzi.

In pittura, ad esempio, il blu era il colore più costoso, perché ricavato dal lapislazzuli ed era quindi utilizzato solo per figure di alto lignaggio o in ambito sacro, come la veste della Vergine Maria che è spesso dipinta di blu.

L’ultima cena Leonardo da Vinci: via antrophistoria 

Cromofobia: riflessioni su un mondo in bianco e nero

Se torniamo al linguaggio, “mangiare in bianco” rimanda all’idea di una dieta restrittiva, “andare in bianco” significa non raggiungere uno specifico obiettivo, soprattutto in ambito sentimentale.

Mentalmente queste espressioni riportano quindi a un’immagine di scarsità, di mancanza. Quindi perché quindi le nostre case sono quasi tutte così?

Perché lavoriamo in posti così?

E perché mandiamo i nostri figli in scuole così?

O tentiamo di curarci in luoghi così?

Mentre poi nei nostri viaggi e nel tempo libero cerchiamo luoghi da visitare di questo tipo? 

Come se la gioia e l’energia che il colore ci porta dovessero essere circoscritti, centellinati, cercati solo in pochi giorni ristretti delle nostre vite, mentre il resto dell’anno dovesse restare costellato di palette di bianchi e grigi.

L’ambito sociale, il “buon senso”, ci hanno detto che a un certo punto avremmo dovuto cominciare a “fare le persone serie”, a comportarci come degli adulti e non come dei bambini.

Infatti sia nell’arredamento di interni che nella moda il bianco, così come il grigio, rimandano all’idea di chic, di lusso, di senza tempo, di qualcosa che non stanca mai. 

Quindi lo scegliamo perché ci piace davvero o perché è quello che ci hanno detto ci dovrebbe piacere?

Come il colore cambia la percezione di uno stesso ambiente

Vi porto un esempio reale creato in studio, nel mio laboratorio che ospita uno spazio di circa 25 mq, un teatro di posa che viene modificato di volta in volta per soddisfare dei criteri scenografici specifici.

Cromofobia

Nel primo caso, per un film indipendente, mi è stato chiesto di creare un mini appartamento per un personaggio immaginario, quasi un cartone animato, un fumetto, che vive in un mondo distopico.

Il personaggio è un ragazzo di circa 30 anni, solo, che vive una vita monotona e decisamente piatta; mi piaceva l’idea di creare un appartamento reale ma che sembrasse disegnato, quasi in 2D e che trasmettesse l’idea di ansia, di angoscia, di solitudine e rigidità.

Lo stesso ambiente è stato poi modificato per creare una scenografia completamente diversa, uno spazio commissionato per invitare professionisti a parlare della propria azienda e del proprio lavoro

Avevo bisogno di un ambiente accogliente, che mettesse a proprio agio gli ospiti. La scenografia è stata progettata per essere utilizzata per intero o in quattro diverse locations. 

Qui si nota come, uno stesso ambiente, cambia completamente veste a seconda del colore e dell’arredo che viene utilizzato.

  • Nel primo caso il bianco, il nero e il grigio, le forme rigide, le linee rette nere, creano un ambiente ostile, asettico e decisamente poco accogliente.
  • Nel secondo caso il blu, il legno, il color cammello e i tocchi dorati cambiano la prospettiva, rendono l’ambiente caldo ma austero e pronto a uno scopo diverso.

Scrollatevi quindi di dosso questa cromofobia da cui siete affetti, il colore è importante: cambia la nostra percezione sulle cose e sul mondo, migliora il nostro umore e facilita le nostre vite, rendendole ricche e piene di abbondanza!

27 Settembre 2025 / / Case e Interni

Casa campagna ampliamento moderno veranda

Per l’home tour di oggi, vediamo un esempio di ampliamento di una casa unifamiliare in Inghilterra.

Ci troviamo nella campagna del Kent, dove c’è una casa che mette insieme due epoche diverse, ma perfettamente intrecciate. Da un lato, l’eleganza di un’abitazione vittoriana del 1871 con la sua facciata storica, i dettagli classici e il fascino intramontabile delle case di campagna inglesi; dall’altro, un ampliamento dal carattere contemporaneo, con tetto spiovente, grandi vetrate e rivestimenti naturali.

Un mix che potrebbe sembrare rischioso, ma che qui funziona alla perfezione, trasformando la dimora in un ambiente accogliente, raffinato e unico.

Alla villetta ottocentesca hanno aggiunto una veranda (che ospita una sala da pranzo). La veranda funge da collegamento sia tra le due aree nuove sia con la casa originaria.

Casa vittoriana ampliata con estensione moderna: arredi e consigli

Un ampliamento moderno

Il progetto di ristrutturazione e ampliamento di questa tradizionale villetta vittoriana, ha mirato a realizzare un’estensione armoniosa e continua, introducendo un nuovo volume a C, che si apre elegantemente sul lato del giardino.

Come descritto, da una veranda di collegamento si intersecano le due nuove ali della casa, creando uno spazio unico a C. Questo ampliamento è stata progettato con attenzione ai materiali esterni: legno, acciaio, zinco e grandi finestre in stile industriale, creano un collegamento diretto con il giardino. Gli interni risultano luminosi, con soffitti alti e rivestimenti in legno chiaro, che donano un tocco rustico e che alleggeriscono l’atmosfera.

Consiglio: se pensi a un ampliamento della tua casa di campagna, scegli materiali che parlino la stessa lingua della natura circostante. Il legno e il vetro, ad esempio, aiutano a far entrare la luce e a creare continuità tra interno ed esterno, mettendo in evidenza la struttura originale della casa.

Arredi tra tradizione e design contemporaneo

Il cuore della casa è la cucina in stile Shaker, dipinta in una sofisticata tonalità blu-grigio (assomiglia al RAL 7031) con maniglie in ottone e piano in quarzo. Gli arredi contemporanei dialogano con pezzi più classici, mentre l’elegante parquet in rovere, posato a spina di pesce, unisce idealmente gli spazi.

Consiglio pratico: quando abbini mobili tradizionali e moderni, crea un filo conduttore con i colori o le finiture. Ad esempio, le maniglie in ottone della cucina possono richiamare un dettaglio vintage di una lampada o di una cornice.

Cucina blu-grigio con piani in quarzo e dettagli in ottone

Il ruolo del colore

Hai notato? Il grigio-blu profondo ritorna in diversi ambienti della casa: nella facciata esterna storica, nei mobili della cucina, nelle pareti del secondo soggiorno, persino nel pianerottolo. Nonostante la sua intensità, questa tonalità non appesantisce, ma anzi dona carattere e continuità. La costanza nella palette cromatica fa percepire la scelta come studiata e non improvvisata.

Consiglio: se vuoi osare con un colore forte, usalo come filo conduttore in più ambienti, alternandolo con tinte più neutre. In questo modo il risultato sarà armonioso e non caotico.

Dettagli che fanno la differenza

Il soffitto in legno dipinto di bianco, i lucernari che aumentano la luce naturale e persino la dependance in giardino dimostrano che ogni spazio può essere ripensato con un tocco personale. Amiamo le piastrelle blu pavone del bagno, in stile zellige marocchine così come la veranda con il suo mix di materiali. La scelta cromatica conferisce alla casa un carattere unico.

Consiglio pratico: non trascurare gli spazi di servizio come bagni e ingressi. Con una scelta accurata di colori, rivestimenti e arredi, possono diventare veri e propri punti di forza della casa.

Perché questa casa ispira anche noi

Ciò che rende speciale questa abitazione è la capacità di mescolare epoche e stili senza perdere coerenza. Non si è cercato di cancellare il passato, ma di affiancarlo a un presente contemporaneo, rispettando la storia e allo stesso tempo guardando al futuro.

Ed è proprio questa la lezione che possiamo portare nelle nostre case: il contrasto, se ben gestito, può diventare il vero elemento distintivo.

Se cerchi più spazio non resta che osare: affiancando alla tua casa d’epoca un volume contemporaneo, il risultato sarà di grande effetto.

Casa vittoriana con ampliamento moderno: idee e consigli

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Bagno con vasca in rame e piastrelle blu pavone zellige

Patio esterno con dependance e giardino verde

Casa campagna soggiorno moderno

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Casa campagna ampliamento moderno veranda

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Camera da letto con boiserie in casa di campagna

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pareti grigio blu scuro

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Facciata vittoriana blu notte con porta gialla – casa nel Kent

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Credit photo The Modern House

In cerca di nuove ispirazioni per arredare? Dai un’occhiata ai nostri consigli: troverai tante idee creative perfette per ogni ambiente della casa.

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

27 Settembre 2025 / / A forma di casa

Resistente, generoso e adattabile, il Pothos è una delle piante da interno più amate per la sua capacità di ambientarsi anche nelle condizioni meno ideali. Le sue foglie a cuore, verdi o variegate, si allungano in morbide cascate o si arrampicano leggere. Questa pianta porta un tocco di verde in ogni angolo della casa, anche dove c’è poca luce.

Facile da curare, elegante nella sua semplicità, il Pothos è la pianta perfetta anche per chi non ha il pollice verde e desidera una casa più verde e accogliente. Cresce con vigore, si adatta alla luce, si accontenta di poche cure e restituisce tanto.

In questo nuovo articolo – scritto in collaborazione con Giulia di Verdezio – ti raccontiamo tutto ciò che c’è da sapere sul Pothos: dalle sue origini tropicali alle varietà più diffuse, dai consigli di coltivazione ai piccoli benefici quotidiani che questa pianta sa portare nella quotidianità in casa.

Origini, caratteristiche e curiosità

Il Pothos, conosciuto anche come Epipremnum aureum, è originario delle foreste tropicali del Sud-Est asiatico, in particolare dell’area che comprende la Malesia, l’Indonesia e le isole del Pacifico. Appartenente alla famiglia delle Araceae, è una pianta rampicante o ricadente che in natura cresce abbarbicandosi ai tronchi degli alberi, arrivando a raggiungere anche i 15-20 metri di altezza.

In casa, si distingue per la sua adattabilità e per la bellezza semplice delle sue foglie, generalmente a forma di cuore con screziature di diverse tonalità a seconda della varietà. A seconda dei gusti, può essere mantenuta compatta o lasciata crescere e pendere da un vaso sospeso. La sua crescita è veloce e rigogliosa, specialmente se riceve luce indiretta e un minimo di attenzione.

Tra le varietà più comuni ci sono il Pothos aureus a foglia verde con screziature gialle, il Marble Queen con foglie variegate in bianco, il Neon che presenta un brillante verde acido, il Tricolor con foglie variegate di verde, bianco e giallo, il Golden Pothos con foglie verdi e dorate e il Cebu Blue, più raro, con foglie sottili e bluastre, quasi metalliche.

Il suo nome deriva probabilmente dal greco antico pothos, che significa “desiderio” o “nostalgia”. In mitologia, Pothos era anche il nome di una divinità minore, spesso raffigurata accanto a Eros e Himeros, simbolo del desiderio struggente e dell’amore a distanza. Questo legame etimologico non è certo al 100% dal punto di vista botanico, in quanto il nome scientifico corretto della pianta è Epipremnum aureum.

In molte culture asiatiche, il pothos è considerato un portafortuna: si dice che attiri prosperità, abbondanza e energia positiva, soprattutto se posizionato all’ingresso della casa o negli spazi di lavoro.

dettaglio Pothos

Cura e manutenzione del Pothos

Facile da coltivare e sorprendente nella crescita, il pothos richiede poche cure costanti per dare il meglio di sé. Grazie ai suggerimenti di Giulia, puoi scoprire come mantenerlo sano e rigoglioso nel tempo.

  • Luce – Preferisce una luce indiretta brillante ma può adattarsi a condizioni di luce più basse.
  • Ambiente – La temperatura ideale è tra i 18-24°C.
  • Acqua – Annaffiare regolarmente e lasciare asciugare la parte superiore del terreno tra le annaffiature. Evitare ristagni d’acqua.
  • Terriccio – Utilizzare un terriccio ben drenante per evitare problemi di ristagno d’acqua.
  • Concime – Nutrire con un concime bilanciato durante la stagione di crescita (primavera e estate).
  • Pulizia – Pulire le foglie con un panno umido per rimuovere la polvere e mantenere la loro bellezza.

Problemi frequenti e come risolverli

Anche se è una pianta molto resistente, il Pothos può mostrare qualche segnale di malessere se le condizioni ambientali non sono ottimali.

Le foglie gialle, ad esempio, sono spesso un campanello d’allarme per un’eccessiva annaffiatura o una luce insufficiente: è importante controllare il terreno e regolare sia l’irrigazione che l’esposizione alla luce.

Se invece le foglie diventano marroni, la causa potrebbe essere una scarsa umidità o l’esposizione a correnti d’aria fredde. In questi casi, aumenta l’umidità ambientale, magari con nebulizzazioni leggere, e sposta la pianta in un angolo più protetto.

Infine, tieni d’occhio eventuali parassiti come cocciniglie o ragnetti rossi: controlla regolarmente le foglie, soprattutto nella parte inferiore, e in caso di infestazione intervieni con una soluzione delicata a base di acqua e sapone neutro.

Nonostante sia una pianta molto comune e diffusa, è bene sapere che il pothos è tossico se ingerito da cani e gatti, a causa della presenza di cristalli di ossalato di calcio.

pothos - benefici

Benefici in casa per la salute

Oltre ad essere una presenza decorativa molto piacevole, il Pothos contribuisce attivamente al benessere degli ambienti domestici.

Questa pianta ha una straordinaria capacità di purificare l’aria: secondo il Clean Air Study della NASA, è in grado di assorbire formaldeide, xilene, benzene e altre tossine presenti negli ambienti chiusi. Le sue foglie ampie aiutano anche a regolare l’umidità e a rendere l’ambiente più piacevole e salubre, soprattutto durante i mesi in cui il riscaldamento è acceso.

La sua presenza verde e rigogliosa favorisce inoltre un senso di calma e rilassatezza, contribuendo a migliorare non solo la qualità dell’aria, ma anche quella del tempo trascorso in casa.

Verde in casa: il Pothos e le altre piante da interno

Grazie alla sua resistenza e alla capacità di crescere bene anche in condizioni non ideali, il Pothos è diventato una delle piante da appartamento più diffuse al mondo. Un vero alleato per chi desidera avere del verde in casa in modo facile e senza troppe complicazioni. Infatti, con poche cure, sa crescere rigoglioso e adattarsi a contesti diversi, regalando bellezza, equilibrio e vitalità.

Insieme a Giulia di Verdezio, continuiamo il nostro viaggio tra le piante da interno più amate, per conoscerle più da vicino e imparare a prendercene cura con consapevolezza.

Se il Pothos ti ha conquistata, scopri anche gli altri protagonisti verdi nella categoria Home Decor del blog e guarda i post riassuntivi su Instagram e Pinterest: schede visive da salvare, consultare e condividere.

In collaborazione con Verdezio

L’articolo Le piante da interni: il Pothos proviene da A forma di casa.