5 Settembre 2020 / / Architettura

Mini bagno e come arredarlo. Un progetto nato dalla richiesta di una giovane coppia, da poco insediatasi nella sua prima casa e già alle prese con un design dilemma: trovare la migliore soluzione d’arredo per un bagno di 3 mq – con lavatrice, perdipiù.

Questa è la richiesta arrivata al nostro team di Interior Designers:

Stiamo ristrutturando un piccolo bagno di servizio da adibire a lavanderia. Avremmo bisogno di un’idea per integrare la lavatrice in un mobile e, se possibile, ricavare uno spazio per la biancheria.

Una sfida difficile ma non impossibile, che Ylenia, responsabile di progetto, ha colto con curiosità. A cosa avrà pensato per rivoluzionare l’aspetto di questo ambiente rettangolare e trasformarlo in un bagno piccolissimo ma super attrezzato?

Ecco la sua idea.

Il progetto: mini bagno di servizio con lavanderia

A progetto ultimato, il render mostra un ambiente ristrutturato di 3 metri quadri, lungo e stretto, da cui è stato ricavato un piccolo bagno di servizio con angolo lavanderia.

Bagno piccolo con lavanderia - Render fotorealistico

La soluzione proposta da Ylenia prova che, se ben ottimizzato, anche uno spazio dalle dimensioni ridotte può trasformarsi in un ambiente funzionale e gradevole.

Per far fronte ai vincoli dimensionali e cercare di accontentare i Clienti, la pianta rettangolare è stata idealmente suddivisa in tre zone:

  • una zona lavanderia con colonna porta lavatrice
  • un’area centrale con mobile bagno e servizi
  • un angolo con armadio a profondità ridotta

Piantina del bagno di 3 metri quadri, lungo e stretto

Specchio e sanitari a parte, tutto l’arredo è stato selezionato dalla nostra Interior Designer, che ha avuto carta bianca sulla scelta di modelli e finiture.

Unico vincolo: orientarsi verso arredi dallo stile moderno garantendo, allo stesso tempo, la migliore fruizione degli spazi.

Vista frontale del mini bagno con lavanderia

A sinistra dell’ingresso è stata posizionata una colonna bagno profonda solo 20 cm. Alta quasi 2 metri, risulta particolarmente adatta per sfruttare l’altezza disponibile senza dover ricorrere a pensili aggiuntivi.

All’interno, la colonna è modulata da ripiani interni che, oltre a suddividere razionalmente lo spazio, accolgono asciugamani, biancheria di scorta e prodotti di bellezza.

Seguono tre mensole lineari, fissate ad altezze diverse proprio accanto alla colonna. L’uso sapiente dei ripiani consente sia di creare movimento sulla parete, che di riempire porzioni di muro apparentemente inutilizzabili.

Dettaglio del mobile sottolavabo a profondità ridotta

Procedendo verso destra, il progetto mostra un’ipotesi d’arredo per il mobile lavabo. Quello scelto da Ylenia è un piccolo mobile bagno sospeso, realizzato su misura per accogliere la vasca già in possesso dei Clienti.

Ha dalla sua dimensioni molto contenute, che non intralciano i movimenti nell’ambiente e consentono l’inserimento di altri arredi. Ancor più della larghezza, la chiave del successo di un simile mobile sottolavabo è la profondità ridotta.

A dispetto dell’ingombro minimo, però, dietro all’unica anta battente si cela uno spazio contenitivo facilmente accessibile, dove riporre tutto il necessario per la cura della persona.

Dettaglio delle mensole su misura laccate blu

Lo stesso discorso vale per la specchiera appesa sopra il lavabo. Nel progetto è stato inserito uno specchio contenitore poco profondo che, come tutti i mobili 2 in 1, assolve una doppia funzione.

La prima, quella più logica, è la funzione di specchiera da bagno, attrezzabile con LED, illuminazione integrata, faretti, prese e interruttori a seconda dei modelli. La seconda, ma non per importanza, è la funzione contenitiva che eleva il complemento a vero campione salvaspazio.

La superficie riflettente scherma una struttura ultra slim, profonda circa 20 cm ma capiente abbastanza per contenere piccoli accessori, profumi o medicinali.

Progetto della zona lavanderia con mobile ponte per lavatrice

Procedendo verso destra si arriva al cuore del progetto: la zona lavanderia. La parete interessata è quella di fronte all’ingresso, la più corta delle tre disponibili.

Proprio a causa della larghezza limitata, Ylenia ha optato per una soluzione sviluppata in altezza: una colonna per lavatrice senza ante, a cui è stato affiancato un modulo chiuso.

Un mobile a ponte come questo risulta doppiamente ottimale: da un lato, viene evitato l’ingombro delle ante, che rischierebbero di non aprirsi. Dall’altro, l’assenza degli schienali rende più facile l’accesso alle prese e agli scarichi.

Se, sopra l’elettrodomestico, il muro è caratterizzato dall’alternanza di mensole e ripiani, accanto alla lavatrice la parete è nascosta da una stretta colonna lavanderia. Completa di cestello a ribalta, risulta tanto pratica quanto discreta. Nascosta in un angolo, permette di tenere sottomano sia detersivi o ammorbidenti, che abiti e indumenti da lavare.

Bagno stretto e lungo: colori per gli arredi

Scegliere i colori giusti per un bagno piccolo è una faccenda delicata, che diventa più difficile quando nell’ambiente sono presenti rivestimenti decorativi.

Questo era proprio il caso dei Committenti:

Pensiamo di posare piastrelle decorative, per cui di piacerebbe trovare una finitura del Campionario che si abbini al nostro pavimento.

Ma, difficoltà a parte, a Ylenia è bastato chiedere qualche foto del rivestimento per capire quale direzione percorrere e ipotizzare una palette cromatica accattivante.

In linea generale, per i bagni piccoli o piccolissimi è preferibile optare per tinte chiare e luminose capaci di restituire una sensazione di ampiezza. Grigio e beige sono i colori di maggior tendenza, a cui si aggiunge un evergreen come il bianco.

Palette di colori e finiture proposte per il bagno di servizio

Per alleggerire il motivo geometrico della piastrella, Ylenia ha proposto una finitura chiara ma di carattere: il nobilitato effetto Frassino. Più caldo del bianco puro, ha il vantaggio di decorare senza esagerare, motivo per cui se ne è ipotizzato l’uso per le colonne contenitore e il mobile lavanderia.

La scelta è stata giustificata anche fatto che il bagno è cieco e, non avendo finestra, no riceve illuminazione naturale. Banditi dunque colori scuri, cupi o troppo vivaci: rischierebbero di saturare e rimpicciolire ulteriormente un ambiente poco spazioso.

Detto questo, però, in questo progetto il colore non manca.

Mobile sottolavabo e mensole sono state personalizzate in laccato lucido Indaco, una sfumatura di tendenza che si sposa alla perfezione con il rivestimento e contribuisce a riflettere la luce artificiale.

I CONSIGLI DELL’ARREDATRICE
In un bagno di dimensioni ridotte, il colore gioca un ruolo determinante nella percezione dello spazio. Se si ha la possibilità, è meglio considerare per rivestimenti, pareti e arredo tinte chiare, luminose e… fresche. Se invece si amano le tinte d’accento, via libera ad accessori e complementi, a patto di non utilizzare più di un colore.

Da non perdere:

Vuoi saperne di più sul progetto realizzato? Scopri tutti i dettagli nella Scheda del Progetto.

Vuoi visualizzare tutti i progetti del nostro Team? Dai un’occhiata al nostro Portfolio.

Vuoi realizzare il tuo progetto personalizzato? Contatta i nostri Interior Designer per trovare la soluzione più adatta a te.

5 Settembre 2020 / / Interiors

Essential Home, marchio di design portoghese, presenterà nei prossimi giorni le nuove collezioni disegnate dai prestigiosi studi italiani Studiopepe e Carlo Donati.

Essential Home

Oggi vi sveleremo alcuni dettagli sulla sorprendente collaborazione tra Essential Home, marchio di arredi portoghese, e due prestigiosi studi di design italiani, Studiopepe e Carlo Donati.

Essential Home, di cui potete vedere una realizzazione in questo post, è un marchio specializzato nella realizzazione e commercializzazione di arredi di alta gamma ispirati allo stile degli anni Cinquanta

Le nuove collezioni saranno lanciate il prossimo 9 settembre, ma nel frattempo vi anticipiamo qualche anteprima e un interessante “dietro le quinte”.

Studiopepe per Essential Home

Fondato nel 2006 da Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto, Studiopepe è uno dei più rinomati studi di design a livello mondiale. Tutti i progetti firmati da Studiopepe hanno un denominatore comune, basato su una visione poetica coniugata ad un design rigoroso. Di recente lo studio è stato premiato con il Best Design Collaboration 2020 dai Créateurs Design Awards 2020 a Parigi, per il progetto Les Arcanistes.

Essential Home

In merito alla collaborazione con Essential Home, le due designer hanno colto un aspetto che ha fornito in seguito le basi del loro progetto:

“Abbiamo notato che ci sono molte affinità tra l’Italia e il Portogallo. Il Made in Italy è indubbiamente rinomato nel mondo per la maestria artigiana, ma qui sul campo abbiamo trovato altrettanta competenza e passione per la lavorazione artigianale del legno, del metallo, del vetro, della ceramica e così via. Questa è stata una piacevole scoperta, che ci ha aiutate a definire il progetto.”

Certo, creare una collezione ispirata ai canoni estetici degli anni Cinquanta deve essere stata una bella sfida per le designer milanesi. Ispirarsi senza copiare oggetti già esistenti e creare qualcosa di nuovo non è certo facile, ma Arianna e Chiara hanno trovato la chiave vincente nell’architettura. Nello specifico, le designer hanno preso spunti dai palazzi d’epoca di Milano e dalle case antiche della città di Porto.

Non ci resta che scoprire la collezione che le due designer hanno progettato, per ora rigorosamente top secret.

Carlo Donati e La Dolce Vita

A proposito di anteprime, della collezione creata dallo Studio Carlo Donati possiamo già anticiparvi alcune immagini esclusive. La collezione si chiama La Dolce Vita e si ispira al movimento moderno dei grandi maestri degli anni ’50 e ’60. Elementi ispirati al lavoro di Gio Ponti, Franco Albini, Ico Parisi, Paolo Buffa, Osvaldo Borsani, forniscono lo spunto per arredi i cui nomi richiamano altre icone italiane legate ai protagonisti della Dolce Vita. Come per esempio il tavolo Alberto, che prende il nome dell’indimenticabile attore Alberto Sordi.

Spiega Donati:

“questa partnership unica con Essential Home è stata una sfida che ho raccolto con entusiasmo, perché mi ha dato l’opportunità di lavorare su uno dei miei stili e stati d’animo preferiti, che è movimento moderno di metà secolo”.

Ne è scaturita una bella collezione di arredi, che mescola elementi iconici italiani con spunti più attuali, grazie a materiali come lamiere forate, ottone e specchi colorati o vetri. 

Essential Home

Oltre al tavolo Alberto, la collezione comprende la poltrona Federico, ispirata al grande regista Federico Fellini, mentre alla moglie Giulietta Masina è dedicato il paravento Giulietta, in ottone curvato e tessuto.

La madia Vittorio, dalle sofisticate linee curve, richiama un altro grande protagonista della dolce vita, Vittorio Gassman, mentre per ricordare la sublime Claudia Cardinale il designer ha pensato ad un soffice tappeto di lana, Claudia.

Infine, il lampadario Mina è un omaggio al Palazzo del Lavoro di Torino, progettato da Pier Luigi Nervi e Gio Ponti.

Per info: Essential Home sito ufficiale.

4 Settembre 2020 / / Dettagli Home Decor

casa vecchia da ristrutturare
foto di Nolan Issac – Unplash

Se hai deciso di ristrutturare casa ma non sai come procedere, questa guida ti sarà d’aiuto per stabilire in quale ordine svolgere i lavori e come organizzarli.

Ristrutturare casa, da dove inizio? Questa è la prima domanda che si pongono tutti coloro che decidono di rinnovare la propria abitazione. Prima di procedere con i lavori, è importante valutare bene quali interventi necessita la casa e quali opere hanno la priorità. Per questo motivo, è sempre opportuno stilare un elenco delle cose da fare per stabilire in quale ordine svolgere i lavori e come organizzarli al meglio.

Cosa fare prima di ristrutturare casa

Il primo passo per iniziare la ristrutturazione della casa è di affidare il progetto ad un professionista per valutare le reali condizioni dell’edificio, definire quali lavori sono necessari e verificare se le opere da eseguire possono beneficiare delle detrazioni fiscali del 50% e 65%, o meglio ancora il nuovo bonus del 110%. Il progettista effettua un sopralluogo della casa per prendere tutte le misure, capire quale tipo di intervento necessita e quali permessi sono da richiedere al Comune. In questa prima fase dovrai stabilire il budget di spesa a tua disposizione.

Il progetto di ristrutturazione

L’architetto, una volta effettuati tutti i rilievi, confronta il risultato con il certificato di conformità urbanistica per verificare che vi sia corrispondenza. Fatto ciò, prepara il progetto di massima con un preventivo di spesa che, se accettato, si trasformerà nel progetto definitivo con tutta la documentazione per richiedere eventuali permessi.

In questa fase il progettista ti suggerirà un paio di imprese edili per eseguire i lavori, scegli valutando le referenze, i costi e, naturalmente, la durata dei lavori.  Quando si ristruttura una casa vecchia possono esserci degli imprevisti in corso d’opera, per questo è opportuno prevedere sempre un 10% di spese extra.

I lavori di ristrutturazione passo dopo passo

Il primo passo quando si esegue una ristrutturazione completa della casa è la demolizione di muri, pavimenti e massetto. Si procede poi con la rimozione dei vecchi impianti, ma solo dopo aver svuotato l’impianto idrico. Terminati i lavori di demolizione e dopo aver rimosso tutti i detriti, si creano e isolano i nuovi muri e si forma il nuovo massetto porta impianti, isolandolo. A seguire si realizza l’impianto termico a gas posando i tubi, caldaia o pompa di calore e radiatori o pannelli radianti. Sulle tracce effettuate su muri e pavimenti si creano i circuiti dell’impianto elettrico e si posano i tubi dell’impianto idraulico. Si rimuovono i vecchi infissi e si installano i nuovi serramenti.

Terminate tutte le opere di rifacimento dei vari ambienti e degli impianti si procederà con la finitura degli interni: dalla posa dei nuovi pavimenti e rivestimenti alla installazione delle porte. Fatto ciò, la tua nuova casa sarà pronta per essere arredata.

Una volta completata la ristrutturazione della casa, richiedi al progettista la ricevuta di fine lavori rilasciata dal comune insieme alla eventuale modifica catastale e conservali insieme alle dichiarazioni di conformità degli impianti.

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4 Settembre 2020 / / Dettagli Home Decor

Dawn House by Susanna Cots

Creare uno spazio minimalista ed emozionale guidato dalla natura, migliorare il benessere e la comunicazione della famiglia che ci vive, dare vita ad ambienti che rispecchiano la personalità di ognuno, sono i tre aspetti alla base del progetto Dawn House realizzato della interior designer Susanna Cots.

Dawn House è situata in posizione strategica ai piedi delle imponenti montagne di Montserrat e ciò ha reso facile lo studio di un nuovo lay out pensato per ammirare il paesaggio circostante da più prospettive possibili.

Ogni piano è stato progettato con funzioni specifiche. Al piano terra si trova un ampio open space con la cucina a vista che si estende verso la sala da pranzo e il soggiorno. Qui la pavimentazione contribuisce a delimitare gli spazi.

Dawn House by Susanna CotsDawn House by Susanna Cots

La parete della sala da pranzo ospita una panca concepita come seduta per i commensali al tavolo, che si estende nel soggiorno fino a raggiungere il camino. Questo è un altro elemento chiave pensato per integrare l’esterno con l’interno.

Dawn House by Susanna CotsDawn House by Susanna CotsDawn House by Susanna Cots

Il primo piano ospita le due ampie camere dei figli adolescenti, ognuna con la propria personalità e hobby.

Dawn House by Susanna CotsDawn House by Susanna Cots

Il piano superiore, invece, è interamente dedicato alla suite padronale: uno spazio aperto e allo stesso tempo intimo, dotato di zona doccia e spogliatoio. La stanza è stata ampliata per creare al suo interno un piccolo ufficio e per godersi l’alba.

Dawn House by Susanna CotsDawn House by Susanna CotsDawn House by Susanna CotsDawn House by Susanna Cots

 

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