29 Dicembre 2021 / / Le Galosce Gialle

Due giornate di benessere nella cornice di Gressoney.

Nel weekend dell’11 e 12 Settembre 2021, si è tenuto un incontro sul tema dell’abitare naturale e del benessere, nella bellissima cornice di Gressoney, dove ormai vivo da più di un anno.

Era da tanto tempo che avevo a cuore l’idea di condividere insieme a colleghi e amici una giornata in cui poter parlare, raccontare e toccare con mano i materiali naturali, che sempre più stanno diventando per me una risorsa importante nei miei progetti.

Così insieme ad Anab, Associazione Nazionale di Architettura Bioecologica, abbiamo organizzato due giorni, anzi tre, in cui a partire da Milano dove si è affrontato il tema dei Materiali Naturali e del Design in occasione della Design Week 2021 e del Terramigaki all’interno del bellissimo Studio Museo Francesco Messina (di cui vi invito ad approfondire qui), siamo arrivati a Gressoney La Trinité ospiti del B&B Alchemilla dove abbiamo affrontato il tema della relazione tra benessere abitativo e benessere psico-fisico, declinato nel campo della bioarchitettura e dell’impiego dei materiali naturali per la costruzione. Infine nella giornata di Domenica insieme a Giulia di Forest in giupiter, abbiamo concluso il week-end con una pratica di Forest Therapy per approfondire il tema del benessere attraverso tutti i sensi.

La giornata di Sabato: benessere abitativo

La giornata di Sabato si è suddivisa in una parte più teorica e di dibattito per la mattinata, e una parte poi dimostrativa con gli artigiani nel pomeriggio.

Nella mattina si sono affrontate tematiche legate alla Bioarchitettura e ai Materiali Naturali. Insieme all’arch. Simone Andreis, abbiamo parlato di che differenza ci sia tra Bioarchitettura e Bioedilizia, dei benefici di una casa sana, dei materiali naturali e della loro energia grigia ovvero dell’energia utilizzata per la loro realizzazione. Gli altri concetti che abbiamo affrontato nella mattinata, sono stati il tema del benessere, di salubrità, di qualità dell’aria e degli ambienti indoor, dell’edificio come “terza pelle”. Sono concetti di cui spesso sentiamo parlare e che spesso noi architetti usiamo, ma è stato interessante rileggerli rapportati proprio all’utilizzo dei materiali naturali. Vi riporto alcune definizioni che spero possano stimolarvi nell’approfondire queste tematiche e nell’approcciarvi al progetto.

Bioarchitettura e Bioedilizia

Alla base della bioarchitettura c’è l’idea di “costruire per rispettare l’uomo e l’ambiente“, attraverso alcuni principi derivanti dalla conoscenza del luogo e della natura.

Soprattutto in questo periodo in cui sta diventando sempre più diffuso parlare di architettura “green” ed ecologica, è importante capire effettivamente di cosa si stia parlando, senza cadere vittime del cosiddetto green-washing che purtroppo sta investendo anche il mondo delle costruzioni. Non tutto ciò che viene progettato o raccontato come bioedilizia, utilizza materiali e approcci progettuali coerenti a quanto abbiamo definito prima come “bioarchitettura”. E per questo diventa sempre più importante maturare un approccio critico nella selezione dei materiali, così come in questi ultimi anni abbiamo imparato a fare quando il cibo “biologico” è arrivato nei nostri supermercati. Così come per il cibo, dove non basta un etichetta per far sì che un prodotto sia di qualità, così anche per i materiali da costruzione e per gli interventi che si definiscono “bio”…. è importante non fermarsi alla sola etichettatura, ma approfondire e domandare per conoscere veramente quale prodotto stiamo facendo entrare nelle nostre case!

Benessere

ben – essere = “stare bene” o “esistere bene”
salute fisica + aspetti dell’essere (fisico, emotivo, mentale, sociale, spirituale)

Già nel 1948 l’OMS dichiarava infatti che la salute è qualcosa di più dell’assenza di malattia: è uno stato di completo benessere fisico, mentale e ambientale/sociale.

Ognuno di noi può associare alla parola “benessere” diverse immagini che derivano dalle esperienze che viviamo, così come quando facciamo una passeggiata o ammiriamo un paesaggio, siamo abbastanza consapevoli che la nostra sensazione di benessere è intimamente connessa alle nostre sensazioni corporee, a quanto viene percepito dai nostri sensi. Quando entriamo però all’interno di un edificio, tutto ciò facciamo più fatica a ricordarlo.

Comfort indoor

“Le caratteristiche che determinano il comfort indoor si dividono in quantitative, poiché misurabili tramite specifica strumentazione, e qualitative, perché misurabili solo tramite un’esperienza diretta e personale. Quelle quantitative sono la qualità dell’aria, l’elettromagnetismo, l’illuminazione naturale ed artificiale e l’acustica. Innanzi tutto la qualità dell’aria è influenzata non solo da proprietà fisico- tecnici ma anche da percezioni sensoriali provenienti da aspetti materici e olfattivi presenti all’interno di un ambiente. Infatti la scelta dei materiali e dei rivestimenti deve essere fatta in funzione alle loro qualità tattili e olfattive. Il tatto, insieme alla vista, è una fonte indispensabile di informazioni circa la qualità dell’ambiente, il primo fornisce indizi immediati e personali, la seconda dà indicazioni più generali su forma e colore dello spazio. I nostri sensi sono colpiti da stimoli che riconosciamo tramite il processo della percezione, la quale ci permette di interpretare l’ambiente intorno a noi. ” (Chiara Pollano)

Ad esempio la qualità dell’aria è influenzata non solo da proprietà fisiche (temperatura, umidità, ecc..) ma anche da percezioni sensoriali provenienti da aspetti materici e olfattivi presenti all’interno di un ambiente.

E’ importante allora che anche la SCELTA DEI MATERIALI E DEI RIVESTIMENTI che utilizziamo all’interno delle nostre abitazioni o dei luoghi di lavoro, sia fatta IN BASE ALLE LORO QUALITA’ TATTILI E OLFATTIVE.

Questo è un qualcosa che mi sta molto a cuore, soprattutto in questo periodo dove si da molto peso al senso della VISTA. Siamo inondati da immagini, sui social sui blog, quanto è “bello” o meno questo progetto? Troppo poco spesso ci chiediamo invece “che sensazioni ci da questo spazio?” “come mi fa sentire?” “che cosa provo?”

Mi sono innamorata dei materiali naturali non solo perchè sono salubri e sani e sostenibili…ma perchè sono vivi e parlano ai nostri sensi.

Che sensazioni proviamo quando tocchiamo un pavimento in cemento o un pavimento in legno? Un muro in cemento o un muro in terra cruda? E se ci immaginassimo di vivere per 24 ore all’interno di un cubo di cemento e poi in un cubo di terra cruda…cosa proveremmo? Come cambierebbero le nostre sensazioni all’interno di questo spazio durante l’arco di una intera giornata? Quale sarebbe lo sfasamento termico? Quali sarebbero gli odori o i profumi che sentiremmo?

Con i materiali naturali è forse più facile portare un po’ di quelle sensazioni che viviamo all’esterno anche all’interno delle nostre abitazioni!

L’edificio come terza pelle

La prima pelle: È quella umana. Permeabile e perfettamente traspirante, che consente gli scambi termici tra il corpo e l’esterno e permette l’evaporazione, è elastica e ci difende contro le aggressioni da agenti esterni. La seconda pelle: Sono i vestiti che comunemente indossiamo e che posti a diretto contatto con la nostra pelle hanno lo scopo di ripararci e isolarci dall’ambiente esterno e devono garantire la traspirabilità. La casa rappresenta la nostra “Terza pelle”, che, oltre ad avvolgerci e proteggerci, deve essere capace al pari delle prime due di “respirare”, di avere cioè continui interscambi con l’ambiente esterno al fine di fornire un ambiente interno salubre.

Sabato Mattina incontro sul Benessere Abitativo, presso il B&B Alchemilla.

La dimostrazione pratica dei materiali naturali: calce-canapa, argilla, pastellone, cocciopesto e tadelakt.

Durante la mattina ci siamo soffermati su alcuni concetti importanti relativi al tema del Benessere Abitativo, e ci siamo chiesti “quanto pesa la scelta dei materiali nel nostro progetto?” Nel pomeriggio, grazie agli artigiani abbiamo potuto vedere e toccare con mano alcuni dei materiali naturali che possiamo utilizzare per un progetto.

Insieme all’artigiano Andrea Motto Ros abbiamo sperimentato un termointonaco in calce-canapa. Con gli artigiani Devis Di Stasio e arch. Marta Sorrentino abbiamo parlato di Cocciopesto, Tadelakt e Pastellone. Con Angelo Fresc e Grazia della Casa di Terra, abbiamo visto le finiture in argilla.

Vi riporto brevemente qui di seguito le qualità di ogni materiale.

CALCE E CANAPA: la calce insieme al canapulo, guadagna le proprietà isolanti e la leggerezza della canapa. Viene spesso usato quindi come termo-intonaco soprattutto all’interno delle abitazioni. Ma può essere utilizzato anche all’esterno.

Proprietà:

• antibatterica(calce)

• traspirabilità (calce e canapulo entrambi materiali naturali)
• durabilità
• igroscopico (migliora livello di umidità relativa degli ambienti)

• Elasticità

Campi di applicazione: intonaco (principalmente interno)

PASTELLONE

Il pastellone è un’antica tecnica, di origine veneziana, tradizionalmente utilizzata per rivestire in superficie continua i pavimenti delle case. Si presenta color avorio o rosa chiaro, e può essere colorato con l’aggiunta di pigmenti naturali.

E’ costituito da una miscela di grassello di calce, sabbie, leganti naturali e polvere di cocciopesto ottenuta da coppi e laterizi frantumati che ne intensificano la resistenza meccanica.

Proprietà:
traspirabilità ed elasticità (calce)

• adatto a ricoprire grandi superfici
• durabilità
• impermeabilità(se trattato con olio di lino cotto)

Campi di applicazione: pavimenti (interno e esterno?), rivestimento di pareti, cucine e bagni

COCCIOPESTO

Il cocciopesto: frammenti di terracotta di diversa dimensione, è stato utilizzato in ambito edilizio fin dall’antichità, nelle malte, nei pavimenti e nelle finiture.

L’intonaco in cocciopesto è costituito da grassello di calce, sabbia e polvere di laterizio.
Il cocciopesto conferisce all’impasto ottime proprietà idrauliche, formando un intonaco resistente all’umidità.

Proprietà:
• traspirabilità

• adatto a ricoprire grandi superfici

• durabilità
• impermeabilità
• idrauliche

Campi di applicazione: pavimenti(interno e esterno), rivestimento di pareti, cucine e bagni, saune, spa.

TADELAKT

Il Tadelakt è un’antica tecnica di intonacatura di origine marocchina, che permette di realizzare finiture uniche di grande prestigio. Il Tadelakt è il rivestimento originale degli hammam, delle fontane, delle stanze da bagno, dei riad e dei palazzi nobiliari del Marocco. Il Tadelakt originale si ottiene artigianalmente da una calce speciale proveniente dalle cave di Marrakech. La calce da Tadelakt è ottenuta dalla calcinazione di calcare impuro, cotto in fornaci alimentate a legna di ulivo e palma per circa 30 ore. La calce da Tadelakt all’uscita del forno viene spenta e setacciata con vaglio di 2 mm e insaccata per l’uso.

Proprietà:
• traspirabilità

• adatto a ricoprire grandi superfici

• durabilità

• impermeabilità (è adatto ad ambienti umidi e a contatto con acqua)

Campi di applicazione: pavimenti (interno e esterno), rivestimento di pareti, cucine e bagni, saune, spa.

ARGILLA

L’argilla ha un ruolo determinate sulla possibilità di impiegare la terra come materiale da costruzione.

È infatti questa frazione che esercita le proprietà leganti determinanti per le prestazioni sia allo stato fresco, in termini di fluidità, coesione e plasticità (che consente quindi l’impasto, l’omogeneizzazione e la formatura), che allo stato indurito (a secco) agendo da fase legante alla stregua di un cemento.

Proprietà:
• traspirabilità

• igroscopicità (regolazione umidità ambiente)

• capacità di accumulo termico

Campi di applicazione: intonaco da interni.

Preparazione del termo-intonaco a cura di Andrea Motto Ros e Beatrice Pignataro.

Preparazione del cocciopesto con Devis Di Stasio e Marta Sorrentino.
Prove di Cocciopesto e Tadelakt con Marta Sorrentino e Devis Di Stasio di Opus Naturale.

Bibliografia o siti di riferimento:

Chiara Pollano, Il comfort indoor, Rel. Mario GrossoGianni Cagnazzo. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2005

Principali inquinanti Indoor e le loro fonti dal sito del Ministero italiano, qui il link.

Energia grigia dei materiali dal sito di Legnolego, qui il link.

Schede divulgative di La Banca della Calce

Costruzioni Naturali, Tecniche e Ricette, William Montanaro, 2018.

Il manuale tematico della terra cruda, a cura di Maddalena Achenza Ulrico Sanna, Dei.

Piccolo compendio sull’uso della calce naturale per intonaci e pitture, Danilo Dianti e Daniela Re; Rete solare per l’Autocostruzione.

Ringraziamenti:

Un ringraziamento speciale ad Anab che ha supportato l’evento, l’arch. Simone Andreis referente territoriale Anab Piemonte e Valle d’Aosta, i colleghi di Atelier Green Think che hanno partecipato attivamente all’evento, il B&B Alchemilla che ci ha ospitato, e infine tutti gli artigiani Andrea Motto Ros, Devis Di Stasio, Marta Sorrentino, Angelo Fresc, La Casa di terra di Grazia Lacchini, la guida Giulia di Forest in giupiter e i fotografi Clemente De Muro e Beatrice Pignataro.

29 Dicembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Rinnovate anche per il prossimo anno le agevolazioni fiscali per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Tutto sul Bonus 2022.

Bonus 2022

L’agevolazione fiscale per acquistare mobili ed elettrodomestici, istituita nel 2020, è stata di recente estesa per tutto il 2022 ma con alcune modifiche, andiamo a vedere quali:

  • Il Bonus funziona sempre come una detrazione IRPEF del 50%
  • Il Bonus verrà erogato in 10 rate.
  • Il limite di spesa massimo è stato abbassato dai 16.000 euro iniziali ai 5.000 euro attuali, su cui verrà calcolata la detrazione.

Requisiti di mobili ed elettrodomestici per ottenere il Bonus:

  • I forni devono presentare una classe almeno uguale alla A o superiore.
  • Lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie devo avere una classe almeno uguale alla E o superiore.
  • Frigoriferi, congelatori e altre apparecchiature devono presentare una classe almeno uguale alla F o superiore.

Bonus 2022 per mobili ed elettrodomestici

Il bonus mobili è una detrazione IRPEF del 50 % effettuata sulle spese di acquisto di nuovi mobili, arredi ed elettrodomestici coprendo un importo massimo di 16.000 euro. Il bonus vale per mobili  ed elettrodomestici di classe non inferiore a A+  (ed A per i forni).

Per ottenere il bonus, sono inoltre necessari altri requisiti:

  • La detrazione del 50 % sull’IRPEF avviene in 10 quote di uguale importo che ogni anno vanno sottratte dall’IRPEF tramite 730 e modello dei redditi
  • La spesa deve essere sostenuta entro il 31 dicembre 2021
  • La data d’inizio lavori (dimostrabile tramite specifiche autorizzazioni,  permessi o dalla comunicazione preventiva all’ASL)
  • tutte le spese devono obbligatoriamente essere tracciabili, preferibilmente attraverso bonifico parlante

Il bonifico parlante è il metodo di pagamento da utilizzare per accedere alle detrazioni. Esso va compilato in modo preciso indicando:

  • Causale del bonifico: Si deve indicare “Acquisto mobili ed elettrodomestici”. È anche consigliabile inserire il riferimento della fattura  che si sta pagando per creare un collegamento chiaro ed evidente tra il bonifico e la fattura specifica
  • Codice fiscale del richiedente la detrazione
  • Numero di P. IVA o codice fiscale del titolare del venditore

Altri metodi di pagamenti accettati al fine di ottenere la detrazione sono bonifici bancari o postali oppure tramite carte di credito o debito o con finanziamento a rate. Non è ammesso invece pagare con assegni o contanti od altri mezzi.

Come funziona il Bonus 2022

La detrazione IRPEF del 50 % delle spese è prevista solo a seguito di interventi di recupero architettonico su un immobile residenziale o sulle parti comuni di un edificio anch’esso residenziale. In altre parole, il bonus è vincolato alla riqualificazione del patrimonio immobiliare, cioè al bonus ristrutturazioni senza che vi sia relazione tra le spese di ristrutturazione e quelle del bonus mobili ed elettrodomestici. Ciò significa che l’unico tetto di spesa per questo bonus rimangono i 16.000 euro.

Tra gli interventi ammessi al bonus ristrutturazioni vi sono:

  • manutenzione ordinaria e straordinaria
  • interventi di restauro o risanamento
  • ristrutturazione edilizia o ricostruzione

 La detrazione IRPEF del 50% con tetto massimo di 16mila euro va misurata indipendentemente dalle spese sostenute per ristrutturare e va ripartita su 10 quote annuali di pari importo. Si noti che la data di acquisto del bene viene considerata come la data dell’operazione di pagamento.

Il limite di spesa di 16.000 euro è da calcolarsi sulla singola unità immobiliare o sulla parte comune dell’edificio che viene ristrutturato. Ad esempio, su una spesa di 8.000 euro, se ne potranno detrarre 4.000 da dividere in 10 quote di pari importo che partiranno a partire dall’anno successiva alla spesa.

Infine da ricordare che le modalità di pagamento specificate (bonifico parlante o bancario, carta di credito o debito, finanziamento a rate) valgono anche per le spese di trasporto e montaggio.

Per quali beni vale il Bonus 2022

In termini di mobili, quelli inclusi nell’agevolazione sono:

  • divani
  • armadi e cassettiere
  • letti, materassi e comodini
  • poltrone e sedie
  • librerie, mensole e scrivanie
  • mobili per il bagno
  • apparecchi per l’illuminazione

Per quanto riguarda gli elettrodomestici, tutti quelli appartenenti alla classe energetica A+ danno diritto all’agevolazione. Nello specifico:

  • frigoriferi e congelatori
  • lavatrici e asciugatrici
  • forni (sia tradizionali che a microonde)
  • lavastoviglie
  • apparecchi per la cottura
  • apparecchi per il riscaldamento e ventilatori elettrici

Il bonus invece non vale per le spese relative a pavimenti (di ogni tipo, incluso il parquet), porte, tende e altri complementi d’arredo. È bene fare presente che la classe energetica di un elettrodomestico può essere sempre verificata nell’etichetta energetica.

I documenti da presentare

Come sopra specificato, il bonus mobili ed elettrodomestici 2021 è strettamente collegato alla ristrutturazione di un immobile (di proprietà o in comproprietà), a partire da almeno una singola unità immobiliare o parti comuni condominiali. La ristrutturazione può aver avuto luogo anche l’anno precedente l’acquisto di nuovi mobili.

Il collegamento con la ristrutturazione

Il conseguimento del bonus mobili 2021 è strettamente legato ai lavori di ristrutturazione di casa. Infatti, esso spetta solo a chi ha eseguito lavori di ristrutturazione di una singola unità immobiliare o nelle parti comuni condominiali. Ciò vale anche per le ristrutturazioni avvenute durante l’anno precedente rispetto a quello in cui si acquistano i nuovi mobili.

Una volta maturati questi requisiti, i documenti da presentare sono:

  • le ricevute di bonifici e carte 
  • le fatture per le spese sostenute
  • La dichiarazione di ristrutturazione o il titolo abitativo comunale che mostri la data di inizio dei lavori in casa

Per questo e ricollegandoci a quanto detto fino ad ora sulle modalità di pagamento, i documenti da presentare per ricevere il bonus mobili 2021 sono:

  • le ricevute di bonifici e carte.
  • Le fatture e le spese sostenute.
  • La dichiarazione di ristrutturazione o il titolo abitativo comunale da cui risulti la data di inizio dei lavori in casa.

Potete trovare al seguente link la guida ufficiale.

Questa guida riassuntiva, redatta per te da prontobolletta, vuole informare le persone sul rinnovato Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2022.

Fonte: Prontobolletta

Gli articoli sulle agevolazioni fiscali 2022.

29 Dicembre 2021 / / Dettagli Home Decor

I consigli di habitissimo per ridurre i costi energetici nel 2022

Il tanto temuto rincaro delle bollette dell’energia, spinto dal progressivo aumento del costo delle materie prime a livello internazionale che è stato per mesi al centro del dibattito pubblico, è ormai realtà.

Le stime* dicono che in Italia il rincaro globale dei prezzi energetici avrà una diretta ripercussione sia nella bolletta della corrente elettrica (+29,8%) che in quella del metano (+14,4%). Il decreto del Governo ha limitato sino ad ora i rincari per i consumatori, nonostante ciò, questi potrebbero crescere nel primo quadrimestre 2022. È importante quindi tenere a mente che, oltre agli interventi pubblici per il contenimento dei rincari, ci sono alcuni accorgimenti e buone abitudini che si possono adottare per evitare sprechi e risparmiare.

Gli esperti di habitissimo – portale che mette in diretto contatto privati e professionisti qualificati per interventi di riqualificazione, ristrutturazione e edilizia – suggeriscono 4 essenziali mosse per ridurre i consumi in modo da tagliare i costi in bolletta e, allo stesso tempo, adottare dei comportamenti più sostenibili nel rispetto dell’ambiente.

Rincari in bolletta, i consigli di habitissimo per ridurre i costi energetici nel 2022

Rincari in bolletta, ecco i consigli per ridurre i costi energetici nel 2022

Effettuare la manutenzione della caldaia con regolarità

Oltre ad un utilizzo oculato del riscaldamento, una delle mosse più importanti per ridurre i costi della bolletta del gas consiste nella regolare manutenzione della caldaia che deve essere effettuata ogni anno. Il suo controllo risulta indispensabile, non solo perché previsto dalla legge, ma anche perché permette di individuare la presenza di eventuali anomalie che potrebbero provocare sprechi di gas. Altra buona abitudine da adottare è spegnere la caldaia quando non la si utilizza, ad esempio nelle ore notturne. Nel caso in cui si debba, invece, installarne una nuova, è bene preferire i modelli a condensazione che sono più efficienti e, in abbinamento ai pannelli radianti, consentono di risparmiare fino al 30% in bolletta.

Valutare fonti di riscaldamento alternative

Una valida soluzione, per ottimizzare i consumi e risparmiare sul riscaldamento a metano, consiste nell’installazione di pompe di colore o pavimenti riscaldanti attraverso pannelli radianti. Se poi si volesse avere anche un maggiore impatto positivo sull’ambiente, l’ideale è l’installazione di pannelli fotovoltaici. Un intervento più impegnativo ma che nel lungo periodo assicura molteplici benefici, soprattutto quando è eseguito da professionisti qualificati. Questa scelta energetica alternativa e sostenibile, permette anche di accedere ai bonus stanziati dal Governo, applicabili su interventi di diverso tipo, quali lavori di ristrutturazione o di riqualificazione energetica.

Scegliere elettrodomestici più performanti

Qualora fosse necessario sostituire uno o più elettrodomestici, l’ideale per ridurre in modo significativo i consumi è preferire quelli di categoria superiore, con una classe energetica più performante e dunque non inferiore ad A+. Ogni elettrodomestico, dalla tv alla lavatrice, ha il suo consumo di energia elettrica e per ciascuno di essi l’adozione di piccoli accorgimenti consente di evitare inutili sprechi. Una mossa semplice e poco invasiva per ridurre il costo medio derivante dagli apparecchi tecnologici presente in bolletta è usarli con accortezza e non lasciarli in stand by. Per alcuni elettrodomestici, poi, è possibile impostare anche funzionalità e programmi per incidere positivamente sul consumo. Ad esempio, nel caso del frigorifero che resta sempre acceso, si può impostare una temperatura più alta rispetto alla minima, che è più dispendiosa, per avere un duplice beneficio: ridurre i consumi e risparmiare.

consigli per ridurre i costi energetici nel 2022

Preferire le lampadine a LED

Sostituire le vecchie lampade a incandescenza con quelle a LED di ultima generazione è una scelta che permette di risparmiare in bolletta. Nonostante il costo più elevato rispetto a quelle tradizionali, le lampadine a LED sono più efficienti e durano circa 15/25 volte di più. Uno stratagemma semplice e non invasivo per tagliare i costi in bolletta.

*Fonte Arera – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente  

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