12 Febbraio 2023 / / Dettagli Home Decor

perché scegliere gli infissi in PVC per la casa al mare
Fantastic Frank Palma

La salsedine e l’umidità sono praticamente distruttivi sul lungomare, in quanto provocano un rapido deterioramento di metalli e molti altri materiali; dovuto a muffe e marcescenze, corrosione, ruggine o altri tipi di ossidazione. L’aria salmastra inoltre, a causa del vento, può provocare danni anche a centinaia di metri dal mare.

In primis gli infissi, ma anche maniglie, campanelli, cassette delle lettere, lampade: nelle case in prossimità del mare debbono essere di materiali adatti, o quantomeno protetti da finiture speciali, che comunque necessitano di una costante e attenta manutenzione. Purtroppo anche la manutenzione non basta a garantire la durata sul lungo termine di materiali fragili, meglio quindi scegliere fin dall’inizio materiali resistenti a umidità e salinità, sia in fase di costruzione che di ristrutturazione. Per quanto riguarda gli infissi, il PVC si rivela un materiale particolarmente adatto a proteggere la casa dalla salsedine, a detta anche degli esperti del settore, come ad esempio infissitecno.it, azienda leader in provincia di Lecce.

Prevenire la corrosione è meglio che “curare”: i materiali da evitare

Vanno eliminati tutti i materiali con patine e placcature, e si deve porre attenzione alla ghisa e al ferro battuto che, anche se protetti da vernici di qualità, arrugginiranno al minimo graffio o scalfittura. Il legno, per offrire una qualche resistenza alla salsedine, dovrà essere lamellare, opportunamente trattato e verniciato, reso oggetto di regolari interventi di manutenzione.

L’alluminio, seppur generalmente resistente ad avverse condizioni atmosferiche, viene intaccato dalla salsedine. Neanche l’acciaio è immune all’azione corrosiva del mare: definito “inossidabile”, e solo più resistente alla ruggine rispetto ad altri materiali. Persino gli infissi in acciaio tenderanno quindi ad arrugginire in riva al mare, più o meno velocemente, a meno che non si tratti di infissi in costoso acciaio corten, che raggiunto un certo grado di ossidazione diventa auto-proteggente.

Finestre e porte in PVC: la scelta migliore in rapporto di qualità-prezzo

Il PVC (cloruro di polivinile), offre una soluzione al problema di proteggere la casa dalla salsedine, a costo contenuto. Il PVC garantisce un buon isolamento, sia acustico che termico, ha un’ottima tenuta all’aria e all’acqua. Inoltre, sopporta piuttosto bene gli sbalzi di temperatura e non si deforma facilmente, non si danneggia con gli urti, ma soprattutto è resistente alla corrosione dell’aria salmastra.

Montati da mani esperte, senza necessitare della complessità del taglio termico indispensabile per altri tipi di infissi, anche gli infissi in PVC più economici garantiscono la totale protezione dagli spifferi d’aria. I serramenti in PVC disponibili permettono di scegliere elementi di montaggio anticorrosione. Inoltre, grazie alla certificazione VOC, garantiscono l’assenza di sostanze tossiche nella composizione, che potrebbero essere rilasciate nell’abitazione.

Gli infissi in PVC sono dunque perfetti?

Anche gli infissi in PVC hanno, naturalmente, i loro limiti. Ad esempio, non sono adatti a grandi finestre e vetrate, o non possono offrire l’opzione “tuttovetro” in cui gli infissi sono ridotti al minimo, ma vanno benissimo per le finestre standard di un’abitazione.
In secondo luogo, essendo un materiale plastico derivato dal petrolio, il PVC tende, sul lunghissimo termine, ad indurirsi e perdere elasticità e colore. Ciò accade soprattutto se esposto alla luce diretta e al calore del sole. Per ovviare a questo problema ci sono due soluzioni: scegliere infissi nei classici colori del PVC, bianco o avorio, e quella di manutenzione, che consiste nell’applicazione di una pellicola adesiva sull’infisso preesistente, allungando la vita dell’infisso stesso.

Anche eventuali problemi di malfunzionamento e difficile apertura e chiusura delle ante, che potrebbero insorgere dopo anni dall’installazione, sono risolvibili con delle semplici regolazioni.

Valutando pro e contro, gli infissi in PVC sono una scelta ottima per proteggere la casa dalla salsedine, e a basso costo. E’ bene ricordare che, per ottenere le migliori prestazioni dai serramenti in PVC, come in molti altri casi, è la posa in opera che fa la differenza.

Robusti e durevoli, gradevoli al tatto perché non freddi come quelli in alluminio, gli infissi in PVC costano relativamente poco. Non sono molto versatili dal punto di vista estetico ma nel complesso risultano gradevoli, soprattutto soddisfano perfettamente le esigenze di una casa al mare che va protetta dalla salsedine, a basso budget.

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12 Febbraio 2023 / / Dettagli Home Decor

Guida alla scelta del materasso per la stanza dei bambini
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Scegliere il materasso giusto per la camera dei bambini è una delle decisioni più importanti che un genitore può prendere. Un materasso di qualità può assicurare ai bambini un sonno confortevole e sano, mentre un materasso di scarsa qualità può causare dolori e disturbi del sonno. In questo articolo esamineremo alcune cose da considerare quando si sceglie il materasso adatto alla camera dei bambini.

Come scegliere il materasso giusto per la camera dei bambini

Se stai cercando il materasso perfetto per la camera dei tuoi bambini, sei nel posto giusto! I materassi aiutano i bambini a dormire bene durante la notte e sono fondamentali per una buona salute. Pertanto, è importante scegliere un materasso che fornisca comfort, sostegno e durata. Per farlo, è necessario considerare alcuni aspetti. Primo fra tutti la dimensione del materasso, perché un materasso troppo piccolo non fornirà bambino il giusto comfort e il sostegno di cui ha bisogno il tuo bambino. Un altro fattore da considerare riguarda il materiale con cui è fatto il materasso, come la gommapiuma o il memory foam.

Dimensioni del materasso per bambini: standard o su misura?

Quando si tratta di scegliere le dimensioni del materasso, esistono due opzioni: standard o su misura. Le misure standard per culle e lettini sono:

  • 60 cm di larghezza x 120 cm di lunghezza
  • 70 cm di larghezza x 140 cm di lunghezza
  • 80 cm di larghezza x 160 cm di lunghezza

A questi si aggiungono i materassi adatti ai letti singoli standard, la cui dimensione può essere 80×190 cm oppure 90×190/200 cm.

Se hai bisogno di un materasso più grande o più piccolo, allora l’opzione migliore sono i materassi su misura. In questo caso la dimensione dipenderà dalle misure del lettino e dalle tue preferenze personali. Infatti, un materasso su misura può essere realizzato in varie forme e dimensioni per adattarsi meglio al lettino del tuo bambino e alle sue esigenze.

Per quanto concerne lo spessore, invece, per i bambini è bene optare per un materasso con spessore compreso tra 10 e 13 cm.

I materiali: gommapiuma e memory foam

In commercio si trovano materassi per bambini realizzati in diversi materiali. L’aspetto più importante è che si tratti di un materiale antisoffocamento. Inoltre, il materasso deve garantire un alto grado di traspirabilità. È importante che il materasso sia in grado di assorbire l’umidità e di farla evaporare, evitando così ristagni di acqua che si trasformerebbero in ricettacolo per batteri. Infine, per una maggiore praticità e igiene, è opportuno che il materasso sia sfoderabile e lavabile.

Tra i materiali più diffusi per i materassi ci sono la gommapiuma (schiuma ad alta resilienza) o il memory foam (schiuma viscoelastica).  Ma vediamo di seguito caratteristiche e vantaggi di entrambi.

Dimensioni del materasso per bambini: standard o su misura?
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Materassi in gommapiuma

I materassi in gommapiuma hanno importanti caratteristiche che li rendono comodi e versatili: elasticità, morbidezza, leggerezza e resistenza. In commercio sono disponibili con diverse densità, da scegliere a seconda dell’uso. La densità, infatti, è ciò che assicura il giusto equilibrio tra resistenza e morbidezza. I modelli convenzionali, adatti per uso sporadico, offrono efficienza ottimale in termini di comfort e durata, a un costo contenuto. Per uso intensivo ci sono modelli con densità superior, che garantiscono la massima efficacia in termini di comfort, durata e flessibilità. Infine, puoi acquistare materassi in gommapiuma per uso specifico: ignifughi, fungicidi, battericidi, filtranti di acqua e traspiranti.

Materassi in memory foam

I memory foam materassi sono considerati i “materassi della nuova generazione”, soprattutto per le grandi virtù ergonomiche. Più costoso rispetto alla gommapiuma, il memory foam è un materiale resistente, elastico e non contiene sostanze nocive. I migliori sono anche anallergici, antiacaro e antifungini, garantendo a chi soffre di allergie un riposo senza preoccupazioni. Il memory foam è termosensibile, ovvero cambia la propria ridigità in base al calore emanato dal corpo che ospita. Grazie a questa caratteristica, il materasso può adattarsi alla posizione assunta dal bambino. Infatti, sono proprio il calore e il peso della persona che consentono al materasso di prendere la forma del corpo.

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Conclusioni

Scegliere quale materasso acquistare per la camera dei bambini può essere un compito impegnativo, ma con le giuste informazioni e una buona ricerca, sarete in grado di selezionare un prodotto che offra al vostro bambino comfort e sostegno per anni a venire. Ricordate che la scelta migliore dipenderà dalle vostre preferenze personali, dal budget e dalle esigenze specifiche del vostro bambino. Quindi prendetevi il tempo necessario per considerare tutti i fattori prima di prendere una decisione finale.

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12 Febbraio 2023 / / Dettagli Home Decor

Emotional design, cos'è e come applicarlo nella tua casa
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Negli ultimi anni è aumentata in tutti noi la consapevolezza di quanto l’ambiente in cui viviamo influenza la nostra salute.  L’arredamento, l’organizzazione degli spazi e la decorazione della casa possono influenzare positivamente o negativamente il nostro umore e la nostra produttività. Da quì l’importanza dell’emotional design, una “tecnica” che permette di creare interni in grado di trasmetterci emozioni positive. Qui di seguito ti raccontiamo tutti gli aspetti.

La casa post-pandemia

La pandemia che ci ha colpiti ha di fatto accelerato l’uso della tecnologia anche tra le mura domestiche. Durante i lockdown la maggior parte delle persone ha cambiato le proprie abitudini di vita, imparando a gestire vita e lavoro con l’ausilio della tecnologia. Se da un lato questo può essere positivo, dall’altro ha reso più visibile l’imortanza di vivere in una casa in cui possiamo sentirci bene. Quando casa e ufficio convivono i confini possono diventare un po’ confusi e ciò può essere un problema per il nostro benessere psicofisico.

Emotional design

L’emotional design nasce proprio per sopperire alla necessità di adattare le nostre case a questo nuovo modo di vivere attraverso una progettazione consapevole dello spazio. Infatti, il suo scopo è proprio quello di stimolare positivamente le persone nell’ambiente dove vivono e lavorano. Lo spazio può diventare il nostro alleato, può influenzare il nostro comportamento e può stimolare le nostre emozioni.

È bene che sia chiaro che non si tratta di uno stile, ma di un modo di arredare e organizzare i diversi ambienti tenendo conto del nostro benessere. Lo spazio non può rispondere solo a canoni estetici: deve soddisfare la nostra personale fame di bellezza a 360°, deve piacerci nella sua totalità, non deve piacere solo agli occhi, ma a tutti i nostri sensi.

Di seguito ti illustreremo quali aspetti considerare per creare la tua comfort zone.

Organizzazione

L’organizzazione dello spazio è fondamentale per sentirsi a proprio agio, quindi l’ordine sarà cruciale per raggiungere questo obiettivo. Gli ambienti troppo ricchi di decorazioni possono creare confusione. Consigliamo di mantenere gli oggetti più importanti per creare un ambiente più rilassante. Così facendo, le stanze appariranno più spaziose e meno soffocanti, soprattutto se la casa è piccola. Se lavori a casa, ti consigliamo di creare un home office il più possibile separato dal resto della casa. In questo modo potrai “staccare la spina” facilmente e rilassarti.

emotional design e organizzazione degli spazi domestici
in foto arredi Habitium

Colori

I colori sono tra i punti chiave dell’emotional design. Infatti, hanno la capacità di influire sulla percezione di un ambiente.  I colori meno saturi offrono maggiore tranquillità, mentre i toni più accesi hanno un effetto energizzante, anche se a lungo andare stancano. Qualsiasi colore può essere quello giusto per sentirsi a proprio agio, ma i colori freddi come blu, verde viola nei toni  più soft sono i più consigliati.

Emotional design e colori
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Forme

Le linee arrotondate sono da prediligere, in quanto conferiscono un aspetto meno spigoloso all’ambiente. Mobili, complementi e oggetti con angoli appuntiti rendono il nostro cervello più vigile e attento. Utilizzali per la zona ufficio, ma se vuoi rilassarti le forme arrotondate sono l’opzione migliore.

complementi di Habitium

Materiali

Anche le sensazioni tattili sono importanti. I materiali per arredare e decorare la casa devono essere prevalentemente quelli naturali. Legno, pietra e tessuti naturali sono i migliori per trasmettere calma. Sono un richiamo alla natura, che ci trasmette tranquillità. Anche i tessuti morbidi, come lana e cotone, ci daranno conforto, così come qualsiasi altro tessuto in fibra naturale.

Materiali naturali e benessere abitativo
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Illuminazione

L’illuminazione è fondamentale per il nostro benessere. La luce fredda ci stimola a rimanere svegli e vigili, mentre la luce calda e soffusa ci permette di rilassarci. L’ideale sarebbe inserire nella nostra casa delle luci regolabili per scegliere l’intensità emessa e, se possibile, anche il colore, in modo che quando dobbiamo privilegiare la produttività la aumentiamo e sarà fredda, ma quando le faccende quotidiane sono finite e ci si vuole riposare, diventerà più calda e più tenue. Si consiglia inoltre di privilegiare l’ingresso della luce naturale, perché ci darà il calore che cerchiamo e migliorerà il nostro riposo.

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Profumi

I profumi rimandano a luoghi e situazioni diverse e possono influire sul nostro umore. Consigliamo profumi freschi, che regalano tranquillità, se la tua casa è molto chiusa potresti integrare un purificatore d’aria o un diffusore di aromi. Un’altra opzione è quella di aggiungere piante e fiori, che oltre a dare vita al tuo spazio migliorano la qualità dell’aria.

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Obiettivi

È ormai assodato che l’emotional design ha lo scopo di farci sentire meglio nella nostra casa, ma attraverso quali meccanismi? Te ne parliamo qui di seguito.

Spazi fluidi e armonici

Vivere in una casa dove gli spazi appaiono fludi e armonici è il primo passo. Colori, arredamento e decorazioni dovranno essere ben coordinate tra loro. In questo modo le persone si sentono più a loro agio nell’ambiente, perché non ci sono elementi che stonano.

Esperienza sensoriale

Tenendo conto dei punti precedenti, è importante inserire elementi in grado di stimolarci e farci vivere un’esperienza sensoriale positiva. Per questo è importante pensare all’uso che faremo di ogni stanza per creare la giusta atmosfera. Nello spazio dedicato all’home office vorremmo essere più concentrati, mentre in soggiorno o in camera da letto l’obiettivo sarà quello di creare un ambiente capaci ci darci rilassare.

Conclusione

L’emotional design può adattarsi a qualsiasi stile e tendenze di arredamento, con il vantaggio di poter creare un ambiente che ci fa stare veramente bene. Un ottimo modo per dire addio, o quasi, allo stress!

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12 Febbraio 2023 / / Dettagli Home Decor

Cosa sapere sull'amianto prima della ristrutturazione

Svolgere un intervento di ristrutturazione della propria casa potrebbe essere un’operazione assai complessa, visti i costi e le analisi che devono essere svolte. Con la presenza dell’amianto, la situazione tende a essere particolarmente difficile da fronteggiare. Ecco cosa occorre conoscere in merito.

L’amianto, una fibra economica e dannosa

Tra gli anni ‘40 e ‘90 del secolo scorso, l’amianto veniva utilizzato con una grande frequenza nel settore edile in quanto, la suddetta fibra, rappresentava un materiale economico e semplice da lavorare che permetteva la realizzazione di una serie di coperture in grado di assorbire completamente i suoni.

Pertanto questo materiale ha caratterizzato gran parte degli edifici durante quel periodo storico italiano, ma a causa di diversi studi scientifici svolti nel corso degli anni, è stato rilevato che l’amianto è anche una fibra incredibilmente tossica e dannosa per la salute dell’uomo.

La sua inalazione, infatti, comporta una serie di danni agli organi del corpo dell’uomo, specialmente alle vie respiratorie, comportando la morte.

Per questo motivo il Governo, in base alle analisi svolte dalle società esperte nel settore, decise di realizzare la nell’edilizia degli anni compresi tra il 1946 e il 1992, che appunto vietava l’utilizzo dell’amianto per la realizzazione delle coperture domestiche e non solo.

Il sopralluogo prima della ristrutturazione

L’amianto rappresenta una fibra che si trova all’interno dell’abitazione e nelle varie coperture dove viene utilizzato. Questo comporta quindi che, prima di una lavorazione, vengano svolti i sopralluoghi necessari.

Questi, che dovranno essere svolti da una ditta specializzata nel settore (ad esempio nel Nord Italia MBA Ambiente Milano), permettono effettivamente di stabilire tre dati fondamentali, ovvero dove si trova l’amianto, quindi dove questo è stato utilizzato in maggior quantità, così come è possibile scoprire anche quanto amianto è presente nell’edificio complessivamente.

Inoltre viene stabilita sia la pericolosità della sostanza e le varie operazioni che devono essere svolte per la sua totale rimozione.

La bonifica amianto è obbligatoria?

Quando si scopre che nel proprio edificio è presente l’amianto, si potrebbe pensare che la bonifica sia appunto obbligatoria.

Ebbene secondo la legge questa operazione non è obbligatoria, ma ovviamente, per evitare che le persone che vivono in quell’edificio possano andare incontro a delle possibili patologie a carico dell’apparato respiratorio, è necessario procedere con lo svolgimento delle varie operazioni che rientrano in questo campo.

Inoltre è importante sottolineare come tutte le diverse procedure che devono essere svolte non possono essere effettuate autonomamente. Infatti, è necessariocorre prendere in considerazione il contatto con un’azienda specializzata nel settore.

In questo caso è importante verificare che la ditta sia registrata presso l’Albo Nazionale Gestori Ambientali, che appunto identifica tutte le realtà autorizzate allo svolgimento di questo genere di operazione.

Ecco quindi che occorre necessariamente prendere in considerazione tutte le procedure che permettono lo smaltimento, in modo corretto e senza alcuna complicanza, dell’amianto. La sua eliminazione definitiva dovrà rispettare tutte le diverse normative di tutela ambientale, un dettaglio importante da considerare.

I costi e la ristrutturazione

Le operazioni di smaltimento dell’amianto dalla propria proprietà prima della ristrutturazione hanno un costo ben preciso. I costi variano a seconda delle procedure che devono essere svolte per la rimozione della suddetta sostanza.

Occorre precisare come solamente dopo che l’amianto viene completamente rimosso sarà possibile procedere alla ristrutturazione della propria casa o azienda. Questo perché le varie parti della fibra non vengono ingerite o inalate durante la lavorazione di ristrutturazione.

In tal modo il fattore sicurezza potrà essere mantenuto ai massimi livelli. Ovviamente è importante precisare come le diverse operazioni di ristrutturazione potranno essere svolte da parte di un’impresa anche non registrata all’Albo prima citato.

Pertanto è necessario considerare come questi costi devono essere tenuti in considerazione e si aggiungono a quelli della ristrutturazione. In entrambi i casi, grazie ai vari bonus per i lavori di rinnovo dell’edificio, sarà possibile ottenere degli sgravi fiscali e quindi evitare costi assai elevati.

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12 Febbraio 2023 / / Dettagli Home Decor

Come proteggere le piante dal freddo con la pacciamatura

La pacciamatura è una pratica agricola antichissima, ispirata al naturale ciclo naturale delle piante decidue: ogni autunno, le foglie cadute al suolo si accumulano ai piedi dell’albero e proteggono le radici dalle intemperie.

Allo stesso modo, sin dagli albori dell’agricoltura i coltivatori hanno rincalzato la base delle piante con strati di materiale organico o inorganico, utilizzato come isolante termico. L’efficacia della tecnica è comprovata: le piante pacciamate hanno maggiori probabilità di sopravvivere anche agli inverni più rigidi.

La pacciamatura viene oggi ampiamente utilizzata in orticoltura e nelle coltivazioni casalinghe. Poiché non richiede l’utilizzo di sostanze chimiche che potrebbero disperdersi o lasciare residui nell’ambiente e nei frutti, inoltre, trova ampio impiego anche in agricoltura biologica e biodinamica, due pratiche colturali che stanno raccogliendo sempre più consenso da parte dei consumatori.

Esistono, come vedremo in seguito, diverse tipologie di materiale per proteggere il terreno da piante infestanti e proteggerle dal freddo. Nei negozi specializzati, ma anche negli e-commerce dedicati si può acquistare facilmente tutto quello che serve per la pacciamatura del terreno.

Come proteggere le piante dal gelo grazie alla pacciamatura
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Come proteggere le piante dal gelo grazie alla pacciamatura

Come abbiamo avuto modo di vedere, la pacciamatura consiste nell’accumulare ai piedi delle piante coltivate alcuni centimetri di sostanza organica o inorganica. Nei climi temperati e freddi, la principale funzione di questa pratica è proteggere le radici nel periodo invernale. Il materiale pacciamante, che ricopre un’area almeno pari a quella ricoperta dalla proiezione al suolo della chioma, funge da isolante termico per il terreno. In questo modo, anche nelle giornate più fredde, gli strati superficiali del suolo non geleranno e l’apparato radicale non subirà danni.

Quali materiali organici utilizzare

Tra i materiali organici più frequentemente utilizzati per la pacciamatura troviamo:

materiale fresco, compost e terricciato (mistura, in parti uguali, di terriccio di qualità e sostanza vegetale). Vengono applicati in strati di 5-10 cm, attorno al fusto e su tutta l’area su cui si proietta la chioma (a cui dovrebbe corrispondere, sommariamente, l’estensione sotterranea dell’apparato radicale). Questo tipo di pacciamatura è particolarmente efficace dal momento che, nel corso del tempo, il materiale organico fresco fermenta, generando calore. Dalla decomposizione originano anche numerosi composti nutritivi benefici per la pianta.

aghi e corteccia di conifere hanno un buon potere isolante ma, con la decomposizione, producono sostanze che acidificano il suolo. Se ne consiglia l’uso solo per trattare piante acidofile (azalee, rododendri, ericacee).

foglie secche, paglia e fieno: economici, leggeri e facili da depositare, hanno scarso potere isolante e si decompongono molto in fretta, quindi vanno rimpiazzati di frequente.

Qualsiasi tipo di materiale organico si scelga, occorre sempre verificare che non contenga semi di piante infestanti o spore fungine portatrici di malattie per la coltura. Inoltre, quando si utilizza un pacciamante organico, bisogna sempre porre attenzione ad evitare i ristagni idrici, che potrebbero asfissiare la pianta o provocare marciumi del fusto e dell’apparato radicale.

La pacciamatura con materiale organico deve essere rinnovata ogni anno.

I materiali inorganici

Per la pacciamatura vengono spesso utilizzati anche materiali inorganici, quali:

ghiaia e pietre colorate: uno strato di 5-10 cm di questi materiali ha un discreto potere isolante; inoltre, se sapientemente posizionati questi materiali possono essere utilizzati per creare disegni e aiuole ornamentali.
tessuto-non-tessuto: viene venduto in fogli, ottimi da utilizzare nei vasi e negli orti; dato che lasciano passare buona parte della luce, vengono spesso usati per coprire l’intera pianta durante il periodo freddo.
teli sintetici di plastica nera: anche se sono spessi solo pochi millimetri, hanno un buon potere riscaldante in virtù della colorazione scura; in estate, addirittura, vanno monitorati accuratamente per evitare che surriscaldino il terreno. Hanno il vantaggio di essere relativamente economici e molto longevi: un telo di buona qualità può durare anche 3-5 anni.

vantaggi della pacciamatura
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Ulteriori vantaggi della pacciamatura

Come abbiamo avuto modo di vedere, la pacciamatura è una pratica molto efficace per proteggere le radici delle piante coltivate dal gelo. Ma i suoi vantaggi non finiscono qui. Questa antica pratica colturale viene infatti utilizzata anche per combattere lo sviluppo di piante infestanti in prossimità delle colture. Inoltre, in estate una buona pacciamatura può mantenere costante la temperatura del suolo, evitando surriscaldamenti anche nelle ore più calde della giornata.

In questo modo, tra l’altro, si evita un’eccessiva perdita d’acqua dal terreno.

Come già spiegato, se si utilizza un pacciamante organico fresco, esso con il tempo si decomporrà, liberando sostanze nutrienti che promuoveranno la crescita vegetale. Quando si utilizzano materiali vegetali freschi occorre evitare che, nel periodo estivo, il calore generato dalla fermentazione si accumuli nel suolo danneggiando le radici. Il medesimo rischio si pone se si utilizzano teli di plastica nera. In entrambi i casi, quindi, la pacciamatura andrebbe rimossa con l’arrivo della bella stagione.

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12 Febbraio 2023 / / Dettagli Home Decor

Da Westwing le tendenze arredamento 2023

Il ritorno alla natura non è mai stato così forte per la casa ed il percorso è confermato dalle tendenze per l’arredamento 2023 anche secondo Westwing. Prima tra tutte le mode del momento la natura con le sue forme organiche e i materiali sostenibili apre l’elenco delle tendenze che la moda detta per gli interni e l’arredo. Ma non è l’unica protagonista!

Le tendenze per l’arredamento 2023

Westwing come ogni anno propone prodotti in linea con le tendenze, in costante aggiornamento. In questo modo divide le scelte in 5 grandi gruppi.

Iniziamo con la parola d’ordine: leggerezza. Per il 2023 si percepisce un profondo desiderio di levità puntando su materiali confortevoli e linee morbide per divani, tavolini e persino complementi. Si rispolverano anche gli archi: questo è l’anno del loro grande ritorno, sia per pareti divisorie sia per effetti grafici di semplice colore.

 


Tornando al tema iniziale la natura incarna un ruolo fondamentale. Così boschi e campagna entrano nelle nostre case attraverso legno, rattan e iuta. La qualità di questa scelta si valuta in base a prodotti sostenibili e riciclabili per i rispetto dell’ambiente.

 

La natura può anche prendere una declinazione selvaggia con richiami Art Decò. Questo è l’accostamento perfetto al Colore Pantone 2023 Viva Magenta che si presta alla perfezione per dettagli eccentrici e texture sofisticate. Mi raccomando, senza cadere nel too much!


A proposito di texture non si può escludere il ritorno degli anni ‘70. Da qualche anno stanno tornando a farsi sentire con i trend eclettici e coloratissimi: arancione, marrone, verde e ciclamino solo per citarne alcuni.

Infine, comune a tutte le tendenze, la casa si sta evolvendo verso il benessere personale e oasi di pace, quasi come se fosse un hotel. Questo orientamento propone angoli wellness, spazi relax, accessori estetici anche negli angoli meno osservati. Via libera ad allestimenti per fare yoga, pausa caffè, nicchie da lettura e accessori bagno rilassante.

colori di tendenza 2023

E Le tendenze 2023 per il colore

Legato alle tendenze per l’arredamento 2023 secondo Westwing anche i colori sono raggruppati per scegliere la combinazione più idonea allo stile scelto.

Protagonista dell’anno il Colore Pantone 2023 vanta la posizione d’onore. Si chiama Viva Magenta ed è un rosso con tonalità di rosa, molto intenso e vibrante. È adatto per tessili e accessori come candele e stampe; si abbina a tonalità più chare di rosa, kaki e color sabbia.


Tra le tendenze 2023 spicca il grande ritorno delle cromie audaci come il ciclamino e il giallo limone. Da utilizzare con parsimonia, sono da dosare solo per alcuni pezzi di grande impatto scenografico. Si contestualizza nello stile Art Decò o in quello anni ‘70.

tendenze colori 2023 secondo Westwing

Stabilmente in testa alle classifiche di gradimento degli esperti di home interior restano le più rilassanti tonalità calde della terra. Marrone, teddy, terracotta accostate a gradazioni più soft, come sabbia, tortora caldo e beige permettono di ottenere un ricercato tono su tono.


Infine per chi cerca unicità ecco tre colori speciali. Il viola sofisticato più scuro e intenso rispetto alla tendenza dello scorso anno, è perfetto da abbinare al legno per un effetto super chic.


Fresca e rasserenante, la palette che comprende blu cobalto, azzurro pastello, ghiaccio, blu notte, turchese e bianco è il trend per gli interni eleganti e moderni.


Per chiudere con un ritorno alla sostenibilità e naturalezza ecco il verde oliva declinato in un concept fondato sul design sostenibile, aiuta a portare la natura dentro casa per aggiornare lo stile mediterraneo.

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9 Febbraio 2023 / / My happy place

Ne abbiamo parlato tante volte, ormai arredare un bagno non è più una cosa semplice. Si tratta di una vera e propria stanza, con arredi di design, colori, carte da parati e rivestimenti super trendy. Quante volte avete sentito dire “che bagno stupendo”. E’ cambiata proprio la concezione di questa stanza, che prima era solamente quella di necessità.

E’ per questo che abbiamo pensato di darvi qualche dritta, cercando di creare un bagno di design con la scelta delle giuste finiture, senza spendere una fortuna (lo sapete che ci teniamo sempre alle vostre tasche).

Idee per arredare un bagno: 3 soluzioni

Prima di passare a degli argomenti più mirati, vogliamo darvi qualche bella idea da copiare nel caso in cui vi stiate avvicinando alla ristrutturazione del vostro bagno. Nel 2023 ormai estetica e funzionalità vanno a braccetto senza lasciarsi mai. Dai bagni più hight tech a quelli super minimal, dai più colorati a quelli suoi toni neutri. Ce n’è per tutti i gusti.

1.Rimane molto in voga l’aspetto di sviluppare il bagno in verticale. Pensare di rivestire un bagno fino al soffitto (un tempo era totalmente fuori logica) è oramai la norma. Questo perchè dona più ampiezza ed omogeneità al bagno, facendo sembrare più grandi anche i bagni di piccole dimensioni.

rivestimento tutta altezza bagno

Rivestimento tutta altezza bagno

2. Materiali caldi e della terra. Legno e pietra sono i grandi protagonisti del bagno nel 2023. Il legno dona calore al freddo e all’eleganza che invece infonde la pietra. Minimalismo in ogni caso è la parola d’ordine.

Bagno arredamento legno e rivestimento pietra

Bagno arredamento legno e rivestimento pietra

3. Colore, il grande protagonista. Che sia su una carta da parati, su una tinta, su un rivestimento o anche sui sanitari, l’importante è utilizzarlo. La porcellana bianca lascia spazio a tutti i colori disponibili. La carta da parati dona importanza alla parete doccia o a quella del lavabo, dividendo l’ambiente ed impreziosendolo. Colori tenui, sono di gran voga, per ricreare uno stile chic contemporaneo che difficilmente passerà di moda.

bagno colorato idee 2023

bagno colorato idee 2023

Idee bagno originali

Come appena accennato, il colore è un grande protagonista e con lui tutte le fantasie.

Oltre alla carta da parati ormai esistono tantissime ceramiche che sembrano dei veri e propri wall paper. Parliamo di un materiale comunque resistente, igienico e semplice da pulire come la ceramiche, che però ha tutte le caratteristiche (se non qualcuna in più come l’effetto 3d) di una vera e propria carta da parati.

Rivestimento wallpaper bagno

Rivestimento wallpaper bagno

Accostare questo tipo di rivestimento a dei toni neutri o comunque tenui per tutto il resto del bagno è sicuramente una strategia vincente per un bagno effetto wow.

Idee per arredare un bagno piccolo

Una delle necessità sempre più richieste sulla rete è quella di trovare idee per arredare un bagno piccolo. Ormai i bagni all’interno delle case sono di metrature ridotte, pensati per ottimizzare lo spazio al 100% senza rinunciare però ad avere ogni comodità, come ad esempio l’angolo lavanderia, magari incassato con dei mobili ad hoc.
E’ per questo motivo che i mobili da bagno ormai sono studiati per poter essere pensati anche negli ambienti più piccoli, senza però perdere il giusto design e le linee più trendy.

Colavene linea smart

Colavene linea smart

Ci viene in aiuto Colavene, un’azienda italiana nata negli anni ’60 che produce mobili e lavatoi di alta qualità per bagno e lavanderia. Qui troverete arredi minimal e fatti con materiali di qualità, con i colori più in voga del momento.

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6 Febbraio 2023 / / Coffee Break

Situata su un altopiano roccioso nel deserto californiano, questa casa unifamiliare è progettata come un rifugio, volutamente in contrasto con le forme organiche del deserto e basso rispetto al suolo per minimizzarne la presenza.

La struttura della casa è composta da 3 elementi: due muri in cemento, un insieme di corpi in legno e sopra di essi un tetto in acciaio che galleggia sopra la casa proteggendola dal sole cocente, un’apertura incornicia il cielo sopra la casa e fornisce luce solare diretta alla piscina.

I materiali sono stati scelti per creare un senso di “sereno contrasto” con la tavolozza dei colori vivaci del paesaggio desertico. Il rivestimento è in legno sottoposto a diversi trattamenti per realizzare una superficie molto resistente in un clima noto per le sue ampie fluttuazioni di temperatura giornaliere.

A retreat in the California desert

Located on a rocky plateau in the California desert, the single-family home is designed as a retreat that deliberately stands out from the organic forms of the desert and is as low as possible to minimize its presence.

The structure of the house consists of three elements: two concrete walls, a series of wooden bodies, and above them a steel roof that hovers over the house and protects it from the scorching sun, an opening that frames the sky above and provides direct sunlight to the pool.

Materials were chosen to provide a “serene contrast” to the vibrant color palette of the desert landscape. The cladding is made of wood that has undergone various treatments to create a very resistant surface in a climate known for its large daily temperature variations.

immagini VIA

5 Febbraio 2023 / / Case e Interni

Trend: mobili scanalati, listelli di legno e effetto millerighe fai da te

Ispirata al design classico, questa finitura decorativa sta spopolando ovunque anche nel DIY.

I mobili e le pareti a listelli stanno vivendo il loro momento d’oro nel mondo dell’interior design. L’effetto millerighe come viene chiamato in gergo, crea suggestivi giochi di luci e ombre, che impreziosiscono anche il più semplice dei mobili.

Una tendenza di grande eleganza interpretata dai migliori marchi di design e poi di conseguenza copiati da tutti, anche nel mondo DIY.

Non deve stupire questa moda, visto che la parola “texture” è uno dei capisaldi del design degli interni. In particolare, in questi decenni, abbiamo visto come abbia definito molte delle tendenze, ancora in atto, come le fibre naturali intrecciate o la paglia di Vienna. Questo risalto della tattilità, continua con gli ultimi dettagli decorativi millerighe che inondano i nostri feed sui social media, anche con esperimenti di fai da te.

Questo decorativo effetto scanalato, ha preso campo su vari materiali, dalla ceramica (ci sono tantissimi vasi di ispirazione nordica con scanalature verticali) e la plastica, fino al tessuto (con velluti a coste molto grosse), passando naturalmente per il legno e il vetro. I mobili scanalati sono un modo per aggiungere profondità e rilievo in qualsiasi ambiente, adattandosi ad ogni stile contemporaneo.

Non solo materiali diversi, ma anche nella forma, la scanalatura può esprimersi in modo diverso: può essere realizzata in modo morbido con un profilo curvo che può essere concavo o convesso e creare delle ombre lievi; oppure l’effetto può essere creato in modo più semplice e squadrato con una sezione rettangolare o quadrata, dove i singoli elementi sono distanziati, creando un più deciso chiaro-scuro. Tutto dipende da cosa vuoi ottenere.

Questa versatilità ha portato la scanalatura a una delle tendenze più popolari dell’arredamento d’interni degli ultimi tempi. Per questo, i listelli verticali in legno e i mobili scanalati millerighe, stanno caratterizzando da tre anni le ante dei mobili, i complementi e soprattutto le pareti di molti interni contemporanei, mantenendo un’estetica pulita e sobria, che si sposa bene sia con lo stile transitional (moderno-classico), il design scandinavo, che con il vintage o il boho chic.

Trend: mobili scanalati, listelli di legno e effetto millerighe

credit: Foto 1-2 Maisons du Monde ; Foto 3-4-5 H&M Home

Puoi trovare mobili e complementi con scanalature presso molti negozi di arredamento e i pannelli per le pareti (spesso fonoassorbenti) si trovano persino nelle catene di bricolage vicino casa.

Per questo, se hai una predisposizione per il fai da te, puoi ricreare con le tue mani l’aspetto millerighe, facendo aderire strisce di modanature, listelli di legno o pannelli precostituiti a mobili, complementi o pareti.

Del resto il fai da te, oltre a permetterti di personalizzare la tua casa, ti offre l’opportunità di portare una tendenza, senza dover sostenere una spesa eccessiva per una moda che potrebbe essere passeggera e volubile. Con un eccessivo uso di una tendenza come questa, chissà se fra 5-6 anni questi mobili o boiserie a coste potranno già venire a noia?

Comunque, sia che tu voglia iniziare in piccolo con un tavolino o destreggiarti con un’intera parete d’accento, ci sono molte soluzioni fai da te per portare un po’ di millerighe nella tua casa. Vediamo insieme alcune possibilità da chi l’ha sperimentato con le proprie mani!

Effetto millerighe fai da te

Tavolino Ikea effetto millerighe fai da te

credit: @mi.interieur
Ispirata da questo tend, la creazione di tavolini tondi con la gamba centrale a listelli di legno, ha invaso di tutorial il mondo dei Reel. La soluzione più facile, ad esempio quella spiegata in questo reel,  prevede l’utilizzo di improbabili oggetti Ikea, che messi assieme hanno perfettamente senso. Questo tavolino di 39 cm di diametro, è realizzato con:

– 2 Vassoi da bracciolo IKEA RODEBY
– 1 Vassoio girevole IKEA SNUDDA
– 1 Portavasi IKEA NYPON 24 cm
– Vernice Chalk Paint (facoltativo)
– Colla forte (tipo Millechiodi)

Che dire, assolutamente da provare!

Ikea Ivar con ante scanalate fai da te

credit: cath creative

Chi non ama una buona trasformazione di un mobile IKEA? Questo progetto di DIY prende il vecchio e affidabile armadietto IVAR e gli dà qualcosa in più con l’applicazione di listelli curvi sulle ante, nuova ferramenta dorata ed un colore alla moda, che lo rende trendy e irriconoscibile. Occorre essere precisi nell’applicazioni dei semi-tondini in legno, ma l’effetto è assicurato!

cassettiera con ante scanalate fai da te

credit: jennasuedesign

Può una vecchia cassettiera malconcia trasformarsi in un comodino di design? Si direbbe di sì a giudicare dal risultato ottenuto grazie alla carteggiatura e all’applicazione di una modanatura a smerli, che affiancata ad un buon lavoro di stuccatura e pittura, sembra perfetta per imitare l’elegante effetto millerighe.

lampada scanalata fai da te

credit: theadoredabode

Questo veloce lavoro di fai da te ha trasformato una banale ed economica lampada, in un oggetto chic. La base è quella della lampada originale, i listelli semicircolari incollati intorno ne cambiano totalmente l’aspetto. Se non hai una lampada da modificare, per mantenere questo progetto economico, vai in un negozio dell’usato locale, per trovare un pezzo adatto, a cui donargli nuova vita.

Ikea Malmo con effetto scanalato fai da te

credit: house beautiful

Se la maggior parte dei mobili scanalati che potresti trovare nei negozi, tende al minimalismo neutro con i colori naturali del legno, qui vediamo una personalizzazione con un colore d’accento: il rosa. Per questo makeover sono partiti da un comune comò MALMO di IKEA ed anche in questo caso la trasformazione è ben riuscita.

Ikea Tarva con effetto scanalato fai da te

credit: love and renovations

Partendo ancora una volta da un semplice ed economico mobile IKEA come base (questo è il comò TARVA), i listelli in legno sui frontalini dei cassetti, arricchiti da maniglie minimaliste e una nuova mano di vernice gialla, hanno reso questo mobile fresco, allegro ed adatto ad una camera per neonato.

Ikea Ivar con ante scanalate fai da te

credit: emma jane palin

Un altro progetto di personalizzazione dell’armadietto IVAR di IKEA. Questa volta i listelli di legno hanno una sezione quadrata, quindi la scanalatura rimane più evidente. I listelli comprati in un magazzino di bricolage, sono stati tagliati a misura dell’anta e incollati distanziati.

Vaso scanalato fai da te

credit: craftyourhappyplace

Dopo essersi innamorata della tendenza dei mobili scanalati, la blogger Brianna ha deciso di ricreare lei stessa un vaso , lavoro velocissimo creato con un barattolo di gelato e tondini di legno. Il risultato di questo riciclo creativo è molto carino e facile da provare.

Boiserie fai da te con listelli di legno verticale

credit: gatheredandfound

Se hai progetti ambiziosi per dare carattere ad una parete della tua casa, una boiserie con listelli verticali, può essere l’idea che stai cercando. In questo tutorial la boiserie, creata con listelli rettangolari incollati singolarmente, è alta circa 130 cm ed è stata dipinta di rosa chiaro. In alternativa puoi comprare, ad un prezzo più alto, pannelli di rivestimento per parete già a listelli, che sono più veloci da montare e sono quasi sempre accoppiati con materiali fonoassorbenti, quindi fanno da leggero isolante acustico per l’intera parete della tv.

Se ti piace questo post, potresti anche apprezzare:

[DIY] Ikea Ivar: come trasformare lo scaffale con un po’ di fai da te

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Trend: mobili scanalati, listelli di legno e effetto millerighe fai da te

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Anna – CASE E INTERNI

1 Febbraio 2023 / / VDR Home Design

Top cucina in legno: è la scelta giusta per te? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? Quanto dura? Nel post tutte le risposte.


Stai pensando di cambiare o rinnovare la cucina? Uno dei punti su cui ti starai concentrando di più è sicuramente il piano di lavoro.

Quale materiale (tra i mille esistenti) è meglio per me? Come coniugare bellezza e durata nel tempo?

La risposta non è univoca, perché ognuno di noi ha abitudini diverse quando si tratta di cucinare. Il processo di scelta dovrebbe essere fatto valutando i pro e i contro di ogni materiale, definendo anche lo stile che stai cercando.

Uno dei materiali più belli che puoi scegliere per il tuo piano di lavoro è il legno massello. Il top cucina in legno massello aggiunge calore e bellezza, ma è anche duraturo ed ecosostenibile.

Vediamo insieme come si realizza un piano in legno e quali sono vantaggi e benefici, prima di considerarne l’acquisto.

top cucina in legno massello di rovere con basi e pensili bianco opaco e divano in tessuto grigio

Top cucina in legno massello: come viene prodotto?

I top in legno possono essere realizzati in modi diversi. I tipi di legno che vengono scelti, in entrambi i casi, sono legni duri e quindi più resistenti di altri. Di solito si scelgono legni come l’olivo, ma anche il rovere o il castagno.

Ci sono top formati da legno lamellare, cioè listoni di legno (ricavati dai tronchi) che vengono incollati tra loro.

Questi listoni hanno dimensioni standard (di solito sono larghi circa 20 mm) ed elevate prestazioni tecniche: la resistenza alle sollecitazioni, al peso e alle deformazioni nel tempo.

I listoni vengono assemblati nelle dimensioni richieste per formare il top, che viene poi levigato, rifinito e sigillato per proteggerlo da liquidi e oli.

Cucina con paraschizzi e top in ceramica, tutto in grigio scuro e piano snack in noce

Ci sono poi i top in legno massello, realizzati giuntando più tavolati refilati. Una volta uniti i tavolati di legno c’è sempre il processo di levigatura e rifinitura, a cui seguono i processi di sigillatura.

Questi processi di sigillatura sono fondamentali, perché risolvono uno dei problemi più importanti del legno: la porosità.

Che significa?
Significa che se non è trattato con oli idrorepellenti o resine specifiche, il top in legno assorbe ogni tipo di liquido che ci cade sopra.

Se hai mai avuto esperienza con pavimenti o arredi in legno un po’ datati (e mai trattati) sai di cosa sto parlando. Grandi macchie che scuriscono nel tempo, a cui non si sa (quasi mai) come reagire.

Anche tagli e ammaccature sono un problema non da poco: rispetto ad altri materiali però, sul legno tagli e ammaccature (chiaro, non devono essere incisioni di 5 cm) sono recuperabili. Dettaglio non indifferente.

Ovvio, i top in legno non sono eterni e i trattamenti non sono risolutivi per qualsiasi tipo di danno. Vanno ripristinati nel tempo, ma se curati per bene ripagano nel tempo grazie al loro calore e alla loro bellezza.

top cucina in legno massello di rovere, su cucian bianca con paraschizzi di piastrelle colorate effetto metallo

Un solo materiale, più modi di usarlo

Nelle cucine che si progettano in questi anni il legno e le varie essenze usate per le impiallacciature la fanno da padrone.

Non è infatti una novità la riscoperta dei materiali naturali, poco trattati e ancor meno artefatti. È molto forte la voglia di tornare alla semplicità, mettendosi in casa oggetti e arredi che ci ricordino che la bellezza autentica (e anche imperfetta) è quella che ci serve e che spesso dura di più.

Soprattutto se ami lo stile nordico o rustico ti ritroverai in quello che ho appena detto. Cucine in colori chiari e neutri come il bianco o l’avorio, spesso in finiture opache, che si accompagnano ad impiallacciature come il rovere naturale o thermowood.

cucina in stile provenzale, con basi dogate e top in legno massello

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In contesti come questi, i top per la cucina in legno massello sono perfetti. Non solo piani di lavoro nel senso stretto della parola.

Ormai le cucine sono quasi sempre unite al soggiorno ed è sempre più raro trovare i due ambienti separati. In una situazione del genere è utile poter ricavare un piano snack che ci permetta di fare pasti, anche veloci, senza dover apparecchiare o tirare fuori un tavolo vero e proprio.

È sufficiente uno snack profondo 30 cm, lungo dai 120 cm ai 180 cm per poter consumare una colazione in famiglia o un pranzo al volo, tra un impegno e l’altro.

Se hai un’isola o una penisola lo puoi fissare alle basi, creando così immediatamente una zona per mangiare o leggere. Se invece hai una classica cucina lineare o ad L in una stanza non molto larga, potresti dedicare una parte di parete ad un piano snack di questo tipo.
Saranno sufficienti delle staffe di ancoraggio a parete per avere il supporto che ti serve.

L’altezza del piano snack sarà di circa 90 cm da terra, per cui più alto di un tavolo da pranzo standard. Scegli degli sgabelli comodi, con lo schienale, in linea con lo stile della tua cucina.

top cucina in legno massello di rovere, con paraschizzi in legno, in stile classico con snack a parete

Cura del top cucina in legno: consigli e suggerimenti

Come per tutti i materiali naturali, la resistenza nel tempo si prolunga tanto quanto il materiale viene curato e mantenuto.

Il legno è naturale, cambia nel tempo, è sensibile alla luce e a tutte le sostanze con cui viene in contatto.
Se cucini molto ma questo è proprio il materiale che volevi per casa tua, ci sono alcuni punti di cui dovrai sempre tenere conto.

Come dicevo all’inizio, i top in legno massello sono trattati con vernici idrorepellenti che li rendono resistenti ai liquidi e all’umidità. Questi trattamenti sfumano nel lungo tempo, ed è quindi necessario ripristinarli negli anni.

cucina rustica con tavolo in legno massello e sgabelli vintage. Paraschizzi in pietre diamante e cucina in bianco opaco

Se il top in legno massello è nuovo ed è trattato con vernici idrorepellenti, ti garantisce una durata di almeno 10 anni, tenendo conto che questo valore è certamente influenzato dalla cura che gli si dedica.

Oltre a questo, ricorda di avere sempre qualche premura in più per il tuo piano. È vero che ha un trattamento idrorepellente, ma se rovesci una bottiglia di acqua o vino asciuga subito e bene. Un liquido che rimane per troppo tempo su un materiale di questo tipo potrebbe comunque creare problemi.

Ricorda inoltre di non appoggiare pentole bollenti direttamente sul piano: interponi sempre un sottopentola.

E se lo graffi?
Se hai un po’ di manualità potresti provare da solo a rimediare. Con della carta vetrata leviga il piano lì dove c’è il graffio. Questo porterà via la vernice di finitura e il trattamento, per cui dovrai ricordarti di rifare anche questi due passaggi.

Nel caso di verniciature speciali potrebbe essere necessario verniciare l’intero piano (per non avere macchie e avere una finitura omogenea): in questo caso confrontati con chi ti ha prodotto il piano o con il tuo falegname di fiducia. Eviterai brutti incidenti!

In conclusione: bellezza, durata e calore per un top unico

Siamo alla fine di questo post e sicuramente avrai capito che il top in legno non è una scelta per tutti. Perché richiede attenzione e amore.

Questo però viene ampiamente ripagato dalla bellezza naturale di un piano di lavoro di questo tipo.
Se pensi a come viene prodotto, capisci da solo che il tuo top non sarà mai uguale a quello di un altro, perché ogni tronco è diverso. Si tratta praticamente di un “pezzo unico”.

Ci sono anche risvolti ecosostenibili da non trascurare. Infatti il legno è biodegradabile (se trattato con prodotti adeguati) e può essere riciclato alla fine del suo percorso, creando molti meno rifiuti rispetto alla plastica e al laminato.

Inoltre, anche le emissioni di corpi organici volatili (COV) possono essere ridotte a zero, grazie al tipo di lavorazione effettuata.

Sono sicura che ora avrai le idee più chiare e potrai ragionare bene sulla scelta da fare per avere in casa un piano di lavoro, bello, duraturo e sostenibile.

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