25 Gennaio 2022 / / Casa Poetica

consulenza di decluttering e riordino - Casa Poetica

Non riesci più a gestire la tua casa e hai capito di aver bisogno di una consulenza di decluttering e di riordino: questa è la condizione di partenza.

Oggi voglio aiutarti a capire e a scegliere quale modalità è la più adatta alle tue esigenze, cercando tutti i dubbi che, so per esperienza, sorgono di solito.



Chi ha bisogno di una consulenza di decluttering e  di riordino

Sfaterò il mito che vuole che la Professional Organizer aiuti chi ha la casa super incasinata o sia la soluzione perfetta per quell’amica che non ce la fa a buttare nulla.

La Professional Organizer aiuta chi vuole risolvere un problema dovuto al caos in casa, determinato da un certo quantitativo di oggetti che non si sanno gestire, da spazi sfruttati in maniera poco funzionale, dal bisogno di trovare un metodo che permetta di costruire nuove abitudini organizzative.

La questione non è il caos, ma la sensazione che ci trasmettono gli ambienti nei quali viviamo.

Ho lavorato in case che, a primo impatto, non avevano bisogno di grandi interventi e sono entrata in altre che mi davano senso di soffocamento.

Ciò che per me è una sensazione, un’emozione, non è la stessa per te: se la tua casa ti provoca disagio, insoddisfazione, stanchezza fisica e mentale, ecco, allora hai bisogno di una consulenza di decluttering e di riordino.

Tu vivi la tua casa e solo tu sai come la vuoi vivere.

Per questo motivo, questo tipo di lavoro non lo devono decidere gli altri. Può essere un consiglio, un suggerimento (attenzione! non si sa mai come potrebbe essere interpretato), ma nessuno deve decidere per te.



Come si svolge una consulenza di decluttering e di riordino

La consulenza ha lo scopo di trovare la soluzione ai tuoi problemi di organizzazione, fornendoti un piano d’azione e gli strumenti più adatti alle tue esigenze.

Si lavora fianco a fianco, esaminando gli spazi da riorganizzare, passando in rassegna quello che hai, scegliendo cosa tenere e cosa non fa più per te (eh, sì, fare un buon decluttering è determinante per la riuscita del lavoro), strutturando così un ambiente più funzionale e facile da mantenere nel tempo.

In tutto questo sarai accompagnata dai miei consigli e dalle mie spiegazioni sul perché fare in un determinato modo, ti aiuterò a imparare a fare per essere in grado di muoverti poi in autonomia e ti creerò una piccola “tabella operativa riassuntiva”.

Le modalità per la consulenza di decluttering e di riordino sono due:

posso venire a casa tua e operare fisicamente





oppure farci supportare dalla tecnologia per accorciare le distanze





Il valore

Puoi dire basta al caos, alla sensazione di disagio, allo stress, agli acquisti sbagliati, allo spreco, al tempo perso dietro alla casa e alle cose.

Avrai una casa funzionale e facile da gestire, ambienti armoniosi, avrai anche maggior consapevolezza di quello che possiedi e sarai più accorta con le tue spese.

E, te lo assicuro, anche il rapporto con te stessa migliorerà sensibilmente, perché una consulenza di decluttering e di riordino ti riporta al centro dei tuoi spazi (non solo fisici 😉 )e ti insegna a circondarti di sensazioni positive.

Te lo meriti!

 

Cover photo by Kara Eads on Unsplash







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25 Gennaio 2022 / / Design Ur Life

prima di sapere come arredare in stile Kinfolk è meglio capire che cosa è questo stile. Più che uno stile di design, il kinfolk è uno stile di vita partita da una rivista fondata nel 2011 a Portland. Dunque il kinfolk è uno stile di vita che si concentra sul concetto di slow living, dando valore alla qualità piuttosto che alla quantità.

Kinfolk è legato all’estetica dei paesi nordici e al concetto hygge, pensando sempre da un punto di vista sostenibile. Infatti semplicità è il sinonimo di Kinfolk. I colori saturi per valorizzare la decorazione naturale e minimalista è una caratteristica di questo stile. Il bianco, il grigio o il beige, mobili e decorazioni in legno, rattan o cermaica con disegni molto minimal, piante grasse e semplici costruiscono questo stile.

Questo stile punta tanto sull’auttenticità degli oggetti fatti a mano, i wabi-sabi, la bellezza dell’imperfetto e il vintage. Può spesso ricordare lo stile boho.

Come arredare e creare lo stile Kinfolk

Questo mix tra l’autenticità e semplicità è molto legato alla sostenibilità. Per creare questo stile è fondamentale avere un lifestyle che valorizzi gli oggetti che ci circondano e pensare a uno stile decorativo neutro e minimalista per evitare acquisti compulsivi e influenzati dalla tendenza che scompare in breve tempo. Avere un particolare attenzione ai processi di produzione tradizionali, attenti all’ambiente e alle persone.

Come arredare in stile Kinfolk
Come arredare in stile Kinfolk
Come arredare in stile Kinfolk
Come arredare in stile Kinfolk

I fondatori della rivista kinfolk e di questo lifestyle vogliono mostrarci l’importanza di pensare e prendersi cura della nostra comunità sopra ogni cosa. Infatti la scelta del nome “kinfolk” viene dall’inglese antico ed è la combinazione tra due parole ” cynn ” che significa famiglia e ” folk ” che è il sinonimo di ” persona ” e si riferisce alle persone che appartengono della stessa famiglia.

Nei prossimi post parlerò dello stile wabi-sabi e lo stile hygge, se non vuoi perdere i miei prossimi post seguimi sui social e iscriviti al blog con la tua mail.


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L’articolo Cos’è il plexiglass e come utilizzarlo è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Sebbene l’idea del plexiglass sia venuta per la prima volta al chimico e inventore Otto Rohm nel 1901, solamente nel 1933 l’azienda Rohm & Hass lo ha introdotto sul mercato col nome con cui oggi lo conosciamo.

Visto fin da subito come un’alternativa al vetro, leggera e infrangibile, il plexiglass ha alle spalle una storia affascinante. Nel tempo, è stato impiegato per numerose applicazioni, l’ultima in ordine di tempo è arrivata con la pandemia, quando le barriere protettive in plexiglass hanno cominciato ad essere utilizzate contro la diffusione del SARS COV-2. Ristoranti, negozi e altre attività hanno infatti cominciato ad installare le pareti divisorie in plexiglass come schermi protettivi sia per i lavoratori che per i clienti. Ma, questo, è solo l’ultimo uso del materiale in ordine di tempo.

plexiglass

Cos’è il plexiglass

Noto come acrilico, vetro acrilico o polimetilmetacrilato (PMMA), il plexiglass è un termoplastico trasparente a base di petrolio, tipicamente prodotto in fogli. È un materiale forte, resistente e leggero, con una resistenza all’urto maggiore rispetto al vetro e con una stabilità che lo rende perfetto per un utilizzo outdoor. Tutte caratteristiche che, insieme ad altre proprietà come la durata nel tempo, la capacità di riflettere la luce e la lavorazione semplice, fanno del plexiglass un materiale molto amato.

Tuttavia, difficilmente i prodotti in plexiglass utilizzano PMMA puro. In genere il materiale viene modificato per ottimizzarne ulteriormente le proprietà: si può aggiungere il butilacrilato per migliorare la sua resistenza all’urto, l’acido metacrilico per un impiego a temperature elevate, o semplicemente colorati ad hoc per amplificare il suo aspetto decorativo.

Che caratteristiche ha il plexiglass

Tra le caratteristiche del plexiglass, a spiccare è principalmente la sua resistenza. Simile alla fibra ottica per trasparenza, a seconda della mescola vanta un certo grado di infrangibilità: viene infatti usato spesso per la produzione di vetri di sicurezza e presidi antinfortunistici, ma anche per la realizzazione di elementi d’arredo meno delicati rispetto al vetro e al cristallo.

Le caratteristiche del plexiglass, infatti, sono ben evidenti nel raffronto col vetro. La sua densità è di 1,19 g/cm3, circa la metà di quella del vetro (2,5 g/cm3). Inoltre, ha un punto di rottura superiore al vetro (ma inferiore al policarbonato), ed è più trasparente alla luce visibile. Tuttavia, è più facile da graffiare: fondamentale è rivestirlo, così da renderlo meno sensibile a graffi e abrasioni.

Il plexiglass si distingue dagli altri materiali perché è:

  • trasparente
  • infrangibile
  • resistente agli agenti atmosferici, agli urti e all’invecchiamento
  • utilizzabile sia in contesti indoor che outdoor
  • resistente agli acidi e alle sostanze alcaline (non ingiallisce col passare del tempo)
  • versatile (anche grazie alla vasta gamma di colori, spessori e finiture)
  • leggero
  • pratico
  • facile da pulire
  • resistente alla polvere e allo sporco
  • luminoso
plexiglass

Come utilizzare il plexiglass

Sin da quando è stato immesso sul mercato, il plexiglass è stato utilizzato per tutta una serie di scopi. La sua industria è cresciuta soprattutto durante la II Guerra Mondiale, quando veniva impiegato per costruire le cabine di pilotaggio degli aerei. A conflitto terminato iniziò ad essere usato prevalentemente nell’architettura e nel design.

Oggi il plexiglass viene trattato come sostituto del vetro trasparente, in tutta una serie di ambiti: dalle barriere protettive di stadi e palazzetti agli acquari ai finestrini degli aerei, dalle vasche da bagno e i piatti doccia ai fanali posteriori delle automobili. Un altro importante ambito d’applicazione è l’industria sanitaria: col plexiglass si realizzano le lenti intraoculari per la cura della cataratta, sotto forma di “cemento” viene usato per fissare impianti e riparare le vertebre fratturate, ma viene anche usato per le protesi dentali.

A livello architettonico, il plexiglass viene spesso utilizzato per i lucernari per via della sua facile manutenzione e per la resistenza agli urti e agli agenti atmosferici. Amato nei bagni in quanto antiscivolo e infrangibile (abbassa dunque il rischio di infortuni domestici), viene usato per piccoli e grandi complementi d’arredo, per i pannelli solari e per le serre. Da quando è scoppiata la pandemia, inoltre, è il materiale preferito per gli interventi architettonici temporanei in ristoranti, negozi e piccole imprese. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda infatti a tutta una serie di attività l’installazione di barriere in plexiglass, per via del loro importante ruolo nella prevenzione del contagio.

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L’articolo Cos’è il plexiglass e come utilizzarlo è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

22 Gennaio 2022 / / BlogArredamento Aziende

Trasformare in studio un angolo della casa è, di questi tempi, a dir poco fondamentale.

Conosciuto anche come telelavoro, lo smart working si è diffuso in maniera così capillare e repentina che, da un giorno all’altro, ci siamo resi conto che il tavolo della cucina, il divano o il mobile toeletta non erano ottimali per lavorare da remoto come se fossimo in presenza.

E questo per non parlare delle mirabolanti invenzioni casalinghe che abbiamo messo in atto: assi da stiro usati come scrivanie, improvvisati supporti per pc ricavati dalle sedie…

Insomma, accantonati fantasiosi progetti fai-da-te, è giunto il momento di ripensare (e finalmente creare) il perfetto angolo studio: un piccolo ufficio domestico che, con l’aiuto di arredi trasformabili, mobili a scomparsa, scrivanie e librerie componibili, consenta di lavorare, studiare, ripassare una presentazione e organizzare meeting virtuali senza varcare l’uscio di casa.

 

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Indice

Arredare una stanza-studio

Hai a disposizione un locale in più, una terra di nessuno che è diventata negli anni una palestra, poi un deposito e dopo ancora lo spazio-gioco dei piccoli?

Sfruttalo per allestire un ambiente che sia insieme camera degli ospiti e studio, una stanza multifunzione da utilizzare sia quando lavori da casa che quando inviti amici e parenti lontani.

Monolocale con letto a scomparsa IM20_L14

A metà strada tra un ufficio domestico e una camera extra, questo spazio ibrido potrà, a seconda dell’ampiezza, essere diviso idealmente in due aree funzionali:

  • un angolo studio vero e proprio
  • una zona relax dedicata al riposo

Stanza-studio con letto matrimoniale IM 20_L05

Più piccola è la stanza-studio, più intelligenti dovranno essere le soluzioni d’arredo: orientarsi verso mobili multifunzione o richiudibili a parete è la chiave per ottimizzare un ambiente di dimensioni piccole – per non dire piccolissime – sfruttando fino all’ultimo centimetro il pavimento e i muri liberi.

E via libera, dunque, agli arredi che integrano o incorporano letto, libreria e scrittoio, oppure ad originali composizioni che alternano mensole, vani aperti e contenitori chiusi.

Libreria con ante chiuse IM20_L24

Se l’ambiente è piuttosto ampio, invece, nulla vieta di optare per una soluzione dai volumi importanti, che possa occupare una porzione di muro o addirittura un muro intero.

È questo il caso delle composizioni a tutta parete, spesso costituite da elementi con ante abbinati a capienti moduli libreria.

Perfetti per chi desidera sfruttare l’alternanza di vani a giorno, nicchie e scomparti chiusi, sono indicati per archiviare in maniera ordinata documenti, fascicoli, faldoni e, nel caso di attività più creative, materie prime, utensili e accessori.

 

Angolo studio vero e proprio

Vale un discorso diverso per le zone studio tout court: non stanze-ufficio ma angoli della zona giorno o della zona notte trasformati in postazioni PC.

In mancanza di una stanza pensata ad hoc, è infatti indispensabile individuare lo spazio migliore per allestire un mini ufficio di casa accogliente e funzionale, da utilizzare sia nei momenti di emergenza che in occasione di attività di lunga durata.

Camera da letto con zona studio in color legno Wood Bridge

Al variare delle esigenze varieranno le soluzioni d’arredo, questo è certo. Ma qualunque sia il bisogno pratico, è bene dare importanza anche alla resa estetica.

La zona ufficio potrà definirsi riuscita se si fonderà alla perfezione nell’ambiente di partenza, sia esso il soggiorno, l’ingresso o la camera da letto.

Monolocale-studio

 

Parete attrezzata con letto matrimoniale IM 20_02

Opzione preferita (e qualche volta obbligata) di studenti universitari fuori sede, lavoratori pendolari e giovani alle prime esperienze con la vita in solitaria, il monolocale ha tanti pregi ma anche tanti difetti: uno fra tutti, le dimensioni.

Il nome è di per sé evocativo e non lascia spazio alle interpretazioni: mono-locale, ovvero un’abitazione costituita da un solo ambiente condiviso tra zona giorno e zona notte, cucina e angolo studio, appunto.

Parete per soggiorno con letto a scomparsa IM20_03

Data la particolare conformazione, i monolocali costringono più di altre realtà abitative a cercare soluzioni intelligenti e alternative, poco ingombranti e a profondità ridotta, capaci però di rispettare e fare tesoro della combinazione vincente funzionalità + piccoli spazi = mobili salvaspazio.

Armadio a ponte con letto a ribalta orizzontale IM20_09

Tra le idee più amate non mancano i trasformabili: arredi che, incorporando nella stessa struttura scrivania e letto o scrivania e armadio, funzionano come veri mobili 2 in 1.

Libreria con scrittoio a ribalta T05

Se i mobili multifunzione riscuotono un certo successo, non sono da meno gli arredi a scomparsa. Richiudibili e apribili al bisogno, scrivanie girevoli, tavoli a ribalta e scrittoi nascosti consentono di allestire postazioni di lavoro che compaiono – e scompaiono – solo quando se ne ha la necessità.

Il risultato? Più spazio libero in casa, maggiore ordine e l’illusione che gli spazi non siano poi così ristretti.

 

Soggiorno con angolo studio

 

Scrittoio sospeso a parate Start S31

Zona studio in soggiorno? Sì, ma solo se in armonia con il mood e il carattere dell’ambiente che lo circonda.

La scelta di allestire un mini ufficio nel living è in linea con le tendenze del momento, che non solo premiano l’effetto mix&match degli stili e delle finiture ma supportano la necessità imperante di suddividere uno stesso ambiente in diverse micro-aree funzionali.

Tavolo ribaltabile richiudibile a parete Slide

Meno vincolati ai centimetri, gli appartamenti con zona giorno a vista cavalcano l’onda della versatilità per allestire angoli studio originali, simmetrici e destrutturati, anche sospesi se si vuole ottenere un effetto di leggerezza senza uguali.

A questo proposito, i mensoloni a parete usati come scrivanie appese al muro rispecchiano in pieno il trend minimalista del less is more.

Scrittoio con piano rotante Sestante

Anche per i grandi soggiorni, però, la preferenza va agli arredi a scomparsa: scrivanie con piano scorrevole e tavoli a ribalta diventano gli alleati perfetti per smantellare la zona studio quando l’orario di lavoro è ormai terminato.

 

Zona studio in cameretta

 

Quando si dice camera dei ragazzi si dice compiti, e quando si dice compiti… la mente va subito alla scrivania.

Troppo spesso sottovalutato, il piano di lavoro dei più piccoli richiede invece un’attenta analisi dell’ambiente e una progettazione ancora più accurata.

Scrivania-contenitore retroletto con ruote Start

Scegliere tra un modello lineare o angolare, tra una variante laccata o in legno, infatti, non basta più.

Allestire un angolo studio a prova di bambino significa considerare la sua età, le sue esigenze e i comfort per svolgere in serenità le attività scolastiche assegnate.

Dettaglio di angolo studio nella cameretta di una bambina

A questo si aggiunge un quesito piuttosto spinoso: dove realizzare la zona studio in cameretta? O, in altri termini, dove sistemare la scrivania?

La risposta dipende dai metri quadri della camera e dal numero di bambini che condividono la stanza, ovviamente, ma in linea generale è possibile allestire una zona compiti contro il muro o ai piedi del letto, parallela alla parete o direzionata verso centro stanza.

Libreria con scrivania integrata Gate

Qualunque sia la soluzione scelta, ciò che conta è che il piano di lavoro sia sempre ben illuminato dalla luce naturale e abbia a disposizione una libreria dove lasciare i libri di scuola o una piccola cassettiera destinata alla cancelleria.

 

Leggi anche: dove posizionare la scrivania in cameretta?

Angolo studio in camera da letto

 

Camera da letto ad angolo Start T06

Anche per gli adulti, in primis i giovani adulti, disporre di un angolo studio nella propria stanza è ben più che un optional.

Fedele compagna di lunghi pomeriggi di ripasso, la scrivania diventa l’alleato indispensabile per svolgere la propria attività da remoto, per consultare la posta elettronica o, poeticamente, per annotare sul proprio taccuino gli eventi principali della giornata.

Libreria con scrivania sotto la finestra

Quella che durante l’infanzia era una postazione per i compiti, infatti, nella camera dei grandi assume connotati maturi, concretizzati esteticamente da finiture calorose ed eleganti, guidate dai toni naturali del legno o dalla delicatezza delle tinte pastello.

Scrivania ad angolo con cassettoni Kios

Le idee d’arredo spaziano dalle soluzioni più semplici, composte esclusivamente da scrivanie-scrittoi, alle combinazioni complesse, dove entrano in gioco librerie, mensole, cubi e contenitori bassi armoniosamente integrati tra loro.

 

COLLEZIONE HOME OFFICE
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Leggi anche:

22 Gennaio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Già da svariati anni la carta da parati è tornata di moda, ma decisamente non ha niente a che vedere con quella che a cui eravamo abituati qualche generazione fa.

carta da parati moderna
Wallpaper Élitis

Definita anche col termine inglese wallpaper, la carta da parati moderna è tutt’altra storia, sia dal punto di vista dei disegni che delle possibilità che offre, grazie alle tecnologie digitali e ai materiali più performanti, oltre che lavabili. Riesce ad infondere carattere agli ambienti e, con qualche accorgimento per quanto riguarda la grafica, aiuta anche ad ampliare visivamente lo spazio. Si può applicare, come tutti sappiamo, sulle superfici verticali – ovvero le pareti – ma quello che pochi immaginano è posizionarla su superfici orizzontali, come i soffitti, soprattutto se si vuole abbassare l’altezza degli ambienti.

Permette anche di nascondere porte filomuro e armadi, rivestendone le ante. Stesso discorso vale per decorare pannelli divisori scorrevoli, che possono diventare come delle grandi tele.

Wallpaper Cartilla

Dove usarla

Il wallpaper è adatto a tutti gli ambienti della casa: dal soggiorno, alla camera da letto, alle camerette dei più piccoli, dall’ingresso, al bagno, alla cucina. In soggiorno è possibile collocarla sulla parete principale, ovvero quella col divano, per sottolineare visivamente l’area. 

carta da parati moderna
Wallpaper Demart

Però se avete un grande soggiorno che ospita anche una zona pranzo, considerando che solitamente i disegni sono d’impatto, collocate il rivestimento solo su una parete. 

Anche per la camera è sicuramente indicata per sottolineare e valorizzare la parete del letto.

Wallpaper Demart

La carta da parati moderna può essere applicata anche in bagno e cucina, se esplicitamente dichiarato dal produttore. Per il bagno le zone più belle da rivestire sono quella del lavabo, oppure la parete della doccia. 

In cucina può essere usata magari sul lato del tavolo oppure, se impermeabile e lavabile, per la fascia del paraschizzi al posto delle mattonelle.

Motivi e tonalità della carta da parati moderna

Quanto ai motivi decorativi, la scelta è davvero ampissima. Dai disegni geometrici, ai motivi floreali o vegetali, alle grafiche astratte o stilizzate, a quelle classicheggianti, fino ad arrivare alle immagini fotorealistiche. Ecco soltanto qualche esempio:

Tenete presente che i disegni grandi, geometrici o floreali, non sono adatti ad ambienti piccoli, perché danno l’impressione di avanzare; in questo caso potete optare per motivi decorativi di piccole dimensioni. Per dare, invece, profondità a una stanza e l’impressione che la parete prosegua, utilizzate carte con viste e panorami

Per quanto riguarda la tonalità, si può andare dai delicati disegni acquarellati che sono ariosi e adatti sia a chi ha spazi non tanto grandi sia a chi ha un po’ “timore” di usarne una troppo protagonista. Oppure, per i più audaci, ci sono carte dai toni scuri, da utilizzare ovviamente in ambienti spaziosi e molto luminosi oppure ben illuminati con luce artificiale.

Se desiderate una progettazione ottimale degli spazi della vostra casa, consultate il sito https://zeumadesign.com/.

22 Gennaio 2022 / / Dettagli Home Decor

come rinnovare casa con il colore Pantone 2022 Very Peri

Vuoi usare il Very Pery per rinnovare casa con il colore Pantone 2022? Ecco i consigli degli esperti di habitissimo.

Lo scorso dicembre il tanto atteso colore dell’anno è stato svelato: Very Peri è la tonalità originale ed energica eletta dal Pantone Color Institute per il 2022 e destinata ad essere declinata in molteplici ambiti, dalla moda alla grafica, fino all’arredamento e al design.

Questa inedita tonalità di blu, con illuminanti sottotoni di rosso e viola, è un inno alla modernità e creatività, stimola l’inventiva ed è quindi in grado di dare un nuovo volto agli interni di una casa. Gli esperti di habitissimo – portale che mette in diretto contatto privati e professionisti qualificati per interventi di interior design, ristrutturazione e riqualificazione edilizia – suggeriscono alcune idee e consigli per rinnovare la casa utilizzando in modo ragionato il colore dell’anno.

Rinnovare casa con il colore Pantone 2022 Very Peri

Il colore Pantone 2022 Very Peri per rinnovare casa

Secondo il sondaggio annuale condotto internamente da habitissimo, nel 2021 il 27% degli utenti ha imbiancato casa. Scegliere i colori per le pareti è un impegno serio e per niente banale, richiede ricerca e massima attenzione. Per questo, spesso, è meglio affidarsi a professionisti esperti, come quelli di habitissimo, che sappiano interpretare il gusto personale e fornire soluzioni personalizzate per migliorare gli spazi interni.

consigli per arredare con il colore Pantone 2022 Very Peri

Creare l’effetto WOW

Una soluzione alternativa per inserire il Very Peri nell’arredamento è attraverso l’introduzione di un elemento di grande impatto visivo che si faccia notare per la sua tonalità straordinaria e originale, divenendo il protagonista assoluto di un ambiente. Potrebbe essere un mobile restaurato oppure una poltrona rivestita con un tessuto che riprende le sfumature del Very Peri: tutti gli elementi d’arredo, se sapientemente combinati e rinnovati, possono diventare dei pezzi unici straordinari e rendere gli interni più accattivanti.

arredare con il colore Pantone 2022
tappeto GT Design

Curare ogni dettaglio

Nel caso in cui non si volesse stravolgere la casa, è possibile introdurre dei piccoli tocchi di Very Peri per creare sorprendenti giochi cromatici e dare vita ad una vera e propria metamorfosi degli spazi. Aggiungere un vaso, dei complementi tessili, delle stampe o degli accessori che richiamino le nuances del Pantone, sono alcuni esempi di come si può facilmente e rapidamente inserire il colore dell’anno per rinnovare gli spazi puntando semplicemente sull’home decor.

come abbinare il colore Pantone 2022 Very Peri

Progettare puntando al binomio colore-benessere

Se si ha in programma una ristrutturazione, si può ricorrere a questa insolita tonalità di blu per caratterizzare gli ambienti. Un’idea è quella di scegliere per la cucina o il bagno dei rivestimenti – piastrelle, mosaici o resina – nel colore Very Peri. Trattandosi di una cromia con sottotoni calmi e rilassanti, questo Pantone è la scelta ideale, ad esempio, per trasformare una sala da bagno in un luogo intimo votato al benessere e al relax.

Queste idee permettono di introdurre una nota di colore in casa in modo semplice e non invasivo.

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21 Gennaio 2022 / / Dettagli Home Decor

Ristrutturazione casa? Scopri come l'illuminazione cambia aspetto agli spazio degli spazi

Una corretta illuminazione in casa è fondamentale per assicurarsi il comfort abitativo e per risparmiare energia.

Le case moderne devono rispondere alle diverse esigenze di chi le abita. Aumenta il tempo trascorso tra le mura domestiche, non solo per i momenti di relax e per le occasioni di convivialità, ma anche per lavorare e studiare. Un’illuminazione perfetta migliora la qualità della vita in casa, valorizza gli elementi dell’arredo ed esalta gli spazi abitativi. Nella ristrutturazione chiavi in mano offerta da Bassetti Home Innovation, viene posta una particolare attenzione anche all’illuminazione: con interventi studiati ad hoc è possibile cambiare il volto degli ambienti domestici. L’impostazione della luce viene solitamente definita in base alle singole aree della casa, perché bisogna valutare la disposizione delle stanze e l’incidenza della luce naturale.

Ristrutturazione casa, la corretta illuminazione cambia il volto degli spazi

La zona Giorno: funzionalità ed atmosfera

La zona giorno è la parte più vissuta della casa, lo spazio nel quale si svolgono le principali attività. Solitamente è suddivisa in cucina e soggiorno, ma negli ultimi anni è molto in voga l’open space costituito da una serie di aree attrezzate. Il soggiorno è l’ambiente che richiede più attenzione. Per illuminarlo al meglio, il consiglio è quello di creare un sistema specifico per ogni funzione. Nella zona dell’accoglienza e della conversazione, la luce può essere leggera, con l’obiettivo di non affaticare gli occhi. La combinazione ideale è quella tra faretti e lampade da terra, che riescono a creare una luce uniforme. Se nella stanza c’è un’area dedicata allo smart working si consiglia di utilizzare le applique che creano una luce orizzontale senza entrare in conflitto con l’illuminazione degli schermi del computer. Se si desidera mettere in luce un particolare complemento d’arredo o un mobile, si può optare per una serie di faretti da inserire sotto le mensole, che illuminano in maniera diffusa un piccolo spazio per renderlo importante. In cucina, invece, la luce è funzionale allo svolgimento dell’attività di preparazione dei cibi. La soluzione più comoda è l’installazione di un lampadario centrale per una luce diffusa in tutto l’ambiente e poi la creazione di una fila di faretti sul piano di lavoro, per cucinare senza affaticare gli occhi.

la giusta illuminazione della camera

La zona Notte: a tutto relax

Per la zona notte, destinata al riposo, anche l’illuminazione, proprio come avviene per l’arredamento, deve essere progettata per agevolare il massimo del relax. Le luci devono essere soffuse e in camera è utile la predisposizione di una plafoniera a soffitto. Sui comodini, la lampada che proietta luce dal basso è perfetta per accompagnare il momento del sonno, ma per chi è abituato a leggere prima di dormire è maggiormente consigliata un applique che proietta luce dall’alto. Se si ha una cabina armadio o un armadio molto profondo, si possono inserire delle luci a scomparsa per illuminare gli spazi interni e favorire la scelta degli abiti. Per gestire in autonomia la regolazione della luce si può installare un dimmer e collegare l’impianto ad un sistema domotico. Per gli interventi che riguardano la domotica esistono anche delle agevolazioni fiscali che consentono di recuperare parte dell’investimento.

Ristrutturazione casa, la giusta illuminazione cambia il volto degli spazi

Il bagno: un’esperienza da spa

ll bagno è un ambiente di servizio ed è quindi solitamente illuminato in maniera diffusa. Negli ultimi anni però i trend prevedono anche la realizzazione di un angolo dedicato alla cura del corpo e al rilassamento. Per questo, nella zona doccia/vasca vengono spesso realizzate delle fascette di luce da accendere all’occorrenza per creare un’atmosfera che richiama quella di una spa, con luci anche colorate.

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21 Gennaio 2022 / / Dettagli Home Decor

idee e consigli per rendere accogliente l'ingresso di casa

Scopri le soluzioni che ti aiuteranno a rendere più accogliente l’ingresso di casa senza dimenticare la funzionalità

Spesso erroneamente sottovalutato, l’ingresso di casa in realtà non è solo il primo ambiente che incontriamo al rientro da una giornata impegnativa, ma è anche il biglietto da visita di un’abitazione: è lo spazio che accoglie gli ospiti, dà una prima impressione della casa, del carattere e delle abitudini abitative di una persona. Per questo è fondamentale progettarlo in modo che risulti funzionale, comodo e soprattutto confortevole.

I consigli di habitissimo per rendere accogliente l’ingresso di casa

Dall’arredamento all’illuminazione, fino all’allestimento con elementi decorativi, gli esperti di habitissimo suggeriscono 4 semplici soluzioni per valorizzare e organizzare in modo intelligente e originale l’ingresso di un’abitazione.

1. Spazio alla praticità 

Quando si pensa a come rendere più accogliente l’ingresso di casa, bisogna considerare l’inserimento di alcuni elementi indispensabili per organizzare lo spazio in modo funzionale. Un ingresso pratico è sempre dotato di un appendiabiti che consente di riporre cappotti, giacche e borse per sentirsi subito a proprio agio. Se lo spazio lo consente, è possibile progettare un armadio con appenderia e scarpiera integrate che permette di nascondere alla vista e organizzare in modo ordinato indumenti e accessori, aggiungendo un tocco di stile all’arredamento della casa. Nel caso in cui l’ingresso sia piccolo, la scelta dei mobili deve essere accurata per sfruttare in modo intelligente gli spazi senza compromettere l’estetica. In questo caso, ad esempio, se non si vuole rinunciare ad un appendiabiti, è possibile ricorrere a chiodi o appendini da abbinare allo stile della casa o ai colori della parete. Persino lo spazio dietro la porta, seppur di dimensioni minime, può essere utilizzato per inserire una scarpiera con profondità ridotta, che occupa poco spazio e assicura massima capacità contenitiva.

come rendere l'ingresso accogliente e funzionale

2. Fai attenzione all’ordine e all’armonia 

Una delle prime necessità quando si rientra a casa è riporre gli oggetti personali. Per questo è fondamentale prevedere all’ingresso uno o più piani d’appoggio svuota tasche. Che sia una mensola a muro per ridurre gli ingombri, una consolle o un mobile dotato di cassetto all’interno del quale sia possibile depositare chiavi o oggetti di primaria utilità, l’obiettivo è sempre creare un angolo funzionale e in armonia con l’estetica della casa in grado di favorire l’ordine e l’organizzazione degli effetti personali.

organizzare l'ingresso in modo pratico

3. L’importanza dell’illuminazione 

Se l’ingresso non gode di una fonte di luce naturale, è indispensabile prevedere dei punti luce strategici utilizzando faretti, applique, lampadari o plafoniere. Un ingresso poco illuminato rende l’ambiente buio e poco confortevole. L’ideale è progettare un’illuminazione dall’alto che non ostacoli il passaggio o l’apertura della porta. In generale, è bene inserire una lampada dalla luce calda e che sia contraddistinta da uno stile distintivo in modo da conferire personalità all’ingresso.

idee e consigli per rendere accogliente l'ingresso di casa

4. Massima funzionalità e stile 

L’ingresso non è solo una zona di passaggio, ma lo spazio che dà una prima impressione della casa, per questo è importante renderlo ospitale e confortevole. Per valorizzare l’ambiente si può ricorrere a soluzioni decorative facili e veloci, per aggiungere carattere ai primi metri quadrati della casa. Ad esempio, si può arredare una parete con una carta da parati, inserire uno specchio che conferisce maggiore ampiezza allo spazio o aggiungere piante e fiori che donano calore all’ambiente. Anche uno zerbino “su misura” rappresenta un dettaglio importante.

idee e soluzioni per rendere l'ingresso accogliente

Queste soluzioni semplici e non invasive permettono di aumentare sia la funzionalità dell’ingresso che la sua estetica. In caso di interventi di ristrutturazione o riprogettazione dell’arredamento della casa più invasivi, l’ideale è, però, affidarsi a professionisti esperti – come quelli di habitissimo – che sappiano comprendere ogni specifica esigenza abitativa e fornire soluzioni personalizzate.

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L’articolo Le 5 migliori marche di elettrodomestici da cucina per il 2022 è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Scegliere l’elettrodomestico giusto è tutta questione di strategia e di criterio: tutti gli elettrodomestici sono utili e dentro casa diventano dei grandi alleati che permettono di risparmiare tempo, risorse ed energie preziose. La scelta degli elettrodomestici comporta un costo, certo, ma questo non riguarda solo la spesa che si sostiene per l’acquisto; ci sono i costi per la manutenzione, che colpiscono non solo il portafoglio, ma anche l’ambiente e le sue risorse. Ecco perché prima del momento dell’acquisto, c’è bisogno di ponderare bene la scelta.

La cosa più utile da fare quando ci si appresta ad acquistare un nuovo elettrodomestico è pensare al modello che più si adegua alle proprie esigenze personali e al resto dell’arredamento, valutare a quanto spesso lo si userà e, ovviamente, valutare quanto si è disposti a spendere anche in base alla disponibilità. Si tratta di una scelta che può portare a diverse soluzioni, dal momento che oggi sul mercato i marchi di elettrodomestici sono tanti e ognuno si contraddistingue per caratteristiche specifiche.

Come scegliere tra le migliori marche di elettrodomestici

Innanzitutto, in base alle esigenze di ognuno. Quanti siete in famiglia? Quali sono i vostri consumi? Le risposte a queste domande sono vitali per determinare la grandezza e la capacità dell’elettrodomestico che si andrà ad acquistare, proprio come le dimensioni dell’ambiente in cui sarà collocato.

Chi vive in un appartamento piccolo, non può certo riempirlo con elettrodomestici ingombranti, ma dovrà cercare delle soluzioni alternative. Ad esempio, una lavasciuga, in modo da avere due elettrodomestici in uno e da ottimizzare al meglio lo spazio a disposizione.

La qualità e i consumi degli elettrodomestici

Alcuni apparecchi sono più utili rispetto ad altri in termini di quotidianità. Di conseguenza, puntare sulla qualità è tutto. Il frigorifero, il forno, il piano di cottura, la lavatrice, a conti fatti sono più indispensabili della lavastoviglie e dell’asciugatrice: hanno quindi precedenza nell’acquisto. Inoltre, saranno gli elettrodomestici maggiormente utilizzati nel quotidiano e, quindi, più esposti all’usura. Indispensabile, quindi, che siano di buona qualità.

Molto importante è dare sempre un’occhiata alla classe di efficienza energetica: sapere quanto consumerà un apparecchio è importante per conoscere, a grandi linee, quanto inciderà sulla bolletta, ma anche per essere consapevoli di quale impatto avrà sull’ambiente.

In termini di etichetta, è importante controllare i consumi energetici nel corso dell’anno del modello, il livello di rumorosità e le garanzie di sicurezza su cui poter contare. Scoprire i modelli dei diversi brand, confrontarli, leggere recensioni, studiare il rapporto tra il prezzo e le caratteristiche dell’elettrodomestico: solo dopo aver fatto queste attente valutazioni è possibile procede all’acquisto in modo consapevole.

Arredamento, ambiente ed elettrodomestici

Scegliete sempre elettrodomestici che non siano in contrasto con il resto dell’arredamento.

Guardate anche il design di un apparecchio e il suo colore e chiedetevi sempre se è in armonia con il resto della casa e se vi piace. Molto spesso la soluzione a incasso è preferibile proprio per evitare abbinamenti sbagliati in termini di colore e design. Del resto, anche la scelta dell’elettrodomestico giusto è importante per vivere in modo sereno il proprio spazio.

Le 5 migliori marche di elettrodomestici da cucina per il 2022 testata

Pezzi di ricambio originali e assistenza tecnica

Altro consiglio utile è quello di valutare i marchi di elettrodomestici più conosciuti, ma soprattutto di cercare un modello per cui sia semplice trovare i pezzi di ricambio o rivolgersi a un tecnico specializzato. In altre parole, cercate di capire chi può offrire un’assistenza tempestiva e di qualità, in caso di guasto o qualsiasi altro problema. Ricordate sempre che riparare un elettrodomestico è una scelta intelligente, economica e anche ecologica dal momento che evita l’accumulo di rifiuti e riduce l’inquinamento ambientale.

Come scegliere gli elettrodomestici per la cucina?

L’ambiente dove in genere si concentrano gli elettrodomestici è la cucina, che ha bisogno quindi di una menzione speciale perché anche se le mode cambiano e l’innovazione fa evolvere gli ambienti, il fatto che la cucini resti il focolare domestico è una certezza che si mantiene costante nel tempo.

Lo spazio, in relazione alla cucina, è il primo tema da affrontare. Non abbiate timore che lo spazio sia troppo piccolo: oggi sono disponibili elettrodomestici compatti adatti alle cucine più piccole e la scelta di elettrodomestici ad incasso aiuta a risparmiare spazio e a creare un ambiente perfetto.

Se invece il problema dello spazio non sussiste, allora le possibilità sono infinte, dai frigoriferi combinati a doppia porta al forno a microonde incassato posizionato sopra al forno elettrico tradizionale. Per chi desidera una cucina più originale, gli elettrodomestici a libera installazione danno la possibilità di rendere l’ambiente più dinamico, meno squadrato e anche più accattivante da vedere. Non esiste la scelta migliore, solo quella più giusta in base alle esigenze di ognuno.

Consigli per scegliere gli elettrodomestici della cucina

La scelta degli elettrodomestici di una cucina è forse la fase più importante e delicata dell’intero percorso, anche solo la grande quantità di informazioni cui si dovrà andare alla ricerca per scegliere con consapevolezza gli elettrodomestici migliori. D’altra parte, investire su un buon set di elettrodomestici è molto importante: non dobbiamo dimenticarci infatti che la cucina è il luogo della convivialità, un ambiente in cui si passa del tempo e si sta in famiglia.

Per scegliere con cura gli elettrodomestici della tua cucina, bisogna fare delle valutazioni iniziali e considerare prima di tutto tre aspetti:

  • il budget a disposizione;
  • ​la tipologia degli elettrodomestici;
  • ​i brand presenti sul mercato.

La scelta degli elettrodomestici, in realtà, non soddisfa solo necessità di tipo economico. Tipologia e qualità del brand rispondono anche a un approccio più profondo ed esigente che pone l’accento sullo stile di vita delle persone, sulle loro abitudini e sulle loro passioni.

Il forno: due possibilità di scelta

Chi è davvero appassionato di cucina e passa molto tempo ai fornelli dovrebbe optare per elettrodomestici di ultima generazione. Il forno ideale in questo caso sarebbe un elettrodomestico con funzioni avanzate per preparare la pizza, il pane e dolci e per sfruttare la cottura a vapore e sperimentare la preparazione di menù completi e di cibi più elaborati. Per esempio, un forno con sistemi di cottura avanzati permette di:

  • scegliere come viene distribuito il calore in base alle esigenze di cottura (statico, ventilato, grill, …);
  • limitare la dispersione termica e mantenere sempre costante la temperatura dentro al forno;
  • cuocere perfettamente contenendo i consumi energetici e i tempi di preparazione.

In ogni caso, nessuno è obbligato a scegliere un forno che abbia tutte queste caratteristiche, perché sicuramente è più impegnativo dal punto di vista economico e si tratta anche di un elettrodomestico complesso da utilizzare. Ecco perché, se la cucina non è esattamente la tua passione, allora sarà importante scegliere un forno di buona qualità e dalle prestazioni tecnologiche con funzionalità base che permettono un utilizzo essenziale dell’elettrodomestico secondo le necessità.

Piano cottura: a induzione o a gas?

Per la scelta del piano cottura più giusto per le esigenze familiari è importante tenere conto di diversi fattori. Chi cerca una cottura rapida e sicura, insieme a performance di livello professionale, sarà più orientato verso la scelta di un buon piano ad induzione che:

  • ​garantisce efficienza e tempi ridotti: la cottura del cibo è molto veloce (quasi tutta l’energia si trasforma in calore per poi concentrarsi sugli alimenti) e questo si traduce in un risparmio di tempo ed energia;​
  • ​è più sicuro: si riduce il rischio di scottature perché sarà solo la pentola a scaldarsi e a condurre il calore che serve per la cottura dei cibi;
  • è più facile da pulire: le superfici del piano non si riscaldano e così impediscono ai liquidi che fuoriescono di cristallizzarsi, semplificando così tutte le operazioni di pulizia.

Il piano a induzione

Senza dubbio è il piano di cottura del futuro, anche se in Italia, visto l’alto costo di acquisto è un sistema che ha ancora poco adottato. È considerato adatto a chi ha poco tempo da dedicare alla cucina, proprio per la sua facilità d’impiego e di pulizia.

Il piano cottura a gas

La scelta del più classico piano a gas rimane il giusto compromesso tra performance e qualità, con un occhio in più al risparmio. Da considerare sempre che la piastra a gas è comunque la tipologia di piano più comune, usata e desiderata perché offre diversi vantaggi:

  • una maggiore compatibilità con tutti i tipi di pentole;
  • facilità di gestione e il prezzo più economico dell’elettrodomestico.

Nella scelta del piano cottura, a gas o a induzione che sia, è importante valutare la grandezza della superficie d’appoggio: il classico piano da 60 cm, quello con 4 fuochi, in genere è compatibile con tutti i tipi di cucina e soddisfa bene le esigenze di una famiglia numerosa.

Ce ne sono anche di più grandi, da 90 o a 120 cm, ma in questo caso è bene prendere con attenzione le misure dell’intero ambiente e in termini di spazio utile sul piano di lavoro. Questo tipo di soluzione è molto utile a chi ama cucinare menù elaborati o si dedica alla preparazione del cibo per molte persone.

​La scelta del microonde

Il microonde è considerato un optional, ma ormai è presente in tutte le cucine. Si tratta di uno strumento comodo ed efficiente, che si può utilizzare in modi diversi; per scongelare, scaldare e qualche volta anche per cucinare. Un microonde ad appoggio è più economico ma fa perdere spazio sul piano di lavoro. Per chi non ha molto spazio, un microonde ad incasso potrebbe essere l’opzione migliore, utile e poco invasiva rispetto alla superficie del piano.

La scelta del frigorifero

Per scegliere il frigorifero giusto, il primo aspetto da considerare è la capienza: in base alla grandezza e alla composizione del nucleo familiare cambiano le quantità di cibo utilizzate. In secondo luogo è importante valutare le abitudini alimentari: un frigorifero mono porta, per esempio, è adatto a chi non ama troppo congelare e utilizza i cibi freschi con una certa frequenza, cucinandoli tutti i giorni; al contrario, un frigorifero combinato è dedicato a chi è alla ricerca di uno spazio capiente da dedicare al congelamento. In linea generale, una famiglia di quattro o più persone, ha bisogno di un frigorifero da circa 300 lt. Una famiglia di due sole persone potrà scegliere anche un modello da 250 lt.

I principali criteri di scelta del frigorifero sono:

  • ​rumorosità e consumo, controllando l’etichetta per verificarne l’impiego di energia in Kwh e i decibel che vengono prodotti (due persone che parlano con un tono di voce normale producono un rumore di circa 50 decibel);
  • numero di termostati: solitamente meglio due, in quanto è possibile regolare in maniera indipendente la temperatura del frigo e quella del freezer;
  • ​volume, ovvero la capienza in base a quanto è ampio il nucleo familiare;
  • ​funzione “no frost”, cioè che non produce brina, in modo tale da non dover sbrinare periodicamente l’elettrodomestico e risparmiare sull’elettricità.

La scelta della lavastoviglie

La lavastoviglie è un elettrodomestico che meriterebbe un discorso a parte, tanto grande è la rivoluzione che ha portato nelle case delle famiglie italiane. È ormai considerata una presenza indispensabile che offre una serie di irrinunciabili vantaggi; permette di pulire in autonomia una grande quantità di piatti e di pentole (facendo risparmiare così tempo e fatica), e offre un lavaggio dalla qualità decisamente superiore per merito delle elevate temperature raggiunte dall’acqua.

  • I più importanti criteri di scelta della lavastoviglie sono:
  • ​capacità di carico, che regola la grandezza dell’elettrodomestico: da 45 cm per chi ha poco spazio, da 60 cm nel caso di una famiglia in cui si considerano 12 coperti circa;​
  • funzioni disponibili: non devono mai mancare quelle essenziali per il lavaggio, la principale (che lava ad una temperatura di 60 gradi) e quella eco (50 gradi), a seconda dello sporco accumulato da piatti, bicchieri e stoviglie;
  • efficacia dei programmi di asciugatura, sia con il programma tradizionale che con quello ecologico: la riduzione del consumo energetico in questa fase è uno degli aspetti su cui i brand puntano molto. Attualmente esistono in commercio alcuni modelli basati sulla zeolite, un minerale che trattiene bene l’umidità e permette un notevole risparmio energetico;
  • rumorosità, consumo energetico e dell’acqua: le alte classi energetiche, si sa, offrono un consumo minimo di acqua lavorando in modo ottimale e ad alti livelli;
  • ​facilità di utilizzo.

Le 5 migliori marche di elettrodomestici per la cucina

Abbiamo selezionato 5 brand di elettrodomestici per la cucina che si distinguono tra le tante marche disponibili sul mercato per innovazione, elevate prestazioni e buona efficienza energetica. Ecco quali sono.

Gaggenau

Per chi ha un po’ più di esperienza in cucina e fa un uso continuato dei fornelli, ci sono gli elettrodomestici del marchio Gaggenau. Considerati per certi aspetti come meraviglie dell’ingegneria, questi elettrodomestici richiedono sicuramente un minimo sforzo iniziale per comprendere come funzionano. Fatto questo, cucinare non sarà mai stato così divertente ed pratico allo stesso tempo. Gli elettrodomestici di Gaggenau sono concepiti come apparecchiature da chef, ma realizzate per l’ambiente domestico. Una combo davvero speciale per chi ama stare ai fornelli.

Neff

Tra i migliori brand di elettrodomestici da incasso per la cucina emerge senza dubbio il nome di Neff. Concepiti per essere di ispirazione per le persone e per incoraggiarle a nutrire la propria creatività, i prodotti innovativi di questo brand consentono di preparare piatti da veri chef, che sia un pranzo di quattro portate o un dessert irresistibile. La gamma dei forni, ad esempio, consente di assaporare appieno l’esperienza tra i fornelli, grazie al vapore, alla funzione CircoTherm e alla porta Slide&Hide: innovazioni che consentono di cucinare tutto quello che si desidera.

Bosch

Le aziende tedesche sono famose per la produzione di alcuni dei prodotti di alta qualità disponibili oggi sul mercato. Bosch è una di queste. Oltre a una vasta gamma di elettrodomestici, il marchio offre anche alcune delle più alte garanzie in termini di assistenza al cliente. Gli elettrodomestici da cucina del brand sono di fascia medio-alta e quello che all’apparenza sembra un prezzo alto è giustificato da elettrodomestici da cucina robusti, affidabili e pensati per gli utenti.

Per esempio, i forni della gamma Bosch hanno un costo piuttosto elevato, ma essendo realizzati in acciaio inossidabile sono fatti per durare nel tempo. Inoltre, sono sviluppati con alcune soluzioni progettuali all’avanguardia, come la ventola di raffreddamento per evitare il surriscaldamento e la tecnologia autopulente. Oltre ai forni, Bosch ha nella sua gamma anche lavastoviglie e frigoriferi che sono molto richiesti, a cui si affianca una gamma completa di piccoli elettrodomestici per completare l’arredamento della cucina.

Smeg

Il marchio Smeg è da sempre sinonimo di design ricercato, di qualità e di resistenza nel tempo. Il suo ricco catalogo affianca ai grandi elettrodomestici anche una vasta proposta di piccoli elettrodomestici, dai tostapane alle macchine per il caffè espresso. Per chi è alla ricerca di eleganza, e anche di un tocco di colore, questo è il brand giusto.

Smeg ha vinto diversi premi non solo per l’estetica dei suoi apparecchi, ma anche per la loro funzionalità ed ergonomia. Si tratta di un brand che non integra necessariamente le ultime tecnologie, ma si fa apprezzare senza dubbio per l’attenta scelta dei migliori materiali per garantire che i prodotti durino il più a lungo possibile. Questo significa che gli elettrodomestici da cucina Smeg non solo hanno un look e un fascino senza tempo, ma funzionano anche molto bene.

Miele

Miele è un produttore di elettrodomestici da cucina tedesco, che da tempo ha molto successo per l’indiscussa qualità dei suoi prodotti.

I suoi elettrodomestici hanno un costo un po’ più elevato grazie alla alta qualità dei materiali utilizzati. Del resto, comprare gli elettrodomestici per la cucina è un investimento importante, e i numeri mostrano che le loro lavastoviglie, i forni e i piani di cottura sono considerati un grande passo in avanti per la cucina.

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20 Gennaio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Un alloggio di 50 mq, situato in un edificio haussmaniano, è stato ristrutturato per l’arrivo di un bambino dallo studio parigino Mon Concept Habitation.

alloggio di 50 mq

L’obiettivo principale di questo progetto era di trasformare questo alloggio di 50 mq, composto da due stanze più servizi, in un appartamento di 3 stanze con una camera da letto per bambini. 

Oltre al soggiorno e alla camera da letto, l’appartamento disponeva di una cucina stretta e lunga. L’abbattimento del tramezzo che divideva queste due stanze ha permesso di creare un open space spazioso e luminoso.

La cucina occupa un’intera parete ed é concepita come una cornice blu che racchiude la zona lavoro, completamente bianca. Uno stratagemma che aiuta ad integrare la cucina nel soggiorno in modo elegante e ordinato.

La zona conversazione si trova oltre il tavolo da pranzo, che funge da separatore degli spazi. Gli architetti sono anche riusciti a ricavare un angolo studio elegante e discreto vicino alla finestra.

La zona notte 

La planimetria della camera da letto è stata ridotta al minimo indispensabile, al fine di ricavare la cameretta per il bambino. Gli architetti hanno creato uno spogliatoio e un armadio su misura per ottimizzare lo spazio. Lo spazio notte è delimitato da una parete colorata in un rosso caldo e profondo, che accentua l’atmosfera accogliente della stanza.

Nella camera dei bambini, il parquet in rovere massiccio porta calore a questa stanza dai colori chiari.

Forse non tutti sanno che in Francia la stanza da bagno si divide in salle d’eau, con doccia e lavabo, e toilette, dove è posizionato il wc, due stanze separate e a volte lontane tra loro. Qui vediamo il progetto della salle d’eau, per la quale gli architetti hanno scelto materiali leggeri per portare luce a questo spazio senza finestre.

progetto: Mon Concept Habitation via Houzz

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