24 Settembre 2020 / / Stili

Arredamento anni ’70 ’80: cosa ti viene in mente? Al bando le case di nonne e zie. Qui una selezione di pezzi per la tua casa.


Se dico anni ’70 e ’80, cosa ti viene in mente?

Quasi sicuramente la casa di qualche nonna o zia che ti è rimasta impressa nella memoria. Quanto erano ingolfate di arredi e complementi quelle case?

Quanta voglia di trasmettere benessere e opulenza c’era, in certe scelte d’arredo? Una cosa è certa. Too much era sicuramente una delle parole chiave di quegli anni.

Però se prese a piccole dosi, alcune scelte di stile possono integrarsi benissimo anche oggi.

Vediamo quali.

Arredamento anni '70 '80 con carta da parati a tema esagonale
Mindthegap

Arredamento anni ’70 ’80.  Un ripasso degli elementi chiave

Effettivamente quali erano i punti cardine degli interni di quei decenni?

Cominciando dai pavimenti mi verrebbe da dire due cose, principalmente. La moquette nei toni del marrone o del beige, soprattutto nelle stanze di rappresentanza come il soggiorno. Anche nelle camere non era difficile vederla, per quel senso di pace e accoglienza che comunque da.

Anche il parquet a cassettoni diritti era super diffuso. Anzi, di solito era facile trovare la combinazione dei due elementi: moquette in soggiorno e zone di passaggio e parquet a cassettoni nelle camere. E te lo dico per esperienza, perché nella prima casetta in cui ho vissuto con i miei genitori era proprio così.

Qualche dritta sulla posa del parquet? Clicca qui

Alle pareti (soprattutto negli anni ’70) una delle scelte più in voga era la carta da parati. In colori saturi e anche scuri, a pattern geometrici ed un po’ optical. Quante volte nelle case di zie & co ti sei imbattuta in un’infilata di stanze con carte di ogni tipo?

Poi per toglierle però erano guai.

Le essenze di legno dei mobili sono cambiate nel corso di questi ventenni. Si è passati da essenze scure (il teak ad esempio), dalla radica, a essenze più chiare come il frassino. Le forme degli arredi invece si sono fatte sempre più tonde, grazie soprattutto ai materiali plastici che hanno svolto il ruolo di padroni della scena.

Alcune icone di design quegli anni?

Ti piacciono le icone del design? Allora leggi questo post su Albini

La lampada Eclisse di Artemide, la Ball Chair, la lampada Nesso e lo stile Memphis, solo per citarne alcuni.

Una grande presenza di materiali come il poliuretano, il vinile, il cuoio. C’era una grande sperimentazione di forme e materiali contrastanti, così come colori vivaci e accostamenti a dir poco azzardati.

Lampada Nesso di Artemide
Lampada Nesso di Artemide

Dal passato al presente: usare gli stili iconici per dare un twist a casa tua

Ora ti starai domandando: bene, dopo aver percorso la strada dei ricordi, come inserisco degli arredi così in casa mia?

Comincio col dirti che i complementi anni ’70 e ’80 sono davvero esagerati. Sia nei colori, che nelle forme. Quindi è meglio evitare di creare un total look con più pezzi. Scegli un paio di elementi che vuoi inserire in un certo ambiente e abbinali al preesistente.

Potresti optare per un tappeto anni ’80 e una lampada anni ’70, per ravvivare il soggiorno, magari coprire un pavimento pessimo e creare un colpo d’occhio immediato.

Se invece hai una parete un po’ spoglia, magari in camera o dietro al divano, perché non appendere dei quadri di quei decenni? Ispirati alle space age o perché no, alla disco dance.

Hai voglia di qualcosa di più forte? Allora perché non inserire una carta da parati optical per dare quel colpo di colore che ti mancava.

Arredamento anni ’70 ’80: la mia selezione di pezzi

Non poteva mancare la mia selezione di arredi ispirati proprio agli anni ’70 e ’80. Ho provato a immaginarmi un soggiorno ravvivato da questi temi e mi è subito venuta tanta allegria. Ma mi sono anche ricordata di alcuni episodi di quando ero bimba, in cui guardavo certi pezzi e proprio non riuscivo a capirne la bellezza.

Il primo pezzo degno di nota è la carta da parati di Mindthegap: “The Mysterious Traveller Taj Mahal”. Bellissima e materica, al punto che sembra di essere di fronte a una parete intarsiata con pietra, marmo e terrazzo veneziano. Se la accosti ad arredi dalle forme semplici e in legno chiaro, riesci a controbilanciarne la vitalità.

La credenza in legno di mango di Cult Furniture è perfetta: forme essenziali, dettagli preziosi e tanto spazio contenitivo. Perfetta all’ingresso ma anche vicino alla zona pranzo, da decorare in modo semplice ma d’effetto con piante, vassoi e libri.

Le sedie non potevano mancare, visto il mio amore spassionato per questo complemento. La sedia Melvin di Sweetpea & Willow diventerà sicuramente il punto nevralgico del tuo spazio. Grande, comoda e accogliente è perfetta sia in soggiorno, che in camera, per un piccolo angolo lettura.

Chiudiamo la carrellata con tre complementi decorativi: la splendida lampada Nesso, che non ha bisogno di presentazioni (a proposito, ti ho raccontato di averne trovate due bianche nella casa di montagna?), il tappeto pieno di energia di KSL Living e una stampa di Mint & May che fa subito strobo e discodance.  

Arredamento anni '70 '80 la mia moodbaord
Stampa: Mint & May | Tappeto: KSL Living | Credenza: Cult Furniture | Sedia: Sweetpea & Willow

Cosa ne pensi di questo ritorno al passato?

Ora che ti ho raccontato un po’ dì questi tempi passati e che ti ho detto come inserirli in un contesto contemporaneo, sono curiosa di conoscere il tuo punto di vista.

Ti piaceva lo stile di quegli anni? Inseriresti complementi di questo tipo in casa tua? Per entrambe le risposte, per quale motivo?

Ti aspetto nei commenti!

Pronto a diventare un esperto dell’interior design?

Rispettiamo la tua privacy.

L’articolo Arredamento anni ’70 ’80: un tuffo nel passato per idee contemporanee sembra essere il primo su Benvenuti sul mio blog dove l’interior design è reso facile.

22 Settembre 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Lo stile industriale in tutta la sua purezza caratterizza questo splendido attico con vista sui tetti di Stoccolma. Un pozzo di ispirazione per chi ama questo stile.

stile industriale

Legno grezzo, cemento, metallo, mattoni a vista, mobili di recupero, impianto elettrico a vista: questo attico è un manifesto dello stile industriale.

Se cercate idee e ispirazioni per la vostra casa in questo post trovate una meravigliosa carrellata di immagini. Un filo conduttore di stile che lega in modo armonico tutti gli ambienti dell’appartamento, dal living alla cucina, dalla camera da letto al bagno fino al delizioso terrazzino.

L’attico si sviluppa su tre piani: il primo piano, dotato di ingresso indipendente, ospita la zona notte, composta da un’elegante lounge-dressing, dalla camera e dai bagni. Una scala conduce al piano superiore, dove si trova l’open space con cucina e living, dominato dal vano scala a giorno che conduce al terrazzino.

Open space con cucina a vista, un classico dello stile industriale

La zona living è strutturata in un open space con cucina a vista, un classico dello stile industriale. I rivestimenti del pavimento demarcano le due zone: da un lato, lastre in metallo effetto rame con griglia anti scivolo delimitano l’ingresso e la cucina, mentre il living sfoggia un parquet in legno massello di recupero.

stile industriale

Le pareti sono trattate con un rivestimento in cemento alternato a pareti con mattoni a vista, mentre cucina e ingresso sfoggiano mattonelle Zellige avorio, che hanno il pregio di riflettere la luce. La cucina, dotata di isola centrale sormontata da generose lampade a sospensione in vetro opaco, ha una struttura realizzata con assi da cantiere e ante laccate in nero

stile industriale
stile industriale

I colori dominanti sono il grigio e il nero, cosicché il divano azzurro spicca e attira lo sguardo.

stile industriale

Lungi dall’essere scuro o monotono, l’ambiente è illuminato da una fila di finestre a spiovente da un lato e da due finestre sul lato cucina-dining. Ma sono i dettagli e i contrasti a dare originalità e personalità alla stanza, come il lavandino in ferro smaltato, i lampadari in cristallo, gli arredi usurati, tutti di recupero.

stile industriale

Salendo la scala, realizzata con tubolare d’acciaio laccato nero e pedate in metallo, si accede al terrazzino con vista sui tetti di Stoccolma.

Una camera da letto principesca

Al piano inferiore si trova la zona notte, divisa tra un elegante salottino, la camera da letto matrimoniale e l’area servizi. Lo spazio è organizzato in un ampio open space, diviso da vetrate scorrevoli con telaio in acciaio e illuminato dalle finestre poste sui due lati opposti.

stile industriale
stile industriale
stile industriale

Tutto questo fa sì che la camera da letto abbia una dimensione principesca. Il pavimento in legno dona calore all’ambiente, in contrasto con le pareti trattate a cemento e le ante antracite dell’armadio. La zona lounge, attrezzata con due divani rivestiti con un sofisticato tessuto color melanzana, e dominata da un lampadario in cristallo, funge da anticamera e dressing.

stile industriale

L’unica nota stonata, a mio parere, è il bagno. Non certo per il fatto che la sala da bagno sia aperta sulla camera, con la sua brava vasca free standing e la doccia filopavimento.

Il rivestimento in lastre di gres porcellanato grigio non si intona in modo armonico ai rivestimenti e ai colori circostanti. Inoltre, il vaso è collocato in una nicchia ma rimane visibile e privo della necessaria privacy. Personalmente, avrei separato la zona wc, inglobando la inutile toilette adiacente e aggiungendo, oltre al piccolo lavabo, un bel bidè. 

Visita le altre case della rubrica House Tour.

30 Luglio 2020 / / Blog Arredamento

Arredare una casa o, ancora meglio, un loft in stile industriale è molto più facile ed economico di quanto si potrebbe pensare. Siamo abituati a vedere questo tipo di case nei telefilm americani e ci hanno proprio fatti innamorare: hanno quel sapore di vissuto, di fascino anni Cinquanta, di anticonformismo e modernità! Pur con tutto il comfort del mondo è sufficiente prestare di fatto attenzione ai materiali che si utilizzano per arredare, alle forme e all’utilizzo dei colori, anche se ovviamente ognuno può poi dare dei tocchi anticonformisti anche a questo stile, così da personalizzarlo al massimo.

Lo stile industriale nasce proprio per arredare i loft che hanno la caratteristica di essere open space dai soffitti altissimi, ma in realtà è possibile dare questo carattere alla casa anche se si ha un normale appartamento semplicemente aggiungendo qualche elemento strategico nell’architettura: come un soppalco di legno, una scalinata di ferro o, per l’appunto, aprendo gli spazi rimuovendo magari qualche parete non portante.

arredare loft

Quali sono gli elementi dello stile industriale?

  • L’uso di materiali delle industrie in quanti più arredi e complementi possibile: la latta, l’alluminio, il ferro.
  • L’impiego di colori in generale spenti, abbinati al massimo con colori moderni come il bianco ed il nero, il beige, il grigio per un’aria minimalista e chic. In questo contesto si possono tuttavia inserire colpi di testa cromatici in contrasto: in un divano, in una libreria, in un quadro moderno.
  • Scegliere arredi e complementi dalle forme regolari, squadrate, geometriche, in una parola “dure”.
  • Optare per il “tutto a vista”: lo stile industriale tende ad evitare il chiuso ed il nascosto, favorendo mobili a giorno nei quali si vede che cosa c’è, scaffalature aperte. Questo anche per quanto riguarda la struttura stessa dell’immobile che, dove possibile, presenza i tubi idraulici e l’impianto elettrico a vista, ovviamente con una certa eleganza. Le stesse piastrelle qui e là possono essere rimosse, lasciando il cemento a vista (sarà ovviamente un cemento lucidato, trattato, curato).

Dove si acquistano e come si scelgono gli arredi industriali

La chiave per arredare una casa in stile industriale è quella di puntare all’essenzialità, cioè alle cose semplici, meglio ancora se vissute, vintage, usate. Ecco perché il luogo migliore dove trovare questi oggetti e arredi è di certo quello di trovare dei buoni mercatini dell usato di riferimento da cui attingere, famoso a Pavia è per esempio EM Mercatino dell’usato.

Si tratta di luoghi dove di solito si trovano cose di ogni genere e in grande abbondanza. Ecco perché è importante avere le idee ben chiare sulle caratteristiche che i propri acquisti devono avere: per non rischiare di perdere la testa per qualche oggetto che poi a casa ci si accorge che non è adatto.

I prezzi che si trovano al mercatino dell’usato sono normalmente convenienti, molto più dei mercati dell’antiquariato o vintage che si possono trovare nelle città, dove i prezzi sono invece molto spesso alti in ragione di un presunto valore aumentato con il passare degli anni. Solo nei mercatini si trovano oggetti di un certo tipo che sapranno rendere la casa un piccolo meraviglioso museo di ieri.

Si potrebbero prendere insegne di locali di molti anni fa, luci d’altri tempi, quadri, vasi, prodotti che non si usano più (come telefoni o radio) che sebbene non funzioneranno più come un tempo potranno essere valorizzati nella loro bellezza.

25 Luglio 2020 / / Case e Interni

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

L’interior design contemporaneo non deve essere limitato ai moderni loft o abitazioni di città. Se stai cercando idee rustiche con influenze moderne e contemporanee, questa villa da sogno è perfetta per ispirarti.

Cerchi modi eleganti per incorporare un’atmosfera rustica nel tuo spazio? Per le case dei centri storici, le case in campagna o semplicemente per le persone che amano un mix di stili di design d’interni, lo stile rustico contemporaneo può essere la soluzione perfetta. Ma coniugare modernità a tradizione è un lavoro dove serve grande professionalità, come vediamo in questa casa a Essaouira in Marocco.

Da un lato il cemento a vista e le linee semplici e pulite dello stile contemporaneo, dall’altro la pietra tradizionale e mobili in legno fieri di mostrare i segni del tempo. Le caratteristiche naturali e rilassanti dello stile rustico si fondono con le linee pulite e le finiture del design moderno creando uno degli stili di arredamento più intriganti.

L’architettura e l’arredamento rustico contemporaneo sono una miscela di caratteristiche moderne e contemporanee inserite in una casa rustica, ma il termine può anche essere usato per descrivere alcune case moderne e contemporanee che incorporano caratteristiche tipiche dello stile rustico. Il risultato è una casa calda e accogliente con comfort e comodità.

La chiave per raggiungere questo stile è l’equilibrio. Spostarsi troppo in una o nell’altra direzione si tradurrà in una casa con alcuni elementi che appaiono fuori posto. Miscela attentamente i due stili, scegliendo una caratteristica alla volta da ognuno fino a ottenere esattamente l’aspetto che cerchi.

Non puoi sbagliare con toni neutri, materiali naturali e mobili senza tempo. L’arredamento rustico contemporaneo è tutto basato su un’estetica semplice, che mette in mostra la bellezza di tonalità neutre, materiali naturali e arredi semplici, ma confortevoli. Questo stile di design versatile funziona praticamente in qualsiasi interno, dal bagno al soggiorno.

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

Rustico contemporaneo in una villa da sogno in Marocco

Coloro che vogliono trascorrere momenti indimenticabili in Marocco, possono affittare questa meravigliosa villa di 100 mq con 3 camere da letto 3 bagni qui.

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Anna e Marco DMstudio – CASE E INTERNI

1 Luglio 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Lo stile Luigi XV segna una rottura con tutti gli stili del passato, inventando nuove forme e nuovi modi di abitare, mentre l’arredamento diventa arte.

stile Luigi XV
Salone di compagnia di Mme Pompadour al Petit Trianon
Franck devedjian / CC BY-SA

Lo stile Luigi XV segna una rottura netta con tutti gli stili del passato, per quanto riguarda gli arredi e le decorazioni. E’ uno stile originale, che non si ispira all’antichità, ma ricerca nuove forme, proseguendo la gioiosa parabola anticonformista del rococò. L’edonismo raffinato, l’attrazione per l’eccentrico e il singolare si enfatizzarono con l’ascesa al trono di Luigi XV nel 1723. Egli è un amante dell’arte e dell’architettura, oltre che del gentil sesso, tanto che le dame si corte, dalla sposa Maria Leszczyńska alla famosa amante, nonché raffinata mecenate marchesa di Pompadour, ebbero un ruolo rilevante nel dettare il gusto estetico.

Il ritorno a Versailles

Cresciuto all’ombra del Reggente, il duca Filippo d’Orléans, Luigi XV non era interessato alla politica, al contrario del suo predecessore. Egli lasciò governare la Francia prima dal suo tutore, l’abate Fleury, poi dai suoi ministri, che incontrava raramente. Ancora prima di essere incoronato, Luigi trasferì nuovamente la corte a Versailles, dove ristabilì tutti i cerimoniali e l’etichetta che erano in vigore al tempo del bisnonno, il Re Sole. Luigi XV fece ristrutturare il Petit appartement du roi, un insieme di stanze ad uso personale, che restano il migliore esempio dello stile dell’epoca. Le stanze più significative sono il Cabinet de guarde-robe, le Cabinet del la pendule, le Cabinet des Chiens, dove alloggiavano i cani del re, e la Salle à manger des retours de chasse

Ritratto della marchesa di Pompadour, Francois Boucher, 1756

Un altro spazio esemplare dello stile Luigi XV è rappresentato dagli appartamenti della marchesa di Pompadour, situati nell’attico al di sopra degli appartamenti ufficiali del re. 

stile Luigi XV
Camera da letto di Mme Pompadour nel suo appartamento a Versailles
Jules78120 / CC BY-SA

L’appartamento, progettato dall’architetto del re, Ange-Jacques Gabriel, è intimo e raccolto. Colpisce il letto collocato in un’alcova: questa soluzione era molto utilizzata all’epoca, e aveva lo scopo di riparare dalle correnti d’aria e dal freddo. La bellissima boiserie, opera Verberckt, era un tempo dipinta in bianco e verde con la tecnica “vernis Martin”, messa a punto nel 1728 dai fratelli Martin.

Commode de madame de Mailly, Mathieu Criaerd , Vernis Martin, 1743, Musée du Louvre

Nell’intento di imitare i pannelli laccati cinesi, in gran voga all’epoca, i due decoratori idearono una verniciatura a base di resina cui si aggiungevano i pigmenti del colore di base, soprattutto il nero. Su questo primo strato erano dipinti paesaggi, figure, scene di genere, a volte in stile cinese, che andavano a decorare boiseries, mobili e strumenti musicali.

Le caratteristiche dello stile Luigi XV

Le caratteristiche dello stile Luigi XV sono da ricercare nei codici decorativi del Rococò, come vi ho raccontato in questo articolo. Diventato à la mode durante il periodo Reggenza, il rococò trionfa durante il regno di Luigi XV, soprattutto negli anni che vanno dal 1723 al 1760, anno in cui incominciò un periodo di “transizione” verso lo stile Luigi XVI. La decorazione entra in simbiosi con gli elementi strutturali, le Arti si fondono in un tutt’uno armonioso, flessuoso e sensuale. Riccioli, curve a forma di C, conchiglie, ghirlande e festoni, rosette, nastri, sono solo alcuni degli elementi chiave del repertorio decorativo del periodo. I commerci con Cina e India introducono il gusto per le decorazioni orientali ed esotiche: cineserie, turcherie, scimmie, draghi e animali fantastici. 

Boiserie per il castello di Bellevue, 1773, disegnata da
Ange-Jacques Gabriel et Verbeckt – Pubblicato da Paul Biver, histoire du château de Bellevue

I falegnami e gli ebanisti sono sempre più ricercati ed acquisiscono lo statuto di artisti, tanto che dal 1750 ebbero l’obbligo di firmare le loro opere, apponendo un marchio identificativo. I mobili sono costruiti in legno massiccio di rovere o faggio, e decorati con svariate tecniche. Oltre alla già citata vernis Martin, sono in gran voga le lacche di Coromandel, prodotte in India e caratterizzate da un fondo scuro sul quale sono dipinti fiori o paesaggi cinesi.

Altri tipi di laccatura molto apprezzate sono quelle con colori chiari, come il verde, l’azzurro, il grigio perla, ravvivate dall’immancabile cornice in foglia d’oro. Le decorazioni ad intarsio ligneo si arricchiscono cromaticamente grazie all’utilizzo di legni esotici, come quello di rosa, di violetta (una varietà di palissandro), il mogano, che si aggiungono a quelli autoctoni come il ciliegio, l’acero e l’agrifoglio.

I piani in marmo sono molto utilizzati per commode e consolle: i più comuni sono il marmo rosso di Rance, proveniente dal Belgio, il Morello delle Fiandre, la Breccia di Aleppo.

L’arredamento alla metà del Settecento

L’arredo è caratterizzato da eleganza e ricercatezza, coniugate con il confort. I mobili diventano sempre più leggeri e si moltiplicano le tipologie di seduta. Molte sono le novità che si affacciano in questo del periodo. 

stile Luigi XV

Compaiono le prime prime librerie a muro chiuse da vetrine. La biblioteca di una delle figlie del re, Madame Victoire, a Versailles è una piccola stanza le cui pareti sono interamente attrezzate con scaffali chiusi da vetrinette decorate con bordi a foglia d’oro e verde acqua. 

Il letto à la polonaisecompare all’incirca nel 1750, ed è riservato alle camere private. Si tratta si un letto che, a differenza di quelli “d’apparato”, si posiziona con il lato lungo contro la parete, ed è sormontato da un leggero baldacchino a forma circolare. Il letto è dotato di una testiera e di una pediera di dimensioni identiche, dalle quali partono le colonne curve che sostengono il baldacchino. Queste colonne sono nascoste dai drappeggi delle tende, cosicché il baldacchino sembra sospeso nell’aria. A questo letto si affianca poi una versione con il baldacchino a forma rettangolare o rotonda, fissato alla parete.

stile Luigi XV
Letto alla polacca Link

Il letto à la duchesse, un letto da parata in voga durante il regno del Re Sole, cambia il baldacchino da rettangolare a rotondo, spesso fissato al soffitto invece che alla testata.

Letto à la polonaise, letto à la duchesse e letto en alcôve

La commode en console, comparsa intorno al 1750, è una console dotata di cassetto, che veniva collocata sotto gli specchi. Il sécretaire appare anch’esso alla metà del secolo, come evoluzione dell’antico cabinet. Si tratta di un mobile alto diviso in due parti; la parte superiore contiene piccoli cassetti e l’anta a ribalta diventa un piano per scrivere, mentre la parte bassa è divisa in cassetti.

I tavoli si moltiplicano. In pratica viene realizzato un tavolo per ogni funzione, dai tavoli da gioco a quelli per scrivere, dai tavolini da caffè al tavolo da toilette o coiffeuse, dotato di un piano a ribalta dotato di specchio e cassetti.

Tra i mobili più utilizzati, spiccano il bureau plat, una scrivania dotata di cassetti, la chiffonière, un piccolo comodino con cassetto, le varie commodes, le console.

A ogni stanza la sua funzione

Per quanto riguarda le abitazioni aristocratiche, prosegue la tendenza a frazionare i grandi ambienti in piccole stanze, ognuna della quale ha ormai una funzione precisa. Il salotto è ormai diventato il centro della casa, ed è frequentato soprattutto dalle dame, ai cui abiti voluminosi si adattano le poltrone.

La sala da pranzo, divenuta imprescindibile, è affiancata da “salottini da compagnia”, salotti dedicati al gioco. La camera da letto si riduce in dimensione per far spazio a boudoir separati dalla camera da letto per spogliarsi e fare la toilette.

stile Luigi XV
Chaise percée di Mme Pompadour

Compaiono anche le stanze da bagno, dotate di vasca fissa, i bidet (link alla storia del bidet), e degli angoli appartati nei quali collocare le chaise percée, speciali sedie con il sedile forato, nelle quali era inserito un vaso in ceramica per raccogliere i bisogni, antenate del moderno w.c.

La poltrona stile Luigi XV, regina dei salotti

L’epoca di Luigi XV è l’epoca delle poltrone. Vecchi modelli vengono rivisitati e si inventano nuove sedute per soddisfare nuovi bisogni. La novità più importante dal punto di vista strutturale è la scomparsa della traversa che univa le quattro gambe di sedie e poltrone.

La sedia à la Reine, inventata sotto la Reggenza, è ancora molto in voga, ma viene leggermente modificata. Scompare definitivamente la traversa e lo schienale, piatto, assume un profilo a violino.

poltrone à la Reine

Ma la vera regina dello stile Luigi XV è senz’altro la poltrona bergère, inventata nel 1725. La seduta è ampia e lo schienale forma un tutt’uno coi braccioli, che sono pieni. Il sedile è dotato di un soffice cuscino rivestito con il medesimo tessuto.

poltrona bergère

Esistono diverse varianti di questa comoda ed elegante poltrona: la bergère gondole, con schienale curvo, la bergère en confessional, con schienale dritto e due “orecchie” ai lati che uniscono i braccioli allo schienale, e una combinazione delle due poltrone à la Reine e bergère, caratterizzata dallo schienale dritto. Alle bergère si accostava spesso un poggiapiedi. La Marquise è una variante più larga della bergère, spesso dotata di un piedino centrale.

La poltrona duchesse, antenata della chaise longue, è una bergère con la seduta prolungata, sulla quale le dame potevano sdraiarsi. Può essere considerata un ibrido tra la poltrona e il lit de répos. Ispirata al lettino dell’antichità, la duchesse è declinata in diverse versioni, ognuna con un nome differente, anche se le demarcazioni non sono così chiare.

duchesse

La duchesse brisée è costituita da due o tre elementi separati, mentre la duchesse en bateau ha due estremità di altezza diversa.

stile Luigi XV
Duchesse brisée de l’hôtel de Vallemaré-Dangé
stile Luigi XV
duchesse en bateau

Troviamo poi numerose varianti che possono essere considerate degli ibridi tra il lit de répos, e il divano. La récamière, detta anche letto alla turca, è caratterizzata dalla mancanza dello schienale e da due alti braccioli di uguale altezza.

stile Luigi XV
Letto alla turca attribuito a Nicolas-Quinibert Foliot
circa 1760

Alcune versioni hanno uno schienale obliquo, nelle quali la testiera è più alta della pediera, altre hanno lo schienale e la pediera separati. di volta in volta, vengono designate comei meridienne, dormeuse, veilleuse, ottomana, sofà, canapè. Per approfondire, leggete il mio articolo sulla storia del divano.

stile Luigi XV

Esistono poi altre tipologie di poltrone, come la cabriolet, una variante della poltrona à la Reine, caratterizzata da uno schienale concavo e dal profilo a forma di violino. Da questo momento i termini à la Reine e cabriolet designeranno soprattutto la tipologia dello schienale.

stile Luigi XV
Poltrone en cabriolet

Ecco che la sedia Luigi XV, con lo schienale dritto a forma di violino, può essere definita una poltrona à la Reine senza braccioli.


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26 Giugno 2020 / / Design Ur Life

Le belle case su Instagram sono davvero tante e attraverso questi home tour cerco di esplorare, trovare ispirazione e idee di design nelle case costruite da designer, architetti oppure semplice appassionati di Interior.

Con la rubrica “Case su Instagram” oggi facciamo Home Tour da Martina (su Instagram @hedonism.bohome). Insieme a suo marito hanno acquistato la casa circa un anno fa. Non hanno fatto i lavori di ristrutturazione perché è una casa di nuova costruzione, ma Martina ha cercato di stravolgere ogni angolo e personalizzare al meglio. Una casa arredata in stile Boho Chic, Lo stile Boho Chic è un mix di stili diversi come etnico, hippy, far west, orientale, nordico e cosi via.

Home Tour

Ho chiesto a Martina di raccontarmi di lei e la sua casa

Insegno lettere alle scuole medie e ho una passione viscerale per tutte le forme d’arte e per l’arredamento, un amore che riesco ad esprimere e palesare attraverso la mia pagina instagram. Il mio stile d’arredamento è prevalentemente Boho e il colore predominante è il bianco. Perchè ho scelto questo stile? Beh è la conseguenza di un viaggio nelle terre dei Navajo, in California, volevo riportare a casa quell’esperienza per renderla tangibile ed eterna, quindi gli acchiappasogni, le teste di bufalo, i macramè, i toni neutri e caldi che ricordano il deserto, i cactus, le piume.

Home Tour da Martina inizia dalla cucina

La cucina prima era di colore noce, ma Martina ha pensato bene di rivoluzionarla donandola più freschezza. Quindi ha fatto tinteggiare tutto in bianco e ha aggiunto un’isola.

Home Tour

La cucina è separata dal salone con una porta scorrevole stile inglese, una porta fatta su misura e disegnata da lei stessa.

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Living

La zona living è arredata da un divano acquistato da Conforama, una credenza di Maisons du Monde e il tappeto di H&M Home.

Home Tour

Home Tour

In questa casa si vedono decorazioni con coperte e cuscini rigorosamente Westwing oppure H&M home e le stampe di Poster store.

Home Tour

la libreria sotto le scale è stata disegnata da Martina e realizzata su misura dal falegname di fiducia.

Zona notte

In camera degli ospiti un comodissimo divano letto di Ikea modello Hemnes. Questo divano è molto funzionale perché si trasforma in un letto matrimoniale e si possono riporre le lenzuola, coperte e cuscini negli sportelli sottostanti. Un tappeto geometrico dallo stile berbero lavabile in lavatrice di Lorena Canals che dona un look esotico alla stanza.

Home Tour

Home Tour

In camera matrimoniale, sono stati scelti colori molto caldi come il mattone in contrasto con il bianco.

Outdoor

La veranda e il giardino sono angoli felici di Martina e rispecchiano totalmente lo stile della casa, come l’amaca Westwing appesa all’albero di fico che solo a guardarla trasmette relax estremo.

Garden design

outdoor designHome Tour #09

Tutti gli angoli di questa casa rispecchiano perfettamente la filosofia del mio hashtag  che ho creato diversi mesi fa su Instagram #happycornerathome

case su Instagram in diretta sul mio Instagram

Se volete vedere in diretta questa bella casa oggi venerdì 26 Giugno alle 18:00 facciamo una diretta Instagram e l’Home tour con Martina, vi aspetto in live.

Vuoi vedere la tua casa sul mio blog puoi contattarmi e inviarmi le foto.


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L’articolo Home Tour #09, Case su Instagram proviene da Design ur life blog.

17 Luglio 2019 / / Blog Arredamento

Un arredamento moderno per gli interni è la soluzione ideale per trascorrere piacevoli giornate nel massimo comfort. Con l’arrivo della bella stagione, le giornate sono più lunghe e il sole tramonta ben oltre le 9 di sera: vale la pena di approfittare di questa occasione per rilassarsi in casa, da soli o in compagnia degli amici. E perché non farlo in giardino? La scelta dei complementi di arredo per gli ambienti outdoor, così come per gli interni, deve essere oculata e ponderata con la massima attenzione, senza trovare la scusa che la pioggia e gli altri fenomeni atmosferici potrebbero causare danni: anzi, proprio per questo motivo vale la pena di puntare su soluzioni di qualità, in grado di resistere a lungo nel tempo e di non subire le conseguenze negative dell’usura o di un clima avverso.

Uno stile moderno per gli ambienti della tua abitazione

Dai divani alle lampade, dalle poltrone ai tavoli, sono molti gli elementi che possono comporre l’arredamento di una casa moderna, e la sfida è quella di trovare il giusto compromesso tra eleganza e comfort. Chi è in cerca di consigli su come arredare una casa moderna, può fare riferimento a professionisti del settore come Artheco che, tra le altre cose, ci consiglia di tenere conto della disposizione, in quanto dovrà essere piuttosto rigorosa dal punto di vista geometrico, all’insegna di un formalismo primitivo: vale per tutti gli ambienti di casa e sia per gli elementi di arredo più importanti, come le sedie, i divani o i tavoli, sia per gli accessori più decorativi.

Anche gli spazi outdoor giocano un ruolo nella modernità

Una volta conclusa la fase di arredamento della zona giorno e della zona notte, è ora di pensare al giardino che, allo stesso modo, deve essere messo a punto e organizzato in modo da risultare coerente con lo stile del resto dell’abitazione, in modo che si crei un equilibrio armonico con gli spazi interni.
Un design contemporaneo in genere delinea, per gli spazi esterni, uno stile minimalista, ma questo non vuol dire che si debba rinunciare alla bellezza, anzi. Occorre, piuttosto, puntare su geometrie controllate e linee ben definite, che sono gli elementi peculiari di spazi minimal in cui la discrezione si sposa con la sobrietà. Anche l’illuminazione deve essere studiata in tutti i dettagli, soprattutto se si è alla ricerca di un effetto futuristico per particolari elementi di arredo. Le linee possono comunque essere sinuose: quello che conta è che rappresentino un’estensione della casa, facendo in modo che la tecnologia trovi un connubio ideale con la luce e la natura.

Quali materiali scegliere per gli ambienti esterni

Per quel che riguarda la scelta dei materiali, al di là dei gusti estetici che meritano di essere presi sempre in considerazione, il consiglio è quello di puntare su soluzioni idrorepellenti, proprio perché non si può fare a meno di valutare l’esposizione agli agenti atmosferici. L’assortimento di proposte tra cui scegliere è molto ampio, visto che si spazia dal midollino all’acciaio inox, passando per il pvc e il polipropilene, senza dimenticare il rattan e il vimini. Ci sono, poi, i grandi classici come il legno, la ghisa, il ferro e le leghe di alluminio.

Gli arredi in vimini, nello specifico, sono suggeriti a coloro che preferiscono le proposte country e caratterizzate da un tocco rustico: essi sono semplici e al tempo stesso leggeri, e in più hanno la capacità di mimetizzarsi negli ambienti in cui vengono posizionati, non risultando mai fuori luogo. Insomma, acquistando questi elementi ci si può sentire liberi di disporli come meglio si crede, anche in modo bizzarro.

Una valida alternativa può essere individuata nel rattan, un materiale innovativo che caratterizza molti giardini moderni: tra i suoi punti di forza c’è senza dubbio la capacità di resistere al sole e alla pioggia. Un altro aspetto da non sottovalutare è la sua notevole leggerezza, che si traduce in una evidente maneggevolezza: insomma, chiunque ha la possibilità di spostare gli arredi come meglio crede, anche per dare vita a salotti all’aria aperta sempre diversi.

Consigli sugli accessori da giardino

Le tende, gli ombrelloni e le vele sono altri esempi di arredi destinati a un giardino: essi consentono di usufruire di una copertura funzionale e confortevole, ma al tempo stesso assicurano una resa estetica perfetta. Da che cosa ci si dovrebbe proteggere in un giardino? Nel corso della giornata, dai raggi del sole, che possono risultare fastidiosi alla vista o addirittura pericolosi per la pelle, qualora si resti esposti per lungo tempo e non si abbia l’accortezza di applicare una crema ad hoc. Anche di sera, comunque, un gazebo può essere utile per la lotta contro l’umidità. Come si può intuire, qualunque sia il tipo di copertura per cui si opta è essenziale che essa sia impermeabile e in grado di resistere agli agenti atmosferici, così che la si possa usare anche con la pioggia.

Infine, con un giardino abbastanza grande un arredamento moderno potrebbe essere impreziosito da un pergolato: se lo spazio non manca e la metratura non consente, una soluzione di questo tipo permette di dare vita a un angolo ombreggiato, con l’aiuto di alcune piante rampicanti da mettere sul tetto. L’edera, a questo proposito, è un grande classico che non passa mai di moda. Nulla vieta, poi, di impreziosire il tutto con una o più panchine in ferro battuto o in plastica.

28 Febbraio 2019 / / Blog Arredamento

Come progettare una cucina personale che non stanca mai?

A volte, la risposta non è quella di seguire una tendenza specifica, di fatto, lo stile industriale si basava sulla assenza di design e sulla mancanza di regole, norme e standard.

Nato negli anni ’50, negli Stati Uniti, quando gli artisti erano alla ricerca di fabbriche abbandonate da installare, lo stile industriale è una proposta semplice, molto personale e pratica che sarà sempre valida.

Per rendere uno spazio industriale sono utili quasi quasi tutti i materiali comunemente usati nella costruzione: mattoni, cemento, cemento armato, legno, vetro, ferro e altri metalli, oltre a mobili usati e persino oggetti decorativi usurati o riciclati, che possono essere integrati in spazi preferibilmente ampi con soffitti alti.

Tubi, travi e pareti in mattoni, tutto a vista, sono elementi caratteristici di questi ambienti, che insieme alle lampade e sedie in metallo sono in grado di creare cucine in stile industriale personali e assolutamente uniche.

Gli elettrodomestici in acciaio inox o nero sono combinati con mobili da cucina con ante in legno, acciaio o laccate. I mobili possono essere sia semplici che incorniciati con diverse finiture e colori poiché la creatività e la personalizzazione sono l’obiettivo principale nella decorazione di questo spazio.

Di seguito tutti i punti chiave:

1. Loft, lo scenario perfetto

Hanno cominciato a diventare popolari a New York a metà del secolo scorso e da allora fino ad oggigiorno, i loft sono stati trasformati da luoghi di rifugio per gli studenti e gli artisti, che hanno vissuto nei vecchi magazzini e nelle fabbriche perché erano un’alternativa economica ai prezzi elevati delle abitazioni tradizionali, fino a diventare delle costruzioni più “chic”. In entrambi i casi, queste costruzioni sono il massimo esponente dello stile che ci riguarda, visti i soffitti molto alti, gli open space, le travi e le tubature a vista.

2. L’anima nuda

Una delle caratteristiche più rappresentative di questo stile è che, in molte occasioni, espone alcuni elementi della struttura dell’edificio. I muri di mattoni sono una risorsa comune in questi progetti, soprattutto nella cucina industriale. L’apparente decadenza del muro originale è un contrasto più che accurato con il resto della decorazione, una combinazione che porta eleganza e personalità in parti uguali.

3. Accessori alla moda

L’ispirazione industriale è presente anche nelle soluzioni per immagazzinare gli utensili da cucina. Tenendo conto che si tratta di spazi in cui la semplicità non è incompatibile con la funzionalità, gli armadi moderni senza ante, mensole di legno e metallo ricolme di pentole, tegamini e accessori si adatteranno perfettamente alla tua cucina industriale. La sua natura pratica e le linee diritte e levigate saranno la soluzione perfetta per i vostri problemi organizzativi.

4. Il legno, una risorsa da tenere a mente

Come dicevamo le linee diritte e semplici tornano ad essere protagoniste di questo progetto di cucina industriale. L’uso del legno gioca un ruolo fondamentale. L’aspetto grezzo del tavolo, gli antichi mobili un po’ ammaccati e scoloriti, le travi e gli elementi decorativi in legno danno calore e familiarità ad un ambiente che senza il legno potrebbe sembrare un po’ troppo freddo.