Coltivare un piccolo orto domestico in giardino o sul balcone è un’ottima soluzione per avere sempre a disposizione verdure fresche e ortaggi di qualità. Ma come realizzare un orto domestico? Cosa piantare? Scoprilo seguendo i nostri consigli.
Realizzare un orto domestico in giardino o sul balcone
Se avete deciso di realizzare il vostro orto domestico in giardino o sul balcone è importante seguire accorgimenti come la posizione, la scelta dei vasi e del terriccio più adatto.
La posizione
Per favorire una crescita rapida occorre è fondamentale scegliere una posizione soleggiata con almeno 6 ore di sole al giorno al riparo da correnti d’aria. E’ sconsigliato coltivare vicino strade trafficate e zone industriali in quanto introducono nell’aria sostanze inquinanti che si potrebbero depositare sui prodotti del nostro orto.
Il terriccio
Anche il terriccio influisce sulla crescita di verdure e ortaggi. Utilizzate del terriccio fertile, non compatto e ben drenato, così facendo le piante si svilupperanno più velocemente. Se avete a disposizione del terriccio universale potete comunque utilizzarlo, ma per renderlo perfetto per la coltivazione degli ortaggi, andrà mischiato con della sabbia per favorire il drenaggio del terreno.
Annaffiatura dell’orto
Per quanto riguarda il giusto apporto di acqua occorre tenere presente che le piante in vaso hanno bisogno di essere annaffiate più frequentemente. Inoltre, più il vaso è piccolo e più l’acqua evapora velocemente. Per capire se le piante necessitano di acqua occorre toccare la terra con le dita, se questa è asciutta anche sotto la superficie è il momento di annaffiare il vostro orto domestico.
contenitore Bacsac
Vasi e contenitori per realizzare un piccolo orto
Se avete deciso di realizzare il vostro orto domestico sul balcone o in un giardino dalle dimensioni contenute, non è un problema perché basta 1 mq per coltivare verdure, ortaggi e piante aromatiche. Utilizzate vasi e contenitori traspiranti e isolanti come qulli in coccio, legno, geotessile o specifici per l’orto domestico.
Per ottimizzare lo spazio, potete sempre decidere di creare un orto verticale. In tal senso in commercio si trovano appositi contenitori da fissare a parete, realizzati in diverse forme e materiali. In alternativa potete ingegnarvi creando una struttura fai da te per ospitare il vostro piccolo orto domestico.
Cosa coltivare nell’orto domestico
Come detto basta solo 1 mq per coltivare un piccolo orto. Ecco cosa potete coltivare:
pomodori
ravanelli
erbette
cipollotti
carote
lattuga
insalatina novella
melanzane
peperoni
peperoncini
fagiolini
zucchine
erbe aromatiche
Procuratevi dei tutori per pomodori, fagiolini e melanzane, mentre insalate, ravanelli e sistematele davanti, per garantire il giusto apporto di luce. La posizione ideale per pomodori, melanzane e fagiolini è in pieno sole, ma schermati da una tenda nelle ore più calde.
Probabilmente quando hai acquistato casa, l’hai scelta anche per la presenza del balcone, quello spazio che per te è il vero plus della casa. Una piccola sensazione di perplessità ora però ti affligge, pensi non essere all’altezza e di non riuscire a sfruttarlo come vorresti, in tutte le sue potenzialità. In questo articolo ti spiego come arredare il balcone, trattandolo come un vero jolly della casa, per passare piacevoli e romantiche sere d’estate, in compagnia di un buon aperitivo.
Per alcune persone il balcone è davvero indispensabile, un pò perchè sono sempre state abituate ad averne uno (nella casa di infanzia) e un pò perchè il balcone è visto come una sorta di prolungamento della casa verso l’esterno, verso la natura, in cui poter prendere una boccata d’aria senza scendere le scale e ogni volta che si vuole.
Chi non abita al piano terra o non ha un giardino ampio, sente la necessità di avere almeno il balcone. La ricerca del contatto con la natura è un istinto incondizionato. Natura equivale a benessere e benessere equivale a felicità.
Come sfruttare le potenzialità del balcone
“Lo spazio esterno della casa è un tema di solito poco considerato, perché spesso viene utilizzato come sgabuzzino o ricovero attrezzi. In verità il patio, il balcone o il terrazzo hanno un grandissimo potenziale che possiamo sfruttare a nostro piacimento. Proviamo semplicemente a pulire la mente da preconcetti e usi comuni e immaginiamo questo spazio come un’espansione della casa verso l’esterno, che si affaccia sulla natura. E assegnamogli una funzione nuova e diversa: di comfort, di relax e di divertimento. “
7+1 elementi che rendono il balcone accogliente e confortevole
In questo articolo voglio mostrarti come, con pochi e semplici accorgimenti, puoi arredare il balcone, ottimizzando al massimo lo spazio, ed evitare che rimanga lì inutilizzato, col rischio che diventi un ripostiglio dall’aspetto sgradevole, sia per te, che per chi potrebbe osservare il tuo balcone passeggiando davanti casa tua.
(Non dirmi che non hai mai capitato di dire o pensare ad un commento spiacevole osservando i balconi degli altri, perchè non ci credo!)
Quindi corri lontana da questo rischio e leggi attentamente i consigli che sto per darti, si tratta di 7 elementi + 1 bonus (facoltativo) che occorrono per arredare il tuo balcone e renderlo accogliente e confortevole come hai sempre desiderato.
ELEMENTO #1
Arredi furbi
Per prima cosa devi analizzare bene lo spazio a disposizione, non puoi sicuramente utilizzare arredi troppo ingombranti se lo spazio è molto limitato. La scelta migliore in questi casi è quella di optare per arredi espandibili o pieghevoli. In commercio si trovano un sacco di arredi e complementi che potrebbero fare al tuo caso. Ad esempio ti segnalo questi di Ikea.
Un bel tavolo e 2 seggioline pieghevoli ed ecco che ti sei già ricreata l’angolo colazione per la domenica mattina.
ELEMENTO #2
Angolo relax
Inizia a goderti il tuo amato balcone, realizzando un piccolo salottino con sedute confortevoli, dai tessuti resistenti al sole e alle intemperie, abbinato ad un bel tavolino per leggere un libro mentre sorseggi una tisana. Crea l’atmosfera giusta aggiungendo lanterne o luci a led come queste (le stesse che ho acquistato per casa mia). Wow, spettacolo, già mi immagino la scena.
ELEMENTO #3
Palette di colori naturali
Abbiamo detto che il balcone è quello spazio che vuole avvicinarci al contatto con la natura e quale modo migliore per farlo se non utilizzando materiali e colori dai toni naturali attraverso gli arredi e oggetti selezionati o che selezionerai.
Durante la tua scelta stilistica, fai prevalere elementi dai toni naturali. Della famiglia dei colori naturali appartengono tutte le sfumature di marrone, i bianchi, i grigi morbidi, i verdi e gli azzurri.
Piante, lanterne, candele anti-zanzare, catene di luci a led sono i benvenuti. Inoltre tessuti: cuscini decorativi, plaid e, perché no, anche tappeti. Sono questi gli accessori che fanno la differenza, che creano atmosfera, che danno la sensazione di accoglienza.
Mi raccomando tieni sempre d’occhio lo spazio a disposizione e non esagerare riempendolo troppo. Devi poter accedere alle sedute disposte sul balcone, senza scomodi intralci.
ELEMENTO #5
Le piante in vaso: l’accessorio per eccellenza
Aggiungi piante aromatiche e/o ornamentali da esterno e trasforma il tuo balcone di città in una vera oasi verde, per un maggior contatto con la natura. Ricorda: natura uguale benessere!
Arreda una delle pareti esterne con mensole portavasi, in questo modo riuscirai ad arredare e rendere ancor più accogliente il tuo bel balcone, senza ridurre lo spazio calpestabile.
ELEMENTO #7
Riparati dal sole cocente
Predisponi un ombrellone da balcone che funga da parasole nelle ore più calde.
Esistono modelli di ombrelloni molto pratici che si aprono e chiudono con una pratica manovella e hanno il basamento in ghisa per una maggiore stabilità.
Se hai un parapetto o una ringhiera brutta da vedere o che vorresti coprire per questioni di privacy, utilizza dei copri ringhiera.
Aspetta, non intendo quei rivestimenti effetto edera. Per favore evitali come la peste Si vede lontano chilometri che le foglie sono finte, poi si sbiadiscono col sole e diventano ancora più brutte!
Ogni volta che mi capita di vederne una…hai presente quei commenti di cui ti parlavo all’inizio? Ecco, direi che ci siamo capite
Ti è venuta voglia di un aperitivo in balcone, vero? Fammi sapere qui sotto nei commenti se sono riuscita a darti spunti interessanti, se conoscevi già questi elementi caratteristici per arredare il balcone e renderlo accogliente e confortevole.
Moodboard esempio di un balcone
Questo è un esempio di moodboard per l’arredo di un balcone, che segue tutti i 7+1 elementi appena descritti (sotto trovi la shopping list degli arredi e oggetti inseriti).
Dai un’occhiata al servizio di consulenza Easy: se hai bisogno di un’idea di progetto (di una stanza o un’area specifica di essa), completa di moodboard, immagini ispirazionali e shopping list, allora questo servizio è ciò che potrebbe fare al caso tuo.
Prosegue a Firenze la riqualificazione della Manifattura Tabacchi con il restauro degli edifici 7 e 12. All’interno saranno ricavate 45 unità abitative ad alto tasso di design, grazie a un’opera di riqualificazione che punta a preservare l’architettura originaria, rielaborandola in chiave contemporanea e sostenibile.
I due progetti, sviluppati su una superficie di 25.000mq di cui residenze, spazi commerciali, amenities e spazi pubblici, sono firmati da Patricia Urquiola, figura di riferimento dell’architettura e del design internazionale e q-bic, affermato studio multidisciplinare con base a Firenze.
Una prima fase di commercializzazione delle unità abitative è già stata avviata con la realizzazione di una marketing suite materica e digitale. La fine dei lavori è prevista a dicembre 2023.
ANILLA by PATRICIA URQUIOLA
L’edificio 7, originariamente destinato a magazzino, si sviluppa su quattro piani e si affaccia verso la Piazza dell’Orologio. Sulla facciata principale, caratterizzata da un leggero andamento curvilineo, è inserito un grande bassorilievo a soggetto allegorico, opera dello scultore Francesco Coccia. I tipici tratti industriali del fabbricato vengono valorizzati e integrati nei nuovi appartamenti. Ampie finestre, doppie altezze, soppalchi, pedane e terrazze creano connessioni inaspettate tra interno ed esterno; colori, finiture e materiali rispettano ed esaltano l’identità storica dell’edificio, dando vita a originali contaminazioni di stili; l’interior design si distingue per la fluidità di spazi e forme, in rapporto dinamico con il paesaggio.
«L’architettura deve essere empatica: il contesto storico e culturale di Manifattura è stato fonte di grande ispirazione per il nostro progetto. Abbiamo pensato gli spazi in modo da creare una connessione profonda con le persone, un equilibrio fra tradizione e innovazione capace di far sentire davvero a casa.», spiega Patricia Urquiola.
Il nome Anilla richiama l’identità dell’operaia (Anilladora) che all’interno della Manifattura aveva il compito di mettere l’anilla (la fascetta) ai sigari – evocata anche dalla forma curvilinea dell’edificio – stabilendo così un forte legame con il genius loci.
PURO by q-bic per Manifattura Tabacchi
L’edificio 12, costruito negli anni venti in stile industriale del tardo Ottocento, era originariamente adibito al confezionamento e inscatolamento dei prodotti finiti. Si tratta del fabbricato più antico del complesso, unica preesistenza al momento dell’avvio del cantiere negli anni Trenta. La riqualificazione mira a preservare e a valorizzare ogni aspetto dell’architettura industriale. Le imponenti capriate metalliche che sostengono il tetto a falde, i serramenti originali in legno, fino agli intonaci materici. Anche gli elementi aggiuntivi sono stati realizzati, ove possibile, in modo da esaltare il dialogo tra lo stile originario e il design contemporaneo. «L’architettura deve avere un’anima, saper rispettare i luoghi e modificarsi per rispondere alle esigenze degli utenti. In Manifattura Tabacchi la sfida è stata quella di valorizzare, in chiave contemporanea, l’unicità degli spazi industriali, senza tradirne l’autenticità, la storia e l’identità», spiegano Luca e Marco Baldini, fondatori di q-bic.
Una fitta vegetazione caratterizza gli spazi esterni del ballatoio e delle terrazze a tasca ricavate sul tetto. Un richiamo al verde spontaneo cresciuto tra gli edifici di Manifattura negli anni di disuso. Tutto, nel progetto, si riduce all’essenziale, senza concessioni al superfluo o all’artefatto, nella ricerca di un esito autentico e netto. Da qui il nome Puro, che in spagnolo significa sigaro. Un gioco di parole che fa riferimento allo stile, alla forma lunga e stretta dell’edificio e alla sua antica funzione.
I Servizi
A disposizione dei futuri residenti di Puro e Anilla sono previsti spazi amenities a uso esclusivo. Tra questi un bike lab, spazio attrezzato dedicato alla cura della propria bicicletta. Un pet room per gli animali domestici, un’area fitness attrezzata. Ma anche una delivery room e un roof-top arredato con vista sul centro. A questi si aggiunge un servizio di portineria centralizzata.
Entrambi gli edifici ospiteranno al piano terra spazi commerciali.
La marketing suite esperienziale dedicata alla vendita delle unità abitative è già attiva presso Living Room. L’ufficio vendite di Manifattura Tabacchi è in via delle Cascine 35 a Firenze.
Teli mare, borse, sciarpe. Scopri il lusso casual dei nuovi accessori per l’estate di Society Limonta.
Il marchio made in Italy per la biancheria casa di lusso dedica la medesima attenzione sulla qualità e innovazione dei tessuti anche alle collezioni di accessori. Teli mare, borse e sciarpe nascono per chi, lo stile di Society Limonta, lo vuole indossare e portare sempre con sé, anche in vacanza.
Estate 2022, i nuovi accessori di Society Limonta
Teli Mare: l’essenza dello stile sotto il sole
Pochi dettagli, ma giusti, sono tutto ciò che serve per godersi un pomeriggio assolato in piscina o il tramonto, ammirando il panorama. Ideale da posare sul lettino, sulla sabbia o per avvolgersi dopo un tuffo, Il telo mare di Society Limonta è l’accessorio must have per vivere al meglio una giornata di relax.
I teli marein lino del brand diventano il modo per esprimere il proprio gusto, giocando su ispirazioni e stili completamente diversi. Semplicità raffinata, felice ed ingenua, dettagli essenziali che rievocano le eleganti atmosfere delle vacanze di un tempo
Il telo mare in linoHappy riprende un motivo naïf, che gioca con disegni appena accennati di forme colorate e piccoli oggetti.
Con un’ispirazione del tutto diversa, il telo mare Paint è un paesaggio esotico su tessuto che sembra la trasposizione pittorica di un arazzo antico.
I nuovi teli mare di Society Limonta sono il dettaglio giusto per non rinunciare allo stile, nemmeno sotto il sole.
La possibilità di acquistare il telo bagno separatamente dal set di asciugamani permette di combinare texture e stili differenti, utilizzandoli anche in spiaggia o in piscina. LIGNE è un asciugamano consistente in cotone tubico goffrato con righe di diversi spessori, tracciate con lavorazione jacquard nel tessuto.
Borse, l’accessorio must have
Le morbide borse in tessuto esprimono perfettamente lo stile casual luxury di Society Limonta. Utilizzano un materiale naturale e resistente come il canvas di cotone, declinato in cinque raffinati modelli, e sono disponibili in un’ampia palette di colori.
Realizzate in una dimensione media e in versione maxi, le classiche borse shopper senza cerniera sono perfette per la città, per il mare e, in casa, anche come comodi portabiancheria. I pratici borsoni con zip e grandi tasche sono ideali per il viaggio, il week end o per la palestra, adatti al gusto maschile e femminile.
L’ampia proposta cromatica si arricchisce stagionalmente di nuove tonalità. La tintura in capo esalta le caratteristiche del tessuto. Conferendo ad ogni bagno di colore una sfumatura unica e particolare.
Sciarpe, lo stile Society Limonta da indossare
Le sciarpe Society Limonta sono realizzate nei colori neutri e nelle varianti cromatiche di stagione. Consentono abbinamenti più soft e tenui, oppure contrasti accesi e forti nelle cromie più sature delle collezioni estive. L’esercizio di stile continua anche nelle collezioni estive, dove ai tessuti più caldi si sostituiscono le fibre fresche come il lino e il cotone.
La lavorazione di queste materie crea sciarpe in garza leggere ed eteree, perfette per la primavera o per le sere d’estate. Teli quasi trasparenti, piacevoli sulla pelle dall’aspetto naturalmente fresco.
Tutte le collezioni di accessori Society Limonta per l’estate 2022 esaltano la ricerca tessile e cromatica per seguirti anche al di fuori delle mura domestiche.
La sostenibilità come tema creativo e come prospettiva della progettazione tecnica: è ispirata ad una visione d’avanguardia la nuova collezione di apparecchi di illuminazione Delta Light.
Presentate in anteprima durante la Milano Design Week 2022, le novità della Lighting Bible 14 New Collection saranno disponibili dal 15 luglio nello showroom milanese di via Privata Gaspare Bugatti, 15. “Dopo averla messa al centro del processo di design con importanti collaborazioni internazionali, la tutela dell’ambiente è ora un paradigma dello sviluppo tecnico dei nostri prodotti” ha affermato Gianluca D’Avino, country manager Italia di Delta Light “La nuova collezione propone sistemi di illuminazione pensati per durare nel tempo: la ricercatezza delle soluzioni formali e il miglioramento dell’efficienza performativa trovano nell’ampliamento del ciclo di vita un fondamentale punto di sintesi. È un’innovativa declinazione dell’approccio ecosostenibile, che Delta Light indica a tutta l’industria dell’illuminazione come strada da seguire”.
LA NUOVA COLLEZIONE DI LUCI DELTA LIGHT
Sulla base di questa idea di produzione responsabile, un elemento di interesse della Lighting Bible 14 New Collection è l’upgrade degli apparecchi di illuminazione Delta Light maggiormente iconici. La gamma Superloop, ad esempio, viene rilanciata con le versioni Oval e Slim, che estendono il range dei prodotti circolari con modelli in perfetto equilibrio tra illuminazione architettonica e illuminazione decorativa. Dal canto suo, la storica gamma Spy migliora la sua versatilità con i nuovi arrivati Spy Wallwash, adatti per applicazioni a incasso, a superficie e a binario e con ampie possibilità di regolazione sia in termini di lumen che di ampiezza del fascio luminoso. Una novità assoluta è rappresentata, invece, dalla famiglia di prodotti Oono, che abbinano la purezza del cristallo con la solidità del metallo. Anche questa linea si distingue per la versatilità, con soluzioni per interni ed esterni e possibilità di installazione a parete, in sospensione e a soffitto.
Facile, poi, profetizzare il futuro da long seller per il modello a batteria portatile, voluto dalla multinazionale belga per accompagnare il lancio della nuova gamma.
Nel roster dei nuovi prodotti da segnalare, poi, le lampade Cuppa, dall’inconfondibile design ritmato da forme a cupola e superfici piatte. La possibilità di variare la lunghezza del cavo di sospensione è senza dubbio uno dei punti di forza di questi apparecchi, consentendo una gestione flessibile degli spazi. Nella sua estensione minima, il cavo scompare letteralmente nell’adattatore, nascondendosi alla vista.
Ambienti lavorativi o residenziali, luminosità diffusa o luminosità puntuale: in una parola, eclettismo funzionale. Si potrebbe definire così la principale caratteristica degli elementi di illuminazione lineare Inform OK e LED Line OK, altre novità della nuova collezione Delta Light, disponibili nei colori nero, bianco, oro.
“I nuovi prodotti della Lighting Bible 14 New Collection mettono in relazione forma e funzione, intenzione simbolica e messaggio etico: è l’inizio di un percorso ecologicamente sostenibile, capace di provocare stupore e meraviglia” ha dichiarato Danilo Mandelli, Direttore della Project Management Division e Global Brand Ambassador Delta Light.
OUTDOOR, UNA NUOVA FRONTIERA PER DELTA LIGHT
La presentazione della nuova collezione si accompagna con un’altra interessante novità: “ Sono ormai sei mesi che in azienda è stata inaugurata una nuova linea produttiva: una linea di verniciatura multistrato che ci consentirà di approcciare l’outdoor in maniera più organizzata e sistematica. Presto lanceremo un range di prodotti adatti per qualsiasi tipo di applicazione e per qualsiasi tipo di ambiente”. Queste le parole di Gianluca D’Avino che lasciano prefigurare, per Delta Light, un ruolo da protagonista anche nel mondo dei sistemi luminosi per esterni. Particolare attenzione sarà dedicata all’Italia e all’area mediterranea, con apparecchiature di design in grado di reggere l’azione erosiva dei sali marini e, quindi, di durare più a lungo. Insomma, la conferma che il tema della sostenibilità sarà centrale nella creazione e nello sviluppo tecnico anche dei prodotti Delta Light per l’outdoor.
La Lighting Bible 14 New Collection è consultabile sul sito Delta Light.
Incrociate, intrecciate, a cipolla, a sciabola, tornite, a forcina, perimetrali o centrali: le gambe dei moderni tavoli da pranzo e per soggiorno sono un elemento di design che non passa inosservato.
Progettati per stupire e curati nei minimi particolari, piedi e basi assumono un ruolo chiave nella decorazione del salotto o della sala da pranzo al punto che – e i designer lo sanno – modelli sempre più stravaganti o emblematici dello stile minimalista vedono la luce per diventare autentici simboli di lusso moderno.
Gambe, piedi e basi da tavolo: i modelli
Dalle tradizionali gambe dritte alle modernissime hairpin legs, passando per i modelli a spillo o i supporti a tondino in stile Tour Eiffel, le basi dei tavoli danno prova di una certa versatilità.
Poliedrici nelle forme e insoliti nell’uso dei materiali, uno o più piedi giocano con i contrasti, la geometria e la gravità per infondere nella zona giorno uno spirito decorativo – e giocoso – senza pari, particolarmente apprezzato anche nei contesti contract di livello.
Il segreto del loro successo è la presenza scenica, che fa di basi scultoree e originali dei complementi decorativi autentici e unici nel loro genere, perfezionati e nobilitati da lavorazioni artigianali, finiture di pregio e colori d’accento.
Come dice il nome, i tavoli con gamba centrale sono caratterizzati da un supporto unico che, da solo, si fa carico del sostegno del piano. Più o meno tradizionale a seconda dei modelli, il mono-piede può assumere le sembianze di una sfera, un cilindro, una scultura metallica traforata, un insieme di gambe singole vicine tra loro o una base tipo Tulip, celeberrimo tavolo icona del design moderno che – dagli anni 50 in poi – diede il via alle sperimentazioni successive.
Ma, poiché non si vive di sola estetica, la resa scenografica delle suntuose basi porta con sé un vantaggio di tipo funzionale.
Posizionata centralmente sotto il top, la gamba centrale lascia infatti ampio spazio libero per godere di un comfort di seduta impareggiabile.
Tavoli con gambe perimetrali
Una definizione un po’ tecnica per dei modelli decisamente noti al grande pubblico. Si definiscono perimetrali le tradizionali gambe del tavolo, ovvero quei sistemi di sostegno costituiti da 4 piedi posizionati ognuno in corrispondenza di un vertice del piano.
Dritti, sottili e affusolati, o ancora inclinati, fresati, intagliati, triangolari, bombati, i classici piedi da tavolo trovano una valida alternativa nelle gambe a slitta. Si tratta di supporti rettangolari o trapezoidali dal design minimalista e dalla resa estetica leggera, spesso associati a uno stile di ispirazione industriale e solitamente installati in corrispondenza dei lati corti.
Tavoli con gambe incrociate o intrecciate
Cerchi concentrici che danno un senso di movimento, grovigli di tubolari in ferro dallo stile industriale o set di 3 gambe curvate che si rincorrono all’infinito. Entrati di diritto nella top 5 dei modelli più apprezzati, i tavoli dai piedi intrecciati sono sempre più presenti negli spazi abitativi contemporanei, e questo per l’effetto di dinamicità che la base centrale conferisce a soggiorni, sale da pranzo e open space.
Tavoli con gambe a X
Variazione sul tema precedente, i piedi a X prendono il loro nome dall’innegabile somiglianza tra la forma della base e la lettera dell’alfabeto. Nei modelli più originali, il piano del tavolo è supportato da croci arrotondate, inserite in piattaforme circolari o raffiguranti il simbolo dell’infinito.
Tavoli con gambe tornite
Rimandano alla tradizione artigianale, alle tecniche tramandate di padre in figlio, alla conoscenza di una materia familiare come il legno. I piedi torniti sono una delle manifestazioni più autentiche di un’arte, quella dell’ebanisteria, che da secoli determina e definisce intere correnti stilistiche, tra cui l’arte povera.
Attualizzato in chiave moderna, il savoir-faire delle botteghe è ora linfa vitale di designer e artisti ammaliati dalla plasticità della materia naturale, così versatile da creare gambe a cipolla spettacolari e irriverenti, capaci di attirare l’occhio e di sdrammatizzare anche i contesti più formali.
Tavoli con gambe curve o a sciabola
Dal design estremamente attuale, i piedi a sciabola sono un particolare modello di gambe tornite ispirate alle forme sinuose, organiche e stravaganti tipiche dello stile barocco moderno. Curvate in due punti e arricchite da dettagli floreali, riccioli e spirali, ricorrono spesso a laccature d’accento, finiture color oro, argento, bronzo o lavorazioni a effetto anticato per dare un tocco di stile classico in ambienti dalla connotazione fortemente contemporanea.
Tavoli con gambe a forcina
La nascita delle hairpin legs, letteralmente “gambe a forcina” risale agli anni 40 del secolo scorso per mano di Henry Glass, il loro inventore, che all’epoca lavorava per il designer Russel Wright. Le restrizioni dettate dalla Seconda Guerra Mondiale avevano imposto di limitare l’uso delle materie prime, motivo per cui venne chiesto a Glass di ideare un supporto da tavolo che offrisse il massimo del sostegno utilizzando la minor quantità possibile di metallo, ferro o acciaio.
Icona dello stile industriale e del mid-century modern, oggi i piedi a forcina sono diventati un vero oggetto di design, acclamato per l’impronta minimalista, apprezzato per l’insindacabile binomio tra forma e funzione o tra robustezza e leggerezza e reinventato in chiave contemporanea per adattarsi a gusti e contesti diversi.
Tavoli con gambe a cavalletto
Stile rustico? Ispirazione taverna? Modelli da atelier? Evocatrici di ambienti così diversi tra loro, le gambe ispirate ai cavalletti hanno un obiettivo comune: nobilitare un semplice elemento costruttivo per farne il protagonista di tavoli in vetro trasparente che lasciano apprezzare la loro base di design.
La forma del classico cavalletto non cambia: due coppie di gambe in legno collegate da una traversa perpendicolare. Non cambia nemmeno la sostanza, poiché il massello resta il materiale d’elezione che dà corpo ai supporti. Ciò che si trasforma è il disegno, affinato nel progetto o nella tecnica di assemblaggio, come nel caso dei cavalletti montati con un sapiente e calibrato gioco di incastri.
Tavoli con gambe asimmetriche
Spaiate, abbinate a due a due, diverse nelle forme e nei materiali: se prima erano le sedie a creare scompiglio attorno al tavolo, ora sono i piedi asimmetrici a ridisegnare lo stile dell’intero ambiente. Piani geometricamente perfetti, definiti da sagome rotonde, rettangolari o quadrate svelano basi monolitiche costituite da prismi, piedi a papera, tubolari cilindrici e staffe inclinate che sembrano sfidare la legge di gravità.
Neppure i colori sono immuni alle sperimentazioni: bianchi, neri e grigi lasciano spazio a virtuose combinazioni di giallo, arancione, rosso e azzurro dal forte potere decorativo.
Tavoli senza gambe
Non una contraddizione in termini, bensì una categoria di tavoli che i piedi li hanno… ma non si vedono.
Nel linguaggio comune, rientrano in questa speciale selezione le gambe trasparenti. Realizzati in vetro extra-chiaro, cristallo o plexiglass, piedi eterei e sostegni camaleontici si mimetizzano con l’ambiente dando estrema visibilità al piano, spesso proposto in finiture di grande impatto come l’effetto ceramica, il marmo o il vero legno lasciato nella sua versione più irregolare e naturale.
A questi si aggiungono i tavoli a effetto sospeso, i cui piani sono sostenuti da basi scultoree che – malgrado l’imponenza e la presenza scenica – sembrano fluttuare nel vuoto. Il loro segreto? Piccoli piedi invisibili che fungono da appoggio senza dare nell’occhio.
Tavoli con gambe originali: i più stravaganti
Arriviamo alla fine della nostra carrellata presentando quelli che, per noi, sono autentiche opere d’arte dell’arredamento moderno.
I tavoli-scultura esprimono il loro potenziale più alto ricorrendo a forme geometriche regolari o irregolari, ispirate alla natura e al mondo organico, o ancora sperimentando con curvature insolite, volumi destrutturati e linee spezzate.
Ma non solo. Il design di piedi e gambe scenografiche trae vantaggio dall’uso di materiali classici come il legno, nobili come il marmo o robusti come la pietra, azzardando combinazioni tradizionali reinterpretate in chiave ultra-moderna.
A questo si aggiungono texture materiche, sovrapposizioni di solidi, effetti ottici e giochi di pieni e vuoti che movimentano, con carattere, anche il più tradizionale tavolo da pranzo.
Visitiamo un appartamento moderno e ricercato ispirato all’arte di Kaws, ristrutturato dall’architetto Nikita Petrushko a Varsavia.
Moderno e ricercato, eppure funzionale, questo appartamento è frutto di un progetto audace di Nikita Petrushko. Pur essendo un appartamento moderno, è ricco di dettagli decorativi. Innanzitutto le citazioni dell’arte di Kaws, artista contemporaneo originario di New York che basa la sua poetica su una personale interpretazione della pop art. Lo vediamo nelle due statue giganti a forma di orso o nella stampa nel disimpegno.
La distribuzione degli spazi
La zona giorno occupa quasi tutto lo spazio di questo appartamento, che è di dimensioni modeste. L’architetto ha conciliato sala da pranzo, soggiorno e cucina nello stesso spazio e ha differenziato gli ambienti in modo che non si mescolassero, ma allo stesso tempo ha stabilito un’armonia tra loro, utilizzando toni complementari. In questo progetto è evidente la combinazione di tre stili: classico, moderno e futuristico, integrati in modo armonioso ed interessante. Il pavimento in legno richiama lo stile classico, così come i mobili della cucina. La palette oscilla tra toni neutri, materiali naturali e accenti di colore. Nei disimpegni, un gioco di specchi aiuta ad allargare lo spazio e a diffondere la luce proveniente dalle tre grandi finestre.
Gli arredi DelightFULL e Essential Home
Per compensare la semplicità e le dimensioni della casa, Nikita ha puntato soprattutto sull’arredamento e sull’illuminazione, affidandosi a DelightFULL e Essential Home, di cui vi ho già parlato in diverse occasioni.
Partendo dalla sala da pranzo, abbiamo in primo piano l’incredibile tavolo da pranzo Bertoia by Delightfull, un imponente e grande tavolo in marmo con gambe affusolate. Attorno al tavolo, la sedia a tre gambe Henry, sempre di Delightfull, in legno massiccio, rivestimento in velluto.
Il soggiorno è un ambiente contemporaneo e senza tempo, dominato da un divano classico abbinato alla poltrona Marco, una poltrona comoda ed elegante. Pur essendo uno spazio con molta luce naturale, l’illuminazione DelightFULL fa la differenza, poiché esalta il tocco classico di questa stanza con i suoi toni dorati.
Completa l’arredo il tavolino Franco, ricco di dettagli e dal design elegante e divertente al tempo stesso.
Dall’ antico stabile di una taverna e un ufficio postale dei primi anni del ‘900 sorge Hospedaria, un nuovo elegante hotel in Algarve, Portogallo.
Siamo in Portogallo in una delle sue zone più turistiche, conosciuta per le sue spiagge meravigliose. Ed è qui che, ai margini della storica città di Tavira, riprende vita questa struttura locale rinnovata ad hotel. Hospedaria vive sulla storia locale nell’ edificio tradizionale imbiancato a calce che ha ricevuto una nuova funzione mantenendo però tutto il fascino che già possedeva.
Si viaggia nel tempo tra i ricordi degli anziani del posto che riportano le storia di una vita animata attorno a questo stabile. Fu infatti per decenni un importante luogo di scambio e vendita dei prodotti agricoli regionali nonché un dinamico fulcro della vita sociale.
Hospedaria, storia di un nuovo hotel
Hospedaria nasce dal progetto diAtelier RUA a Sítio da Cumeada, nel mezzo del Barrocal dell’ Algarve. Lo studio ha rivoluzionato il vecchio stabile e convertito in un’area dedicata all’ ospitalità. Ha saputo unire sapientemente pezzi di ricordi ed oggetti ritrovati con quella che è oggi una struttura completamente rinnovata.
La richiesta è arrivata direttamente dall’ azienda agricola vicina, Pensão Agrícola, che si è impegnata a ristrutturare gli spazi del nuovo hotel in stile rurale. L’idea era quella di creare un’area unica e completa di servizi dedicati anche al territorio.
Oltre all’ hotel con cinque suite con patio privato l’intento è quello di far vivere agli ospiti tutta l’esperienza del territorio. Tra le altre cose il bar è anch’ esso una ristrutturazione fedele dell’architettura del posto per rendere omaggio al passato dell’edificio, le aree comuni si ispirano allo stile locale e si servono pietanze che celebrano la cucina regionale.
La struttura dell’hotel
Hospedaria offre cinque suite personalizzate e ben distinte per garantire un’esperienza unica del vivere la vacanza. Ogni stanza è arredata con cura e con dettagli unici di ispirazione locale completata da poltroncine, aree scrittoio e patio privato per garantire ogni confort e la riservatezza che l’ospite merita. Le basi delle strutture interne sono un mix di minimalismo ed effetto materico.
Il bianco della pareti si unisce alle trame dei tessuti di stampo tradizionale, le finiture in legno riscaldano la stanza rendendola calda ed accogliente. Infine una volta fuori dalla stanza i visitatori hanno accesso a diverse aree comuni. Tra le altre: una piscina, delle sedie a sdraio e un bar per gustare cocktail tradizionali o moderni.
Quando si pensa alla propria casa è importante stabilire quali elementi possono contribuire a renderla più funzionale. Tra gli aspetti da considerare per compiere la scelta migliore, vi è sicuramente l’acquisto degli elettrodomestici da cucina. Questo spazio della casa, infatti, è spesso quello in cui si trascorre la maggior parte del proprio tempo. Sia che consideriamo il cucinare come un dovere, sia che pensiamo a questa attività come qualcosa di estremamente piacevole, avere in dotazione i giusti elettrodomestici da cucina, come quelli della Electrolux, contribuirà a renderla molto più funzionale. Scopriamo quali sono gli elettrodomestici in cucina indispensabili nella preparazione dei tuoi piatti.
Elettrodomestici da cucina: quali sono quelli che migliorano davvero la vita
Il mercato offre una serie di possibilità circa la scelta dei propri elettrodomestici. Sebbene ognuno svolga precise funzioni in modo impeccabile e l’acquisto sia orientato da gusti ed esigenze personali, alcuni di essi consentono di rivoluzionare il proprio modo di cucinare e rendono la propria cucina perfetta e funzionale.
Tra gli elettrodomestici da cucina di cui è impossibile fare a meno, ci sono:
Forno: un alleato della propria cucina è, di certo, il forno. Questo apparecchio, infatti, favorisce la preparazione di gustose pietanze e l’esecuzione di innumerevoli ricette. Che sia per pizza, ventilato o microonde, è proprio impossibile farne a meno
Frullatore: a bicchiere o a immersione è davvero difficile fare a meno di questo piccolo elettrodomestico da cucina, che si dimostra fondamentale in diverse occasioni. Ottimo per preparare vellutate, creme o frullati in pochi secondi, è uno degli apparecchi elettrici più usati di sempre
Robot da cucina: molte funzioni in un unico apparecchio, è questo il successo di questi elettrodomestici che svolgono la funzione di sbattitore, frullatore, impastatrice e molto altro
Friggitrice ad aria: ha rivoluzionato la vita di diverse persone. I risultati promessi da questo piccolo elettrodomestico sono, infatti, eccellenti. In particolare, offre la possibilità di cucinare cibi croccanti simulando la frittura. In questo modo, è possibile gustare piatti in modo più leggero e sano
Lavastoviglie: grazie a questo comodo apparecchio sarà davvero possibile risparmiare il tempo destinato al lavaggio dei piatti. Le incredibili funzioni offerte dai modelli di ultima generazione, infatti, permettono di programmarne l’inizio e la fine e di gestire le diverse impostazioni anche da remoto
Ogni elettrodomestico da cucina è pensato per supportare la preparazione delle pietanze. Eppure, alcuni di essi si rivelano fondamentali per una cucina perfetta e funzionale.
Come scegliere i modelli migliori
Gli elettrodomestici da cucina sono apparecchi capaci di migliorare la vita in ogni cucina. Grazie alle loro funzioni e prestazioni, infatti, consentono di preparare squisite pietanze, in modo facilitato e riducendo notevolmente i tempi.
Oltre a valutare quale elettrodomestico possa davvero apportare dei benefici in cucina, è essenziale che, prima di procedere all’acquisto, siano valutate le prestazioni promesse da ciascun modello in circolazione.
Un buon apparecchio elettrico per la propria cucina è, infatti, un mix tra:
Potenza
Durata
Resistenza
Risultato
Esaminare queste ed altre caratteristiche tecniche come, ad esempio, dimensioni e qualità dei materiali, garantirà inoltre un uso agevolato degli stessi e una maggiore resistenza nel tempo.
Mobili anni ’50 con i piedini a spillo, cassettiere da farmacia, sedie Thonet. Tra i più ambiti mobili second hand ci sono loro.
Se li compri in un negozio specializzato in vintage puoi pagarli un’occhio della testa. Il prezzo, per carità, è giustificato dall’unicità e dalla magnificenza di questi oggetti senza tempo che sarebbero in grado di arredare da soli anche una stanza totalmente vuota.
Tuttavia, nella storia dell’arredamento italiano, questi stessi mobili sono stati molto presenti e non è da escludere che ci siano centinaia di persone, ignare della loro fortuna che li nascondano in cantina.
La missione dei vintage lovers è intercettare quei proprietari e svuotare le loro cantine, portandosi a casa pezzi sensazionali a un quarto del loro valore.
Teletrasportiamoci a metà degli anni ’50 e pensiamo a quanti esercizi commerciali potevano all’epoca essere serviti da una sedia da bistrot. Dai, quelle che oggi tutti i ristoranti e i bar arredati con un’impronta vintage hanno riesumato.
Una categoria di sedute che racchiude le sedieVecchia Milano, le Thonet – o simili – e le sedie rustiche classiche. Insomma, tutte (o quasi) le sedie in legno curvato.
Sedie tornate super attuali, tant’è che tutti i grandi brand hanno ricominciato a produrle in millemila varianti, snaturando, chi più chi meno, la loro poetica essenza.
Non c’è arredo nuovo che tenga. I segni del tempo e la tempra degli arredi usati di un tempo non ha nulla a che fare con un prodotto nuovo di zecca.
E poi, il bello è che quei pezzi hanno una storia, un vissuto. Ogni piccola imperfezione è valore aggiunto.
Comprare mobili nei mercatini dell’usato
Lo dico già, io i mobili vintage più belli li ho trovati offline. Sarò la voce fuori dal coro, ma è così.
Credimi, ho cercato tanto online, ma poi ho cominciato a guardarmi intorno e ho scoperto che alcuni mercatini hanno pezzi pazzeschi a prezzi veramente folli, folli a tal punto che pensi ci sia un errore.
Quindi, non posso esimermi dal consigliarti di fare un giro nei mercatini.
No, proprio non posso, perché è lì che al 75% troverai il tuo tesoro.
Ci sono le grandi catene come Mercatino o Kecè che sono un po’ in ogni città. Hanno un catalogo, non sempre aggiornato (altro motivo per cui dovresti andarci fisicamente) anche online.
Conviene comprare qui perché i mercatini sono il paradiso dei proprietari ignari di cui parlavo prima. Spesso sono persone che non conoscono il mondo online e non hanno modo di valutare i pezzi di cui vogliono liberarsi. Vedono un mercatino dell’usato aprire nella loro città e ne approfittano per portare lì i loro mobili usati.
Questo porta i mercatini dell’usato ad essere carichi di pezzi vintage di tanti stili ed epoche diverse. C’è una buona probabilità che quello che cerchi sia proprio lì.
Il vantaggio di questi posti è il meccanismo del prezzo. I prezzi nei mercatini funzionano così: più tempo l’oggetto resta in negozio, più il prezzo si abbassa.
Ogni articolo ha un’etichetta con un barcode e il prezzo.
Molto spesso capita di prendere un arredo con un prezzo già basso, portarlo alla cassa e ricevere un ulteriore sconto dopo che il negoziante legge il codice a barre, perché dal momento che il prezzo sull’etichetta è stato affisso sono passati altri giorni.
Altro vantaggio, il servizio del trasporto. Se chiedi agli addetti di portarti il mobile a casa, loro possono aiutarti.
Mercato mobili usati all’aperto
Il mio sogno è andare al Mercatone dell’Antiquariato sul Naviglio Grande. Un evento che si svolge ogni domenica del mese a Milano.
I mercati dell’usato all’aperto sono comunissimi nei paesi del nord Europa, ma ce ne sono alcuni famosi in tutto il continente.
Per gli appassionati di antiquariato, segnalo questi. Magari ci fate un salto quest’estate in vacanza. Non so quanto siano convenienti i prezzi, ma sono sicuramente esperienze sensazionali da fare!
Qui in Abruzzo non c’è nulla di tutto ciò (se mi sbaglio, segnalatemelo, please!).
Camminare tra i mobili usati all’aperto è già di per sé un’attività appagante. Se poi si trovano anche affaroni, e, fidatevi, almeno in Italia posso garantire che succede, è il top.
Trovare mobili usati gratis a bordo strada o nei centri di riuso
Ti è mai capitato di trovare un mobile a bordo strada?
A me sì. Ero in auto con mio padre e l’ho costretto a fare un giro e mezzo di rotonda per recuperare una poltrona in vimini da esterni.
A tal proposito ti i segnalo l’iniziativa brillante di Stooping Milano, ideata da due studentesse toscane.
“Stoop” è la parola che ho gridato a mio padre quando ho visto la poltrona di vimini, ma è anche un neologismo americano che indica l’azione di fermarsi a raccogliere da terra qualcosa, per recuperarla.
Stooping Milano è un servizio per stoopers. Gli utenti segnalano alla pagina la presenza di arredi abbandonati – con tanto di geotag – e da lì parte la corsa all’acchiappo!
Un progetto inclusivo e sostenibile, che punta alla socialità e al riutilizzo.
Ora esistono anche Stooping Napoli e Stooping Firenze, ma sono più che sicura che, se si sparge la voce, ben presto ce ne sarà uno in ogni città.
Nella classificazione dei rifiuti, i mobili sono rifiuti speciali.
Per disfarsene bisogna portarli in un’isola ecologica o prenotare un appuntamento per il ritiro, che di solito avviene di notte.
Bene, se è tua abitudine fare giri in tarda serata, aguzza la vista nei centri abitati. Non si sa mai!
Puoi trovare mobili usati anche nei centri di riuso, che sono spesso annessi alle discariche.
In molte isole ecologiche, infatti, si possono consegnare anche beni in buono stato da riutilizzare.
Per sapere se la tua città usufruisce di questo servizio puoi semplicemente chiedere oppure scaricare l’app Junker.
Junker è un’app collegata ai servizi comunali. Al suo interno c’è la bacheca del riuso con l’elenco dei beni usati, ma in buone condizioni, presenti nel centro della tua città. Puoi cliccarci sopra e manifestare il tuo interesse per quell’oggetto.
Tieni d’occhio gli amici che traslocano
I traslochi sono amici dei vintage finds, ricordatelo sempre.
Tieni d’occhio gli amici che traslocano. Probabilmente dovranno disfarsi di qualche arredo che non sposa più i loro gusti estetici.
Capita spesso di trovare mobili retrò anche nelle case che si vanno ad abitare. Non sempre queste sono totalmente vuote, anzi. Nella maggior parte dei casi celano tesori che danno fastidio ai nuovi inquilini.
La tua occasione per aiutare un amico!
E tu? Dove hai fatto il tuo affare con un mobile vintage?