14 Maggio 2021 / / Dettagli Home Decor

manutenzione piscina interrata

Estate, sole, relax. Chi di voi non sogna di prendersi una pausa a bordo piscina, per sfuggire dal caldo estivo e assicurarsi una tintarella invidiabile? Per tutti coloro che possono godere di questo piccolo lusso a casa propria, è bene ripassare insieme le tappe principali della manutenzione piscina prima di inaugurare la stagione estiva.

Per prima cosa è necessario valutare lo stato iniziale della piscina e dei suoi componenti, come filtri, bombola, valvole, skimmer… Prima di riempirla si consiglia sempre una pulizia accurata delle pareti e del pavimento, in questo modo si possono eliminare tutte le incrostazioni e prevenire la futura proliferazione di alghe.

Per una pulizia del fondo e delle pareti della piscina vi servirà un aspiratore elettrico, con tubo snodato per arrivare a pulire anche i punti più difficili e una spazzola di diverse dimensioni intercambiabili, con la duplice funzione di rimuovere quella patina verdognola superficiale su fondo e pareti, con conseguente aspirazione.

Analizzare il livello del pH è un’altra delle azione indispensabili. È importantissimo che il suo valore si collochi tra 7,2 e 7,6. In caso non rientri in questi valori, bisognerà prendere dei provvedimenti. Quando si fa questo lavoro bisogna sempre tenere presente che la carica di calcare influisce sul pH, ovvero: quanto più calcare, più alto sarà il pH, e se si aggiunge acqua alla piscina, si dovrà controllare che il livello del pH sia ancora dentro i livelli prefissati, oppure provvedere con un regolatore di pH. Anche l’uso della piscina e i cambi climatici influenzano i livelli di pH, quindi si raccomanda di provvedere alla misurazione con regolarità.

manutenzione piscina

Impostare il timer dei filtri della piscina. In estate va benissimo attivarli per un totale di 8 ore al giorno, e l’ideale è ripartire l’azione dei filtri durante il corso della giornata, ad esempio in tre momenti distinti.

Oltre ai filtri, per la qualità dell’acqua, sono da tenere sott’occhio anche i disinfettanti, ossia cloro, bromo, sale e ossigeno liquido. Per una corretta manutenzione della piscina, si dovrà controllare lo stato dei disinfettanti almeno una volta alla settimana. La questione dei disinfettanti è di primaria importanza perché, com’è ben noto, le piscine sono un ricettacolo di batteri e microrganismi che si riproducono a grande velocità.

Ricordarsi sempre dell’antialghe, soprattutto quando le temperature superano i 25º e quando piove. Oltre a questo sono da pulire il cestello skimmer e il prefiltro.

Attenzione, se l’acqua incomincia ad assumere un aspetto torbido e non si vede più il fondo, si dovrà aggiungere del flocculante e una volta che la piscina è a pieno regime, è importante provvedere a una manutenzione quotidiana volta all’eliminazione di foglie e simili che si posano in superficie.

manutenzione piscina

La manutenzione della piscina ha come scopo principale quello di garantire un ambiente sano e non a rischio di infezioni. Ovviamente sono da tenere presenti anche l’aspetto elettrico meccanico, ovvero che tutte le parti funzionino correttamente per evitare costi enormi causati da piccoli malfunzionamenti che alla lunga possono trasformarsi in problemi ben più seri.
Infine, poiché anche l’occhio vuole la sua parte, non sono da trascurare l’ordine e l’estetica: una piscina senza foglie galleggianti e con acqua cristallina, è sicuramente più bella!

Se invece di una piscina al cloro avete una piscina con acqua salata, la manutenzione è più semplice. Per saperne di più potete leggere: “Come effettuare la manutenzione di una piscina con acqua salata“.

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3 Maggio 2021 / / Case e Interni

Sistemi di ricircolo per piscine: le loro caratteristiche estetiche e funzionali

La piscina è un’opera edilizia che non ha alcun bisogno di presentazioni. E’ un elemento architettonico che consente di vivere gli spazi esterni in un modo unico nel suo genere e che, al contempo, è fortemente decorativo.

Se stai pensando di installare una piscina nel tuo giardino, abbiamo i giusti consigli per te! Continua a leggere.

Quando si pianifica la progettazione di una piscina, in base al budget, si pensa prima di tutto alla forma, alle dimensioni della vasca e in generale al suo stile e design. Tuttavia, prima di procedere alla realizzazione, è utile valutare con attenzione anche le esigenze tecniche correlate alla manutenzione e pulizia.

La pulizia di una piscina è legata anche a caratteristiche strutturali

Fortunatamente oggi la pulizia di una piscina è una pratica molto più agevole rispetto al passato, grazie all’impiego di nuovi dispositivi tecnologici specifici: i robot pulitori presenti nel sito AcquaVivaStore ne sono un chiarissimo esempio.

Comunque, le modalità in cui si potrà gestire la pulizia di una piscina, abbracciano anche le caratteristiche strutturali proprie della piscina stessa. Ecco perché è fondamentale aver ben presenti tali aspetti nel momento in cui si sceglie come portare avanti il progetto.

Come noto, le piscine sono munite di un apposito sistema di filtraggio che ha il compito di “catturare” le impurità dell’acqua, mantenendola così in condizioni sempre ottimali.

piscina in giardino

Il ruolo dei sistemi di ricircolo

L’acqua presente in vasca deve, dunque, essere incanalata all’interno dei filtri. Questo è possibile grazie ai cosiddetti sistemi di ricircolo, i quali sono parte integrante della piscina e sono quindi un elemento di grande importanza a livello tecnico-strutturale.

Quali sono, quindi, le tipologie di sistema di ricircolo? Le alternative sono fondamentalmente due, ovvero skimmer e bordo a sfioro, scopriamole subito nel dettaglio.

piscina in villa moderna

Lo skimmer, ovvero la soluzione più tradizionale

Lo skimmer è il sistema di ricircolo tradizionalmente più diffuso. Esso prevede che, in corrispondenza del bordo della vasca, vi siano delle apposite aperture tramite cui l’acqua della piscina viene recuperata ed indirizzata verso l’impianto di filtraggio per la relativa pulizia.

Questa tipologia di sistema di ricircolo ha un’implicazione a livello estetico, ovvero il fatto che il livello dell’acqua è sempre tra i 10 ed i 20 cm al di sotto del bordo che, per tale ragione, risulta ben visibile.

piscina in casa di campagna

Il bordo a sfioro, alternativa di grande eleganza

Il cosiddetto bordo a sfioro, invece, è un sistema di ricircolo di ultima generazione, che si sta diffondendo sempre più. Risulta gradito sia per il design, davvero molto elegante, sia per il suo funzionamento.

Nelle piscine con bordo a sfioro, a differenza di quelle con sistema di ricircolo di tipo skimmer, il bordo è totalmente impercettibile a livello visivo, proprio perché il livello dell’acqua gli corrisponde.

Anzi, nelle piscine con bordo a sfioro, la quantità di acqua contenuta in vasca è addirittura leggermente superiore al volume effettivo e per via di tale caratteristica essa tende a sgorgare al di fuori del bordo stesso. Le quantità di acqua eccedenti vengono raccolte esternamente alla vasca da apposite griglie, le quali la indirizzano verso il filtro per i consueti processi di pulizia.

E’ chiaro che a livello estetico, i vantaggi garantiti da una soluzione del genere risultino evidenti: le piscine con bordo a sfioro sanno armonizzarsi al contesto in un modo unico nel loro genere.

piscina con bordo a sfioro

Questa tipologia di piscina, aiuta anche a migliorare l’estetica generale della tua casa, dandoti l’impressione di fondersi con il paesaggio circostante. Non è un caso che architetti e designer di esterni stanno scegliendo di valorizzarle sempre più. Infatti, la bellezza di queste piscine viene spesso ulteriormente esaltata dalle cosiddette realizzazioni panoramiche, ovvero quelle piscine, di norma realizzate su terrazze, colline e altri luoghi sopraelevati, in cui i colori dell’acqua si uniscono a quelli del cielo creando un effetto davvero d’impatto.

piscina panoramica con bordo a sfioro

I vantaggi tecnici del bordo a sfioro

Le piscine con bordo a sfioro hanno dei punti di forza non trascurabili anche a livello tecnico. Dal momento che il deflusso di acqua dalle pareti della piscina è costante, anche l’efficacia dell’impianto di filtraggio viene massimizzata.

Il costo di una piscina con bordo a sfioro tende ad essere superiore rispetto a quello di una piscina con sistema di ricircolo di tipo skimmer, ma i vantaggi, come visto, sono davvero rilevanti.

In conclusione, è davvero molto importante valutare i pro e contro in fase di progettazione della tua nuova piscina. Il nostro consiglio è di rivolgerti ad un’impresa specializzata, che saprà senz’altro esporre in dettaglio tutti questi aspetti.

Avere tutto ciò che ci serve, ci dà un motivo in più per amare la nostra casa, soprattutto se abbiamo la nostra piscina in cui tuffarci quando vogliamo rilassarci!

piscina con bordo a sfioro

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Giulia per CASE E INTERNI

17 Aprile 2021 / / Dettagli Home Decor

minipiscina con idromassaggio

Con le nuove minipiscine top di gamma di Kinedo, il benessere trova il suo spazio, sia all’aperto che dentro casa

Sentire l’acqua prendere vita in una miriade di bolle, rilassare tranquillamente il corpo e trascorrere dei momenti unici con la famiglia o con gli amici: grazie alle minipiscine Kinedo è un sogno che si avvera. Personalizzazione, qualità, innovazione e cura per i dettagli permetteranno di avere a casa la SPA dei propri sogni. Diverse dimensioni, finiture del rivestimento esterno, colori del guscio e optional daranno la possibilità di avere un prodotto che si adatta perfettamente alla casa e alle proprie necessità. Una volta installata, non rimarrà che rilassarsi!

minipiscina compatta
A200 è la minipiscina compatta ed essenziale

Veri e propri gioielli di innovazione tecnologica, le minipiscine Kinedo si adattano alle più particolari esigenze di massaggio: più o meno dinamico, con intensità variabile e sempre perfettamente orientato dove lo si desidera, il massaggio agirà sulle zone del corpo che si desidera trattare. Per offrire una proposta idroterapica all’avanguardia,  Kinedo si avvale della consulenza di fisioterapisti per decidere le posizioni dei jets, affinché si possano meglio adattare alla posizione del corpo.

minipiscina sul terrazzo
A400 è la minipiscina che combina sapientemente postazioni spaziose e funzionalità complete

Grazie alla cromoterapia si potrà enfatizzare il potere rigenerante del massaggio e lasciarsi trasportare in un viaggio rilassante in cui allontanare tutti gli stress della giornata. Colori tonificanti, riflessi sorprendenti e stupefacenti giochi di ombre e luci: quando cala la sera, la minipiscina assume un nuovo aspetto per rispondere agli stati d’animo e influenzarli in modo positivo.

minipiscina quadrata
A500 è la minipiscina progettata per essere accogliente ed elegante

La musicoterapia permetterà di godere del suono delle propria playlist preferita: basterà collegare il dispositivo via Bluetooth e il gioco è fatto.

minipiscina tonda
R200 è la minipiscina per un relax tutto tondo

Il trattamento dell’acqua, i parametri di filtraggio, la temperatura e i programmi di massaggio, sono gestibili da un comodo display intuitivo, disponibile in 3 diverse versioni.

minipiscina in giardino
A600 è la minipiscina in formato XXL che offre spazio e comfort per tutti

Per limitare le dispersioni termiche, le minipiscine Kinedo presentano un guscio rivestito di schiuma di poliuretano espanso e sono dotate di una copertura termica spessa 9 cm. In questo modo, si potranno ridurre i consumi e l’impatto sull’ambiente. Inoltre, scegliendo l’opzione “isolamento rinforzato”, si avrà una minipiscina dotata di pannelli in composito e schiuma poliuretanica che ottimizzeranno ancora di più l’isolamento. In questo modo si otterrà un -30%* di spesa in termini di energia e si aiuterà ancora di più l’ambiente.

(*Misurazione effettuata negli stabilimenti Kinedo e a temperatura ambiente. Il valore riportato è indicativo e varia per ciascuna installazione).

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9 Aprile 2021 / / Dettagli Home Decor

Bonus Piscine 2021

Bagni in totale sicurezza grazie alle nuove tecnologie di filtrazione dell’acqua e opportunità da cogliere con il Bonus Piscine

Dopo mesi di limitazioni degli spostamenti, la voglia di viaggiare è alle stelle. Al contempo, però, sicurezza e distanziamento sociale restano questioni prioritarie.

In questo scenario, cresce la richiesta di case private dove poter trascorrere in serenità e le proprie vacanze, con una preferenza per abitazioni di villeggiatura con giardini o, meglio ancora, piscine private.

Che sia in un residence, in bed & breakfast o in abitazione privata, la piscina rappresenta, per chi cerca una casa in affitto, il trend dell’estate in arrivo. Una tendenza che si traduce in una vera e propria opportunità per i proprietari di case che desiderano attrarre turisti e vacanzieri.

Nel 2020 il 72,5% dei progetti per la realizzazione di piscine ha riguardato vasche interrate in abitazioni private. L’intero mercato delle piscine, particolarmente dinamico e in continua evoluzione, è destinato a crescere, secondo le previsioni di Assopiscine, tra il +25% e +30% nel prossimo triennio.

Un’opportunità per chi sta valutando di aggiungere pregio e valore alla propria casa, con un investimento che anche quest’anno è supportato da benefici fiscali: gli interventi di ristrutturazione delle piscine, infatti, rientrano nel programma di detrazioni fiscali, con un rimborso del 50% sulle spese sostenute per i lavori, fino a 96.000 euro per ogni singola unità immobiliare.

Bonus Piscine 2021

Bonus Piscine: quali interventi si possono fare?

Il Bonus Piscine sostiene sia le azioni di ammodernamento mirate a un restyling estetico in un’ottica di comfort – come l’aggiunta dell’idromassaggio – che gli interventi di natura più funzionale. Dai sistemi per il reintegro dell’acqua agli scambiatori di calore per il riscaldamento della vasca, dagli skimmer e pulitori automatici fino ai sistemi per la filtrazione dell’acqua che rappresento l’aspetto più importante ai fini della sicurezza di ogni piscina.

Cuore pulsante del sistema di trattamento della piscina, gli impianti di filtrazione consentono una perfetta disinfezione della vasca per un’acqua salubre e cristallina di eccezionale purezza anche a portate particolarmente elevate.

Tra le soluzioni più performanti in termini di sicurezza, il sistema brevettato Hydro-Cleer Filter di Culligan, azienda di riferimento a livello internazionale che opera in tutta la filiera del trattamento dell’acqua, con una forte competenza nell’ambito delle piscine.

I filtri Hydro-Cleer applicano il sistema di illimpidimento più raffinato ed economico per l’acqua di piscina: la filtrazione su manto di diatomee. Questo sistema sfrutta la microporosità di una farina fossile, bianca e impalpabile, costituita da scheletri silicei di diatomee, che consente di ottenere una purezza di filtrazione dell’ordine del micron. La caratteristica tecnica che contraddistingue in esclusiva gli Hydro-Cleer consiste nell’adozione delle “candele autopulenti”, brevettate, che fanno da supporto al manto filtrante.

L’altissima capacità filtrante di Hydro-Cleer consente non solo di ridurre significativamente i tempi di chiarificazione dell’acqua, ma anche di azzerare il consumo di sostanze flocculanti – necessarie per evitare le torbidità – e di ridurre l’uso di prodotti chimici per la disinfezione, con un conseguente risparmio economico del 30%.

L’utilizzo della filtrazione diatomea, inoltre, comporta vantaggi importanti anche dal punto di vista degli sprechi: il 50% in meno di consumo di energia elettrica e una riduzione fino al 90% dell’acqua di lavaggio.

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31 Luglio 2020 / / Dettagli Home Decor

piscina con acqua pulita e trasparente

Ora che sai cosa significa avere una piscina con acqua salata è il momento di scoprire come funziona l’elettrolisi del sale in piscina, ovvero il metodo di disinfezione automatico dell’acqua attraverso la produzione naturale del sale.

L’elettrolisi salina, come funziona

Il cloro può essere prodotto direttamente il loco. Come? Par­tendo da semplice sale disciolto direttamente nell’acqua del­la piscina. Stiamo parlando del processo di elettrolisi salina, consentito da un apparecchio chiamato clorinatore, che, attraverso un campo magne­tico, scinde la molecola di cloruro di sodio, dando così origine a cloro gassoso e acido ipocloroso, oltre che a un re­siduo di ipoclorito di sodio. Poiché l’ipoclorito di sodio de­termina un innalzamento del pH dell’acqua, occorre tenere questo parametro costantemente sotto controllo e deve es­sere regolato attraverso gli appositi sistemi automatici (il funzionamento risulterà ottimale con un livello di pH pari a 7.2). Il consumo di cloro è legato a una serie di fattori, come l’utilizzo della vasca o le condizioni meteo, quindi non si può definire con esattezza la quantità precisa richiesta da ciascu­na piscina.

In generale, bastano 4-5 grammi di sale per litro: in seguito alla prima immissione di tale quantitativo in acqua all’avvio dell’impianto, basterà integrarne la dose nel corso dell’anno con aggiunte molto più contenute. Da non sottova­lutare, però, i possibili effetti dell’acqua salata sui comple­menti presenti in vasca: il sale disciolto nell’acqua, infatti, potrebbe corrodere le parti di accessori realizzati con mate­riali inadatti. L’acciaio impiegato, ad esempio, dovrebbe esse­re Inox AISI 316L.

Il sistema di elettrolisi salina deve essere scelto e calibrato in base alle dimensioni della piscina e al suo uti­lizzo. Ne consegue che il suo costo dipen­de, prima di tutto, dalla dimensione della piscina: maggiori sono i metri cubi di acqua da trattare, maggiormente potenti do­vranno essere le cellule di elettrolisi, così come più alto sarà il numero di elettrodi, di anodi e di catodi. Alcuni apparecchi, inoltre, offrono anche altre prestazioni, come il controllo au­tomatico di pH e Redox, elementi che fanno inevitabilmente incrementare il costo del dispositivo. Un clorinatore può durare in media da 3 a 5 anni, a patto che sia eseguita una manutenzione corretta dell’impianto. 

Quali sono i vantaggi di utilizzare l’elettrolisi salina?

  • Migliore qualità dell’acquagrazie alla possibilità di evitare l’uso di prodotti chimici per la disinfezione.
  • Concentrazione di cloro minore nell’acqua, con conseguente riduzione dei danni per la pelle e gli occhi dei bagnanti, specialmente dei soggetti allergici, dei bambini e delle persone anziane;
  • Assenza di odore di cloro in piscina
  • Costi inferiori di manutenzione grazie al minor utilizzo di prodotti chimici

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28 Luglio 2020 / / Dettagli Home Decor

Dopo avervi illustrato cos’è una piscina al sale e quali vantaggi offre, oggi affrontiamo l’aspetto legato alla sua manutenzione.

La manutenzione di una piscina con impianto al sale in realtà è molto simile alla manutenzione di una tradizionale piscina al cloro, infatti, a inizio stagione sarà opportuno verificare lo stato della piscina e dei suoi componenti, come filtri, pompa, valvole, skimmer ai quali si aggiunge, nel caso di piscina salata, il clorinatore, l’apparecchio che genera il cloro dal sale. Per quanto riguarda il clorinatore  è importante mantenere sempre pulita la sua cellula, in questo modo l’apparecchio durerà più a lungo.

Una volta fatti questi controlli, prima di riempire la vasca si consiglia di fare anche una pulizia accurata delle superfici, pareti e pavimento, per eliminare tutte le incrostazioni e prevenire la futura proliferazione di alghe.
A tal proposito ricordiamo di utilizzare sempre un antialghe. I batteri che si formano a causa delle alghe generalmente, con il tempo, riescono ad abituarsi all’equilibrio chimico che si forma all’interno di una piscina ad acqua salata. Se ci si dimentica di utilizzare un prodotto antialghe, infatti, basterà una pioggia abbondante dopo una giornata di caldo per farle spuntare nuovamente.

Ma vediamo nel dettaglio come effettuare la manutenzione di una piscina ad acqua salata.

Manutenzione piscina salata, cosa fare

Quali controlli fare ogni settimana

Quando si dispone di una piscina con impianto a sale, oltre alla normale pulizia settimanale mediante retino e robot, è importante tenere sotto controllo i valori dell’acqua, in particolare il pH. Un livello corretto di pH è importante per permettere al cloro rimuovere efficacemente germi, batteri e creare un ambiente sicuro per i bagnanti. Una volta alla settimana verifica i livelli di cloro libero e nel caso fosse basso, controlla che il livello di salinità sia sufficiente. Anche il livello di stabilizzante è molto importante in una piscina al sale: un valore corretto previene la perdita di cloro a causa dei raggi uv. Una piscina all’aperto priva di stabilizzante potrebbe perdere fino al 90% del cloro prodotto, lasciando la piscina sporca e non adatta per fare una nuotata.  Una piscina salata, infatti, richiede livelli di stabilizzante leggermente più alti di una piscina tradizionale al cloro. 

Quali controlli fare ogni mese

Come detto i valori dell’acqua sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’impianto e per tutelare la salute dei bagnanti. Oltre a quelli indicati sopra, ve ne sono altri che andranno monitorati con cadenza mensile, come la salinità.

La cellula elettrolitica opera con maggior efficienza quando il valore di salinità è nel range specificato dal produttore. Questo può variare a seconda dei modelli ed è quindi importante conoscere quelli richiesti dal clorinatore che si utilizza. Se i livelli di sale sono bassi sarà necessario aggiungerne altro, facendo attenzione a non esagerare con le quantità altrimenti sarà indispensabile aggiungere nuova acqua pulita per riabbassare il livello di sale. Non bisogna mai dimenticare che se i livelli di sale sono molto oltre o sotto i livelli consigliati, si rischia di danneggiare la cellula o di non garantire la corretta igiene dell’acqua. Questo porterà alla formazione di alghe.

L’alcalinità, invece, è importante per tenere il pH stabilizzato e prevenirne gli sbalzi. I livelli bassi di alcalinità potrebbero portare a corrosione, macchie o acqua verde, mentre un’alta alcalinità può causare acqua torbida e altri problemi. Quando si regola l’alcalinità è importante farlo lentamente e con piccoli aumenti, aspettando 2 o 3 giorni prima di testare ed eventualmente aggiustare di nuovo. 

Da monitorare anche i livelli di calcio. Quando sono troppo bassi l’acqua diventa corrosiva e può danneggiare le parti della piscina a contatto con l’acqua. Alti livelli di calcio, invece, possono formare scaglie e otturare filtri e tubi, con una conseguente scarsa filtrazione e circolazione che può portare ad avere acqua torbida e irritazioni varie ai bagnanti.

Una parte importante della manutenzione piscina con acqua salata è il controllo dei valori di metalli come rame, ferro e manganese, per assicurarsi che non siano presenti. Il momento migliore per effettuare questo test è quando si aggiunge acqua pulita o all’inizio della stagione.

Come abbiamo visto effettuare la manutenzione di una piscina al sale è simile a una piscina al cloro, anche se il costo è inferiore perché più semplice e richiede un utilizzo minore di prodotti chimici specifici.

Non dimenticate che solo effettuando una corretta manutenzione potrete godere di una piscina in ottimo stato e l’acqua risulterà sempre limpida e pulita.

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24 Luglio 2020 / / Dettagli Home Decor

acqua piscina trasparente
foto di Caroline Minor Christensen – Unsplash

Il sogno di ogni proprietario di piscina è godere di un’acqua incontaminata e trasparente. Per questo è importante che tutto il processo di trattamento dell’acqua si svolga senza intoppi. Scopriamo insieme 4 metodi per una corretta disinfezione della piscina.

Luogo ormai associato all’idea di salute e benessere, la piscina per assolvere a pieno a questo compito deve essere riempita e alimentata da un’acqua microbiologicamente pura e sicura.

Occorre, quindi, intervenire tempestivamente sui microrganismi e sulle altre sostanze che potrebbero nuocere alla salute dei bagnanti attraverso un opportuno trattamento di disinfezione. Rispetto ad una piscina ad acqua salata, gli impianti tradizionali necessitano di una maggiore manutenzione e l’acqua deve essere costantemente monitorata e trattata facendo attenzione che l’agente disinfettante impiegato risulti efficace e in grado di garantire un sempre elevato standard di igiene.

A tale scopo, la scelta può ricadere su agenti di natura diversa, a seconda delle specifiche esigenze, tutti accomunati dallo stesso obiettivo: la neutralizzazione di virus e batteri nocivi per la salute degli utenti per garantire un’acqua incontaminata nella quale rilassarsi, tuffarsi e divertirsi, da soli o in compagnia.

Il cloro

L’efficacia del cloro in termini di azione disinfettante è ciò che lo ha reso, fin dal principio, il prodotto più utilizzato per il trattamento dell’acqua di piscina. Il cloro, infatti, evita la proliferazione dei batteri e dei microrganismi, eliminando così anche la possi­bilità di intorbidamento dell’acqua. Il cloro deve essere dosa­to attentamente in relazione al numero di bagnanti abituali e alle caratteristiche dell’acqua, come temperatura e pH. Per la disinfezione dell’acqua di piscina, in particolare, il cloro si presenta sotto forma di due differen­ti soluzioni: ipoclorito di calcio (solido, venduto in pastiglie) e ipoclorito di sodio (liquido).

L’ossigeno

La disinfezione di una piscina con ossigeno, che può essere immesso sot­to forma di pastiglie, liquido o granulare, è un trattamento dell’acqua che si rivela delicato nei confronti di pelli sensibi­li, occhi e mucose.  Trattata con l’ossigeno, l’acqua risulta dolce e priva del caratteristico “odore di piscina”, nonché libera da sotto-prodotti pericolo­si. La disinfezione a ossigeno, però, è piuttosto costosa e ri­chiede appositi test per mantenere controllati e monitorati i valori dei due prodotti; inoltre, nelle vasche di dimensioni più ampie o utilizzate intensamente, è consigliato introdur­re anche un piccolo dosaggio di cloro.

L’ozono

L’ozono, che per via della composizione delle sue molecole formate da 3 atomi di ossigeno, è conosciuto anche come “ossigeno attivo”, è un’altra alternativa per il trattamento dell’acqua di una piscina. Nonostante abbia un forte potere os­sidante usufruibile in tutta sicurezza, come tutti gli altri di­sinfettanti, può risultare tossico in elevate concentrazioni, in particolar modo nel caso di ozonizzazione dell’aria. È ef­ficace contro batteri, cisti, funghi, muffe, spore e virus, inol­tre migliora la degerminazione e lo smaltimento delle acque di lavaggio degli impianti di filtrazione. Inoltre, l’ozono ha un apporto ridotto di sali minerali nell’acqua ap­portando un ulteriore benefit per la balneazione degli utenti. L’ozono tende a decomporsi rapidamente, andando a forma­re nuovamente ossigeno: questo implica non solo che la sua presenza nell’acqua è limitata nel tempo, ma anche che oc­corre produrlo direttamente in loco, in quanto il suo traspor­to è impossibile. Come disinfettante secondario può essere impiegato il cloro, di qualsiasi tipo, l’ossigeno, l’acqua ossige­nata o il bromo.

Il bromo

Il bromo, infine, è un altro dei prodotti che possono essere impiegati per la disinfezione dell’acqua di piscina. Facile da maneggiare poiché venduto in pastiglie, non produce esalazioni gassose e garantisce una buona disinfezione anche a pH alti, si scioglie lentamen­te e viene solitamente usato tramite dosatori a lambimento per disinfettare e ossidare sia l’acqua delle piscine, sia quella del­le spa: la sua azione, infatti, è efficace anche ad alte tempe­rature. Rispetto al cloro, il bromo risulta essere un disinfet­tante più potente e meno volatile, ma è anche un prodotto organico non stabilizzato che, pur costando circa 5 volte più del cloro, possiede un’azione ossidante minore che non ri­esce ad arginare del tutto la crescita di sostanze organiche nell’acqua: è consigliabile, quindi, alternare la disinfezione con il bromo a periodi di impiego del cloro, limitando così la formazione di microrganismi dannosi.

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22 Luglio 2020 / / Dettagli Home Decor

piscina ad acqua salata

Quello della piscina è ormai diventato uno status symbol da sfatare. Se ne trovano in commercio di tutti i tipi e ad ogni portata concedendo ai più di potersi godere il benessere di una nuotata o almeno una rinfrescata nel giardino di casa. Affidarsi ad un esperto è comunque la scelta migliore per un buon compromesso tra stile e prezzo incluso tutto il necessario per i completamenti e la manutenzione. Qui entra in campo prontopiscine.it che ha tutto ciò che serve per una realizzazione e manutenzione completa delle nostre attuali o future piscine.

Per chi cerca il dettaglio si può arricchire la piscina con giochi d’acqua, luci, idromassaggi e finiture personalizzate per rendere la propria area benessere davvero unica.

E allora perché non pensare ad una piscina salata? Un tuffo nell’acqua del mare e quella salsedine sulla pelle, wow!

In verità non si tratta di un semplice vezzo sensoriale quello dell’uso di acqua salata bensì un trattamento per migliorarne la qualità e la disinfezione: evita lo stoccaggio di prodotti chimici pericolosi e semplifica la manutenzione della piscina, con le possibilità offerte da un sistema di trattamento sicuro.

Piscina salata, come funziona

L’uso del sale è un esempio di sistema di disinfezione efficiente e sostenibile: le piscine con acqua salata, infatti, sono considerate più naturali in quanto limitano l’utilizzo di prodotti chimici con un impatto sull’ambiente notevole, decisamente più sano.

Una volta installato l’apparecchio, basta solamente versare il sale granulare o in pastiglie direttamente nella vasca e si converte una tradizionale piscina a “cloro” nella sua gemella ad acqua salata. Il processo elettrolitico avviene immediatamente con la scomposizione della molecola di cloruro di sodio e consente una disinfezione costante, mentre la sonda per il pH ne monitora il valore, sempre da tenere sotto controllo per evitare eccessi di granulosità o corrosioni.

Grazie al minor utilizzo di prodotti chimici specifici e alla automazione del sistema, la manutenzione delle piscine ad acqua salata permette un sensibile risparmio economico.

Inoltre l’acqua salata in piscina, che è comune nei centri benessere per la thalassoterapia, viene impiegata a scopi cosmetici e curativi, perché non sfruttare le proprietà terapeutiche anche a casa? Quando si esce dalla piscina trattata con acqua salata, la pelle risulta più liscia e rilassata e senza odore di cloro.  Inoltre, la piscina con acqua salata mantiene alcuni benefici propri dell’acqua di mare come, per esempio, l’effetto antisettico che elimina gli agenti patogeni della pelle, oltre che offrire una migliore galleggiabilità quando ci si immerge in piscina.

piscina in villa moderna

Vantaggi della piscina ad acqua salata

Se stai pensando di acquistare una piscina, il consiglio è di valutare prima con attenzione i vantaggi che si hanno nello scegliere un sistema ad acqua salata:

  • richiede meno manutenzione con conseguente risparmio economico
  • riduzione nell’utilizzo di prodotti chimici, in questo modo, l’impatto sull’ambiente e sull’uomo è decisamente più sano e sostenibile;
  • concentrazione di cloro minore nell’acqua, con conseguente riduzione dei danni per la pelle e gli occhi dei bagnanti, specialmente dei soggetti allergici, dei bambini e delle persone anziane;
  • produzione continua e dosaggio automatico del cloro;
  • la leggera salinità della piscina ad acqua salata ricorda molto l’acqua di mare, mentre l’assenza di odore di cloro renderà il bagno più confortevole;
  • risparmio notevole, in quanto viene utilizzato del sale stabilizzato in pastiglie;
  • alcuni clorinatori per piscina moderni permettono la ionizzazione del rame, con il rilascio di ioni dal potere battericida e alghicida;
  • grazie ad un minore utilizzo di prodotti chimici, la durata di una piscina ad acqua salata sarà più longeva.

Articolo di Silvia Fabris

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