22 Settembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Gestire i conflitti grazie all’uso di fattori quali illuminazione, colore e una corretta gestione degli spazi è possibile. Come utilizzare l’home therapy per gestire i conflitti.

gestire i conflitti

Negli anni ’70, lo psicologo Alexander Schauss, propose di utilizzare una particolare nuance di rosa, per dipingere una cella di detenzione in una prigione di Seattle: egli notò che questa precisa sfumatura, chiamata Rose Baker Miller, più di tutte abbassava il battito cardiaco e la pressione arteriosa.

Questa tipologia di colore contribuiva a calmare i detenuti più irosi, scoraggiandone reazioni aggressive, con un effetto che durava oltre 30 minuti dopo l’esposizione.

Delle proprietà calmieranti del rosa, era a conoscenza anche il coach della squadra di football dell’Università dell’Iowa, Hayden Fry: laureato in psicologia, nel 1979 decise di dipingere di rosa gli spogliatoi della squadra ospite, con l’intento di minare la forza fisica e la concentrazione degli avversari.

Questi due esempi descrivono bene come, fattori quali colore, illuminazione e gestione degli spazi, riescano a influire sui nostri stati d’animo.

Quando condividiamo lo spazio con una o più persone, si possono creare degli attriti, dei periodi conflittuali legati a stress, ansie, difficoltà di varia natura, che possono rendere la convivenza più ardua.

Cerchiamo di capire come utilizzare l’home therapy a nostro favore per gestire i conflitti. 

Creare uno spazio armonioso 

Regola numero uno: il disordine crea il disordine e il disordine crea ansia e nervosismo e questo di certo non aiuta a gestire i conflitti.

Il decluttering, la pulizia e il liberare gli spazi dal superfluo sono alla base di qualsiasi home therapy: vi sembrerà subito di respirare meglio, di essere più leggeri, come se vi foste liberati di un fardello pesante. Questa, inoltre, è un’ottima attività da svolgere in gruppo; vi darà l’idea di giocare nella stessa squadra, di collaborare per risolvere le diatribe che si sono venute a creare nel tempo.

Fatevi inoltre aiutare dalle forme: ammorbidite la rigidità delle linee rette degli spazi e dei complementi circondandovi di forme morbide, sinuose, arrotondate, che risultano più armoniche ai nostri occhi e rendono l’ambiente più giocoso.

Inserite vita con piante da fiori, che porteranno colore e gioia con una minima spesa; attenzione alle piante con le foglie a punta e le piante grasse, soprattutto le spinose che danno l’idea di volersi difendere, di voler tenere lontano qualcuno.

Gestire i conflitti con il colore

Abbiamo già visto come il rosa contribuisca a stemperare rabbia e aggressività, ma possiamo anche farci aiutare da altri colori, per raffreddare una situazione o aiutarci a porre fine a un periodo conflittuale.

Io consiglio di base i colori della terra, che scaldano l’ambiente e lo rendono confortevole contribuendo a riportare in casa armonia e stabilità: via libera quindi ai nocciola, tortora, ambrati e beige!

Per evitare che l’ambiente risulti piatto, abbinate un colore d’accento calmierante ma che dia carattere. Sempre ben accetto è il verde, che rilassa e stempera la competitività o anche il blu, ottimo se c’è bisogno di ascoltarsi, di sedare il sistema nervoso, di riportare equilibrio nella sfera emotiva.

Un metodo per dipingere le pareti molto utilizzato quando c’è bisogno di gestire i conflitti, è quello che viene definito “tecnica del nido”: si tratta di dipingere con un colore di accento, una boiserie di circa 1,30m. Questa tipologia di decorazione crea visivamente una sorta di culla, ti fa pensare “siamo sulla stessa barca”. Usatela nelle zone comuni, come il soggiorno o il living, per potenziare l’unione familiare e la comunicazione. 

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