12 Marzo 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Come è nata la lampada Pipistrello, indiscussa icona del design ideata quasi 60 anni fa da Gae Aulenti. Dall’ideazione fino alla difficile ma geniale realizzazione.

lampada Pipistrello

Siamo nel 1965, e un giovane architetto che risponde al nome di Gaetana Emilia Aulenti, detta Gae, ha un’idea da realizzare. Il famoso marchio di macchine da scrivere e calcolatori Olivetti l’ha incaricata di progettare il nuovo show room di Parigi e Buenos Aires. Gae immagina uno spazio che richiami la piazza, uno dei luoghi simbolo delle città italiane. Costruisce quindi una sorta di architettura fatta di gradini e piani a diversi livelli, distribuiti attorno ad un nucleo centrale. L’illuminazione dello show room è affidata ad un sistema di proiettori, ma l’architetto, aggiungere dei lampioni. Cerca quindi a una lampada che possa svolgere questa funzione, ma non la trova, se non nella sua immaginazione. La lampada Pipistrello comincia a delinearsi negli schizzi, dapprima solo degli abbozzi, poi sempre più precisi, fino all’esecutivo. Non resta che trovare un produttore, ma non sarà facile.

Lo show room Olivetti a Parigi-1965

La lampada Pipistrello, un’idea geniale difficile da realizzare

L’idea della lampada Pipistrello è senza dubbio geniale, ma la realizzazione presenta alcune difficoltà tecniche. Inoltre, nelle intenzioni della Aulenti, la lampada deve essere pensata come un oggetto da produrre in serie. Un prodotto di disegno industriale, dunque, destinata ad un mercato che, in quell’epoca, reclamava con forza “cose nuove”. Le criticità del progetto riguardavano sia il fusto telescopico che il diffusore, dalla forma particolarmente complessa. All’epoca la Aulenti collaborava con Poltronova, un’azienda toscana all’avanguardia, fondata dal visionario Sergio Camilli. Le designer mostra i disegni della lampada Pipistrello al Camilli, forse nella speranza che l’imprenditore potesse aiutarla a realizzarla. Camilli ci pensa, e si sovviene di un’azienda di Lucca che si era lanciata nello stampaggio del metacrilato, una première per l’epoca.

Si trattava della Martinelli Luce di Elio Martinelli, un designer visionario che aveva investito tutto in costosi macchinari per creare lampade in plastica. Camilli accompagna la Aulenti da Martinelli, dicendogli queste parole: “Gae avrebbe questa lampada da fare…”1. L’imprenditore raccoglie l’ardua sfida e riesce, dopo diversi tentativi, a costruire gli stampi e una macchina apposita. Decine di lampade Pipistrello finalmente illuminano gli show room Olivetti come tanti lampioncini, e il successo fu immediato. Tanto che Martinelli la mise in produzione e la lanciò sul mercato nel 1967. Il resto è storia. Vi basti sapere che oggi si trova nelle maggiori collezioni del mondo: Museum of Modern Art e Metropolitan Museum of Art – New York; Museum des Arts Decoratives – Montreal; Centre Pompidou – Parigi.

Uno stile moderno, ma non troppo

Il fascino che ancora oggi esercita questa icona del design forse sta nel suo stile particolare. Anche in questo caso dobbiamo capire le origini dell’idea che sta alla base del progetto. All’inizio degli anni 60, in ogni campo, dall’architettura al design, imperversava il Razionalismo. Come sempre, quando una tendenza diventa onnipresente, alla lunga stanca il pubblico, ma anzitutto i progettisti, che inevitabilmente cercano qualcosa di nuovo. Un gruppo di architetti, tra i quali Vittorio Gregotti, lanciano il movimento Neoliberty, allo scopo di scardinare lo strapotere del Razionalismo. Gae Aulenti vi aderisce con slancio, e in questo contesto possiamo capire come nascono alcuni suoi progetti, come l’allestimento del Museo d’Orsay o la nostra lampada. La pipistrello si ispira alle lampade Tiffany, i cui diffusori evocavano forme floreali o animali. Dunque, oltre alle forme sinuose tipiche dello stile liberty, la Aulenti ne mutua anche il riferimento faunistico, immaginando ali di pipistrello. 

Come è fatta la lampada Pipistrello e i modelli

Premetto che questa lampada fu realizzata in modo davvero impeccabile, prova ne è che, a parte le nuove finiture della base e i LED, è rimasta la stessa. La caratteristica che salta subito all’occhio è il paralume, per la sua forma insolita e inedita. Esso è realizzato ancora oggi in metacrilato opalino, o plexiglass, una plastica più trasparente del vetro. Ma la genialità e l’unicità della lampada risiede nel fusto in acciaio inox satinato, regolabile con movimento telescopico. Da un’altezza di 66 cm, può passare a 86 cm, trasformandosi da lampada da tavolo a modello da terra. Grande versatilità. 

Scorri sopra l’immagine per vedere la lampada in 3D

Oggi la lampada Pipistrello, prodotta sempre da Martinelli Luce, è disponibile nella dimensione originale con diametro di 55 cm e altezza massima di 86 cm, cui si aggiungono altre versioni: la Pipistrello Med (40 x 62 cm), la Mini Pipistrello (27 x 35 cm), quest’ultima anche in versione cordless. Alla versione originale, con la base bianca e testa di moro, si sono aggiunte nel tempo l’ottone satinato, il rame e l’alluminio verniciato in verde agave, rosso porpora, titanio e nero lucido. Una versione speciale, prodotta esclusivamente nel 2015 in occasione dei 50 anni della lampada, la vede vestita con un prezioso abito d’oro.

Note: 1-dal volume “Elio Martinelli e la Martinelli Luce”, 2018, edizioni Electa.

12 Marzo 2022 / / Dettagli Home Decor

HOMI Special Edition svela le novità home decor

Proposte inedite, distintive ed originali, nuove tendenze, progetti innovativi e passione, attenzione alla sostenibilità e ai valori dell’artigianato e del fatto a mano. Tutto questo e molto altro nell’edizione di HOMI Special Edition, in scena da oggi fino al 14 Marzo 2022 a Fieramilano (Rho).

HOMI dà il via alla nuova edizione

Homi Special Edition, il salone dedicato all’universo dell’abitare e dell’home decor è pronto per raccontare inedite tendenze e progetti originali nati dalle idee delle aziende presenti. Grazie alla presenza di brand nazionali ed internazionali, la kermesse delinea il nuovo scenario del mondo dell’abitare.  

Le eccellenze del comparto presentano proposte vicine alle richieste di mercato, collezioni più estrose e pezzi di design unici. Sempre tenendo alto il valore di artigianalità, Made In e unicità. Un appuntamento che oltre a favorire occasioni di business e networking, permetterà ai partecipanti di conoscere in anteprima le novità di settore.

HOMI Special Edition svela le novità dell’home decor

La Porcellana Bianca, Rose&Tulipani e Rituali Domestici, brand di Unitable- Lenet Group, a HOMI presentano collezioni di design per la tavola e l’home deco. Interpreti di uno stile contemporaneo e di una proposta living funzionale, portando in scena tre identità diverse ma perfettamente complementari: l’eleganza della slow-life di Porcellana Bianca, il colorato smart living di Rose&Tulipani, le ispirazioni scenografiche e decorative di Rituali Domestici.

HOMI Special Edition svela le novità home decor

Silkow, produttrice di federe in pura seta 100%,  porta in scena la sua proposta realizzata rigorosamente nel naturale tono di colore bianco della seta, simbolo di purezza e rispettosa della pelle e dei capelli. Inoltre, il suo packaging elegante e curato da il tocco finale un prodotto di grande valore e senza tempo.

Tra gli espositori anche TAITÙ Milano con la collezione Dieta Mediterranea. Una proposta in porcellana per la tavola con iconici decori ispirati agli elementi della piramide alimentare. Blueside Emotional Design  propone  invece complementi ed oggetti in vetro, quali vasi, decanter, resi  originali da un’estetica unica che trasforma un prodotto comune in un oggetto desiderabile.


Casafina by Costa Nova presenta la collezione Positano interamente realizzata in grès per la tavola, creata da artigiani portoghesi che hanno combinato un mix di colori vitaminici tra verdi, gialli intensi, blu marini e bianchi caldi.

Tra le novità home decor presenti a HOMI troviamo anche le proposte di Cozy living. Con il suo assortimento di morbidi tessuti, piccoli mobili, lampade e candele, l’azienda si è ispirata agli elementi naturali per creare la sua nuova a collezione. I colori predominanti sono il bianco, i verdi lussureggianti, il beige e il rosa cipria ma anche vari toni del blu e del giallo.

novità e tendenze home decor alla fiera HOMI milano

E ancora novità da Lamart e dai suoi prestigiosi brand e Livellara con una linea nuova di bicchieri e thumbler dai decori barocchi.

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12 Marzo 2022 / / Dettagli Home Decor

Luisa la nuova lampada di Prandina

Prandina presenta la sua nuova creatura, si chiama Luisa ed unisce il prodotto artigianale italiano alla creatività spagnola. Vediamo come.

Intanto parliamo dell’azienda Prandina che, dall’ alto della sue esperienza ormai trentennale, è promotrice di valori assoluti del mondo del design. Semplicità, rigore formale,funzionalità e qualità sono i suoi capisaldi.
Prandina ha esplorato materiali, in particolare il vetro, mediando tra tradizione ed innovazione. Da qui si aggiunge agli altri prodotti del brand il nuovo modello Luisa.

Luisa a sospensione di Prandina

Luisa, da tavolo e sospensione 

Prandina presenta Luisa in due varianti, sia come luce da tavolo sia come sospensione. Porta con sè una storia, quelle della tradizione vetraria, celata da una luce suadente e delicata. A sua volta ogni variante ha due dimensioni ed è componibile con – quasi – infinite combinazioni materico cromatiche. Sono infatti cinque i colori per il diffusore in vetro e cinque le finiture per l’anima in metallo. Il gioco non termina qui perchè sono possibili personalizzazioni su richiesta.

Dicono di lei:                                                                                                                                               “Concependo Luisa abbiamo voluto perseguire un approccio tecnologico volto ad aumentare la capacità di personalizzazione dei nostri prodotti. Questo ci ha permesso di creare una collezione flessibile e adattabile ai tuoi gusti partendo dagli elementi strutturali. “ 

I designer spagnoli di Gauzak Design Studio, con sede a Barcellona, che hanno collaborato con Prandina per la progettazione di Luisa hanno giocato con colori e materiali e il loro spirito di ricerca si reincarna perfettamente in questo progetto. Hanno saputo riconoscere il valore dell’artigianalità italiana, della lavorazione del vetro in modo particolare. Il loro modo di giocare si trasmette nella versatilità di composizione della lampada stessa e passano il testimone a noi, spettatori e clienti, la possibilità di proseguire questo lavoro.

lampada da tavolo Luisa di Prandina

Lampada Luisa, per saperne di più  

Abbiamo già accennato quanto la lampada Luisa di Prandina sia un oggetto di design personalizzabile, altamente creativo e unico nella sua fattura.
Prima di tutto in qualità di prodotto artigianale, ingloba ogni suo difetto che fa parte dell’ unicità della lampada. E poi si cono le effettive varianti del prodotti finito da scegliere ovvero il vetro soffiato e l’anima interna.

Il vetro è disponibile in rosa gloria, cristallo trasparente, bianco lucido, grigio fumè lucido, specchio metallizzato argento.

La struttura interna in metallo invece può essere con finitura cromo, nichel, ottone, bianco o nero, personalizzabile su richiesta. La sorgente luminosa a LED è dimmerabile, quindi regolabile in intensità e la temperatura di colore 2700K o 3000K, quindi una luce calda o neutra.

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