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10 Ottobre 2025 / / VDR Home Design

 


Sì, sto parlando proprio di lui: il materasso. Non si tratta solo di comfort e sonno (che sono ovviamente essenziali), ma di come la scelta del materasso giusto possa davvero trasformare l’intera estetica e funzionalità del nostro spazio più intimo.

Come interior designer, ho imparato che ogni singolo elemento della casa racconta una storia e contribuisce all’armonia dell’insieme. E la camera da letto? È il nostro rifugio, il luogo dove iniziamo e concludiamo ogni giornata. Merita tutta la nostra attenzione, partendo proprio dalle fondamenta: un buon materasso (e un buon letto).

Camera da letto perfetta: come scegliere il materasso giusto

Il materasso giusto come elemento di design

Quando pensiamo all’arredo della camera da letto, la nostra mente corre subito ai colori delle pareti, alla scelta del modello del letto e dell’armadio, ai tessili e all’illuminazione. Ma fermati un attimo: hai mai considerato come l’altezza e la tipologia del tuo materasso influenzino l’estetica dell’intera stanza?

Un materasso troppo sottile può far sembrare il letto “appiattito” e poco invitante, mentre uno troppo alto potrebbe sbilanciare le proporzioni dell’ambiente. La chiave è trovare il giusto equilibrio tra comfort, salute e design.

L’Importanza dell’altezza del letto nel design

L’altezza del letto è cruciale per creare l’atmosfera giusta. In una camera dallo stile minimalista e moderno, un materasso (ed un letto) più sottile può enfatizzare le linee pulite e essenziali. Al contrario, in un ambiente dal sapore classico o rustico, un materasso più generoso può contribuire a quell’effetto “nuvola” tanto desiderato.

Ma non dimentichiamo mai l’aspetto funzionale: l’altezza ideale del letto dovrebbe permetterti di sederti comodamente sul bordo con i piedi appoggiati a terra. È una regola d’oro dell’ergonomia che non possiamo ignorare!

La ricerca del partner perfetto per il tuo design

Trovare la giusta azienda in questo settore è molto importante; è essenziale che i materassi da poter scegliere offrano personalizzazione così come differenti tipologie di misure (sia in larghezza che altezza), tecnologie, sostegni e proprietà. Uno dei partner migliori che ho scoperto è Marcapiuma Materassi: sono rimasta colpita dalla loro attenzione non solo al comfort, ma anche agli aspetti estetici e funzionali che tanto stanno a cuore noi designer.

Quello che mi ha conquistata è il loro approccio olistico al riposo: non si tratta solo di dormire bene, ma di creare un sistema letto che si integri perfettamente con il nostro stile di vita e con l’estetica della nostra camera da letto.

Camera da letto perfetta: come scegliere il materasso giusto
Work from home during coronavirus outbreak

Come scegliere il materasso giusto: materiali e texture, l’Impatto visivo e tattile

Quando scelgo i materiali per un progetto, penso sempre a come questi dialogheranno tra loro. Lo stesso principio vale per il materasso: scegliere il modello giusto permetterà di unire ergonomia, funzionalità ed estetica nella stanza, rendendo il progetto preciso fino nei dettagli.

Il lattice naturale: eleganza e sostenibilità

Tra le opzioni che consiglio più spesso ai miei clienti attenti alla sostenibilità e al design c’è sicuramente da valutare anche la scelta di un materasso in lattice naturale. Perché questa preferenza? Te lo spiego subito.

Il lattice naturale non è solo una scelta eco-friendly (aspetto che sta diventando sempre più importante nelle nostre case), ma offre anche vantaggi estetici non indifferenti. La sua struttura naturalmente traspirante e la capacità di mantenere la forma nel tempo significano che il tuo letto manterrà sempre un aspetto ordinato.

Inoltre, su un materasso di lattice potrai avere un riposo rigenerante e salutare, perché si tratta di materassi che alleviano ogni punto di pressione e ti offrendo un sostegno ottimale per tutta la notte.

Ma che cos’è il lattice? Il lattice è una linfa che viene estratta dall’albero della gomma, attraverso un processo chiamato “tapping”. Una volta raccolta la linfa, questa viene lavorata per creare la schiuma di lattice (cioè il materiale dei materassi). Il lattice può essere naturale, sintetico o una combinazione delle due.

In ogni caso si tratta di un prodotto di qualità e la bellezza di investire in un prodotto così è che ti permette di cambiare l’estetica della camera nel tempo – nuove lenzuola, nuovi cuscini, nuove tende – mantenendo sempre una base solida e affidabile.

Camera da letto perfetta: come scegliere il materasso giusto
Aesthetic minimal bedroom pillow furniture painting.

L’arte di stratificare: materasso, topper e biancheria

Una delle tecniche che adoro utilizzare nei miei progetti è la stratificazione. Proprio come facciamo con i tessili – cuscini, coperte, tende – possiamo applicare questo principio anche al letto.

Un buon materasso rappresenta la base, ma possiamo giocare con topper in materiali diversi per adattare il comfort alle stagioni o alle nostre esigenze che cambiano. Questa flessibilità è oro per noi che amiamo reinventare i nostri spazi!

La domanda però è lecita: cos’è il topper? Il topper è uno strato aggiuntivo che si posiziona sopra al materasso e può essere di diversi materiali (lattice, memory foam o altre schiume). La sua funzione principale è di prolungare la vita del materasso e dare supporto extra. Può avere uno spessore che varia dai 2 ai 7 cm, ed è molto importante per cambiare o migliorare la sensazione di appoggio sul materasso.

Da non sottovalutare l’impatto estetico dei tessuti che scegliamo per fare il nostro letto. Mi piace molto creare abbinamenti mai provati, usare diversi tessuti in base alle esigenze e allo stile, come ad esempio:

  • Lenzuola in lino grezzo per un look naturale e rilassato

  • Tessuti lucidi come la seta per un contrasto sofisticato

  • Cotoni organici per un approccio completamente eco-friendly

  • Tessuti tecnici per chi ama lo stile contemporaneo

Da ultimo ma non per importanza, la testiera del letto (ricordi il mio post sulle idee per la testata del letto?). Se stai pensando di cambiarla, perché separata rispetto alla struttura del letto, considera sempre l’altezza del tuo materasso. Una testiera troppo bassa rispetto a un materasso generoso può creare uno sbilanciamento visivo, mentre una troppo alta potrebbe farlo sembrare insignificante.

Camera da letto perfetta: come scegliere il materasso giusto
Free pale pink flowers spread out on the pages of a book, public domain CC0 photo.

Creare atmosfera: l’Illuminazione che valorizza

Non possiamo parlare di design della camera da letto senza considerare l’illuminazione (se sei già stato sul mio blog lo sai quanto sia importante per me il fattore illuminazione). Un buon materasso, ben posizionato e proporzionato, crea linee pulite che vengono esaltate dalla giusta illuminazione.

Le luci soffuse laterali, per esempio, creano quell’effetto galleggiante che fa sembrare il letto sospeso, mentre l’illuminazione dall’alto può evidenziare la texture e la qualità dei materiali. Quando progetti o modifichi l’illuminazione della tua camera quindi, pensa all’obiettivo che vuoi raggiungere e aggiungi o togli lampade in base a questo punto. Ricorda che in camera le luci devono essere calde e soffuse, per creare relax e favorire il riposo.

Funzionalità e stile: non scegliere mai

Una lezione che ho imparato negli anni è che non dobbiamo mai scegliere tra funzionalità e stile. Il materasso giusto deve essere bello da vedere e fantastico da vivere.

Pensa a questo: trascorriamo circa un terzo della nostra vita a letto. Non credi che questo “terzo” meriti la stessa attenzione che dedichiamo al nostro soggiorno o alla nostra cucina?

Un materasso di qualità influenza:

  • La qualità del nostro riposo (e quindi il nostro umore il giorno dopo!)

  • L’aspetto generale della camera

  • La durata degli altri elementi del sistema letto

  • Il nostro benessere fisico a lungo termine

Come scegliere il materasso giusto per il tuo progetto

Dopo anni di esperienza, ecco i miei consigli pratici per come scegliere il materasso giusto per il tuo progetto di camera da letto:

Misura sempre lo spazio disponibile: non solo la superficie, ma anche l’altezza. Considera lo spazio tra il letto e eventuali mensole, applique o elementi decorativi sopra la testiera.

Pensa al lungo termine: un buon materasso è un investimento che dura anni. Scegli qualità e versatilità che si adatteranno ai tuoi cambi di stile futuri.

Considera la stagionalità: materiali traspiranti come il lattice naturale sono perfetti per chi, come me, ama cambiare l’aspetto della camera a seconda delle stagioni senza compromettere il comfort.

Valuta l’impatto visivo:l’altezza del materasso deve essere proporzionata alla stanza e agli altri mobili. In una camera piccola, un materasso troppo alto può sembrare opprimente.

L’evoluzione del design della camera da letto

Negli ultimi anni ho notato un’evoluzione importante nel modo in cui concepiamo la camera da letto. Non è più solo il posto dove dormiamo, ma un vero e proprio santuario del benessere.

Questa evoluzione ha portato una maggiore attenzione a tutti gli elementi che compongono lo spazio del riposo, materasso incluso. Instagram e Pinterest hanno cambiato il modo in cui vediamo i nostri spazi. Quella camera da letto perfettamente progettata che ammiri sui social? Ha al suo interno, tra gli altri dettagli, un materasso di qualità che garantisce le giuste proporzioni e il comfort necessario per vivere davvero quello spazio.

Camera da letto perfetta: come scegliere il materasso giusto

Scegliere il materasso giusto equivale ad investire nel proprio benessere

Come sempre, il mio consiglio è di non sottovalutare mai l’importanza delle basi. Che si tratti delle fondamenta di una casa o del materasso della tua camera da letto, investire in qualità è sempre la scelta giusta.

La bellezza di elementi come i prodotti Marcapiuma è che ti permettono di avere il meglio di entrambi i mondi: comfort straordinario e integrazione perfetta nel tuo progetto di design.

Ricorda: la tua casa deve raccontare la tua storia. E la storia del tuo riposo merita di essere scritta con i materiali migliori, tanto per il tuo benessere quanto per l’estetica del tuo spazio più intimo.

Spero che questo post ti sia stato utile per vedere il materasso sotto una nuova luce – non solo come elemento funzionale, ma come vero e proprio protagonista del design della tua camera da letto!

Se hai domande o vuoi condividere la tua esperienza, scrivimi nei commenti. Adoro confrontarmi con voi sui temi del design e sono sempre curiosa di scoprire le vostre soluzioni creative!

Buon design e… buon riposo!

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9 Ottobre 2025 / / ChiccaCasa

Quando si abbatte un muro in una casa d’epoca, spesso ci si trova davanti a un problema: i pavimenti delle due stanze erano diversi e ora devono convivere nello stesso spazio.
Parquet a spina di pesce, palladiana, cotto, graniglia, veneziana o cementine: tutti pavimenti bellissimi, che meritano di essere valorizzati e non coperti.
Come fare per collegarli senza rovinare l’effetto complessivo?
Ecco le soluzioni più eleganti e durature per raccordare pavimenti diversi in casa.

Valorizzare i pavimenti originali, non coprirli

Prima di entrare nelle soluzioni pratiche, è importante chiarire una cosa: l’obiettivo non è mascherare le differenze, ma creare un accostamento armonioso.
Ogni pavimento racconta l’epoca della casa e la sua storia. Mantenere la graniglia o il parquet significa rispettare questo patrimonio. Per questo è meglio evitare soluzioni arrangiate o provvisorie: piastrelle messe “tanto per chiudere il buco” o materiali simili ma non uguali creano un effetto disordinato.
Meglio avere pazienza e fare un intervento fatto bene, magari con l’aiuto di una stylist, che sa come mescolare materiali e palette cromatiche per ottenere un risultato coerente con il tuo stile.

Se ti stai chiedendo come gestire l’accostamento di pavimenti diversi e come arredare gli ambienti intorno, il segreto è creare equilibrio visivo con materiali e colori coerenti allo stile della casa.

Mosaico sì, ma discreto e in palette

Una delle soluzioni più raffinate per unire due pavimenti diversi è il mosaico. Si possono scegliere tessere in marmo, vetro o ceramica, coordinate per colore ai due pavimenti da connettere. L’effetto è quello di una “cerniera” elegante, che accompagna lo sguardo da un ambiente all’altro.
Il mosaico funziona particolarmente bene tra due graniglie diverse a grana piccola. Se la graniglia è costituita da scaglie grandi o medie, non sempre fa lo stesso effetto.
È un lavoro artigianale che richiede precisione, ma ha il vantaggio di adattarsi a forme irregolari e di dare un tocco di originalità, senza snaturare lo stile della casa.
In questo caso la scelta di colori e materiali è assolutamente fondamentale.

Molto meglio una soluzione discreta, che faccia visivamente da ponte tra i due pavimenti, senza creare caos visivo, che l’aggiunta di altri materiali, che rischiano di non armonizzarsi con il resto.

Anche la palladiana (la soluzione adottata nell’ultima immagine a destra qui sotto) può creare un bell’effetto.

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Credits immagini, da sinistra: 1., 2., 3., 4., 5., 6

Resina monocolore

La resina è una scelta contemporanea, perfetta se si vuole ottenere un effetto minimale. Si può applicare solo nella striscia di raccordo, scegliendo un colore in palette con i due pavimenti.
Ad esempio, tra palladiana e graniglia, una resina color sabbia o grigio chiaro crea continuità visiva senza competere con i due materiali. La resina ha il vantaggio di essere continua, senza fughe, e di adattarsi a dislivelli minimi tra due pavimenti. È una soluzione resistente, facile da pulire, che funziona bene soprattutto in ambienti moderni o ristrutturati con uno stile pulito.

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Lastre di marmo

Le lastre di marmo sono un grande classico. Possono essere rettangolari e posate in modo ortogonale rispetto ai due pavimenti, creando una soglia elegante.
Il marmo funziona particolarmente bene se uno dei due pavimenti è in palladiana o veneziana, perché ne riprende la matericità. Si possono usare marmi chiari o scuri, a seconda del contrasto desiderato: un Calacatta per un effetto luminoso, un Verde Alpi o un Nero Marquina per un contrasto deciso.

È una scelta che comunica solidità e raffinatezza e che dura nel tempo.

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Microcemento e malta cementizia autolivellante

Sia il microcemento che la malta cementizia autolivellante sono materiali sono perfetti per raccordare pavimenti dal forte carattere, come palladiana, cementine e graniglia, perché introducono un momento di pausa visiva. Si possono pigmentare per creare un filo conduttore tra gli ambienti.
Hanno il vantaggio di avere un aspetto artigianale che si sposa bene anche con case d’epoca.

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Listelli di legno ortogonali

Se uno dei due pavimenti è parquet, una soluzione molto elegante è inserire dei listelli di legno ortogonali al verso di posa. Questo permette di creare una sorta di cornice che separa e unisce allo stesso tempo.

I listelli vanno scelti dello stesso legno e finitura del parquet esistente per mantenere coerenza.

È una soluzione che funziona bene per accostare parquet e cotto, parquet e ceramica, parquet e marmo, ma anche parquet e palladiana e graniglia.

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Credits (da sinistra): 1; 2

Profili in metallo: solo se discreti

Esistono profili per pavimenti di differente livello che aiutano a gestire piccoli dislivelli tra due pavimenti.

Possono essere in ottone, alluminio o acciaio. Nel caso di case d’epoca, meglio evitare profili silver, larghi e satinati, che risultano troppo moderni e fuori contesto.

Meglio optare per profili in ottone sottile, quasi invisibili, che creano una linea elegante senza rubare la scena ai pavimenti.

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Esempi pratici di accostamento

Come unire parquet e graniglia

Meglio unirli con listelli di legno ortogonali al verso di posa, scelti nella stessa essenza del parquet, oppure con una lastra di marmo neutro. La resina qui rischia di risultare troppo fredda e spoglia.

Come unire palladiana e graniglia

Il disegno irregolare di entrambi i pavimenti può creare confusione visiva. Meglio inserire una fascia liscia e monocromatica – resina, microcemento o un marmo poco venato – che funga da pausa visiva e porti armonia.

Accostare parquet diversi

Niente legno su legno di altra essenza: il rischio è un effetto disordinato. Meglio un marmo elegante o una resina neutra che crei una transizione chiara e coerente.

Accostare marmo e gres ✘

Accostare un gres effetto marmo o effetto legno a un vero marmo è sconsigliato: l’autenticità va rispettata. Se si scelgono piastrelle in gres semplici o colorate, meglio raccordare con un profilo sottilissimo, preferibilmente in ottone, per unire senza invadere.

Pavimenti parquet e ceramica insieme

Ottima idea chiudere il parquet con un listello ortogonale, così da definire un perimetro netto. In alternativa, un profilo tra parquet e piastrelle è una soluzione elegante, purché minimal.

Cosa evitare assolutamente

Meglio evitare:

  • piastrelle o piastrelline qualsiasi: non c’è niente di peggio che unire due pavimenti originali con un materiale da magazzino scelto solo per chiudere il vuoto;

  • materiali simili ma non identici: non tentare di imitare il parquet o la graniglia, il risultato sarà sempre posticcio;

  • rosoni: a meno che non siano originali o pensati per un ingresso importante, rischiano di sembrare fuori luogo nel mezzo di una stanza.

Perché rivolgersi a una professionista

Un interior stylist può aiutarti a valutare tutte queste opzioni e a scegliere quella più coerente con il tuo stile e con l’epoca della casa. Non è solo una questione estetica: un buon progetto tiene conto delle altezze dei pavimenti, dei giunti di dilatazione, dell’effetto ottico sulla stanza e persino del modo in cui la luce cade sul materiale scelto. Affidarsi a un professionista significa evitare errori costosi e ottenere un risultato armonioso.

Conclusione

Unire pavimenti diversi in casa è un’opportunità per valorizzare il carattere dell’abitazione, non un problema da risolvere in fretta. Che si tratti di accostare marmo e gres, parquet e ceramica insieme o due pavimenti a spina di pesce di essenze diverse, la parola d’ordine è coerenza.
Meglio aspettare, progettare e scegliere materiali di qualità piuttosto che fare un lavoro posticcio.

Così ogni ambiente avrà la sua continuità visiva e la casa conserverà la sua bellezza originale.

Ogni casa racconta una storia: il segreto è far dialogare i suoi materiali.

Scopri come posso aiutarti a trovare l’equilibrio perfetto tra stile e autenticità.

9 Ottobre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Avere una casa di proprietà è il sogno di tante persone che vogliono liberarsi dall’affitto, dando vita a uno spazio da poter sentire come proprio e che gli assomigli il più possibile. 

la tua casa

Come si può facilmente immaginare, l’acquisto di una casa è un’attività che non va sottovalutata, ma che va affrontata con la massima determinazione e attenzione. Per questo motivo, è fondamentale non avere fretta e valutare con estrema cura diversi elementi prima di firmare il compromesso. 

In questo post, ti indicheremo tre aspetti fondamentali che ti aiuteranno a scegliere con maggiore consapevolezza la casa giusta per te.

La posizione: il cuore della scelta

Puoi innamorarti dell’arredamento, della luminosità o della grandezza di una casa, ma se la posizione non è adatta alle tue esigenze quotidiane, rischi di pentirtene. 

Chiediti: è una zona ben collegata ai mezzi pubblici? Quanto tempo ti serve per andare al lavoro? Ci sono scuole, supermercati, farmacie e aree verdi facilmente raggiungibili? Anche i servizi secondari, come palestre, ristoranti o centri culturali, possono fare la differenza se pensi al tuo stile di vita.

Un altro punto da non sottovalutare è la tranquillità. Magari la casa ti piace, ma si trova in una strada trafficata e rumorosa: sei sicuro che a lungo andare non possa diventare un problema? A volte conviene fare più visite in orari diversi della giornata, per capire davvero com’è vivere in quel contesto.

Lo stato dell’immobile: guardare oltre le apparenze

Una volta trovata una posizione che ti convince, è il momento di valutare lo stato reale dell’abitazione. Qui devi fare uno sforzo in più: non lasciarti conquistare solo dalle finiture nuove o dalla disposizione accogliente, ma prova a osservare in modo critico.

Controlla l’impianto elettrico, quello idraulico e il sistema di riscaldamento. Chiedi informazioni sull’isolamento termico e acustico, e soprattutto verifica la classe energetica: una casa efficiente può farti risparmiare molto sulle bollette.

Non avere paura di portare con te un tecnico di fiducia durante la visita: il suo occhio esperto può notare difetti che tu non vedresti mai. Crepe nei muri, umidità, infissi vecchi o tetto da rifare sono elementi che possono comportare spese impreviste e piuttosto salate.

Ricorda che una casa non deve solo piacerti al momento dell’acquisto, ma anche durare e garantirti comfort nel tempo. Se trovi un immobile che ha bisogno di lavori, non spaventarti: con la giusta pianificazione potresti trasformarlo nella casa dei tuoi sogni. 

In questo senso, una guida molto utile sulla ristrutturazione della casa può davvero darti gli strumenti per capire cosa affrontare e come gestire i costi.

Il budget e le spese future: pensa a lungo termine

Forse è l’aspetto meno piacevole, ma di certo il più realistico: il budget. Prima di iniziare la ricerca, è bene avere chiaro quanto puoi spendere, considerando non solo il prezzo d’acquisto, ma anche le spese accessorie. Notaio, tasse, provvigione dell’agenzia e, se serve, mutuo con i relativi interessi.

Ma c’è di più: pensa anche alle spese future. Quanto costa mantenere quella casa ogni mese? Valuta le spese condominiali, i costi di riscaldamento, eventuali lavori straordinari deliberati dal condominio e perfino il tipo di manutenzione che l’abitazione richiede. Una villetta con giardino può essere un sogno, ma sei pronto a prenderti cura degli spazi esterni e a sostenerne le spese?

Cerca sempre di lasciare un margine economico di sicurezza. Comprare casa senza calcolare bene i costi extra può portarti a vivere con un peso economico costante, togliendoti la serenità che invece dovrebbe darti un nuovo inizio.

8 Ottobre 2025 / / Romina Sita

Hai mai provato a sistemare una mensola o un angolo della casa e sentire che qualcosa non torna, anche se tutto è “in ordine” o “bello pieno”?
Oggi ti accompagno alla scoperta di un concetto che cambierà per sempre il tuo modo di creare composizioni in casa tua: ciò che io chiamo con “disordine ordinato”. E ti mostrerò, con esempi concreti, perché né l’estremo dell’ordine né quello del disordine ti portano davvero a un risultato armonico.

L’errore che spesso si commette

Quando cerchiamo di decorare i nostri spazi con le composizioni di oggetti, tendiamo a cadere in due errori opposti:

  • Troppo disordine: oggetti ammassati senza logica, confusione visiva, sensazione di caos.
  • Troppo ordine: simmetrie rigide, sterilità, ambienti che sembrano musei senz’anima.

Entrambe le soluzioni ci lasciano insoddisfatti, anche se spesso non capiamo subito il perché.

È frustrante sentirsi sempre “ad un passo” dall’effetto che desideriamo senza riuscire a raggiungerlo.

Immagina di riuscire finalmente a creare ambienti che sembrano spontanei, ma incredibilmente accoglienti: una fila di libri un po’ irregolare, un soprammobile appoggiato con leggerezza su una pila di libri, una pianta che interrompe una linea perfetta.

Con pochi accorgimenti potresti trasformare ogni angolo della tua casa in uno spazio vivo, dinamico e pieno di personalità.

Ho imparato sulla mia pelle quanto sia sottile il confine tra “bello” e “banale”.

Quando lavoravo da dipendente come set stylist, ero ossessionata dall’ordine perfetto: simmetrie, spazi calcolati al millimetro, oggetti sempre allineati.

Le mie ambientazioni sembravano fredde, troppo minimal, senza emozione.

Al contrario, quando tentavo composizioni troppo “spontanee”, cadevo nel disordine, creando ambienti che generavano confusione anziché armonia e piacere per gli occhi.

La svolta è arrivata quando ho capito il trucchetto del “disordine ordinato”

L’arte di mettere in scena un’apparente casualità che è in realtà frutto di una scelta attenta e sensibile.

Per aiutarti a vedere con i tuoi occhi questa differenza, ho creato tre illustrazioni pratiche, utilizzando gli stessi identici oggetti (per mostrarti come semplicemente modificando la posizione agli oggetti che abbiamo già in casa, si possono ottenere grandi risultati trasformativi).

COMPOSIZIONE TROPPO DISORDINATA

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Oggetti disposti in modo confusionario, che riempiono tutto lo spazio a disposizione, dove addirittura alcuni oggetti vengono coperti e nascosti da quelli posizionati davanti.

COMPOSIZIONE TROPPO ORDINATA

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Oggetti disposti in modo troppo regolare, troppo allineati, troppo rigidi.

COMPOSIZIONE ARMONICA (CIÒ CHE INTENDO PER “DISORDINE ORDINATO”)

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La composizione armonica funziona, perché trova il giusto equilibrio tra ordine e spontaneità.

Non si tratta di mettere ogni oggetto in perfetta simmetria o di lasciare tutto a caso, ma di creare un insieme che sembra casuale ma in realtà è pensato.

Il “disordine ordinato” è il risultato di una scelta attenta degli oggetti e della loro disposizione, dove ogni elemento ha un posto ma non sembra forzato.

A differenza delle composizioni troppo ordinate, che risultano rigide e senza carattere, o di quelle troppo disordinate, che generano confusione visiva, questa tecnica permette di dare dinamismo e vita all’ambiente, mantenendo al contempo una sensazione di armonia naturale.

Vuoi scoprire come applicare il “disordine ordinato” nelle tue composizioni di oggetti?

È arrivata l’ora della tua svolta!

Ho realizzato una lezione dal vivo qui a casa mia e da questa ho ricreato una serie di brevi lezioni pratiche registrate, così potrai guardarle comodamente da casa tua e con i tuoi ritmi.

Ti guiderò a creare composizioni dinamiche e armoniche, attraverso esempi pratici, spiegati semplici, esercizi guidati e tanta ispirazione!

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8 Ottobre 2025 / / Laura Home Planner

La trasmittanza termica dei serramenti è uno dei parametri fondamentali per valutare l’efficienza energetica di un edificio; indica infatti quanta energia termica attraversa una finestra o una porta in relazione alla differenza di temperatura tra interno ed esterno. Come spiegato da Gitici Serramenti, comprendere questo concetto è essenziale non solo per rispettare i requisiti di legge, ma anche per garantire comfort abitativo, riduzione dei consumi e maggiore durabilità delle strutture.

Nel corso dell’articolo analizzeremo in modo chiaro e approfondito cos’è la trasmittanza termica, come si calcola, quali fattori la influenzano, perché è importante in fase di scelta dei serramenti e quali materiali garantiscono le migliori prestazioni in base al contesto climatico e normativo.

trasmittanza termica

Cos’è la trasmittanza termica dei serramenti

La trasmittanza termica, indicata con la lettera U, misura la quantità di calore che attraversa una superficie di un metro quadrato di serramento per ogni grado di differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno. L’unità di misura è W/m²K (watt per metro quadrato kelvin).

Nei serramenti la trasmittanza non è un valore unico, ma il risultato della combinazione di diversi elementi:

  • Uw: trasmittanza dell’intero serramento (valore complessivo, quello che conta ai fini normativi e di incentivi).
  • Ug: trasmittanza del vetro.
  • Uf: trasmittanza del telaio.
  • ψ (psi): coefficiente che tiene conto delle dispersioni lungo i bordi del vetro e nei giunti.

Per semplificare, più basso è il valore di trasmittanza, migliori sono le prestazioni isolanti del serramento.

Come funziona la trasmittanza termica

Il calore tende naturalmente a spostarsi da una zona più calda a una più fredda. Nei serramenti questo significa che, durante l’inverno, il calore interno tende a uscire, mentre in estate può entrare dall’esterno. La trasmittanza termica misura proprio la facilità con cui questo scambio avviene.

Più il valore di trasmittanza è alto, maggiore sarà la dispersione termica attraverso vetro, telaio e giunti. Al contrario, un valore basso indica un buon isolamento e quindi minori perdite di energia.

La trasmittanza è collegata alla resistenza termica: più il serramento oppone resistenza al passaggio del calore, più il suo valore di U si abbassa. Elementi come il numero di vetri, la presenza di gas isolanti nelle intercapedini, i rivestimenti basso-emissivi e la qualità del telaio contribuiscono a rallentare lo scambio di calore.

In parole semplici, un serramento con bassa trasmittanza, non solo riduce le dispersioni energetiche, ma migliora anche il comfort interno, evitando superfici fredde e riducendo il rischio di condense e muffe vicino alle finestre.

Perché è importante la trasmittanza termica

La trasmittanza termica dei serramenti è un parametro decisivo per diversi motivi, sia tecnici che pratici.

Un valore basso di Uw garantisce innanzitutto maggiore comfort abitativo: le superfici interne delle finestre rimangono più calde in inverno e più fresche in estate, evitando spiacevoli correnti d’aria e differenze di temperatura vicino ai vetri.

Dal punto di vista energetico, serramenti con buona trasmittanza riducono in modo significativo le dispersioni di calore e, di conseguenza, il fabbisogno di riscaldamento e raffrescamento. Questo si traduce in un risparmio economico sulle bollette e in una riduzione delle emissioni legate al consumo di energia.

Un altro aspetto fondamentale riguarda la salubrità degli ambienti: infissi isolanti limitano il rischio di formazione di condensa e muffe, che possono danneggiare le superfici e compromettere la qualità dell’aria interna.

Rispettare determinati valori di trasmittanza è necessario per essere in regola con la normativa vigente e per poter accedere a incentivi fiscali come l’ecobonus o il bonus serramenti (maggiori info sul sito dell’ENEA).

Quando considerare la trasmittanza termica

La trasmittanza termica è un fattore da valutare in tutte le situazioni in cui si interviene sui serramenti, sia in edifici nuovi sia in ristrutturazioni.

Nelle nuove costruzioni è un requisito obbligatorio stabilito dalla normativa: ogni finestra o porta finestra deve rispettare valori massimi di Uw in base alla zona climatica di riferimento.

Nelle ristrutturazioni e nella sostituzione degli infissi, tenere conto della trasmittanza è altrettanto importante. Infissi poco performanti possono compromettere l’efficienza complessiva dell’edificio, mentre la scelta di serramenti con Uw basso consente di accedere a bonus fiscali e incentivi energetici.

Anche in fase di progettazione o riqualificazione energetica è essenziale considerare questo parametro per garantire un corretto bilanciamento tra prestazioni, costi e requisiti normativi.

La trasmittanza deve essere valutata con attenzione in funzione delle caratteristiche climatiche e dell’orientamento dell’edificio: in zone fredde o con esposizione prevalente a nord è consigliabile puntare su infissi con valori particolarmente bassi per limitare le dispersioni termiche.

Fattori che incidono sulla trasmittanza termica dei serramenti

Il valore di trasmittanza termica di un infisso non dipende da un solo elemento, ma dall’insieme di più componenti. Conoscerli aiuta a capire perché due finestre apparentemente simili possono avere prestazioni molto diverse.

Vetro
Il vetro rappresenta spesso la parte più estesa del serramento. Una vetrocamera doppio o triplo con trattamento basso-emissivo e riempimento con gas isolanti (come argon o kripton) garantisce valori di Ug molto più bassi rispetto a un semplice doppio vetro tradizionale.

Telaio
Il telaio influisce sul valore Uf. La sua prestazione varia a seconda del materiale (legno, pvc, alluminio con taglio termico) e della tecnologia costruttiva (camere interne, inserimento di isolanti, spessori).

Distanziatori e bordi del vetro
La zona di contatto tra vetro e telaio è un punto delicato. I distanziatori “warm edge” riducono le dispersioni rispetto ai distanziatori metallici tradizionali, migliorando il coefficiente ψ.

Rapporto vetro/telaio
Una finestra con ampia superficie vetrata e vetri performanti può avere un Uw migliore rispetto a una con molto telaio, soprattutto se quest’ultimo ha valori Uf più elevati.

Posa in opera
Un infisso con ottime caratteristiche può perdere parte della sua efficacia se installato male. Ponti termici in corrispondenza di giunti, cassonetti non isolati o controtelai metallici possono peggiorare sensibilmente il valore finale.

Come si calcola la trasmittanza termica

Il calcolo della trasmittanza termica dei serramenti segue procedure standardizzate stabilite da norme tecniche europee. Lo scopo è ottenere un valore attendibile che rappresenti il comportamento termico reale della finestra.

Il parametro di riferimento è Uw, cioè la trasmittanza dell’intero infisso. Questo valore si ottiene combinando la trasmittanza del vetro (Ug), quella del telaio (Uf) e le dispersioni aggiuntive nelle zone di contatto (ψ, dette anche trasmittanze lineari).

In formula semplificata:

Uw = (Ag·Ug + Af·Uf + Σ(L·ψ)) / (Ag + Af)

dove:

  • Ag = superficie del vetro
  • Af = superficie del telaio
  • L = lunghezza del perimetro del vetro (giunzione vetro-telaio)

Per calcolare questi valori si fa riferimento a norme specifiche:

  • UNI EN ISO 10077-1 per il calcolo semplificato della trasmittanza complessiva
  • UNI EN ISO 10077-2 per calcoli dettagliati con software di simulazione
  • EN 673 per la determinazione della trasmittanza dei vetri isolanti

In alternativa, i produttori di serramenti forniscono il valore di Uw certificato nei documenti di prodotto e nella marcatura CE, che rappresenta il dato ufficiale da considerare in fase di scelta o per accedere agli incentivi.

La trasmittanza termica e le zone geografiche

Il valore di trasmittanza termica richiesto per i serramenti non è uguale in tutta Italia, ma varia in base alla zona climatica di appartenenza. Il nostro Paese è infatti suddiviso in sei zone, dalla A (più calda) alla F (più fredda), definite dal numero di gradi-giorno di ogni comune.

Più il clima è rigido, più stringenti sono i limiti imposti dalla normativa. Questo perché in aree fredde le dispersioni di calore attraverso i serramenti incidono maggiormente sui consumi e sul comfort abitativo.

Secondo il D.M. 26 giugno 2015 (“Requisiti minimi”), i valori massimi di Uw per i serramenti in edifici nuovi o sottoposti a riqualificazione importante sono:

  • Zone A e B: 3,00 W/m²K
  • Zona C: 2,20 W/m²K
  • Zona D: 1,80 W/m²K
  • Zona E: 1,40 W/m²K
  • Zona F: 1,10 W/m²K

Per ottenere gli incentivi fiscali, come l’ecobonus o il bonus serramenti, valgono invece i limiti stabiliti dal D.M. 6 agosto 2020 (Allegato E). Questi sono più severi, ad esempio:

  • Zone A e B: 2,60 W/m²K
  • Zona C: 1,75 W/m²K
  • Zona D: 1,67 W/m²K
  • Zona E: 1,30 W/m²K
  • Zona F: 1,00 W/m²K

In pratica, chi abita in un comune montano (zona E o F) deve scegliere serramenti molto performanti, spesso con triplo vetro e telai ad alta efficienza. Al contrario, in località costiere delle zone A o B possono bastare infissi con doppio vetro evoluto, purché rispettino i limiti stabiliti per legge o per le detrazioni.

Materiali a confronto: pvc, legno e alluminio

Il materiale del telaio è uno degli elementi che incidono di più sul valore di trasmittanza del serramento. Ogni soluzione ha caratteristiche specifiche che ne influenzano le prestazioni, la durabilità e la manutenzione.

Serramenti in pvc
Il pvc è uno dei materiali più utilizzati grazie al buon rapporto qualità-prezzo e alle ottime prestazioni isolanti. I profili multicamera riducono il passaggio del calore, permettendo di ottenere valori di Uw anche inferiori a 1,3 W/m²K con vetri performanti. Inoltre, il pvc non richiede particolare manutenzione ed è disponibile in molte finiture.

Serramenti in legno
Il legno è naturalmente un materiale isolante, quindi garantisce valori di trasmittanza molto bassi. Con vetri ad alte prestazioni, i serramenti in legno possono raggiungere Uw intorno a 1,0–1,2 W/m²K. Offrono un’elevata resa estetica e si adattano bene a edifici di pregio, ma necessitano di manutenzione periodica per preservare le prestazioni nel tempo.

Serramenti in alluminio
L’alluminio è un materiale resistente e durevole, ma è anche un ottimo conduttore di calore. Per questo vengono utilizzati profili con taglio termico, ossia con barrette isolanti che interrompono la continuità metallica. Con sistemi evoluti e triplo vetro si possono ottenere valori di Uw attorno a 1,2–1,4 W/m²K, ma in genere sono leggermente meno isolanti rispetto a pvc e legno. In compenso, l’alluminio assicura solidità, profili sottili e lunga durata senza manutenzione significativa.

Tutti e tre i materiali, se abbinati a vetri di qualità e a una posa corretta, possono garantire prestazioni in linea con la normativa e consentire l’accesso ai bonus. La scelta dipende dalle esigenze: il pvc privilegia il rapporto qualità-prezzo, il legno offre isolamento naturale ed estetica, l’alluminio garantisce durabilità e stabilità strutturale.

Trasmittanza e resistenza termica

La trasmittanza termica (U) e la resistenza termica (R) sono grandezze strettamente collegate. La loro relazione è semplice:

U = 1 / R

dove R rappresenta la capacità del serramento di opporsi al passaggio del calore. Più alto è il valore di R, più basso sarà quello di U, e quindi migliori saranno le prestazioni isolanti.

Nei serramenti la resistenza termica totale dipende dalla combinazione di vetro, telaio, intercapedini, rivestimenti basso-emissivi e strati d’aria. Ogni elemento aggiunge resistenza al passaggio di calore e contribuisce ad abbassare il valore complessivo di trasmittanza.

Trasmittanza e conduttività termica

Un’altra grandezza importante è la conduttività termica (λ), che misura la capacità di un materiale di trasmettere calore. Si esprime in W/mK ed è una proprietà intrinseca del materiale.

La trasmittanza termica è invece un parametro che riguarda l’intero elemento costruttivo (ad esempio un serramento) e tiene conto sia della conduttività dei materiali che dello spessore e della composizione degli strati.

In pratica, materiali con bassa conduttività (come il legno) offrono di base un buon isolamento, mentre materiali con conduttività elevata (come l’alluminio) necessitano di soluzioni tecniche specifiche, come il taglio termico, per migliorare la prestazione finale.

L’articolo Trasmittanza termica serramenti: cos’è, come si calcola e perché è importante proviene da Laura Home Planner.

7 Ottobre 2025 / / Casa Poetica

Decluttering nella camera matrimoniale - Casa Poetica

Fare decluttering nella camera matrimoniale non significa solo liberarsi degli oggetti superflui, ma anche ripensare l’uso di ogni angolo della stanza. La camera matrimoniale dovrebbe essere un luogo di tranquillità, ma spesso si trasforma in un deposito di vestiti, libri e oggetti sparsi. Quando rimandi il riordino, ti ritrovi con una stanza che invece di rilassarti, ti provoca stress. Se il problema non riguarda solo l’armadio, ma anche quegli angoli che tendiamo a ignorare, è il momento di fare decluttering.



Come fare decluttering nella camera matrimoniale: gli angoli nascosti

Un primo punto di disordine si trova sopra l’armadio. Spesso, quest’area diventa il deposito di scatole, valigie o vestiti fuori stagione. Anche se sarebbe ideale mantenere quest’area vuota per una maggiore sensazione di spazio, è spesso necessario sfruttarla. Per evitare il caos visivo, la soluzione ideale è utilizzare scatole tutte uguali. L’uniformità aiuta a ridurre la percezione di disordine, creando ordine visivo che rende l’ambiente più armonioso e meno sovraccarico.

Un altro angolo dimenticato è quello ai lati dell’armadio. Questo spazio, spesso trascurato, può facilmente diventare il punto in cui si accumulano oggetti inutilizzati, come il ferro da stiro, borse o altre cose che non sappiamo dove riporre. Svuotare e riposizionare ciò che è davvero necessario in quest’area ti aiuterà a recuperare spazio e migliorare la funzionalità della stanza.



Organizzare il sottoletto o il letto contenitore e affrontare la cyclette nel decluttering della camera matrimoniale

Un altro angolo che spesso viene utilizzato male è il sottoletto (o il letto contenitore). Quella zona, se non tenuta sotto controllo, finisce facilmente per diventare un luogo dove riporre cose che non trovano posto altrove: scarpe, scatole, vestiti dimenticati. Utilizzare contenitori pratici per riporre ciò che non usi quotidianamente ti permetterà di recuperare spazio, mantenendo il pavimento libero e ordinato. Le stesse logiche si applicano, che tu abbia un letto contenitore o un normale letto con spazio sotto: l’importante è che entrambi vengano sfruttati in modo funzionale, evitando di trasformarli in “discariche” improvvisate.

E ora, la cyclette. Ah, la cyclette! Un classico che finisce per essere l’appendiabiti perfetto. Se ci lasci sopra la roba, significa che, probabilmente, non la stai proprio usando come strumento per fare sport. La domanda è: se non la usi, perché continuare a tenerla lì a occupare spazio? Forse è arrivato il momento di considerare se non sia il caso di liberarti della cyclette (o del tapis roulant), magari riprendendola solo quando davvero avrai voglia di allenarti. Nel frattempo, evitare che diventi il “punto di accumulo di vestiti non piegati” ti darà sicuramente più spazio per respirare… e per fare quella pedalata ogni tanto!



Decluttering del comodino per una stanza ordinata

Un altro angolo cruciale per fare decluttering nella camera matrimoniale è il comodino. Spesso raccoglie oggetti vari: caricatori, occhiali, medicine, fogli e biglietti sparsi. Un comodino ordinato, con solo l’essenziale (un libro che stai leggendo, una lampada), ti aiuterà a creare un’atmosfera di serenità, eliminando il superfluo e mantenendo solo ciò che è necessario.

Fare decluttering non significa solo eliminare ciò che non ti serve, ma anche ripensare ogni angolo della tua camera matrimoniale per restituire ordine a ogni spazio. Ogni angolo deve avere una sua funzione precisa, e se una zona non viene utilizzata correttamente, è il momento di riorganizzarla. Inoltre, non dimenticare che il decluttering dell’armadio è un passo importante, che verrà trattato nel prossimo articolo. Anche l’organizzazione degli abiti merita un’attenzione separata, ma l’approccio che stai applicando alla camera matrimoniale è valido anche per il tuo guardaroba.



Trasforma la tua camera matrimoniale in un angolo di serenità

Se desideri una camera matrimoniale più funzionale e ordinata, posso aiutarti a fare decluttering in modo mirato, restituendo ordine a ogni angolo e migliorando l’armonia della stanza. Contattami per scoprire come ottimizzare ogni spazio!





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7 Ottobre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Questo progetto di interior design è affidato all’Architetto Giorgia Dennerlein, e l’obiettivo è chiaro: uno stay di lusso che riesca a coniugare eleganza senza tempo e comfort moderni, offrendo agli ospiti viste mozzafiato sulla Città Eterna. 

Giorgia Dennerlein
Foto Serena Eller

Nell’interior design nascono progetti ambiziosi. È il caso di una coppia di giovani imprenditori, provenienti da carriere di successo nello sport (Calcio di Serie A) e nel beauty italiano (Miss Italia), decide di trasformare un appartamento anonimo nel centro di Roma in una finestra sul Colosseo

Il progetto è affidato all’Architetto Giorgia Dennerlein, e l’obiettivo è chiaro: un stay di lusso che riesca a coniugare eleganza senza tempo e comfort moderni, offrendo agli ospiti viste mozzafiato sulla Città Eterna. 

Questo è un esempio recente di interior design che racconta una storia attraverso spazi orientati all’uso quotidiano ma pensati per un’esperienza sensoriale di alto livello. 

L’appartamento di 80 mq viene completamente ripensato per sfruttare angoli finora inutilizzati. La planimetria, quadrata di per sé, trova ulteriore geometria grazie ad un elemento centrale: un rombo inciso da formelle marmoree ruotate di 45°. 

Giorgia Dennerlein
Foto Serena Eller

Questa scelta funge da guida visiva che dirige lo sguardo verso i punti di affaccio esterni e, in particolare, verso l’eterna bellezza di Roma e dei suoi monumenti iconici. 

Il risultato è un ambiente dove la pavimentazione diventa protagonista: marmo imperiale con venature rosso Lepanto Domus Aurea di Tagina Ceramiche si integra con una palette di pareti dominata dal bianco, nero e bordeaux, enfatizzata da wallcovering in tessuto Arcadia di Glamora raffiguranti Apollo, Trigarium e Silvanus. 

Interior design in un equilibrio tra antico e contemporaneo 

Il progetto si distingue per una convivenza armoniosa tra arredi vintage e pezzi contemporanei. La scelta dei materiali, le lampade dallo stile retrò e la disposizione degli elementi non sono casuali. 

Spiccano tra gli ambienti, la camera da letto con letto a baldacchino dallo stile contemporaneo, il gioco tra pittura e carte da parati che riprendono motivi archeologici romani e figure mitologiche, la toletta con una parete bassa di marmo e uno specchio sospeso. 

Il marmo risulta un elemento centrale per tutto l’appartamento, giocando sulle varietà di questo materiale come si può notare anche dal bagno dell’appartamento e dal living. 

Questo progetto è una testimonianza che dimostra come l’interior design possa essere molto più di una scelta estetica: è una narrazione che utilizza forme, materiali e geometrie per raccontare la storia di un luogo. 

Attraverso l’equilibrio tra passato e presente, tra minimalismo e grandezza, lo studio dimostra come sia possibile ripensare le architetture senza allontanarsi dalla loro intima essenza. In una città che è già di per sé una scena, l’interior design diventa la scenografia perfetta per un soggiorno di lusso che valorizza la storia, la vista e la vita quotidiana di chi vi soggiorna. 

Per info: Sito ufficiale studio Loto AD Project

Visita altre bellissime case nella rubrica House tour!

4 Ottobre 2025 / / Case e Interni

Guida agli Stili di Interior Design 2025-2026

Guida agli Stili di Interior Design 2025-2026: idee e tendenze per una casa attuale

Parlare oggi di stili di arredamento non è semplice come qualche anno fa. Se in passato era facile individuare una tendenza dominante – dallo Shabby Chic fino al Boho chic – adesso le regole sono cambiate. Gli stili di arredamento per le case contemporanee non si lasciano più incasellare in un unico stile o tendenza forte: mixano influenze, colori, materiali e atmosfere per creare spazi unici e personali.

Questo perchè negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambio di prospettiva: il design d’interni non è più solo “un guardaroba da cambiare”, una moda da seguire, ma raccontare chi siamo veramente. Per questo i trend del momento parlano di comfort, autenticità, sostenibilità ed equilibrio tra estetica e funzionalità.

In realtà, quelli che chiamiamo comunemente “stili” oggi andrebbero definiti più correttamente come tendenze. Non si tratta infatti di correnti rigide e riconoscibili come succedeva cent’anni fa, piuttosto di suggestioni e atmosfere che influenzano il modo in cui arrediamo le nostre case. E’ importante capire che sono delle linee guida, non regole: possiamo reinterpretarle, mescolarle o adottarle solo in parte, perché l’obiettivo non è uniformarsi, non è avere la casa che hanno tutti gli altri, ma creare ambienti che rispecchino davvero la nostra personalità. Che è un po’ quello che qui, da Case e Interni diciamo da anni.

Nel biennio 2024–2025, l’arredamento si è evoluto verso una fusione affascinante tra comfort, sostenibilità, nostalgia e innovazione e non siamo i soli pensare che queste direzioni continueranno nel 2026.

Dopo una lunga stagione dominata da interni “instagrammabili” e case copia-e-incolla, il design sta cambiando direzione. Le nuove tendenze non si limitano più a proporre il colore del momento o la finitura di moda, ma cercano di dare valore agli ambienti in cui viviamo. L’interior design che ci aspetta nel 2026 sarà fatto di storie personali, attenzione autentica e spazi capaci di riflettere davvero chi siamo.

Dal Quiet Luxury, che punta su materiali pregiati e comfort, al ritorno dei colori intensi con il Dark & Dramatic, passando per il Japandi 2.0 più informale e accogliente, fino al Colour Drenching, che veste pareti, soffitti e porte di una stessa tonalità: le tendenze attuali non si escludono, ma dialogano tra loro.

Siamo Anna e Marco, architetto e interior designer, e in questo articolo ti mostriamo i principali trend di arredamento del momento, con idee e ispirazioni per rendere la tua casa più attuale e accogliente, senza rinunciare al tuo stile personale.

Questa guida è pensata per accompagnarti in un viaggio tra ispirazioni e tendenze: che tu stia arredando la tua prima casa o voglia semplicemente dare nuova vita agli ambienti che ami, troverai spunti preziosi per creare spazi che ti somigliano davvero. Lasciati guidare tra gli stili e scopri quello che farà risplendere la tua casa di nuova atmosfera.

soggiorno in stile classico contemporaneo con divano bianco

credit photo: Ahre

1. Classico contemporaneo

  • Lo stile unisce l’eleganza senza tempo delle architetture storiche alla funzionalità moderna degli arredi contemporanei, creando un’atmosfera sofisticata e armoniosa, dove si punta alla qualità, piuttosto che alla quantità. 

  • Non c’è un solo modo per progettare un interno classico contemporaneo, ma esistono degli elementi ricorrenti. A cominciare dalle boiserie rilette in chiave moderna, con linee più sottili e semplificate per interni eleganti, armoniosi, contemporanei. I pavimenti sono spesso in parquet a spina di pesce in grande scala oppure in marmo o in gres porcellanato effetto marmo. 

  • Legni moderni non troppo chiari, velluti, marmi, superfici lucide e metalli caratterizzano l’arredamento dello stile, mentre la palette gioca con neutri sofisticati come tortora, bianco caldo e contrasti più scuri, che definiscono lo spazio con rigore estetico. Un’illuminazione a più livelli migliora comfort e funzionalità.

Cucina in legno scuro in stile contemporaneo Japandi

credit photo: Nordiska

2. Japandi 2.0

  • Evoluzione del Japandi classico che si ispira al minimalismo giapponese e quello scandinavo, nel 2025 ottiene una rilettura meno fredda e impersonale, verso più calore e carattere.

  • Troviamo legni moderni di noce o teak, neutri caldi e tonalità terrose, tessuti materici, ceramica grezza, vetro satinato, lampade in carta di riso di design insieme a illuminazione soffusa.

  • Si basa ancora su linee pulite, spazi funzionali e superfici nette, ma ora aggiungiamo elementi che riflettono i nostri gusti e le nostre esperienze individuali, come collezioni accuratamente selezionate o quadri emozionali.

Soggiorno con camino in stile contemporaneo Quiet Luxury

credit photo: Airbnb

3. Quiet Luxury

  • Dopo anni in cui il lusso si ostentava con decorazioni vistose, arriva l’eleganza silenziosa: meno, ma di qualità e valore. Come per il classico contemporaneo, ogni progetto Quiet Luxury può essere raccontato in modo diverso, perché non esiste un solo canone da seguire, ma solo alcuni spunti. Ad esempio, la palette: oltre ai neutri, vanno presi in considerazione anche colori intensi e raffinati. 

  • L’illuminazione non è solo funzionale, ma parte integrante del progetto: giochi di luce radente e tonalità calde modulano l’atmosfera e trasformano gli ambienti durante la giornata. Gli arredi, spesso realizzati su misura, si distinguono per finiture ricercate e dettagli sartoriali che conferiscono carattere e raffinatezza. Divani e poltrone hanno forme morbide che invitano al relax.  A completare il quadro interviene la tecnologia, sempre più avanzata e integrata – soprattutto in cucina – per accompagnare con discrezione le esigenze della vita contemporanea.

  • Materiali: legni sia chiari che scuri, marmi dalle belle venature, pietre raffinate e tessuti nobili scelti per qualità e tatto più che per ostentazione. Attenzione ai dettagli: texture, maniglie, profili, tessuti pregiati. 

Soggiorno moderno con parete blu scuro

credit photo: Alvhem

4. Dark & Dramatic

  • Osare i colori scuri per le pareti, continua ad essere di tendenza. Da scegliere tonalità profonde e avvolgenti, come verde bosco, blu navy, terracotta scuro, bordeaux, ma anche grigio antracite, prugna scuro, mattone scuro.

  • Non è “cupo”, ma intimo, scenografico, elegante. Non rende l’ambiente più buio, ma dona carattere e importanza.

  • Ti piace questa tendenza, ma hai dei timori? Il nostro consiglio è di scegliere una sola parete della stanza e bilanciare con arredi chiari e metalli, per introdurre un tono scuro senza problemi.

Soggiorno in stile vintage revival moderno con divano in pelle marrone

credit photo: Booking

5. Vintage Revival

  • Torna la voglia di anni ’50-’60-’70: mobili e complementi di modernariato, spesso arredi nuovi reinterpretati con linee più pulite e funzionali. Nasce dal forte desiderio di creare spazi personalizzati, che riflettano l’identità e i ricordi individuali, andando oltre l’estetica mainstream.

  • Non è collezionismo, ma mix ben calibrato: mobili vintage autentici o ispirati, accostati a elementi e finiture contemporanee per creare un equilibrio fresco e non nostalgico.

  • Finiture vissute, texture materiche, piastrelle scultoree e oggetti dal sapore nostalgico che aggiungono calore e personalità agli spazi; palette calde e decise (senape, verde oliva, terracotta) unite a legni moderni di tonalità più scure (noce, rovere scurito), metallo e vetro fumé.

Soggiorno in stile naturale organico moderno mediterraneo

credit photo: Airbnb

6. Organic Modern

  • Continuazione della biofilia, ma più raffinata: uso prevalente di materiali autentici come legno, pietra (soprattutto travertino), piastrelle dall’aspetto artigianale (zellige), lino, cotone e fibre intrecciate.

  • Non è solo mettere “piante ovunque”, ma creare un’atmosfera di benessere e calma, con una sincera attenzione alla sostenibilità. Predilezione di arredi dalle forme organiche, curve e fluide che favoriscono il comfort.

  • Palette dai colori neutri, terracotta e terrosi (marroni e caramello), ma anche crema, sabbia, verde salvia, che creano ambienti luminosi e accoglienti. Uso di texture naturali, mobili di legno certificati, recuperati o accessori di artigianato locale, in virtù di un minor impatto ambientale.

Soggiorno in stile Minimalist luxury con grande divano bianco

credit photo: caseeinterni

7. Modern Luxury Minimalism

  • Minimalismo sì, ma senza essere freddo: linee pulite ed essenziali esaltate da materiali di pregio (marmi e pietre, legni nobili, metalli satinati). L’importanza data alla qualità e alle forme, nonchè al gioco di chiaro-scuri, consente di evitare troppe decorazioni, rendendo i mobili di design protagonisti, sempre nell’ottica del less is more.

  • Base di colori neutri come il bianco caldo, il grigio o nero e i toni caldi della terra, arricchiti da contrasti eleganti e giochi di texture.

  • Funzionalità e scenografia per ambienti ordinati e ariosi dove ogni elemento è studiato: pochi arredi, ma scelti con cura e dal design iconico.

Pareti e soffitto dipinte - Colour Drenching
credit photo: Farrow & Ball

8. Colour Drenching

  • Tinte monocromatiche che avvolgono tutta la stanza: dalle pareti, ai soffitti, fino alle porte e i battiscopa, persino arredi integrati con la parete, tutti nello stesso colore.

  • Crea un effetto scenografico, che riprende il passato in chiave contemporanea.

  • Funziona bene anche in ambienti piccoli, dove un colore uniforme fa sembrare lo spazio più ampio.

Soggiorno in stile Art Deco moderno con carta da parati e divano in velluto rosa

credit photo: caseeinterni

9. Art Déco Modern & Glam

  • Geometrie, dettagli dorati, poltrone e divani in velluto, motivi grafici che si ispirano agli anni ’20.

  • Lo stile esprime lusso e glamour; non un revival letterale dell’Art Deco, ma una reinterpretazione più sobria e attuale, soprattutto per quanto riguarda la grafica.

  • Esempio: carte da parati e poltrone in velluto di ispirazione art deco, decorazioni dorate, tavolini con basi scultoree.

Che tu stia arredando il tuo nuovo nido o che tu abbia solo voglia di un rinnovamento, queste tendenze contemporanee di interior design ti daranno tutta l’ispirazione di cui hai bisogno.

Questi stili non sono rigidi: come ti abbiamo sottolineato, il trend dominante è la contaminazione creativa, dove vintage, moderno, esotico e minimal si mescolano per creare ambienti unici e personali. Non esiste più “lo stile unico” e monotono come lo shabby chic degli anni 2000, ma un panorama ricco di sfumature.

Ogni tendenza si può interpretare in modo personale: più che copiare, oggi conta scegliere ciò che risuona con la propria vita.

Quale di questi stili ti convince di più? Scrivicelo sulla nostra pagina Facebook!

Guida agli Stili di Interior Design 2025-2026: idee e tendenze per una casa attuale e accogliente

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

4 Ottobre 2025 / / Casa Poetica

Decluttering e Cultura - Casa Poetica

Decluttering e Cultura trovano nel teatro una delle loro espressioni più potenti. Sul palcoscenico, nulla è casuale: ogni oggetto, ogni movimento, ogni parola è scelto con cura per creare significato. Un attore non riempie la scena di gesti inutili, una scenografia non è sovraccarica di dettagli superflui, un monologo efficace non spreca parole.

E se applicassimo lo stesso approccio ai nostri spazi? Se ogni oggetto della nostra casa fosse pensato per avere un ruolo preciso, senza appesantire l’ambiente e la mente? Il teatro e la performance ci insegnano che fare ordine non è solo un atto pratico, ma una forma di espressione e libertà. Scopriamo insieme come trasformare i nostri spazi in un palcoscenico perfetto per la nostra vita.



Decluttering e Cultura: il palcoscenico come metafora dell’ordine

Nel teatro e nella performance, l’eccesso è un nemico. Un attore non riempie la scena con gesti inutili, una scenografia sovraccarica distrae, un monologo troppo lungo perde efficacia. Ogni elemento viene calibrato per ottenere il massimo impatto con il minimo indispensabile.

Ecco alcuni aspetti del mondo teatrale e performativo che possono insegnarci l’arte di fare spazio nella nostra vita e nella nostra casa.

La scenografia: il potere di uno spazio pensato

Non serve riempire, ma scegliere con cura

In teatro, la scenografia non è solo decorazione, ma un elemento essenziale per l’azione. Ogni oggetto sul palco ha un motivo per essere lì: se non contribuisce alla storia, è superfluo.

La lezione: Guarda la tua casa come se fosse un palcoscenico. Ogni oggetto che possiedi ha un ruolo? Se non contribuisce al tuo benessere, forse è solo ingombro scenico.

Il monologo: la forza dell’essenzialità

Eliminare le parole superflue per trasmettere emozione

Un monologo teatrale è efficace solo se ogni parola è scelta con intenzione. I testi migliori sono quelli che non si perdono in divagazioni, ma arrivano dritti al punto con potenza.

La lezione: Vale lo stesso per gli oggetti: più accumuli, più perdi di vista ciò che è davvero importante. Un ambiente ordinato e minimalista permette ai dettagli significativi di risaltare.

L’interpretazione: spazio per il movimento

Liberarsi dai vincoli per muoversi con più libertà

Un attore deve poter muoversi liberamente sulla scena, senza ostacoli. Il corpo è il suo strumento e lo spazio è il suo alleato. Se la scena è troppo piena, la performance ne risente.

La lezione: Anche tu hai bisogno di spazio per muoverti. Una casa troppo carica di oggetti limita i tuoi movimenti e il tuo benessere quotidiano. Fare decluttering significa anche ridare respiro agli ambienti e a te stessa.

L’improvvisazione: adattarsi e lasciar andare

Essere pronti al cambiamento

Nel teatro di improvvisazione, gli attori non possono aggrapparsi a schemi rigidi: devono adattarsi, lasciar andare il controllo e rispondere in modo fluido a ciò che accade sulla scena.

La lezione: Anche il decluttering è un atto di libertà. Spesso accumuliamo oggetti per paura di perderne il controllo, ma imparare a lasciar andare ci permette di vivere con più leggerezza e flessibilità.



Come applicare le lezioni del teatro alla tua casa

Se il teatro e la performance insegnano l’arte della selezione e del movimento, possiamo applicare questi stessi principi alla nostra vita quotidiana.

  • Allestisci la tua casa come un palcoscenico. Ogni oggetto deve avere un ruolo e un significato, senza sovraccaricare lo spazio.
  • Rendi il tuo ambiente più funzionale. Una casa più ordinata ti permette di muoverti con maggiore libertà, come su un palco ben organizzato.
  • Lascia che il tuo spazio racconti la tua storia. Ogni elemento deve contribuire alla narrazione del tuo stile di vita, senza elementi di disturbo.
  • Sii pronta al cambiamento. Il decluttering è un processo in continua evoluzione, proprio come il teatro. Sperimenta, prova nuove disposizioni, lascia andare ciò che non ti rappresenta più



Un esercizio per te: il decluttering teatrale

Decluttering e Cultura si fondono quando iniziamo a guardare la nostra casa come uno spazio scenico, in cui ogni oggetto ha un ruolo preciso. Prova questo esercizio per capire cosa merita davvero spazio nei tuoi ambienti.

  1. Svuota una stanza o un angolo della casa. Immagina di dover allestire una scenografia essenziale.
  2. Seleziona solo gli oggetti che contribuiscono alla “scena”. Se un oggetto non aggiunge nulla alla tua storia, forse è superfluo.
  3. Osserva lo spazio e chiediti: è funzionale? È armonioso? Ti rappresenta? Se la risposta è no, prova a togliere ancora qualcosa.
  4. Metti in scena la tua nuova casa. Una volta eliminato il superfluo, goditi il tuo nuovo ambiente e il senso di libertà che ti regala.

Come in uno spettacolo teatrale, ogni dettaglio conta. Semplificare non significa privarsi, ma dare più forza a ciò che davvero ha valore.



Decluttering e Cultura: la tua casa, il tuo palcoscenico

Se il teatro ci insegna qualcosa, è che l’essenzialità è una forma di potenza. Nessuna grande interpretazione ha bisogno di orpelli inutili, nessuna grande scenografia ha bisogno di essere sovraccarica. Così come un regista sceglie con cura gli elementi da mettere in scena, anche tu puoi trasformare i tuoi spazi in un ambiente che rispecchia la tua personalità e il tuo benessere.

Casa Poetica nasce proprio con questo spirito: aiutarti a mettere in scena la tua casa ideale, dove ogni oggetto ha un senso e nulla è lasciato al caso. Se vuoi aiuto per riscrivere gli spazi in cui vivi, contattami: insieme possiamo creare il palcoscenico perfetto per la tua vita quotidiana.





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4 Ottobre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Come valorizzare la casa vacanze con bagni dal design deciso, rubinetti intelligenti, lavabi igienici, wc silenziosi e arredi robusti. 

casa vacanze
Collezione PURE by Laufen

La valorizzazione di una casa vacanze passa spesso dal bagno: è lo spazio che i vostri ospiti vivono quotidianamente e ricorderanno. 

Attualmente, il bisogno di esclusività e design è sempre più diffuso e un bagno dal carattere deciso, funzionale e di easy maintenance può trasformare una struttura turistica in una scelta preferita. 

Quali sono gli accorgimenti essenziali per offrire un bagno premium? Vediamoli. 

1) Bagno dal carattere deciso e dal design ricercato 

Optare per elementi di design che comunichino qualità e stile, in linea con l’immagine che la struttura intende trasmettere. Un bagno di design crea subito una prima impressione positiva e aumenta l’appeal della casa vacanze. 

Perché è utile? spinge le recensioni positive, favorisce il passaparola e giustifica una fascia di prezzo competitiva sul mercato degli alloggi turistici. 

Ti suggeriamo: La collezione VAL disegnata da Konstantin Grcic offre una soluzione per applicazioni a parete o in una nicchia. 

Lavabo collezione VAL by Laufen

La collezione MEDA, creata in collaborazione con Peter Wirz, è concepita come un bagno completo; i suoi elementi possono essere utilizzati anche singolarmente o in combinazione con le collezioni complementari di LAUFEN. 

 2) Rubinetti intelligenti ed eco friendly 

Installare rubinetti con sensori o controllo touchless, oppure con risparmio idrico e getti regolabili. Questo rende l’esperienza dell’ospite comoda e sicura, riducendo consumi. 

Perché è utile? migliora la user experience, facilita l’igiene personale degli ospiti e abbassa i costi energetici e idrici della struttura. Perfetta per strutture ricettive attente all’efficienza. 

Ti suggeriamo: La collezione PURE di Konstantin Grcic, che comprende un rubinetto più alto per il lavabo a bacinella, un attacco a doppia uscita, un monocomando per il bidet e un gruppo per la vasca da bagno e per la doccia, tutti uniti da una forte estetica e ricercatezza. 

3) Lavabi trattati per garantire la massima igiene 

Scegliere lavabi realizzati con finiture trattate che facilitano la pulizia e la resistenza alle macchie, pur mantenendo un aspetto pulito e lucente. 

Perché è utile? facilita la manutenzione quotidiana, riduce tempi di pulizia e aumenta la percezione di igiene da parte degli ospiti. 

Ti suggeriamo: i lavabi della collezione MEDA, disegnati da Peter Wirz, comprendono diverse varianti caratterizzate da una certa asimmetria, funzionale alla necessità di avere un’ampia superficie di appoggio senza compromettere la pulizia e la leggerezza del design nel suo insieme. 

casa vacanze
Collezione MEDA by Laufen

4) Wc silenziosi 

Preferire wc a bassa rumorosità per garantire comfort e tranquillità agli ospiti, soprattutto in strutture con orari flessibili o dove non è possibile costruire pareti spesse tra una camera e l’altra. 

Laufen, ad esempio, ha progettato wc dotati di tecnologia silent flush, dal grande carattere di design e innovatività. è disponibile in diverse collezioni, tra cui la linea di design Kartell. Il vaso senza brida si distingue per la sua forma geometrica – un tronco di cono rovesciato con possibilità di fissaggio a parete o a pavimento. 

È possibile scegliere tra una gamma di colori tutte nelle nuances in scala di grigi in finitura lucida o opaca con clean coat firmato Laufen. 

5) Arredi di facile manutenzione, robusti e capienti 

Scegliere mobili e accessori facili da pulire, resistenti all’umidità e con capacità adeguate per un uso intensivo da parte di famiglie o gruppi di turisti. 

Perché è utile? riduce i tempi di gestione della camera e permette una sanificazione rapida tra un ospite e l’altro, mantenendo nel tempo un aspetto nuovo e curato. 

Ti suggeriamo: le soluzioni proposte da Laufen; pannelli laterali sottili, ante incassate dotate di chiusura ammortizzata e cassetti con impugnatura a scomparsa o maniglie finemente intagliate, accompagnati da una vasta scelta di superfici per valorizzare il bagno senza spendere troppo (40 colori opachi e tre esclusive tonalità metallizzate, offrendo ai progettisti di bagni la massima libertà). 

Accento importante è posto sull’origine dei materiali per garantire una produzione più sostenibile: tutti i materiali provengono da fonti sostenibili certificate in Europa. 

Investire in bagni di design e funzionali è una leva strategica per valorizzare le case vacanze. Con cinque accorgimenti mirati, farai sicuramente la differenza, dando una direzione positiva all’esperienza degli ospiti. 

Per info: Laufen sito ufficiale.

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