13 Novembre 2020 / / A forma di casa

Lo stile industriale nasce negli anni ’50 in America a seguito della necessità di trasformare edifici industriali in spazi abitativi a basso costo e atelier per artisti. Fabbriche e magazzini dismessi, con i loro ampi spazi, passano da essere luoghi della produzione, a luoghi della sperimentazione, della cultura e dell’abitare. Un esempio su tutti, la celebre Factory di Andy Warhol a New York, spazio di produzione di arte in varie forme, occasioni di incontro, provocazione e dissolutezza, diventato luogo simbolo dell’arte newyorkese degli anni ’60 e ’70.

Questi ampi spazi industriali, per la loro conformazione data dalle necessità funzionali e di sicurezza delle prime fabbriche, diventano il luogo ideale per creare grandi ambienti open space. Il loft diventa una nuova tipologia di abitazione, con spazi liberi, altezze generose, soppalchi e grandi finestroni in cui l’aspetto industriale degli edifici viene mantenuto ed esaltato dalla scelta degli arredi. Mattoni grezzi, cemento, travi e impianti a vista diventano gli elementi distintivi dello stile industriale. Il successo di questa tendenza è tale da essere ripreso e rivisto anche all’interno di edifici diversi, come ville, case, appartamenti e spazi pubblici.

Verso lo stile Urban

Open space stile urban
Andrew Sadokha

Il desiderio di traslare questo stile d’arredo dai loft agli appartamenti e alle case nate come luoghi puramente residenziali, ha dato origine ad un nuovo stile: l’urban style. Si tratta della fusione dello stile industriale con lo stile contemporaneo, arricchito spesso con elementi vintage per portare in qualsiasi luogo il dinamismo della città metropolitana. Saper dosare nel modo giusto questo mix di stili permette di caratterizzare l’arredamento con elementi industriali senza che questi diventino troppo invadenti nella vita di tutti i giorni.


Arredare in stile industriale

Lo stile industriale può essere adattato a tutti gli ambienti della casa, ma quello in cui può esprimersi al meglio è sicuramente il soggiorno open space. In un open space in stile industriale, soggiorno, ingresso, sala da pranzo e cucina diventano un’unica ampia zona giorno caratterizzata da elementi ben precisi, pensati per creare un forte impatto visivo.

Di grande importanza in questo ambiente è la luminosità, che deve essere abbondante per poter bilanciare i colori scuri tipici dello stile industriale. Quando si sceglie questo stile per arredare casa, diventa fondamentale il richiamo all’architettura industriale, che si può ricreare scegliendo i giusti rivestimenti e montando ampi infissi in alluminio di colore scuro, ideali per ricreare i grandi finestroni degli edifici industriali e garantire il giusto isolamento termico, nonché la tenuta del colore, combinando insieme estetica e funzionalità.

I materiali dei rivestimenti vanno lasciati al grezzo, con predilezione per i cementi, gli intonaci, i mattoni, il legno e il metallo scuro delle travi e dei pilastri. Impianti e tubi a vista sono un must dello stile industriale, ma non sempre è possibile, né tantomeno indispensabile, metterli così tanto in evidenza.

I colori prevalenti sono quelli dei materiali, quindi il grigio, il nero, il marrone e il rosso mattone. Per dare un tocco di vivacità in più, nulla vieta di inserire anche dei toni verdi, arancio, gialli o rossi.

Per quanto riguarda gli arredi, non possono mancare librerie a giorno in metallo, mobili in legno recuperato, sedie e sgabelli in stile industrial o vintage, divani e poltrone in pelle o tessuto scuro, la cucina che alterna elementi in legno a laccati opachi scuri o finiture cemento, lampade a sospensione in metallo con lampadina a bulbo. Questo è uno stile che si presta molto al riuso e al recupero degli arredi, trasformandoli in chiave vintage o grunge e mantenendo tutti i segni del loro vissuto.

Tra gli accessori, sicuramente vanno annoverati grandi tappeti dall’aspetto consumato o animalier, magari sovrapposti tra loro, targhe vintage e insegne al neon da fissare alle pareti, ingranaggi e oggettistica in metallo, legno o cemento.

Qui sotto ho creato la bacheca di Pinterest da cui puoi trarre ispirazione per creare il tuo open space in stile industriale:

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi curiosare tra gli stili d’arredo, clicca qui per scoprire altre possibilità per caratterizzare i tuoi interni.

In collaborazione con infissiepersiane.it

L’articolo L’open space in stile industriale proviene da A forma di casa.

13 Novembre 2020 / / Case e Interni

Cantina in casa: come scegliere un arredamento di design

La conservazione delle bottiglie di vino è molto importante. A quale appassionato di vino non piacerebbe avere un’apposita cantina in cui tenere le proprie bottiglie?

L’ambiente della cantina deve avere certamente quelle caratteristiche funzionali che consentono ai vini una conservazione perfetta, assicurando le proprietà organolettiche della bevanda. Tuttavia è anche importante che sia arredata nel modo giusto, con un certo tipo di stile e design, per creare un’atmosfera accogliente, favorevole alla degustazione.

Se arredata nel modo più opportuno, la tua cantina può diventare l’ambiente della casa perfetto per rilassarsi, magari dopo un’impegnativa giornata di lavoro o nei fine settimana insieme agli amici e alla famiglia. Si tratta di progettare un arredamento in grado di creare un tipo di atmosfera, che sia di relax, ma allo stesso tempo conviviale, fatta anche di buona compagnia.

Cantina in casa: come scegliere un arredamento di design

Come favorire l’ambiente dedicato al relax

In una cantinetta vino si può favorire un’atmosfera accogliente per il relax, ma quali sono gli elementi di arredamento per creare un ambiente intimo?

La cantina non deve essere vista solo come il luogo deputato alla conservazione dei vini, ma può diventare un piacevole “rifugio”, dove ascoltare musica o leggere un libro.

Quindi, anche nella tua cantina dei vini potresti sistemare una piccola libreria, da arricchire con dei volumi scelti opportunamente, come, per esempio, quelli dedicati ad argomento vino o gastronomia. Se non vuoi inserire una classica libreria potresti pensare a delle mensole, magari ricavate in nicchie. 

Se vuoi dare un tocco vintage, legato alla tua passione per la musica, puoi posizionare un giradischi d’epoca, per ascoltare le musiche dei dischi in vinile, che riescono sempre a dare un atmosfera molto particolare.

Cantina in casa: come scegliere un arredamento di design

Per favorire il relax, non può mancare nella cantina dei vini anche un comodo divano in pelle

La cantina, per garantire la perfetta conservazione delle bottiglie, deve essere un ambiente poco luminoso e fresco, quindi potresti creare un certo tipo di contrasto, scegliendo una finitura muraria o una tappezzeria dai colori chiari e luminosi. 

Per dare personalità aggiungi quadri o stampe alle pareti. Non da ultimo, studia un’illuminazione soffusa composta da diversi punti luce, che creano un ambiente piacevole e confortevole.

Cantina in casa: come scegliere un arredamento di design

L’ambiente ottimo per la conservazione del vino

Naturalmente, come abbiamo già specificato, non ci sono soltanto esigenze di carattere estetico, visto che la cantina è un posto deputato a creare le migliori condizioni per conservare le proprietà delle bottiglie di vino.

La stanza dovrebbe ricevere poca luce naturale e sicuramente deve avere delle caratteristiche di umidità e di freschezza, per conservare le qualità dei vini, specialmente di quelli pregiati.

Tuttavia non devi sottovalutare l’importanza di un arredamento funzionale e specifico. Per esempio, è risaputo che le bottiglie dovrebbero conservarsi in posizione orizzontale. Quindi questo comporta l’istallazione di scaffalature adatte, per disporre le bottiglie nella maniera migliore.

Per creare un mood caldo e accogliente, si potrebbe optare per scaffali realizzati in materiali naturali. Una scaffalatura in legno, ad esempio, è davvero perfetta per creare l’atmosfera adatta anche a garantire momenti da trascorrere all’insegna del relax e del divertimento in buona compagnia.

Insomma le soluzioni estetiche per arredare la cantina sono davvero tante, specialmente se si scelgono mobili di design, e si rivelano fondamentali per avere un ambiente, che contribuisca a rendere più funzionale la tua casa.

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Anna e Marco DMstudio – CASE E INTERNI

12 Novembre 2020 / / Architettura

Progettare una cucina completa: pane quotidiano per architetti e arredatori, grosso dilemma per i non addetti ai lavori.
Una famiglia brianzola ha chiesto la consulenza dei nostri Interior Designer per la realizzazione di un progetto cucina salotto open space per la loro casa al mare ad Alassio in Liguria. Ci siamo subito messi all’opera e abbiamo realizzato un progetto per una cucina a elle completo di piantine, render 3D e proposte di materiali e colori.

Il progetto su misura: cucina a elle con finestra

Studio approfondito dello spazio, valutazione degli elementi strutturali presenti nell’ambiente, intervista ai proprietari di casa sulle loro abitudini in vacanza (non siamo curiosi, abbiamo fatto poche domande mirate con lo scopo di scegliere la cucina migliore per loro; più avanti spieghiamo meglio a cosa ci riferiamo). Il giusto bilanciamento di questi tre elementi ci ha portato a progettare una cucina a L con lavello sottofinestra. Ma non solo, abbiamo anche suggerito di alzare due pareti in cartongesso per delimitare i mobili cucina dalla zona salotto e ingresso.

Per realizzare questa moderna cucina a forma di L abbiamo utilizzato il programma cucine componibili diotti.com che permette di realizzare soluzioni adattabili a qualsiasi ambiente, scegliendo tra diverse configurazioni, elementi, materiali e colori. Il modello scelto è Nine, una collezione di cucine moderne per gli amanti del design minimal, con frontali lisci senza maniglie, ante e cassetti con unghiatura integrata.

Con l’aiuto di render 3D abbiamo potuto mostrare in anteprima ai clienti il risultato finale e l’aspetto che avrebbe avuto la loro nuova cucina angolare.

Render open space con cucina e zona pranzoRender cucina a L con lavello sotto la finestra

Progetto alla mano questa cucina angolare misura 4,80 m di lunghezza totale e 2,40 metri di altezza ed è così composta (dal basso verso l’alto, da sinistra verso destra):

  • moduli contenitore a terra con ante battenti con unghiatura,
  • top angolare con lavello ad una vasca e piano cottura ad induzione con forno sotto,
  • colonna frigorifero e congelatore,
  • pensili verticali ad anta battente con unghiatura,
  • modulo a giorno verticale a tre scomparti.

Cosa manca? Chi riconosce qual è l’elemento che non abbiamo inserito in questo progetto ma che siamo abituati a vedere (e volere!) in cucina? Lo diciamo tra poco, continua a leggere.

Cucina angolare: il triangolo di lavoro

La cucina angolare con sviluppo a “L” è considerata una delle migliori soluzioni non tanto a livello estetico (è soggettivo!), quanto a livello ergonomico. Una cucina che si sviluppa su due pareti adiacenti assicura una disposizione a triangolo degli elementi importanti: zona cottura, zona lavello, zona lavoro / dispensa. La vicinanza di queste tre aree funzionali migliora l’esperienza in cucina rendendo gli spazi ampi e ben distinti ma comunque vicini e facili da raggiungere e sfruttare.

Cucina a elle con finestra sopra il lavello

Cucina con lavello sotto la finestra: cose da sapere prima di sceglierla

La finestra

Per collocare il lavello cucina sotto la finestra è bene verificare l’altezza della finestra, la presenza di un eventuale davanzale o alzatina e il sistema di apertura. Attenzione a verificare che l’apertura della finestra non sia ostacolata dalla presenza del rubinetto miscelatore, per questo è sconsigliata una finestra con serramenti a battente e consigliata invece una finestra scorrevole, a vasistas o a bilico.
L’apertura scorrevole prevede appunto lo scorrimento dell’anta lateralmente; l’apertura vasistas prevede un apertura parziale verso l’interno (il vetro si apre solo nella parte alta perché c’è una cerniera posizionata sul traverso inferiore che blocca il ribaltamento verso il basso); l’apertura a bilico prevede che il serramento ruoti su sè stesso occupando metà spazio all’interno della stanza e metà all’esterno. Questi modelli di serramenti assicurano una buona ventilazione della stanza e si possono aprire e chiudere tutte le volte che si vuole senza essere d’intralcio o risultare pericolosi.

Il pensile scolapiatti

Se vuoi una cucina con finestra sopra il lavello devi essere disposto a rinunciare allo scolapiatti. Ovviamente ci riferiamo al classico ripiano a griglia nascosto in un pensile con anta posizionato in esatta corrispondenza del lavello. Per mettere a scolare piatti e stoviglie lavate a mano puoi sempre puntare su soluzioni alternative, magari un po’ più scomode a livello di capienza ad estetica ma pur sempre funzionali. Le alternative più gettonate sono griglie scolapiatti da agganciare al lavandino oppure scolapiatti con vaschetta da appoggiare sul piano. Se lo spazio nella tua cucina non è un problema potresti valutare scolapiatti estraibili da inserire all’interno di una base a fianco del lavello.

È proprio lo scolapiatti l’elemento che manca in questa cucina, ma in questo progetto e per la famiglia che ce l’ha commissionato non è un problema. Si tratta di una casa vacanze occupata occasionalmente durante l’anno, i clienti non hanno la necessità di un pensile scolapiatti che hanno prontalmente sostituito con una apposita vaschetta per lavandino. E poi c’è sempre la lavatrice che fa il suo ottimo lavoro.
(Quando abbiamo scritto di aver fatto alcune domande preliminari ai clienti sulle loro abitudini ci riferivamo a questo.)

Lo scarico dell’acqua

È preferibile collocare il lavello della cucina in corrispondenza degli attacchi per il carico e lo scarico dell’acqua. È bene valutare il posizionamento degli attacchi dell’acqua e della corrente in fase di progettazione del mobile cucina sia per favorire eventuali ispezioni dei tubi e il recupero dei cavi sia per evitare lunghe tubazioni da una parte all’altra dell’ambiente.

Cucina con lavello sotto la finestra

I colori: cucina bianca con top nero

Black & white, chiaro e scuro, un’accoppiata sempre molto apprezzata, una delle combinazioni da sempre più amate in Italia ma non solo.
In questo progetto abbiamo optato per mobili cucina bianchi, top nero, schienale paraschizzi nero. Abbiamo scelto di abbinare alla finitura bianca effetto mat (opaco) una finitura nera effetto glossy (lucido) per rendere brillante e dinamica la composizione. La scelta di una cucina bicolore bianca e nera è dettata dalla volontà di avere una cucina elegante e raffinata, luminosa e armoniosa, senza tempo, capace di resistere alle mode passeggere e ai gusti personali che inevitabilmente cambiano con il tempo. Il bianco è un passepartout, sta bene con tutto e può essere abbinato a tutto, si adatta a diversi colori delle pareti lasciando ampio margine di libertà e possibilità di personalizzazione anche nel corso degli anni.

Cucina angolare in laccato bianco con top e schienale neri

Copia lo stile di questa cucina moderna

Lasciati ispirare dalla moodboard e immagina il tuo open space con cucina e salotto insieme. Nella foto trovi questi arredi:
cucina collezione Nine
tavolo Saarinen
sedia Nicole
credenza Cleveland
lampada Hublot

Moodboard open space: fotografia + arredi consigliati

Approfondimenti da non perdere:

Vuoi saperne di più sul progetto realizzato? Scopri tutti i dettagli nella Scheda del Progetto.

Vuoi visualizzare tutti i progetti del nostro Team? Dai un’occhiata al nostro Portfolio.

Vuoi realizzare il tuo progetto personalizzato? Contatta i nostri Interior Designer per trovare la soluzione più adatta a te.

11 Novembre 2020 / / Blog Arredamento

Ormai in molte case il robot aspirapolvere è diventato uno strumento essenziale. Comodo, molto pratico e facile da utilizzare, sono vari i brand che offrono questo tipo di prodotto. La scelta dipende da una serie di fattori importanti, tra cui di sicuro il principale è il budget che si ha a disposizione; in commercio infatti si trovano prodotti decisamente molto interessanti, il cui prezzo sta all’interno di una forchetta veramente molto ampia: dai circa 200 euro dei prodotti più economici, fino a oltre 700 euro per le novità appena uscite sul mercato. E non è detto che a un costo superiore corrisponda necessariamente una qualità più elevata.

Le caratteristiche di un buon robot aspirapolvere

Per capire se il modello che abbiamo scelto nel negozio preferito è effettivamente il meglio tra quelli che ci possiamo permettere è bene fare qualche ragionamento su cosa oggi offre il mercato. In linea generale i migliori robot aspirapolvere oggi in commercio sono tutti ottimi prodotti; per la scelta è importante anche considerare quali siano le personali necessità del singolo acquirente. Anche perché non tutti utilizziamo gli elettrodomestici nel medesimo modo.

Dimensioni, peso, autonomia

Partiamo dalle caratteristiche più facilmente comprensibili. Per quanto riguarda forma e dimensioni, la situazione è molto simile tra tutti i modelli disponibili. In linea generale la scelta è quella dell’aspirapolvere robot rotondo, con un diametro vicino ai 35-40 cm. Un ristretto numero di modelli ha un lato dritto, che sembra particolarmente utile per raggiungere gli angoli. Ci sono però ottimi prodotti tondeggianti, con una spazzolina laterale che raggiunge anche gli angoli più stretti, risolvendo egregiamente il problema. Diversa invece la questione per il peso e l’altezza. Se il peso è un elemento che all’utilizzatore finale poco importa, diversa è la questione dell’altezza. Un aspirapolvere robot molto alto può risultare anche ingombrante: difficile per lui infilarsi sotto alcuni mobili, cosa che costringerà il proprietario ad utilizzare la scopa o un aspirapolvere tradizionale in diverse situazioni.

Serbatoio e autonomia

Anche questi elementi sono particolarmente interessanti. Di fatto un aspirapolvere robot dovrebbe poter funzionare per un tempo sufficiente a pulire tutta l’area di un’abitazione, raccogliendo tutta la polvere e i detriti presenti. In caso contrario ad ogni giro pulirà solo una parte della casa, cosa che costringerà a suddividere l’area in più zone, da pulire in modo alternato. Lo stesso vale per il contenitore della polvere; ci sono modelli che hanno un piccolo serbatoio, che svuotano in autonomia in un contenitore più grande, posto vicino alla base di ricarica. La scelta dipende al singolo acquirente, è però bene considerare questi due elementi. Per pulire in modo accurato un appartamento di circa 100 metri quadrati è bene che la batteria duri almeno 120-160 minuti.

Le funzionalità evolute

I migliori robot aspirapolvere godono anche di una serie di funzionalità smart. Di fatto si collegano alla rete wi-fi di casa, consentendo di gestirli tramite semplici app. Questo permette di verificare che il robot sta funzionando anche mentre si è fuori casa. Le app consentono anche di ricevere messaggi in caso di ostruzioni o blocchi che fermano l’aspirapolvere, così come di gestire eventuali piccole attività di manutenzione. Sembrano servizi superflui, che invece in realtà rendono più comodo questo elettrodomestico, che in molte casa è utilizzato proprio mentre nessuno è presente nell’abitazione.

11 Novembre 2020 / / Romina Sita

Da quando ho scoperto questa nuova filosofia di vita, ho deciso di non lasciarla più: si chiama Slow Life, vivere una vita lenta e assaporare i benefici della quotidianità. Ho già parlato in precedenza di questo argomento, quindi se non lo hai ancora fatto ti invito a scuriosare il mio articolo Cosa significa Slow Living? Oggi voglio concentrarmi su come trasformare e decorare la nostra casa per adattarla allo stile Slow Life.

Credo davvero ai benefici che può portare questo stile di vita, così bello e invitante, ma non così facile da applicare, soprattutto se siamo abituati a una vita perennemente frenetica. Io stessa adoro la Slow Life, ma certe volte ammetto di far fatica a metterla in pratica. Sono convinta che può esserci d’aiuto il fatto di modificare e adattare l’ambiente in cui viviamo, preparandolo ad accogliere questo stile, cioè trasformare e decorare la nostra casa a favore di tutte quelle abitudini e usanze che ci porta a fare la Slow Life. 

È una trasformazione che prima di tutto deve venire da noi stessi, dalla nostra volontà di farlo, seriamente! Abbracciare la Slow Life richiede un grande sforzo, abbastanza controcorrente con le abitudini odierne, ma sono sicura che tutto ciò un giorno verrà ripagato. 

Ho avuto il piacere di conoscere una super donna, virtualmente su Instagram, una persona genuina, allegra e amante della vita …beh, lei è la mia ispirazione, il mio punto di riferimento. Alle volte anche solo circondarci dalle persone giuste è sufficiente per ricevere positività e trarre la spinta giusta per migliorarci. 

Ma iniziamo da una cosa alla volta e prepariamoci a decorare la nostra casa in stile slow life.

Ho elaborato la mia lista personale composta da 9 suggerimenti facili e piacevoli da mettere in pratica. Beh, in verità uno di questi non è così facile…poi scoprirai qual’è!

SUGGERIMENTO #1

Calore

Non solo inteso come colore, ma come aspetto accogliente. La casa deve essere ospitale, sia per gli ospiti che riceviamo, ma soprattutto per noi che la abitiamo. Non bisogna essere troppo rigidi nell’arredamento, gli oggetti di vita quotidiana che esprimono la personalità e le abitudini di chi la abita, donano subito vitalità e calore all’interno della casa….senza esagerare però 😜 (vedi suggerimento #5)

SUGGERIMENTO #2

Rafforza il contatto, sia visivo che fisico, coi materiali naturali 

Decora la casa con contenitori in cotone o vimini, tappeti, decorazioni a parete in tessuto naturale. Inoltre ritrova il piacere di leggere e sfogliare un libro (cartaceo), oppure di scrivere a penna. 

SUGGERIMENTO #3

Valorizza il legame tra interno e esterno 

con l’utilizzo di piante e materiali naturali. Appena ne hai l’occasione vai a fare un giro in campagna o nel bosco e raccogli qualche “souvenir” naturale da trasformare come decorazione all’interno delle tua casa. Rami verdi, fiori di campo, foglie particolari da far seccare e conservare ad esempio in un quadretto. Insomma, raccogli tutto ciò che ti aiuta a ricordare la natura mentre vivi la tua casa.

SUGGERIMENTO #4

Assapora lentamente i sapori e gli aromi delle materie prime  

Prepara una bella e buona torta di mele, non c’è cosa più bella che essere avvolti dagli aromi di una torta in cottura nel forno. Sorseggia una tisana alle erbe, oppure accendi una candela alle essenze naturali. Questi sono solo alcuni esempi per stimolare l’olfatto e il gusto in modalità Slow Life.

SUGGERIMENTO #5

Liberati del superfluo

Ordine e pulizia sono alla base di ogni casa curata e di qualsiasi stile. La Slow Life appoggia la pratica del Decluttering, perchè è proprio nel liberarsi di cose che non servono che si trae beneficio, sia pratico che visivo.

SUGGERIMENTO #6

Divani e sedute comode

per stare e conversare comodamente e piacevolmente con la propria famiglia e con gli amici.

SUGGERIMENTO #7

Crea la tua oasi di relax 

per riscoprire e dare valore al tempo per se stessi. Ritagliati del tempo e fissalo proprio come regola, anche solo 15 minuti al giorno: leggi un libro, la tua rivista preferita, guarda fuori dalla finestra e riordina le idee. Vedrai che questo tempo di qualità per te stesso, anche se così limitato, ti porterà benessere, giorno dopo giorno, fino a non farne più a meno.

SUGGERIMENTO #8

Cammina scalzo

Intendo dire senza ciabatte o pantofole. Il contatto tra corpo-pavimento e il fatto di percepire il tatto in ogni singolo punto della pianta del piede, ti farà sentire libero e a tuo agio. Provare per credere.

Questa pratica si chiama Barefooting

SUGGERIMENTO #9

Punti luce differenti

Per ottenere più atmosfera all’interno della tua casa, ti consiglio di creare un’illuminazione dinamica. Questo suggerimento si collega molto al primo, perchè l’atmosfera dona calore e ambienti più accoglienti. Crea punti luce differenti, ad esempio una lampada di lettura (da terra o da tavolo in base al tuo arredamento), una lampada dedicata al tavolo da pranzo, candele, ecc…

Secondo te qual è il punto difficile a cui facevo riferimento prima? Naturalmente il 5. Ho dedicato un articolo intero all’argomento Decluttering, perchè ritengo che sia una pratica fondamentale per vivere serenamente all’interno delle nostre case.

Mentre scrivo questo articolo, con le gambe accavallate sulla sedia, ogni tanto mi soffermo a osservare fuori dalla finestra. E ora mi è venuta voglia di prepararmi una tisana. Anche solo pensare e parlare (scrivere) di questi argomenti provo una sensazione di pace e relax…si chiama potere della Slow Life😌


Conoscevi già la Slow Life? Quale dei miei suggerimenti penserai di mettere in pratica? Ci vediamo qui sotto nei commenti.

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Ci vediamo alla prossima! 😉

P.S. Se non vuoi perderti neanche uno dei miei prossimi consigli iscriviti subito alla newsletter e ogni volta che pubblico un articolo riceverai una email nella tua casella di posta elettronica.


Testi: Romina Sita 
Immagini: Pinterest 
Non copiare senza autorizzazione

L’articolo Come trasformare e decorare la casa in stile Slow Life sembra essere il primo su ROMINA.

11 Novembre 2020 / / +deco

Avevo finito l’ultimo post su Child Studio e il loro lavoro in 3D Casa Plenaire dicendo “Non vedo l’ora di vedere il loro nuovo progetto!” e finalmente e’ arrivato il momento!

Questa volta il duo Inglese (Che Huang e Alexy Kos) si e’ spostato a Brighton per arredare il nuovo negozio di Cubitts . Hanno preso ispirazione dal progetto fotografico di Martin Parr The Last Resort che rappresenta immagini della vita di spiaggia. Il fotografo Britannico e’ riuscito a catturare l’eccentricita’ dell’esistenza umana ordinaria con inusuali combinazioni cromatiche.

Studio Child ha disegnato il negozio di occhiali Cubitts usando due colori dominanti -un blu chiaro ceruleo e un giallo pallido- per ottenere un look modernista. Il risultato e’ fresco e contemporaneo.

Uno dei loro precedenti lavori, stra-pubblicato (ma noi siamo stati fra i primi!) e’ lHumble Cafe’ a Londra, un trionfo di rosa e formica.

Photographs courtesy Child Studio.

The post Child Studio per Cubitts appeared first on Plus Deco – Interior Design Blog.

11 Novembre 2020 / / Case e Interni

Strisce a led: cosa sono e come utilizzarle nell'arredamento

Le strisce a led o strips led sono elementi illuminanti di ultima generazione, pratici, facili da installare anche in autonomia e molto versatili. Si tratta di accessori ideali per conferire ai vari angoli della tua casa la giusta illuminazione. Sono inoltre perfetti per creare scenografie molto suggestive. Scopriamo insieme quali sono i vantaggi e le virtù delle strisce led, come puoi utilizzarle nell’arredo domestico e dove acquistare le migliori.

Strisce led: vantaggi e caratteristiche

Devi sapere che per strips led o strisce led si intendono vere e proprie fasce con punti luminosi, alimentate da diodi. Esse hanno la capacità di illuminare perfettamente qualsiasi locale della tua casa, mantenendo un’altissima efficienza energetica. Le strisce led durano molto a lungo, non meno di 100 mila ore, inoltre puoi installarle e sostituirle in totale autonomia. Rappresentano soluzioni che possono adattarsi facilmente alle superfici più varie, non necessariamente lisce. Sono accessori illuminanti leggeri e dal prezzo accessibile: emettono fasci luminosi toccando uno spettro molto ampio di tonalità. Puoi dunque facilmente comprendere, visti i molti vantaggi che offrono, come mai le strips led siano ormai sempre più utilizzate nell’interior design. Sono considerate come veri e propri oggetti ‘cult’ nell’arredo contemporaneo.

Illuminazione LED nell'arredamento

Come utilizzare le strisce led nell’arredo di casa

Ti interesserà inoltre sapere che le strisce led più performanti sono molto semplici da alloggiare, grazie all’adesivo incorporato. Anche la loro rimozione non arreca danni ed è immediata. Inoltre esistono appositi profili, soprattutto in acciaio, che permettono una più agevole e sicura installazione. Le strips ti permetteranno di ottenere un effetto luminoso intimo e raccolto, raffinato e accogliente: perfetto per tutte le stanze della casa. E’ corretto dire che queste soluzioni sono l’ideale anche negli uffici, nei negozi o nei locali pubblici. Le strisce led sono molto versatili: potresti per esempio sfruttarle per mettere in risalto i camminamenti e i profili dei corridoi, così come i contro soffitti. Sapranno enfatizzare i contorni delle tue scale, dei corrimano e delle cornici dei quadri ma non solo. Negli armadi molto profondi potrai usare le strisce led per creare un punto luce su una parete e avere sempre a disposizione un’illuminazione funzionale. In definitiva le luci a led – soprattutto le strips – rappresentano la soluzione ottimale per l’illuminazione di diversi ambienti della casa e sono perfette anche in situazioni outdoor. Ricorda che sono una soluzione green e a lunga durata, sono ecologiche e modulabili (puoi agire sul metraggio in base allo spazio che hai a disposizione).

Dove acquistare le strisce led online

Per acquistare strisce led o, più in generale, gli apparecchi illuminanti, gli accessori e gli strumenti per godere di luci a led performanti rivolgiti sempre e solo a professionisti del settore.

Online potrai facilmente acquistare i prodotti migliori collegandoti al sito King Led: qui troverai tutto il necessario per illuminare la tua casa in maniera adeguata. Ti basteranno pochi clic per orientarti sul portale e aggiudicarti il meglio dell’illuminazione led all’avanguardia, sempre a prezzi accessibili e vantaggiosi. E per qualsiasi dubbio o difficoltà, potrai affidarti al servizio di assistenza clienti vero fiore all’occhiello del portale e-shop.

Illuminazione LED nell'arredamento

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Anna e Marco DMstudio – CASE E INTERNI

10 Novembre 2020 / / Design

Se anche voi, come noi, odiate quelle orrende funi delle tapparelle ingiallite, allora questo è il post che fa per voi!
Qui sotto troverete i consigli giusti per eliminarle e montare un motore fiammante alla vostra tapparella.

Da dove partire?

Facilissimo! Il motore funziona con energia elettrica, è necessario quindi prevedere un collegamento elettrico con il motore della tapparella. Ecco quindi, come collegare il motore della tapparella:

  • State ristrutturando casa? Cosa state aspettando? Prevedete subito il collegamento elettrico.
  • Non avete nessuna intenzione di ristrutturare casa ma volete comunque montare il motore alla tapparella? Si può fare, con qualche difficoltà in più, ma sfruttando i punti luce nelle vicinanze della finestra ci riuscirete anche voi.
come sostituire motore tapparella
sostituire motore per tapparella elettrica

Dove si acquista il motore della tapparella?

Vi parlo della nostra esperienza.
Per la ristrutturazione del nostro appartamento abbiamo deciso di eliminare tutti i comandi manuali e di motorizzare tutte le tapparelle. Tutto il materiale è stato comprato online.

motore tapparelle elettriche
credit by FaidaCasa

Per quanto riguarda i motori sono stati acquistati sullo store online di uno dei nostri negozi preferiti: ecco il motore per tapparella Bricoman. Mentre le nuove tapparelle sono state acquistate sul sito faidacasa.com specialista del settore.

Motore tapparella, quale scegliere? ne esistono di diverse potenze e la va fatta in base al peso della nostra tapparella.

Come si monta il motore tapparella?

Il motore si infila e fissa direttamente nel rullo avvolgitore della tapparella.
Nelle case un pò più vecchiotte spesso i rulli erano fatti in legno e la tapparella veniva inchiodata tramite dei cintini al rullo stesso. In questo caso dovrete cambiare necessariamente anche il rullo, installando un rullo ottagonale in acciaio.

come montare motore tapparella
Immagine come montare motore tapparella

Cosa devo fare una volta installato il motore?

Sei a cavallo, ma non ancora al traguardo 🙂 Sicuramente dovrete eliminare la funzione manuale (il cintino per intenderci) e chiudere il buco che conteneva l’avvolgitore.
Ora potrete effettuare il collegamento elettrico, collegare il motore ad un pulsante e regolare il fine corsa del motore (sarà un pò difficile per la prima tapparella ma per le altre andrà sempre meglio).

Un consiglio. Come per l’azionamento manuale, anche il motore ha bisogno di manutenzione. Quindi, se avete degli isolanti per cassonetti, come noi, cercate di garantire l’ispezionabilità del motore stesso.

Pronti? Ora potete installare il vostro motore per tapparella.

L’articolo Come montare il motore tapparella: guida al fai da te proviene da My Happy Place.

10 Novembre 2020 / / Decor

L’home office oltre ad essere funzionale, deve essere anche gradevole, proprio perché si inquadra in una situazione domestica.

I giusti arredi ed accessori aiutano a rendere il tuo home office non solo comodo, ma anche bello. Avere la giusta ispirazione per poter lavorare è molto importante. Quindi non possono sicuramente mancare i poster e le stampe con temi a cui sei appassionato per abbellire la parete.

home office

Come ho fatto io nel mio ufficio in casa, grazie alle bellissime stampe Posterlounge, sono riuscita a creare una gallery wall per rendere la parete più emozionante e di carattere. Ora il mio home office riflette esattamente le mie passioni.

Home office

Il sito di Posterlounge offre una vasta scelta ed è fatto davvero bene, diviso per tematiche, colori, stili ed artisti. Alla fine di questo post lascio anche una sorpresa.

Come arredare la parete dell’Home office

Per chi ha bisogno di un flusso creativo ininterrotto, va bene lo stile di galleria a parete nell’ufficio in casa. Infatti, Un po’ di colore sulle pareti può influenzare positivamente lo stato d’animo e favorisce creatività e concentrazione. Sopratutto se sai scegliere colori giusti e bilanciati senza esagerare. Perché poi la quantità eccessiva di foto sulla parete tendono a distrarre dal lavoro.

home office

Io ho selezionato una serie di stampe incorniciate che rappresentano le mie passioni e mi stimolano la creatività. Come Los Angeles 69, dell’illustratore svedese Bo Lundberg. Rest, dell’illustratore e graphic designer Daniel Matzenbacher ha sviluppato il suo stile inconfondibile negli ultimi decenni, con i collage digitali. Mikado, dell’artista gallese Tracie Andrews è un incontro tra illustrazione e pittura. Lo stile di Tracie si descrive al meglio definendolo astratto-minimalista. And, di Dani Jay Designs e infine case color pastello a l’Avana di Bill Bachmann.

posterlounge

Puoi completare la parete con degli accessori da appendere, mensole, lavagne per le moodboard e tanti altri oggetti utili per creare un home office simile alla tua personalità. Ad esempio, nel mio ufficio ho la parete in sughero, dove posso attaccare le immagini d’ispirazione per vari progetti.

Home office

La sorpresa di cui parlavo all’inizio, è un codice sconto: PL15DESIGN uno sconto del 15% su tutto l’assortimento (esclusi buoni regalo) valido dal 9 al 23 novembre 2020. Per chi vuole rinnovare le pareti e donare un pò di personalità al suo ambiente, non resta che andare a dare un’occhiata al sito di Posterlounge.


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9 Novembre 2020 / / Idee

Esempi di coworking innovativi: Cabinette a Valencia è uno spazio libero da cliché e idee preconcette, in cui lavorare in modo creativo.


Preferisci avere un ufficio tutto tuo o condividere uno spazio di lavoro?

Ti faccio questa domanda perché c’è un fenomeno che sta crescendo sempre di più. Il coworking: spazi di lavoro condivisi, in cui si può andare senza una frequenza precisa.

Puoi fare abbonamenti mensili, settimanali o giornalieri.

Vieni con me per vederne uno fuori dagli schemi.

Cosa significa coworking? Un accenno a questo nuovo stile di lavoro 

Prima di raccontarti qualcosa di questo spazio, voglio spiegarti un po’ meglio in cosa consiste lavorare in un coworking. 

Mettiamo ad esempio che tu sia un freelance e non abbia ancora avuto modo di crearti il tuo ufficio. O semplicemente non riesci a lavorare da casa. 

I coworking sono spazi abbastanza grandi attrezzati con postazioni di lavoro autonome. Di solito ci sono anche servizi comuni come telefoni,  bar o piccole zone ristoro. 

Il lato positivo è ritrovarsi con altre persone (freelance come te e che quindi condivido i tuoi stessi valori), evitando la solitudine portata dal lavorare da soli. Ma anche spendere una cifra modica, senza doversi sobbarcare le spese di affitto e arredo di un ufficio proprio. 

Il primo vero spazio di coworking è nato a San Francisco nel 2005, ad opera di Brad Neuberg. 

esempi di coworking innovativi a Valencia
Cabinette coworking

La progettazione unica di Masquespacio: colore e audacia 

Non è la prima volta che parlo dello studio multidisciplinare Masquespacio. Lo studio è formato da Ana Milena Hernández Palacios and Christophe Penasse. 

Lei specializzata in interior design e lui in marketing. Hanno fuso le loro specialità per dare vita ad uno studio che si occupa di branding e progetti di interior, dallo stile colorato, coraggioso e fresco.

Scopri qui l'ostello eclettico di Valencia

Lo stesso approccio lo troviamo nel nuovo coworking di Valencia, Cabinette

Un esempio di coworking innovativo, spazio colorato e pieno di arredi in velluto (disegnati da Ana e Christophe), con un rimando allo stile anni ’60 e ’70. Dall’esterno invece, la sensazione che si legge è di calma e rilassatezza, favorita anche dalle aree verdi presenti.

Cosa offre questo spazio? Tre sale riunioni, una terrazza, una cucina e tante cabine telefoniche… oltre che tante comode scrivanie su cui ispirarsi e creare nuove idee.

coworking a Valencia, Cabinette
Cabinette coworking
esempi di coworking innovativi in stile anni 60-70
Cabinette coworking

Esempi di coworking innovativi: design e ispirazione

La filosofia di questo spazio è chiara: stereotipi e cliché non sono ammessi.

È il coworking adatto a chi lavora nel campo delle discipline artistiche e creative, a chi deve creare idee ed è amante del design. Uno spazio che comunica positività ed energia, perfetto per chi vuole circondarsi di spazi inusuali e sopra le righe.

Il concept di questo spazio arriva dal film Playtime, con la sua rappresentazione di una Parigi anni 60/70.

Tutto in questo coworking comunica un’idea ben precisa: rompere gli schemi e invitare i fruitori dello spazio a pensare in modo alternativo, smettendo di ricorrere ad idee già conosciute.

Anche le tende e i quadri sono disposti al contrario rispetto al solito. Le tende non schermano le finestre, ma sono usate come elemento decorativo o di schermatura tra spazi.

Perché è bello potersi mettere in discussione, riflettendo su cosa sia “normale” nelle nostre vite quotidiane.

Lo schema di colori è deciso e audace: bianco, argento, lilla e marrone ruggine. Fasce di colore che si alternano, evidenziando parti precise dell’ambiente. Il colore invade anche il soffitto, ridando orgoglio a dei materiali obsoleti e poco affascinanti.

Gli arredi all’interno sono di Houtique (brand del duo Masquespacio) e contribuiscono a dare un tocco di ironia e fascino all’ambiente. L’applique Wink, le sedie Arco e gli sgabelli Déjà-Vu. 

Vuoi vedere un altro coworking? Scopri questo in Turchia 
coworking Cabinette con sgabello Déjà-Vu di Masquespacio (Houtique)
Cabinette coworking
postazioni di lavoro autonome in bianco con tende argento
Cabinette coworking
esempi di coworking innovativi: una delle sale riunioni con pareti viola e sedie Arco di Houtique
Cabinette coworking

Esempi di coworking innovativi: ci lavoreresti in uno spazio così?

Lo so, questo coworking non è per tutti. È uno spazio audace, che lancia molte provocazioni.

Ma è anche capace di creare un interno senza pregiudizi di genere o tipo, uno spazio libero e creativo. Con un’alternanza tra forme e materiali preziosi (radica, velluto… ), ma anche tra stili differenti.

Ora tocca a te. Sono curiosa di sapere cosa ne pensi di questo spazio e se ti ci troveresti a tuo agio.

Ti aspetto nei commenti!

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