20 Febbraio 2021 / / +deco

Sto lavorando da casa oggi. Sono qui di fronte al computer, la gattina che dorme sulle mie gambe, le sue fusa rumorose come una moka, un cielo blu e sorridente fuori dalla finestra. E’ uno di quei giorni in cui a Roma si sente il profumo della primavera nell’aria. La qualita’ della luce, la temperatura mite, i primi boccioli sugli alberi lasciano il cervello ed il cuore confusi, nella falsa illusione che la primavera e’ dietro l’angolo. Parte di me spera in latri due mesi di freddo, non sono sicura di riuscire a resistere fino alle vacanze estive con questo sole audace, la mia mente scivola in uno stato pericoloso di euforia e frivolezza che rende concentrarsi un compito difficile.

Sapete tutti che adoro de Gournay, inclusa la collezione di carte da parati di gusto cinese The Colony disegnate in esclusiva per il recentemente ristrutturato Colony Hotel a Palm Beach, Florida.

Questo murales di larga scala e’ frutto della collaborazione della maison francese con la proprietaria del Colony Sarah Wetenhall ed e’ stato ispirato dal murales che originariamente adornava la lobby dell’hotel quando e’ stato aperto la prima volta nel 1947.

Questa gioiosa carta da parati che rappresenta flaminghi, scimmie, alligatori, pantere e una flora lussureggiante e gli arredi magistralmente scelti da Kemble Interiors si combinano a perfezione, creando un look che e’ al tempo stesso coloniale, femminile, spiritoso e tropicale.

Foto di Carmel Brantley, courtesia di de Gournay.

The post Una meraviglia in stile colonico appeared first on Plus Deco – Interior Design Blog.

20 Febbraio 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Japandi, parola che unisce i termini Japan e Scandinavian, indica uno stile d’arredo che fonde armoniosamente le caratteristiche delle filosofie hygge e wabi sabi.

Japandi
Lampada a sospensione Bouquet-design Sinja Svarrer Damkjær per Le Klint-Negdis

Sulla breccia da ormai diversi anni, lo stile scandinavo è caratterizzato da ambienti caldi e accoglienti, nei quali la natura gioca un ruolo importante. I mobili scandinavi sfoggiano linee semplici, materiali naturali ed una grande funzionalità. La filosofia che anima lo stile scandinavo contemporaneo è nata in Danimarca e viene denominata Hygge.

Japandi
Lampada a sospensione Liuku Ball, legno di tiglio-design Maija Puoskari per Mater-Nedgis
Lampada da appoggio Kizu, base in marmo di Carrara-design Lars Tornoe per New Works- Nedgis

L’arredo giapponese rappresenta l’essenza del minimalismo, dell’eleganza e della sobrietà. La ricerca della purezza estetica dà vita ad ambienti essenziali caratterizzati da linee rigorose. Forse per bilanciare tanto rigore, la filosofia wabi-sabi, che ricerca la bellezza nell’imperfezione, introduce oggetti artigianali preferibilmente fatti a mano e caratterizzati da qualche difetto.

Lampada a sospensione Formakami JH3-design Jaime Hayon per Andtradition- Nedgis

Nonostante la distanza geografica, questi due stili hanno due punti in comune: il minimalismo e l’utilizzo di materiali naturali. Lo stile Japandi innesta su queste due peculiarità un carattere sobrio ed elegante, tipico dell’estetica giapponese, coniugato ad un’estrema funzionalità di matrice scandinava.

Stile Japandi, colori sobri e materiali naturali

I colori dello stile Japandi sono sobri e contemplano una palette che va dai neutri alle tinte pastello. Il bianco, il grigio e le diverse gradazioni del marrone chiaro si possono usare senza moderazione. Per gli accenti, via libera ai verdi, ai blu o ai gialli, ma rigorosamente nelle gradazioni pastello. Da dosare con oculatezza, ma assolutamente indispensabile, l’oro, magari inserito in complementi e accessori.

Applique Spate in ottone e marmo di Carrara-design Robbie Llewellyn & Adam Yeats per Bert Frank-Nedgis
Japandi
Lampada a sospensione Tehro M, legno di tiglio- design Maija Puoskari per Mater-Nedgis

Del resto, le note di colore sono dettate dai materiali utilizzati, per lo più naturali. Il legno è il protagonista assoluto, sia dipinto che grezzo, da scegliere nelle varietà bambù, tiglio o rovere. Metallo, tessuti come lino o cotone, ceramica, pietra, carta sono gli altri materiali da privilegiare.

Arredare in stile Japandi

Arredare in stile Japandi significa venire a patti con se stessi, mettendo da parte la tendenza ad accumulare oggetti o a riempire le stanze di mobili. Prevedete armadi a muro e ripostigli nei quali riporre l’inevitabile zavorra di oggetti inutili, a meno che non siate già esperti di decluttering. Gli ambienti Japandi, infatti, sono caratterizzati da un mobilio minimo e da pochi oggetti di complemento.

Japandi
Lampada da appoggio Tip, colore oliva-design Jens Fager per Muuto-Nedgis

Potete abbondare con cuscini, coperte e tappeti per l’indispensabile angolo confort, mixando tessuti naturali come lana, lino, cotone o fibre vegetali.

L’importanza dell’illuminazione e del verde

L’illuminazione e il verde giocano un ruolo importantissimo nell’arredo Japandi. Il rigore e il minimalismo vanno assolutamente smorzati, pena un ambiente freddo e poco accogliente. Un’illuminazione calda e differenziata, che riesca a creare interessanti chiaroscuri nell’ambiente, si può ottenere con diversi apparecchi illuminanti.

Japandi
Lampada a sospensione Grain verde- design Jens Fager per Muuto- Nedgis
Lampada da appoggio Cambridge verde oliva- It’s About Romi – Nedgis

Lampade a sospensione collocate sui piani di tavoli e isole della cucina, alternate a lampade da appoggio per gli angoli più intimi. Per l’illuminazione generale, privilegiate lampade da terra dal design discreto, tenendo presente che la luce deve essere sempre smorzata.

Lampada da terra Bamboo Light-design Arik Levy per Forestier- Nedgis

Per completare il quadro, non lesinate con il verde: succulente, piante verdi da appartamento, qualche elegante orchidea ravviveranno l’ambiente. Utilizzate vasi di coccio e portavasi in ceramica di fattura artigianale, oppure vasetti in vetro nei quali inserire rametti, fronde e canne di bambù.

20 Febbraio 2021 / / Design

camino elettrico

Design, comfort, sostenibilità, ma anche sanificazione sono i tratti distintivi del nuovo camino elettrico Prelude di Olmar

Prelude di Olmar è un camino elettrico che utilizza la tecnologia dei raggi infrarossi lontani, conosciuti anche come “raggi biogenici” o “raggi della vita”, che penetrano nei corpi, producendo un aumento della temperatura cutanea e sottocutanea. Un processo che crea benessere termico, senza spostare l’aria.

A rendere speciale il caminetto elettrico Prelude di Olmar è l’esclusiva tecnologia in grado di sanificare l’ambiente, grazie all’effetto degli ioni d’argento e dell’ozonizzazione dell’aria, unita alla

Il camino trasmette energia positiva attraverso i raggi del sole e nello stesso tempo purifica l’aria sanificandola.

Prelude è caratterizzato da un design rigoroso ed elegante. Un segno grafico sulla parete di cui il solo protagonista è il fuoco.

camino elettrico Prelude

Grazie agli studi nel campo delle nanotecnologie i laboratori di Olmar hanno creato dei generatori di energia ad onde biogeniche applicando all’interno di una lastra di vetro argento puro. Questo processo brevettato DualAg+ consente di abbinare gli effetti benefici e salutari delle onde biogeniche alle proprietà antibatteriche e microbiche dell’argento Ionico.

Prelude è un camino elettrico con tecnologia brevettata che consente di ottimizzare al massimo i consumi di energia necessari al raggiungimento del benessere termico desiderato garantendo il minimo costo

Il camino Prelude non ha bisogno della canna fumaria per espellere i fumi all’esterno, non richiede nessuna manutenzione e può essere posizionato con estrema facilità ovunque. Prelude è la soluzione ideale per chi abita in appartamento e non vuole rinunciare al fascino e al calore del caminetto senza l’emissione di polveri. Per vivere la magia del focolare tradizionale, nel pieno rispetto dell’ambiente.

Per maggiori informazioni www.olmar1957.it

L’articolo Olmar presenta Prelude: un camino elettrico che scalda e sanifica l’aria proviene da Dettagli Home Decor.

20 Febbraio 2021 / / Dettagli Home Decor

Un contenitore trasparente immerso nella natura e sospeso nel vuoto firmato dall’architetto Federico Delrosso. 

Nata dal recupero di un piccolo fabbricato rustico nella splendida cornice delle colline di Biella, Teca House si presenta come un contenitore trasparente immerso nella natura e sospeso nel vuoto dove l’impianto murario rurale diventa il basamento per un’opera d’architettura contemporanea radicata nel territorio e in equilibrio con esso.

Teca House Federico Delrosso Architects

Teca House Federico Delrosso Architects

Il rapporto di simbiosi con l’elemento naturale si percepisce grazie alla permeabilità, strutturale e visiva, dell’edificio: dalle aree all’aperto perfettamente integrate nell’orografia del luogo, ai materiali utilizzati, alle cromie delicate e raffinate, alle soluzioni tecnologiche proposte.

Teca House Federico Delrosso Architects

Teca House Federico Delrosso Architects

Ispiratasi alla Glass House di Philip Johnson, Teca House consta di una superfice coperta di circa 80 mq che si sviluppa su tre livelli. Al piano terra le zone di accesso riprendono gli elementi naturali esterni attraverso inserti murali in pietra e boiserie in legno. Nel livello interrato trova collocazione una intima conference room atta ad ospitare gruppi di lavoro e riunioni, mentre al piano superiore sono state dispose le zone living e notte.

Teca House Federico Delrosso Architects

Teca House Federico Delrosso Architects

Teca House Federico Delrosso Architects

Gli spazi comuni, come cucina e living, si orientano verso l’esterno della casa, rivolgendo lo sguardo dall’interno verso l’esterno. Scolpita tra metallo, legno e cemento, la rubinetteria CEA in acciaio inossidabile finitura BLACK DIAMOND dialoga con l’architettura riprendendone le linee ed enfatizzando le scelte stilistiche dell’architetto e del committente.

Teca House Federico Delrosso Architects

Teca House Federico Delrosso Architects

Teca House Federico Delrosso Architects

Progetto: Federico Delrosso Architects – www.federicodelrosso.com

Credit fotografie: Matteo Piazza

www.ceadesign.it

L’articolo La rubinetteria Cea scelta per il progetto Teca House proviene da Dettagli Home Decor.

20 Febbraio 2021 / / ChiccaCasa

Ultimamente ho ricevuto diverse richieste di aiuto che riguardavano l’arredamento dei bagni, in particolare, di quelli con metratura ridotta.
Dunque ho deciso di dedicare un intero post agli arredi ed agli accessori che preferisco per questo ambiente.
Ho selezionato prodotti semplici e carini, che possono essere abbinati tra loro e con altri arredi, già in tuo possesso, con facilità.
L’obiettivo del post, infatti, è proprio facilitarti il lavoro se sei alle prese con l’arredamento del tuo bagno piccolo.

Ready? 

Il mobile lavabo 

L’arredo più importante della stanza è il mobile lavabo. La sua scelta non prescinde dall’immagine dei rivestimenti. Può valorizzarli, o distogliere l’attenzione da essi (se non ci fanno impazzire!).
Insomma, possiamo affermare che il mobile lavabo è l’arredo chiave di tutto il bagno.
Anche se il bagno è piccolo, la gamma di scelta è molto vasta. 
Opta per un lavabo freestanding, se vuoi che questo arredo diventi il focal point della stanza. Io ho optato proprio per questa soluzione per il bagno al piano di sotto, in cui serviva una nota caratterizzante. Pur essendo l’unico arredo del nostro spazio, Catino di Ceramica Cielo è bastato per renderlo unico e di grande impatto.
Se, invece per te conta di più lo spazio di storage, punta sul mobile contenitore, meglio se sospeso (così occupa meno spazio visivo!).
Per i più minimalisti, c’è sempre la mensola, di muratura o di legno, su cui appoggiare il lavabo. In questo caso, per rimediare all’assenza di spazio per riporre gli oggetti, puoi usare dei maxi cesti da sistemare al di sotto della mensola.
Infine, ci sono i mobili vintage, o quelli di nuova produzione, ma dal sapore retrò. Hai mai pensato di utilizzare un sideboard, o un vecchio comò pieno di fascino autentico, come mobile lavabo? Basterà praticare un foro sul piano, per far passare il sifone del lavabo ed un altro sul pannello posteriore, per i tubi di scarico.

I miei preferiti sono semplici, dal design lineare e senza fronzoli, a metà fra il retrò e lo scandinavo. Ognuno, però, ha una particolarità che lo rende speciale ed irresistibile!





Lo specchio

Altro elemento di spicco in un bagno piccolo è lo specchio. 
Io lo preferisco sempre di una forma stondata e più piccolo rispetto al piano del mobile lavabo. Gli specchi rettangolari, che spesso vengono venduti in abbinamento con il mobili lavabo, sono spaziosi, ma hanno poca personalità, e al contrario di quello che si è portati a pensare, non fanno sembrare l’ambiente più grande, anzi (ecco, l’ho detto).
Lo specchio va necessariamente allineato con la rubinetteria (a meno che il lavabo non sia angolare). In altre parole, va posto in posizione centrale rispetto al mobile lavabo.
In alternativa, se vuoi allargare lo spazio riflesso puoi optare per una combinazione di specchi di forme e dimensioni differenti, da appendere comunque all’interno della porzione di parete sovrastante il mobile lavabo, senza uscire dai suoi limiti.
I miei preferiti sono quelli senza cornice, o con un bordo discreto e monocromatico. 
Vuoi valorizzare uno specchio semplice e, nel contempo, aggiungere una nota scandinava? Appendilo tramite un cordino di pelle!

Da in alto a sinistra:



L’illuminazione

La stanza da bagno ha bisogno di due punti luce. Uno principale, che illumini la maggior parte dell’ambiente e l’altro secondario, ma non per importanza. Mi riferisco al punto luce da tenere vicino allo specchio, quello che sarà responsablie della buona riuscita del nostro make up, o, per i maschietti, della loro rasatura (e queste non sono cose da poco nel quotidiano!).
In realtà, di solito, quello da scegliere con maggiore cura è proprio il secondario, in quanto è  in una posizione strategica, ad altezza d’uomo, quindi risulta più in vista.
Per la luce principale, invece si può optare per una soluzione più semplice e “silenziosa”.
La luce relativa all’illuminazione della zona lavabo va posta o sopra allo specchio, in posizione centrale rispetto ad esso, o lateralmente. Molto carina, è anche la soluzione di porre due applique, intorno allo specchio, una per ogni lato.
Anche in questo ambito le proposte in commercio sono delle più svariate. 
Le mie preferite sono molto semplici, con qualche inserto in legno o in pelle, o, in alternativa, con la struttura ottone.



Lo sgabello

Uno degli accessori essenziali per un bagno di tutto punto, è lo sgabello. Un complemento pratico e multifunzionale che puoi utilizzare come seduta (per stare comoda mentre stendi lo smalto), come piano d’appoggio per asciugamani o vestiti di ricambio oppure semplicemente per dare un tocco di personalità all’ambiente.
è l’ideale anche per i bagni più piccoli perché è un arredo basso (quindi non occupa molto spazio visivo) e poco ingombrante.
Sceglilo con cura e punta su di esso per dare un tono al tuo ambiente. Dai libero spazio alle textures, ai motivi ed al colore.
Sceglilo in contrasto sia con le pareti che con il mobile lavabo, per dare carattere al tuo bagno. L’importante è che il risultato finale sia armonico ed equilibrato.
Se hai il box doccia anziché la tenda, puoi tranquillamente optare anche per uno sgabello in tessuto!
Non ho uno standard di sgabello preferito. Ne possiedo in quantità e li trovo molto comodi in tutta la casa (sarà perché sono piccolina e li uso per arrampicarmi ovunque?).
Il consiglio generale è solo quello di sceglierne uno che abbia una particolarità, una di quelle che fa innamorare!


Lo scaffale extra
Nei bagni piccoli c’è sempre bisogno di extra storage. Una soluzione discreta, che preferisco di gran lunga rispetto ai pensili, è il mini scaffale. 
Puoi appoggiarlo sulla parete di fronte al lavabo, se la pianta del tuo bagno permette, oppure inserirlo in un punto strategico in cui risalti. 
Se scegli questa soluzione, però, mi devi promettere che farai attenzione alla sistemazione degli oggetti sui ripiani dello scaffale. Promettimelo!
Lo scaffale è utile per ospitare contenitori con oggetti da tenere a portata di mano come salviettine struccanti, ovatta, cotton fioc, trucchi e profumi. Tutti oggetti che puoi organizzare in contenitori carini da lasciare a vista (io sul mio scaffale ho sistemato due vecchie zuccheriere di vetro con il tappo, in cui metto cotton fioc e dischetti struccanti.
Puoi sistemare qui anche prodotti per il corpo, ma lasciali a vista solo se le confezioni sono davvero meravigliose ed in linea con lo stile del bagno. In caso contrario, scegli un bel contenitore chiuso (in commercio esistono delle scatole da paura, quindi non hai scuse!).
Lo scaffale ha il vantaggio di essere visivamente leggero, in quanto aperto e di non avere bisogno dello spazio per l’apertura e la chiusura delle ante. Per queste ragioni è un’ottima soluzione per gli ambienti dalla metratura ristretta.



Il portasciugamani
Uno degli indispensabili del bagno è il portasciugamani, da agganciare rigorosamente alla parete, soprattutto se il bagno è piccolo. 
Lo stile lo scegli tu, in base a quello del tuo bagno. 
I miei preferiti sono queli con l’aggancio a cerchio, ma non mi dispiacciono neppure le soluzioni multigancio, soprattutto se in legno grezzo!


Da sinistra:

Cosa aggiungere per un tocco in più?


 Per vestire il tuo bagno aggiungi delle piante (vere, per carità!) e scegli con cura il vaso in cui alloggiarle. Puoi anche inserire delle stampe incorniciate da posizionare sulle pareti o sullo scaffale.
Non trascurare la scelta degli asciugamani: seleziona tessuti in palette che risultino in armonia con le tinte presenti nel bagno.