11 Febbraio 2022 / / Blogger Ospiti

L’acquisto di una porta blindata in passato si basava per lo più su requisiti funzionali, senza troppo concedere al gusto estetico e al design.

Col tempo però si è sempre più affermato il concetto di porta blindata come elemento di arredo imponendo quindi un’evoluzione estetica del prodotto. Oggi la porta blindata oltre che sicura, deve essere bella: deve cioè rispondere a quelle caratteristiche estetiche e di stile che le permettono di dialogare con il contesto in cui viene inserita.

Il cliente che deve quindi approcciarsi a questo acquisto dovrà orientarsi anche nella scelta del rivestimento della propria porta.

Innanzitutto, la scelta del materiale con cui è realizzato il pannello di rivestimento. Possiamo optare per un classico pannello in melaminico o laminato che rappresenta spesso la soluzione più economica, in tinta unita o con un’imitazione fedele delle venature del legno.

In alternativa, il pannello può essere realizzato anche in materiale polimerico (PVC), che rappresenta l’alternativa del laminato. Questo materiale sintetico è leggermente più costoso dei precedenti, ma ha il vantaggio di essere resistente agli urti e agli agenti atmosferici, anche per quanto riguarda la possibilità di eseguire lavorazioni particolari.

Una terza possibilità è rappresentata dai pannelli in alluminio, ottimi per chi ha necessità di un rivestimento duraturo nel tempo e che offre la possibilità di realizzare porte con un design particolare ed elegante. In questo caso la porta può essere realizzata, come il PVC, con un’anima in MDF alla quale viene applicato un pannello esterno in alluminio che può essere sottoposto a varie lavorazioni estetiche.

A prescindere dal gusto estetico, non dobbiamo però dimenticarci che la scelta del pannello di rivestimento della porta blindata è influenzata anche dalla collocazione della stessa. Una porta per interni e una per esterni hanno ovviamente requisiti diversi da soddisfare perciò dovremo identificare il materiale idoneo per le nostre esigenze.
Una volta fatta la scelta, le possibilità di design del pannello sono ormai praticamente infinite. Sul mercato troviamo porte con disegni e motivi pantografati, che reinventano modelli più classici, porte con inserti multimaterici, che ad esempio possono creare giochi di luci ed ombre grazie alle trame in rilievo, fino ad arrivare a porte praticamente disegnate su misura, con il cliente che può scegliere e combinare pannelli di vari colori come a comporre un puzzle. Le varianti per personalizzare la propria porta sono innumerevoli, anche per quanto riguarda i materiali: possiamo avere inseriti in ceramica, in porcellana laminata, in legno. È addirittura possibile personalizzare la porta scegliendo una fotografia come disegno del pannello di rivestimento, stampandola in digitale su un pannello in laminato.

Non possiamo poi dimenticare il vetro, come materiale a disposizione per personalizzare la nostra porta. Se infatti abbiamo necessità di una maggiore luminosità all’interno dell’abitazione, è possibile realizzare una porta blindata con inserti in vetro. Il vetro sarà ovviamente antisfondamento e risponderà a tutte i requisiti di sicurezza necessari per una porta blindata. Sempre con il vetro potranno inoltre essere realizzate porte blindate con fiancoluce o sopraluce.

In alcuni casi potremmo infine avere la necessità di realizzare una porta a doppia anta e anche questa esigenza potrà essere sfruttata a nostro vantaggio, personalizzando le due ante, ad esempio, con due inserti diversi per rendere la porta un importante elemento di arredo.

In conclusione, le possibilità di rendere unica la nostra porta blindata di casa e adattarla al nostro stile sono ormai innumerevoli. Non ci resta quindi che dare sfogo alla nostra fantasia, unendo la sicurezza offerta da una porta blindata al nostro gusto estetico personale, in funzione dell’ambiente da arredare.

11 Febbraio 2022 / / diotti.com

La guida per arredare un open space moderno impeccabile

Le case di una volta con ingresso, lunghi corridoi, tinello, salotto buono, ripostiglio e studio sono ormai un lontano ricordo.
La maggior parte degli appartamenti – ma anche molte villette – di nuova costruzione hanno sposato una nuova filosofia abitativa: quella dell’open space in cui soggiorno e cucina si trovano in un unico ambiente.

 

 

Si tratta di una tipologia di abitazione sempre più richiesta e non per forza a causa della mancanza di spazio. Sempre più spesso assistiamo infatti ad una scelta consapevole con un preciso intento estetico, volto ad abbracciare uno stile loft cosmopolita e di grande tendenza. I concetti di soggiorno, salotto, sala da pranzo, cucina, sono sorpassati: oggi si parla di LIVING, una zona giorno in cui ci si dedica a tutte le attività domestiche quotidiane. E lo si fa in maniera informale.
È (finalmente) finita l’era in cui la mamma sta in cucina mentre il papà legge il giornale in poltrona. Oggi si cucina insieme, si chiacchiera mentre lo si fa, si invitano ospiti per un aperitivo mentre si preparano degli stuzzichini “in diretta”. Oggi si guarda l’ultimo episodio della serie tv preferita mentre si gusta un vassoio di sushi sulla penisola della cucina, o si organizzano cene “masterchef” in cui tutti si accomodano al bancone integrato nella maxi isola a centro stanza.

Chi opta per un open space sceglie un modo nuovo di vivere la casa improntato sulla condivisione dello spazio, del tempo libero (sempre meno e quindi sempre più prezioso!), delle esperienze che vanno da un buon film ad una cenetta preparata a 4 mani, o perfino con l’aiuto di amici o famigliari.

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Vuoi sapere cosa troverai nella nostra guida completa?
Ecco un assaggio delle 10 regole

1. Concentrati sulle tue esigenze

Non seguire la moda, non farti convincere dagli arredatori a comprare mobili che magari si riveleranno troppo grandi rispetto all’uso effettivo che ne farai. Il tuo lifestyle viene prima di tutto: chiediti chi, come e quanto utilizzerà ogni zona dell’open space e adegua di conseguenza la dimensione e la configurazione degli arredi.
Un esempio? Se cucinare è l’ultimissima delle tue priorità, investire in una mega cucina con isola “perché adesso si usa così e lo fanno tutti” è davvero la cosa giusta da fare?

2. Scegli mobili componibili e flessibili

Un divano modulare con schienali che si spostano o completo di pouf staccabili, una libreria componibile bifacciale, un porta tv free standing, una poltrona che si trasforma in letto. Sono tutti arredi free standing che potrai posizionare dove vuoi, anche in mezzo alla stanza per separare – anche se solo visivamente – le varie aree.

3. Non combinare più di 3 materiali

In un ambiente in cui si mescolano tante funzioni diverse, creare una moodboard di colori e materiali è fondamentale. Scegli una tinta predominante e completala con altre 2 / 3 che userai per elementi o dettagli. In questo modo creerai un ambiente armonioso e rilassante.

4. Fai i conti con le misure

Tutti sogniamo immense cucine e divani titanici a centro stanza, ma la realtà è spesso lontana dalle pagine patinate dei cataloghi di arredamento. Per progettare in maniera intelligente si parte sempre dalla pianta completa di quote, porte, finestre, muri portanti, impianti, dispositivi, prese, eventuali pilastri, irregolarità, ecc…

5. Individua le zone

Suddividi la superficie in 3 zone (cucina, area pranzo, area relax) proporzionate alle tue esigenze (vedi punto 1). Se impianti e prese elettriche sono già presenti e non è possibile spostarli, sarai vincolato a questi per la progettazione. Se invece hai carta bianca sarai sicuramente più libero di creare un ambiente su misura.

6. Less is more…

Ovvero: se il disordine è inevitabile, almeno nascondilo. Pianta aperta non deve significare “tutto in bella vista”. Consigliamo di prevedere sempre delle armadiature e dei contenitori in cui poter riporre tutti gli oggetti di uso quotidiano (telecomandi, plaid per il divano, cappotti e borse all’ingresso, scarpe, tazze, bicchieri, calici, barattoli di tisane, caffè e biscotti, robot da cucina, i giocattoli dei bambini…).

7. Elettrodomestici performanti e silenziosi

Scegliere il top di gamma vuol dire portarsi a casa elettrodomestici che non ti disturberanno mentre leggi sul divano o guardi la tv, ma anche oggetti dal design attentamente curato. E si sa, in un soggiorno con cucina a vista l’estetica è fondamentale. Importantissima è la cappa che eviterà il ristagno di odori e umidità.

8. Decor sì, ma senza esagerare

Marie Kondo docet: non bisogna rinunciare agli oggetti a cui siamo affezionati, MA una sfilza di bomboniere degli ultimi 20 anni di cerimonie di amici e parenti….anche no. Il decluttering è d’obbligo per un open space moderno. Ci sono poi elementi decorativi come il tappeto, le lampade e i quadri che hanno una doppia funzione: non solo abbellire ma anche delimitare l’area relax o definire l’area pranzo. Lo stesso vale per il colore delle pareti o la carta da parati.

9. Illuminazione

Ogni area deve brillare di luce propria e non bisogna lasciare zone buie. La cucina avrà bisogno di un’illuminazione più potente, mentre in salotto si opterà per una più diffusa e rilassante. Meglio non esagerare con il numero e le tipologie di lampade. Particolare attenzione alla temperatura: bisognerebbe evitare di accostare luci calde e fredde.

10. Investi nella consulenza di un professionista

Arredatori, interior designer, architetti, possono apportare un cambiamento RADICALE alla tua casa. A volte basta solo la giusta illuminazione o lo spostamento di un paio di mobili, altre volte c’è bisogno di un intervento più radicale, ma siamo certi che ne valga sempre la pena. Entrare in casa e trovarsi in un ambiente accogliente e finalmente armonioso è una sensazione impagabile.

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11 Febbraio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Il giardino modulare è di tendenza in questo periodo. È costituito da vari moduli composti da tavole di legno, scaffalature e scatole poste sui piani orizzontale e verticale. 

giardino modulare

I giardini modulari non solo permettono di sfruttare al massimo la luce solare che le piante ricevono, ma consentono di utilizzare il giardino per altre attività. Quando ricevi visite di amici, puoi spostare piante e fiori per creare il massimo spazio possibile. Oppure, puoi semplicemente cambiare l’assetto ogni volta che ne hai voglia: le possibilità sono infinite con un giardino modulare.

Come creare un giardino modulare verticale

Vuoi risparmiare spazio affinché i tuoi bambini possano giocare in giardino, ma hai comunque voglia di coltivare un sacco di verdure, fiori ed erbe? In tal caso, un giardino modulare verticale ti darà il meglio di entrambi i mondi. Il primo passo è quello di costruire o trovare alcuni scaffali su cui posizionare le tue fioriere. Scegli un materiale leggero ma resistente che sia facile da spostare.

Poi, costruisci o scegli le tue fioriere. Avrai bisogno di qualcosa di abbastanza profondo per le radici delle piante selezionate che possono anche agganciarsi o poggiarsi sui pioli degli scaffali. Potresti essere in grado di attaccare ganci ai tuoi vasi esistenti, mentre puoi posizionare fioriere più pesanti direttamente sugli scaffali.

Crea un letto rialzato portatile

I letti rialzati sono la più moderna soluzione pratica per il giardinaggio. Non solo essi consentono un accesso più facile al tuo orto, ma rendono anche più facile la raccolta, la manutenzione e il controllo. Tuttavia, il letto rialzato ha solo un difetto fatale: le sue dimensioni. Bloccato in mezzo al giardino, il tuo letto rialzato non ha l’opportunità di sfruttare quella preziosa luce solare che si sposta intorno al terreno o quel luogo accogliente contro il muro. Mentre se il tuo letto rialzato fosse più piccolo e più portatile, potresti spostarlo nella serra quando il tempo peggiora.

Un modo per rendere i tuoi letti rialzati portatili è quello di costruirli più piccoli. Tienili altrettanto in profondità, ma dimezzane le dimensioni. Assicurati di aggiungere una base su cui puoi mettere le ruote, oppure solleva il tuo letto rialzato su uno skateboard o uno strumento di movimento del vaso se muovi il letto rialzato meno frequentemente. Puoi anche usare vasi particolarmente grandi o con ruote profonde come aiuole rialzate. Questi vasi sono un’ottima soluzione pronta all’uso.

Usa i vasi

Man mano che le tue piante da appartamento diventano più estese probabilmente le rinvasi in contenitori più adatti, giusto? Beh, perché non tenere le piante in questi contenitori anche in giardino? I vasi più piccoli possono essere conservati su vecchi vassoi da tè o teglie da forno per facilitarne lo spostamento, mentre le pentole più grandi possono essere raggruppate in una carriola o in una vecchia carrozzina.

Non è nemmeno necessario attenersi solo ai vasi, cogli questa opportunità per essere creativo! Una vecchia bicicletta per bambini è un ottimo contenitore portatile per piante. Punti in più se ha ancora il suo cesto o il sedile della bambola. I vecchi stivali sono un’altra attraente opzione di semina. Potresti persino piantare i fiori in una vecchia ciotola incrinata poiché questo significa che i fiori ricevono comunque il drenaggio.

Utilizza i livelli

Un giardino a strati è un ottimo modo per mantenere le piante incompatibili separate l’una dall’altra e impedire alle piante di invadere il tuo spazio. Man mano che le piante crescono e hanno bisogno di più spazio, puoi riorganizzare le partizioni per offrire di più. Oppure, poiché altre piante richiedono diverse condizioni ambientali durante tutto l’anno, è possibile riposizionarle in tutto il giardino con facilità.Questa bordura per aiuole in plastica consente di tenere il prato separato dall’aiuola o dal percorso, ad esempio, senza che il terreno o le pietre si rovescino.

11 Febbraio 2022 / / Dettagli Home Decor

shopping tra i classici del design da Designperte.it

Approfittiamo dei saldi per concederci qualche lusso e se parliamo di design è impossibile non citare l’elenco di grandi classici che ne hanno scritto la storia. Un po’ come fare un ripasso a scuola per chi è del settore, mentre è una buona lezione di storia del design per chi ancora non lo conosce a fondo.

Gli arredi di cui parliamo sono frutto della creatività del XX secolo con la nascita proprio del design d’autore sulla base di un’evoluzione industriale e di un approccio sempre più artistico sulla realizzazione del product design.

Quindi, cosa aspettiamo?

Shopping tra i classici del design

Da Designperte.it curiosiamo nella sezione dei classici del design, vediamo cosa c’è.

sedia Bertoia tra i classici del design da Designperte.it

La sedia H. Bertoia è un’icona del ‘900 progettata dall’ omonimo artista poliedrico e marchiata Knoll. É famosa per la sua struttura in tondini d’acciaio che formano una griglia metallica, con varianti colorate e il cuscino rivestito in vitello che completa il prodotto.

i classici del design da Designperte.it

La Lounge Chiar Wood, abbreviata in LCW è invece una seduta emblema del design organico completamente realizzata in multistrato di frassino curvato naturalmente. Il suo ideatore Charles Eames insieme alla moglie Ray è ricordato tra i nomi più importanti del panorama artistico del mondo dell’arredo. Attualmente la seduta è prodotta da Vitra.

poltrona classica del design da Designperte.it

Restiamo in compagnia dei coniugi Eames per una poltrona che può essere considerata simbolo del design americano. La Lounge Chair & Ottoman. Raffinata e confortevole ricorda alcuni studi professionali, ha una scocca in legno pregiato e completata da una morbida imbottitura rivestita in tantissime varianti cromatiche, da abbinare ad ogni stile.

facciamo shopping da Designperte.it tra i classici del design

Il tavolo Tulip, dalle forme scultoree e che ci riporta ai favolosi anni ‘60 è un vero oggetto d’arte architettonica. Eero Saarinen, il suo ideatore, parte da una forte influenza proprio architettonica in famiglia che definisce il suo stile. Può essere tondo o allungato con piano laminato antigraffio o in marmo ed elemento distintivo il basamento a calice.

poltrona Egg un classico del design

Avvolgente e intima la poltrona Egg racchiude e protegge al suo interno. Ci spostiamo in Danimarca da Arne Jacobsen con la sua estetica di forte impatto e dalla filosofia armonica degli elementi all’ interno di uno spazio. La poltrona sembra invitare a sedersi e può allestire da sola una stanza della casa.

Ma chi è Designperte.it

Designperte.it nasce nel 2006 dalla collaborazione tra un gruppo Arredamenti Mazzola e architetti specializzati in ristrutturazioni. Si occupano di brand di grido del momento concedendo periodicamente delle proposte smart nella sezione “per te” al di fuori del catalogo permanente.

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