12 Ottobre 2021 / / M-Design

 I pavimenti in legno sono una delle forme più antiche utilizzate già nel 3000 a.C dagli egiziani. Con l’evolversi delle tecniche , la produzione diventa non più artigianale ma bensì industriale. Possiamo avere due tipologie di parquet : “multistrato” e “tradizionale”.

Fig.1
 
Analizziamo entrambe le tipologie ; allora il pavimento tradizionale è realizzato con tavole di legno massiccio , il cui spessore è circa 2cm. E’ una tipologia di legno che permette la verniciatura (una volta posato) , trattamento con olio o cera ed ottenere addirittura delle finiture lucide , satinate o opache.
Quando parliamo invece di pavimento in legno multistrato , ci riferiamo a quella tipologia , che come dice il nome stesso , presenta più strati di legno dei quali solo quello superiore è chiamato NOBILE , mentre il supporto è spesso un classico lamellare. 
Di conseguenza , essendo composto da più strati , permette una stabilità maggiore rispetto al massello.
Ma approfondiamo il trattamento del legno multistrato , esso può essere sia pre-levigato che pre-verniciato , a differenza del parquet massello che può essere lavorato solo dopo la posa.    
Fig.2
La posa del pavimento in legno si effettua secondo diverse modalità e composizioni decorative. La tavola viene inchiodata sui “magatelli” oppure viene direttamente incollata sul massetto in cemento o poggiato su sottili strati di materiale isolante. Abbiamo diversi tipi di composizioni decorative tra cui : 
1) posa a spina di pesce .
2) posa a quadri o a rombo 
Ma oltre questi due sopra citati , ci sono tanti altri modi di posare il parquet.
In conclusione , il colore del legno dipende dalla provenienza della materia prima ma può cambiare tonalità con il tempo a causa dell’ossidazione. Una proprietà importante è che funge da ottimo isolante sia elettrico che acustico.
Passiamo invece ad un’altra tipologia di pavimento , anch’essa molto antica , ovvero : la pavimentazione a mosaico.
Fig.3
Questa tipologia di pavimento nasce per garantire una maggiore resistenza al calpestio. Utilizzato già nella Grecia ellenistica , realizzato con piccoli ciottoli , esso è costituito da tessere in pasta di vetro o ceramica smaltata. Solamente nel III secolo , grazie ai romani saranno introdotte le tessere policrome. Con l’industrializzazione , la tecnica della posa in opera è stata accelerata creando dei pre-montaggi su pezzi di reti di diverso formato. 
Le tessere in pasta di vetro permettono di avere una vastità di colorazioni , essere resistenti all’usura e agli acidi. Una proprietà interessante è che questo tipo di pasta non si scheggia al taglio ed è inalterabile nel tempo. Il loro riflesso alla luce è dovuto da sottili lamine di metallo inserite all’interno che non si ossidano perché protette dalla superficie vetrosa. Con l’evoluzione del mondo , sono nate nuove tecnologie tra cui i mosaici in “fotoceramica” , ovvero : le tessere vengono cotte nuovamente a 900°C dopo che i pigmenti fotografici vengono depositati in superficie. Il risultato è una longevità del pavimento dovuta alla doppia vetrificazione. 
Infine , tra le due tipologie sopra indicate , è difficile scegliere ma voi quale preferite?
M.
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12 Ottobre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Per tutti gli amanti del verde, scopriamo le tendenze 2022 per le piante da appartamento, tra new entry e grandi classici, vincono gli esemplari dalle dimensioni generose.

piante da appartamento

L’autunno è arrivato e, per chi coltiva le piante da appartamento è il momento di mettere la riparo gli esemplari che hanno passato l’estate all’aperto. A volte può succedere che alcune piante abbiano sofferto il caldo eccessivo, e dunque vanno sostituite. Lo sapevate che anche per le piante esistono le tendenze che cambiano di anno in anno? I produttori, infatti, annunciano le tendenze proprio in questo periodo, proprio come avviene per arredi e colori. Dalla “pianta che prega” dalle striature rosa alla più instagrammabile “pianta dei soldi”, scopriamo le piante di cui non potrete fare a meno nel 2022.

Scenografiche e decorative, le piante da appartamento nel 2022 devono stupire

In linea generale le piante che andranno per la maggiore nel 2022 hanno come caratteristiche comuni le dimensioni generose, a volte davvero enormi, e l’aspetto scenografico. Foglie enormi e decorative, fusti e tronchi scultorei, portamento singolare. Si tratta per lo più di piante tropicali, che necessitano di abbondante umidità e di temperature miti per crescere correttamente. Collocatele in gruppi con esigenze omogenee, e aiutatevi con umidificatori o vasi a riserva d’acqua per mantenere il corretto tasso d’umidità. Badate che la temperatura non scenda mai sotto i 10-12°, nel caso le collochiate in locali non riscaldati, ed evitate la luce diretta del sole, perché potrebbe bruciare le foglie. E dopo i consigli, vediamo quali esemplari scegliere.

Le piante più trendy del 2022

Ed eccovi le regine del 2022, in rigoroso ordine alfabetico:

Alocasia Zebrina, meglio conosciuta come “orecchio di elefante”. Originaria del sud est asiatico, è dotata di grandi foglie a forma di cuore o a forma di freccia, con venature marcate. Una pianta che non passa certo inosservata, e che con il tempo avrà bisogno di molto spazio.

Calathea, meglio conosciuta come “la pianta che prega” per il fatto che, di notte, le sue foglie si alzano verso il cielo. Tra le varietà più gettonate, trovate la Calathea Lancifolia, caratterizzata da foglie allungate a forma di lancia, oppure la Calathea Zebrina, dalle foglie ovaleggianti. Le Calathee hanno foglie bellissime foglie vellutate e screziate, spesso viranti al viola nella parte inferiore. Se amate il rosa, allora scegliete la Calathea Ornata Sanderiana, dalle meravigliose striature rosa.

Ficus, un grande classico di cui è impossibile fare a meno. Nel 2022 i ficus da scegliere sono il grande classico di ritorno, ovvero il Ficus Robusta ( o ficus elastica), dalle foglie ovali spesse e resistenti, e il Ficus Lyrata, che può assumere la forma di un albero, dotato di foglie ondulate che ricordano la forma dell’omonimo strumento musicale.

Licuala grandis, una pianta davvero mai vista negli interni. Si tratta di una palma elegante con le foglie a forma di ventaglio di un bel verde brillante. Con questo esemplare otterrete sicuramente l’effetto wow!

Pachira Aquatica, meglio conosciuta come “la pianta dei soldi”, è la più instagrammabile (scusate il brutto neologismo) in questo momento. Questo arbusto che in natura cresce in ambienti paludosi sviluppa una specie di tronco fatto con i rami intrecciati, molto scenografico. Le foglie a 5 lobi sono formano una fronda leggera di un bel verde brillante.

Strelitzia Nicolai, meglio conosciuta come Uccello del Paradiso gigante. Avete mai notato quei bellissimi fiori arancioni dalla forma a becco di uccello? Ecco, qui abbiamo l’esemplare per interni, dalle dimensioni generose e dal portamento elegante, con grosse foglie di un bel verde scuro.

Zamioculcas, meglio conosciuta come Zamia, è l’unica pianta grassa di questa selezione, in realtà una semi-grassa. visto che è dotata di foglioline. Ha lunghi steli carnosi verde scuro sui quali crescono foglie oblunghe disposte simmetricamente. 

piante da appartamento
11 Ottobre 2021 / / Dettagli Home Decor

cooking pad di Lapitec Chef

Lapitec presenta l’innovativo sistema di cottura celato sotto il piano in pietra sinterizzata e attivato da un cooking pad tecnologico. Grazie a Lapitec Chef, la zona cottura, quando spenta, torna ad essere un piano lavoro libero e sicuro per svolgere altre attività.

Dopo anni di ricerca e sviluppo, a integrazione della sua offerta, l’azienda presenta Lapitec Chef, un sistema di cottura completamente nascosto sotto il piano in pietra sinterizzata e attivato da un cooking pad tecnologico, coperto da brevetto e sviluppato per la parte elettrotermica in collaborazione con l’Università di Padova.

cooking pad di Lapitec Chef

Il funzionamento di Lapitec Chef è semplice: posizionando l’apposito pad in silicone sul piano, si attivano i comandi touch che consentono l’accensione del sistema, da due o quattro fuochi. In assenza del pad, invece, il piano cottura a induzione e i relativi comandi risultano inattivi, sicuri e impossibili da accendere involontariamente. Il top resta quindi completamente libero, contraddistinto solo da un display e da piccole incisioni che enfatizzano la natura a tutta massa del materiale (privo di stampe digitali sulla superficie).

top cucina in pietra sinterizzata con piano cottura a induzione integrato

Lapitec Chef agevola le operazioni di pulizia e consente l’impiego del piano di lavoro per altre attività: dalla preparazione dei cibi e l’impiattamento, fino all’accoglienza di momenti conviviali. Lapitec, inoltre, non è poroso, è inassorbente e resistente agli agenti chimici; un supporto ideale in contesti kitchen, sia indoor sia outdoor.

cooking pad di Lapitec Chef

Il cooking pad di Lapitec Chef, all’apparenza un normale tappetino in silicone, è in tutto e per tutto un elettrodomestico, dotato di sensori magnetici e di una serpentina nascosta. Compatibile con tutte le stoviglie da induzione e soprattutto lavabile in lavastoviglie, consente anche un funzionamento in modalità bridge e childlock.

Esteticamente ricercato e tecnologicamente avanzato, Lapitec Chef è infine compatibile con tutti i colori e le finiture della gamma Lapitec, sfruttando al meglio le potenzialità tecniche ed estetiche della pietra sinterizzata.

www.lapitec.com

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