22 Aprile 2023 / / Case e Interni

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

In un appartamento dallo stile scandinavo e tocchi vintage, il verde menta si sposa con la semplicità delle linee e con colori neutri come il grigio e i toni del legno.

I siti di agenzie immobiliari svedesi, sono sempre un’ottima fonte di ispirazione, perché c’è un gran lavoro di home staging dietro tutte le loro foto. 

La distribuzione degli ambienti negli appartamenti nordici, in realtà, non è quasi mai ottimale, anzi troviamo molti difetti, ma per quel che riguarda lo styling ci conquistano sempre. E’ chiaro, che alcune case colpiscono più di altre. 

Come questa, di cui abbiamo salvato le foto diverso tempo fa, ma sono rispuntate soltanto ora. Eppure sono così attuali! Infatti, il verde menta è un colore che ritroviamo tra le tendenze dell’interior design del 2023. E’ diventato un colore di moda già nel 2020, quando è entrato a far parte della libreria Pantone. E’ la scelta ideale per creare interni moderni dall’aspetto pulito, ma raffinato.

erde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Il verde menta evoca uno stato d’animo fresco e piacevole. Una stanza le cui pareti sono dipinte in questo colore trasmette sempre una certa sensazione di relax e serenità. E’ una tonalità sempre più utilizzata nell’interior design e si sposa perfettamente con tutti gli stili di arredamento. Oggi in particolar modo, lo vediamo in una casa in Svezia, caratterizzata da uno stile scandinavo, con alcuni accenni vintage

Il comfort e l’amore per la casa è certamente l’essenza del design scandinavo. Radicato nell’hygge danese, lo stile nordico che vediamo nell’home tour di oggi, è chic, studiato, accogliente e minimale.

erde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Se pensi ad un restyling della tua casa, questo colore è perfetto per un rinnovamento. Dal punto di vista estetico, il verde menta ha un aspetto fresco, luminoso e si sposa bene con vari toni, ma rende il suo massimo con i colori neutri come il grigio, i toni del legno e quelli terracotta, tutte sfumature che incontriamo in questa casa.

erde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

L’ampia cucina in particolar modo offre numerose idee da copiare, come la perlinatura in legno dipinta di verde menta, l’abbinamento con le ante grigie e il piano in legno e le immancabili piastrelle quadrate sfalsate, dalla fuga scura. 

Questa cucina è così ampia, che consente di posizionare, sia un tavolo molto grande, sia un’isola in acciaio, nonché un angolo relax con una poltroncina e una credenza vintage recuperata e ridipinta di grigio, accanto alla grande finestra semi-circolare dell’edificio degli anni ‘20.

erde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Il colore delle ante grigie della cucina (probabilmente Ikea), è stato ripreso anche per le pareti, una tecnica di interior design usata per dare un senso di uniformità.

Più volte, abbiamo sottolineato l’importanza di avere una palette di colori per tutta la casa, questa abitazione ne è un esempio.

Arredamento: colori abbinati con verde menta

Leggi anche: La regola dei colori 60-30-10 come usarla nella tua casa

Nel piccolo soggiorno adiacente, il grigio delle pareti prosegue e si riprendono piccoli accenti di verde menta nei quadri. Anche qui troviamo uno stile scandinavo con accenni vintage.

In camera da letto, invece, la tonalità verde menta diventa protagonista sia grazie alla vernice alle pareti, sia alla carta da parati dietro al letto. Anche qui troviamo mobili vintage ridipinti.

Leggi anche: Dipingere mobili per cambiare look alla tua casa

Infine nella seconda camera, il verde menta rimane solo un accenno nella parete dietro al letto.

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

Verde menta e colori neutri per rinnovare la casa in stile scandinavo e vintage

[Credit photos: Entrance www.entrancemakleri.se]

Dai un’occhiata a questi suggerimenti per l’interior design scandinavo con tocchi verde menta per iniziare un rinnovamento da subito… copia lo stile!

Idee per copiare lo stile della cucina

Da Ikea: METOD Cucina ante Veddinge grigio, MÖLLEKULLA Piano, HAVSEN Lavello, ÖSTERNÄS Maniglie in pelle, RIMFORSA isola, FABRIKÖR Vetrina, KORKEN Barattolo, MUSKOTBLOMMA Vaso terracotta

Da Maisons du monde: WORLDY Tavolo, MOYCOR Poltrona

Da Leroymerlin: Listone per perlinatura, Lampada a sospensione in alluminio, Chalk paint color verde menta

Da Amazon: LMAMZ Lampada ottone

Da Casa: CASSIS Caraffa, ACACIA Tagliere

Da mercatini dell’antiquariato o dell’usato: sedie bistrot

Ti può interessare anche: Idee da Copiare in una Casa Olandese di campagna

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Anna – CASE E INTERNI

22 Aprile 2023 / / Maconi

Quando si tratta di organizzare un open space piccolo, può essere difficile creare un ambiente funzionale ed elegante, soprattutto se lo spazio è ridotto e ci si trova a dover scendere a compromessi con mobili già inseriti nel contesto abitativo, come un divano, un set di poltrone, o un buffet, dei quali non siete disposti a farne a meno.

Tuttavia, con un po’ di creatività e di organizzazione intelligente, anche gli ambienti più piccoli possono diventare invitanti e confortevoli.

 

Allestimento di un piccolo open space by Maconi

 

In questo articolo vi proporremo come organizzare un piccolo open space, con la necessità di ottimizzare uno spazio che dovrà ricoprire diverse funzioni.

 

1 – Organizzare gli spazi

 

 

Se avete a che fare con uno spazio ridotto, ogni centimetro conta, e investire nei complementi giusti può fare la differenza: prendete in considerazione mobili multiuso che possano ricoprire diversi ruoli.

Fra gli esempi più classici troviamo librerie che includono un angolo studio, tavolini da caffè che si trasformano in tavoli da pranzo o scale con scaffali incorporati.

Alcuni meccanismi di trasformazione sono sicuramente più particolari e meno scontati di altri: è il caso di Galileo, una consolle da parete compatta in grado di trasformarsi in una pratica unità da stiro salvaspazio. Dotata di un’asse a scomparsa integrata nella struttura, quando è chiusa occupa solo pochi centimetri di profondità, salvo poi rivelare tutto il suo potenziale all’apertura.

Le funzionalità molteplici vedono Galileo anche come un pratico contenitore per carte, penne e oggetti vari grazie a vaschette portaoggetti, portautensili e portalettere, che può essere dotato di una barra luminosa a LED per illuminare il piano lavoro.

 

2 – Separare l’ambiente per creare delle zone funzionali

 

Libreria divisoria bifacciale con tavolo a penisola Link

 

Dividi et impera. Il passo successivo consiste nell’ottimizzare la disposizione degli arredi nello spazio. Considerate il modo in cui le persone si muovono nella stanza e sistemate i mobili in modo da creare un flusso naturale e non bloccare i percorsi.

In un open space, è importante suddividere le diverse aree e un buon compromesso è utilizzare arredi bifacciali per creare confini visivi tra il soggiorno, la zona pranzo e l’home office.

Se volete una divisione scenografica, optate per un’alta scaffalatura aperta in legno o metallo, o una libreria divisoria bifacciale. In questo modo non separerete nettamente le zone. Le scaffalature aperte possono essere utilizzate per riporre qualsiasi cosa, dai libri, alle stoviglie, alle piante.

 

3 – Creare un’area studio/lavoro

 

Libreria componibile con contenitori e scrittoio

 

Negli ultimi anni abbiamo vissuto sulla nostra pelle la necessità di adibire un’area della casa ad angolo dedicato allo studio/lavoro.
In un piccolo open space diventa una soluzione salvaspazio integrare la scrivania all’interno di un altro mobile, come una libreria componibile, configurabile con un pratico scrittoio sul quale allestire un’area lavoro con postazione pc. Un’altra valida aggiunta sono i contenitori con ante a ribalta o scorrevoli, da posizionare a piacere nella struttura.

4 – Un letto a scomparsa per gli ospiti

 

Night'n Day 493 è un mobile con tavolo incorporato che si trasforma in pratico letto singolo.

 

In generale, quando si tratta di trasformare un soggiorno in una camera da letto, ricordate che mettere a disposizione un posto accogliente e invitante per trascorrere la notte a casa vostra non significa necessariamente dover rinunciare a un’intera stanza. Con pochi accorgimenti e un’attenta pianificazione, potrete infatti accogliere gli ospiti direttamente nel vostro open space. Il tutto senza dover rinunciare ad altri complementi d’arredo.

Un tavolo, un piccolo scaffale per i libri e… un letto singolo. Night’n Day 493 incarna perfettamente lo spirito trasformista necessario per ottimizzare ogni singolo centimetro del vostro open space. Questo mobiletto bifacciale salvaspazio trasformabile dotato di una pratica mensola porta oggetti, riesce in pochi tocchi a diventare un pratico tavolo per due o un letto singolo a scomparsa.
Un’ulteriore comodità sono le ruote piroettanti che permettono di girare e spostare il mobiletto senza sforzi e utilizzare, a seconda delle necessità, la struttura su entrambi i lati.

 

5 – Organizzare la zona TV

 

Set di contenitori a parete modulari componibili, organizzati come zona TV.

 

L’organizzazione dell’angolo tv in un open space di piccole dimensioni richiede una certa pianificazione, sia per la gestione degli spazi limitati, sia per una questione estetica. Una buona soluzione è quella di creare un punto focale, sfruttando un set di contenitori da parete modulari disposti attorno alla tv in modo simmetrico o asimmetrico, a seconda delle vostre preferenze.
Utilizzate una combinazione di contenitori aperti e chiusi per creare un’interessante esposizione visiva, sfruttando gli scaffali aperti per esporre oggetti decorativi, libri, piante e optate per un mix di texture e colori per una composizione personalizzata.

 

6 – Allestire la zona pranzo

 

Tavolo consolle salvaspazio montato a parete Galileo

 

Nella riorganizzazione di un piccolo open space non può mancare una consolle allungabile che possa fungere da tavolo da pranzo e, all’occorrenza, come piano da lavoro. Prendete in considerazione un tavolo consolle salvaspazio montato a parete che può essere ripiegato quando non viene utilizzato, minimizzando l’ingombro grazie alla sua profondità limitata. In questo modo si ha un notevole risparmio di spazio e si mantiene in ordine la zona pranzo.

 

7 – Allargare visivamente lo spazio

 

Specchiera decorativa portabito Twin

 

Ultimo step, ma non meno importante, è l’ampliamento visivo dello spazio. Nel nostro piccolo open space possiamo divertirci a creare un gioco di riflessi utilizzando specchi di varie forme e dimensioni per raddoppiare facilmente la quantità di luce nella stanza.

Il punto di riferimento ideale per il posizionamento di uno specchio è all’altezza degli occhi di una persona di statura media: quest’accortezza contribuisce a rendere l’intero ambiente più spazioso.

Ricordate anche che quando si usano gli specchi per ingrandire visivamente uno spazio, è importante usarli in modo strategico e moderato, perché l’eccesso può creare un effetto disorientante.

 

Allestire un piccolo open space: i nostri consigli

 

In conclusione, l’allestimento di un piccolo open space può sembrare un compito scoraggiante, ma con la giusta mentalità e alcune soluzioni creative, potrete trasformarlo in un’area funzionale e invitante in grado di soddisfare tutte le vostre esigenze.

Dalla massimizzazione dello spazio verticale all’incorporazione di mobili trasformabili e funzionali, ci sono infinite possibilità per sfruttare al meglio l’ambiente. Considerate le esigenze e le preferenze estetiche e lasciatevi guidare dalla vostra creatività e immaginazione. Implementando queste sette idee e aggiungendo un tocco personale, potrete creare uno spazio non solo pratico, ma anche bello e piacevole.

 

Vuoi una soluzione su misura? Contattaci!

Rivenditori Italia Maconi

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L’articolo Pergole bioclimatiche retrattili: la soluzione per vivere a pieno il tuo giardino è stato scritto da Elemaca e si trova su Questioni di Arredamento.

Il giardino rappresenta uno spazio unico dove rilassarsi, godersi momenti di convivialità e contatto con la natura. Ma come fare in condizioni di maltempo o quando fa troppo caldo?

La soluzione che ti permette di godere del tuo spazio verde ogni volta che vuoi c’è: sono le pergole bioclimatiche retrattili, che ti permettono di trascorrere del tempo all’aperto in ogni stagione, sotto il sole e sotto la pioggia.

Le caratteristiche delle pergole bioclimatiche retrattili

Le pergole bioclimatiche retrattili sono strutture di copertura per gli spazi esterni, progettate per creare un ambiente esterno confortevole e vivibile in ogni stagione dell’anno.

Sono costituite da una struttura portante, solitamente in alluminio, sulla quale sono installate lamelle orientabili e regolabili a seconda delle condizioni climatiche: puoi quindi gestire come preferisci l’ingresso di luce, aria, pioggia e temperatura, aprendo totalmente la pergola nelle calde giornate estive che ci attendono oppure chiudendola quando piove e fa freddo.

Le coperture bioclimatiche sono dotate di un sistema motorizzato per aprire e chiudere le lamelle, comandabile tramite telecomando o pulsante (in alcuni modelli anche tramite smartphone). Molte strutture posseggono anche sensori meteorologici che regolano automaticamente l’apertura e la chiusura in base alle condizioni climatiche.

Altra caratteristica delle pergole bioclimatiche retrattili è la presenza di sistemi di illuminazione, elettrici e LED, che ti permettono di utilizzare la copertura anche quando scende il buio, creando un’atmosfera molto suggestiva. L’illuminazione può essere anche integrata con sistemi di riscaldamento, come le stufe a gas o le stufe a infrarossi.

Le pergole a lamelle orientabili sono realizzate in materiali resistenti alle intemperie e ai raggi UV, come alluminio, acciaio e policarbonato, che assicurano lunga durata negli anni. Presentano inoltre un sistema di drenaggio dell’acqua che la convoglia verso apposite grondaie, evitando quindi il rischio di acqua stagnante che potrebbe compromettere la struttura e creare problemi di umidità.

pergola bioclimatica retrattile

Perché scegliere una pergola bioclimatica retrattile invece di una pergola fissa

Le pergole bioclimatiche retrattili offrono numerosi vantaggi rispetto alle pergole fisse.

Innanzitutto, grazie alle lamelle orientabili, puoi regolare in modo facile e veloce l’illuminazione e la ventilazione in modo preciso e personalizzato. Non avrai solo un riparo dal sole e dalla pioggia, ma potrai creare un ambiente confortevole da vivere, decidendo quanta luce vuoi avere e proteggendoti dalle raffiche di vento.

Rispetto ad altre coperture, questa tipologia di pergole richiede poca manutenzione. Realizzate in metallo, garantiscono maggiore resistenza alle intemperie, a differenza di strutture in legno che richiedono spesso trattamenti annuali. Le pergole in alluminio non si deteriorano né si deformano o scoloriscono dopo l’esposizione agli agenti atmosferici.

Grazie al design minimalista e senza tempo, le pergole bioclimatiche hanno un aspetto estremamente elegante e raffinato. Puoi inserirle in giardini e terrazzi di qualsiasi stile e dimensione senza temere di rovinare l’effetto finale.

Diversamente dalle pergole fisse, che necessitano di permessi di costruzione del comune, le coperture bioclimatiche rientrano nel regime di “edilizia libera”, perciò non necessitano di alcun permesso. Questo perché non sono chiuse lateralmente (ad esempio con vetro o pannelli fissi; di solito si usano teli o tende) e perché posseggono lamelle orientabili e non un solaio fisso. Potrebbero esserci però delle indicazioni e/o restrizioni rispetto alla normativa nazionale nel Regolamento Edilizio del tuo Comune o nei regolamenti condominiali.

Come una pergola bioclimatica retrattile aiuta a godersi il proprio giardino in ogni stagione

Grazie alle pergole bioclimatiche retrattili puoi godere il tuo giardino in ogni stagione.

Queste strutture ti consentono infatti di creare un’area esterna, che può essere polifunzionale oppure dedicata a un’attività in particolare:

  • Zona pranzo con tavolo, sedie e cucina per esterni per cene e feste all’aperto;
  • Zona relax esterna allestita con divano e poltrone per leggere, rilassarsi, chiacchierare;
  • Solarium con sdraio e lettini da posizionare vicino alla piscina esterna

Qualsiasi sia lo scopo della pergola, potrai vivere il giardino da solo o in compagnia, in estate e in inverno, con il sole o con la pioggia. 

In estate sarai protetto dal calore e dai raggi UV chiudendo le lamelle, oppure potrai riposare en plein air sotto il sole aprendo totalmente la pergola.

In inverno, invece, potrai crearti un’area protetta dal freddo e dalla pioggia, grazie alle lamelle retrattili e alla possibilità di inserire sistemi di riscaldamento.

In qualunque stagione, quindi, la vita all’esterno è garantita!

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L’articolo Pergole bioclimatiche retrattili: la soluzione per vivere a pieno il tuo giardino è stato scritto da Elemaca e si trova su Questioni di Arredamento.

20 Aprile 2023 / / Dettagli Home Decor

Kave Home ha aperto un negozio in provincia di Como

Per tutti gli appassionati di arredamento e home decor come noi, ecco una notizia fantastica. Kave Home ha da poco aperto il suo primo negozio monomarca in provincia di Como, precisamente a Grandate in via Statale dei Giovi 71.

Inaugurato lo scorso 24 marzo, il negozio di 330 metri quadrati si sviluppa su un unico grande piano caratterizzato da un rilassante stile mediterraneo scandito da colori neutri, materiali pregiati e forme organiche. Tratti distintivi di questo stile e delle proposte del brand.

Lo spazio si articola in diversi ambienti per arredare e decorare tutta la casa. Le proposte spaziano dal soggiorno alla camera da letto, con zone dedicate alla cucina, alla sala da pranzo e anche al bagno. Naturalmente, non mancano le collezioni dedicate agli spazi outdoor pensate per case di città e di vlleggiatura.


L’assortimento del negozio monomarca è composto dalle ultime collezioni Kave Home insieme a una selezione dei pezzi più iconici del brand. Inoltre, è disponibile una zona computer dove i clienti possono accedere all’intero catalogo online di prodotti avvalendosi della consulenza di un team di esperti.
La novità assoluta è la presenza di un punto riservato ai professionisti del settore per l’ideazione di progetti personalizzati di interior design, appuntamenti con i clienti e un servizio di assistenza. A disposizione ogni tipo di professionista del settore, come architetti, interior designer, gestori di immobili, catene alberghiere e di ristorazione le migliori condizioni disponibili e vantaggi esclusivi.


La storia di Kave Home

Kave Home, appartenente a Julià Grup, è leader nella creazione, sviluppo e distribuzione di mobili, accessori e complementi d’arredo per ogni tipo di spazio e ambiente. Dall’ingresso alla terrazza, passando per il soggiorno, la cucina, la camera da letto e il bagno. Nel 2013, ha iniziato a vendere in Francia, successivamente si è aperta al mercato spagnolo e il 2016 è stato l’anno in cui le vendite sono raddoppiate e il team si è specializzato. Negli ultimi anni ha fatto il proprio ingresso nel mercato italiano e in quello olandese. Attualmente, il negozio online è presente in Francia, Italia, Olanda, Belgio, Spagna e Portogallo. Mentre a Barcellona, Madrid e Vigo sono stati aperti nel 2019 i primi store fisici del brand.

Lo sviluppo del retail fisico rappresenta un nuovo passo strategico per Kave Home, potenza nelle vendite online.

Il segreto del suo successo sta nel fatto che è un brand giovane e forte, formato da un team eterogeneo, internazionale e dinamico e appropriandosi dei codici di consumo delle nuove generazioni, li applica al settore dell’arredamento con un’agilità senza pari e uno stile pulito e di design.

 

L’articolo Kave Home apre un negozio in provincia di Como: 300 mq con proposte per tutta la casa proviene da Dettagli Home Decor.

20 Aprile 2023 / / Coffee Break

Il divano Chesterfield è un classico del design dell’arredamento, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per il suo stile distintivo e senza tempo. Ma da dove proviene questo iconico pezzo d’arredamento e come è diventato così popolare?

La storia del divano Chesterfield può essere fatta risalire al XVIII secolo, quando venne commissionato da Lord Philip Stanhope, il quarto conte di Chesterfield. Stanhope desiderava un divano che fosse allo stesso tempo elegante e comodo, adatto all’alta società dell’epoca. Il risultato fu un divano con braccioli e schienale della stessa altezza, caratterizzato da una lavorazione capitonné e rivestito in pelle.

Il divano Chesterfield divenne rapidamente popolare tra l’aristocrazia britannica, e presto si diffuse anche al di fuori del Regno Unito. Nel corso del XIX e XX secolo, il divano conquistò il mercato internazionale, diventando un simbolo di lusso e raffinatezza.

Il design originale del divano Chesterfield è rimasto sostanzialmente invariato nel corso dei secoli. Tuttavia, nel tempo sono state introdotte alcune varianti, come l’utilizzo di materiali diversi dalla pelle e la sperimentazione con diverse forme e dimensioni. Oggi, il divano Chesterfield si può trovare in una vasta gamma di colori, stili e materiali, che vanno dalla pelle al velluto, dalla lana agli arazzi.

Nonostante le numerose innovazioni, il divano Chesterfield ha mantenuto la sua identità distintiva, grazie ai suoi tratti caratteristici: i braccioli e lo schienale della stessa altezza, la lavorazione capitonné e i piedini in legno tornito. Questi elementi ne hanno garantito il successo duraturo e l’immagine di un pezzo d’arredamento intramontabile.

Il divano Chesterfield è un classico del design che ha resistito alla prova del tempo. La sua storia, che inizia con la visione di un nobile britannico, testimonia la sua capacità di adattarsi alle esigenze di stile e comfort di diverse epoche, mantenendo sempre il suo fascino distintivo.

The History of Chesterfield Sofas

The Chesterfield sofa is a classic in the world of furniture design, known and appreciated worldwide for its distinctive and timeless style. But where does this iconic piece of furniture come from, and how did it become so popular?

The history of the Chesterfield sofa can be traced back to the 18th century when it was commissioned by Lord Philip Stanhope, the fourth Earl of Chesterfield. Stanhope wanted a sofa that was both elegant and comfortable, suitable for high society at the time. The result was a sofa with armrests and a backrest of the same height, featuring a tufted design and upholstered in leather.

The Chesterfield sofa quickly gained popularity among the British aristocracy, and soon spread beyond the United Kingdom. Throughout the 19th and 20th centuries, the sofa conquered the international market, becoming a symbol of luxury and sophistication.

The original design of the Chesterfield sofa has remained largely unchanged over the centuries. However, over time some variations have been introduced, such as the use of materials other than leather and experimentation with different shapes and sizes. Today, the Chesterfield sofa can be found in a wide range of colors, styles, and materials, from leather to velvet, wool to tapestries.

Despite the many innovations, the Chesterfield sofa has retained its distinctive identity, thanks to its characteristic features: the armrests and backrest of the same height, the tufted design, and the turned wooden legs. These elements have ensured its lasting success and the image of a timeless piece of furniture.

In conclusion, the Chesterfield sofa is a design classic that has stood the test of time. Its history, which begins with the vision of a British nobleman, bears witness to its ability to adapt to the style and comfort needs of different eras while always maintaining its unique charm.

20 Aprile 2023 / / ChiccaCasa

L’arredamento giapponese è intrigante. Il fascino sta nelle piante open space, libere da ogni ingobro (quasi impensabili nelle nostre case), nella luce copiosa e nel calore dei materiali.

Gli arredi sono bassi, per permettere allo sguardo di circolare libero, senza incontrare ostacoli che sarebbero solo inutile fonte di stress (non male questa filosofia Zen, non trovi?).
Lo spazio contenitore non manca, ma è sapientemente nascosto da paraventi decorati o pannelli scorrevoli che nascondono gli oggetti di uso comune e persino il Futon.

La connessione con la natura è imprescindibile: i materiali naturali sono gli unici concessi. Non solo legno e pietra, ma anche fibre naturali, come quelle che costituiscono il tatami.

Se lo stile giapponese ti fa brillare gli occhi, dai uno sguardo a questa casa nordica che lo reinterpreta in chiave moderna, adattandolo alle abitudini abitative occidentali.

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Le foto appartengono a Historiska Hem

Mai sentito parlare di arredamento japandi?

La combinazione di scandinavo e giapponese si traduce nello stile japandi, una corrente che mette insieme due modalità dell’abitare che condividono almeno due capisaldi:

  • la mancanza di eccessi;

  • la natura come musa ispiratrice.

Mancherà pure di tutti quegli arredi curiosi tipici delle case giapponesi, ma lo stile japandi, dobbiamo ammetterlo, è dannatamente ammaliante.

Ecco alcuni elementi impattanti e qualche norma di base per dare un’aria nipponica alla tua casa.

Cucina in stile giapponese

Deliziosamente lineare, minimal e semplice: la cucina in stile giapponese predilige l’essenzialità.

Gli armadietti hanno ante piatte, senza cornici.

Le maniglie sono a riga: un naturale proseguimento dell’anta che si sviluppa in modo rettilineo sul lato superiore.

Sia per il top che per la struttura, i materiali naturali sono quelli prediletti, in particolare legno e pietre.

Grandi armadi a muro a tutta altezza

Gli armadi capienti sono elementi caratterizzanti delle case giapponesi. Servono a riporre oggetti e arredi per lasciare il più possibile libero lo spazio delle stanze.

Gli spazi aperti, secondo la filosofia Zen, sono fonte di benessere.

Anche in questo caso il materiale principale è il legno. Non di rado le ante degli armadi giapponesi sono composti da una griglia in legno rivestita internamente con delle lamine sottili bianche (ma mai bianco ottico) o colorate.

L’effetto finale è molto decorativo, pur essendo geometrico e semplice.

Porte e paraventi a graticcio

Nell’arredamento giapponese non possono mancare paraventi e porte scorrevoli a graticcio.

La struttura deve essere in grado di far passare la luce. Le opzioni, quindi sono sostanzialmente due:

  • le porte a listelli, paralleli o incrociati, seppur separati l’uno dall’altro da spazio vuoto;

  • gli shoji, ovvero le griglie in legno che, al posto di restare aperte, sono chiuse sul retro da carta washi, la quale lascia passare la luce.

Un bagno Zen

Il bagno Zen si compone da mobili basic, visivamente leggeri e aperti, così da poter essere attraversati dalla luce.

La palette di colori è tutta incentrata sul relax e sull’emulazione di un ambiente naturale.

L’ambiente deve essere quanto più armonioso possibile. I toni neutri sono i benvenuti: sono quelli più indicati per comporre un ambiente soft e riposante.

Per i rivestimenti e i pavimenti è bene scegliere pietre naturali e legno, un po’ come in cucina.
In alternativa alle piastrelle, si può optare per uno stucco liscio di una tinta neutra, così da mantenere l’estetica ancora più sobria.

Decorazioni nell’arredamento giapponese: poche, ma significative

I complementi e l’oggettistica si limitano a pochi pezzi e corrispondono almeno a uno di questi parametri:

  • dimensioni contenute;

  • design lineare;

  • struttura aperta.

Tuttavia, ogni accessorio è impattante e significativo. Può farsi notare per l’elaborazione raffinata e minuziosa (basti pensare ai bonsai, agli shitakusa e ai kusamono) oppure per una nota di colore inaspettata.

Mobili per ricreare lo stile giapponese

Potevo lasciarti senza prima averti riempito gli occhi con una selezione di arredi, perfetti per questo stile?

Ecco i miei preferiti. Li trovi su Kave Home, dove hai sempre diritto al 5% di sconto con il codice AFFCHICCACASA.

Clicca sul mobile che ti piace per guardare la pagina prodotto nel negozio.

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La disciplina e l’equilibrio tipici degli ambienti arredati in stile giapponese, per me sono rassicuranti. E tu? Cosa ne pensi?

Dimmi la tua in un commento.

20 Aprile 2023 / / diotti.com

Arredare un open space di 60 mq con cucina e soggiorno nello stesso ambiente: questa è stata la sfida accettata dai nostri Interior Designer per sfruttare al meglio un appartamento pied-à-terre situato a Milano.

Progetto d'arredo per un moderno open space di 60 mq
 

Contattati per realizzare un progetto personalizzato, gli Arredatori hanno ricevuto una richiesta ben precisa:

Sono in cerca di una soluzione per ottimizzare un living dalla piantina irregolare. La zona giorno presenta una colonna portante a centro stanza, nicchie e quattro finestre sullo stesso lato. […]

Quanto agli arredi, non pongo particolari vincoli stilistici ma ho una preferenza per il legno in tutte le sue sfumature. In legno sarà infatti presente nei listoni del parquet, nella porta d’ingresso e in quella che conduce alla zona notte, oltre che nelle pale del ventilatore.

Il progetto finale ha interessato principalmente il soggiorno con cucina, pur non limitandosi alla sola zona giorno. La soluzione è stata estesa anche alla camera da letto matrimoniale e ai due bagni, ognuno di 6 metri quadrati.

 

Il progetto: arredare soggiorno e cucina di 60 mq

 

Piantina dell'ambiente open space di 60 mq
 

Bilanciamento tra estetica e praticità, coerenza stilistica e ottimizzazione dello spazio sono stati i punti fermi per la realizzazione di questo moderno progetto d’arredo.

Sviluppata tenendo in considerazione i vincoli strutturali, la soluzione ha restituito un ambiente armonioso e coeso nonostante la presenza di numerose aree funzionali dislocate nell’ambiente. I 60 metri quadri del soggiorno hanno infatti reso possibile l’allestimento di 5 zone distinte:

  • un ingresso con armadio guardaroba in nicchia
  • una cucina angolare a L con penisola snack e sgabelli
  • una zona pranzo con tavolo e sedie
  • una zona relax con divano, poltrone e angolo TV
  • un angolo bar con bancone e cantinetta

Vediamo nel dettaglio quali sono state le proposte degli Interior Designer.

 

Ingresso con libreria a pali e armadio in nicchia

Ingresso con libreria componibile a pali
 

Non appena varcata l’entrata di casa, si è accolti in un ingresso di modeste dimensioni con affaccio parziale sulla zona giorno. Parziale, perché il campo visivo è in parte delimitato da una colonna portante rettangolare che scherma lo sguardo diretto verso l’area pranzo.

Di per sé un vincolo strutturale, il pilastro si è convertito in un elemento d’arredo utile per installare una libreria a pali con fissaggio terra-cielo.

Componibile e realizzabile praticamente su misura, la particolare configurazione dell’arredo ha consentito di sfruttare l’altezza totale della colonna riducendo drasticamente l’ingombro in profondità. Un dettaglio da non trascurare quando si arreda una zona di passaggio e circolazione.

Dettaglio del piano laccato in finitura Brushed Bronze
 

I montanti collocati tra pavimento e soffitto sono stati completati da ripiani di diverse dimensioni in finitura Brushed Bronze, sfalsati tra loro per dare un senso di dinamismo all’insieme. La struttura, invece, è stata scelta nella versione in metallo goffrato Nero.

Ingresso con armadio a due ante in nicchia
 

La parete di fronte alla libreria presenta una piccola nicchia a muro, immediatamente individuata per allestire un pratico armadio a due ante evitando di intralciare la fluidità dei movimenti.

Attrezzato internamente con ripiani e tubi appendiabiti, il guardaroba è stato personalizzato in finitura laccata Grigia, colore di tendenza e tinta evergreen capace di abbinarsi al bianco delle pareti, al color legno del parquet e alle altre tinte inserite nel contesto abitativo.

Apertura delle ante con maniglia a tutta altezza
 

Le ante dell’armadio sono dotate di maniglie laterali a tutta altezza. Oltre a facilitare l’apertura dei battenti, l’unghiatura metallica funziona come dettaglio estetico di notevole interesse: scelto nella stessa finitura della struttura, il profilo partecipa a un effetto cromatico ton sur ton particolarmente elegante.

 

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Cucina angolare con piano snack e zona pranzo

Soluzione per la cucina su misura con penisola e piano snack
 

La struttura dell’open space ha reso necessaria un’attenta progettazione della cucina, una zona di fondamentale importanza che racchiude in sé le funzioni di preparazione, cottura e consumo dei cibi.

Vista la configurazione irregolare dell’ambiente, l’angolo cucina è stato allestito tra l’ingresso e la zona pranzo, ovvero nell’unica area funzionale racchiusa tra due pareti adiacenti non finestrate. In questa alcova ha trovato spazio un’elegante composizione a L su misura attrezzata con elettrodomestici, un ampio piano cottura e una penisola a uso bancone colazione o snack.

Una cucina completa di tutto, insomma, che non stride con l’uso occasionale che i Committenti fanno dell’appartamento. Al contrario, rincasare in un pied-à-terre accogliente e ben strutturato renderà ancora più piacevole il ritorno nell’abitazione milanese.

Cucina angolare su misura, composizione personalizzata
 

Quanto alla soluzione d’arredo vera e propria, scorrendo da sinistra a destra si individuano:

  • un angolo lavaggio con lavello monovasca a incasso sottotop, pensili e basi contenitore
  • un blocco cottura in stile americano, con fuochi in acciaio inox, cappa e pensile
  • moduli contenitivi angolari
  • un blocco elettrodomestici con frigorifero e colonna forno-microonde
  • un elemento boiserie con mensole lineari
  • un modulo penisola double-face con cassetti e spazio per sgabelli alti.

Di dimensioni compatte, la cucina fa tesoro di un uso moderato e intelligente della penisola. Utile sia come base contenitiva che come superficie d’appoggio, può essere adoperata per le preparazioni o il consumo dei pasti, per un pranzo frugale o una colazione domenicale.

La posizione privilegiata del bancone, inoltre, consente di creare un legame diretto con la zona pranzo e intrattenere così gli eventuali ospiti già accomodati a tavola.

Bancone snack con sgabelli alti in pelle e metallo
 

Quanto a finiture, il progetto si è basato sulla creazione di richiami cromatici e materici tra gli arredi inseriti nell’ambiente. Il melaminico Fender è stato abbinato a un’essenza Noce Canaletto e a un Laminan lucido Noir Désir.

La scelta del Laminam è giustificata dalla necessità pratica di disporre di un materiale allo stesso tempo performante e decorativo. Resistente a urti, graffi, abrasioni, di facile manutenzione e igienica, questa speciale tipologia di ceramica risulta ideale per i top, i piani, gli schienali e le alzatine delle moderne cucine componibili.

Praticità sì, ma l’aspetto estetico non viene messo in secondo piano. Le lastre di Laminam evocano la raffinatezza del marmo scuro, percorso da una fitta rete di venature color avorio e beige.

Dettaglio del piano della cucina in Laminam
 

Proseguendo lungo la parete finestrata, si arriva alla zona pranzo. Inclusa nel soggiorno e connessa visivamente alla cucina, quest’area funzionale è costituita da un tavolo di design e quattro sedie senza braccioli.

La scelta è ricaduta su un tavolo rettangolare di 160×90 cm, allungabile fino a 205 e 250 cm grazie a una coppia di prolunghe incorporate sotto il piano. Disegnato per accogliere 6 commensali quando è chiuso, da aperto è capace di ospitare fino a 10 persone con un sistema di trasformazione rapido e intuitivo.

Il top in vetro ceramica opaca Ossido Bruno è abbinato a due gambe in metallo verniciato Nero Industry, un vero elemento decorativo che conferisce slancio e leggerezza all’insieme.

Zona pranzo con tavolo allungabile e sedie da soggiorno
 

La zona pranzo è completata da un set di sedie imbottite e rivestite in pelle, prive di braccioli ma supportate da gambe in legno massello tinto. Scelto in un colore d’accento come l’arancione, la vivacità del rivestimento è equilibrata dalla profondità cromatica dell’essenza scura.

Dettaglio del piano del tavolo e del rivestimento delle sedie
 

A loro volta, tanto il legno tinto quanto la pelle colorata evocano discretamente i dettagli, i complementi e gli accessori con cui sono stati personalizzati e completati i principali arredi dell’open space.

 

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Salotto con divano a L e angolo TV

Zona relax allestita nell'open space
 

L’appartamento dispone di un’ampia zona relax che occupa circa la metà dell’open space. Benché visibile dall’entrata e dalla cucina, l’area è ben delimitata da un uso strategico degli arredi, che fungono da divisori tra il salotto vero e proprio, la zona pranzo e l’angolo bar.

Progettato per godere di momenti di riposo o condivisione, in famiglia o con ospiti, il living è stato allestito con numerose sedute e superfici d’appoggio. Nel dettaglio, l’ambiente ospita:

  • un divano a penisola con schienali e braccioli inclinabili
  • una coppia di poltrone basse con struttura in legno
  • una coppia di tavolini rotondi lato divano
  • un tavolino basso rettangolare con base metallica
  • un tappeto rettangolare patchwork a motivo orientale.

Attentamente selezionati per rispondere a esigenze dimensionali, funzionali ed estetiche, i complementi proposti includono una scenografica credenza di design con frontali a specchio.

Divano con penisola fissa, poggiatesta e braccioli regolabili
 

L’angolo relax vero e proprio è popolato da una serie di arredi imbottiti di estrema qualità, curati nei minimi particolari per restituire una sensazione di comodità senza pari.

Nel dettaglio, il massimo del comfort è garantito da un divano con penisola fissa, poggiatesta e braccioli regolabili. Se il modulo chaise longue consente di distendere le gambe, gli schienali e i supporti laterali possono essere inclinati per assumere una posizione più o meno rilassata a seconda delle necessità o dei momenti della giornata.

Vista dall'alto del divano con chaise longue
 

Questo modello di imbottito consente dunque di ottenere un doppio stile di seduta: un divano da conversazione basso, ideale anche per il posizionamento a centro stanza, e un divano da riposo per il massimo del relax.

Completa le sedute una coppia di cuscinetti quadrati rossi, due macchie di colore che ravvivano la pacatezza del rivestimento grigio chiaro.

Angolo lettura con poltroncina bassa e tavolino rotondo di design
 

Ulteriori posti a sedere sono garantiti da una coppia di poltroncine basse da lettura con braccioli, avvolte da una struttura in legno massello di rovere dalle preziose lavorazioni artigianali.

I cuscini sono indipendenti, in appoggio ma stabili, supportati da un’anima in multistrato e metallo che conferisce un minimo di elasticità nella parte inferiore. Il supporto è garantito anche dall’imbottitura in espanso e piuma, un abbinamento di materiali che rende la seduta morbida ma sostenuta.

Dettaglio della seduta della poltroncina con profilo decorativo
 

Prestigiose e comode, leggermente formali, le poltroncine offrono anche un vantaggio in termini dimensionali. Compatte, larghe meno di 70 cm, possono essere usate singole o in coppia, di fronte o ai lati di un divano di riferimento, come nel caso del nostro progetto.

Stesso modello, ma finiture diverse: una rivestita in tessuto e l’altra in pelle, le poltroncine condividono l’ossatura in legno essenza Grey Oak e il profilo a cordoncino in colore d’accento.

Tavolino lato poltrona ricavato da una sezione di tronco d'albero
 

Alla coppia di poltrone basse risponde una coppia di tavolini da salotto rotondi, selezionati per il loro design particolare, quasi irripetibile.

Ogni tavolino è infatti costituito da una base centrale arrotondata in metallo goffrato color Graphite e da un piano rotondo ricavato da una sezione di tronco d’albero di noce.

Le irregolarità naturali dell’impiallacciatura rendono ogni tavolino un pezzo unico, differente da tutti gli altri per la forma e le dimensioni del suo top materico, e al contempo creano un ulteriore richiamo cromatico con le essenze di legno inserite nell’open space.

Grande tavolino fronte divano in legno massello
 

Un terzo piano d’appoggio occupa la zona davanti al divano. I nostri arredatori hanno optato per un grande tavolino basso rettangolare in legno massello, estremamente semplice nel design ma prezioso nelle finiture.

Di dimensioni importanti, il piano in Noce Canaletto cela una base centrale in metallo goffrato Graphite capace di creare, nonostante la differenza formale, una piacevole corrispondenza estetica con la coppia di tavolini rotondi.

Credenza di design utilizzata come mobile TV
 

La parete posta frontalmente al divano è occupata da un complemento di particolare fascino: una credenza a 3 ante specchiate su piedini alti in metallo carbone con punta in ottone.

Selezionato per il suo look moderno e accattivante, questo mobile contenitore è un vero capolavoro di design moderno. La struttura in metacrilato effetto specchio Bronzato è costellata da inserti cilindrici in legno il cui disegno irregolare conferisce dinamicità ai fianchi e ai frontali.

Dettaglio dei frontali in finitura a specchio con inserti in legno
 

Ancora una volta, l’essenza Noce Canaletto funziona da leitmotiv per rendere coerente il progetto formale. Il legno di noce è presente nei listelli decorativi e nel piano della credenza, che funge a tutti gli effetti da superficie d’appoggio per un televisore a schermo piatto.

Tappeto effetto patchwork a motivo orientale
 

Ultimo ma non meno importante, il tappeto a motivo patchwork. Oltre a restituire un effetto di calore, decorare l’ambiente e proteggere il parquet, il tappeto rettangolare svolge una funzione di separazione e connessione tra gli arredi della zona relax.

Da una parte, delimita lo spazio davanti al divano, enfatizzando ancora di più il rigore formale del tavolino rettangolare. Dall’altra, crea uno spazio di continuità tra il divano, la poltrona, i tavolini e la credenza, che risultano così appartenenti alla stessa area funzionale.

Decorato da un motivo d’ispirazione orientale, il tappeto è stato selezionato nella variante neutra nero / avorio per essere integrato alle varie proposte d’arredo.

 

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Zona relax con angolo bar

Angolo con mobile bar allestito in nicchia
 

Il progetto dell’open space si conclude con un’area funzionale esclusiva: un moderno angolo bar, una soluzione componibile appositamente progettata per riempire una nicchia.

Collocata sul lato opposto della cucina ma ad essa coordinata, la composizione è idealmente suddivisa in due parti. La porzione superiore è occupata da un grande schienale in legno impiallacciato Noce, movimentato da ripiani, mensole e griglie portabicchieri.

Dettaglio dello schienale attrezzato con ripiani portabicchieri
 

La porzione inferiore, invece, è costituita da una serie di basi contenitore con piano in Laminam effetto marmo venato. Tra i moduli contenitivi spicca una cantinetta in vetro, elemento di prestigio che consente di mantenere le bottiglie alla giusta temperatura.

Dettaglio della cantinetta per vini
 

Incorporato nel salotto ma defilato rispetto al suo centro, l’angolo bar stringe un legame di stretta connessione con il cuore della zona relax. Bevande conservate nella cantinetta e i cocktail preparati al bancone potranno essere serviti al divano, consumati sulle poltroncine o appoggiati sui top dei tavolini.

 

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Non solo living: progetto d’arredo per camera e bagni

Conclusa la progettazione dell’open space a pianta irregolare, i nostri Interior Designer si sono concentrati sullo sviluppo di soluzioni d’arredo dedicate ai bagni e alla camera matrimoniale.

I due bagni, entrambi di 6 mq, presentavano già una predisposizione degli impianti. Gli sforzi progettuali degli Arredatori si sono dunque concentrati sulla scelta dei mobili, selezionati tra decine di proposte e personalizzati secondo le richieste dei Committenti.

 

Arredamento per bagno padronale di 6 mq

Bagno padronale allestito con mobile sospeso a doppia vasca
 

Il bagno padronale è stato arredato con una composizione sospesa completa di:

  • mobile bagno doppio con 4 cassetti
  • top in stratificato HPL con due vasche integrate
  • grande specchiera con mensola superiore e illuminazione
  • schienale laterale attrezzato con ripiani.

Concentrata su un’unica parete, la soluzione è ideale per ospitare contemporaneamente due persone. Il grande piano con doppia vasca e le basi con cassettoni sono infatti progettati per garantire uno spazio contenitivo e una superficie di appoggio dedicati a ciascun componente della coppia.

 

Soluzione d’arredo per bagno di servizio

Mobile laccato giallo con vasca integrata, specchiera e contenitori
 

Per il secondo bagno, munito di doccia, è stata invece scelta una composizione con mobile a vasca singola, una specchiera piccola con luce LED, uno schienale con mensole e un armadietto contenitore.

Le finiture rispecchiano le scelte cromatiche effettuate per il bagno padronale. Gli arredi sono stati personalizzati in laccatura opaca Giallo Curry, mentre il piano è realizzato in stratificato HPL Calacatta ispirato all’omonimo marmo. Mensole e ripiani in rovere tinto nero creano un gradevole contrasto con la vivacità del giallo e la luminosità del LED.

 

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Camera matrimoniale con armadio in similpelle

Armadio guardaroba a 4 ante in similpelle in nicchia
 

Il progetto della camera da letto padronale ha interessato principalmente l’armadio. Considerato lo spazio disponibile, la nicchia accanto al letto è stata riempita con un guardaroba a 4 ante rivestite, una scelta stilistica non scontata e di particolare tendenza.

Dettaglio delle maniglie integrate nelle ante rivestite
 

I battenti sono stati ricoperti in similpelle Ecovintage color marrone chiaro e decorati da cuciture a vista in contrasto rispetto alla sfumatura dell’armadio. Il sistema di apertura è governato da maniglie integrate in metallo, così come metallico è il profilo di finitura delle ante.

 

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PROGETTI DA NON PERDERE


L’articolo Cabina doccia: consigli per scegliere senza sbagliare è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Arriva prima o poi per tutti il momento di rinnovare la stanza da bagno e cambiare il proprio box doccia; sarà quindi necessario scegliere il modello che più ci sembra consono alle nostre esigenze e anche all’arredamento e alle dimensioni del bagno. Quel che è certo è che in commercio non mancano certo le possibilità di scelta; ormai infatti, come nel caso di tutti gli altri sanitari del bagno, è possibile trovare modelli di ogni tipo, sia per quanto riguarda i materiali, sia per quanto concerne le forme, i costi e le dimensioni. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Come muoversi dunque per scegliere nel modo giusto? Di seguito alcuni consigli pratici.

1 – Le dimensioni

La prima cosa da prendere in considerazione relativamente alla cabina doccia sono sicuramente le dimensioni, la cui scelta dipende essenzialmente dall’ampiezza del bagno. In alcuni casi poi, se è presente il piatto doccia, dovremo regolarci in base alle sue dimensioni.

Oggi sul mercato sono disponibili box dalle dimensioni più varie; i modelli più comuni sono le cabine doccia 70×90 cm o le quadrate 80×80 cm, ma si possono trovare anche modelli più grandi; sul sito di Import For Me, uno dei più grandi rivenditori italiani online, per esempio, si trovano box doccia delle più svariate dimensioni.

In passato, per bagni molto piccoli venivano proposte cabine 70×70 cm, ma oggi sono poco diffuse perché in effetti sono piuttosto scomode. Se nella stanza da bagno è già presente un piatto doccia è opportuno optare per modelli regolabili che possono essere facilmente adattabili; le cabine presenti in commercio oggi sono spesso di questo tipo. Ovviamente, in stanze da bagno particolarmente ampie ci si può sbizzarrire con cabine doccia di dimensioni fuori standard.

2 – Lo spessore del vetro

In commercio sono quattro gli spessori del vetro comunemente disponibili: 3, 4, 6 e 8 mm. Gli spessori più sottili (3 e 4 mm) sono i meno costosi, ma sono anche i più fragili e quindi anche meno sicuri; a meno che non vi siano esigenze particolari è consigliabile optare per uno spessore di 6 o di 8 cm che peraltro possono fare a meno della struttura portante. Nel caso dei più sottili è invece necessario che il telaio sia presente, soprattutto per una questione di sicurezza.

3 – La tipologia del vetro

Anche in questo caso si hanno a disposizione varie soluzioni; di norma ci si trova a scegliere tra vetro trasparente e vetro satinato; il primo ha sicuramente il vantaggio di rendere più luminosa la stanza e nel caso di rivestimenti a muro lavorati sono forse la scelta migliore per esaltarli; di contro, sui vetri trasparenti è particolarmente evidente la presenza delle macchie d’acqua e di sapone, cosa che obbliga di solito a una pulizia più frequente; il vetro trasparente concede anche una minore privacy. Il vetro satinato è invece decisamente più pratico e le macchie sono meno evidenti; la privacy è maggiore; di contro tendono a nascondere un eventuale rivestimento elegante. Un consiglio che si può dare è quello di scegliere cabine doccia con trattamento al silicio autopulente, un trattamento che serve a ridurre l’assorbimento dell’acqua e semplifica le operazioni di pulizia.

4 – Ante scorrevoli o a battente?

Meglio la porta scorrevole o a battente? Entrambe le soluzioni hanno vantaggi e svantaggi. Partiamo dalla porta scorrevole; la porta non ingombra esternamente in apertura (è quindi ideale per bagni piccoli) e non gocciola verso l’esterno, è solitamente più ermetica. D’altro canto, è più difficile da pulire e lo spazio di apertura è ridotto.

La porta a battente è più semplice da pulire, l’uscita è più comoda e in genere è più bella dal punto di vista estetico; è la soluzione ideale nel caso di doccia filo-pavimento. Per contro è più ingombrante e in alcuni casi è praticamente impossibile optare per questa soluzione; tende a gocciolare molto verso l’esterno.

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L’articolo Cabina doccia: consigli per scegliere senza sbagliare è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

19 Aprile 2023 / / Dettagli Home Decor

E’ tempo di pensare al restyling casa vacanze per affittare con successo l’immobile quando non viene utilizzato. Ecco i consigli degli esperti.

La seconda casa, che sia al mare, in campagna o montagna, può diventare una fonte di reddito. Per farlo, però, è importante offrire interni curati, accoglienti e arredati al meglio. Naturalmente, affidandosi a negozi come Ikea, Zara Home, Kave Home e altri noti e-commerce specializzati, oggi possiamo arredare con gusto anche con un budget low cost.

Consigli restyling casa vacanze

La casa vacanze, ovunque si trovi, deve essere informale e organizzata in modo funzionale, sia che abbia dimensioni ampie sia spazi ridotti. Per un risultato di successo è importante rispettare le caratteristiche del luogo in cui si trova la casa. Il consiglio è quello di privilegiare i materiali locali e lasciarsi ispirare dal contesto. Ad esempio, legno, fibre naturali abbinati a tonalità soft sono la base perfetta per creare lo stile adatto a una casa di campagna, dove i confini tra interni ed esterni sono decisamente più sfumati.

Per quanto riguarda le finiture delle pareti, eventuali rivestimenti e i pavimenti, occorre puntare sulla praticità. Meglio scegliere colori neutri e finiture basic. I muri, ad esempio, sarà meglio dipingerli di bianco, perché si ritocca facilmente. Così facendo, basterà una passata di pittura per rimediare a qualche macchia o imperfezione. Tonalità alternative si limiteranno ai dettagli, come ad esempio la parete dietro il letto, eventuali nicchie o colonne. Il colore ha la capacità di valorizzare gli spazi e renderli meno anonimi, soprattutto nei locali piccoli e di passaggio come bagni e disimpegni.

Quando si procede con un restyling finalizzato all’affitto, conviene puntare su arredi fatti con materiali resistenti, facili da mantenere e pulire. Non sempre gli ospiti si preoccupano di averne cura, quindi meglio se sono resistenti.  Inoltre, è importante prevedere alcuni complementi jolly, che possono essere spostati facilmente da una stanza all’altra, e arredi multifunzionali. Se la casa dispone di uno spazio esterno, il consiglio è di prevedere arredi adatti anche per l’outdoor. Per le case al mare, ricordate di privilegiare sempre materiali a prova di salsedine.

Restyling casa vacanze: come arredare ogni stanza

armadio recuperato per arredare la casa vacanze
Maison du Monde

Prima di procedere con l’acquisto di nuovi arredi è bene valutare quali mobili già presenti possono essere recuperati con un restyling e quali vanno eliminati. Fatto ciò, sarà semplice capire quali elementi nuovi aggiungere.  E’ utile stabilire un tema decorativo, per esempio scegliendo un colore o materiale dominante, da riproporre senza eccessi nelle altre stanze. Seguire un filo conduttore assicura coerenza stilistica fra i diversi ambienti.

Soggiorno rilassante

soggiorno rilassante casa al mare

Il soggiorno è l’ambiente dove spesso si rischia l’effetto accumulo. Nel tempo, effettivamente, può andare incontro a un sovraccarico di oggetti che va armonizzato selezionando la palette cromatica. Bianchi, azzurri e grigi caldi danno vita a interni rilassanti che si sposano bene a tessuti grezzi e materiali naturali. I complementi tessili, come cuscini e tappeti, si possono facilmente aggiungere e sostituire per rinnovare la stanza in modo veloce e poco dispendioso.

Cucina coordinata

consigli restyling casa vacanze
Kave Home

L’essenza della cucina, soprattutto nelle seconde case, è quella di essere accogliente e di favorire la convivilità. A volte investire in accessori e nuovi servizi per la tavola, o anche piccoli complementi, o rinnovare i vecchi mobili, dà grandi risultati anche con una spesa contenuta. Se la cucina è composta da pezzi dove rimane tanto a vista, meglio abbinare anche piatti, bicchieri e stoviglie. La zona pranzo è un po’ datata? Basta cambiare colore alle sedie oppure al tavolo per rinnovare subito il look. Il consiglio è sempre quello di seguire anche qui il fil rouge dei colori.

Camera con tocchi di colore

Fantastic Frank appartamento Ibiza

Non è indispensabile che la camera da letto sia grandissima, ma deve essere accogliente. In questo caso è opportuno scegliere lenzuola di qualità e colori coordinati, non troppo forti ma nemmeno troppo delicati. I complementi tessili arredano la stanza quasi quanto i mobili. Inoltre, spesso, sono la scelta giusta per riequilibrare visivamente i giochi cromatici, bilanciare i volumi e unificare gli arredi. Come sceglierli? In nuance, con texture simili e con una punta di colore per l’effetto sorpresa. Anche ripensare le luci contribuisce a cambiare la percezione della stanza. Per esempio, applicare dei faretti orientabili sul soffitto si rivelano efficaci per creare angoli d’atmosfera con effetti scenografici.

Bagno low cost

immagine Fantastic Frank – appartamento a Palma

Finché gli impianti non presentano problemi, rinnovare l’outfit al bagno è piuttosto facile. Intervenire sui colori e sulla sostituzione di qualche accessorio è l’operazione più semplice. Senza spendere una fortuna, si possono sostituire anche il lavello, la rubinetteria e i sanitari con nuovi modelli dal design aggiornato. In questo modo, basterà la nuova estetica ad attualizzare la stanza da bagno. L’unica accortezza per evitare lavori di muratura è che gli attacchi siano compatibili con i vecchi modelli.

 

 

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19 Aprile 2023 / / A forma di casa

Un giardino rigoglioso, pieno di piante, fiori e aiuole colorate è in grado di impreziosire abitazioni singole, ville signorili e contesti condominiali.

Per renderlo ancora più bello e funzionale si può decidere di mettere a dimora alberi da frutto, che forniranno primizie di stagione e faranno diventare l’elemento vegetale un vero e proprio gioiello naturale d’arredo.

La scelta degli alberi da frutto per il giardino

Acquistare gli alberi da frutto giusti può essere abbastanza complesso, specialmente senza competenze botaniche specifiche. È importante valutare diversi fattori:

  • Esposizione climatica
  • Disponibilità di luce solare
  • Irraggiamento diretto
  • Tipologia del terreno
  • Clima della zona

Bisogna anche tenere in considerazione l’opportunità di raccogliere e utilizzare la frutta per il consumo fresco e per la cucina.

Se sono state scelte piante da frutto solo per questioni puramente estetiche, è sufficiente provvedere ad assicurare le condizioni ottimali per una crescita rigogliosa.

Alcune varietà di alberi hanno bisogno di un’esposizione al sole per buona parte della giornata, mentre per altre specie potrebbe essere più opportuna la collocazione in una zona riparata.

Fiori e colori per rendere il giardino più bello

Esistono alberi da frutto che si prestano alla perfezione al posizionamento in un giardino di pregio poiché hanno foglie con colori brillanti e forme affascinanti. Il momento della fioritura può essere una vera e propria esplosione di colori e profumi.

Per fare alcuni esempi concreti, l’albero di fico potrebbe diventare un elemento distintivo del giardino, con la sua tipica forma frondosa e ampia.

In altre circostanze si potrebbe optare per un mandorlo, che ha un aspetto più snello e slanciato o per un ciliegio, con fiori estremamente belli da vedere durante la stagione primaverile e con la successiva fruttificazione che regala una vera e propria delizia per il palato.

Un altro albero molto bello da vedere è l’albicocco, anch’esso con fiori rosa o bianchi che sono uno spettacolo da vedere.

Tra gli alberi da frutto decorativi occorre menzionare il melo, che produce frutti di diverse tonalità, che possono essere rossi, gialli o verdi.

Con gli alberi da frutto si può creare un angolo relax, delimitare lo spazio del giardino ed esprimere eleganza.

ciliegio

La cura degli alberi da frutto per il giardino

Come tutte le altre specie vegetali, anche gli alberi da frutto necessitano di cure specifiche per tenere a bada eventuali attacchi parassitari e per produrre frutti in grande quantità.

Dopo aver scelto l’albero da frutto perfetto per il proprio giardino occorre dedicare attenzione alle seguenti attività:

  • Potatura
  • Concimazione
  • Annaffiatura
  • Controllo delle malattie e dei parassiti
  • Raccolta della frutta

Per quanto concerne la potatura, si tratta di una pratica fondamentale per mantenere gli alberi in salute e favorire una produzione più generosa.

Deve essere fatta in modo preciso seguendo i cicli naturali delle varie piante. Anche la concimazione va fatta con accortezza, con i quantitativi corretti e nel momento più opportuno, ad esempio nelle fasi che vanno dalla fioritura alla fruttificazione.

Non bisogna bagnare eccessivamente il terreno perché un’irrigazione troppo intensa potrebbe provocare marciumi radicali o patologie fungine.

L’ultimo suggerimento riguarda la pratica che si rivela più piacevole, ovvero quella del raccolto finale. Prelevare la frutta significa avere alimenti buoni e genuini a disposizione, stimolando anche nuova produzione da parte dell’albero.

Un giardino può essere arricchito e abbellito significativamente mettendo a dimora bellissimi alberi da frutto.

In collaborazione con Vivaio del Garda

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