4 Aprile 2020 / / Architettura

Lo studio milanese Piuarch progetta per Fondazione Human Technopole il nuovo campus per la ricerca scientifica di Milano, un centro di ricerca innovativo e sostenibile, i cui spazi sono pensati innanzitutto in funzione del benessere dell’uomo. 

Dieci piani di altezza, oltre 16.500 metri quadri esclusivamente dedicati a laboratori per la ricerca scientifica e 3.000 metri quadri di terrazze e coperture verdi: sono alcune delle caratteristiche del progetto del nuovo edificio di Human Technopole, l’istituto italiano di ricerca per le scienze della vita, situato a Milano nel cuore di MIND Milano Innovation District -.

La costruzione, tanto avanzata nelle sue caratteristiche quanto accogliente per chi vi lavorerà, sarà la sede principale dei suoi laboratori scientifici e sarà al centro del Campus Human Technopole, cioè l’intera area del centro di ricerca, area in cui il nuovo edificio rappresenterà il nucleo centrale. Per la costruzione dell’opera è previsto un investimento sino a 94,5 milioni di euro.

Il Campus Human Technopole, che comprende anche i fabbricati oggi già presenti, cioè Palazzo Italia, edificio iconico di Expo Milano 2015, il Padiglione Nord e il Padiglione Sud, avrà una superficie di oltre 11.000 mq. Il progetto definisce come verranno sviluppate le zone di connessione, le pertinenze del nuovo building e i collegamenti con le aree esterne.

Al suo interno sorgerà l’edificio, che si prevede di realizzare in massimo 1.100 giorni consecutivi pari a circa tre anni. Avrà una superficie complessiva di 35.000 metri quadrati e sarà alto nel suo punto più elevato 61 metri. Vi troveranno posto laboratori di biochimica e biologia molecolare, strumentazioni scientifiche d’avanguardia tra cui microscopi ottici, spazio per un ampliamento della facility di microscopia crio-elettronica e fino a 800 postazioni di lavoro per ricercatori. In aggiunta saranno disponibili ampi spazi comuni, sale riunioni e aule per eventi e corsi di formazione.

Il progetto di Piuarch

Un parterre attrezzato, una piazza coperta e un giardino pensile: il progetto di Piuarch si organizza attorno a questi tre spazi, che formano una sequenza ininterrotta dal piano terra fino alla sommità dell’edificio. Al livello del suolo, il parterre mette in relazione lo Human Technopole Headquarters con le altre architetture del Campus Human Technopole, tra cui Palazzo Italia. Una topografia artificiale di piani inclinati suggerisce una distinzione tra gli spazi dei flussi e quelli di sosta, gli anfiteatri. Da questo spazio all’aperto, che prosegue in parte anche sotto l’edificio, si accede senza soluzione di continuità all’atrio completamente vetrato, e da qui alla piazza coperta.

Quest’ultima è il vero e proprio cuore dello Human Technopole Headquarters, sul piano funzionale, relazionale e simbolico. Da un lato, questo gigantesco vuoto a tutt’altezza, inondato di luce naturale, è attraversato da un sistema di rampe e passerelle che connettono tutti i livelli dell’edificio. Al tempo stesso, la piazza coperta, su cui affacciano tutti gli uffici e i laboratori, è uno spazio cruciale d’interazione e di scambio di idee: la gradinata centrale e diverse aree d’incontro ne fanno un luogo ideale per il dialogo tra i ricercatori. Più in generale, questo spazio panottico ed interconnesso è la trascrizione architettonica dei valori di un’istituzione come Human Technopole, che promuove la ricerca scientifica come attività massimamente etica e “trasparente”.

Il giardino pensile è il naturale complemento della piazza coperta: qui, il “campus verticale” introverso si apre al suo intorno e alla città. Sulle falde asimmetriche si alternano pendii verdi e piantumati, gradinate ed ampie piattaforme in legno, che moltiplicano la disponibilità di spazi polifunzionali, liberamente appropriabili dagli utilizzatori dell’edificio. Dalle terrazze, la vista spazia verso sud-est fino al centro di Milano; al contempo, il caratteristico profilo spezzato del suo coronamento rende lo Human Technopole Headquarters una presenza fortemente riconoscibile, una nuova icona architettonica per il futuro MIND.

Attorno alla spina dorsale composta da questi tre spazi pubblici e collettivi, gli uffici e i laboratori dello Human Technopole Headquarters si organizzano in due blocchi compatti e distinti, entrambi paralleli alla piazza coperta. Al loro interno, la distribuzione è impostata su criteri di massima ottimizzazione e flessibilità: molte partizioni, ad esempio, sono mobili, per permettere un rapido adattamento alle esigenze in evoluzione del centro di ricerca.

Lo Human Technopole Headquarters, infine, è concepito come un ecosistema altamente sostenibile. Le superfici verdi al livello del suolo e in quota permettono la gestione corretta delle acque piovane. Gli impianti fotovoltaici installati sulle pensiline al piano terra, in facciata e in copertura contribuiscono significativamente al fabbisogno energetico dell’edificio. I frangisole orientati che scandiscono i prospetti calibrano l’apporto della luce solare nei diversi periodi dell’anno.

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4 Aprile 2020 / / Case e Interni

Vintage Chic uno stile ricco di fascino

Cosa succede quando per arredare e ristrutturare una casa il Nord Europa incontra il Sud? Lo vediamo in questa casa su due piani a Barcellona. Un Vintage Chic ricco di fascino, che ci aiuta a trovare soluzioni eleganti, ma low cost per arredare e personalizzare la casa con creatività.

Kathleen è metà belga, metà olandese ed è cresciuta in Francia. Suo marito è tedesco e insieme lavorano nella loro agenzia pubblicitaria in Spagna. Il mix perfetto della famiglia lo vediamo espresso nell’arredamento del loro appartamento a Barcellona, pieno di dettagli interessanti ed idee da copiare. Scopriamo come hanno raggiunto l’obiettivo di avere una casa fresca, confortevole, attuale, con personalità.

La casa su due piani a Barcellona, è stata ristrutturata per essere più luminosa e grazie alla parte esterna sembra una casa nel Mediterraneo. I pavimenti originali erano di ceramica giallo ocra, abbastanza comuni in questa zona, ma sono stati coperti da resina industriale, per renderli più neutri. Il bianco unifica gli ambienti e dona più luce, come avviene nei Paesi Bassi o in Germania.

Viste le origini nordiche dei proprietari, sono abituati a frequentare i mercatini dell’usato fin da bambini. E’ proprio lì che si scovano una serie di mobile ed oggetti, che una volta reinventati o ridipinti, creano un arredamento interessante in perfetto stile vintage. Inesauribile fonte di mobili e complementi d’arredo low cost, i negozi e mercatini delle pulci (ma anche le soffitte delle nonne) consentono di trovare pezzi unici che, con un pizzico di fai da te e fantasia, potranno dare uno stile personale alla tua casa.

Soggiorno, cucina e zona pranzo sono un locale unico al piano di sopra, chiuso sulle scale da una parete vetrata con infissi in stile industriale bianchi. Con le pareti in vetro si separa, ma si unisce, mantenendo la visuale e la luminosità. Il bianco è il colore principale, ma è acceso da dettagli colorati.

Idea fai da te: Come sempre, un buon modo per dare nuova vita ai mobili è la vernice: nel caso della credenza del soggiorno, Kathleen l'ha trovata per strada destinata alla discarica. L'ha dipinta con vernice turchese con un effetto shabby: tutto un altro look!

Nel soggiorno, un divano di design convive con uno più economico e con un tavolino creato con un elemento industriale, che Kathleen ha trovato a Madrid.

Idea fai da te: Anche le fodere dei cuscini sui divani sono originali e low cost, perchè sono state realizzate con i ritagli di alcune vecchie camicie di lino.

La cucina è un mix di mobili attuali e recuperati. E quella struttura metallica creata per contenere i barattoli da dispensa, crea un fascino da antica drogheria. I barattoli sono di Ikea, quindi niente di difficilmente recuperabile.

Per coprire la parete in vetro cemento che dà sulla strada, si è creata una scaffalatura in legno, dove sono esposti bicchieri e porcellane.

Al piano di sopra la camera da letto sui toni del rosa, è un ambiente calmo e riposante per la notte. Un camino acquistato nei mercatini è stato messo lì a solo scopo decorativo.

Anche nella camera da letto della figlia non mancano i tocchi personali: hanno appeso lettere sul muro di un vecchio laboratorio di scarpe francese.

Idea fai da te: La testiera del letto Ikea è stata personalizzata con una fettuccia rosa avvolta in modo irregolare.

Guarda le foto e scopri come personalizzare e dare un tocco vintage alla tua casa, con le risorse scovate in soffitta o nei mercatini dell’usato e con elementi di recupero che possiedi già…


Vintage Chic uno stile ricco di fascino

Vintage Chic uno stile ricco di fascino

Vintage Chic uno stile ricco di fascino

Vintage Chic uno stile ricco di fascino

Vintage Chic uno stile ricco di fascino

Vintage Chic uno stile ricco di fascino





Vintage Chic uno stile ricco di fascino



Fonte: El Meuble; Foto: Pere Peris


Anna e Marco - CASE E INTERNI
4 Aprile 2020 / / ArtigianaMente

In questo periodo difficile ho pensato molto a cosa pubblicare sul blog. Nei miei siti di riferimento ho visto tante belle abitazioni, affascinanti appartamenti parigini e milanesi, ricche case di campagna e altre dallo stile minimalista. Nessuna però è entrata nelle mie corde come il cottage sul mare dei Paesi Bassi progettato dall’architetto Kim Verbiest. Circondato da una sorta di isolamento naturale, fatto di tranquillità e spighe di grano, questo caloroso cottage raccoglie all’interno colori e stili differenti, che danno un insieme armonico alle stanze.

Lo stile costiero del cottage non fa pensare  di essere immediatamente compatibile con un’estetica globale.
Insieme ai colori, è questo il motivo per cui il cottagge di Kim Verbiest mi ha incuriosito.
Le case di vacanza spesso mancano di personalità e carattere, quindi è bello vedere tocchi unici e particolari che possono servirci da ispirazione. Per prendere spunto, per cercare le “linee guida”, non per guardare e rifare, così come comprare pezzi di arredamento di design, solo design, non significa aver arredato con stile, oppure non usare il colore, lasciare tutto bianco e asettico, pensando che sia indice di eleganza.

A me questo miscuglio di colori, usati per sottolineare gli elementi architettonici del cottage  insieme al mix di tessili piace tantissimo, rende l’ambiente caldo e mai noioso. Mi divertono gli abbinamenti così poco scontati, come i tappetti moldavi, le tende floreali e anche i pezzi contemporanei. Adoro i tessuti suzani, dal tipico ricamo islamico in seta o cotone dal decoro tribale prodotto in Tagikistan, Uzbekistan, Kazakistan e altri paesi dell’Asia centrale.

Ho sempre avuto bisogno di tempo per stare da sola, per cui di questo periodo sono altri gli aspetti che mi fanno stare male. Il cottage mi ha fatto pensare a una solitudine sana, voluta, cercata in tempi “normali”. E a te?

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4 Aprile 2020 / / Nell'Essenziale

Aggiornato al Aprile 5th, 2020 -

Sembra che il colore bianco sia ‘il colore degli indecisi’, eppure la scelta di una cucina in questa tonalità potrebbe stravolgere questa definizione. Infatti, il bianco è il colore versatile per eccellenza, che offre la possibilità di personalizzare cucina e accessori con un’infinità di abbinamenti.

Chi sceglie il bianco per la sua cucina, sta scegliendo ogni possibilità di cambiamento e trasformazione, sceglie il tutto. Forse, sarà proprio grazie a questa sua grande malleabilità e versatilità che viene etichettato come colore degli indecisi?

La vecchia bottega - cucina-in-muratura-etnea
Particolare shabby di una cucina in muratura La vecchia bottega collezione Etnea

Significato del colore bianco: la luce dei nuovi inizi

Se il nero è il colore dell’assenza, il bianco è, invece, l’unico colore che comprende tutti quelli dello spettro luminoso. Il colore bianco è sinonimo di brillantezza e luminosità, la cosiddetta: luce dei nuovi inizi.

Non è un caso, infatti, che, secondo la tradizione, proprio le spose debbano vestirsi di bianco. Non solo, il colore bianco esprime anche apertura, speranza per il futuro e fiducia nel prossimo e nel mondo.

Nella sfera dei simboli, il colore bianco viene identificato come uno dei colori della purezza, dei nobili sentimenti e dalla voglia di cambiamento. Più precisamente, alcune culture associano il bianco alla saggezza perché è la colorazione dei capelli in età matura; in altre, invece, il bianco è il simbolo di pace e libertà.

La personalità di chi tende a prediligere il colore bianco, invece, è di tipo creativa con una forte immaginazione. È la continua sensazione di presenza di una pagina bianca su cui poter cominciare a scrivere… l’individuo che ama il bianco, in generale, desidera acquisire un nuovo stato, passare a una nuova condizione, o, più semplicemente, vuole sentirsi continuamente stimolato ed ispirato dalle novità.

Il bianco in cucina nei diversi stili

E se le novità le volessimo ritrovare anche a tavola, ecco che il bianco in cucina diventa il colore dell’ispirazione. Ma vediamo come si comportano i diversi stili.

Il total white del bianco shabby style

Per le amanti dello stile shabby versione chic allora il total white è il colore prediletto di partenza. Abbinabile con qualsiasi altra tonalità, nello shabby si tende ad utilizzare moltissimo il colore bianco con altri colori soprattutto pastello, con tonalità più delicate, in modo da mantenere l’idea di purezza, semplicità ma anche eleganza.

Anche i mobili in questo stile vengono perlopiù verniciati in bianco con la tecnica shabby che li riveste completamente lasciando patine di ‘vecchio’ o ‘usato’ tipiche dello stile. In questo senso, il bianco rende evidenti gli angoli consumati, risaltando la storia del mobile stesso.

Cucina Cucina di colore bianco  Montserrat di Marchi cucine
Cucina Cucina di colore bianco in stile shabby contemporaneo Montserrat di Marchi cucine realizzata su misura.

Lo stile country ed il colore bianco

Proprio come per lo stile shabby, anche nello stile country è possibile ottenere la versione chic, grazie ad un utilizzo più intenso del bianco che illumina e risalta i colori rustici tipici dello stile.

In questo senso, infatti, è l’effetto contrasto che prevale, con elementi di arredo in toni più intensi come il marrone e il verde che ricordano la terra e la campagna. I mobili country, invece, rimangono prettamente color legno senza utilizzare la verniciatura in bianco. Quando invece il legno è verniciato in bianco, la muratura viene messa in contrasto un un tono dominante, come nella cucina Lube mostrata di seguito.

cucina lube modello luisa
Cucina Lube modello Luisa collezione Borgo Antico

L’influenza del bianco nella cucina

Molti arredatori, consigliano il bianco in tutte le sue sfumature per dare profondità ad una cucina total white. Nelle ultime tendenze possiamo apprezzare cucine a tutt’altezza che sprigionano luminosità e perfezione.

Scegliendo il bianco per la propria cucina, si decide di rimanere in un’atmosfera lucente, in cui ogni dettaglio ha la possibilità di essere esaltato con semplicità ed eleganza, grazie alla versatilità e forte personalizzazione di questo colore.

Complementi tessili in bianco

La nostra nuova collezione Shabby prevede molti prodotti in questo colore, come ad esempio i cuscini total white o il cuscino con tre balze che puoi vedere di seguito.

Molto richiesto è il bianco abbinato all’avorio o al tortora della collezione shabby Basic.

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