22 Settembre 2022 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Sanitari bagno: tipologie e modelli di tendenza è stato scritto da Elemaca e si trova su Questioni di Arredamento.

I sanitari bagno rappresentano gli elementi più importanti per un’abitazione, assieme alla cucina e alla camera da letto. Devono essere estremamente funzionali e al tempo stesso belli da vedere, con un’estetica che si unisce allo stile degli altri arredi.

Come scegliere i sanitari giusti per il proprio bagno

Prima di elencare le diverse tipologie di sanitari bagno da poter scegliere per la propria abitazione, è bene chiarire alcuni concetti fondamentali: l’estetica dei sanitari deve essere pensata appositamente per non impedire il corretto funzionamento dell’elemento d’arredo.

Estetica e funzionalità si uniscono e formano un unico concetto alla base di questi elementi d’arredo per il bagno, che negli ultimi anni sono realizzati con tecnologie innovative in grado di garantire una maggior pulizia, comfort e l’utilizzo di una minor quantità d’acqua.

Sanitari bagno

In commercio esistono vari modelli di sanitari bagno e tra questi possiamo evidenziare tre principali tipologie:

  • I sanitari sospesi;
  • I sanitari a filo muro;
  • I sanitari bagno a terra.

Sanitari bagno sospesi

Molto comuni nelle abitazioni realizzate negli ultimi dieci anni, i sanitari sospesi per il bagno rappresentano degli elementi d’arredo moderni, che hanno rivoluzionato il concetto di estetica e funzionalità.

Rappresentano la miglior soluzione per i bagni piccoli e per coloro che non amano oggetti ingombranti all’interno della stanza da bagno. Sono facili da pulire, non richiedono l’isolamento in silicone e sono disponibili in commercio in diverse forme e colori.

Questi sanitari presentano un’estetica elegante, sono realizzati con materiali resistenti, semplici da pulire e igienizzare. Rappresentano a tutti gli effetti degli elementi di design unici, per questo motivo il loro costo è tendenzialmente più alto rispetto alle altre tipologie presenti in commercio.

Sanitari bagno

Sanitari a filo muro

I sanitari bagno a filo muro sono tra i modelli più utilizzati e vengono installati direttamente a contatto con la parete. A differenza della tipologia sospesa, questi sanitari poggiano a terra e sono al tempo stesso molto semplici da pulire, perché evitano quello spazio fastidioso tra la parete e i sanitari.

La scelta di questa tipologia di sanitari è per chi desidera un bagno armonioso, perché questi elementi d’arredo permettono di nascondere gli scarichi e tutto ciò che potrebbe rovinare l’estetica del bagno. 

Sanitari bagno a terra

Considerati come i classici sanitari da bagno, utilizzati da decenni nelle nostre case, questa tipologia è senza dubbio la più economica e accessibile a tutti. Nel corso degli anni lo stile dei sanitari bagno a terra è stato rivoluzionato per rendere questi elementi d’arredo anche belli, oltre che funzionali.

Nella maggior parte dei casi è possibile acquistare i sanitari da bagno in set, così da realizzare un ambiente equilibrato e caratterizzato interamente da un unico stile. Nella maggior parte dei casi, i set già predisposti dalle aziende sono composti da wc, bidet e lavabi.

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22 Settembre 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Siamo ormai a Settembre, le ferie sono finite quasi per tutti ed è arrivato il momento di tornare al lavoro. Molti di noi continueranno a usufruire dello smartworking, come dai primi mesi del 2020, mentre altri torneranno in ufficio.

Smartworking

Lo smartworking, rispetto a lavorare in ufficio, ha i suoi pro e i suoi contro: tra le cose positive c’è il fatto di poter lavorare ovunque ci sia una connessione internet, di potersi alzare la mattina senza il pensiero di dover affrontare la sfida del traffico e dei mezzi pubblici.

Tra gli aspetti negativi ci sono la mancanza di interazione sociale e la sottile sensazione di non essere mai completamente fuori dal posto di lavoro. La facilità dello stare a casa e di poter accendere il computer in qualsiasi momento, ha reso gli orari di lavoro effimeri, senza contare che in molti si sentono meno in diritto di prendersi giorni di malattia e di ferie. 

Avere uno spazio smartworking o un ufficio ben organizzato, vi aiuterà a facilitare il lavoro e a mantenere bassi i livelli di stress psicofisico.

Uno spazio smartworking funzionale

A chi ha la fortuna di avere una stanza in più, e prevede un allungamento significativo del periodo smartworking, consiglio di adibire questo locale a uso ufficio. Avere uno spazio smartworking separato dal resto degli ambienti, è importante proprio perché aiuta a mantenere lo stesso orario di lavoro dell’ufficio.

Posizionate la scrivania in modo da poter vedere la porta della stanza: il nostro cervello arcaico ha bisogno di sentirsi al sicuro e di tenere la situazione sotto controllo per evitare di subire un “attacco a sorpresa”. 

Munitevi inoltre di una sedia da ufficio comoda, ergonomica, che sostenga la spina dorsale durante le lunghe ore passate al computer.

Anche utilizzare i giusti colori è importante sia per mantenere viva l’attenzione e trasmettere energia nelle giornate grigie, ma anche per rimanere concentrati e che aiuti a non distrarvi troppo.

Vi consiglio una palette semplice e non troppo elaborata, ad esempio con il nero e il bianco di base, per mantenere il giusto ordine e rigore, abbinati a un terzo colore energico come il giallo, il rosso o il verde.

Se invece non avete una stanza da adibire allo smartworking, cercate di creare comunque uno spazio dedicato, in cui accedere negli effettivi orari di lavoro.

Organizzare al meglio l’ufficio

Si parla da anni di quanto sia importante lo stato di fatto di un ufficio o di un posto di lavoro per mantenere alto il morale dei dipendenti, oltre a contribuirne alla produttività. I vostri dipendenti passano almeno 8 ore al giorno in questo luogo ed è giusto renderli luoghi confortevoli e rilassanti.

Da evitare il bianco assoluto: è provato infatti, che negli uffici acromatici la produttività tenda a diminuire, favorendo invece l’assenteismo.

Se il vostro ufficio è organizzato con un open space, cercate di evitare i cubicoli stile anni ’80, che creano isolamento e poca coesione tra i dipendenti; favorite invece il gioco di squadra, con postazioni operative condivise e un grande tavolo per il brainstorming e la condivisione di idee.

Create delle zone “franche” separate, adatte ai momenti di relax e alle pause pranzo. Ottimo per queste zone è il colore verde, vitale e rilassante, abbassa i livelli di competizione e trasmette il senso di unione.

Leggi gli articoli della rubrica Home therapy.

Se vuoi saperne di più di home therapy o di come puoi rinnovare la tua casa con un basso budget, visita il sito www.Sphomecoming.it e scrivimi nella sezione Contatti.

21 Settembre 2022 / / Dettagli Home Decor

 

cosa scegliere tra camino o stufa per riscaldare casa

Se state valutando di ampliare o cambiare il sistema di riscaldamento della vostra casa, ecco qualche utile informazione che vi aiuterà nella scelta tra camino o stufa.

I continui aumenti del gas metano stanno portando molte persone a valutare delle alternative meno dispendiose per riscaldare casa.

L’Associazione Italiana Energie Agroforestali suggerisce ai consumatori di utilizzare la legna da ardere per scaldarsi in casa, sia con camino o stufa. Secondo quanto affermato, utilizzando la legna per scaldare una casa da 100 mq si possono risparmiare fino a 900 euro all’anno. Il 55% in meno rispetto al metano, la cui spesa si aggira intorno ai 1.650 euro. Allo stesso modo, con il pellet si può avere un risparmio annuo di 700 euro, il 44% in meno.

Se ti stai domandando cosa scegliere tra camino o stufa, vediamo nel dettaglio le caratteristiche di entrambi per una scelta consapevole.

Camini e termocamini

La maggior parte dei camini hanno un vetro ceramico di sicurezza e diffondono il calore per convenzione, con l’aria che fuoriesce da bocchette laterali o frontali a seconda del modello. Inoltre possono avere uno o più ventilatori che diffondono l’aria a distanza, riscaldando in modo più omogeneo. Alcuni modelli possono essere collegati a un impianto di canalizzazione per riscaldare più ambienti. L’impianto prevede l’installazione di tubature a parete o nel controsoffitto, e bocchette di fuoriuscita dell’aria.

I termocanini invece vanno collegati all’impianto di riscaldamento dell’acqua e possono sostituire la caldaia. Il calore viene diffuso attraverso i radiatori oppure dall’impianto radiante.

Camini e termocamini sono alimentati a legna oppure a pellet. Questi ultimi sono programmabili e rendimenti più alti. La legna, invece, brucia più lentamente e per motivi di salvaguardia dell’ambiente molte regioni ne hanno vietato l’utilizzo.

Quando si acquista un camino occorre considerare la potenza, da scegliere in base allo spazio da riscaldare. La classe di efficienza energetica A++ è la migliore mentre 5 stelle corrispondono al valore massimo della certificazione ambientale.

Gli apparecchi a cinque stelle rappresentano ad oggi il massimo livello della tecnologia di combustione esistente sul mercato e garantiscono un abbattimento delle emissioni di PM10 fino a otto volte inferiori rispetto alle tecnologie più datate.

Camino o stufa? guida alla scelta
inserto MCZ

Gli inserti per il veccho camino

Se avete un vecchio caminetto aperto che non usate è possibile sostituirlo con un inserto. Questo non è altro che un camino monoblocco dalle dimensioni compatte che va inserito nell’apertura esistente. L’inserto è gà assemblato con tutti i componenti e pronto per essere installato senza prevedere lavori particolari. Inoltre, se il vecchio camino presenta una cornice sarà possibile mantenerla.

In commercio ci sono modelli a legna e a pellet. Entrambe le tipologie necessitano di un collegamento alla canna fumaria indipendente per la fuoriuscita esterna dei fumi nocivi causati dalla combustione. Prima dell’installazione è importante contattare un esperto per controllare la canna fumaria esistente al fine di verificare che sia utilizzabile e, se occorre, farla pulire o rinnovarla.

termocamino MCZ

Montaggio

Per quanto riguarda il montaggio, il vincolo è dato dalla canna fumaria, indispensabile per garantire la sicurezza. La canna fumaria deve avere un andamento verticale e mantenere un’angolazione entro i 30°. Il comignolo sul tetto va collocato a non meno di 50 cm dal colmo. Alcuni modelli in commercio hanno un design appositamente studiato per essere lasciati a vista, con struttura in acciaio e la tubatura nascosta dallo stesso rivestimento. Altri modelli, invece, si possono incorniciare con pannelli di cartongesso da rivestire in base al proprio gusto e stile della casa.

stufa salvaspazio MCZ

Stufe e termostufe

Camino o stufa? E con quale tipo di alimentazione? Il camino ha indubbiamente il suo fascino ma la stufa offre dei vantaggi in più.

Facile da utilizzare e programmabile, la stufa può essere alimentata a biomassa, legna e pellet. Questi ultimi sono molto performanti e funzionano in automatico. Infatti, per metterla in funzione e riscaldare, basta caricare il pellet nel serbatoio e impostare alcune funzioni come ad esempio la velocità. Inoltre, come anticipato, si può programmare sia per un giorno che per una settimana. Alcuni modelli offrono l’ulteriore vantaggio di poterle controllare a distanza tramite un app installata su tablet o smartphone.

Proprio come per il camino, in fase di scelta occore valutare alcuni aspetti tecnici. Tra questi la potenza, ma anche le dimensioni, perchè la stufa va collocata a 10/20 cm dalla parete. Se il modello scelto ha lo scarico dei fumi superiore anziché sul retro, la distanza dalla parete può essere ridotta a soli 5 cm.

In caso di stufa a pellet, più è piccola minore sarà la capacità del serbatoio. Alcuni modelli sopperiscono al problema con una forma allungata e profondità di circa 30 cm.

Stufe a legna

A parità di quantità, la stufa a legna ha rendimenti inferiori rispetto al pellet. Per questo il calore generato è inferiore e la combustione risulta meno pulita. Accensione e spegnimento non si possono programmare, nemmeno impostare la temperatura di funzionamento. Il caricamento della legna avviene manualmente e, allo stesso tempo, va regolato l’apporto di aria.

Si tratta di una scelta conveniente per chi abita vicino a zone boschive dove è possibile reperire legna gratuita oppure a basso costo. Va detto, però, che la legna appena tagliata contiene molta acqua, quindi va lasciata seccare. Inoltre, la legna occupa molto più spazio rispetto al pallet, quindi occorre ricavare un posto coperto e asciutto dove poterla stoccare.

Consigli per scegliere tra camino o stufa
Club di MCZ

Termostufe

Grazie all’ausilio di un kit idraulico, le termostufe si collegano all’impianto di riscaldamento. Così facendo è possibile scaldare l’acqua che raggiunge i termosifoni oppure i pannelli radianti. Il termotecnico saprà indicare la potenza adatta per riscaldare tutta la casa. In alternativa può essere utilizzata in abbinamento alla caldaia.

Come scegliere la stufa a pellet più adatta alle proprie necessità?

Camino o stufa? Se a questo punti la vostra scelta è indirizzata verso una pratica stufa a pellet, ecco la novità di MCZ Group che vi aiuterà nel trovare il modello giusto.

L’azienda sa quanto può essere complicato scegliere la stufa più adatta e che sappia veramente rispondere alle proprie esigenze. Proprio per questo ha deciso di creare uno strumento davvero innovativo e semplice da usare: il configuratore online

In quattro semplici click, anche l’utente meno esperto può trovare i modelli di stufa a pellet più adatti alle proprie necessità, confrontarli tra loro e creare un preventivo su misura, direttamente online. Basterà scegliere e cliccare tra le opzioni disponibili.

Cosa si vuole riscaldare?

  • Un’unica stanza o open space con aria calda? Due o più stanze separate con aria calda?
  • Un’intera unità abitativa sfruttando l’impianto esistente (termosifoni o a pavimento)?

Quanto grande è l’ambiente che si vuole riscaldare?

  • Superficie da 10 a 300 mq
  • Altezza da 200 a 600 cm

 Com’è l’isolamento dell’ambiente che si vuole riscaldare?

  • Scarso
  • Medio
  • Buono

Ci sono altre caratteristiche che la stufa dovrebbe avere?

  • Uscita fumi superiore
  • Controllo WI-FI di serie
  • Ventilazione totalmente escludibile
  • Profondità ridotta
  • Braciere autopulente

Una volta selezionate le diverse opzioni, il configuratore online by MCZ proporrà i modelli più adatti. A questo punto basterà selezionare il prodotto più congeniale e richiedere il preventivo online che non solo spiegherà dettagliatamente tutte le caratteristiche e il prezzo, ma permetterà anche di ammirare quel preciso modello direttamente a casa propria, il tutto grazie alla realtà aumentata. Una vera e propria esperienza da vivere direttamente online e da completare successivamente con la consulenza del rivenditore più vicino.

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21 Settembre 2022 / / Dettagli Home Decor

La casa minimalista nella campagna di Minorca dell'architetto Marina Senabre

Due volumi bianchi creano questa casa minimalista immersa nella campagna di Minorca firmata dall’architetto Marina Senabre.

La casa è concepita come una conversazione tra due architetture. Due volumi che rappresentano, da un lato, la costruzione e l’edilizia tradizionale dell’isola di Minorca e, dall’altro, l’architettura contemporanea. Un edificio con tetto a capanna e l’altro con tetto piatto si guardano e dialogano grazie al linguaggio che usano entrambi: composizione ed estetica.

Il progetto Casa E

L’intento del progetto è quello di proporre il contrasto tra la purezza della geometria e la natura ondulata che circonda la casa. L’architettura poggia rispettosamente sul paesaggio, integrandosi e distinguendosi allo stesso tempo. La campagna minorchina riesce ad entrare nella casa attraverso le grandi aperture quadrate, come opere d’arte sulla parete che la legano completamente al territorio.

Intorno all’intero perimetro della casa si erge un muro a secco di mezza altezza , caratteristico della campagna minorchina con cui veniva tradizionalmente delimitato e protetto l’appezzamento dai forti venti che potevano colpire la zona.

Queste due strutture sono indipendenti l’una dall’altra. L’edificio più grande ospita la cucina , sala da pranzo , soggiorno e camera padronale. L’altro offre uno spazio per gli ospiti in cui soggiornare e una piscina coperta. Si collegano tra loro attraverso una serie di grandi aperture e patii interni.

L’architetto spiega che Casa E è stata progettata per sentirsi parte dell’ambiente circostante. “Il contrasto tra la purezza della geometria e la natura sinuosa che circonda la casa è molto importante; l’architettura sembra stabilirsi sul paesaggio in modo rispettoso, integrandosi e distinguendosi allo stesso tempo”, afferma.

Le aperture vetrate incorniciate dal legno creano dentro casa una serie di ambienti luminosi fornendo allo stesso tempo un collegamento con la campagna di Minorca.

Gli interni di questa casa minimalista

L’interno è minimalista e bianco con svariati elementi naturali che aggiungono calore agli spazi. Elementi tradizionali come il legno naturale e il microcemento disegnano la casa, dove non c’è posto per le decorazioni ma viene esaltata la proporzione e la semplicità. Il microcemento si estende su tutto il pavimento e copre anche l’isola della cucina, le pareti del bagno e persino il pavimento delle docce.

La cucina è la vera protagonista della casa, dove dalle grandi finestre quadrate si vedono le mucche che pascolano vicine.

Nel volume più piccolo la piscina coperta offre un luogo lussuoso dove rilassarsi all’interno di questa casa minimalista nella campagna di Minorca.

Il microcemento riveste i pavimenti del volume più piccolo e, naturalmente, anche l’interno della mini piscina collocata al suo interno

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