18 Febbraio 2020 / / Architettura

L’azienda del XXI secolo è sempre più al centro di polemiche che la accusano di esser distante dalle esigenze del proprio personale. Tale distanza si misura in insoddisfazione, ridotta produttività, inefficienza dei processi interni; più una realtà è grande, più è esposta a tali problematiche, che possono minare alla base le prospettive di sviluppo.

Come reazione a tali criticità, il filone di ricerca nel campo del Project Management ha sviluppato modelli, teorie nell’ottica di migliorare la gestione di un dato progetto, ottimizzando le risorse impiegate, in un percorso definito e pianificato. In principio fu il Gantt, grafico che associava a una data mansione una durata, in una successione logica di operazioni che potessero riguardare la realizzazione di un’opera, ma anche la gestione interna di un processo o progetto.

A questo si sono aggiunti molti altri strumenti, molto più dettagliati e con funzioni sempre più specifiche: Diagrammi di Pert, per individuare percorsi critici all’interno di strutture reticolari di attività interconnesse, Diagrammi di Ishikawa, che analizzano le catene causali di potenziali rallentamenti nel perseguimento di un obbiettivo, mappe concettuali e WBS. Proprio quest’ultima, acronimo di Work Breackdown Structure, è la chiave gerarchico-associativa con cui si scompone un processo realizzativo, sia progettuale che di messa in opera.

Il WBE è l’elemento minimo che compone la WBS, l’ultimo gradino gerarchico impiegato. Software vari permettono la gestione di queste tecniche di Project Management; Microsoft Project ne è un esempio ma oggi, la connessione tra tali sistemi di programmazione lavori e l’elemento 3D del BIM diventano indispensabili per la gestione di realtà complesse.

Esempio all’avanguardia è l’Ospedale di Odense, il più grande d’Europa, di cui è stata appena avviata la realizzazione. Piattaforme condivise, sistemi informativi, cloud, interconnessione tra tempi, fasi lavorative, personale associato e controllo dei costi, sono solo alcuni degli aspetti affrontati e controllati per garantire certezza realizzativa e quality control. La sostenibilità di un investimento dipende anche e soprattutto da ciò.
Questo progetto è curato dallo studio di progettazione AtiProject.

Project Management

18 Febbraio 2020 / / BlogArredamento Aziende

Una deliziosa mansarda di 40 mq con travi a vista, un piccolo gioiello messo a nuovo da trasformare in un ampio living con angolo pranzo e zona relax. Riusciranno i nostri eroi ad arredare un ambiente mansardato all’insegna dello stile?

Il pre-progetto: cosa vorrebbe il Cliente

Qualche mese fa, è arrivata al nostro team di Consulenza e Progettazione 3D una richiesta ben precisa:

“Ho appena cambiato casa e tra poco termineranno i lavori di ristrutturazione del mio nuovo appartamento. Dispongo di un ambiente mansardato di circa 40 mq, una sorta di sottotetto alto che vorrei servisse sia da soggiorno / salotto che da sala da pranzo. [...]”

Ylenia, responsabile del progetto, ha subito accettato la sfida e contattato il Cliente per avere qualche dettaglio aggiuntivo.
Raccolte tutte le informazioni necessarie, la nostra Interior Designer si è messa subito all’opera per analizzare piantine e sviluppare la soluzione d’arredo più adatta allo spazio disponibile. Il tutto accompagnato da render fotorealistici e da una proposta di finiture, materiali e colori (perché, ricordiamolo, anche l’occhio vuole la sua parte!).

Il progetto finale: una mansarda trasformata in soggiorno

A sviluppo terminato, il progetto mostra un grande ambiente mansardato trasformato in soggiorno con zona pranzo e angolo relax. In parte dettata dalle preferenze del Cliente, la scelta dei prodotti è stata facilitata dalla superficie del locale, stimata in 40 metri quadri.

A questo si è aggiunta la conformazione del soffitto che, pur essendo mansardato con perline a vista, offre una buona altezza (nulla a che vedere con le mansarde basse, che per certi aspetti richiedono uno studio progettuale maggiore).


Progetto terminato: render fotorealistico del soggiorno arredato


La superficie del locale, paragonabile a quella di un open space, ha permesso a Ylenia di dividere idealmente lo spazio in tre zone funzionali:

  • la zona pranzo, completa di tavolo, sedie e punto luce
  • la zona TV, arredata con una parete attrezzata componibile
  • la zona relax o conversazione, occupata da un grande divano ad angolo, una poltroncina e dei tavolini

Una divisione ideale, questa, che risulta molto utile anche dal punto di vista pratico. Così disposte, le tre zone comunicano perfettamente tra loro, pur mantenendo una collocazione spaziale ben precisa all’interno dello stesso locale.

Vista dall'alto: mansarda suddivisa in zona pranzo, angolo relax e TV


Come arredare un soggiorno mansardato #1: la zona pranzo

Per l’angolo pranzo, Ylenia ha rispettato i desideri del Cliente inserendo nel progetto i prodotti da lui selezionati: un grande tavolo con angoli arrotondati e sedie in pelle con schienale trapuntato.

Il tavolo, che funziona alla perfezione come complemento di design, è capace di ospitare fino a 12 commensali - il perfetto connubio tra estetica e funzionalità.

Tavolo in pietra keramic Planer
Sedia in pelle trapuntata Arcadia

Il suo inserimento nell’ambiente è stato oggetto di studio da parte di Ylenia, volenterosa di trovare la posizione migliore per godere del tavolo sfruttando l’illuminazione naturale. Alla fine, la zona tra le due finestre è risultata essere quella più adatta.


Progetto: dettaglio del tavolo posizionato davanti alle vetrate


Questo non ha impedito alla nostra arredatrice di inserire dell'illuminazione artificiale per enfatizzare lo stile contemporaneo della zona pranzo. Sopra il tavolo è stata infatti prevista l’installazione di un lampadario minimalista ma di notevole impatto estetico.


Lampadario moderno di design Crossroad


I CONSIGLI DELL'ARREDATRICE
Posizionare il tavolo vicino ad una porta finestra è una scelta vincente, che permette di sfruttare la luminosità naturale in occasione dei pranzi conviviali. Inoltre, quando si tratta di tavoli di design in finiture decorative, la luce contribuisce ad esaltare la resa estetica dei materiali.

Come arredare un soggiorno mansardato #2: la parete TV

Per arredare la parete TV è stata determinante l’indicazione del Cliente:

“Vorrei che nel soggiorno fosse presente una parete attrezzata per uno schermo da 50”. La presa TV è già installata sulla parete a Nord, perciò il posizionamento del televisore è piuttosto obbligato.”

Progetto: dettaglio della parete attrezzata


Da vincolo, l’attacco elettrico si è trasformato nel punto di partenza da cui sviluppare la soluzione d’arredo per la parete attrezzata. Ylenia ha scelto di ricorrere ad una collezione di arredi componibili e realizzati su misura, avendo bene in mente le richieste del Committente:

“Per la proposta d’arredo vi lascio carta bianca. Se può servire, mi piacciono le composizioni moderne, asimmetriche e con elementi in vetro. Potrei valutare anche una soluzione bicolore.”

Richiesta accettata: Ylenia ha proposto una parete attrezzata asimmetrica, completa di pannello TV laterale e vetrinette in appoggio su basi sospese.


Progetto terminato: render fotorealistico della parete TV


I CONSIGLI DELL'ARREDATRICE
A differenza delle basi in appoggio a terra, i moduli sospesi conferiscono alle pareti attrezzate un aspetto più leggero e dinamico. L’effetto finale sarà ulteriormente alleggerito dalla presenza di elementi in vetro come mensole lineari o vetrine, ancor meglio se illuminati da LED.

Come arredare un soggiorno mansardato #3: il salotto

Il soggiorno è dominato dalla presenza di un grande divano angolare, modello scelto direttamente dal Cliente e salvato nella lista dei Preferiti. Considerate le dimensioni importanti, Ylenia ha optato per uno posizionamento classico: contro due pareti adiacenti.


Progetto: vista dell'angolo relax con divano angolare, poltrona e tavolini


Tale disposizione è stata individuata tenendo conto di tre fattori:

  • la volontà di creare una zona relax ad hoc, in cui parete attrezzata e imbottito siano posti l’una di fronte all’altro
  • la necessità di assecondare la forma del divano, costituito da un lato corto trasformabile in letto matrimoniale
  • l’esigenza di ottimizzare al massimo un angolo del soggiorno, lasciando una buona superficie libera a centro stanza per favorire il passaggio

Tre motivazioni imprescindibili, certo, a cui se ne è aggiunta una quarta. Il Cliente aveva infatti specificato:

“Vorrei che parte del soggiorno fosse dedicata ad un salotto con divano. [...] Non mi dispiace l’idea di aver un open space, però preferirei che la zona relax fosse visivamente delimitata nello spazio.”

Progetto terminato: render fotorealistico della zona relax


Ma come dividere zona pranzo e salotto quando non ci sono muri o librerie divisorie? Semplice: si delimita lo spazio con complementi d’arredo che fungono da separatori. Nel caso del nostro Cliente, Ylenia ha scelto di circoscrivere la zona relax utilizzando un semplice tappeto decorativo.

A livello pratico, il vantaggio è duplice: oltre a decorare, il tappeto servirà per proteggere il parquet dai piedini del divano o del letto aperto.

Grande divano angolare Mesh
Tappeto in viscosa a motivo geometrico Malizia

L’angolo conversazione è stato completato da pochi ma essenziali elementi: una poltroncina imbottita, perfetta per garantire una seduta supplementare; una lampada ad arco, utile per illuminare un angolo lettura; due tavolini da salotto, uno dei quali posizionabile a lato divano.


Tavolino sottile in lamiera Coby
Lampada ad arco moderna Lampo

I CONSIGLI DELL'ARREDATRICE
Arredare con i tappeti è un’ottima idea per decorare senza rischiare di appesantire l’ambiente. In particolare, i tappeti di grandi dimensioni possono essere utilizzati anche come elementi separatori. Delimitando visivamente lo spazio, contribuiscono all’individuazione di zone funzionali diverse nella medesima stanza.

Idee d’arredo: colori e finiture per una mansarda moderna

Scrive il Cliente:

“Quanto ai colori, non amo le tinte vivaci; preferirei non discostarmi da sfumature naturali come l’avorio, il sabbia o il marrone caffè. Il soffitto presenta perline a vista verniciate di bianco, i serramenti sono in alluminio bianco satinato e le pareti saranno tinteggiate in grigio RAL 9002. [...]
Prevedo anche di far posare del parquet in legno scuro.”

Indicazioni molto chiare, quelle del Committente, che hanno aiutato Ylenia a definire quali finiture prevedere per gli arredi del soggiorno mansardato. In generale, la scelta è ricaduta su colori neutri e caldi, declinati nelle varianti del beige e del marrone e illuminati dai rivestimenti chiari della poltrona e dei cuscini d'arredo.

La parete attrezzata, proposta in versione bicolore, gioca sulla dualità legno-laccato abbinando alla finitura Rovere Argilla un pannello color Terranova. Le tinte selezionate si sposano sia al colore delle pareti che alla tonalità del parquet.

Ad impreziosire un soggiorno in cui dominano i colori naturali ci pensa il piano del tavolo, scelto in finitura Keramic color Alabastro. L’importante resa estetica è addolcita dalle sedie in pelle chiara, che conferiscono eleganza e raffinatezza all’ambiente. Ultimo ma non meno importante, il tappeto in filato di viscosa color sabbia è evidenziato dalla trasparenza del vetro, finitura principale dei due tavolini da salotto.


Finiture proposte: pietra Keramic Alabastro, rovere Argilla, laccato Terranova

Da non perdere:

  • Vuoi saperne di più sul progetto? Scopri tutti i dettagli nella Scheda del Progetto.
  • Vuoi visualizzare tutti i progetti? Dai un'occhiata al nostro Portfolio.
  • Vuoi realizzare il tuo progetto personalizzato? Contatta i nostri Interior Designer per trovare la soluzione più adatta a te.