17 Dicembre 2020 / / Blogger Ospiti

Il miglior tavolo da pranzo per te sarà quello che funziona per il tuo budget, è solidamente costruito, si adatta al tuo spazio e ha uno stile che amerai per anni. Ci sono alcuni fattori fondamentali che dovresti considerare quando ne scegli uno per il tuo soggiorno.

In primo luogo, diffidare di cedere alle tendenze, un buon tavolo dovrebbe durare almeno dai cinque ai dieci anni. Se scegli qualcosa di troppo funky o ultra moderno, con troppi dettagli strani, un giorno potresti svegliarti e chiederti cosa stavi pensando al momento del suo acquisto. I gusti delle persone cambiano negli anni, così come le tendenze. Optare per una soluzione semplice e robusta è sempre la scelta vincente.

Insieme alla convenienza e uno stile senza tempo – come quello del brand Cattelan -, stabilità e ottima manifattura sono importanti da cercare quando si ispezionano i tavoli nei negozi di mobili.

Ecco alcuni consigli utili per scegliere il tavolo perfetto per il tuo ambiente.

La regola numero uno: il tuo tavolo da pranzo deve adattarsi alla tua zona pranzo

Ma un tavolo da pranzo è un mobile ingannevolmente grande, e per prima cosa bisogna tenere conto dello spazio circostante.

Oltre all’ingombro del tavolo, avrai bisogno di almeno un metro di spazio libero su tutti i lati per sederti comodamente su una sedia e muoverti nell’area circostante. Quindi, che faccia parte di uno spazio multiuso o di una sala da pranzo separata, inizia misurando la lunghezza e la larghezza dell’area che puoi dedicare a questo pezzo di arredamento. Quindi sottrarre circa due metri per lato da queste due misurazioni per ottenere una lunghezza e una larghezza target del tavolo da pranzo.

A questo punto pensa al suo utilizzo, se sarà impiegato anche per i pranzi quotidiani, o sarà uno spazio conviviale dedicato solo alle cene con gli amici. Questa è una variabile importante in quanto il “peso visivo” di un mobile può davvero influenzare la sua grandezza in una stanza. Potrebbe tecnicamente adattarsi, ma sembrerà enorme se è un pezzo scuro o ingombrante o se è troppo vicino ad altri mobili.

Se hai poco spazio, considera come opzione i tavoli estendibili; questi ti consentono di personalizzare il tavolo per diverse esigenze di intrattenimento e dimensioni delle feste.

Occhio alla forma del tavolo

I tavoli quadrati e rettangolari sono i più comuni, quindi troverai il maggior numero di scelte con stili, dimensioni e opzioni estensibili. Ma un tavolo rotondo o ovale può darti un po’ più di spazio per muoverti poiché taglia gli angoli ma ha comunque una buona superficie.

Qualunque sia la disposizione del tuo soggiorno, un tavolo rettangolare resta sempre un grande classico e soprattutto un prodotto versatile ed adattabile ad ogni occasione, sia per pochi commensali che per una ricorrenza speciale in cui il numero di invitati è maggiore.

Se il rettangolare può apparire una scelta troppo classica, a questo punto si può giocare con l’estetica e il design del tavolo, anziché con la sua forma vera e propria. Un esempio perfetto in questo contesto è una referenza del catalogo Cattelan Tavoli, il modello Skorpio, disegnato dal designer Andrea Lucatello. Realizzato con base in acciaio verniciato trasparente, in più soluzioni di colore; piano in cristallo 15 mm trasparente con bordi bisellati inversi, e si distingue per un design moderno ma al contempo raffinato che si sposa con vari tipi di ambientazione.

Presta attenzione ai supporti del tavolo

La base, di solito le gambe, un piedistallo o un cavalletto, può influire sul numero di persone che puoi adattare a un tavolo. Quando vedi un tavolo di persona, siediti per vedere se le tue gambe colpiscono le gambe del tavolo. Verifica di avere abbastanza spazio per le ginocchia quando ti muovi fino in fondo e se riesci ad incrociare le gambe sotto il tavolo. Il telaio che regge il piano del tavolo spesso può ridurre lo spazio di manovra.

Se vuoi essere più flessibile con i tuoi ospiti, fai attenzione alla larghezza delle gambe e a dove esse sono posizionate.

Con un piedistallo o un tavolo a cavalletto, hai più flessibilità per aggiungere più persone al tavolo. Una base centrale, come quella in acciaio del modello Skorpio di Cattelan Tavoli, è l’opzione migliore per la comodità dei commensali.

I tavoli a cavalletto possono darti flessibilità lungo i lati del tavolo, ma possono limitare lo spazio alle estremità di esso. Guarda attentamente quanto spazio c’è tra il bordo del tavolo e il punto in cui sono attaccati i supporti del cavalletto per assicurarti che ci sia spazio per le ginocchia.

17 Dicembre 2020 / / Blog Arredamento

Se stai leggendo questo articolo probabilmente sei già propenso ad acquistare un sistema di riscaldamento alternativo per la tua casa per abbattere consumi e costi ma sei ancora indeciso tra stufa a pellet e termostufa a pellet (conosciuta anche con il nome di idrostufa).
Dopo un brevissimo approfondimento sul pellet, in questa guida all’acquisto vediamo quali sono i punti di forza di stufe e termostufe e quali sono le principali differenze che devi conoscere e valutare per scegliere il modello migliore per te e per la tua casa.

I pellet sono dei piccoli cilindri di legno ricavati dagli scarti di falegnameria: trucioli e segatura vengono selezionati, essiccati, puliti e poi assemblati e pressati; tutto con l’impiego di sostanze naturali. Il pellet è un combustibile ad alta resa e dall’elevato rendimento termico, una fonte di energia pulita ed ecologica, meno inquinante rispetto ad altri combustibili come metano, gpl, petrolio. Ad oggi è facilmente reperibile ad un costo contenuto.

Ma veniamo al dunque: cosa differenzia la stufa dalla termostufa? Quali sono i vantaggi nell’acquistare un modello rispetto all’altro? Quali sono i pro di una stufa a pellet? Quali sono i benefici di una termostufa a pellet?

4 differenze tra stufe e termostufe a pellet

Se sei incerto nell’acquistare una stufa a pellet o una termostufa a pellet devi sapere che tra loro esistono 4 sostanziali differenze.

1. UTILIZZO

La stufa può essere utilizzata come principale fonte di riscaldamento di un ambiente o come integrazione all’impianto di riscaldamento già esistente. Ha un funzionamento indipendente e limitato a sé stesso.
Anche la termostufa è una fonte di riscaldamento ma il plus stà nel fatto che può essere collegata all’impianto termoidraulico della casa. Può scaldare l’acqua per i radiatori e quella che scorre nelle serpentine a pavimento, può inoltre produrre acqua calda sanitaria per il bagno e la cucina. La termostufa può essere paragonata ad una caldaia.

2. DISPERSIONE DEL CALORE

Una stufa classica produce il calore necessario per riscaldare l’ambiente in cui è collocata per irraggiamento (lenta dispersione del calore nella stanza) o per convezione (ventole di areazione che immettono aria calda nella stanza). Con una stufa a pellet canalizzata si può convogliare l’aria calda in ambienti limitrofi a quello in cui è posizionata la stufa. Per fare questo è necessario prevedere tubi e griglie di areazione.
La termostufa produce calore per scaldare in modo uniforme l’intera abitazione. Il calore prodotto riscalda sia l’ambiente sia l’acqua che circola nello scambiatore e viene immessa nell’impianto termoidraulico (acqua utilizzata per riscaldare casa e acqua sanitaria).
Va da sé che la stufa riscalda l’aria dell’ambiente in cui è collocata più velocemente rispetto ad una termostufa che invece lavora per scaldare aria e acqua in contemporanea.

3. POSIZIONAMENTO (E MONTAGGIO)

Date caratteristiche e funzionamento, è bene posizionare la stufa nell’ambiente che si vuole riscaldare. Per la termostufa non esiste questo accorgimento, può essere posizionata in qualsiasi stanza perché il suo scopo principale non è scaldare solo quel locale ma l’acqua dell’impianto termoidraulico e quindi l’intera abitazione in modo omogeneo.

Per funzionare in modo ottimale, stufe e termostufe a pellet necessitano di canna fumaria, presa d’aria e alimentazione elettrica. Nel caso della stufa, in alternativa alla canna fumaria, alcuni modelli possono prevedere un tubo che sporge dal muro.

4. PREZZO

Il costo di una stufa a pellet e di una termostufa a pellet dipende da modello, marca, design, dimensioni e prestazioni. Il prezzo è molto variabile ma una stufa costa meno di una termostufa. Diverso utilizzo, alte performance e miglior rendimento richiedono un investimento superiore, che nel tempo verrà ripagato con un netto risparmio sulla bolletta del riscaldamento.

Sul sito Obi-Italia, ad esempio, il costo di una stufa dalle medie dimensioni e prestazioni si aggira intorno a € 1000, quello di una termostufa parte dai € 1600 (mai sotto i € 1000).
Questi sono i prezzi indicativi per modelli di fascia media, è poi possibile trovare prodotti entry level altrettanto efficienti a costi più contenuti o prodotti top di gamma ad alto rendimento e costi più elevati.

Ricordati che al prezzo una tantum di stufa e termostufa dovrai aggiungere il prezzo dell’acquisto periodico del pellet!

3 fasce di prezzo: i modelli indicativi OBI

Da € 550 a € 1000

Stufa Mignon – Obi. CLICCA E SCOPRI CARATTERISTICHE E PREZZO

Da € 1000 a € 2000

Stufa Vega Airlight – Obi. CLICCA E SCOPRI CARATTERISTICHE E PREZZO

Termostufa Millenium Rosso – Obi. CLICCA E SCOPRI CARATTERISTICHE E PREZZO

 

Da € 2000 a € 3000

Stufa Sveva – Obi. CLICCA E SCOPRI CARATTERISTICHE E PREZZO

Termostufa Flavia Avorio – Obi. CLICCA E SCOPRI CARATTERISTICHE E PREZZO

 

Acquistare una stufa o una termostufa a pellet: valori di riferimento

Vediamo ora quali sono i parametri da considerare per scegliere il modello più appropriato.

Grado di efficacia: è il rendimento, la quantità di calore che la combustione del pellet genera e cedere all’ambiente. Il valore ottimale si aggira intorno a 90%, questo dato significa che, ad esempio, su 100 kg di pellet 90 kg vengono effettivamente trasformati in calore.

Capacità di riscaldamento: è la potenza termica, la quantità di calore reso dalla stufa all’ambiente. Dato espresso in kW. Non esiste un valore standard ottimale, questo va piuttosto valutato a seconda delle dimensioni della stanza da scaldare, dell’isolamento termico dell’edificio, delle condizioni climatiche del luogo. Questo dato è particolarmente importante per valutare la capacità della stufa di riscaldare l’ambiente, per non vanificare la spesa acquistando modelli sottodimensionati e di potenza inadeguata.

Capacità di riscaldamento dell’ambiente: sono i metri cubi massimi riscaldabili in condizioni ottimali. Per condizioni ottimali ci riferiamo principalmente ad ambienti coibentati e isolati, di classe energetica alta. Nel scegliere il modello migliore è quindi bene tenere in considerazione, oltre alla grandezza e al volume della casa, anche fattori che potrebbero incidere sulla capacità di riscaldamento, come il grado di isolamento termico dell’edificio, la zona climatica in cui si vive e quindi le temperature minime approssimative e il grado di umidità.

Potenza calorifica: è la quantità di calore liberata dalla combustione (in questo caso del pellet). Ad esempio, una stufa / termostufa con potere calorifico di 15,2 kW significa che brucia un kg di pellet liberando 15,2 MJ di energia sotto forma di calore.

Stufe & termostufe: quando e perché sceglierle

Riassumendo…

Dovresti acquistare una stufa a pellet:

  • Se vuoi produrre calore solo occasionalmente perché hai già un impianto di riscaldamento e di produzione dell’acqua calda perfettamente funzionante e moderno, hai una caldaia a condensazione o un riscaldamento a pavimento.
  • Se vuoi scaldare solo l’ambiente in cui è collocata la stufa, ad esempio la taverna, la mansarda o un grande open space.

17 Dicembre 2020 / / diotti.com

L’open space, ambiente che unisce soggiorno e cucina, è una soluzione sempre più diffusa e amata.
Unire arredi diversi per funzione ed estetica può essere una sfida, in particolare se si pensa agli abbinamenti di materiali e colori, alle misure a disposizione e alle proporzioni. In questo articolo parliamo di uno degli elementi fondamentali di ogni zona giorno: vogliamo darti qualche consiglio su come scegliere il divano migliore per un open space, vediamo i vari modelli, alcuni progetti realizzati e tante foto da cui puoi prendere ispirazione.

Ecco di cosa parliamo:

 

RICORDA

1. Prima di decidere la collocazione dei vari arredi in un open space piccolo ricorda di prevedere la giusta distanza tra divano e porta tv. Inoltre, se vuoi un modello angolare o con penisola, calcola almeno 80 cm di passaggio tra l’imbottito e la parete attrezzata / libreria / porta tv. Tieni sempre presenti l’ergonomia e i flussi di movimento all’interno della stanza.

DISTANZA TV – DIVANO
TV 19″ – 32″ 0,7 – 1,2 m
TV 40″ – 50″ 1,6 – 1,9 m
TV 55″ – 60″ 2,2 – 2,9 m
TV 65″ – 75″ 3,1 – 3,6 m
TV 80″ – 90″ 3,3 – 4,4 m

2. Se il fulcro della zona relax è il tv, il divano dovrebbe essere disposto frontalmente, con la finestra a lato. La finestra, in quanto fonte luminosa, non dovrebbe essere né dietro le nostre spalle né dietro il televisore.

 

Modello

Divani componibili che si adattano ad ogni esigenza

L’ideale in ambienti open è un divano modulare componibile. I migliori produttori di imbottiti offrono le 3 principali configurazioni, tutte disponibili in innumerevoli varianti e dimensioni:

Nel mondo dei componibili distinguiamo tra due tipologie di modularità:

  • 1° tipo: divani componibili “fissi”

    All’interno di collezioni di alta qualità si trovano talmente tanti moduli da rendere possibile la creazione di divani praticamente su misura.
    Una volta configurato e acquistato, il layout di questo tipo di divano non può essere modificato, i suoi pezzi non possono cioè essere spostati e riconfigurati a piacere.
    Per far ciò devi scegliere il 2° tipo.

  • Divani componibili lineari, angolari, con penisola della collezione diotti.com

  • 2° tipo: divani modulari “scomponibili”

    Sofà composti da singoli elementi staccabili e ricomponibili a piacere. I moduli si accostano o si agganciano tra loro ma possono essere spostati e riconfigurati come preferisci. In questo modo si possono formare divani lineari, angolari, con penisola, perfino letti o tante sedute singole tipo poltrone o pouf.

  •  

    Divano a moduli liberi con schienali zavorrati Prisma

     

    Moduli asimmetrici mobili e ricombinabili, con schienali spostabili.

    Divano con penisola - Prisma Rock
    Divano modulare a doppio angolo
    Divano con terminale panoramico

    Trasformare un salotto in un attimo: da angolo conversazione con due divani paralleli, a divano con penisola per i momenti di relax, da soli o in due, davanti alla tv o con un buon libro.

    Zona conversazione con divani paralleli - Rigel
    Zona relax con divano a penisola

Posizionamento

Lungo una o due pareti

Appoggiato al muro oppure leggermente discostato con quadri, mensole o una libreria dietro. Guarda tutte le idee per questa configurazione

 

Divano con penisola basso con sedute monoscocca - Everet

 

Divisorio a centro stanza

Per separare zona living e cucina / tavolo da pranzo. Guarda tutte le idee per questa configurazione.

 

Divano centro stanza con penisola e modulo senza schienale - Abbey

 

Di fronte o lateralmente all’entrata di casa

Per delimitare un’area di ingresso o creare una sorta di corridoio che suggerisce il flusso di movimento che si desidera impostare nella stanza.

 

Divano a penisola laterale alla porta di ingresso - Jude

 

Davanti ad una vetrata o ad una porta finestra

Come abbiamo già detto sopra nell’approfondimento sulla distanza tv-sofà, questa non è la posizione ideale se il divano è di fronte al televisore. In questo caso avere una finestra alle proprie spalle può creare riflessi che disturbano la visione. Se non hai altra scelta, valuta delle apposite tende oscuranti.

 

Grande vetrata con divano a penisola davanti - Kensington

Open space con divano a muro

Spesso quando si hanno salotto e cucina nello stesso ambiente si tende a voler separare le due zone con il divano. Naturalmente molto dipende anche dalle dimensioni della stanza e dalla sua configurazione, ma quella del divano in mezzo non è l’unica soluzione. La mancanza di pareti contro cui appoggiare i mobili rende necessario utilizzare al meglio i muri presenti e organizzare lo spazio calpestabile con l’uso degli arredi e dei complementi.

In base al layout della zona giorno è infatti possibile disporre gli arredi lungo le pareti, lasciando la parte centrale più ariosa. Guarda gli esempi qui sotto. In alcuni casi al divano centro stanza si è preferito un grande tavolo da pranzo, oppure un’isola cucina o ancora una libreria divisoria o un porta tv con pannello estraibile orientabile. Questa diventa quasi una scelta “obbligata” quando l’ambiente è lungo e stretto.

Progetto open space di 20 mq con divano a penisola

 

Progetto open space con divano contro il muro e tavolo al centro

 

Divano con chaise longue a parete lato finestra - Ballantine

 

Divano chaise longue ad angolo lato finestra - Hyeres

 

Progetto open space di 36 mq con divano angolare e chaise longue in centro

 

Open space lungo e stretto con grandi vetrate e divano a parete

 

Divano minimal con penisola appoggiato contro parete di fondo - Prisma Air

 

Pianta open space soggiorno-cucina con divano appoggiato a muro

 

Render open space con divano a parete, tavolo al centro e tv orientabile

 

Open space con divano centro stanza

In base alla forma e al posizionamento, il divano centrale suggerisce percorsi, direzioni e funzioni all’interno della stanza. Con questa soluzione puoi:

  • separare zona giorno e ingresso
  • creare corridoi di passaggio che conducono verso la zona notte
  • separare living e area operativa/pranzo

In questo modo invece delle pareti utilizzeremo gli arredi per delimitare zone e favorire flussi di movimento che rispondono all’ergonomia di fruizione che vogliamo costruire nel nostro open space.

Progetto di cucina open space con divano centrale - villa a San Francisco

Se desideri un open space in cui il sofà occupa uno spazio preminente attorno al quale girano tutti gli altri elementi, dovrai scegliere un modello degno di occupare questo posto di rilievo. Deve essere impeccabile e proporzionato, non troppo ingombrante e non troppo piccolo, in un rivestimento che si armonizzi perfettamente con il resto dell’ambiente.

Un divano bello a 360°

Requisito fondamentale è che il divano sia perfettamente rifinito sui 4 lati. La parte posteriore dello schienale deve essere bella da vedere, magari caratterizzata da elementi decorativi o inserti in materiali diversi da quelli del resto del rivestimento.

Divano 3 posti con braccioli stretti trapuntati - Only You
Divano con schienale trapuntato - Only You
Divano con penisola centro stanza con tavolini integrati - Gossip
Dettaglio dello schienale del divano decorato - Gossip
Divano angolare centro stanza con struttura in pelle - Victor
Schienale pelle e tessuto - Victor

 

3 opzioni per un divano-divisorio tra soggiorno e cucina

Se il divano viene utilizzato come divisorio tra cucina e living valuta bene queste 3 tipologie:

  1. 1. divano con schienale alto: dividere nettamente coprendo il più possibile la cucina o il tavolo da pranzo
  2. 2. divano con schienale basso: creare armonia e continuità tra le aree dell’open space
  3. 3. divano bifacciale: senza schienali o con schienali spostabili per garantire la seduta con doppio affaccio

1. Divano separa ambienti con schienale alto

Uno schienale alto fornirà una schermatura maggiore tra living e cucina. Attenzione però: un imbottito troppo ingombrante potrebbe diventare il solo ed unico protagonista della stanza. Pur volendo separare le due aree, a meno che tu non decida di tirare su un muro divisorio, sarà impossibile coprire del tutto la cucina. Cerca di mantenere le proporzioni tra i vari arredi e crea un dialogo cromatico tra loro.

Divano ad angolo con schienali alti e recliner - Newark

 

Divano 2 posti centro stanza con schienale e braccioli alti - Lars

 

Divano e chaise longue con schienali e braccioli alti - Cortina

 

2. Divano divisorio con schienale basso

Questa opzione vede come protagonista dell’open space un sofà basso o con schienale regolabile. Lo schienale relax permette infatti di mantenere i cuscini bassi quando il divano non è in uso e di sollevarli quando siamo seduti a leggere, chiacchierare o guardare la tv.

Divano centro stanza 2 posti in pelle con schienale basso - Jude

 

Divano design 3/4 posti con schienale e braccioli molto bassi - Cave

 

Divano in pelle centro stanza con schienali bassi - Holiday Componibile

 

3. Divano bifacciale senza schienali o con schienale mobile

L’ideale per creare un ambiente fluido e informale è un divano con seduta bifronte, fruibile su due lati. Questo tipo di sofà con doppia seduta può essere usato a 360°, con affaccio sulla cucina da un lato e sulla zona giorno dall’altro. Non esiste quindi un fronte-retro ed infatti parliamo di divani senza schienale o con schienale movibile e riposizionabile, solitamente zavorrato.

Progetto divano bifacciale con tv da un lato e zona conversazione dall'altro

 

Progetto soggiorno con cucina a vista e divano centro stanza

 

Render del salotto con divano doppia seduta dentrale - Prisma

 

Divano bifacciale con cuscini bassi spostabili - Prisma

 

Divano modulare doppio lato con cuscini mobili - Prisma

 

Divanetto senza schienale con cuscini movibili - Prisma Air
Divanetto chaise longue con schienale spostabile - Prisma Air

 

Divano doppia seduta modulare - Peanut B

 

Divano bifacciale componibile liberamente - Peanut B

 

Divano a moduli componibili in open space con colonna centrale - Onice

 

Grande divano bifronte a doppio angolo - Jude Componibile

 

Se l’idea degli schienali che si spostano non convince, una valida alternativa è puntare su un divano destrutturato, ossia un componibile configurato in maniera un po’ diversa dal solito, ad esempio alternando moduli con spalliera a moduli senza o a pouf bifacciali. In questo modo si avrà comunque la possibilità di sfruttare alcuni spazi per sedersi su due lati mantenendo però un’estetica più tradizionale.

Divano ad angolo centro stanza con schienale aperto - Anser

 

Divano con pouf integrato senza schienale - Hiro

 

Divano destrutturato con elemento centrale bifacciale - Abbey

 

 

Il più amato: divano angolare centro stanza

Il modello a “elle”, ad angolo, con penisola o meridienne, è uno dei preferiti per arredare un open space. La sua forma infatti permette di delimitare lo spazio della zona giorno in maniera più netta. I due lati creano una separazione all’interno dell’ambiente unico soggiorno/cucina definendo in maniera chiara le due aree.

Progetto open space con cucina a isola e divano divisorio - villa a San Francisco

 

Divano angolare doppio bicolore - Brighton

 

Divano ad angolo con schienali e braccioli reclinabili - Carnaby

 

Divano a elle centro stanza con piedini in metallo - Jude

 

Divano al centro del soggiorno ad angolo - Davos

 

Grande divano angolare bianco al centro del soggiorno - Cereus

 

UN CONSIGLIO IN PIÙ…
Va molto di moda posizionare il divano in mezzo alla stanza, ma non sempre è la scelta giusta. Gli ingombri dei modelli attuali sono maggiori rispetto a quelli del passato, quindi attenzione a non piazzare un pachiderma nella famosa cristalleria 🙂 Insomma, non rubare spazio ad altri elementi, non rubarlo alla tua libertà di movimento e non penalizzare ad esempio il tavolo, la libreria o la cucina. L’armonia è tutto in un open space, non ci devono essere né vincitori né vinti!

Divano al centro 2/3 posti: quando la stanza è piccola

In un open space di dimensioni ridotte opteremo per un divanetto o un 2-3 posti compatto. Naturalmente molto dipende dalle dimensioni e dalla forma dell’ambiente cucina-soggiorno, bisogna calcolare bene gli ingombri e pianificare tenendo in mente l’ergonomia complessiva della stanza (passaggio tra divano e tavolo, giusta distanza dal tv, flusso di movimenti verso le varie zone, apertura di finestre e porte…).

Un 2/3 posti è sicuramente la soluzione più comoda. Per risparmiare spazio senza sacrificare le dimensioni dei cuscini di seduta scegli un modello compatto, con braccioli stretti.

Divano 2/3 posti con braccioli stretti e schienale alto - Destin

 

Divano in piuma con struttura compatta e braccioli alti - Aker

Se preferisci una soluzione più ampia e scenografica, opta per un divano piccolo ma con seduta profonda, ampia e accogliente.

Originale divanetto 2 posti con seduta profonda - Panorama

In case piccole è buona norma ingegnarsi, quindi non sottovalutare tutti gli espedienti salvaspazio. Se vuoi che il divano separi living e cucina, potresti sostituire un normale tavolo con una consolle allungabile. Se non hai spazio per una libreria, puoi integrarla nel divano, idem per il tavolino da caffè.

Divano 2 posti senza braccioli con mensola posteriore - Freesofa

 

Dettaglio mensola posteriore - Freesofa

Un divanetto molto piccolo ma completato da una panca poggiapiedi può essere un’ottima soluzione per contenere l’ingombro senza rinunciare alla comodità di poter allungare le gambe. In più potrai ottenere posti a sedere extra semplicemente spostando il pouf/panchetta.

Divanetto 2 posti con panca poggiapiedi - Lovy

Puoi anche scegliere una chaise longue o una dormeuse. Pur non avendo i braccioli offrono un ampio spazio per sedersi e sdraiarsi.

Daybed con cuscino spostabile - Prisma Air

Un divano particolare

Per un approccio originale si può valutare una forma particolare, come un divano curvo o dal design completamente fuori dagli schemi convenzionali.

Progetto per soggiorno open space con divano centrale a doppio angolo - Caen

&nbsp

Divano a moduli asimmetrici - Prisma Rock

 

Divano curvo centro stanza - Messico

 

Divano di design a moduli esagonali - Panorama

&nbsp

 

Cosa mettere sulla parete dietro al divano?

Ecco alcune foto da cui prendere ispirazione se non sai cosa mettere sulla parete dietro il divano. In un open space è importante prestare attenzione a ogni dettaglio e questo muro non può certo rimanere inutilizzato o spoglio. Puoi arredarlo con librerie, mensole, pensili contenitore, un muretto in cartongesso per complementi e libri, quadri, lampade da lettura decorative, una scenografica carta da parati o più semplicemente una tinteggiatura in un colore diverso dal resto della stanza. Se lo spazio lo consente puoi mantenere il divano staccato dalla parete e posizionare nella parte retrostante una bella pianta di dimensioni adeguate.

  • Mensole o libreria
  • Parete con mensole dietro a divano con chaise longue - Lars

     

    Libreria in cartongesso dietro a divano 3 posti - Avarit

     

  • Pensili (e proiettore)
  • Progetto per soggiorno con cucina a vista 45 mq

     

  • Muretto in cartongesso
  • Divano ad angolo con mensole dietro - Kimi

     

    Divano piccolo 2 posti con muretto in cartongesso sul retro - Orange

     

  • Quadri o specchi
  • Divano con poggiatesta reclinabili e quadri sulla parete retrostante - Celtic

     

    Divano con penisola basso con composizione di quadri alla parete - Everet

     

    Parete a specchi dietro al divano con penisola - Holiday

     

  • Carta da parati o parete colorata
  • Divano in velluto rosso su parete con carta da parati - Greg

     

    Carta da parati a fiori dietro a divano bianco - Brighton

     

    Divano 4 posti appoggiato a parete nera - Jude

     

  • Piante
  • Salotto con pianta dietro a divano stile chesterfield curvo - New Kap

     

  • Lampade o faretti
  • Parete retro divano con faretti integrati - Structure Sofa

Quale mobile dietro al divano centro stanza?

Se hai scelto di posizionarlo a centro stanza potresti voler sfruttare lo schienale come se fosse una “parete” di appoggio per altri arredi. Naturalmente se lo schienale è particolare o lavorato, meglio lasciarlo a vista. Se sul retro del divano hai la cucina potresti voler posizionare qui il tavolo (non per forza appoggiato all’imbottito, o sì se hai davvero poco spazio). Altre soluzioni possono essere: una libreria bassa integrata o alta e divisoria, una consolle fissa o allungabile, una panca bassa per piante e oggetti o alta per sedersi al tavolo, una madia, un buffet, una credenza o un altro tipo di mobile contenitore.

  • Tavolo da pranzo
  • Divano con tavolo da pranzo dietro - Softly

    Progetto in pianta di un open space lungo e stretto con divano al centro

    Render open space con divano, tavolo e isola cucina centrali

  • Tavolini alti o consolle
  • Divano angolare con tavolini appoggiati allo schienale - Clive

    Tavolino e consolle in appoggio sul retro del divano - Clive

  • Mensole integrate
  • Progetto soggiorno con divano al centro con mensole integrate

    Open space con divano centrale con mensole integrate - Caen

  • Libreria free standing (e angolo studio-lavoro)
  • Progetto grande soggiorno open space con divano centro stanza e libreria dietro

    Libreria con ante e angolo studio

  • Libreria integrata
  • Divano con libreria integrata nello schienale - Holiday

  • Isola della cucina
  • Open space con isola e divano centro stanza

       

      Recap: le 5 cose da fare prima di scegliere il divano per il tuo open space

      • prima di decidere se posizionare il divano a centro stanza o lungo una/due pareti, ricorda di calcolare la distanza dal porta tv
      • indipendentemente dallo spazio a disposizione valuta sempre un divano componibile invece di fermarti al primo divano 2 posti che sembra soddisfare le tue esigenze. Con un componibile puoi creare quello che vuoi e hai tantissime misure a disposizione, potresti scoprire di riuscire a sfruttare meglio il salotto
      • se la stanza è piccola non rinunciare allo spazio di seduta, ma limita l’ingombro generale scegliendo un modello con braccioli stretti (o senza)
      • non sempre la soluzione migliore per un soggiorno-cucina uniti è mettere il divano al centro. Valuta il layout della stanza, le distanze tra arredi, i passaggi e i movimenti che farai all’interno dell’ambiente. Posizionare il sofà contro un muro potrebbe sembrare “meno cool” ma in alcuni casi potrebbe farti risparmiare spazio consentendoti di organizzare una zona giorno più vivibile e più bella da vedere
      • se il divano è centrale valuta bene le varie opzioni: schienali alti per creare un filtro cucina/living; schienali bassi per interni più fluidi; senza schienale o con cuscini spostabili se vuoi vivere l’open space al 100% senza limitazioni. Infine, prediligi modelli ben rifiniti su tutti i lati.

       

      Hai trovato il divano che fa per te oppure stai ancora cercando il modello perfetto?
      Il tuo è un open space “difficile” con particolari ostacoli come pilastri, muri obliqui, forme strane…?
      Chiedi aiuto ad un arredatore esperto! Clicca qui sotto e raccontaci cosa stai cercando.

       

      Abbiamo visto tantissimi esempi, progetti e foto di divani che potrebbero arredare un open space in maniera impeccabile. Dai componibili che abbiamo definito “fissi” a quelli (s)componibili che offrono estrema libertà di configurazione in ogni momento. La domanda iniziale era “divano a centro stanza sì o no?”. Ricorda: non è solo una scelta di stile o di gusto personale, ma un preciso orientamento progettuale che influenzerà il resto della stanza poiché coinvolge la distanza tv-divano, l’ergonomia e i movimenti nell’ambiente, la corretta fruibilità di ogni elemento d’arredo e architettonico…e molto altro.

      Se sei alle prese con la scelta del divano o con l’arredamento di un soggiorno o di un open space, non perderti questi articoli:

      Divano: modelli, dimensioni, stili e comfort

      Come arredare una cucina open space

      73 idee per arredare le pareti del soggiorno

      Poltrone colorate: 101 idee per il salotto

      Divani componibili: 9 motivi per scegliere i modulari

      Divano 2 posti: misure e guida alla scelta

      Divano 3 posti: misure e guida alla scelta

      Guarda tutti i progetti realizzati per l’arredo di soggiorni e salotti

17 Dicembre 2020 / / Colori

Illuminating e Ultimate Gray sono i due colori che il Pantone Colour Institute ha scelto per il 2021. Il grigio, colore pratico e solido come la roccia e il giallo caldo e ottimista.

Illuminating e Ultimate Gray

2021, l’anno in cui tutto è cambiato. E anche il Pantone Colour Institute si adegua a questo cambiamento annunciando non uno, ma due colori per il prossimo anno. Si chiamano Illuminating e Ultimate Gray, e secondo l’Istituto Pantone, questo mix di colori dovrebbe trasmettere

“un messaggio di forza e di speranza che è al tempo stesso solido ed incoraggiante”, ed è proprio quello di cui il mondo ha bisogno. 

La scelta dell’Istituto è significativa, in quanto descrive il grigio come un colore “pratico e solido come la roccia” e il giallo come “caldo e ottimista”. Combinati, i due colori comunicano “resilienza e speranza, due qualità essenziali per lo spirito umano”. 

PANTONE 13-0647 Illuminating

Pieno di luce e di allegria, il giallo scelto dall’Istituto Pantone per il 2021 è un colore brillante e allegro che sprizza vivacità. Connesso al potere del sole, questo colore può portare calore e vitalità al vostro arredamento. Dai piccoli dettagli fino ai pezzi più importanti, dalle pareti agli accenti, l’energia e la luce del giallo esaltano in particolare i colori più spenti, come il grigio, a cui si accorda perfettamente.

Illuminating e Ultimate Gray
1 Collezione di arredi da giardino Panama by Talenti // 2 Cucina Frame by Fantin // 3 Scala a chiocciola Clip by Fontanot // 4 Lampada da tavolo Buonanotte by Stilnovo // 5 Cassettiera da ufficio by USM // 6 Karl Hansen Poltrona CH78 Mama Bear Chair // 7 Shield Side Table by Boca do Lobo // 8 Completo biancheria da letto Jewel by Somma Gruppo Gabel // 9 Lampada da terra gialla collezione Eden by Rotaliana 

PANTONE 17-5104 Ultimate Gray 

Ultimate Gray infonde tranquillità, incoraggiando sentimenti di calma, stabilità e resilienza.

Semplice, elegante ed emblematico, il grigio è un colore di base pieno di struttura e di forza. Quasi antitetico al giallo, il grigio scelto dall’Istituto Pantone per il 2021 è solido come i sassolini sulla spiaggia, come la pietra della montagna, e si ispira alla natura. 

Illuminating e Ultimate Gray
1 Rivestimento collezione Equus by Terratinta // 2 Divano Pasha by Jesse Divani // 3 Poltrona da ufficio Sessel by Thonet // 4 Completo biancheria da letto Jewel by Somma Gruppo Gabel // 5 Cassettiera da ufficio by USM // 6 Set da bagno collezione Impero by Somma Gruppo Gabel // 7 Sgabello On by Sitland

Illuminating e Ultimate Gray in combinazione

Il Pantone Color Institute presenta la combinazione di Illuminating e Ultimate Gray come un unico colore, in quanto si completano a vicenda, creando una sinergia contemporanea ed energica.

”Una combinazione di colori il cui legame con l’intuizione, l’innovazione e la comprensione, il rispetto per la saggezza, l’esperienza e l’intelligenza ispira la rigenerazione, spingendoci verso nuovi modi di pensare”.

Collage Courtesy Press Loft

Scopri tutti i colori e le tendenze per anno 2021.

17 Dicembre 2020 / / Case e Interni

Consigli per le finestre della tua casa

Stai cercando di rinnovare o ristrutturare la tua casa ma non sai da dove cominciare? Dovresti partire prima di tutto dalle tue finestre che sono una parte essenziale dell’interior design.

Le finestre delle nostre abitazioni sono il confine tra il mondo interno e quello esterno. Sono più che semplici aperture nel muro, le finestre ti aiutano ad illuminare la casa e a far entrare l’aria, ma sono anche dei fari puntati sul mondo esterno. Non a caso, una delle prime cose che si valuta, quando si sceglie una casa è “cosa si vede fuori”: la vista è piacevole?

Le finestre sono spesso trascurate quando si pensa al rinnovamento della propria casa, tuttavia possono diventare il punto focale di una stanza o possono farti risparmiare sul riscaldamento o ancora, possono aggiungere angoli piacevoli o rivelare zone funzionali.

Consigli per le finestre della tua casa

Gioca con il colore dei telai

Anche se il tuo appartamento deve rispettare il colore degli infissi del condominio, nessuno ti vieta di verniciare la parte interna del serramento o di scegliere finestre bicolore in alluminio o PVC.

Tradizionalmente in Italia, la maggior parte delle finestre ha telai bianchi oppure nei toni marroni del legno. Ma l’ultima tendenza che sta conquistando il mondo dell’interior design in tutta Europa sono i telai neri.

Una scelta certamente audace, che riflette la predilezione degli stili di arredamento più amati negli ultimi anni: lo stile industriale e quello nordico. Se hai una casa con interni chiari, l’uso di finestre nere può essere una scelta di design che aggiunge contrasto, fascino ed originalità. Le finestre nere vengono messe in risalto dalle pareti di colore chiaro. Per cui puoi usare il nero o grigio antracite per i telai degli infissi, in stanze luminose in cui hai una prevalenza di sfumature di bianco, grigio chiaro e altri toni neutri.

Consigli per le finestre della tua casa

Attenzione alla posizione delle tende

I bastoni o binari delle tende posizionati strategicamente possono aiutarti a migliorare l’aspetto della stanza. Il primo suggerimento è quello di fissare le tende il più in alto possibile. Appendi le tende a pochi centimetri da soffitto e falle arrivare a pavimento, in questo modo sia la finestra che la stanza sembreranno più alte. Inoltre, dove possibile, cerca di fare in modo che il bastone sporga almeno 20-25 cm da ogni lato della finestra. Questo induce a pensare che la finestra sia più larga.

Consigli per le finestre della tua casa - arredamento

Crea uno spazio relax sotto la finestra

Per risparmiare spazio in un appartamento, puoi prendere in considerazione un’area che viene di solito trascurata, quella delle finestre. E anche se non è necessario risparmiare ogni centimetro, rendere lo spazio sotto alle finestre un vero elemento di decorazione degli interni è sempre una buona idea, sia che si tratti di un soggiorno, di una camera o di una cucina.

Ad esempio, puoi creare un angolo relax con una panca e dei cuscini: attirerà sicuramente l’attenzione quando si entra in una stanza e darà comunque la possibilità di un’area piacevole da sfruttare nel tempo libero. Se c’è un termosifone nel sotto finestra, puoi pensare di sostituirlo con un elemento più basso e profondo, che riuscirà a stare sotto alla panca, puoi chiedere informazioni al tuo idraulico.

Una semplice panca installata sotto la finestra trasforma la parete della cucina, in una zona pranzo accogliente e luminosa che piacerà a tutta la famiglia. La panca potrà essere anche un contenitore, sappiamo che non ci sono mai abbastanza armadi in casa!

Ecobonus infissi - Bonus ristrutturazione


Usufruisci dell’Ecobonus infissi o del Bonus ristrutturazione

Le finestre possono inquadrare una vista, mentre la luce naturale è fonte salutare per corpo e mente. Tuttavia, oggi sappiamo che le finestre possono essere un punto debole delle nostre case per quanto riguarda la perdita di calore e gli sprechi di energia in generale. Quindi il primo passo da fare, se le finestre sono datate, è installare finestre ad alte prestazioni, che contribuiscono a migliorare i livelli di efficienza energetica della casa.

Certo il costo rimane sempre uno dei grandi ostacoli principali, ma lo Stato ha deciso di incentivare gli interventi di riqualificazione edilizia, per prevenire gli sprechi di energia. Oggi c’è un aiuto in più: la Cessione del credito Ecobonus o del Bonus ristrutturazione. In pratica si tratta di detrazioni fiscali che possono essere cedute al fornitore dei beni o servizi acquistati. Ad esempio, puoi comprare le tue nuove finestre Oknoplast pagandole la metà in cambio del tuo credito ecobonus infissi o del Bonus ristrutturazione. È molto interessante, non tutte le aziende forniscono questa possibilità.

In sostanza, grazie alle agevolazioni statali è possibile detrarre fino al 50% delle spese totali sostenute per ammodernare l’abitazione o per migliorarne l’efficienza energetica; invece di aspettare anni per usufruire degli sgravi fiscali, è possibile cedere subito il proprio credito d’imposta a un rivenditore Oknoplast. Otterrai così immediatamente un grande risparmio sul prezzo per acquistare i nuovi infissi ad alta efficienza energetica.

Ogni stanza può beneficiare di luce naturale e bellissime finestre nuove, che possono rendere più bella ed accogliente la tua casa.

Scrivania sotto finestra

Smartworking: una piccola zona studio illuminata

Oggi che è diventato più frequente lavorare a casa, creare uno spazio studio, sfruttando il sotto finestra, è una soluzione da prendere in considerazione.

Nelle case in muratura, lo spazio del davanzale è particolarmente profondo e si presta benissimo ad ospitare un piano di lavoro della giusta profondità. In ogni caso, è comunque possibile aggiungere una piccola scrivania o creare un ripiano su misura per recuperare spazio.

______________________________________

Anna e Marco DMstudio – CASE E INTERNI