27 Luglio 2021 / / Dettagli Home Decor

arrdo bagno e sanitari Geberit

Comfort acustico e scarichi insonorizzati, vediamo quali soluzioni e prodotti utilizzare per isolare acusticamente il bagno

L’insonorizzazione degli impianti è uno degli aspetti più delicati nella progettazione di una stanza da bagno. Adottando i sistemi e gli impianti giusti, unitamente a un’installazione a regola d’arte, i rumori provocati da uno scarico o dal risciacquo del WC si possono ridurre notevolmente.

Una corretta posa della colonna di scarico ha grande influenza sulla rumorosità:  per realizzare impianti che garantiscano un ridotto livello di rumore, è importante intervenire correttamente già in fase progettuale, allineando verticalmente i bagni nei vari piani della costruzioneprevedendo dei vani tecnici dove concentrare gli impianti ed evitando di far confinare pareti con tubazioni e locali sensibili al rumore come le camere da letto.

Negli impianti di scarico sono tre fondamentalmente le tipologie di rumore: rumori della caduta, causati dall’acqua che scende verso il basso all’interno del tubo, rumori dell’urto, causati dall’impatto dell’acqua nei cambiamenti di direzione, e rumori del deflusso, causati dallo scorrimento dell’acqua nella tubazione orizzontale.

Le soluzioni GEBERIT per un corretto isolamento acustico del bagno

Geberit ha sviluppato un’ampia gamma di prodotti che permettono di isolare acusticamente il bagno, lavorando su due fronti: da un lato la riduzione dei rumori trasmessi per via aerea, dall’altro la trasmissione delle vibrazioni.

Per ovviare alla trasmissione indiretta via aria, è necessario “mettere della massa” davanti alla sorgente del rumore stesso ad esempio utilizzando delle tubazioni appesantite come Silent-PP o Silent-PRO ed è consigliabile inoltre costruire un cavedio in muratura davanti alla colonna di scarico, mentre per interrompere la trasmissione diretta via corpo, è possibile “disaccoppiare” tubi e raccordi dalla struttura con l’ausilio di prodotti specifici come braccialetti per tubi dotati di inserto disaccoppiante in gomma, ma anche guaine da applicare sulle condotte nei punti di passaggio attraverso pareti e solette.

posa della colonna di scarico del wc

Nella stanza da bagno, la corretta installazione dei sanitari contribuisce in maniera determinante al raggiungimento del comfort acustico ideale. I prodotti Geberit permettono di disaccoppiare WC e bidet sospesi dalla parete, con l’aggiunta di un materassino fonoassorbente che separa il vaso in ceramica dalla parete, attenuando la trasmissione del rumore alla struttura.

Un ottimo abbattimento dei livelli di rumore creati dagli impianti di scarico si ha con i sistemi di scarico insonorizzati Geberit. 

Per la riduzione delle fonti sonore di un impianto, Geberit propone due prodotti: Silent-PP, un sistema di tubazioni multistrato ottimizzate acusticamente ideale per le diramazioni al piano e Silent-PRO, tubazioni ad elevato potere fonoisolante studiate per le colonne di scarico montanti (75, 90, 110 mm).

sistemi di scarico insonorizzati Geberit
Le tubazioni Geberit Silent-PP garantiscono una minor propagazione dei rumori di scarico grazie all’ottimizzazione idraulica dei raccordi e alla costruzione a 3 strati di materiale minerale. Il primo, bianco, facilita l’ispezione interna ed è una vera comodità quando si cerca un guasto, quello intermedio, grigio, costituisce la struttura della tubazione, mentre il terzo, nero, lo protegge dai raggi solari, così da poter stoccare i materiali tranquillamente anche all’aperto.

Geberit Silent-PRO presenta un potere fonoassorbente superiore dovuto al notevole peso, esito di una speciale miscela di materie plastiche addizionate di sostanze minerali.

Progettati per semplificare la vita, Silent-PP e Silent-PRO sono entrambi sistemi ad innesto che quindi non richiedono attrezzature particolari per la loro installazione. Grazie al basso coefficiente di dilatazione dei tubi, non è più necessario compensare l’allungamento o l’accorciamento con particolari accorgimenti, o con altri prodotti come un manicotto di dilatazione. Su ogni raccordo sono presenti delle tacche ogni 30 gradi che consentono di allineare facilmente i componenti, a cui si aggiunge un anello di battuta per assicurare la giusta profondità di innesto e una maggiore protezione da eventuali graffi.
Le guarnizioni dei tubi e dei raccordi sono in EPDM e questo assicura migliori prestazioni e una maggiore durata nel tempo rispetto a guarnizioni costituite da altri tipi di polimeri.
Infine, Geberit è sempre attenta ad evitare gli sprechi: entrambi i sistemi, infatti, si presentano con doppio bicchiere di innesto, così quando li si taglia si ottengono due tratti che sono perfettamente utilizzabili, con risparmio di materiale e una maggiore attenzione all’ambiente.

L’articolo Isolamento acustico del bagno: come ridurre i rumori proviene da Dettagli Home Decor.


Se abiti in una casa costruita dopo la seconda guerra mondiale probabilmente hai le tapparelle all’esterno delle finestre.

E se con la tua ristrutturazione stai pensando di cambiare gli infissi sono certo che non stai prestando grande attenzione alle tapparelle.

Sì, magari hai detto al serramentista “insieme agli infissi cambiamo anche le tapparelle”…ma in fondo per te una vale l’altra…

In questa guida ti dimostrerò che anche nella scelta della tapparella ci sono tante cose di cui devi tenere conto.

mailling list per ristrutturare casa

Però cerchiamo di capirci: non è che scegliere la tapparella sia qualcosa di poi così complicato…non voglio passare per l’addetto all’ufficio complicazioni cose semplici.

Ma le tapparelle sono comunque il primo elemento a protezione della tua casa (e degli infissi che magari hai pagato uno sproposito).

Quando c’è vento, pioggia, grandine o sole battente magari pensi “adesso chiudo la finestra” ma poi ti ritrovi ad abbassare le tapparelle.

E siccome la loro sostituzione avviene quasi sempre insieme a quella degli infissi, è importante che tu pensi al foro-finestra come se fosse un’unica cosa, in cui ogni elemento è ugualmente importante.

Quindi ti devi occupare tanto dell’infisso quanto del sistema di oscuramento (cioè la tapparella).

Invece spesso si tende a risparmiare su questo elemento, o a rimandarne la scelta ad un secondo momento.

“Si vabbè…per le tapparelle ce la vediamo dopo”

…l’ho sentito dire un sacco di volte…

Ma dopo potrebbe non andare bene.

Perché magari hai bisogno di tapparelle che risolvano uno specifico problema, e per installarle ci vuole un sistema specifico che magari necessita di spazi e collocazioni diverse da quelli standard.

Ad esempio un problema che mi capita di affrontare spesso qui a Salerno è legato al vento.

Non so se abiti in una città ventosa…ma qui alle volte il maestrale può essere fastidioso (certo non come la bora di Trieste…).

In molti si lamentano che durante la notte non riescono a dormire perché le tapparelle sbattono o i cassonetti fischiano (è successo anche a me nella casa dove abitavo fino a pochi anni fa).

In questi casi spesso la causa sono vecchie tapparelle in legno…e quasi tutti pensano che sia sufficiente cambiare quelle per risolvere il problema.

Ma non è così: in questi casi, se vuoi veramente risolvere il problema alla radice, devi cambiare anche le guide con quelle anti-rumore.

“…Mbè? Dove sta il problema?”

Il problema è che queste guide hanno delle dimensioni differenti rispetto a quelle standard.

Quindi se non le prevedi insieme agli infissi, ma ti decidi quando ormai il foro-finestra è stato impostato senza tenere conto di questo aspetto, potresti ritrovarti a dover fare modifiche costose per riuscire a metterle…o ad installare guide non adeguate alla riduzione del rumore (o peggio ancora a tenerti quelle vecchie).

Così avrai tapparelle nuove…che però continuano a fare rumore tanto quanto quelle vecchie.

Ma di certo il vento non è l’unico possibile problema.

Un altro che, soprattutto in alcune zone d’Italia, sta diventando importante è quello legato alla grandine.

Proprio qualche giorno fa mia mamma (che abita in provincia di Treviso), mi ha detto che una violenta grandinata le ha rovinato la carrozzeria della macchina (nuova…). E non è la prima volta che succede.

Ecco: come le carrozzerie anche le tapparelle si possono rovinare con la grandine. Non tutte le tapparelle infatti sono idonee per resistere alla grandine.

Solo che se la macchina viene rovinata da una grandinata la porti dal carrozziere ad aggiustare…se una tapparella si rovina a causa di una grandinata la porti in discarica.

Se vivi in un posto dove questi fenomeni sono frequenti dovresti installare delle tapparelle adatte.

E tu sai che caratteristiche devono avere queste tapparelle?

Ma la scelta delle tapparelle non è un problema solo di chi deve trovare la risposta a specifici problemi come quelli che abbiamo appena visto…con tutti i produttori e la scelta che c’è in giro la sòla è dietro l’angolo anche se sei alla ricerca di un prodotto standard…

Quando scegli la tapparella devi anche saper distinguere tra i vari materiali.

Conosci il PVC?

Ormai gli infissi in PVC sono quelli largamente più diffusi. Credi che il PVC non sia arrivato anche alle tapparelle?

Anzi…si è iniziato prima a realizzare tapparelle in PVC (da dopo la seconda guerra mondiale) e poi si è passati a realizzare anche gli infissi di questo materiale.

Quindi la tecnologia è consolidata.

“Bene!” dirai tu…ma anche qui si nascondono delle insidie.

Potresti installare delle tapparelle in PVC che il serramentista ti vende a prezzi stracciati come bellissime e che “signora mia durano una vita”

Sei convinto di aver fatto un affare. Ma proprio quando il sole delle 13:30 di un caldo pomeriggio di agosto ti sta facendo sudare anche le sopracciglia mentre provi a mangiarti quello spaghetto alle vongole che ti guarda invitante dal piatto…ecco che la tua unica salvezza, cioè “le tapparelle scese” (come si dice qui al sud) improvvisamente si bloccano…perché le stecche si sono deformate a causa del caldo.

È meno inusuale di quello che pensi…e il motivo è che le tapparelle in PVC devono avere delle caratteristiche precise per durare nel tempo (e resistere al calore). E il bello è che alcune normative entrate in vigore alcuni anni fa hanno reso meno banale questo aspetto. (Ne parleremo a breve).

Ok, non ti voglio spaventare: ti ho già detto che scegliere la tapparella giusta non è difficile. E lo confermo.

Basta avere le informazioni giuste.

In questa guida troverai alcune indicazioni su cosa devi sapere quando un serramentista ti propone una tapparella piuttosto che un’altra.

In realtà di tapparelle ne abbiamo già parlato un’altra volta nel blog…quando ho pubblicato una mega guida in cinque parti alla sostituzione degli infissi. In un paragrafo di uno di quegli articoli ti ho parlato di tapparelle (lo trovi qui).

Ma oggettivamente avevo affrontato l’argomento in modo superficiale e sbrigativo.

Così ho deciso di dedicare una guida completa alle tapparelle.

E siccome ammetto di non essere proprio ferratissimo sull’argomento, ho chiesto aiuto ad un esperto del settore: Vincenzo Mancusi di Chiudicasa mi ha dato una mano a scrivere questa guida.

Così questo sarà un articolo scritto a quattro mani (in realtà i contenuti tecnici sono quasi tutti di Vincenzo…).

Ma abbiamo già speso troppe parole senza ancora dire nulla…quindi andiamo al sodo.

Se non è la prima volta che mi leggi sai che mi piace affrontare ogni argomento nel modo più completo possibile (almeno in relazione alle mie conoscenze…).

E anche questa volta faremo così.

Per questo non ritengo che si possa parlare di tapparelle senza avere almeno idea di come sia fatto questo sistema di oscuramento, quali sono gli elementi che le compongono e come funzionano. Quindi partiamo con il rispondere a questa domanda:

COME È FATTA UNA TAPPARELLA?

Potrebbe sembrare un argomento banale, ma non lo è.

Quando parliamo di tapparelle, in realtà parliamo di “sistema di oscuramento”. Che come ogni sistema è composto da varie parti, che viaggiano sempre insieme.

Il sistema-tapparella è sempre costituito da almeno quattro elementi:

  1. Un telo flessibile realizzato con stecche unite tra loro (quello che chiamiamo tapparella…);
  2. Un rullo in ferro, posizionato in un vano sopra dell’infisso (il cassonetto), che tramite dei perni può ruotare e a cui il telo viene agganciato;
  3. Un sistema di sollevamento (motorizzato o manuale) che consente l’avvolgimento del telo;
  4. Una coppia di guide in cui la tapparella scorre durante la movimentazione.
Come sono fatte le tapparelle

Questi quattro elementi nel loro complesso consentono di gestire la quantità di luce e aria che entrano in casa e a cui sono esposti gli infissi.

E siccome, anche se non sembra, le cose da dire sono molte, ho deciso di dividere questa guida in tre parti:

  1. In questo primo articolo parleremo di quali sono le tipologie di tapparelle attualmente maggiormente diffuse.
  2. Nella seconda parte invece vedremo prodotti nuovi e/o più di nicchia, pensati per risolvere specifici problemi, che però stanno avendo sempre maggiore diffusione.
  3. Nella terza parte parleremo di cassonetti, accessori e sistemi di sollevamento.

Ti ho già detto che mi piace essere completo nell’affrontare un argomento? Ecco…nel prossimo paragrafo ti voglio raccontare un po’ la storia della tapparella e della sua evoluzione.

So che non è indispensabile per i nostri scopi, quindi se non ti interessa saltala e passa pure al paragrafo successivo in cui parleremo delle tre tipologie di tapparelle attualmente più diffuse.

TAPPARELLA STORY

Le tapparelle sono l’evoluzione delle stuoie in bambù o in canne, ancora oggi in uso per proteggere dal sole i gazebo, le verande e le strutture all’esterno in generale.

L’evoluzione da stuoie a tapparella avviene in Germania, a partire dalla metà dell’800.

La prima azienda che razionalizza questo sistema di oscuramento, arrivando a progettare e brevettare il sistema avvolgibile per come lo conosciamo oggi, è la Komarek, azienda bavarese fondata nel 1880.

Questa azienda era specializzata nella produzione di “gelosie”…cioè i classici scuretti…ed ha visto un’opportunità di innovazione con le tapparelle.

Quindi dalla fine del 1800 in Europa, tra i canoni di progettazione di sempre più architetti, si diffonde anche la tapparella in sostituzione delle persiane o degli scuretti interni.

Palazzo delle Debite a Padova

Questa soluzione arriva in Italia grazie ad alcuni architetti che non avevano gli occhi puntati solo al loro vicinato. Ad esempio Camillo Boito, architetto di caratura internazionale vissuto tra l’800 e l’inizio del ‘900, è stato tra i primi ad utilizzare sistematicamente questa nuova soluzione, impiegando l’avvolgibile in numerosi suoi progetti.

Un esempio famoso è il palazzo delle Debite, che si trova in piazza delle Erbe a Padova, costruito nel 1874.

Ma questi sono rimasti episodi isolati per molti anni nel nostro territorio. Perché si diffonda definitivamente anche in Italia la nuova tecnologia delle tapparelle dobbiamo aspettare l’inizio del secolo successivo.

Proprio la Komarek all’inizio del XX secolo apre una filiale in Italia, per la precisione a Rovereto in provincia di Trento. Qui nasce la “Komarek società italiana gelosie avvolgibili”.

Komarek azienda italiana tapparelle

Dopo la Komarek sono nate numerose aziende nello stesso settore. Già negli anni ‘20 del secolo scorso sono rintracciabili numerose realtà imprenditoriali specializzate nella produzione di gelosie, serrande avvolgibili e tapparelle. Qui sotto ad esempio puoi vedere un estratto dell’annuario del Regno d’Italia del 1935, dove sono elencati alcuni produttori nelle provincie di Milano, Trieste, Trento, Napoli, Modena.

Grazie alla flessibilità di questo sistema e alle soluzioni progettuali innovative che ha dato agli architetti, da allora tutta l’architettura istituzionale (Ospedali, Uffici Amministrativi, Uffici governativi) e civile ha fatto un uso sempre più ampio della tapparella come sistema oscurante.

Ad esempio grazie alle grandi dimensioni che fin dall’inizio potevano raggiungere le tapparelle è stato possibile progettare serramenti più ampi, accoppiali a 90° oppure liberare finalmente le finestre a nastro dalla presenza degli scuri.

Ma è nel secondo dopoguerra, periodo in cui anche l’edilizia è stata travolta da un forte impulso all’industrializzazione, che l’uso della tapparella ha sostituito in modo quasi totale quello degli oscuranti tradizionali, rendendo la persiana in legno ad ante battente un prodotto di nicchia..

In particolare è stata l’introduzione delle tapparelle in PVC, sempre ad opera della Komarek, a dare l’input definitivo: un materiale economico, di rapida produzione e facile installazione, ideale per le necessità di una nazione che doveva affrontare una ricostruzione post bellica in tempi rapidi.

Ok…penso che abbiamo detto abbastanza sulla storia delle tapparelle. Non è il tema di questo articolo, ma mi sembrava interessante provare a fare una rapida ricostruzione di questo sistema di oscuramento.

Passiamo alle cose che ci interessano veramente.

LE TRE TIPOLOGIE DI TAPPARELLE MAGGIORMENTE DIFFUSE (E COME SCEGLIERLE)

Come abbiamo visto fino alla seconda guerra mondiale le tapparelle erano solo in legno.

Se adesso vai da un serramentista a chiedere una tapparella in legno ti guarda come se fossi un pazzo appena uscito dal manicomio.

Infatti adesso le tapparelle sono essenzialmente in tre materiali:

  1. PVC
  2. Alluminio
  3. Acciaio

Ma una non vale l’altra. E ognuna di queste deve rispondere a delle precise caratteristiche per garantirti di durare nel tempo, sia a livello meccanico che estetico.

Ti darò anche dei costi medi di fornitura di questi prodotti. Considera che tali costi sono relativi alla sola fornitura del telo-tapparella, e non di tutti gli accessori e nemmeno del montaggio.

Tapparelle in PVC: una tecnologia consolidata

Avvolgibile in pvc

Costo medio di fornitura: 20-30 €/mq

Il PVC (acronimo di polivinilcloruro) è un materiale plastico. È un materiale largamente utilizzato nel settore edile da decenni e può essere rifinito in tantissimi colori, oltre che con pellicole (per dare l’effetto-legno ad esempio).

Come abbiamo visto le tapparelle in PVC in passato hanno avuto una larghissima diffusione, soprattutto perché con bassi spessori e costi contenuti garantivano un buon isolamento.

Ma da alcuni anni stanno lasciando il passo ad altri materiali.

Infatti, sebbene siamo di fronte ad un sistema con tecnologie di produzione consolidate, presenta alcuni difetti difficilmente superabili.

Le stecche delle tapparelle in PVC sono realizzate attraverso un processo di estrusione. Cioè il PVC sotto forma pastosa (semi-liquido per intenderci) viene fatto passare forzatamente attraverso una sagoma che riproduce la forma del pezzo che si vuole ottenere.

Si ottiene così una stecca sufficientemente rigida da poter essere usata per formare il telo della tapparella.

Ma c’è un problema.

Il PVC quando fa caldo tende ad assorbire questo calore. E si dilata. Soprattutto durante le ore più calde della giornata.

I continui cicli di dilatazione e restringimento sono sempre un problema nel settore edile. E lo stesso vale per il PVC.

Infatti queste costanti sollecitazioni a lungo andare deteriorano la mescola con cui sono realizzate le stecche dell’avvolgibile.

Ti ricordi quando prima abbiamo detto che le tapparelle in PVC possono smettere di funzionare perché le stecche si deformano?

Ecco…questo è il motivo.

Ma la realtà è che fino al 2015 non era un problema…

Il motivo è che prima di questa data le tapparelle e tutti i prodotti in PVC destinati all’edilizia prodotti in Europa contenevano piombo come componente stabilizzante.

La presenza di questo e altri metalli pesanti all’interno della mescola aiutava e contenere sia le deformazioni che gli scolorimenti durante l’estate, e le crepe durante i mesi invernali.

Da anni sappiamo che il piombo è un materiale pericoloso per la salute umana. A tal proposito nel 2006 il Parlamento Europeo ha emanato il Regolamento REACH, n. 1907/2006, concernente la registrazione, valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche.

Per quanto riguarda il PVC questo regolamento limita l’uso del piombo allo 0,1%.

Quindi non lo elimina del tutto ma lo riduce in modo drastico.

Però i produttori europei di PVC, con un impegno volontario, hanno deciso eliminarlo del tutto in modo graduale a partire dal 2015.

Sebbene il piombo sia ancora presente nel PVC importato (e per questo è il caso di fare attenzione alla provenienza delle tapparelle…), oggi le tapparelle in PVC, se acquistate da un produttore Italiano o europeo, non presentano rischi per la salute di chi le utilizza.

Ma la mancanza di Piombo, mercurio e altri additivi dannosi nella mescola le rende inesorabilmente più deboli e soggette a maggiori dilatazioni.

Quindi facciamo 1+1 e vediamo quali accorgimenti devi prendere nella scelta delle tapparelle in PVC:

  1. Evita tapparelle di colore scuro, perché sono molto più sensibili alle variazioni termiche (metti al sole un oggetto nero e un oggetto bianco e dimmi quale scotta di più…). E quindi durano di meno.
    Se proprio non puoi fare a meno di installare una tapparella in PVC nera cerca di non metterla su finestre esposte al sole per molte ore del giorno (quindi prediligi orientamenti nord e al massimo est).
  2. Un buon indicatore di robustezza è il peso della tapparella. In particolare il peso al metro quadrato (kg/mq).
    Il motivo è che una tapparella più pesante è realizzata con stecche il cui telaio ha uno spessore maggiore…quindi sono più robuste.
    La tapparella in PVC dovrebbe pesare almeno 4 kg/mq (meglio 4,5…)
  3. Se proprio vuoi toglierti ogni pensiero richiedi tapparelle con stecche rinforzate tramite inserti in ferro o fibra di vetro, per contenere eventuali deformazioni.

Ultimo consiglio: le tapparelle in PVC, a differenza delle altre di cui parleremo a breve, di solito vengono fornite senza tappi laterali di chiusura. Questi tappi hanno la funzione principale di non far sfregare tra di loro le lamelle quando si movimenta la tapparella. Ma il PVC è un materiale che potremmo dire autolubrificato, quindi non ne ha bisogno.

Però questi tappi hanno anche un secondo ruolo: quello di stabilizzare la tapparella. Quando mancano c’è la tendenza a muoversi orizzontalmente durante il funzionamento.

Questo porta le stecche ad incastrarsi e quindi a bloccare il movimento della tapparella.

Quindi verifica (o chiedi) che siano dotate di questi tappini.

Tapparelle in Alluminio coibentato: occhio alle caratteristiche!

Stecca tapparelle in alluminio

Costo medio di fornitura: 35-45 €/mq

Quando parliamo di “alluminio coibentato” intendiamo tapparelle con stecche realizzate in alluminio riempite di schiuma poliuretanica.

Che ad oggi sono il prodotto più utilizzato.

Le stecche di questa tipologia di tapparelle sono realizzate in due modi differenti: o per estrusione (come il PVC) o per pressopiegatura.

Questo è sicuramente il sistema più diffuso perché rapido ed economico.

In sostanza si parte da enormi bobine di alluminio che vengono laminate (tecnicamente pressopiegate) fino a prendere la forma desiderata (che nel caso delle tapparelle è più o meno quella di un parallelepipedo).

Lo spessore standard di queste lamine di alluminio è di 0,35 millimetri. E anche se la forma che gli viene data fornisce un minimo di rigidità, non è per niente sufficiente a garantire un prodotto che sia minimamente utilizzabile come tapparella.

Basta un dito per deformarle.

Cosa viene fatto quindi?

Si riempie la sagoma della stecca con schiuma poliuretanica. In questo modo si raggiunge la stabilità e rigidezza necessaria per poter utilizzare queste stecche nei teli delle tapparelle.

Però attenzione: la maggior parte delle tapparelle che ti vendono in giro sono riempite con schiuma poliuretanica a bassa densità, circa 75 kg a metro cubo.

Questo cosa vuol dire?

Che la tapparella è sì stabile e leggera (indicativamente puoi paragonarne le prestazioni ad una in PVC da 4 kg/mq…ma come (scarsa) resistenza alla grandine siamo sullo stesso livello e isola molto poco.

Una tapparella di questo tipo pesa circa 2,7kg/mq e sicuramente presentano alcuni vantaggi indiscutibili rispetto a quelle in PVC:

  • Maggiore resistenza e minore deformabilità. Infatti l’alluminio resiste molto meglio agli sbalzi di temperatura, quindi puoi tranquillamente scegliere colori molto scuri senza correre rischi;
  • Grande varietà di colori disponibili (come il PVC) che però non sbiadiscono (e hai detto nulla…);
  • Installazione più semplice. Perché a differenza del PVC tutti i produttori, una volta preparato il telo, applicano sulle stecche i  tappi laterali che impediscono alla tapparella di muoversi in fase di installazione (quelli che abbiamo detto mancano alle tapparelle in PVC).

Ma detto ciò, se non vuoi accontentarti di un entry-level nelle tapparelle in alluminio, ma cerchi delle prestazioni migliori sotto tutti i punti di vista (isolamento, resistenza, durabilità), dovresti optare per sistemi che abbiano:

  • Riempimento con poliuretano ad alta densità, dai 300 kg/mc a salire (maggiore isolamento e resistenza alla grandine);
  • Realizzate con profili estrusi e non pressopiegati (maggiore resistenza)

Visto che stiamo parlando di sostituzione di vecchie tapparelle devi porre attenzione anche ad un altro aspetto, legato alle guide.

La tapparella in Alluminio ha uno spessore delle stecche di circa 12 mm, mentre una vecchia stecca in PVC ha uno spessore di 15/16 mm. Se decidi di sostituire solo la tapparella e non le guide…la tapparella sbatte (come quando c’è vento…solo che rischia di farlo sempre).

Quindi insieme alla tapparella sostituisci anche le vecchie guide. Nel caso togliere quelle esistenti sia un problema (nel caso tu non stia sostituendo tutti gli infissi ad esempio) chiedi espressamente delle guide da ristrutturazione. Sono guide che si inseriscono in quelle vecchie e che quindi, senza fare opere particolari, ti consentiranno di installare le nuove tapparelle in alluminio coibentato eliminando definitivamente ogni rumore in salita e discesa ma soprattutto durante le giornate di vento.

Vogliamo riassumere i tre accorgimenti-base nella scelta delle tapparelle in alluminio coibentato?

  1. Se abiti in una zona a rischio di frequenti grandinate, acquista tapparelle con schiuma ad alta densità;
  2. Sostituisci le guide (se possibile);
  3. Assicurati che i nuovi teli avvolgibili siano dotati dei tappi laterali posizionati sulle stecche.

Ok, abbiamo quasi finito, ci rimangono solo le:

Tapparelle in Acciaio coibentato: sono di sicurezza?

Stecca tapparelle in acciaio coibentato

Costo medio di fornitura: 50-60 €/mq

Il procedimento produttivo di queste tapparelle è identico a quello dell’alluminio.

Si parte da una bobina di acciaio, cioè un foglio spesso pochi decimi di millimetri arrotolato su sé stesso, che viene fatto passare attraverso delle presse che sagomano la lamiera fino a formare delle stecche.

Se per l’alluminio avevamo detto che lo spessore della lamiera solitamente è 0,35mm, per l’acciaio è di 0,42mm.

I profili sagomati vengono riempiti con schiuma poliuretanica a bassa densità per irrigidirle.

Se abbiamo detto che una tapparella in PVC (di buona qualità) pesa 4-4,5 kg/mq, una in alluminio 2,7kg/mq, una tapparella in acciaio realizzata in questo modo pesa circa 8-9 kg/mq.

Bastano questi dati per capire che una prima sostanziale differenza rispetto all’alluminio è il prezzo. Ma non solo per il peso, anche perché l’alluminio è un materiale più economico rispetto all’acciaio.

Quali sono i vantaggi che ti da una tapparella in acciaio?

Dal punto di vista tecnico l’acciaio ha una densità superiore rispetto all’alluminio, quindi le tapparelle in questo materiale sono più robuste e meno soggette ai danni provocati da vento e grandine (anche con schiuma a bassa densità).

Però facciamo chiarezza su un aspetto: è idea abbastanza diffusa che le tapparelle in acciaio offrano maggiore sicurezza contro le effrazioni.

In realtà una tapparella coibentata in acciaio pressopiegato standard (cioè quelle maggiormente diffuse) ti dà più o meno le stesse garanzie di sicurezza di una qualsiasi tapparella in alluminio o PVC.

Perché una ti garantisca maggiore sicurezza deve avere determinate caratteristiche.

(La sicurezza antieffrazione è un argomento articolato a cui ho già dedicato un articolo, lo trovi qui.)

Ma questo sarà uno dei temi del prossimo articolo sulle tapparelle.

Detto ciò: quali sono le caratteristiche a cui devi prestare attenzione quando acquisti una tapparella in acciaio?

Più o meno le stesse di una tapparella in alluminio:

  1. Se vuoi maggiore robustezza e isolamento opta per versioni con schiuma poliuretanica ad alta densità;
  2. Sostituisci anche le guide;
  3. Se stai scegliendo le tapparelle in acciaio perché cerchi maggiore sicurezza leggi il prossimo articolo sulle tapparelle 😛
mailling list per ristrutturare casa

E ADESSO QUALE SCEGLI? PVC, ALLUMINIO O ACCIAIO?

Ok, abbiamo fatto tutto questo lungo articolo, adesso sai tutto (o quasi) delle tre tipologie di tapparelle più diffuse…

Ma quali scegliere?

Ognuna risponde a precise esigenze, e le tue esigenze le puoi sapere solo tu.

Se tu domani venissi da me e mi dicessi “Alessandro devo cambiare le tapparelle…cosa mi consigli di mettere?”, probabilmente, senza sapere nulla ti consiglierei delle tapparelle in alluminio coibentato.

Soluzione economica, di buona qualità e resistente nel tempo…

(Tra l’altro mi è capitato di farlo proprio poco tempo fa…)

Ma non è detto che sia sempre la scelta migliore o che sia sempre attuabile.

In questo ultimo paragrafo vorrei riassumere i pro e i contro di ognuna delle tre tipologie di tapparelle che abbiamo visto.

TIPOLOGIA PRO CONTRO PRESTA ATTENZIONE A COSTO
PVC Tecnologia consolidata

Economiche

Nessuna sicurezza

Si deformano (e rompono) col calore

Tendono a scolorirsi

Scarsa resistenza ad eventi atmosferici importanti (grandine)

Usa colori chiari

Chiedi che vengano inseriti i tappini laterali

 20-30
€/mq
ALLUMINIO COIBENTATO Economiche

Resistenti agli sbalzi termici

Mantengono il colore nel tempo

Nessuna sicurezza

Bassa resistenza ad eventi atmosferici importanti

Per maggiore resistenza chiedi tapparelle con schiuma ad alta densità

Per maggiore sicurezza chiedi tapparelle in alluminio estruso Sostituisci anche le guide

35-45
€/mq
ACCIAIO COIBENTATO Garantiscono un minimo di sicurezza

Resistono meglio ad eventi atmosferici importanti

Resistenti agli sbalzi termici

Mantengono il colore nel tempo

Costano di più   Verifica il reale grado di sicurezza (chiedi riempimento con schiume poliuretaniche ad alta densità)

Se vuoi tapparelle blindate leggi il prossimo articolo sulle tapparelle 😛

50-60
€/mq 

Come sempre se hai qualche domanda da farmi ci sono i commenti qui sotto. Ma io NON sono un esperto di tapparelle (a differenza di Vincenzo che mi ha aiutato con questo articolo), quindi vai sul suo sito e chiedi a lui per informazioni tecniche.

Invece, se la sostituzione delle tapparelle è solo uno dei lavori che devi fare nella ristrutturazione di casa tua, devi essere consapevole che cercare informazioni a spizzichi e bocconi qua e là in rete è un errore.

Non ti serve a nulla sapere tutto sulle tapparelle e poi cannare totalmente il processo di ristrutturazione.

Se vuoi impostare la tua ristrutturazione nel modo corretto da subito il punto da cui partire è il mio libro “Ristrutturazione Roadmap” che puoi acquistare su Amazon da qui.

Se invece vuoi informazioni più approfondite, che non riguardano solo il processo corretto di ristrutturazione da seguire ma anche nozioni su detrazioni fiscali, adempimenti burocratici, come stipulare contratti che ti tutelano (e varie altre cose indispensabili ad un proprietario di casa che deve ristrutturare) c’è il mio manuale “Ristruttura la tua casa in 7 passi”. In questa pagina trovi maggiori informazioni sui suoi contenuti.

Se invece ti interessa solo sapere quali sono i principali errori da non commettere in una ristrutturazione puoi scaricare il report gratuito “i 7 errori della ristrutturazione”, cliccando sul banner che trovi qui sotto.

mailling list per ristrutturare casa

L’articolo Guida completa alla sostituzione delle tapparelle sembra essere il primo su RistrutturazionePratica | la corretta pianificazione e gestione della ristrutturazione.


Croce e delizia delle stanze moderne, la cabina armadio è diventata un vero must have delle camere da letto contemporanee, tanto quelle degli adulti che le camerette per i ragazzi.

Quando non c’è – vuoi perché la stanza è piccola o semplicemente non si sa come impostare il progetto – la sua mancanza si fa sentire. Ma quando lo spazio per accoglierla c’è… arriva fulmineo il temuto quesito:

meglio una cabina armadio aperta o una chiusa da ante?

Vediamo qual è la soluzione migliore.

Sommario:

Cabine armadio a vista: pro e contro

Le cabine armadio aperte sono costituite da una struttura portante a vista che rende il contenuto sempre accessibile.

Senza ante e sprovviste di sportelli, spesso si presentano come un sistema componibile con elementi modulari di dimensioni e tipologia variabili, una varietà che consente di creare composizioni lineari, angolari o a ferro di cavallo quasi su misura.

Cabina armadio senza ante Flexy

Modularità e personalizzazione sono le chiavi che consentono di progettare e inserire questi armadi aperti in ambienti di dimensioni ridotte, piccole stanze, nicchie, mansarde, camere soppalcate o con soffitto spiovente.

Vantaggi delle cabine armadio a vista

  • abiti, vestiti e accessori sono sempre a portata di mano
  • assenza di ante = spazio minore in profondità
  • a seconda dei modelli, i costi di realizzazione sono più contenuti

Svantaggi delle cabine armadio a vista

  • la mancanza di ante non protegge gli abiti dalla polvere
  • mensole, scaffali e rastrelliere richiedono un certo rigore metodico
  • se non riempite uniformemente, suscitano una sensazione di disordine

Cabine armadio a vista: i modelli più amati

Le cabine armadio aperte giocano con le forme, con i materiali e con le configurazioni per restituire soluzioni d’arredo originalissime, degne sostituite delle armadiature più canoniche.

In legno o in metallo, a terra o sospese a muro, possono essere personalizzate con accessori, complementi ed elementi che, oltre a garantire in massimo della funzionalità (e dell’ordine!), strizzano l’occhio agli stili d’arredo più contemporanei.

Tra i modelli di tendenza spiccano:

  • le cabine armadio con boiserie
  • le cabine armadio a pannelli
  • le cabine armadio a pali
  • le cabine armadio senza schienale
  • le cabine armadio con montanti
  • le cabine armadio con sistema a cremagliera
  • le cabine armadio con mensole
  • le cabine armadio a scaffali

Una lista non esaustiva, questa, che non contempla l’universo delle stanze-guardaroba, ovvero locali più o meno spaziosi interamente adibiti ad armadio (o a camera-armadio, viste le dimensioni).

Ma ciò non toglie nulla alle cabine armadio più piccole, che proprio per la loro struttura a giorno danno forma a composizioni destrutturate o asimmetriche, adatte quindi anche alle camere da letto di dimensioni ridotte.

Cabine armadio a giorno: idee d’arredo e foto-ispirazioni

Cabina armadio a cremagliera

Cabina armadio a cremagliera Naked

Una cabina armadio di ultima generazione, senza ante né fianchi, sospesa e fissata al muro per lasciare libero il pavimento sottostante.

Componibile, personalizzabile e attrezzabile con ripiani, pensili, cassettiere, trova la sua collocazione nella camera di un ragazzo dinamico e metodico, che conosce alla perfezione le lezioni di Marie Kondō.

Cabina armadio con pali

Cabina armadio con montanti Pole

Non nasconde la sua anima industrial style questa cabina armadio modulare con montanti in alluminio. Più minimalista di un armadio, offre una visione d’insieme del guardaroba senza dare nell’occhio.

Da completare con cassetti, ripiani e pensili con anta a vetro, consente di progettare configurazioni in appoggio a terra, sospese a parete o fissate al soffitto, anche se inclinato.

Cabina armadio senza ante

Cabina armadio senza ante Flexy

La cabina armadio aperta per eccellenza. Completamente a vista, senza ante, la struttura portante è modulare e configurabile nei modelli lineare o angolare, anche sprovvisti di schienale.

Il dettaglio degno di nota: cassetti e ripiani sporgono rispetto ai fianchi, elemento che rende Flexy una cabina armadio a doppia profondità.

Cabina armadio con pannelli di boiserie

Cabina armadio con boiserie Start

Con la sua boiserie, questa cabina armadio a pannelli è tutto quello che serve per arredare una camera da sogno. Sofisticata ed elegante, non perde di vista la funzionalità che un guardaroba aperto deve conservare.

Consente tagli su misura e personalizzazioni in altezza e lunghezza, è attrezzabile con elementi chiusi, ripiani e tubi appendiabiti e – non da ultimo – può essere arricchita da specchi a figura intera.

Cabina armadio con mensole e appendiabiti

Cabina armadio con sistema a cremagliera Naked

Armadio chiuso e cremagliera: l’accoppiata vincente per la cameretta di una bambina indipendente e intraprendente, che si avvia verso l’adolescenza con outfit pratici ma selezionati.

Ripiani alti per i cambi di stagione – raggiungibili con l’aiuto di mamma e papà – e ripiani bassi per avere sempre a portata di mano sneakers, camicette, maglioncini e lo zaino per la scuola.

Cabine armadio chiuse: pro e contro

Come dice il nome, le classiche cabine armadio chiuse offrono uno spazio contenitivo protetto da ante o sportelli che ne celano il contenuto.

Battenti o scorrevoli, le ante sono il principale elemento che le distingue dalle loro omonime aperte, ovviamente, ma non solo.

Negli anni, i sistemi di chiusura sono stati curati nei minimi dettagli per diventare autentiche componenti decorative – oltre che funzionali – capaci di dare un twist all’intero ambiente grazie a rese estetiche inedite e accattivanti.

Cabina armadio con ante in vetro Start Su Misura

Vantaggi delle cabine armadio chiuse

  • il contenuto della cabina è nascosto alla vista
  • le ante proteggono il vestiario da polvere, pulviscolo e luce solare
  • sono utili sia come guardaroba che come armadio contenitore

Svantaggi delle cabine armadio chiuse

  • richiedono un certo spazio in profondità (soprattutto in caso di ante battenti)
  • non sono indicate per stanze mini o piccolissime
  • a seconda dei modelli e dei formati, i prezzi potrebbero essere più elevati

DA RICORDARE

Fondi, schienali, pannelli di chiusura e ante sono gli elementi strutturali che i guardaroba chiusi condividono con i classici armadi da camera.

Ma a differenza di un armadio battente, le cabine chiuse richiedono una maggiore disponibilità di spazio in profondità, sia esso a lato, accanto o dietro al letto.

Una cabina armadio ben progettata deve considerare, oltre all’ingombro della struttura e delle ante in fase di apertura, uno spazio da dedicare al passaggio e alla circolazione nella stanza.

Per questo motivo, se la camera non è molto grande e disponi di una stanza in più da poter trasformare in spogliatoio, il consiglio è di optare – al posto di un armadio cabina – per una vera e propria stanza cabina.

Cabine chiuse da ante: quali modelli?

Chiamale tradizionali, ma non classiche!

I guardaroba chiusi non hanno nulla da invidiare alle versioni a giorno, anzi. Fanno prova di estrema modernità grazie a materiali di alta qualità, accessori esclusivi, linee pulite e composizioni dalla geometria rigorosa.

Tra i modelli più amati non mancano:

  • le cabine armadio con ante in vetro fumé, satinato o scuro
  • le cabine armadio con 2 ante battenti
  • le cabine armadio con porte scorrevoli
  • le cabine armadio con sportelli
  • le cabine armadio con modulo ad angolo
  • le cabine armadio con terminale libreria
  • le cabine armadio con guardaroba esterno (o semi chiuse)

Degna di nota, la cabina armadio semi aperta è una delle possibilità progettuali che questo arredo eclettico offre.

Si tratta di un sistema componibile che permette di combinare moduli chiusi ed elementi a giorno. Questi sono spesso proposti sottoforma di cremagliere con ripiani, montanti con mensole o moduli a scaffale-libreria.

Cabine armadio chiuse: idee e immagini

Cabina armadio per cameretta

Maxy cabina armadio da cameretta con libreria integrata

Cameretta piccola? Cabina armadio piccola, e pure angolare. Se sfruttare gli angoli è uno dei segreti per ottimizzare lo spazio, disporre di una cabina super attrezzata diventa vitale.

Cestelli estraibili, porta pantaloni, appendiabiti e specchi interni: sono solo alcuni degli accessori disponibili per personalizzare questo armadio chiuso. Basta affiancare un letto al lato più profondo e il gioco è fatto.

Cabina armadio angolare

Cabina armadio angolare bianca Start

Adatta per la camera matrimoniale o per la stanza dei bambini, questa cabina con ante battenti è la soluzione ideale per chi vuole nascondere il guardaroba e far sì che l’ordine regni sovrano.

La struttura portante, proposta in tre altezze, è personalizzabile con un modulo terminale aperto che funge da modulo libreria, scaffale arrotondato, sistema di mensole lineari.

Cabina armadio con moduli aperti

Cabina armadio completamente a vista Flexy

Cabina aperta o armadio guardaroba con scaffali laterali? Un ibrido, questa soluzione d’arredo, che abbina un sistema modulare chiuso ad un programma componibile aperto fatto di ripiani, tubi appendiabiti e una cassettiera a 6 scomparti.

Adatta a camere, camerette, stanze degli ospiti.

Cabina armadio con ante in vetro

Cabina armadio con ante in vetro Start Su Misura

Una cabina armadio su misura, con ante in vetro trasparente, fumé o bronzato, che offre una libertà compositiva illimitata e illimitate soluzioni d’arredo.

La struttura è costituita da grandi pannelli in legno su cui si incastonano moduli a libreria, colonne guardaroba, pensili e armadietti coperti da sportelli a effetto vedo-non-vedo. Può integrare elementi a vista, ripiani, tubi appendiabiti anche trasversali.

Cabina armadio a tutta parete

Cabina armadio senza ante Flexy

Un’altra soluzione mista, in cui un sistema componibile di mensole e ripiani fa da sfondo ad un grande armadio guardaroba chiuso da ante battenti e cassetti. Perfetta nella zona notte di un loft metropolitano, è la scelta ideale per chi non sa scegliere tra cabina aperta o chiusa.

SCOPRI LE CABINE ARMADIO CLEVER

Da non perdere:

26 Luglio 2021 / / Dettagli Home Decor

Bross presenta in anteprima SIT, la famiglia di sedute disegnata da Marco Zito che saranno esposte al Supersalone 2021

Gli ampi volumi imbottiti e l’esile struttura in tondino metallico, identificativi della famiglia WAM, ritornano con differenti modalità espressive nella nuova collezione SIT di Bross. A firmarla è sempre Marco Zito, che compone una gamma versatile e contemporanea fatta di poltrone lounge, chaise longue e pouf dalle linee morbide e avvolgenti, sagomate per la massima ergonomia.

Bross nuova collezione di sedute SIT

Il nome SIT rievoca il termine inglese seduta o sedersi, un archetipo che viene qui declinato in una scocca dai profili curvi, dove l’elemento dello schienale è sviluppato su due soli lati, con imbottitura modellata a spessori differenti per accogliere la persona. Ne risulta la possibilità di disporsi liberamente, grazie anche al fianco libero che permette un facile accostamento di un tavolino o di un side table, che nella versione lounge può essere direttamente integrato alla struttura, proposta in laccato nero o bronzo spazzolato. In quest’ultima configurazione, si rivela ideale per una collocazione in ambiti ufficio o hospitality.

Bross nuova collezione di sedute SIT

SIT di Bross è disponibile con rivestimento in tessuto o pelle, valorizzato dalle cuciture a vista che contribuiscono a disegnarne la forma.

L’articolo Supersalone 2021: anteprima Bross proviene da Dettagli Home Decor.

26 Luglio 2021 / / Dettagli Home Decor

vetrata scorrevole per aumentare la luce naturale

Una casa più luminosa regala maggior comfort domestico e riduce i consumi. Ecco 5 soluzioni per aumentare la luce naturale in casa.

Progettare in modo corretto le aperture di una casa ha molti effetti positivi come la qualità estetica degli spazi interni, la relazione con l’ambiente esterno, l’efficienza energetica della casa e il benessere di chi la vive grazie alla luce naturale.

Se stai pensando di ristrutturare casa segui i nostri consigli per sfruttare al massimo la luce naturale in casa.

Ripensa la disposizione degli ambienti

Quando si ristruttura casa uno dei primi aspetti da valutare è la quantità di luce naturale presente in ogni stanza. A volte può succedere di avere una camera da letto molto luminosa mentre la cucina risulta buia. Per ovviare al problema occorre pensare a un nuovo lay out cambiando la disposizione delle stanze. Cucina e camera da letto prediligono un’esposizione a Sud-Est per beneficiare della luce chiara del mattino; zona pranzo e soggiorno meglio se esposti a Sud-Ovest dove saranno illuminati dalla luce pomeridiana; bagno e lavanderia vanno esposti a Nord, il lato più freddo e poco luminoso della casa.

parete ferro e vetro per dividere camera e soggiorno

Elimina le pareti divisorie

Una valida soluzione per aumentare la luce naturale è quella di demolire eventuali pareti divisorie non portanti per creare ambienti aperti oppure sostituendole con pareti in ferro e vetro permettendo alla luce che filtra dalle finestre di irradiarsi al meglio in tutti gli angoli.

cameretta luminosa con due porte finestre

Amplia le finestre

Se stai ristrutturando una casa singola e non ci sono particolari vincoli storici, paesaggistici o architettonici, puoi considerare l’idea di ampliare le aperture esistenti oppure trasformare due finestre piccole in una più grande.

vetrata scorrevole per aumentare la luce naturale

Sostituisci i serramenti

I moderni infissi sono caratterizzati da profili super sottili e montante centrale ridotto. Questo permette di guadagnare un 20% di luce naturale, inoltre, abbinando finestre con vetri extra chiari la luce sarà ulteriormente amplificata.

stanza luminosa in masardra

Installa delle finestre sul tetto

Se disponi di una casa a doppia altezza o abiti in mansarda, installare uno o più lucernari sul tetto ti permetterà di avere più luce naturale dentro casa. Le finestre per tetti Velux, con classificazione energetica A++ e A+++, garantiscono il 18% in più di superficie vetrata, inoltre riducono del 20% le dispersioni energetiche durante l’inverno e consentono inoltre di poter essere azionate a distanza attraverso l’energia elettrica o solare. VELUX ha sviluppato una serie di prodotti che permettono di installare le finestre per tetti a fala o piani in maniera semplice, senza intoppi e con la garanzia di una lunga durata nel tempo.  I prodotti per la posa originali VELUX possono essere installati con finestre per tetti VELUX scegliendo qualsiasi tipo di apertura, finitura e funzionalità.

L’articolo Come aumentare la luce naturale in casa proviene da Dettagli Home Decor.

26 Luglio 2021 / / Blogger Ospiti

I Marketplace sono diventati un vero e proprio luogo di perdizione. Un centro per lo shopping online che accomuna siti web e venditori in un unico luogo virtuale, come un supermercato, ma senza limiti di generi di prodotti. È il motivo per cui, insieme all’abito che ci piace tanto, possiamo acquistare persino una lampada per il salotto. Ma c’è un altro aspetto dei migliori Marketplace online che non va sottovalutato: l’incredibile risparmio offerto.
Grazie alla possibilità di esplorare il web, se hai in mente di aggiungere un tocco nuovo alla casa (ma non vuoi assolutamente prosciugare il tuo budget), puoi valutare di utilizzare alcuni Marketplace che ti suggeriremo. Inoltre, mediante la piattaforma Bravosconto, la percentuale di risparmio è incrementata: scopri tutti i coupon AliExpress, in modo tale da acquistare complementi d’arredo, oggetti di design, quadri, tappeti e tanto altro. Lo shopping low cost su misura per la tua casa.

AliExpress

Chi non ha mai provato a navigare su AliExpress? Grazie alle sue potenzialità, è un Marketplace enorme: non conosce limiti. Facente parte del gruppo Alibaba.com, è una piattaforma per commercianti, proprio come eBay o Amazon. Ordinare alcuni oggetti di arredo su AliExpress è un ottimo modo per andare al risparmio, senza rinunciare affatto alla qualità.
Non a caso, infatti, è un sito noto per l’impegno profuso contro le truffe sul web: di rado vengono inseriti sul Marketplace dei prodotti contraffatti e in ogni caso vengono subito rimossi dalla piattaforma. L’unico aspetto di cui tenere conto è il tempo di consegna, non proprio rapidissimo. I prezzi, però, sono imbattibili e le promozioni assai interessanti, soprattutto per i grandi marchi.

eBay

Acquistare su eBay è decisamente un’ottima idea, in particolare se consideri che puoi arredare la tua casa con pezzi vintage rarissimi. Il punto di forza della piattaforma online (che, pensa, iniziò con una “penna rotta” nel lontano 1995), è di offrire alla clientela la possibilità di mettersi in contatto con i venditori mediante messaggi, numeri di telefono o e-mail.
L’attenzione alla sicurezza e all’affidabilità è elevatissima: non si discute affatto. Immagina qualsiasi complemento d’arredo fuori dagli schemi, perché qui lo troverai. Per fortuna, esiste anche la contrattazione o l’asta, in modo tale da non spendere eccessivamente. È pur vero che i prezzi dipendono da tanti aspetti, come il valore di un complemento d’arredo, lo stile o l’epoca stessa.

Wish

Esprimi un desiderio e su Wish lo troverai: complementi di arredo e oggetti per la casa irrinunciabili. Dai cuscini alle lampade di design, la parola d’ordine qui è risparmio. Senza trucchi o inganni, non attenderti una qualità eccellente o pregiata: rimane un Marketplace estremamente economico. Tuttavia, un buon prezzo non è sempre sinonimo di buon arredo.
Un altro grande strumento presente su Wish ti dà la possibilità di creare le tue liste dei desideri suddividendole sulla base delle ricerche e per genere. Per esempio, se devi arredare la camera da letto, cerca sulla piattaforma gli oggetti più adatti, con gli stili e le tendenze d’arredo che più ti piacciono e sono sulle tue corde. Ricordalo sempre: la casa è un’estensione (meravigliosa) della nostra personalità.

Amazon

Il colosso del web non poteva mancare nella lista dei migliori Marketplace online, soprattutto perché offre molteplici soluzioni per la casa e per l’arredo in giardino. Anche in questo caso la fascia di prezzo potrebbe oscillare sensibilmente, soprattutto se consideriamo l’enorme presenza di brand di design rinomati.
Amazon è una certezza: se desideriamo qualcosa, siamo certi di poterla trovare. Se sei in cerca di arredo chic per la casa, è anche una soluzione migliore rispetto ad altri Marketplace, dal momento in cui i tempi di spedizione potrebbero essere più rapidi e i nomi dei brand molto famosi.

26 Luglio 2021 / / Nell'Essenziale

Il set per cucina verde country flowers è la versione in verde salvia del Coordinato country flowers in rosso. E stato realizzato in giugno 2021 e sono sicura diventerà un icona del nostro stile. Era gia da tempo che desideravo realizzare un set per cucina in stile country in verde abbinando righe, quadri e quadretti, e finalmente eccolo qua!

Set cucina country flowers in verde
Set cucina country flowers in verde

Composizione del set per cucina verde country flowers

Questo set è strutturato da più articoli, realizzati tutti su ordinazione e su misura:

  • Copriforno
  • Coprifornelli
  • Guanto e Presine
  • Canovacci
  • Tovaglia (non mostrati nelle foto)
  • Cuscini (non mostrati nelle foto)

Vuoi cucirlo?

Segui i miei corsi!

Iscriviti per ricevere via mail l’accesso ai corsi gratuiti!

Vorresti anche tu questo set? chiedi un preventivo:

Il copriforno del set per cucina verde country

Il copriforno scelto per questo set è il modello a campana, a distinguerlo dal classico modello abbiamo inserito tre balze ed una rouches alla base, tre fiori pendenti da un fiocco amovibile e laccetti per legarlo al forno. La scelta dei laccetti è stata fatta per rendere il copriforno adattabile a tutte le tipologie di forno, dia con maniglia larga che stretta e curva. In questo modo per sistemare il copriforno sul forno basterà solo legarlo. I precedenti modelli di copriforno a campana anche se adatti a tutti i tipi di forno, calzavano non perfettamente se posizionati su maniglie lunghe. Richiedevano sempre ri- posizionamenti. La variazione del modello dopo un po’ per me era assolutamente necessaria.

Il coprifornelli

Il coprifornelli perfetto per un piano cottura a gas, è stato realizzato in coordinato a tutto il resto. Ho inserito la doppia balza nei tre tessuti a contrasto ( tinta unita avorio, quadretto piccolo e quadro), rouches sulla cornice e base avorio.

coprifornelli presine e guanto country flowers verde
Coprifornelli presine e guanto country

Guanto e presine

Guanto e presine a cuore sono davvero un classico nei nostri coordinati, non possono mancare! Decorati sempre con tripla balza che riprende gli altri complementi, hanno un fiore country con pistillo in feltro che rende il country romantico.

presine guanto da forno country verde salvia
Presine guanto da forno

Materiali

Questo set per cucina verde country flowers è composto da materiali di alta qualità:

  • Tessuti country con fantasie geometriche in puro cotone italiano.
  • Tessuto avorio in cotone 100% con lavorazione panama.
  • Imbottitura in silicone termoresistente.
  • Tessuto trapuntato in cotone e poliestere.
  • Spille in acciaio inossidabile.
Dettagli
  • Le asole sono tutte realizzate a mano.
  • le cuciture sono controllate e ricontrollate per evita difetti nascosti.
  • I modelli sono creati su misura.
  • Tutti i tessuti sono rigorosamente controllati.

Vuoi cucirlo?

Segui i miei corsi!

Iscriviti per ricevere via mail l’accesso ai corsi gratuiti!

Vorresti anche tu questo set? chiedi un preventivo:

coordinato cucina verde salvia
Coordinato cucina country flowers verde

Questo articolo Set per cucina verde country flowers proviene da NellEssenziale.

24 Luglio 2021 / / Case e Interni

consigli per arredare con i colori terracotta

Aggiungi calore a qualsiasi spazio con i toni di tendenza della terracotta per creare uno spazio accogliente, di carattere ed elegante. Continua a leggere i nostri suggerimenti!

Per molto tempo, gli interni in bianco e con colori freddi hanno dominato l’arredamento. Ma se è vero che un interno total white è la base perfetta su cui costruire, è anche vero che spesso c’è il rischio, senza gli opportuni accorgimenti o i trucchi da esperti, che l’ambiente appaia “freddo” o “senz’anima”.

Tuttavia da pochi anni sono tornati di moda i colori caldi, in particolare quelli basati sulle sfumature terracotta, che sembrano aver guadagnato molta popolarità sui social media. Realizzata in argilla cotta, la terracotta è un materiale versatile che ha resistito alla prova del tempo. Utilizzata da secoli e nota per il suo fascino rustico, con la rinnovata attenzione alla sostenibilità, la terracotta è di tendenza oggi e ha trovato la sua strada in molte case dallo stile contemporaneo.

[fonte foto innerstadsspecialisten.se]

Niente a che vedere coi colori caldi di moda decenni fa. La moderna ispirazione basata sui toni caldi che invade i feed di interior design su Instagram e Pinterest pone l’accento sul color mattone, l’arancio tostato e sulle varie sfumature di rosa chiaro e “aranciato” che fanno parte delle tradizionali cotture del materiale originale. Queste tonalità sono un ottimo compromesso tra novità e tradizione, tra originalità e sobrietà e se usate nel modo giusto, sono anche molto eleganti. Questo articolo ti mostrerà come arredare la tua casa usando questi colori di tendenza.

Il termine italiano “terracotta” è usato in tutto il mondo proprio per indicare non solo il materiale, ma anche questo particolare trend. Del resto per tradizione e per i nostri antichi borghi, noi italiani siamo abbastanza abituati al cotto e alle diverse sfumature del mattone e dei coppi. Nel Centro Italia, in particolare nelle Marche, dove abitiamo, i colori delle facciate a vista sono più chiare, beige e rosate, ad esempio, mentre nel Nord Italia sono più rosse e scure. 

Forse per questo il terracotta non è propriamente così identificabile con un colore solo (a parte il nome Terracotta che Pantone ha dato ad una sua tinta), ma è meglio rappresentato da una varietà di tonalità con base arancione, che ricordano appunto i vasi di terracotta, il laterizio insomma il cotto con le sue varie sfumature che vanno dall’arancio bruciato al rosa pallido. 

Si tratta di toni caldi, che pur evocando un fascino mediterraneo, ricco di energia proveniente dalla terra, rimangono eleganti e raffinati. Questi colori aiutano in modo naturale a rendere più accogliente qualsiasi ambiente, indipendentemente dallo stile scelto. In effetti, si sono dimostrati sorprendentemente versatili, in quanto funzionano bene in case dallo stile boho chic, così come in quelle dallo stile scandinavo, moderno o country chic

Prendi ispirazione da queste bellissime immagini e segui i nostri consigli di arredamento per lavorare con queste tonalità molto cool.

Camera: arredare con i colori terracotta

[fonte foto www.dulux.co.nz]

Come Arredare con i toni Terracotta

Scegli la palette di colori caldi

Ogni volta che nel nostro studio progettiamo un ambiente interno, ci piace studiare una combinazione di colori ben precisa, ma per prima cosa scegliamo una base di toni neutri per dare ai colori più vivaci un po’ di respiro. 

Il difetto dei tono caldi è che potrebbero stancare nel lungo periodo, per cui è sempre meglio dosarli. Un look completamente terracotta potrebbe far sembrare una stanza soffocante, soprattutto se lo spazio è piccolo. Quindi, le pareti e i soffitti in generale potrebbero essere neutri, ad esempio bianchi, mentre a pavimento potremmo abbinare i toni del legno naturale. Si può anche optare per una piastrella di gres grigia con un sottotono caldo se l’ambiente è moderno o industriale.

Preparata la base neutra, scegliamo ora una combinazione di colori. Stiamo parlando di color terracotta, quindi tonalità calde: sfumature di rosa pallido, rosso mattone, rosa antico, ma anche toni argilla, cannella, ruggine. Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta! Se vuoi un po’ di contrasto contemporaneo puoi aggiungere persino il nero o il più morbido grigio. Se non vuoi un ambiente completamente monocromatico, questi toni si abbinano bene anche con il verde salvia o il verde smeraldo scuro, l’ocra, il senape, il rosso bordeaux e il prugna.

arredare con i colori terracotta

La tua palette ti fornirà i colori ideali per il tuo arredamento, in particolare per uno dei mobili di grandi dimensioni (come un divano, un tavolo, una poltrona le ante di un mobile), sui tessuti ( plaid, tende, tappeti, cuscini…) o sugli accessori (lampade, ciotole, vasi…). E non dimenticare che il colore terracotta si sposa anche con vari materiali, come legno, cemento, ottone e rame.

Il color terracotta alle pareti

Se abiti in una casa in muratura, una parete con mattoni a vista potrebbe essere già presente. In molti casi potrebbe essere nascosta sotto diversi strati di intonaco, che una volta rimossi e con opportuni trattamenti potrà tornare a far risplendere il colore originale del mattone. Una parete così crea lo sfondo caldo e neutro ideale per uno stile rustico autentico o industriale.

In tutti gli altri casi, puoi portare un po’ di colore con la vernice. Se vuoi che le sfumature terracotta siano protagoniste, puoi usare il colore più intenso dipingendo un’intera parete. Porterà profondità ed energia alla stanza, soprattutto se si tratta di un open space. Puoi pensare anche di dipingere solo la metà inferiore della stanza, una zoccolatura di circa 1 metro, come a creare una boiserie. Se rimani sulle sfumature più chiare e luminose del terracotta e cioè sulle sue note vicine al color cipria, puoi colorare anche tutte le pareti di un ambiente. In alternativa puoi dare un po’ di color terracotta ad una nicchia, agli imbotti delle finestre o creare un decoro murale con arco a tutto sesto, che fa parte proprio di questa tendenza.

Terracotta per ogni stile e per un mix di stili

Sebbene intensa, la tonalità terracotta tradizionale si adatta bene a molti stili di arredamento: rinnova un appartamento in stile classico, infonde un’atmosfera contemporanea, aggiunge una nota mediterranea, dà energia ad un arredamento industriale e trasmette un po’ di spirito country. Per questo motivo non solo si adatta ad ogni stile, ma si sposa ancora meglio con un mix di stili.

Come abbiamo scritto spesso in queste pagine del blog Case e Interni, ma non ci stanchiamo mai di ripeterlo, per avere case accoglienti bisogna davvero scongiurare l’effetto “showroom”. Questo significa non fare i nostri acquisti in un unico negozio, evitare di comprare i set (letto+armadio+comodini, ad esempio), sfuggire da un arredamento tutto impostato su un unico stile. Solo mescolando stili e texture possiamo creare un ambiente più accogliente e di carattere. Non è così difficile, basta giocare con piccoli contrasti. Se lo stile predominante è moderno, aggiungi un pezzo antico.

Leggi 7 Motivi per inserire un Tavolo Antico nella tua casa

Se lo stile predominante è antico o rustico, aggiungi un pezzo moderno o industriale o con un design più lineare e senza tempo.

In particolare, con la tendenza terracotta contemporanea, si tende a preferire mobili moderni in stile pulito, come quelli dello stile scandinavo con l’aggiunta di alcuni pezzi vintage anni ‘50, elementi in vimini e accessori o dettagli in stile industriale. Quindi, indipendentemente dalle tue preferenze di stile, non puoi davvero sbagliare se userai i toni terracotta per rinnovare la tua casa nel 2021.

[fonte foto @ezzwilson]

Legare l’insieme con gli accessori

A questo punto, non rimane che l’aggiunta di complementi più piccoli ed accessori vari per legare insieme l’intera gamma cromatica. Puoi dipingere un tavolino o una consolle con una delle sfumature scelte. Su un divano neutro, alcuni cuscini nei toni terracotta e rosa pallido con un plaid dai toni coordinati e dalla bella texture aggiungeranno il giusto tocco di colore necessario per dare personalità. Puoi mettere in mostra una collezione di vasi in terracotta fatti a mano su una libreria, una credenza o una consolle. Puoi usare le moderne stampe dai toni terracotta che seguono proprio questa tendenza.

arredare con i colori terracotta

[fonte foto www.bloomingville.com]

Aggiungi piante e vasi

Essendo un materiale antico e naturale, i vasi di terracotta sono sempre stati usati per contenere le piante, sia all’interno che all’esterno della casa e si abbinano perfettamente con il fogliame verdeggiante. Puoi giocare con diverse dimensioni o mescolare e abbinare una varietà di forme per aggiungere interesse ad un angolo della casa o sul davanzale interno della finestra. La vegetazione aiuta sempre a creare un certo piacere e benessere all’interno dello spazio domestico, quindi non va mai trascurata, anche se non si ha il pollice verde.

arredare con i colori terracotta

[fonte foto fallfordiy.com tutorial qui]

Insomma, le tonalità terracotta sono una scelta senza tempo che, se utilizzate nel modo giusto, possono trasformare e rinnovare qualsiasi spazio interno. Puoi scegliere di introdurre il colore nella tua casa a piccole dosi attraverso biancheria, lampade, vasi, stoviglie oppure provare l’effetto tono su tono con le pareti dipinte, le piastrelle e altro ancora. Ecco alcune foto di ispirazione per usare le sfumature della terracotta.

Camera: arredare con i colori terracotta

[fonte foto jm.se]

Bagno: arredare con i colori terracotta

[fonte foto www.behr.com]

Arredare con i colori terracotta

[fonte foto historiskahem.se]

Camera: arredare con i colori terracotta

[fonte foto jm.se]

Dipingere i muri con i colori terracotta

[fonte foto Carla Natalia]

Soggiorno: arredare con i colori terracotta

[fonte foto Warren Heat/Living Inside]

Camera: arredare con i colori terracotta

[fonte foto Marcus Lawett per H&M home]

Soggiorno: arredare con i colori terracotta

[fonte foto www.landgren.com]

Ingresso: arredare con i colori terracotta

[fonte foto @justoffroselane]

Soggiorno: arredare con i colori terracotta

[fonte foto jm.se]

Ti può interessare anche: 10 idee per Dipingere mobili e rinnovare la tua casa

5 consigli per arredare con i colori terracotta

 _________________________________ 

Anna e Marco – CASE E INTERNI

24 Luglio 2021 / / Dettagli Home Decor

Kapsimalis Architects Villa sul Monte Ilias a Santorini

Situata sul punto più alto della montagna del Profeta Ilias di Santorini, questa spettacolare casa in pietra, legno e vetro offre una vista sul Mar Egeo e sul paesaggio vulcanico.

Progettata dallo studio Kapsimalis Architects, questa casa vacanze gode di una posizione invidiabile, lontano da tutto e da tutti. In fase di studio del progetto, gli architetti hanno valutato attentamente l’impatto della casa nel contesto naturale. Da qui la scelta di incastonare la struttura nel pendio e utilizzare il materiale emerso durante i lavori di costruzione per modellare la facciata e il paesaggio circostante, riducendo al minimo l’impronta ecologica. “Obiettivo del progetto è fondere lo spazio interno ed esterno della casa”, spiegano gli architetti.

Kapsimalis Architects Villa sul Monte Ilias a Santorini

Kapsimalis Architects Villa sul Monte Ilias a Santorini

Kapsimalis Architects Villa sul Monte Ilias a Santorini

La residenza è composta da un soggiorno, una zona pranzo, una cucina, una camera da letto principale e due bagni orientati verso il mare.

La lunga vetrata scorrevole di 10 metri apre e collega la zona relax-cucina interna con la terrazza panoramica e la piscina. In questo modo l’ambiente interno diventa “lo spazio esterno all’ombra” che si espande alla piscina a sfioro, alla zona solarium con deck in legno e all’area lounge. Ai lati della struttura due pareti autoportanti in cemento evidenziano i due ingressi della casa vacanze, alla quale si accede attraverso due scale.

Kapsimalis Architects Villa sul Monte Ilias a Santorini

Kapsimalis Architects Villa sul Monte Ilias a Santorini

Kapsimalis Architects Villa sul Monte Ilias a Santorini

Kapsimalis Architects Villa sul Monte Ilias a Santorini
All’interno dell’abitazione, pareti in pietra, legno e vetro separano le diverse stanze. I lucernari sul tetto lasciano entrare la luce naturale in tutto lo spazio. I materiali naturali come il rovere, il legno di noce, i marmi grezzi grigi e beige e l’acciaio nero aggiungono calore, mentre alcuni elementi d’arredo colorati vivacizzano lo spazio.

Kapsimalis Architects Villa sul Monte Ilias a Santorini

Kapsimalis Architects Villa sul Monte Ilias a Santorini

Kapsimalis Architects Villa sul Monte Ilias a Santorini

Pietra e cemento sono i materiali principi che definiscono la forma esterna della casa. Le piante selvatiche mediterranee, alcune delle quali in vasi cilindrici in acciaio nero, completano l’estetica della casa.

Foto di Giorgos Sfakianakis

L’articolo Una casa vacanze in posizione invidiabile a Santorini proviene da Dettagli Home Decor.

24 Luglio 2021 / / Dettagli Home Decor

Ideal Standard miscelatori elettrici touch-free Intellimix

Innovativi e di qualità, i miscelatori bagno elettrici offrono massimi standard di igiene e riducono i consumi di acqua.

L’igiene delle mani è fondamentale per ridurre la diffusione di batteri e virus: anche all’interno dell’ambiente bagno pulizia e igiene diventano centrali, non più un quid ma un vero e proprio must have all’insegna della sicurezza e della quotidianità, che non solo influisce sul  comportamento delle persone, ma cambia per sempre le esigenze relative alla progettazione dei bagni dei luoghi pubblici.

È oggi più cruciale che mai che questi spazi condivisi e la relativa tecnologia siano progettati tenendo presenti la salute e la protezione degli utenti.

Ideal Standard presenta due nuovi miscelatori elettrici touch-free

Ideal Standard continua a innovare sia in termini di design che di funzionalità presentando i suoi nuovi miscelatori elettrici touch-free Intellimix e Sensorflow: proposte in linea con i nuovi standard di igiene che interessano sempre di più la società contemporanea e i suoi modi di vivere e abitare il pianeta.

I due nuovi miscelatori Ideal Standard sono nati accompagnando questa evoluzione del vivere moderno in modo innovativo e di qualità, e vogliono essere un valido alleato per chi cerca una soluzione per ridurre eventuali contagi, proteggere gli utenti e promuovere il benessere.  Continuando a seguire la sua lunga tradizione di innovazione e design, oltre alla garanzia di igiene, Ideal Standard ha lavorato su ogni dettaglio.

Ideal Standard miscelatori elettrici Sensorflow

Corpo in ottone massiccio e sensore a infrarossi, Sensorflow coniuga un design pulito e moderno a un’installazione rapida e semplice. Con Sensorflow il passaggio da un miscelatore manuale o temporizzato è infatti molto semplice e grazie alla batteria integrata e alla valvola solenoide, l’installazione è facile in qualsiasi bagno, anche senza collegamento elettrico.

Scelta ideale per migliorare l’igiene del bagno sia in progetti di ristrutturazione che di nuova costruzione – da uffici e ristoranti, a strutture educative ed altri edifici pubblici, la gamma Sensorflow comprende miscelatori da appoggio, a parete e a pannello, con possibilità di scelta tra alimentazione da rete o da batteria e modelli che consentono di regolare manualmente la temperatura. L’aeratore a flusso lamellare da 5l/m e la chiusura automatica dell’acqua contribuiscono inoltre ad economizzare l’acqua e a garantire risparmi a lungo termine rispetto ai rubinetti tradizionali.

Ideal Standard miscelatore elettrico touch-free Intellimix

Intellimix, totalmente touch-free e progettato per erogare acqua e sapone ad ogni utilizzo, oltre a essere una soluzione ottimale per garantire l’igiene negli spazi condivisi, è un prodotto intelligente, che riduce i consumi, contribuisce a raggiungere obiettivi di sostenibilità e aiuta le aziende a risparmiare sui costi.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, lavarsi le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi è uno dei modi più semplici ed efficaci per impedire la diffusione di virus e batteri. Tuttavia, secondo una ricerca, il 30 per cento degli impiegati europei non si lava le mani con il sapone quando usufruisce della toilette e, tra quelli che lo fanno, il 95 per cento non utilizza una quantità sufficiente di acqua o sapone1. Intellimix risolve il problema grazie a un ciclo di lavaggio digitale ottimizzato che comprende sempre l’uso combinato di acqua e sapone, mentre lo schermo TFT integrato fornisce chiare istruzioni per migliorare l’esperienza di lavaggio delle mani.

Nonostante eroghi la quantità ottimale di sapone ad ogni lavaggio per migliorare l’igiene, Intellimix diminuisce la quantità totale di acqua e sapone normalmente utilizzata nei bagni con rubinetti tradizionali, riducendo così al minimo lo spreco e generando un risparmio fino all’80% del sapone e all’85% dell’acqua. Abilitato per la tecnologia Bluetooth, Intellimix consente ai gestori delle strutture di adattare le impostazioni dei parametri alle proprie esigenze tramite smartphone con una specifica app per Android e iOS, comprese quelle del sapone, del ciclo di lavaggio e del risciacquo antiristagno. Invia inoltre una notifica quando il sapone si sta esaurendo.

Ideal Standard miscelatori elettrici touch-free Intellimix

Contraddistinto da un design pulito e moderno, Intellimix è disponibile nelle versioni Chrome e Black Onyx, consentendo così una elevata libertà progettuale. Oltre al miscelatore, Ideal Standard ha sviluppato Intellimix Mild Antibacterial Foam Soap, un sapone liquido antibatterico dalla formula esclusiva che garantisce prestazioni impeccabili e igiene ottimale. Privo di sostanze irritanti e dotato di una texture ricca e cremosa, è delicato sulla pelle e offre ogni volta una piacevole esperienza. Il sapone antibatterico Intellimix® può essere acquistato su shop.idealstandard.com

 

 

L’articolo Miscelatori elettrici touch-free per il bagno proviene da Dettagli Home Decor.