19 Maggio 2020 / / Dettagli Home Decor

Un resort dove gli ospiti sono circondati da una lussureggiante vegetazione

Nascosto tra le palme ad Ahangama, nel sud dello Sri Lanka, questo nuovo hotel offre un’esperienza di vacanza rilassata in mezzo alla giungla. Il Palm Hotel accoglie i propri ospiti in uno spazio raffinato dove il design contemporaneo incontra uno stile più rustico. Caratterizzato da una leggera architettura brutalista accostata a dettagli di design oltre a tocchi industriali, l’hotel dispone di un ampio padiglione in cui contenitori di metallo nero e cornici in acciaio si combinano a mobili in rattan, tende a rotolo di bambù e motivi tradizionali.

Gli ospiti possono soggiornare in suite con 2 camere sopraelevate su palafitte o in cabine con struttura a forma di A. Le camere sono caratterizzate da un fresco pavimento in cemento, stesso materiale utilizzato per le basi del letto dotate di materassi king size e lenzuola di morbido lino. I rivestimenti murali in bambù bianco aggiungono più consistenza all’arredamento minimale, mentre i dettagli cromati e in ottone aggiungono un tocco glamour. Grandi aperture incorniciano le vedute della giungla e delle risaie, lasciando entrare molta luce solare. I bagni all’aperto e le docce a pioggia offrono la soluzione perfetta per rinfrescarsi dal caldo sotto il cielo aperto.

I patii privati ​​con amache portano il relax al livello successivo, mentre la piscina di 14 metri e le sedie a sdraio all’aperto permettono di rilassarsi con stile. Il Palm Hotel dispone anche di una palestra e uno spazio dedicato allo yoga. Infine, il ristorante aperto tutto il giorno serve del cibo delizioso. Il menu propone piatti tipici dell’isola, cocktail, frullati freschi e caffè dello Sri Lanka.

fotografie Holly Farrier

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19 Maggio 2020 / / Things I Like Today

Daniela Forti meduse di vetro sculture

Le suggestive sculture di vetro di Daniela Forti sembrano meduse che ondeggiano sinuose nell’acqua

Daniela Forti è un’artista italiana che vive e lavora nel Chianti in Toscana dove realizza le sue originali sculture con la tecnica della vetrofusione. Ogni pezzo è un esemplare unico realizzato a mano e non può che essere così, considerando il modo in cui realizza le sue meduse di vetro.

Nata a Roma nel 1960, Daniela Forti studia Architettura e Interior Design e nel 1982 si trasferisce in Toscana dove apre il suo laboratorio artistico iniziando a collaborare con i produttori di vetro della zona alla ricerca di un nuovo rapporto tra vetro e luce. Tutta la zona di Empoli infatti è luogo di produzione del vetro già dal XV secolo e qui ha sede anche il Museo del Vetro per celebrare tradizione dei vetrai in Toscana.

L’artista ha lavorato a lungo con la vetrofusione fino a mettere a punto la sua personale tecnica di fusione del vetro, sviluppata dopo anni di prove e sperimentazioni.

Daniela Forti Meduse di vetro

La tecnica della vetrofusione

La Forti è riuscita a creare un magico effetto di gocce colorate che scendono dall’alto grazie a particolari stampi a forma di rete attraverso cui far colare il vetro fuso. I frammenti di vetri colorati portati ad alta temperatura, fondono e diventano malleabili. Facendo colare la fusione attraverso la rete, si formano delle gocce che a causa della forza di gravità si allungano e si dilatano creando tentacoli multicolori di diverse lunghezze. La bravura dell’artista sta soprattutto nella capacità di prolungare o interrompere il processo di fusione al momento giusto, in modo da creare l’effetto voluto, con alcuni filamenti più lunghi che arrivano a terra e gocce di vetro cristallizzate in sospensione.

Lei stessa spiega la tecnica della vetrofusione sul suo sito:

La vetrofusione significa fondamentalmente costruire un nuovo vetro dallo stato solido, assemblando diversi pezzi che, a contatto con il calore, variabile da 800 a 850°C diventano così fluidi da unirsi profondamente tra loro e in modo irreversibile. Il raffreddamento è molto lento in modo da permettere la totale riorganizzazione e il recupero della stabilità molecolare che il materiale possedeva prima di essere scaldato. La vetrofusione permette, usando composti colorati (smalti, ossidi) di produrre oggetti policromi. Il lavoro di un artista si avvale di due principali strumenti: il calore e la forza di gravità. Il risultato dipende dal grado di comunicazione tra l’artista, il vetro e il forno che utilizza.

 

Jellyfish Glass Art Daniela Forti

Meduse dai tentacoli di vetro

Daniela Forti ha definito il processo creativo di sua invenzione “arte contemporanea multi-dimensionale“. La sua serie Meduse si ispira a queste creature marine affascinanti e misteriose e si compone di sculture di vetro dalle forme morbide e sinuose, dai molteplici colori.

La luce che attraversa i “tentacoli” o che piove dall’alto, crea con giochi di luce suggestivi che ricordano i raggi del sole nelle profondità marine. Il vetro materiale fragile e delicato, nelle mani di Daniela Forti assume forme inusuali, organiche e avvolgenti mostrando inedite qualità espressive.

Il Vetro è un Materiale Magico, vive di luce, la cattura, la trasforma, la incanala e la disperde, la fa vibrare in un concerto di colori.
È l’alchimia che dal pesante, attraverso il fuoco, conduce al leggero, all’evanescente, al non definito…

Altre opere di Daniela Forti si possono vedere sul suo sito web o sul suo profilo Instagram.

 

Glass Jellyfish Daniela Forti

Meduse Arte del vetro di Daniela Forti

Daniela Forti Glass Art Meduse di vetro

 

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