5 Maggio 2020 / / Nell'Essenziale

Oggi parliamo di Stile Country Americano, delle sue origini, di colori, tessuti, fantasie e decorazioni.

Le origini dello stile country americano

Le radici dell’arredamento country americano si possono rintracciare nello stile coloniale. Questo stile si è definito nel corso del 1700 quando i coloni portarono in America le influenze degli stili europei.

Lo stile della country house americana ,caratterizzato da un approccio rilassato e dalla mescolanza di vecchio e nuovo, si sviluppò però nella sua forma più completa dopo il 1885.
Non a caso il periodo d’oro di questo stile si colloca tra la fine dell’Ottocento e i primi due decenni del Novecento. Dopo la Guerra Civile americana infatti le città iniziarono ad espandersi e la ricca élite del Paese cominciò a identificare nella casa di campagna un luogo dove poter “sfuggire” al trambusto della metropoli e respirare aria buona. Queste case  diventarono un simbolo tangibile di ricchezza.

Col procedere dei decenni, poi, lo stile country americano è diventato decisamente di moda, e negli anni Settanta del secolo scorso poteva capitare di trovarlo nelle case rurali del Midwest così come nei grattacieli di Uptown a Manhattan.

cucina country verde scavolini collezione belvedere
Cucina country verde Scavolini collezione belvedere.

Colori, tessuti e fantasie

Nell’arredamento in stile country americano abbonda il bianco caldo abbinato – soprattutto nelle rifiniture – ai colori primari tradizionali, oppure al verde, al grigio, al ruggine. Per approfondire l’argomento leggi il post sul colore country.

I tessuti hanno una predilezione per l’ “handmade”, con asciugamani e copriletto in spugna, tappeti e trapunte fatti a mano, dettagli ricamati a mano.

L’altro aspetto fondamentale per quanto riguarda i tessuti è la naturalezza: vengono utilizzati cotone, lino, lana nei tendaggi, ma anche percalle con fiori tenui e trame naturali, elementi essenziali per il design delle stanze.

Le texture fanno la differenza, in particolare con l’abbondante utilizzo di tappeti spessi e di plaid corposi: i pattern tipici sono i quadri o le strisce, in tonalità come blu, verde lime e ocra, oppure nel classico black&white.

L’arredamento e i materiali utilizzati

Gli interni della casa in stile country americano rimandano alle case coloniche costruite secoli fa, dove il design era semplice, efficiente e pratico.

Diversamente dal delicato stile europeo, questo décor si caratterizza per un mobilio dall’aspetto rustico realizzato con materie prime locali. Il legno è il materiale prevalente. Lo troviamo sia sui pavimenti che sul soffitto,  dove elementi strutturali come le travi svolgono un ruolo importante nel definire l’atmosfera dello spazio. Non mancano le pietre grezze.

Spazi interni e spazi esterni vivono una sorta di sincretismo e la transizione dall’uno all’altro è resa armoniosa attraverso l’uso di grandi finestre e ampi ingressi. Non a caso il patio e il portico sono elementi tipici della classica country house americana.

Gli spazi sono invitanti, accoglienti e rilassati. I mobili tipici includono poltrone in vimini o sedie a dondolo in legno con cuscini in cotone a colori vivaci, ma anche (nelle aree più formali della casa) poltrone e divani imbottiti con schienale alto.

Un oggetto tipico del décor country americano è la sedia Windsor. Questa sedia è la versione country di una tipica sedia da scrivania inglese, che divenne di uso comune sia in Inghilterra che nelle colonie americane nei primi decenni del 1700. Gli esemplari originali di questa sedia erano dipinti di verde, ma in seguito sono state spesso verniciate anche in altri colori.

Salvo rare eccezioni, tuttavia, piuttosto che i raffinati mobili d’ispirazione europea nelle case di campagna americane l’arredamento è utilitaristico, pratico e resistente, con mobili decorati, dipinti e verniciati in modi semplici ed essenziali.

Decorazioni in stile country americano

Per fare di una casa una vera e propria dimora country americana non possono mancare elementi decorativi:

  • Giocattoli scolpiti a mano.
  • Oggetti in legno intagliato.
  • Brocche e latte in alluminio.
  • Collezioni di pentole in rame.
  • Cestini in vimini.
  • Mazzi di fiori rigorosamente collocati in secchi rustici.
  • Trapunte patchwork sia da tenere sul letto o al lato del divano, sia da appendere alle pareti.

Infine, contribuiranno ancor più a creare la giusta atmosfera dei cartelli vintage e un richiamo identitario come la bandiera americana dipinta o appesa alle pareti.

 

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5 Maggio 2020 / / Architettura

Villa Slow

Lo studio Laura Álvarez Architecture recupera un vecchio fienile in pietra trasformandolo in una casa vacanze tra le campagne della Cantabria spagnola.

Villa Slow è il nome del progetto realizzato dallo studio Laura Álvarez Architecture. Un rifugio per le vacanze situato nel Parco Naturale di Valles Pasiegos, a nord della Spagna, che nasce dalle rovine in pietra di una costruzione tradizionale della zona chiamata “cabaña pasiega” (cabina contadina) ma con un design contemporaneo. La sua posizione strategica sulla cima di una piccola collina, esposta a sud, offre una vista mozzafiato verso la valle e la montagna.

Villa Slow

Villa Slow

Esternamente Villa Slow è caratterizzata da muri in pietra, tetto in ardesia e ampie porte in legno scorrevoli, dettagli che rimandano al suo passato. All’interno, invece, è tutta un’altra storia. Entrando, infatti, si presenta come una casa di campagna minimalista con pareti bianche, arredi contemporanei e ampie vetrate dal quale ammirare il paesaggio naturale che la circonda.

Villa Slow Villa Slow Villa Slow

Villa Slow è stata progettata nel pieno rispetto per l’ambiente, e non solo dal punto di vista estetico. È una casa di campagna a basso consumo energetico grazie a una pompa di calore che fornisce tutta l’energia termica necessaria alla casa che, insieme all’isolamento termico delle finestre, garantisce il massimo comfort tutto l’anno.

Villa Slow Villa Slow

Laura Alvarez Architecture

Fotografo Eugeni Pons

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5 Maggio 2020 / / Architettura

Obbiettivo della progettazione contemporanea in ambito edilizio è garantire un controllo di processi complessi che sono difficilmente irregimentabili in una prassi. Lo strumento smart è in via di sviluppo, la sintesi è ciò che si può raggiungere grazie all’approfondimento continuo di strumenti software di tipo informativo, che sfruttano le potenzialità del BIM per offrire un’interfaccia unica di controllo e Management. Più persone, professionisti ed esperti collaborano su un’unica piattaforma, condivisa in Cloud o su Server, per dar vita a progetti che superano il limite standard del 3D. Questo infatti rappresenta solo il limite fisico-geometrico di una data figura. Ciò che entra in gioco e permette di raggiungere stadi di sviluppo del modello è l’informazione connessa ad esso; il BIM si fonda proprio sull’integrazione di queste informazioni, anche grazie alla interoperabilità con altri software gestionali.

Il 4D è raggiunto con la simulazione delle fasi di lavoro previste nel Gantt, con lo scheduling con la supervisione del rispetto dei tempi di lavoro. Il 5D lega al modello 3D e ai tempi i costi realizzativi: è uno strumento di cost planning, permette la verifica delle quantità associate ad essi e la loro estrapolazione, riguardando tutte le categorie realizzative, dallo strutturale al meccanico, dall’architettonico all’elettrico. Il 6D diventa fondamentale per la sostenibilità di quanto progettato; alla visualizzazione concettuale delle analisi energetiche eseguite sul modello, include le informazioni di LEED tracking, il monitoraggio degli elementi e delle certificazioni legate alla sostenibilità di quanto previsto per la posa in opera. Il 7D è l’ultimo step integrabile, dedicato al facility Management, alle Life Cycle BIM Strategies, all’esportazione degli As-Built, alla gestione dei manuali di Operation & Maintenance.

L’impronta di tale approccio è netta, olistica, onnicomprensiva. La progettazione multidisciplinare integrata ne è fondamento. Realtà come ATIproject ne hanno fatto la chiave del successo che stanno riscuotendo.

5 Maggio 2020 / / Dettagli Home Decor

Gerani appesi sul balcone

Un colorato trio di gerani appesi! Una decorazione originale che porta la primavera anche sui balconi in città. Semplice da realizzare, servono solo pochi strumenti e un po’ di manualità.

Le fioriere appese sono sempre di grande impatto e realizzarle è davvero semplice. Ecco gli strumenti necessari: vasi di terracotta con piattini, colla, corda, due pali di legno rotondi con pezzi di collegamento. I pezzi di collegamento devono avere due fori alle estremità, con un diametro leggermente più grande di quello dei pali. Importante: la lunghezza dei pezzi di collegamento e la distanza tra i fori dipenderà dalle dimensioni dei vasi di terracotta.

occorrente per fioriera fai da te

Ecco come fare: per prima cosa, far scorrere i pezzi di collegamento su entrambe le estremità dei due pali di legno, in modo da creare una struttura stabile.

tutorial fioriera fai da te in legno

Successivamente, legare quattro corde di lunghezza uguale alle estremità dei pali di legno, legandole insieme in modo che la struttura rimanga dritta.

tutorial fioriera appesa fai da te in legno

Successivamente, fissare i piattini ai fondi dei vasi usando la colla a caldo.

tutorial fioriera appesa fai da te

Disporre i vasi e i piattini di terracotta nella cornice creata, cercando di mantenerli alla stessa distanza.

Appendere la struttura, inserire i gerani nei vasi e il gioco è fatto! Consiglio: a seconda della lunghezza delle corde, scegliere gerani verticali o ricadenti.

immagini: Pelargonium for Europe

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5 Maggio 2020 / / Easy Relooking

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Questo è un progetto che è stato apprezzato molto sul mio profilo Instagram, quindi eccomi qui a raccontarlo! Quando mi si mette davanti alla sfida di arredare uno spazio piccolo e con un budget basso, non mi tiro indietro. Purché il cliente sia consapevole che dovrà ricorrere a un po’ di fai da te per ottenere un lavoro ben fatto e come verrà progettato. E se non è già consapevole, sarà mia cura spiegarglielo. Aggiungo però che progetto di questo tipo sono spesso le sfide più complesse!
@EasyRelooking
Proprio come per questo progetto, le cui premesse e richieste erano:
  • arredo soggiorno e ingresso con un budget ridotto
  • il pavimento non poteva essere toccato
  • approvato il fai da te
  • creare una piccola zona scrivania in soggiorno

Zona scrivania in soggiorno

Mai come di questi tempi, causa Codiv 19, sappiamo quanto sia utile e importante avere una zona scrivania in casa, dove potersi sistemare col pc portatile evitando di occupare il tavolo da pranzo. Lo scopo è arredare con un budget basso, ma non bisogna perdere di vista l’eleganza. L’idea di posizionare una vera e propria scrivania in soggiorno non mi entusiasmava e volevo che la zona scrivania fosse il più possibile integrata con il mobile TV. In questo modo si sarebbe arredata la parete in maniera completa e con gli elementi ben integrati tra loro. Sulla parete opposta della zona scrivania e mobile TV, ho posizionato il divano e il tavolo, delineando la zona con una striscia di colore. Per contenere i costi gli arredi sono stati scelti tra Ikea, Maison du Monde e Kave Home. In particolare:
  • da Ikea: la composizione TV è fatta con i moduli Besta, insieme al mobile IVAR che va a comporre la zona scrivania. Il mobile IVAR sarà opportunamente verniciato dal cliente e modificato con gambe e pomelli acquistabili su PrettyPegs. Il divano è il Vallentuna
  • da Maison du Monde: le sedie del tavolo sono le Clyde in tessuto poliestere blu scuro, abbinate allo sgabello effetto pelle della stessa collezione
  • da Kave Home: tavolo e tappeto Bahiti, quest’ultimo in fibre naturali e con un ottimo prezzo

L’ingresso

La casa presentava un ingresso lungo e stretto (130cm di larghezza). Lo spazio contenitivo serve sempre, soprattutto nelle case piccole. Per questo motivo, lo spazio dell’ingresso non poteva essere sprecato. Ho proposto di utilizzare una composizione di moduli IVAR di Ikea, a profondità ridotta, che saranno verniciati da cliente col codice colore selezionato.

@EasyRelooking

La boiserie di colore a parete, alla stessa altezza di quella inserita dietro tavolo e divano, crea un tono su tono con i moduli IVAR sospesi. Sia il piano in legno dei moduli IVAR ingresso, che il piano della scrivania in soggiorno, saranno presi da Leroy Merlin e non dovranno essere più spessi di 2cm.
Anche se si ha un budget basso per l’arredo, conviene sempre affidarsi a un professionista che saprà tirare fuori il meglio dall’ambiente che deve progettare!

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