17 Maggio 2020 / / Laura Home Planner

Se state leggendo questo articolo è perchè siete alla ricerca di qualche informazione in più sulla carta da parati per bagno,

continue indagi su internet che non convincono,

“forse non è il rivestimento adatto”, “forse è meglio piastrellare”,

magari non siete sicuri che possa essere la scelta giusta per voi e la paura che non possa resistere in un ambiente umido a contatto con l’acqua vi frena.

Insomma , avete bisogno di qualche spunto in più .

Perfetto, oggi sono qui per questo, per darvi una dritta su questo argomento.

Per farlo mi sono avvalsa della gentilezza dell’ Architetto Giorgia Congiu, fondatrice di Carta Da Parati Artistica alla quale ho fatto una breve intervista.

Carta da Parati per bagno :

la parola ell’esperto

Buongiorno Giorgia,
prima di tutto grazie mille per la collaborazione!

Partiamo con le domande:

L: Che differenza cè tra la carta da parati tradizionale e quella adatta al bagno?

G: La carta da parati che noi proponiamo per le pareti è un rivestimento in tnt con supeficie vinilica, lavabile ma non totalmente impermeabile.

Per i bagni proponiamo la fibra di vetro, un rivestimento impermeabile e molto resistente, che, in caso di posa in pareti soggette ad acqua, viene ulteriormente impermeabilizzato con una resina trasparente.

L: La carta da parati per bagno può essere messa anche a contatto con l’acqua, quindi ad esempio nella doccia?

G: Si assolutamente, la finitura in resina la rende totalmente impermeabile 

L: La carta da parati può essere applicata su piastrelle esistenti?

G: Si, bisogna utilizzare un prodotto autolivellante in modo che non si vedano i punti con le fughe.

L: Costa meno rivestire con carta da parati per bagno o con piastrelle o resina?

G:Dipende dai materiali che si scelgono,non è sicuramente un lavoro economico.

Ma se al posto della carta da parati si posano delle piastrelle da 800€/mq costa sicuramente meno mettere la carta 

L: Consiglia la carta da parati in cucina? che tipo di carta è adatto?

G: Nella cucina, così come in bagno, consiglio la fibra di vetro con resina,

impermeabile e facilmente lavabile con i classici prodotti per l’igiene di questo ambiente.

E’ perfetta anche dietro al piano cottura

L: si può facilmente cambiare? nel senso se domani mi stanco di quella che ho fatto applicare è un lavoro complicato sostituirla?

G:Per quanto riguarda il tnt è abbastanza semplice rimuoverla, per la fibra di vetro è più complesso per via anche dello strato di resina superficiale.

Adesso delle domande dirette un pò più al suo lavoro:

L: In base a cosa sceglie i soggetti per la sua carta da parati?

segue dei trend oppure semplicemente il suo gusto? 

G: Entrambi,

cerco di seguire i trend,

chiaramente se va di moda qualcosa che a me non piace non lo propongo.

L:Può essere personalizzata la carta da parati o richiederebbe dei costi esagerati per la produzione di pochi rotoli?

G:Le nostre carte sono tutte personalizzate parete per parete, non abbiamo rotoli pronti, ogni immagine viene creata in base alle misure della parete da rivestire.

L: Secondo lei qual’è il modo giusto per abbellire con la carta da parati? Meglio decorare una o più pareti?

G: Io preferisco decorare una sola parete, chiaramente molto dipende dalla forma delle stanze e dal tipo di stanza.

In generale, proprio per deformazione professionale, preferisco non eccedere, cerco di togliere invece che aggiungere.

L: Lei trova diffidenza generale nell’acquisto di carta da parati per bagno e cucina  o il problema di fondo è che viene poco proposta, magari proprio da noi arredatori ?

G: Credo che ci sia molta diffidenza e poca formazione al riguardo.

La nostra azienda lavora benissimo con architetti e interior, aperti alle novità, gli arredatori (intersi come venditori di mobili) hanno difficoltà a sperimentare nuovi prodotti.

Io cerco di dare più informazioni possibili ma mi rendo conto che,

mentre un architetto che propone la carta nei suoi progetti convince il cliente,

l’arredatore ,che non crede nel prodotto, non chiude la vendita.

Questa breve intervista all’Architetto Giorgia Congiu è terminata qui,

sperando che sia stata utile a cancellare qualche vostro dubbio.

In conclusione :

TNT : tessuto non tessuto , è un prodotto a base di resina e fibre sintetiche o cellusa e fibre tessili , rinforzate da un collante e può avere superficie vinilica

VINILICA: formata da due strati, il lato decorato in vinile (lavabile ma non idoneo a contatto con l’acqua) e sul retro il Tnt

FIBRA DI VETRO: realizzato con speciali filati ottenuti mediante la fusione del vetro ad alte temperature, adatto a pareti umide e al contatto con l’acqua

Dunque,

non si tratta semplicemente di “carta da parati” per bagno,

forse la diffidenza nasce proprio dal modo in cui viene chiamato questo rivestimento decorativo ,

che tutto è tranne che “carta”

L'articolo CARTA DA PARATI PER BAGNO proviene da Laura Home Planner.

17 Maggio 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Un bel bouquet di fiori freschi recisi è sempre una gioia per gli occhi, e porta in casa una nota di colore e un lieve profumo. Ma come fare perché durino più a lungo? Ecco alcuni piccoli trucchi da mettere in pratica.

Fiori freschi recisi

I fiori freschi recisi portano un tocco di colore e di allegria in casa, decorano con eleganza e leggerezza e a volte emanano un lieve profumo.

Un bouquet di peonie, per esempio, è di una bellezza impareggiabile, ed è adatto a chi ha gusti romantici. Per chi ha gusti più semplici e rustici, sono perfetti i mazzetti di fiori di campo, di diverso tipo e colore, magari accostati a steli d’erba, rametti o spighe.

Fiori freschi recisi

Il problema è che i fiori recisi sono davvero effimeri, la loro bellezza svanisce in pochi giorni, e noi ci ritroviamo con un vaso riempito di fiori avvizziti

Qual’è il segreto per avere un bouquet fresco più a lungo? Ora vi svelo qualche piccolo trucco, ma prima debbo sottolineare una cosa: tutte le cose, per durare, hanno bisogno di cure. E i fiori freschi recisi non fanno eccezione.

Come fare durare più a lungo i fiori recisi

  • Usate sempre un vaso perfettamente pulito e disinfettato. Potete usare una semplice miscela di acqua e aceto, che ha anche il vantaggio di rimuovere le macchie di calcare, rendendo il vaso brillante e trasparente.
  • Riempite il vaso con acqua fresca di rubinetto, calcolando che il livello non deve superare la metà della lunghezza degli steli. 
  • Aggiungete all’acqua un cucchiaino da caffè di zucchero oppure, se il fioraio ve la fornisce insieme al bouquet, un po’ di polverina nutriente. Potete anche immergere una monetina di rame, che evita la nascita dei funghi e la schiusa di eventuali larve di zanzara, oltre a mezzo cucchiaino di candeggina, per ridurre la formazione di microrganismi.
  • Lasciate riposare l’acqua mentre preparate i fiori. Calcolate, in base all’altezza del vaso e alla forma che volete dare al vostro bouquet, il punto in cui recidere lo stelo. Non tagliatelo troppo, perché nei giorni successivi dovrete ripetere l’operazione e gli steli risulterebbero alla fine troppo corti. Tagliate gli steli servendovi di un paio di cesoie  pulite e affilate, con un taglio netto in diagonale, per consentire al fiore di assorbire più acqua. Un trucco i più: tagliate gli steli tenendoli sott’acqua, magari in un catino o nel lavandino. Vedrete che risultati!
  • Togliete tutte le foglie nella parte bassa dello stelo, cosicché non si trovino sotto il livello dell’acqua, con il rischio che macerino e formino batteri.
  • Cambiate l’acqua tutti i giorni, seguendo i punti da 1 a 3, e accorciate gli steli ogni 3-4 giorni. Se fa caldo, vaporizzate i fiori con un po’ d’acqua.
  • Il vostro vaso di fiori freschi recisi è pronto! Non mettetelo alla luce diretta del sole e nelle correnti d’aria, e deliziatevi della sua vista.

La freschezza dei fiori comincia dall’acquisto

Come ben sa chi mi segue, adoro i fiori, tanto da farne il soggetto principale dei miei dipinti, e per ritrarli spesso acquisto dei bouquet. Per questo sono diventata pignola nel curare i fiori, prima e dopo l’acquisto, anche perché un bel bouquet ha un certo costo.

Fiori freschi recisi

Per legge i fiori sono divisi in tre categorie, in base alla grossezza del fiore, al numero di petali, alla lunghezza dello stelo: extra, prima scelta e seconda scelta. Per verificare la freschezza dei fiori controllate sempre l’aspetto dei fiori e delle foglie. Gli steli devono essere dritti e turgidi, nessuna parte deve presentare ammaccature, segni di avvizzimento della presenza di parassiti. 

Fiori freschi recisi

Un dilemma che mi pongo spesso è quello sulla scelta dei boccioli o dei fiori aperti. Per esperienza i boccioli troppo chiusi non riescono a sbocciare in vaso, e avvizziscono ancora in boccio. I fiori troppo aperti, invece, cominciano quasi subito a perdere le foglie, soprattutto se si tratta di rose, peonie, tulipani. L’ideale è sempre una via di mezzo.

Il mio consiglio è quello di acquistare i vostri fiori freschi da un fioraio di fiducia, che garantisca la qualità del prodotto. In alternativa potete recarvi ai chioschi o trovare una bancarella al mercato. Una buona alternativa, soprattutto se non ci sono fiorai di un certo livello vicino a casa, è ordinare i fiori on line.

Per esempio se cercate un fioraio a Firenze e non avete tempo o voglia di uscire, cercate sul web e sicuramente troverete un fioraio o un distributore che effettua la consegna a domicilio. Potreste obiettare che non si può controllare la qualità dei fiori, ma questo problema si risolve rivolgendosi a distributori che abbiano una chiara politica di rimborso in caso il prodotto acquistato non sia conforme. 

Leggi il post arredare con i fiori.


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