21 Maggio 2020 / / Design Ur Life

Come sarà la progettazione d’interni post Covid? Questa è una domanda che ho ricevuto spesso in questi tempi di quarantena dovuto dall’emergenza sanitaria causata dal coronavirus.

La progettazione d’interni post Covid avrà sicuramente dei cambiamenti, come ad esempio l’attenzione sulla qualità dell’aria che respiriamo. Tra le priorità del nuovo modo di progettare oltre alla qualità dell’aria che respiriamo, saranno anche i materiali che ci circondano. Infatti secondo dei studi scientifici in Stati Uniti, in una stanza a 21°C e con il 40% di umidità relativa il Coronavirus resiste tre ore nell’aria e fino a tre giorni sul polipropilene. Sull’acciaio inossidabile sopravvive 2-3 giorni; sul cartoncino circa uno.

Come migliorare la qualità dell’aria all’interno

Atmosphere Sky Sistema per il Trattamento dell’Aria è un sistema di filtraggio dell’aria all’avanguardia. Pensato per gli ambienti domestici, fornisce aria pulita e sicura per te ed i tuoi cari, consentendoti di monitorare la qualità dell’aria all’interno della stanza, anche quando non sei a casa. Rimuove efficacemente gli inquinanti atmosferici in casa, inclusi virus, batteri, spore fungine, allergeni e muffe. Filtrando efficacemente il 99,99% delle particelle sospese che misurano fino a 0,0024 micron, il sistema è in grado di rimuovere dall’aria anche le particelle più piccole. Secondo l’Allergy UK, Atmosphere Sky Sistema per il Trattamento dell’Aria è adatto a chi soffre di allergie e si è quindi aggiudicato il suo sigillo di approvazione. In poche parole, Atmosphere Sky Sistema per il Trattamento dell’Aria è un potente impianto di purificazione dell’aria domestica.

Progettazione d'interni Post Covid

Progettazione d’interni post covid con gli strumenti adatti

Due anni fa quando è stato fatto il lancio del prodotto si era sottolineato come bloccasse anche i ceppi della famiglia Corona Virus. Il sistema con uno dei filtri più avanzati che c’è in commercio, HEPA 0,0024 micron. Infatti blocca 300 contaminanti tra allergeni, batteri e virus. Ventidue categorie di contaminanti: batteri, allergeni del gatto, fumo di sigaretta, allergeni delle blatte, allergeni del cane, polvere, formaldeide, funghi, pollini delle graminacee, acari della polvere, residui degli acari della polvere, lattice, acari della polvere vivi, muffe, peli di animali, pollini, sostanze chimiche ridotte, allergeni del baco da seta, fumo, composti organici volatili (COV) totali, composti organici volatili (COV), virus.

Progettazione d'interni Post Covid

E’ un sistema che depura  500 m3/h trasferibile con rotelle se serve. Può essere lasciato funzionante tutto il giorno perché si attiva lui con dei “nasi” rilevando il contaminante ed è controllabile da remoto. Da una stanza media di 20 metri quadrati è possibile eliminare fino all’80% delle particelle ed inquinanti più sottili entro 10 minuti. Questa sistema domestico di depurazione aria per allergici ed asmatici è ideale per ridurre sensibilmente l’uso di antistaminici.

Progettazione d'interni Post Covid

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Leggi anche come scegliere i serramenti migliori per il tuo spazio


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21 Maggio 2020 / / Design

Al Pasteto si cucinano i sogni e Bread and Jam li ha disegnati per loro nella grafica del pastificio.

Il logo è un omaggio a Teto, volto storico della Cooperativa a capo del laboratorio di produzione di ravioli, pasta fresca, e prodotti di gastronomia dalla Cooperativa Il Grigio.

Bread and Jam e il Pasteto

Pasteto fa parte della Cooperativa Il Grigio ed è un laboratorio di produzione di pasta fresca, offrirendo prodotti di altissima qualità, attenti all’ambiente, al territorio, alle persone.

Il logo per la nuova insegna dell’attività, studiato da Bread and Jam, ha il volto di Teto che della Cooperativa è il simbolo ed uno dei precursori, ritratto in modo ironico e circondato dalle persone che operano attivamente in laboratorio ogni giorno. Non a caso il nome definitivo del laboratorio deriva dalla deformazione di pastificio a Pastetoficio.

Il lettering, cioè il font ricreato riprende le insegne tradizionali, quelle di una volta insomma, ma in modo irregolare, così come la manifattura vuole, dimostrando l’unicità dei pezzi che sono belli proprio perché imperfetti.

Bread and Jam in persona

Lucia Catellani alter ego di Bread and Jam è una grafica e illustratrice specializzata nella comunicazione per contesti culinari e culturali, food packaging incluso.

Grazie alla sua ricerca sul cibo e i rituali collegati ad esso ha investigato il mondo del gusto applicato alla scrittura ed ogni volta scopre nuovi metodi di interazione con esso usando il linguaggio più adatto al contesto che si trova a rappresentare con l’obiettivo di far incontrare il cibo stesso alla creatività.

Inoltre quando è possibile completa l’opera traducendo il verbo in spazio con l’immagine degli ambienti veri e propri delle attività a cui prima ha dedicato insegne e grafiche specifiche.

Come è possibile creare un logo così integrato con l’azienda?

< Faccio una bella chiacchierata con il cliente cercando di fare più domande possibili in modo da avere dettagli su cui costruire il racconto visivo. Poi procedo con le proposte di immagine con soluzioni grafiche differenti e allegando dei mockup per far capire meglio come il logo si può declinare sui principali materiali di comunicazione.>

Nel caso di Pasteto quale è stata la fase successiva? 

<I primi materiali prodotti sono stati i packaging dei prodotti per la pasta fresca, la gastronomia e la pasta secca, poi abbiamo iniziato a pensare a come allestire il punto vendita: l’insegna e la vetrofania, alcune grafiche da stampare per abbellire le pareti interne e cartellini vari da esporre.>

– Lo spazio purtroppo non ha ancora aperto ufficialmente a causa del covid ma è disponibile la produzione per delivery.-

Quali sono i dettagli più interessanti dal punto di vista progettuale?

< È molto divertente osservare come il pubblico interagisce con gli spazi che hai progettato: come viene letto un menu o come viene sfruttato una decorazione muraria come sfondo di un’immagine da postare su instagram. Ogni dettaglio può fare la differenza ed aiutare a farti dialogare meglio con il tuo pubblico.>

Articolo di Silvia Fabris

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21 Maggio 2020 / / Dettagli Home Decor

bagno total white

Uno spazio della casa spesso sacrificato, in grado però di trasformarsi in un’oasi di pace e relax: ecco alcuni accorgimenti e qualche suggerimento per arredare il bagno in modo elegante e sofisticato.

Il bagno rappresenta uno dei punti focali della casa, un luogo intimo e predisposto alla cura della persona, e per questo di cruciale importanza. Un bagno attuale ed elegante rappresenta un’oasi di pace e tranquillità dove ciascuno può rivendicare il diritto alla propria privacy, senza condizioni. Ma affinché l’effetto riposante, calmante e accogliente del bagno sia efficace, è necessario ristrutturarlo o ripensarne l’arredamento in chiave moderna, funzionale ed elegante, in un progetto che possieda gli elementi giusti per dare un tocco nuovo e accattivante a questa parte della casa spesso sottovalutata. Il punto di partenza sono i rivestimenti, che – come nella linea Marazzi Clays bagno – devono coniugare resistenza, praticità ed eleganza; in base a questi bisognerà trovare l’arredamento giusto nelle tinte e nelle forme.

Non è necessario stravolgere lo stile adottato nel resto della casa – anzi, è consigliabile che l’arredamento del bagno si armonizzi con il resto delle stanze – né rivoluzionare gli spazi con opere murarie di una certa importanza: spesso basta ripensare l’arredamento, sostituire i tessuti, riorganizzare gli arredi e il mobilio, aggiungere freschezza con piante o soprammobili (pochi) di design. Ogni soluzione può distinguersi, in base ai gusti di chi vi abita, per originalità, pulizia delle forme, praticità, intelligenza nell’uso dello spazio, look ad effetto, uso sapiente di texture differenti. Il segreto della riuscita, però, rimane nei dettagli: la cura del minimo elemento, la capacità di perfezionare il dettaglio senza perdere di vista il progetto nel suo insieme, in modo che ogni singola parte sia in armonia con le altre, è ciò che distingue un bagno elegante da altri semplicemente piacevoli.

Rivestimenti particolari

Come accennato, l’arredamento di un bagno va “costruito” su rivestimenti progettati con cura. È importante che, qualsiasi sia il materiale che si sceglie, esso sia resistente all’umidità, sia pratico da pulire e resistente all’inevitabile usura nel tempo. Molto in voga sono i rivestimenti in gres porcellanato – un materiale funzionale, moderno e duraturo – che simula l’effetto di altri materiali, difficili da trattare in bagno, come il legno o il cemento. Se, ad esempio, il vostro sogno è quello di portare il parquet anche in bagno, questa rappresenta probabilmente una delle soluzioni più efficaci: il dettaglio nella riproduzione della texture del legno è incredibilmente fedele.

rivestimenti collezione Clays di Marazzi

Caratterizzare le pareti

Colorare una parete, si sa, è un metodo classico per dare struttura e ritmo ad uno spazio, specie se piccolo. I colori possono costituire una risorsa importante, ma attenzione a come li si usa: per un bagno elegante possono rappresentare un’arma a doppio taglio. Prendiamo il nero, ad esempio. Se da una parte “arredare” vuol dire anche “caratterizzare”, dall’altra spesso l’uso del nero o del total black è condotto in modo approssimativo, con un effetto opprimente e davvero poco rilassante, che – per il bagno – è una strategia davvero controproducente. Una scelta più semplice è quella di ricorrere a tonalità neutre di grigi e crema, di tortora e terra, scegliendo tinte calde che riscaldino l’ambiente o freddi corposi che diano eleganza ai toni delle pareti. Uno stile classico, ma adatto anche per altri interior e che ben si presta alla proposizione di un fil rouge all’interno dell’intero appartamento.

I dettagli

Si è già posto l’accento sull’importanza dei dettagli. Nel bagno, fondamentale è la scelta della rubinetteria, che le nuove tendenze vorrebbero più lineare, senza decorazioni, minimalista possibile. Stessa cosa per i sanitari, rigorosamente in bianco o toni neutri, dalle forme sempre più tondeggianti. Oggetti e accessori sono parte di un arredamento elegante, ma proprio per questo vanno selezionati accuratamente e limitati all’indispensabile. Anche in questo caso l’indirizzo scelto consiglierebbe una scelta tra i colori neutri, i materiali naturali, le dimensioni proporzionate e le forme pulite ed essenziali. Con un’eccezione: un bagno elegante non è sinonimo di un bagno noioso, e spesso, anzi, l’inserimento di uno o due elementi a contrasto può – oltre a vivacizzare l’ambiente – sottolineare la coerenza dell’arredamento nel suo complesso.

L’organizzazione degli spazi

Anche i bagni più piccoli, persino quelli ciechi, possono essere ripensati con un arredamento elegante e attuale. Sfruttare le altezze sembra essere il nuovo must delle tendenze 2020 in fatto di arredamento: ovviamente nulla sarà semplicemente “impilato”, ma tutto verrà organizzato in modo da sfruttare lo spazio al millimetro. Armadiature a tutta altezza, con un effetto a scomparsa, mimetizzate nelle pareti, sono ad esempio un’ottima soluzione per nascondere l’angolo lavanderia o oggetti di uso quotidiano che non si vuole tenere a vista. Il sistema di mensole, inoltre, certamente pratico ma non molto elegante, può essere rivisitato in chiave moderna con scaffalature rettangolari, in materiali armonici con il resto dell’arredamento, e sormontate da pochi, ordinati e accuratamente selezionati oggetti.

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21 Maggio 2020 / / Architettura

Oggi vi porto a visitare una casa davvero insolita. A prima vista sembra una casa in stile giapponese, con il basamento in legno e le finestre scorrevoli lungo le pareti. Ma l’interno nasconde qualche sorpresa.

stile giapponese

Progettata da Syd Furness, architetto e professore all’Università di Cambridge, per sé e per la sua famiglia negli anni ’70, questa casa in stile giapponese ha una personalità unica e una forte connotazione estetica.

stile giapponese

Come tutte le case con queste caratteristiche, o la si ama o la si odia. Recentemente messa sul mercato per il prezzo esorbitante di un milione di sterline e qualche centinaia dopo la virgola, sta facendo discutere. Alcuni vorrebbero acquistarla per raderla al suolo e costruire una villetta tradizionale sulla proprietà, altri vorrebbero ristrutturarla da capo a fondo. Molti, tra i quali gli estimatori di Syd Furness, architetto molto noto nella regione, sperano che un amante dell’architettura la conservi così com’è. E io sono d’accordo con questi ultimi: aprirei una finestra in cucina e ridurrei il numero di camere per ingrandire quelle attuali, un po’ claustrofobiche. Ora andiamo a visitarla.

L’influenza di Frank Lloyd Wright e dello stile giapponese

Per esigenze editoriali nel titolo ho citato lo stile giapponese. Per essere corretta avrei dovuto citare uno dei padri dell’architettura moderna, Frank Lloyd Wright, grande estimatore delle case giapponesi, tanto che ne fece uno dei pilastri portanti del suo stile.

stile giapponese

L’ispirazione giapponese è molto evidente all’esterno: basamento, struttura in legno modulare *, finestre scorrevoli lungo tutta la facciata. 

Ma all’interno l’influenza giapponese viene mitigata dall’organizzazione degli spazi e dall’arredo, decisamente eclettico, che fa assomigliare la casa ad un cottage inglese.

La disposizione interna della casa si configura formalmente intorno a una sala da pranzo centrale a pianta aperta e alla cucina, con le camere da letto che occupano un lato della casa e le zone giorno posizionate all’estremità opposta.

L’ingresso principale si trova sotto un portico chiuso, che conduce all’ampio e generoso corridoio. Il cuore della casa è una sala da pranzo a pianta aperta, luminosa e ariosa, con porte vetrate scorrevoli che si estendono per tutta la lunghezza di una parete. È una stanza particolarmente bella nei mesi estivi, quando l’intero spazio può essere aperto sul giardino.

stile giapponese

Di fronte alla sala da pranzo c’è una cucina ben progettata, con pareti a tutta altezza con scaffalature appositamente costruite su entrambi i lati dello spazio. Una lunga e stretta area di servizio è interconnessa, nascosta dietro una parete divisoria. 

stile giapponese

Il soggiorno è incredibilmente aperto e luminoso, ma anche molto riservato; la siepe matura racchiude il giardino che fa da sfondo naturale. La stanza è organizzata intorno a un’area centrale con un originale camino aperto su un lato. Dal soggiorno si accede a uno studio (o laboratorio) con una grande finestra che si affaccia sul giardino e che lo rende una stanza molto piacevole per lavorare.

stile giapponese

Dal corridoio centrale si accede alla camera da letto principale, un’ampia stanza piena di luce con ripostiglio incorporato e un bagno.

stile giapponese
stile giapponese

* le case giapponesi tradizionali sono costruite secondo moduli con misure ben precise, i tatamidoko, pannelli utilizzati per il pavimento (tatami).

Source: The Modern House

Visita le altre bellissime case della rubrica House Tour


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